Sfoglia il Catalogo feltrinelli020
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7461-7480 di 10000 Articoli:
-
Per il socialismo
«La crisi della coesione sociale, determinata dall'attuale assetto capitalistico, pone alle Sinistre problemi affatto inediti. Non si tratta più soltanto di recepire e rappresentare nella politica il conflitto sociale e di classe; non si tratta più neppure di tentare di ricomporre, in un blocco sociale, i diversi movimenti e le diverse soggettività che sono protagonisti dei conflitti. Si tratta di collocare la propria iniziativa in una società attraversata, oltre che da movimenti di cambiamento, da divisioni e frantumazioni di ogni sorta, da solitudini e scoppi di violenza, da individualismi e egoismi ""tribali"""" per trovare il bandolo di un filo con il quale realizzare una tessitura unitaria sociale e culturale nel campo d'azione delle lotte per il cambiamento al fine di conseguire processi di unificazione, di socializzazione e di politicizzazione condivisa. È la necessità di nuova coesione che viene proposta dalla crisi di civiltà che viviamo. È l'intera società che vogliamo trasformare che deve essere investita da una grande opera culturale per ridefinire le ragioni del vivere insieme entro cui conquistare la compresenza dell'autonomia del conflitto e della convivenza umana». (Dalla prefazione di Fausto Bertinotti)"" -
Gente strana
Quattordici racconti-percorsi esplorano l'immaginario e l'anima profonda dell'Argentina. Un labirinto di geografie fisiche ed emotive avvolge il dolore della memoria, gli inferni della colpa, i sogni frustrati, l'invidia, l'erotismo. Con la sensibilità di un sismografo e l'eleganza di un narratore di razza, Giardinelli registra le inquietudini della società in un gioco di equilibri tra odi, speranze, delusioni in un mondo magico che è insieme reale. -
Messi a 90. Le partite più raccapriccianti dell'Italia ai mondiali e altre storie di ordinaria follia calcistica
Per ogni Maradona, centinaia di brocchi senza talento. Per ogni numero 10, migliaia di mediani e stopper dai piedi di legno. Per ogni Italia Germania 4-3, decine di 0-0 con la palla che non si muove dal centrocampo. Questi racconti entrano nel mito del calcio a gamba tesa, diritti sugli stinchi neanche fossero Marco Materazzi. Quelli di Baini, a ricordare ciò che sarebbe bene dimenticare; e le storie surreali e folli di Argentina, che dalla verità, quella della zona d'ombra e dei calci d'angolo, prendono piede. Moviole di cronaca dal passato, scarti dai mondiali di tutti i tempi che aiutano a non prendere troppo sul serio lo sport più serio che c'è. -
Vedere ogni notte le stelle
Non essere più figli è il filo conduttore di una storia esplorata in prima persona, in un dialogo continuo con la propria anima. Il racconto esamina l'immagine fedele reale e ideale di una madre mai scomoda, presenza partecipe e insieme discreta. Lo scavo nei ricordi, il ripensare le radici e gli affetti porta ad un bilancio esistenziale del quale anche il lettore si sente parte. -
Prima di prender moglie. Almanacco dell'esperienza compilato da Marco d'Olona a totale beneficio degli uomini semplici
"Non dovrebbero prender moglie: i malati e quelli più brutti del diavolo; i miserabili e tutti quelli che non possono assicurare pane e pietanza ai figliuoli; i bisbetici, i volubili, gli impazienti e gli uomini di genio; i disonesti; i vecchi. Possono prendere moglie: tutti gli altri.""""" -
I politici ci mettono la faccia. Facebook e le elezioni amministrative del 2009 in Puglia
Dopo gli straordinari risultati ottenuti da Barack Obama nelle elezioni presidenziali del 2008, nessuno dubita più dell.efficacia di Internet come strumento di comunicazione politica. Resta da stabilire se gli stessi risultati possano essere ottenuti in un Paese tecnologicamente molto meno avanzato degli Stati Uniti, qual è il nostro. Questo libro offre alcune, sia pure parziali, risposte a tale interrogativo, analizzando i risultati di una ricerca empirica che l'Osservatorio di Comunicazione Politica (Ocp) dell'Università del Salento ha condotto sull'uso di Facebook nella campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2009 in Puglia. Dalla ricerca emerge un quadro con luci ed ombre, dove, al caso barese di EmiLab - un collettivo di giovani sostenitori del sindaco Michele Emiliano protagonisti di un interessante esperimento di democrazia elettronica - si contrappone una situazione regionale meno entusiasmante, con i politici impegnati a sfruttare il mezzo come nuovo canale di propaganda, più che a valorizzarne le potenzialità di partecipazione dal basso. -
Pietro Gatti poeta. Vol. 1
«Pietro Gatti rappresenta il punto più alto della poesia dialettale del Salento e uno degli acquisti più convincenti della poesia dialettale dell'intera Nazione. Tutto il suo incedere sui sentieri della creazione lirica può essere contenuto in una antica ma sempre attuale verità: realtà come poesia e poesia come realtà. L'una e l'altra esaltate dal miracolo della parola/verbo. È questa parola che schiude i confini invisibili d'un mondo dove tutto si anima e ogni minimo oggetto racconta la sua storia. Ed ecco allora l'accanimento sulla parola poetica in maniera da trarne tutti i possibili vantaggi di incanto e suggestione. L'umile poeta, il silenzioso e schivo artigiano di un paese che sembra dimenticato dal mondo, Ceglie Messapica, è abbacinato dalla legge antica e fatale che lega il contadino alla sua terra, è fasciato dalle voci, dagli echi che giungono dalla vita della natura, è immerso in questa realtà che va oltre il visibile, oltre la storia, fino a dilagare nel mondo dei morti, dei tanti fanciulli vittime innocenti, falcidiati dalla miseria e dalla fatalità. Quanto più la realtà è dura e spietata, tanto più la scrittura diventa ricca e densa di pietà.» (Donato Valli). -
Pietro Gatti poeta. Vol. 2
«Ceglie, 4 dicembre 1996. Caro Donato, ti scrivo lentamente e arrancando. La scoppola datami all'improvviso verso le 4 del mattino del 25 agosto scorso è stata brutale. Le conseguenze di questo manrovescio, che ha quasi distrutto il mio fisico (e non solo esso), sempre più debilitato d'altronde negli ultimi anni, sono irreversibili. Mi ricorderai certamente sempre. Ricorderai sempre il frutto splendido della mia vita, che tardivamente ma tanto più ingordamente ho goduto e ne ho fatto parte agli amici. Ho già ridetto ai miei della grande congerie dei miei testi poetici manoscritti e dattilografati e dei vari posti di giacimento. Sarai tu ad occupartene in assoluta libertà. Mi piace enormemente pensare al ""postumo"""". Per ultimo: """"Viva la mia poesia!"""" Per essa, con essa in essa vivrà pure la mia Terra, vivrà pure il mio umilissimo nome. Con ciò, basta. Pietro»."" -
The writers method. Da Hemingway a Marlon Brando: la costruzione dei personaggi letterari con il metodo Stanislavskij
La scrittura creativa basa la propria forza sulla potenza evocativa del linguaggio. Attraverso un ispirato utilizzo delle parole, infatti, il narratore scolpisce nella pietra il proprio appassionato messaggio. Per Roma è fondamentale il giusto equilibrio tra istinto e tecnica, perché nella letteratura, come nella vita, quello che occorre è l'impasto di pancia, cuore e razionalità. E per arrivare a questa combinazione si devono saper maneggiare alcuni strumenti: dalla punteggiatura alla psicologia, dalla scelta della voce narrante ai colpi di scena, l'autore svela tecniche e segreti della scrittura, accorgimenti da prendere, errori da evitare. Soprattutto, spiega come applicare il metodo Stanislavskij alla costruzione dei personaggi: come Marlon Brando si calava nel ruolo di Stanley Kowalski fino a diventare Stanley Kowalski, così lo scrittore deve entrare nel personaggio che racconta fino a sentire ciò che lui sente, fino a pensare ciò che lui pensa. In altre parole, non si deve fingere. Come fa Hemingway. Scrive Filippo La Porta nella Nota introduttiva: ""In questo manuale Roma delinea i lineamenti di una poetica probabilmente più eversiva di quello che pensa: una poetica che mette in discussione l'idea stessa di letteratura come finzione, come fiction."""""" -
Il meridiano delle stelle
Il Salento dell'Ottocento con la storia di un giovane affiliato alla Carboneria è in primo piano. Puntuali documenti storici d'archivio sono alla base della ricostruzione alla quale si unisce l'invenzione fantastica sempre molto attenta a riprodurre il contesto economico-sociale del tempo. Così, in un percorso coinvolgente, la microstoria si inserisce nella macrostoria ed è recupero e rivalutazione delle nostre radici. -
Le strade della collina
In uno scenario in cui la collina viene progressivamente in primo piano dialogando con l'uomo, il racconto coinvolge la vita e la morte di un piccolo giardino popolato di esseri reali e fantastici. Anche la vicenda umana del protagonista si conclude, dopo l'ultima corsa in bici alla ricerca del soprannaturale, in un'atmosfera onirica e dolcemente ironica, da fiaba allegorica. -
L' imperfetto amore
È un romanzo d'amore sull'amore. Ma anche sulla vita che nell'apparente normalità cela segreti e genera fatti imprevedibili. Il lettore entra nella storia ed è gradualmente trascinato in vicende che vedono soprattutto la donna in primo piano, protagonista solo in apparenza debole e fragile. -
I predoni del deserto da Emilio Salgari
William Fromster è un miliardario americano infelice e annoiato. Una notte, mentre è a bordo della sua mongolfiera, scoppia una tempesta e William finisce nel deserto del Sahara. Viene fatto prigioniero dai Tuareg, un popolo con abitudini molto lontane da quelle dell'Occidente, selvagge e primitive ma anche affascinanti. Il capo della tribù, Selim, vuole costringere William a sposare sua figlia Afza, una fanciulla bellissima che suona stravaganti strumenti musicali e racconta magnifiche storie. A William vanno via noia e tristezza, ma vorrebbe anche rivedere i suoi amici e la sua fidanzata... Cosa deciderà? Tornerà alla vita ""civile"""" o sceglierà quella selvaggia del deserto? Età di lettura: da 11 anni."" -
Phantomas
Fantómas, il genio del male, il mago dei travestimenti e dei raggiri, il furfante più famoso di tutti i tempi, non era morto tanti anni fa? Oppure con frac, bastone e cilindro, è ancora in azione sullo sfondo di Roma? Un baule in un deposito bagagli serve a raccogliere l'eredità del famoso ladro mascherato. Ma quello da recuperare è un tesoro difficile e molto conteso. E poi, siamo proprio sicuri che si tratti di un tesoro? Il giovane erede, armato di i-Pad, dovrà risolvere il rebus a partire da pochi indizi: vecchi articoli di giornale, documenti bancari, una chiave. E dovrà vedersela con agenti segreti e un rapimento. Età di lettura: da 11 anni. -
Il segreto della miniatura
Un thriller, una sorta di gioco dell'oca e un intrigo che chiama in causa lo spionaggio industriale, con veri delitti e falsi amici e filo conduttore l'amore inseguito, perso, ritrovato. Il tutto fra Roma, Parigi, Praga, Bruxelles e non solo, in una girandola di situazioni che costantemente coinvolgono il lettore. -
Una vita allo specchio
In questo romanzo, attraverso la storia di una donna che ricerca disperatamente il suo equilibrio esistenziale, il bene e il male si incontrano e scontrano nel gioco di vicende coinvolgenti. E scrive Donato Valli: «C'è nell'autore una tendenza propria all'innamoramento della scrittura, al compiacimento della costruzione, ricca di risonanze, ma anche la sobrietà di una lingua che affida alla costruzione del discorso l'esibizione della sua classica armonia». -
La scomparsa del corpo
La scomparsa del corpo è la raccolta (preparata dall'autore e pubblicata solo ora) di tutti i racconti di Antonio Porta (alcuni inediti, la maggior parte comparsi su rivista, altri pubblicati in volume); ventidue racconti composti nell'arco di un decennio, tra il 1978 e il 1987, in una scrittura che coniuga il surreale e l'onirico delle situazioni con il realismo delle descrizioni. Porta focalizza una ampia gamma di vicende e temi nodali della contemporaneità, letti nell'ottica delle condizioni personali, esistenziali. Il registro dell'impegno civile è sempre presente e chiarisce le contrapposizioni e le contraddizioni del nostro tempo contro le quali l'autore esprime rabbia e rivolta. -
Tele del tempo
«Il titolo stesso ci permette di entrare nel topos fondamentale che fornisce tanta materia alle poesie: si tratta del tempo inteso come nume tutelare dell'esistenza, sia nella sua accezione malvagia, quasi un demone sterminatore che tutto distrugge, dimentica, consuma (volti, figure, affetti, esperienze, legami), dall'altra dipinto a guisa di divinità consolatrice che lenisce, consola, custodisce, risana. Dunque il tempo come tema rilevante che garantisce alla raccolta un suo coerente monolitismo, al quale gli altri nuclei concettuali si rapportano come elementi di contorno, per illuminare, chiarire, sottolineare il valore stesso della vita, delle sue esperienze che fluide scorrono o più spesso precipitano senza una loro redenzione dentro il magma caotico dell'inesorabile Crono.» (Antonella Cagnolati). -
Il cammino e il pellegrino
Sullo scorcio del Duecento, in una Fiorenza in crisi di trasformazione, industriosa e violenta, che inghiotte il passato come la fabbrica di Santa Maria del Fiore inghiotte la vetusta Santa Reparata, quattro adolescenti intraprendono la rischiosa avventura di diventare adulti. Forze inarrestabili stravolgeranno i loro destini, tracciati fin dalla nascita dai padri, e la vita dei quattro giovani percorrerà sentieri insospettati fino a sfociare in tragedia, nella città dilaniata dalle lotte tra i guelfi bianchi e neri. Il romanzo, insieme a un'accurata ricostruzione di scenari e abitudini della Firenze basso-medievale, propone riflessioni che non conoscono tempo sui meandri, a volte molto contorti, dei sentimenti, sulle oscure fonti della violenza e della creatività e sull'impossibile possesso della verità; riflessioni che si azzardano anche nello spinoso territorio del sacro alla ricerca di globalità, di umana completezza. -
Giro di vita. Materiali per l'autobiografia di un critico letterario
Invitato a rilasciare un'intervista sulla critica letteraria, Walter Pedullà ha deciso di farsela da sé, per essere più libero di sconfinare da un'epoca all'altra (dal fascismo dell'infanzia alla società del benessere), da un tema all'altro (disoccupazione, alienazione e crisi permanente), da una corrente all'altra (dal neorealismo alla tradizione del nuovo, dal neosperimentalismo al postmoderno), da uno scrittore all'altro (che siano Gadda o Palazzeschi, Pasolini o D'Arrigo, Calvino o Zanzotto, Malerba o Manganelli). Più di cinquant'anni di critica militante, oltre mezzo secolo di insegnamento universitario, una trentina di opere, migliaia di articoli, no meno di cinquanta saggi, una storia letteraria e una collana di classici. Questa autobiografia poco privata non narra la vita di Pedullà: solo quella che filtra dal ricordo dei familiari, della sua terra, della molto laboriosa giovinezza. Semmai è un racconto di sé per interposta persona, che sia il maestro Debenedetti o l'amico Pagliarani. È un'autobiografia ""plurale"""", biografia essenziale di una generazione di intellettuali che hanno lottato per rendere più moderno e libero il nostro Paese. Lo si può fare anche attraverso la critica militante, il genere letterario che più assomiglia alla vita.""