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Fioremollusco Rosacorallo. Wysiwyg
In una scrittura sorprendente, frutto di umorismo paradossale, autoironia provocatoria e linguaggio raffinato, sapiente e insieme intriso di cruda visceralità e umore sanguigno, una storia contenuta nell'arco di due giornate: l'incontro d'amore tra due personaggi apparentemente diversi e inconciliabili, in un parco antico sopravvissuto al disastro ambientale e alla rete di asfalto e cemento della Brianza lombarda. Ciò che avviene in quei due giorni è un disvelamento: la verità di un uomo e della sua anima riesce ad apparire nella sua unicità, poiché la forza e la vitalità di una donna lo muovono a raccontare del mondo con furia e struggimento. -
Il capitano Zangen
Protagonista di una delle più crudeli stragi naziste, l'eccidio delle Fosse Ardeatine, Wilhelm Zangen sconta in Italia gli arresti domiciliari, dopo l'estradizione dall'Argentina, dove si era rifugiato al termine della guerra, come tanti altri ufficiali del Terzo Reich. Il caso, inaspettatamente, gli offre l'opportunità di aiutare il fratello di una delle vittime del 24 marzo '44, un povero vecchio cui è stata occupata abusivamente la casa popolare. La vicenda paradossale, che vede i diabolici fantasmi della storia nella parte dei paladini dei più deboli e lo Stato democratico nella parte di un giustiziere dei poveri inetto e inefficace, tocca il tema della divisione delle colpe, dell'impossibilità di distinguere con certezza il bene dal male, dello scambio dei ruoli tra vittima e carnefice. -
Al fratello
Queste poesie si proiettano nel sociale. Una musica interna, come un solfeggio o una nenia, dà vita a versi che animano un pensare razionale. Dove il colore è luce con la sua ""perenne caduta sulle cose""""."" -
La parola notturna
Il notturno è esemplare della saturazione culturale che sta dietro a un testo, della pluralità di modelli tematici e stilistici che vi si concentrano, delle fittissime relazioni intertestuali tra i diversi campi conoscitivi attraversati: dalla letteratura alla musica, dalla filosofia alla mistica, alle religioni. L'esame di carte autografe, cartigli, bozze, ha portato a rivedere completamente la storia del testo: si è così scoperto che l'elaborazione fu molto complessa - e non concentrata nel breve periodo di cieca immobilità della primavera del 1916 a seguito di un incidente di ammaraggio - e durò dal '15 al '21 in varie fasi. Il primo saggio è dunque la storia di tutto ciò e i due seguenti presentano i testi dei diari che hanno permesso la nuova datazione e la discussione critica degli stessi, nonché pagine, rimaste inedite, di amori veneziani del primo periodo di guerra. -
Il secondo tempo della mia vita
Su Paola e Marta, sorelle gemelle unite nella vita e negli affetti, incombe una nuova tragedia. Dopo aver perso il padre, la madre è ricoverata in coma vegetativo permanente. Nel dedicarsi alle sue cure, scopriranno due modi diversi di interpretare la sofferenza. Tra le mura dell'ospedale, per poi estendersi alle loro vite, maturerà un profondo scisma che separerà, in un crescendo di angoscia e frenesia, due personalità non più riconciliabili. -
Dal giardino
In queste poesie il giardino è vita che esplode, è rifugio sereno, è luogo di affetti veri che oltrepassano l'esistenza. Il giardino è anche spazio attivo, intenso, animato, che sprona all'impegno sociale, che parla al cuore e dà stimoli ad un agire quotidiano fatto di ricordi, di affetti profondi, di domande a cui si vogliono dare risposte positive. -
La morte data
Dieci storie, diverse pure per epoca e ambientazione, indagano, attraverso i personaggi, i temi centrali dell'esistenza umana. La fabula ha presente il racconto filosofico classico e mette anche in luce la razionalità e i sentimenti di oggi. Su tutto campeggia il gusto della narrazione, il suo azzardo, la sfida del testo come letteratura. -
Pietre e dimore
Questa raccolta indica un percorso poetico che è del cuore e della mente. Il quotidiano è in primo piano come la memoria e i rapporti interpersonali. Il messaggio non velato è di fedeltà ad un reale accettato ma non subìto, in comunione con gli altri che non sono solo gli umani. -
Come pietre nere sulla terra
«Come pietre nere sulla terra è il luogo poetico di una riflessione che vuole fare i conti con il tempo proprio e le dinamiche psico-storico-culturali che lo movimentano, e con cui l'autore, motivato da lontano, ingaggia un dialogo che esprime con un linguaggio-pensiero nella posizione idiótes (propria/privata) della parola poetica ambigua/ambivalente, la cui qualità investe anche la parola del tempo (tempus/Kairòs). Transcodificazione, reticenze, ambiguità, polisemia, iperconnotazione e ironia parodizzante, amalgamate con il livello fono-ritmico sono la chiave di lettura più aderente per avvicinarsi alla comprensione poetica». (Antonino Contiliano) -
È finita la controra. La nuova narrativa in Puglia
In questa antologia Filippo La Porta fa il punto sulla narrativa pugliese che, a partire dagli anni Novanta, vive una sua Nouvelle Vague, o Rinascimento, o in qualunque modo lo si voglia chiamare. 19 autori nati tra il 1956 e il 1986 provano a dare un senso, anzi sensi diversi alla mutazione delle Puglie. Raccontano delle contraddizioni e dell'incanto di una terra che può declinarsi al plurale; e di fallimenti che non sono solo dissipazione ma anche creatività ed epica. Si legge una inconsapevole opposizione alla modernità e un suo irresistibile, inquietante, fascino. -
Saluti dall'esilio
Cosa accade se un personaggio pubblico perde la facoltà di mentire? Se non riesce ad essere altro che sincero, drammaticamente onesto? Può solo essere fatto scomparire. Così Aldo, uomo della strada, opinionista televisivo prima e candidato eccellente poi, finisce esiliato su un'isola greca. Anche Oreste, maestro di musica, scompare: al presente preferisce l'esilio delle storie. Sandro ed Isa - esuli a loro volta da un paese nel quale si sentono, ormai, estranei - sono le voci narranti d'un romanzo che, sdoppiandosi, delinea, attraverso le ambivalenze di verità e menzogna, un ritratto dell'oggi, ironico e disincantato. -
Anche le stelle cadenti
Situazioni avvincenti, colpi di scena che si inseguono, scrittura in presa diretta sono gli ingredienti di un raccontare che coinvolge il lettore sospeso tra forti tinte passionali e delicate riflessioni dell'anima. -
Un giro di stagione
È un racconto in versi, tranche de vie come scatti fotografici di un esistere in bilico fra presente e memoria. La lingua asseconda la ricerca d'identità e delle radici mediante una quotidianità perseguita sommessamente e continuamente anche con la voce secca del dialetto e sempre con aderenza costante al reale. -
Venti di guerra. Bordighera e dintorni 1940-1945
La riviera ligure di ponente in generale, Bordighera in particolare, negli anni della seconda guerra mondiale sono lo sfondo di una piccola storia, quella di Adele, che si intreccia alla Storia più grande. I bombardamenti, le azioni partigiane, le incursioni nazifasciste, la persecuzione degli ebrei, la deportazione, la fuga non sono elementi secondari nel racconto della vita di una donna che diventa un sicuro simbolo di energia interiore. -
Il paradiso delle galline. Falso romanzo di voci e misteri
In Romania un'epoca è finita. La Cortina di Ferro è stata smantellata. Il Muro è crollato. Sotto le macerie è rimasto un paradiso chiamato Transizione. È il paradiso dell'irrealtà, sobborgo della storia, dove nulla più accade, tutto si ricorda. Dove gli abitanti di una strada di periferia, di una città di periferia, di un Paese ex comunista alla periferia dell'Europa, sono come galline, che al mattino escono a beccare mangime e lombrichi, e alla sera ritornano al pollaio. Gli eroi del regime di Ceausescu ora sono solo zavorra della modernità. Operai, pensionati, casalinghe di via delle Acacie evocano vicende più o meno immaginarie del passato, preparano progetti grandiosi e fantasmagorici per il futuro, e intanto bevono vodka e acquavite, ciarlando e beccandosi, stravaccati ai tavoli del ""Trattore stazzonato""""."" -
I lacci bianchi
Lorenzo G., reduce della seconda guerra mondiale, ritorna nel suo paese del Sud. Intorno strade polverose, rabbia e disperazione negli occhi e nelle bocche: una madre impazzita dal dolore gli chiede del figlio. E Lorenzo G. parla: la sua voce roca risuona terribile negli orecchi. Poi la folla, non più disposta a chinare il capo, corre urlante e inferocita verso la casa dell'avvocato, gerarca e delatore. -
Diventare pioggia
Come quando si lancia un sasso in uno stagno per seguire i cerchi che si allargano attorno: così scopriamo il mondo del Ghita e di Cjaja, di Angela e di Kuntern, e di un paesino dove niente arriva e tutto torna, seduti a un tavolo, quando ormai è notte, e il bar è chiuso, e il Carema e la grappa sono finiti. Le ferite ancora aperte - e sono trascorsi anni. I bagni al torrente e nessuna rinuncia alle passeggiate in montagna. La gelosia, la nostalgia - e non si possono nemmeno nominare. Tre amici e una donna. I figli, le mogli, il lavoro come accaduti per caso - o forse inseguiti per dimenticarsi un po'. Se nulla cambia, come riesci a continuare, che cosa riesci a recuperare? Chiedilo alla pioggia. O alla montagna. -
Fuga dalla notte
«Questi racconti non presentano alcuna visione pessimistica e ""gotica"""" della vita e della morte. Il libro sviluppa una tesi già esplicitata nell'exergo, ripreso da Grochowiak: la scrittura cura le ferite e, scrivendo, anche la morte è lontana come lo è nell'infanzia. Alla fine, è l'autore che dà la chiave di lettura della """"filosofia"""" presente nei racconti: l'immortalità è nei libri. La morte è sconfitta dalla scrittura. Quando parla di questo, Giovanni Bernardini parla di se stesso, di ogni scrittore, di ogni libro in cui sono depositate la nostra esistenza e la nostra anima». (Giovanni Invitto)"" -
A due a due
Questa poesia nasce dal rifiuto di costruzioni ideologiche preordinate, si realizza, suono dopo suono, come strumento di una sensibilità istintiva che si sistema in forme sempre nuove attraversate dalla sonorità. È il racconto del sentire le relazioni umane in un'apparente normale quotidianità. -
Il canto della pernice
L'emigrazione, il riscatto sociale, sconvolgimenti personali costellano la vita di Tindaro Ternaro. Una brillante carriera da manager, e poi l'uragano Mitch che cambia la sua prospettiva, e gli permette di fingersi morto per cominciare un'altra esistenza sull'isola di Tobago. Ma non per forza una nuova vita ai Caraibi è al sicuro dal proprio passato.