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La dimora unica
Un narratore si mette alla prova con un testo per il teatro, scrive Francesco Muzzioli nell'introduzione e rileva come l'uso consapevole dei mezzi letterari penetri e incida complessivamente nella stesura. Scaturisce un teatro sui generis, che fa propria la lezione di Kafka e Beckett. Godibile come un romanzo breve carico di suspense, evoca temi intriganti: allegoria distopica o visione metafisica; religione come senso del divino o cinico e irridente ateismo; realtà concreta o allucinata fantasia; teatro o meta-teatro. Sulla scena gli attori, prigionieri di un luogo ermeticamente chiuso, plumbeo e vuoto, cercano di evadere lottando disperatamente contro l'assurdo che dalla dimora penetra inesorabilmente nella mente. -
Figlia d'arte
Un anziano ed un tempo celebre regista di teatro, cinema ed opera lirica - su cui qualche lettore «pettegolo» potrebbe ostinarsi a riconoscere un protagonista della scena novecentesca - si ritrova, senza saperlo né sospettarlo, a contatto diretto con le vittime indirette di un suo lontano sopruso, che ha del tutto rimosso e di cui non serba il menomo ricordo. Guido Davico Bonino ci propone, nelle tonalità sfumate di un inconsueto «giallo interiore», una dolente riflessione - come osserva Luca Lamberti nella sua nota critica - sul «tema della genialità e della creatività dell'artista, che potrebbe essere tradotta in questa domanda: «Doni così rari sono esclusivo privilegio del singolo o devono da costui essere condivisi con i ""non privilegiati""""?»."" -
Liberi tutti. Poesie 2006-2008
«In questa silloge Carlo Franzini affina il suo scandaglio percettivo sulle cose e sugli uomini. Ora i versi si sono rastremati, al limite dell'haiku, ma pur nella loro concentrazione si intuiscono osservazioni acute e sentimenti profondi, suscitati da uno sguardo, da un evento, da un pensiero, soprattutto dalle voci della natura, arricchite degli echi di altri poeti, in un dialogo fitto di uomini affratellati nel fascino della parola e delle sue indefinite rifrazioni». (Andrea Battistini) -
Pandosia
«Una specie di viaggio tra miti, orizzonti, credenze. Una poesia che nel ricordo si addolora. E come salvezza inventa una giocosità... ». (Ottavio Rossani). -
La nascita, solo la nascita
«L'autrice riesce a muoversi con lucidità evidente quanto con calore insolito, con ben controllata passione anche in presenza delle più vive eccedenze del cuore. Ma queste ultime non arrivano mai a mettere in questione l'esattezza della scrittura, il suo equilibrio e la sua imprevedibilità espressa da improvvise accelerazioni, da increspature analogiche impreviste, da un uso molto accorto e quanto mai efficace del verso, autentico tempo-spazio espressivo di riferimento ineludibile. Insomma, il pensiero si confronta con il pulsare delle cose, e gli enigmi del mondo si fanno presenti nel corpo qui impeccabile della forma. E tutto questo con singolare naturalezza, segno di una vocazione poetica indubbia». (Maurizio Cucchi) -
La giostra
Otto storie di vita in presa diretta. Il lettore si sente coinvolto in prima persona da situazioni descritte con pennellate efficaci che mettono a nudo una umanità multiforme. Si riconosce in debolezze e virtù, passione e indifferenza, razionalità e impulsività. -
Morire in gola
«Questa poesia rientra nell'ambito di una sperimentazione a tutto campo, ma non dovuta alla freddezza intellettuale di un progetto letterario, quanto alla necessità morale di spingere più avanti e più a fondo la ricerca al fine di acquisire al testo sempre più vasti campionari di realtà. Una realtà, quella di Manzi, in perenne movimento, piatta o increspata in superficie, ma che sempre contiene pressoché infinite presenze e innumerevoli possibilità di senso». (Maurizio Cucchi) -
I luoghi immateriali
Le fotografie di Gianalberto Righetti raccontano il Salento, con i suoi spazi, la natura, le architetture che mutano seguendo la luce che illumina, l'ombra che cela. La narrazione poetica di Antonio Errico è compagna di viaggio. -
Sociologia dell'organizzazione dei media
Questo libro si prefigge di offrire una formazione di base in merito alle figure professionali di livello avanzato in grado di operare con i media e le nuove tecnologie, soprattutto nel campo dell'informazione, saldando gli orizzonti teorici con il possesso di strumenti della comunicazione massmediale e multimediale, l'attitudine alla ricerca con l'animazione culturale e la progettazione educativa. Un libro breve e dal linguaggio semplice, dedicato alla delineazione dell'oggetto della sociologia dell'organizzazione dei media e ai suoi principali orientamenti teorici: nella complessità ogni argomento trattato delinea la funzione sociale dei media e le loro dinamiche organizzative a livello nazionale e locale, con le conseguenti differenze. I media presi in esami, tranne un breve accenno sulle dinamiche organizzative di una redazione di un giornale, sono le televisioni e le radio: si affronta lo studio dei linguaggi della radio e della televisione, con particolare riferimento all'organizzazione tipica dei diversi gruppi di lavoro in una radio e in una televisione, e alle ripercussioni di questi rapporti in ambito sociologico, culturale, etico. Si parte dallo studio dei ruoli e delle conseguenti capacità che devono possedere le figure professionali in ambito televisivo per poi giungere allo studio dell'organizzazione quotidiana della televisione nel suo complesso, offrendo agli studenti la possibilità di conseguire una innovativa formazione interdisciplinare. -
Come polvere o vento
La poesia di Alda Merini si è sviluppata in un flusso continuo, che ha la qualità di un modo di porsi nel mondo: offerta di sé al ritmo indefinito della quotidianità, in una ininterrotta costruzione di rapporti, di possibilità che variamente si intrecciano, si confondono, si sovrappongono, si infittiscono e si districano; presenza dentro il corpo e in mezzo alle cose, ricca certo di sapienza e di passione, intessuta di molteplici echi della cultura e del mito, di suggestioni di un mondo lontano, di parole perdute e indecifrabili, ma tutta esaltata, consumata, bruciata, nel suo darsi, nel suo offrirsi all'occasione, canto e vocalità in totale abbandono, dono divino caduto nella banalità del presente, ma pronto comunque ad accendersi anche in quella banalità, a brillare nonostante tutto, tra gioia e disperazione, tra La più nuda esposizione di sé e il trucco più sontuoso e splendente. -
Coraggioso amore
Coraggioso amore, in Italia pubblicato per la prima volta, è l'ultimo racconto di Katherine Mansfield, rimasto per decenni manoscritto dimenticato, prima di essere ritrovato dopo la morte della scrittrice. Come in una sorta di chiaroscuro, l'autrice tratteggia la storia dell'incontro tra l'ingenuo Mitka e la maliziosa Valerie, tra amorose schermaglie e infingimenti. Questo gioco di luci e ombre dà alla narrazione una soffusa atmosfera di ambiguità che trova corrispondenza nell'essenza contraddittoria dei personaggi, continuamente in bilico tra realtà e apparenza, compostezza e grettezza, ingenuità e malizia. In questo racconto la delicatezza della narrativa mansfieldiana - che la critica ha annoverato tra le più alte del Novecento - è preludio a smarrimento e deterioramento: emotivo, mentale, fisico. Una architettura narrativa sfaccettata in cui, come afferma Rebecca West, ""la logica della poesia conquista la prosa""""."" -
Fiori d'amore
«È storia della poesia d'amore detta con i fiori ed è scienza dell'amore d'oggi che può essere detto (soltanto?) con i fiori. Jeph Anelli intende la poesia, dopo e con Eliot, come l'altro modo, più emotivo, di pensare il mondo e usa i fiori per evocare tali emozioni. Ma è pur sempre poeta che dice, con i fiori, l'amore: quello euforico e quello disforico, l'appassionato e il disperato, del corpo e della mente, della natura e della cultura». (Rino Caputo) -
Giochi di fuoco
Questo romanzo, strutturato sul tema del sosia, narra in contemporanea la vita di un uomo senza qualità dei nostri giorni e quella di un grande feudatario siciliano del XIV secolo. Fatti e misfatti accomunano, assimilano e alla fine identificano i due personaggi. E il lettore, fra il reale e l'onirico, è coinvolto e trascinato in un crescendo di fatti in cui, alla fine, protagonista è il fuoco che distrugge e purifica. -
Chorale e Al fuoco dell'origine
"Chorale"""" si compone di due sezioni: Storie e Visioni. Nella prima compaiono racconti, riflessioni, speculazioni. Nella seconda il narrare si confronta con il verso libero originando una scrittura articolata su una doppia voce. La maggior parte dei testi è stata scritta durante viaggi in Medio Oriente, Asia, America Centrale. """"Al fuoco dell'origine"""" è un testo autonomo per l'opera di Roberto Almagno." -
Il libro dell'inquietudine di Biagio Miraglia
Il tema del doppio, della fuga, del passato e del presente che si intrecciano sono gli ingredienti di questo romanzo che può essere letto anche come un giallo ma soprattutto come la ricerca della propria identità e del senso della vita. -
Commiato dal tempo delle bandiere
"Luca Canali torna con questi altri racconti al PCI delle Sezioni, quello di cui ci aveva già detto in Archivio rosso. Torna nel senso letterale del termine, perché il tempo è cambiato e lui non è più 'interno', se non nei ricordi, anche se mai estraneo o, peggio, migrato in altri e più confortevoli territori. È un visitatore esterno che rincontra vecchi luoghi e vecchi compagni. Anche questi ormai esterni al passato di cui fra loro parlano. Non estranei, ché quel tempo è rimasto dentro a tutti."""" (Luciana Castellina) Gli ideali, le lotte, l'impegno civile, l'internazionalismo proletario di una stagione di speranze che non esistono più, vengono descritti in queste pagine con la maestria del narratore, la passione del partigiano, la precisione del testimone." -
Che soddisfazione
Qual è la tragedia? Portare con sé Alfredino, un ragazzo violento che vuole redimersi facendo il muratore? Rompere violentemente il pavimento, alias il soffitto, e scoprire che nell'appartamento di sotto c'è una casa di appuntamenti? Oppure pensarsi come uomo di gusto, comprare un vaso raffinato per l'amante e scoprire che quel vaso non è raffinato e non piace né all'amante, né alla moglie? Qual è la tragedia? Credere di aver capito qualcosa di sé e nello stesso tempo perdere tutto di sé? -
Quattrocchi son meglio di due
Metti le ali agli occhi e avrai gli occhiali... Piumini spiega ai bambini quanto sia importante vedere bene, e lo fa attraverso una fiaba - ""La vista del Re"""" - e filastrocche. Con le divertenti illustrazioni di Giovanni Caviezel. Età di lettura: da 3 anni."" -
Terrapadre
Di questo romanzo in bozze Walter Mauro scriveva: ""Coinvolge il nodo tematico della memoria... obbedisce sostanzialmente alla esigenza della parola, intesa nelle sue significazioni più scarne, essenziali... un misterioso punto di incontro permette di utilizzare schemi e stilemi nuovi e diversi nella fruizione del ricordo, del tutto distaccato dall'uso consueto e logoro della nostalgia... l'intero tessuto narrativo si sviluppa e si distende su un terreno deprivato di punte sentimentali.."""""" -
Borderline
In presa diretta la storia di due homeless, della loro condizione e di un progetto imprenditoriale. E anche problemi, intrecci di vita del passato e del presente determinanti per un'evoluzione imprevedibile.