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Storia del conflitto russo-urcaino. Dal XVIII secolo a oggi
In questo doloroso momento storico, osservando una guerra che pare incomprensibile, è necessario non solo narrare gli eventi bellici ma anche rivolgersi al passato per meglio capirne le cause. Lo scoppio del conflitto del 24 febbraio 2022 è stato violento e, per molti, inaspettato, ma la tensione tra Russia e Ucraina ha in realtà radici profonde. Gabriele Faggioni ripercorre quindi la storia di un paese segnato da sopraffazioni e frazionamenti, soggetto al dominio di mongoli, lituani, polacchi, e poi, infine, dei russi. Cominciata già nel XVII secolo, l'occupazione russa conquistò territori sempre più vasti, fino alla proclamazione, nel 1921, della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina. Per l'indipendenza, l'Ucraina dovette attendere fino al 24 agosto 1991, ma anche allora rimasero molte questioni in sospeso, come la richiesta di autonomia del Donbass, il desiderio delle popolazioni russofone di Crimea di annettersi alla madrepatria e la volontà di Mosca di mantenere il controllo della base sovietica di Sebastopoli. Nel 1995 e nel 1997 i due paesi sottoscrissero degli accordi, spartendosi la flotta e sancendo l'affitto della base di Sebastopoli a Mosca e una nuova autonomia per la Crimea. I problemi dell'Ucraina non erano però finiti: nei primi anni Duemila, una politica di privatizzazioni poco trasparente generò diffusa corruzione in tutti i livelli della pubblica amministrazione, e la classe politica non seppe uscire dal pantano in cui era andata a finire, reprimendo con brutalità il dissenso che serpeggiava tra la popolazione. La situazione nella parte orientale intanto continuava a peggiorare. -
Agire e pensare come la Regina Elisabetta
È incredibile guardare a quanti eventi storici abbia attraversato, da protagonista, la giovane Lilibeth da quando è diventata la regina Elisabetta. Ha conosciuto centinaia di capi di stato, assistito ai cambiamenti di un secolo intero, e i suoi titoli sono pieni di superlativi: la donna più famosa del mondo, il monarca britannico più longevo, il secondo regno più lungo della storia. In settant'anni di regno, Elisabetta ha visto e conosciuto molte tempeste, ma è sempre rimasta salda, con determinazione e, spesso, con umorismo. Una donna forte che non è stata solo regina, ma anche sposa, madre, nonna e che ci può insegnare a superare gli ostacoli, prendere decisioni difficili, trovare compromessi, trasmettere un ideale. A pochi giorni dalla sua scomparsa, l'immensità del ruolo pubblico che ha ricoperto durante tutto il Novecento appare evidente. Ci sono aspetti più umani, però, che sono molto meno conosciuti e altrettanto illuminanti. Questo libro ci guida alla scoperta di un lato più quotidiano della vita della regina, con aneddoti interessanti, ad esempio riguardanti la sua parsimonia - lo sapevate che le lampadine nelle residenze reali sono a basso consumo? - o ai rapporti personali con la sua famiglia. Con un test finale sul controllo delle emozioni. -
Agire e pensare come un albero
Forte come una quercia, flessibile come un bambù, dritto come un pino... Da sempre gli alberi sono usati dall'uomo come metro di paragone di qualità particolari. D'altra parte, abitano il nostro pianeta da circa quattrocento milioni di anni e per sopravvivere hanno dovuto imparare a coesistere con altre specie e sviluppare un modo più saggio del nostro per vivere pacificamente. È giunto il momento di avere un progetto per noi stessi e per questo mondo, di definirlo e rimodellarlo. Dobbiamo solo decidere di farlo e, attraverso le nostre azioni quotidiane, dare un senso al nostro cammino. Cosa vogliamo trasmettere alle generazioni future? Cosa vogliamo fare di questo nostro tempo sulla Terra? Immaginiamo la nostra impronta individuale e moltiplichiamola per otto miliardi. Forse può essere utile ripensare al nostro posto nella natura, prendere spunto dagli alberi, che tanto donano senza chiedere nulla in cambio. Attraverso consigli pratici, questo libro insegna a superare diversi problemi e a coltivare virtù quali la semplicità, la solidarietà e la benevolenza. Le nostre abitudini negative sono dure a morire, ma il cambiamento è dietro l'angolo e conduce a una vita più serena. Con un test per scoprire che albero sei! -
Le grandi cospirazioni. Complotti e inganni che hanno indirizzato il corso della storia
Esistono davvero i complotti? Certo che sì, e non parliamo di teorie fantasiose che mescolano pezzi di verità e ipotesi affascinanti, enfatizzando elementi bizzarri e coincidenze fortuite. Parliamo di cospirazioni che hanno indirizzato il corso della storia contemporanea, realmente ordite e altrettanto realmente smascherate. Per organizzare un complotto è necessario coinvolgere molte persone e i tradimenti, volontari o meno, alla lunga sono inevitabili; in alcuni casi intrighi e congiure sono stati scoperti grazie a documenti desecretati, in altri a seguito di inchieste giornalistiche. Insomma, le cospirazioni, quelle vere, presto o tardi vengono smascherate ed è possibile documentarle in modo inoppugnabile, insieme ai complessi schemi di menzogne intessuti sottotraccia. Questo libro racconta cospirazioni ordite da governi, da grandi banche internazionali, dalla ricerca medica e scientifica, da multinazionali del tabacco, dalla Chiesa e da agenzie di spionaggio. -
Renée Vivien. La Saffo della Belle Époque
Nella Parigi di inizio Novecento, venticinque secoli dopo Saffo, in una città mondana e libertina, tra i pizzi delle gonne al Moulin Rouge e i cocktail “al vetriolo” serviti nei salotti, una poetessa sfidò il suo tempo, scrivendo versi appassionati sull’amore e sulle donne. Il suo nome era Pauline Mary Tarn (1877-1909), meglio conosciuta come Renée Vivien, una “figlia di Baudelaire”, come fu definita, che mise fine alla sua vita troppo presto, a soli trentadue anni. Riportata in auge dal femminismo degli anni Settanta come una pioniera del canto lesbico, è ora considerata una delle voci più autorevoli del simbolismo francese. Al di là di ogni vivisezione psicoanalitica, che la tratteggia come anoressica, masochista, amante della Morte a discapito della Vita, la provocazione di Renée Vivien ha ancora molto da dire a favore del canto poetico inteso come “panico del suono”. Teresa Campi, la prima studiosa italiana di Renée Vivien, restituisce finalmente un ritratto sincero di questa straordinaria donna presentandola non più come una figura misteriosa e “depravata” ma anzi come un personaggio appassionato, sullo sfondo dell’atmosfera dorata dei salotti e cenacoli delle jeunes filles de la Societé Future tra cui spiccava l’americana Natalie Clifford Barney, ricca e spavalda amante di Renée. Il loro legame, tanto sulfureo quanto doloroso, divenne il perno centrale dei delicatissimi e mistici versi della poetessa. Eccentrica e scandalosa, ma anche colta e raffinata, la “Musa delle violette” ci ha lasciato parole appassionate e tempestose, che continuano a risuonare nel tempo. -
Libera di godere. Per una sessualità potente e orgasmica
"Libera di godere"""" è per chiunque si senta pronto a intraprendere un’avventura con se stesso, il proprio corpo e la propria sessualità. Con un mix di tecniche diverse, dalla psicogenealogia all’emancipazione dai condizionamenti, Jessica Pirbay ti porta a ritrovare il tuo appagamento intimo. Un metodo unico e fenomenale: l’autrice, attraverso consigli pratici e riflessioni spirituali, ti accompagna con la sua competenza, condividendo anche la sua esperienza, le sue ferite e le sue vittorie, per aiutarti a trasformare la tua sfera sessuale. Meditazioni, visualizzazioni, consapevolezza e questionari: troverai tutti gli strumenti per liberarti emotivamente, fino a carpire i segreti delle pratiche sessuali per raggiungere il massimo piacere con i partner e scoprire la meravigliosa molteplicità del tuo godimento: (ri)scoprire i sei orgasmi femminili, liberare l’immaginazione con il porno, avvicinarsi alla letteratura erotica, e tanto altro. Libera di godere parla di amore, amor proprio, tantra, energia sessuale, traumi, complessi, appagamento, seduzione e molti altri argomenti, offrendo consigli per superare problemi comuni, rafforzare la propria autostima e trovare l’energia positiva per stare bene con se stesse e con la propria sessualità." -
V per vulva. Benessere intimo dalla A alla V
Se avete in mano questo libro, probabilmente è perché siete nate con una vulva o avete l’onore di vivere con una vulva: congratulazioni! Vivere con una vulva offre molte gioie durante tutta la vita. Che si tratti del semplice piacere di accavallare le gambe, di fare finalmente pipì dopo averla trattenuta per ore, di nuotare nude in un lago in una giornata estiva o di provare un orgasmo in 3D anche senza gli appositi occhiali... Le possibilità della vulva sono infinite e tra queste c’è persino la capacità di far nascere un altro essere umano: un’impresa notevole se si considerano le dimensioni del bambino rispetto a quelle dell’orifizio da cui deve uscire. Eppure certe volte può anche essere fonte di fastidi che non sappiamo spiegare: bruciore, prurito, secrezioni. “Sarà normale?” ci chiediamo spesso. L’educazione sessuale, quando c’è, si occupa di prevenzione, gravidanze e malattie gravi, ma il benessere quotidiano e le stranezze di quest’organo sono ancora spesso poco conosciuti. Un affascinante viaggio al centro della vulva: storia, anatomia, misteri e segreti, accompagnati da una tabella dei sintomi per capire a cosa possono corrispondere quei dolori, irritazioni, crampi, infiammazioni che spesso ci rovinano la vita, e una dashboard da completare per un buon follow-up della propria salute vulvare. V per Vulva è la guida essenziale per prendersi cura di sé, senza tabù e senza vergogna. -
Chi ha paura del queer? Corpi ribelli
Lo scrittore e attivista Víctor Mora presenta in questo saggio un approccio al queer, alle sue origini, derive e potenzialità, da una prospettiva teorica e incarnata dalle sue esperienze personali all’interno di gruppi e movimenti sociali. In queste pagine il pensiero dell’autore si mescola a voci autorevoli come Judith Butler, Paul B. Preciado o Susan Stryker, per tracciare un viaggio attraverso la genealogia di un concetto inteso come necessaria utopia di riparazione e giustizia. Partendo dalla condivisione di esperienze e contributi teorici che negli anni si sono succeduti in incontri, assemblee, workshop, percorsi di attivismo e altri luoghi di convergenza, Mora dà spazio a riflessioni in cui si intrecciano analisi teoriche, storie di vita e pratica politica. Uno spazio in cui la questione della queerness è intesa come qualcosa di irrisolto che, lungi dal costituire un vicolo cieco, offre la possibilità di continuare a pensare, di scardinare rigidità mentali e sociali. Perché proprio questo è il nucleo della queerness, la capacità di ribellarsi, di scavare più a fondo nella realtà per rendere più abitabile la vita di tutti i corpi, anche di quelli che sfuggono alla norma stessa, o meglio, proprio di quelli che sfuggono alla norma, perché è attraverso le loro storie di vita che possiamo conoscere i limiti coercitivi della nostra società e cambiarli. Un orizzonte verso cui camminare, lontano dai binarismi sesso-genere, dove identità, espressioni di genere, sessualità possono svilupparsi e vivere liberamente. -
Cool parents make happy kids. Guida pratica all'educazione positiva
Educare i figli non è sempre facile. Non ti ascoltano, non vogliono prestare i loro giocattoli, oppongono resistenza a tutto… Insomma, nonostante l’amore che hai per loro, ti sfiniscono. Come possiamo evitare che la stanchezza e la frustrazione vengano a galla e rovinino la relazione con i nostri bambini? Un modo c’è. Né lassista né autoritaria, l’educazione positiva si discosta dalle pratiche tradizionali, mettendo al centro il benessere della famiglia, dei bambini ma anche dei genitori. L’autrice si è interrogata a lungo su cosa scateni le tensioni all’interno della famiglia, e si è cimentata in prima persona con questo metodo nell’educare i suoi bambini. Il segreto è ricordare che non è una battaglia, non è questione di imporre la propria volontà ma di trasmettere i propri valori. Forse quindi è necessario mettere in discussione qualche aspetto educativo per crescere figli più sicuri, più liberi e indipendenti, e avere con loro anche un rapporto più sano. Senza essere autoritari o permissivi, i genitori semplicemente saranno in grado di comprendere meglio i loro bisogni e incoraggiarli a esprimere le loro emozioni. Più facile a dirsi che a farsi, avranno pensato molti genitori. Ecco che Charlotte Ducharme accorre in aiuto con un libro che non vuole essere un manuale di istruzioni ma un ricettario personale senza trucchi né tabù, per passare dalla teoria alla pratica. / eduka’tsjone / – processo di formazione dell’individuo che si sviluppa lungo tutta la vita. -
Dylan Dog. Indocili sentimenti, arcane paure
Fin dal primo albo uscito nel 1986, Dylan Dog ha rappresentato uno spartiacque dell’immaginario collettivo. In brevissimo tempo è diventato un fenomeno di costume raggiungendo un milione di copie vendute e incarnando sogni, desideri, ansie, paure e speranze di un’intera generazione che si riconosceva in questo investigatore sui generis. Dylan era altruista, romantico, idealista e soprattutto anticonformista; agli antipodi rispetto al modello culturale dominante dei “favolosi anni Ottanta” in cui le parole d’ordine erano successo, denaro, felicità, edonismo. Dylan era (ed è ancora) un “perdente” dal cuore d’oro. Le sue atmosfere cupe e surreali, le storie romantiche e disperate mettevano all’indice le ipocrisie di un’epoca che nel giro di pochi anni avrebbe visto crollare tutte le sue certezze e i suoi miti. Attraverso gli interventi di sceneggiatori, docenti e studiosi di fumetto, questo libro affronta tutti i temi della poetica dylandoghiana – l’orrore, l’amore, il comico, il citazionismo, la rivoluzionaria modernità del linguaggio – e getta uno sguardo critico, ma non malinconico, su un’epoca di straordinaria creatività e innovazione. Il volume è introdotto da una storica conversazione tra Tiziano Sclavi e Umberto Eco, in cui a ragionamenti letterari sulla “sgangherabilità” di Dylan Dog o alla sua appartenenza alle opere di culto si affiancano curiosità sull’occulto, sui processi di “regia” di Sclavi e sul suo rapporto con i disegnatori e con i fan. Con una sceneggiatura originale di 16 tavole di Tiziano Sclavi. -
Crescere un figlio femminista. Manuale di educazione antisessista per figli maschi
Da tempo ormai riflettiamo sul significato del femminismo, ci impegniamo a educare le nostre figlie a essere emancipate e indipendenti. Combattiamo a scuola, al lavoro, nelle nostre stesse famiglie per sfatare i luoghi comuni e offrire alle ragazze pari opportunità rispetto ai loro coetanei maschi. Eppure continuiamo a crescere i nostri figli all’interno dello stesso modello patriarcale, come se fosse possibile decostruire il sessismo senza mettere in discussione la nostra idea di virilità. Nei cortei femministi si fa sempre più frequente uno slogan: “Non proteggere tua figlia, educa tuo figlio!”. Aurélia Blanc sviscera gli stereotipi e raccoglie strumenti e consigli per aiutare i genitori a crescere i propri figli in modo antisessista. Descrive come i bambini, ingabbiati dalle norme della virilità, soffrano di una visione violenta della mascolinità, che li ha portati a reprimere il loro essere, i loro sentimenti e i loro veri desideri. Allora sfatiamo un po’ di luoghi comuni: no, i cervelli di ragazzi e ragazze non sono “cablati” in modo diverso, e no, giocare con le bambole non lo fa “diventare” gay! Il rosa non è un colore da femmine, né la danza uno sport poco virile. Parlare con i nostri figli di questioni come il consenso, l’educazione sessuale, la parità di genere li aiuterà a diventare persone indipendenti, capaci di sviluppare rapporti basati sul rispetto e sulla fiducia. Adottare un’educazione femminista significa dare la possibilità ai nostri ragazzi di sviluppare la propria unicità coltivando un’imprescindibile libertà personale. -
Trans*. Un saggio insolito sulla variabilità di genere
Nell’ultimo decennio le discussioni pubbliche sulle questioni transgender sono aumentate in modo esponenziale. Ciò che una volta era considerato un disturbo o addirittura una sfortuna è diventato un’articolazione accettata dell’embodiment di genere, nonché un nuovo spazio per l’attivismo e il riconoscimento politico. Eppure a una maggiore visibilità si è accompagnata anche una grande regolamentazione, che non sempre è andata a favore delle persone trans*. In che modo un’identità stigmatizzata è diventata così centrale nelle articolazioni del sé? E ha senso introdurre nuovi sistemi di regolamentazione se poi la struttura stessa della società rimane immutata? Proprio per questo Halberstam decide di usare il termine trans*, affiancato dall’asterisco: per mettere in discussione tutte le modalità di embodiment di genere, nel tentativo di arrivare a una concezione del corpo non fissa ma in divenire, inclusiva di tutte quelle identità che non si riconoscono in nessuna etichetta o categoria, proprio perché fluide e in continua trasformazione, oltre ogni norma. In questo libro, Jack Halberstam racconta la differenza. La differenza fra i trans* del passato e le nuove generazioni, fra i trans* privilegiati (bianchi e benestanti) e le esperienze queer nelle comunità nere e latinoamericane, nei meandri della medicalizzazione, patologizzazione e chirurgia, negli approcci nei confronti dei bambini gender-variant, alla ricerca di una strada verso un futuro non-gender, gender-optional o gender-queer. -
Meet me in the bathroom. Rinascita e Rock'n'Roll a New York (2001-2011)
Alla fine degli anni Novanta, New York aveva ormai abbandonato il ruolo di avanguardia musicale, sostituita da Seattle e Londra. Anche i colossi dell’industria della musica erano in caduta libera, insidiati dalle nuove forme di tecnologia e dall’aumento del mercato immobiliare che costringeva gli artisti a cercare città più abbordabili. Poi ci fu l’11 settembre 2001. L’intero paese precipitò in uno stato di dolore e incertezza, e fu allora che alcune band che avevano affinato la loro arte nell’ombra si trovarono a essere il riflesso di una città determinata a riprendersi dalla devastazione che l’aveva colpita. Gruppi come Strokes, Yeah Yeah Yeahs, Interpol, Vampire Weekend e LCD Soundsystem divennero i simboli di un glamour giovane, di una generazione che cercava un inno per il suo futuro. Dai club del Lower East Side ai capannoni di Williamsburg, Lizzy Goodman offre un affascinante ritratto di un’epoca che ha cambiato non solo la musica mondiale ma anche l’aspetto della stessa città di New York. In un’avvincente oral history, sono gli stessi artisti, giornalisti, fotografi, produttori musicali e tanti altri a dar voce (in quasi 200 interviste) a un tempo e un luogo che hanno formato una nuova era nel rock’n’roll moderno. Una seconda generazione attendeva con impazienza dietro le quinte: Franz Ferdinand, Killers e Kings of Leon, che avevano quasi rinunciato a evadere dai loro angoli di provincia, ricevettero il messaggio che il rock era tornato e usarono i club di New York come trampolini di lancio verso concerti da sold out nelle arene di tutto il mondo. Da questo libro è uscito, nel 2022, l’omonimo documentario diretto da Dylan Southern e Will Lovelace. -
Riscrivere la mascolinità. Uomini e femminismo
Una delle più importanti conquiste degli studi femministi è stato comprendere come il genere sia un costrutto, sociale e storico, e non una caratteristica interna e immutabile. Ebbene, se applichiamo questa stessa idea anche al genere maschile, non possiamo far altro che ammettere che anche la mascolinità è qualcosa di costruito culturalmente, ed è quindi passibile di cambiamenti. Una diversa concezione di mascolinità significa anche una differente visione della paternità? Come cambierebbe le relazioni tra i generi? Questi e altri problemi vengono qui esaminati, tentando di dar loro una risposta concreta. Tuttavia ciò che conta, alla fine, è che l’esplorazione di mascolinità alternative apra uno spazio per quegli uomini che mettono in dubbio il modello dominante, mostrando che il cambiamento è possibile e reale. In equilibrio tra personale e sociale, Armengol ribalta la prospettiva: l’uomo bianco eterosessuale non è più la norma a cui rapportare il resto del mondo e appaiono quindi evidenti i modelli culturali a cui questo è sottoposto. ""Riscrivere la mascolinità"""" mira a fornire un approccio interdisciplinare alla questione, necessario per comprendere meglio le vite degli uomini e per poterle ripensare e migliorare, in una scia positiva che porterebbe a una società più equa e più felice, per tutti. Così come il femminismo lo è stato per il XX secolo, il cambiamento negli uomini e nella mascolinità può diventare una delle più importanti rivoluzioni sociali del XXI secolo."" -
Antropocene horror. Mostri, virus e mutazioni: il cinema dell'orrore nell'era della crisi climatica
Il cinema horror è un sismografo che registra le oscillazioni dell’immaginario, rilevando paure e traumi collettivi. Negli ultimi decenni l’ansia per la crisi climatica e per la devastazione ambientale dovuta all’intensa attività umana ha cominciato a emergere sempre di più nel panorama cinematografico dell’orrore. Non è strano, d’altra parte, se si pensa che l’uomo è arrivato a provocare mutamenti talmente epocali sul pianeta che per quest’era geologica è stato coniato un nuovo nome: Antropocene. ""Antropocene Horror"""" analizza la produzione horror dal punto di vista di ciò che la rende unica e perturbante: lo sguardo oltre quei confini tra il corpo umano e il mondo esterno, che definiamo natura e ambiente, oltre quelle barriere di specie, identità e genere che abbiamo eretto intorno a noi. Con sottogeneri vecchi e nuovi – new weird, eco-vengeance, animal horror, plant horror eccetera – questo genere non ha mai smesso di infrangerle, creando ibridi, mutazioni e innesti, facendosi beffe della scala e della prospettiva umana che ci ha reso ciechi anche davanti al rischio di estinzione. Seguendo il filone di idee emerse dal pensiero scientifico, filosofico, antropologico e acquisite dal discorso pubblico, """"Antropocene Horror"""" non si limita però a passare in rassegna grandiose produzioni di catastrofi, ma si concentra sulle derive dell’umanità nel momento in cui viene posta a confronto con ciò che pensava di poter controllare: l’ambiente, gli animali e, in fondo, la sua stessa natura."" -
La collezione perduta. Una donna sulle tracce dei capolavori rubati dai nazisti alla sua famiglia
"Tutto è iniziato con un elenco di dipinti scarabocchiati da un cugino che conoscevo appena. Su questo foglio, capolavori impressionisti, Renoir, Monet, Degas, esposti oggi nei più grandi musei del mondo, tutti un tempo appartenuti al mio bisnonno, Jules Strauss. Non sapevo nulla della sua storia, né della sua collezione scomparsa. Queste poche parole frettolosamente appuntate mi avrebbero cambiato la vita, portandomi dal Louvre al museo di Dresda, dagli archivi della Gestapo al ministero della Cultura. Per tre anni, con la mia curiosità e uno spiccato gusto per gli enigmi come unico bagaglio, mi sono imbarcata sulle tracce dei miei antenati, alla ricerca di Jules Strauss, e di una storia che non mi era stata trasmessa. Cos'è successo nel 1942? Cos'era rimasto della sua collezione quando l'appartamento di famiglia fu saccheggiato dai nazisti? Non sono una storica dell'arte, volevo semplicemente svolgere un'indagine poliziesca e sentimentale sulle orme della mia famiglia, ebrea, depredata dei suoi averi"""". Una testimonianza personale dove l'emozione cresce pagina dopo pagina: il lettore accompagna Pauline Baer de Perignon nelle sue scoperte, nelle sue battaglie, nelle sue delusioni e in una sorta di riconciliazione con il passato. L'approccio che sta alla base di questo racconto, dall'Occupazione a oggi, pone molti e complessi interrogativi: cosa fare delle opere che hanno attraversato il caos della Storia? Come comportarsi, quando si è semplici cittadini, di fronte alla sorda legislazione? Cosa capire dal silenzio delle generazioni che ci hanno preceduto? Ma soprattutto, cosa ci trasmette un'opera d'arte nel tempo?" -
Cent'anni nel Far West. Storia, personaggi, eventi
Cavalcate nel deserto, scontri a fuoco, duelli ed esplorazioni, assalti alla diligenza, cacce al bisonte e ancora cowboy, sceriffi e pellerossa, uomini di legge e criminali… cosa c’è di vero nell’idea che abbiamo del Far West? Il XIX secolo americano è entrato nell’immaginario collettivo attraverso il cinema e il fumetto, costruendo un mondo tanto affascinante quanto scollato dal vero storico. La leggenda tradiva l’esigenza di rendere gloriosa e legittima l’espansione dell’uomo bianco verso l’Ovest e questo ha comportato la distorsione di numerosi fatti storici, la loro mitizzazione e spesso la rimozione degli eventi più incresciosi. L’avventura, la corsa all’oro, i racconti di cowboy e ladri di bestiame celano le violenze etniche, le appropriazioni indebite, la dura realtà dei singoli individui. Eppure, il West storico, in contrapposizione con quello solo sognato, ci riserva vicende, fatti e personaggi spesso ancora più incredibili. Michele Tetro ripercorre un’epoca leggendaria che è alle fondamenta stesse dell’identità americana, accostando le storie alla Storia tramite una scansione cronologica degli eventi e approfondimenti. I luoghi iconici, gli scontri tra culture diverse, la dura legge della sopravvivenza sono raccontati nella loro dimensione storica e umana, permettendo così al lettore uno sguardo sincero e consapevole sul Mondo della Frontiera. -
Guida alla scena del crimine. Metodi e procedure. Nuova ediz.
Le prove forensi sono sempre più rilevanti nell’individuazione e nel perseguimento dei reati. Questo significa che la conoscenza, l’abilità, l’intuizione della persona che esamina la scena del crimine – il Crime Scene Investigator (CSI) – non sono mai state così importanti. Questo libro guida gli aspiranti CSI attraverso i metodi e le procedure per l’accurata acquisizione e catalogazione delle prove sulla scena di un crimine. Presenta esempi di fotografie da scattare in loco, di come si raccolgono e si valutano i reperti, schemi di strutture organizzative e procedure, strumenti per l’autovalutazione, liste di controllo dei ruoli, del - le attrezzature e delle attività richieste sulla scena del crimine, fornendo allo studente o all’appassionato un manuale didattico e al CSI praticante un prezioso riferimento. Il libro offre anche informazioni sullo sviluppo professionale e sul contesto in cui un moderno CSI deve lavorare come membro integrante di una squadra investigativa. Guida alla scena del crimine è una lettura essenziale per coloro che desiderano diventare CSI, per chi ha sognato di diventarlo e per chi vuole capire di più dei vari casi che si alternano nella cronaca nera. Alla fine di ogni capitolo è presente un approfondimento sulla scena del crimine in Italia, a cura di Carmelo Pecora. Viene descritta la struttura della Polizia scientifica italiana, con un’analisi del ruolo dell’investigatore e delle modalità di intervento e di sopralluogo tecnico, senza tralasciare un’accurata descrizione delle diverse attrezzature in uso, uno studio sulle impronte digitali e molto altro. -
Il piccolo libro dello Stoicismo. Saggezza senza tempo per acquisire calma e fiducia. Nuova ediz.
Come perseguire la felicità e acquisire forza? In che modo dovremmo rapportarci alle nostre paure o affrontare la morte di una persona cara? Come gestire i momenti di difficoltà? Sebbene l’istruzione tradizionale non affronti tali problematiche, è esattamente ciò di cui si occupavano le antiche scuole di filosofia: insegnare come vivere la propria vita al meglio. Oggi queste scuole non esistono più, ma non si è invece esaurito il bisogno di una filosofia che ci guidi nella vita. Al cuore dello Stoicismo c’è l’obiettivo di condurre una vita serena e di ottenere gli strumenti per fronteggiare le avversità. Unendo la saggezza senza tempo di quest’antica filosofia a consigli pratici da applicare nella propria routine quotidiana, ""Il piccolo libro dello Stoicismo"""" si rivolge a chiunque cerchi calma e serenità in un mondo caotico. Illustrando in maniera chiara e alla portata di tutti il pensiero storico, Salzgeber propone anche 55 esercizi per aiutare le persone a compiere il passo più importante: far sì che la saggezza contenuta nelle pagine di un libro si tramuti in azione."" -
Zitella. Proposta per una vita libera e indipendente
Brutta, acida, frigida, amareggiata, noiosa, annoiata. Sono solo alcuni degli aggettivi che spesso si sentono attribuire a una “zitella”. La immaginiamo circondata da gatti e gomitoli di lana nella sua triste solitudine. Dal momento che non ha “trovato l’amore” e non si è riprodotta, incarna un fallimento per la società, un monito per le giovani ragazze. Eppure la zitella ha davvero un destino così poco invidiabile? Qualcuno si è preso la briga di chiederle quale sia la sua opinione al riguardo? E se la zitella, con un movimento imprevisto, costringesse chi la giudica a guardarsi allo specchio? Se invece fosse una donna che spezza le catene, sfugge al controllo, agli obblighi e ai legami eterni, allo spazio costantemente condiviso? Se ci fosse qualcosa da ripensare, nel modo in cui guardiamo ai rapporti affettivi? Alternando narrazione intima, cultura pop, studi sociologici e indagine giornalistica, la giornalista Marie Kock affronta con talento la questione della figura stereotipata e profondamente sessista della donna che non si sposa, che non ha figli e che la società insiste a rappresentare come triste e amareggiata. Questo saggio formula un’ipotesi: sostiene che sia possibile inventare nuovi modi di vivere, con se stessi e con gli altri, per trovare l’amore altrove, lontano dalle norme di una società che erige la coppia e la famiglia a riferimenti assoluti. Che sia possibile, semplicemente, volere qualcos’altro.