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Vivere
Ambientato in una fonderia dove per risparmiare si lavora con sprezzo della vita umana, il romanzo presenta gli ambienti proletari della città di Birmingham, negli anni della grande depressione. Ancora oggi di forte attualità, è forse per questo uno dei libri inglesi più famosi, studiato nelle università, ma mai tradotto in italiano. -
Snobissimo
Chi non è snob lanci la prima pietra. Dall'intellettuale al piccolo borghese, dal milionario al mendicante, si trovano degli snob dappertutto. Persino tra i cani. È il libro di un umorista, certo. Ma anche uno studio di costumi. Perché lo snobismo continua ad essere la malattia sociale più diffusa. «Provare per credere!» come diceva Guido Angeli (e se vi si sono rizzati i capelli siete snob anche voi!) -
Cavalcata delle vertigini
Paolo Buzzi dedica il romanzo Cavalcata delle vertigini all'amico Luigi Russolo, riservandogli la figura del protagonista, Marzio. Pubblicato a puntate nel 1922 in «La Rivista di Milano» e raccolto in volume nel 1924, il testo delinea con incredibile fedeltà l'indole del protagonista, unendo ai dati storici sulla biografia, le tavole futuriste, l'invenzione degli intonarumori, la partecipazione alla guerra, il ferimento, gli importanti interessi occultistici, gli amori e «tutti i diritti ai voli, alle alogicità, alle architetture ed ai cataclismi della fantasia». -
Come si seducono le donne
La preziosa edizione anastatica a tiratura limitata di un piccolo grande classico del primo Novecento recuperato dal fondo degli armadi di famiglia. -
Le torri d'avorio
"L'arredamento"""", diceva Robert de Montesquiou, """"è uno stato d'animo"""". Prima ancora che sulla carta, ogni scrittore proietta la sua creatività sui muri che lo circondano. Non importa se sia povero o ricco: gli oggetti che sceglie per arredare lo spazio in cui lavora sono le tessere di un mosaico con cui esprime la sua idea dell'arte. Dai mobili preziosi dei fratelli Goncourt alle ragnatele di Jarry, si tratta sempre di un alfabeto muto in cui gli scrittori traducono la loro visione del mondo. Per questo le case degli scrittori francesi del XIX secolo sono interessanti per qualsiasi lettore, perché sono delle palestre della creazione. Un tipo di creazione, quello dell'arredamento, con cui ognuno può e deve misurarsi." -
Ticino. Le voci del fiume, storie d'acqua e di terra
Uno scrittore e un fotografo alla scoperta di un fiume che ci parla di noi. Con le mille voci che l'acqua accoglie tra le rive per un'avventura, da vivere qui e ora. Dalle sorgenti del Passo della Novena, in Svizzera, alle gole del Piottino e poi giù, attraverso Piemonte e Lombardia, fino al ponte della Becca, a Pavia, dove si unisce al Po. L'anima di un corridoio d'acqua che ti avvince con la sua storia e il suo presente. Immaginate di entrare in una miniera a cielo aperto e cominciare a scavare. Immaginate di ascoltarne la voce. Ci vuole fortuna e un po' di coraggio. La fortuna di incontrare e il coraggio di lasciarsi andare. -
Amami
Amami. Un imperativo. Un ordine duro e dolce allo stesso tempo. Il segnale del dolore provocato dalla perdita d ell'amore, in un'età, l'adolescenza, in cui tutto sembra scorrere, e cambiare, troppo velocemente. Identità, percezione di sé. Cambia tutto, quando si perdono i punti di riferimento. Ma nella vita non c'è solo amore. Ci sono gli amici, l'alcol e gli stupefacenti. È la vita di tanti giovani, oggi. Senza regole e senza valori. Perdendo l'importanza degli affetti, dei progetti e del futuro. Un libro duro e dolce, diretto, ma elaborato con uno stile netto e personalissimo, cinematografico e poetico.. -
L' arte di essere povero
"Il mio divorzio fu emesso il 5 novembre, alle cinque della sera"""". Così inizia quella che, oltre a una testimonianza avvincente, può essere letta come manuale scritto da un autentico intenditore, oggi venerato anche in Internet. Il matrimonio con l'ereditiera americana Anna Gould aveva reso Boni de Castellane """"Re di Parigi"""". I sontuosissimi parties, spesso in maschera, con cui animava le serate parigine sono rimasti nella storia. Affollati della crème della società, con il conte di Montesquiou, Marcel Proust, Sarah Bernhardt, la Duse, d'Annunzio, l'allora giovane Jean Cocteau e pure Oscar Wilde. Tutti volevano essere suoi ospiti. Finché la moglie, indispettita dalle spese (e dai tradimenti), presentò istanza di divorzio e Boni, abbandonato da tutti, finì a doversela vedere coi creditori e con la buona società che ora gli voltava le spalle. Ma seppure difficile, la sua nuova, lunga vita """"da povero"""", non fu però da meno di quella precedente. Perduti lussi e limousine, Boni restò con qualche abito e i mezzi pubblici, ma riuscì nell'impresa di rimanere sempre fedele a se stesso. E conservando il suo spiccato senso dell'umorismo, poco prima di morire, decise di raccontare """"L'arte di essere povero""""." -
Shopping con Maud
Appassionati dello shopping non si diventa, si nasce. E Maud, maudestamente, ""lo nacque"""". Quanto a boutique, consumi, carte di credito, saldi e occasioni, la piccola ne sa una più del diavolo. E di sicuro una più del suo adulto intervistatore, cresciuto in tutt'altra epoca, con l'istigazione alle formichine, ai salvadanai, alle giornate del risparmio. Un libro allegro e colorato, ma anche utile per far capire ai più piccoli che cos'è lo shopping, e quanto incide sulla nostra vita. Ma anche cos'è il denaro, quali forme ha , come va trattato. Una lettura rapida e divertente alla fine della quale però si è colti da una voglia irrefrenabile di chiamare la piccola e dirle: «Ehi, Maud... che ne dici di andare a fare shopping insieme?»."" -
Nato col botto
Steve Martin è uno degli attori più famosi al mondo, ma la sua carriera non è solo legata al cinema. È un abile musicista, capace di vendere milioni di dischi. E non va dimenticata la sua abilità di scrittore per il New Yorker e il New York Times. Ma la sua attività principale resta il cinema. L'ultima sua fatica è il sequel del remake della Pantera Rosa. A metà degli anni Settanta, Steve Martin esplose nel mondo dello stand-up, genere teatrale americano in cui un comico, da solo, in piedi davanti al microfono, affronta il pubblico. Una scuola dura, ma formativa, alla base del suo successo. Poi nel 1981, Steve smise di fare lo stand-up. Perché? La risposta è in questo libro in cui Martin ripercorre la sua vita. Da quando, a dieci anni, iniziò a lavorare vendendo guide a Disneyland, dove faceva anche il prestigiatore, fino alle prime esperienze in teatrini dove dava dodici spettacoli alla settimana. Un racconto in cui il divertimento si mescola alle emozioni, le rivelazioni si susseguono insieme a una serie di foto inedite. Alla fine si viene a sapere che la vita del padre della sposa era fatta di impegno, sacrificio, difficoltà, tenacia e coraggio. E non è ancora finita. -
Zen
Le parole zen, in giapponese, e Ch'an, in cinese, provengono dal sanscrito dhyana, che significa meditazione. Lo zen non è né una religione, pur rifacendosi al buddhismo, né un'ideologia, anche se dai chicchi che il Buddha ha seminato è nata una profonda filosofia, ma semplicemente è l'atto di meditare sulla propria esistenza e di viverla in piena consapevolezza. Nella postura di zazen (la meditazione seduta) e in ogni atto della vita quotidiana. La pratica dello zen è quindi l'essenza che unì il maestro Taisen Deshimaru (1914-1982) all'Occidente. Parole e immagini ci raccontano il suo insegnamento e quello dei grandi patriarchi della tradizione. Poco importa dove il lettore aprirà il libro: ovunque troverà il sapore sottile dello zen. Testi e illustrazioni sono state raccolte dai tre discepoli del maestro Deshimaru nell'arco di cinque anni e ci fanno condividere una vera saggezza: quella che si apprende giorno dopo giorno, passo dopo passo. -
Le bottiglie del signor Klein
Un sicario orientale è accusato di far prostituire sette minuscole donne. Sette gorilla inseguono una bella sposa perché saldi il debito del marito. Una donna entra in un hotel e chiede del signor Klein. Ma chi è il signor Klein? Personaggio multiplo, il signor Klein scivola nel romanzo come una presenza magica, inafferrabile. O meglio: sarà il lettore a doverlo riconoscere. -
Chi ha ucciso Roger Ackroyd?
Pierre Bayard smonta pezzo a pezzo ""The Murder of Roger Ackroyd"""", forse il più famoso e """"dibattuto"""" romanzo di Agatha Christie (1926), quello in cui l'assassino parrebbe essere lo stesso narratore. In un capovolgimento della soluzione, Bayard utilizza gli elementi del romanzo per comporre un """"nuovo"""" libro, che condurrà a una soluzione completamente diversa, perfettamente plausibile, anzi, più plausibile dell'originale. Soluzione che dimostra come il vero assassino non sia quello individuato da Agatha Christie nel suo romanzo. L'indagine di Bayard cambia dunque il modo in cui leggere i misteri e suggerisce che, sotto il romanzo originale, la Christie ne ha seppellito un altro, ben più profondo, il cui disvelamento è compito del lettore."" -
Quell'estate a Parigi
Fra leggenda e verità, Morley Callaghan rievoca l'estate trascorsa a Parigi nel '29 insieme a Hemingway, Scott Fitzgerald, James Joyce, Ford Madox Ford, Sinclair Lewis, Sylvia Beach, Robert McAlmon e tantissimi altri. La straordinaria e irripetibile stagione letteraria della ""lost generation"""" (generazione perduta), degli artisti americani e inglesi espatriati a Parigi. Ma più in generale questo libro di Callaghan affascina il lettore per un motivo preciso: la naturalezza con la quale parla della vita."" -
La tomba di Achille
Achille. Può essere stato il vostro eroe, perché è il più grande degli eroi. O perché è il più bello, il più forte, il più coraggioso, il più inflessibile. Oppure perché incarna la purezza, oltre ogni limite. Ulisse e gli altri i personaggi dell'Iliade seguono tutti traiettorie circolari e cicliche. Achille cammina invece su una linea dritta, certo che non esista ritorno possibile. Sogna l'innocenza perduta, ma corre verso l'abisso. Racchiude in sé la condizione umana e la modernità. Come tutti noi. E Vincent Delecroix, mescolando l'emozione e l'intensità di un ricordo d'infanzia all'elegante distacco dell'uomo maturo, ce lo restituisce sotto una luce inedita, intima e profonda, in uno specchio che dà le vertigini. -
In Grecia con Serov
Nel maggio 1907 un'eccentrica coppia di artisti, armati di album da disegno e acquerelli, s'imbarca da Costantinopoli alla volta del Pireo. Léon Bakst, brillante scenografo e costumista, futura anima dei Ballets Russes, può coronare finalmente il sogno di una vita: raggiungere fisicamente quell'Ellade intravista sino ad allora soltanto nelle collezioni d'arte antica dell'Ermitage e del Louvre. Ad accompagnarlo in questa spedizione alla ricerca di uno stile contemporaneo per rappresentare il mito greco è Valentin Serov, celebre ritrattista pietroburghese suo amico e quasi coetaneo. Insieme visiteranno Atene, Delfi, Argo, Micene, Corinto, Epidauro, Olimpia e Corfù e soggiorneranno a lungo sull'isola di Creta dove Arthur Evans aveva appena portato alla luce le vestigia della civiltà minoica. -
I piedi nell'acqua
A partire dalle vacanze estive degli anni '70, Benoit Duteurtre ci racconta, estate dopo estate, nello stesso luogo di villeggiatura, la continua trasformazione di una borghesia in bilico tra smania di libertà e ossessione di attenersi alle regole, in un affresco sociale sottilmente agrodolce. -
La Madonnina degli Sleepings
La protagonista del romanzo, la ""Madonnina"""" del titolo, è Lady Diana Wynham, una giovane e seducente aristocratica inglese in viaggio attraverso l'Europa per procurarsi i mezzi per corrompere il commissario bolscevico berlinese Varichkine e ottenere l'autorizzazione a sfruttare i pozzi petroliferi acquistati dal suo defunto marito in Georgia prima della rivoluzione. Viaggi, lusso ed eros, tutto può succedere tra le splendenti boiseries lanciate a tutta velocità sulle rotaie."" -
Filosofia del dandysmo
Il dandy è sempre un esule. Uno straniero casualmente e temporaneamente collocato in un mondo che non gli appartiene e da cui non subisce condizionamento alcuno. A maggior ragione dunque la sua figura e il suo modus vivendi, inclusi la vita e l'arte, sono stati spesso fraintesi, e, soprattutto in Italia, banalizzati fino a risultare irrimediabilmente confusi. Schiffer invece, affrontando il dandysmo da un punto di vista non solo letterario, ma anche filosofico, ci restituisce la pienezza di un carattere che materializza l'estetica dell'anima e spiritualizza quella del corpo. -
Le domeniche di Jean Dézert
Jean de La Ville de Mirmont, giovane scrittore parigino morto in trincea nel 1914 è oggi considerato da molti il più grande scrittore francese del XX secolo. Protagonista del romanzo è il melanconico Jean Dézert, giovane e grigio funzionario che si annoia mortalmente. Le domeniche di Jean Dézert è un'opera brillante e sorprendentemente attuale, che anticipa la moderna letteratura della quotidianità.