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Tu non c'eri
È un breve ma intenso e sorprendente racconto sull'assenza paterna: «un dialogo tra figlio e padre che ha bisogno del vuoto intorno e sotto i piedi per raggiungere l'ascolto». -
Sei trentaduesimi
Sei trentaduesimi è la nuova veste editoriale che vede cuciti insieme i testi apparsi nella collana ""Storie in trentaduesimo"""". Seguire la nascita di Tufo, che riacciuffa i familiari luoghi dell'infanzia lungo la via di Monte di Dio, porta allo scoperto la soglia del passaggio a una nuova stagione letteraria. Quando, qualche anno dopo, Erri De Luca pubblica """"Montedidio"""", il reale toponimo è contratto in una parola: """"Montedidio"""", spia della nascita di un nuovo luogo letterario e di una scrittura che si sporge sul nuovo millennio romanzesco con la semplicità di un classico. """"Immanifestazione"""", testimonianza di una guerra non necessaria, si fa storia dell'inascoltata opposizione a essa. """"Precipitazioni"""" espone Napoli al vento di differenze possibili. Lettere a Francesca, testo già stampato, cambia la destinataria, si rivolge a una nuova Francesca e a un nome che fa rimare le solitudini di ieri con queste nuove. """"Chisciottimista"""" ha come centro il romanzo preferito di De Luca, dove la """"conoscenza per errore"""" di Chisciotte svela il destino dei giusti e il senso dell'essere """"invincibile"""", """"titolo che spetta non a chi vince sempre, ma a chi mai si dichiara arreso"""". Infine, nell'ultima pagina di """"Per l'isola"""" (2014) che racconta l'epopea muta e inarrestabile dei migranti, abbiamo aggiunto la preghiera laica Mare nostro..., come un varco lasciato aperto."" -
Immanifestazione. Roma, quindici febbraio 2003
«Non era pacifista il popolo del Quindici Febbraio. Non rispondeva a questa parola angelica e vagamente innocua. Invece sabotava la guerra, alzava polvere e sabbia nei suoi motori accesi, era pietra d'inciampo per il suo primo passo.» -
La Campania dei veleni
L'ambiente è un bene collettivo, un patrimonio di tutta l'umanità e dovrebbe quindi essere responsabilità di tutti prendersene cura. Eppure, cosa che più stupisce, l'essere umano si comporta spesso come se l'ambiente fosse un corpo estraneo da sfruttare e dominare con la propria potenza e tecnologia, non percependo il senso di unione con lo stesso, anche attraverso la via della contemplazione della sua bellezza, la quale tende inevitabilmente a sfiorire. La specie umana vive dunque come se fosse disgiunta dal resto del mondo naturale, pur dipendendo da quel mondo stesso, da cui trae tutte le risorse necessarie alla propria sopravvivenza. Purtroppo il livello d'intervento umano sull'ambiente è talmente elevato che continua a depauperarlo, deteriorandolo e sfruttandolo secondo il subdolo paradigma della ""sostenibilità"""", che non mette mai in dubbio l'attuale """"modello di sviluppo"""" e che andrebbe sostituito con un nuovo paradigma di """"piena compatibilità"""" tra l'uomo e le altre specie viventi, con la consapevolezza della posizione non centrale dell'essere umano sul funzionamento e negli equilibri di un pianeta costituito da milioni di specie."" -
Vita e lavori del Reverendo padre Cruchard e altri scritti
Alla fine del 2003 nel cassetto di un mobile frutto di un'eredità viene ritrovato un plico di manoscritti. Poiché il mobile era appartenuto a Caroline Franklin Grout, nipote di Gustave Flaubert, il plico viene inviato all'Università di Rouen, dove Yvan Leclerc, direttore del Centre Flaubert, accerta che si tratta di lettere e racconti inediti del grande scrittore, di cui si credeva non esistessero più testi da scoprire, soprattutto di qualità. Questo volume raccoglie i quattro scritti inediti ritrovati in quel cassetto insieme ad altri racconti giovanili mai pubblicati in Italia. Testi redatti in diverse stagioni della vita, eterogenei nei temi e nella forma narrativa, nei quali è facile rintracciare forti affinità di contenuto e che nella loro immediatezza permettono di riconoscere e apprezzare le attitudini fondamentali di Gustave Flaubert. -
Parigi all'ombra dei padri
Conoscere la città: avete mai riflettuto su quelle targhe che indicano il soggiorno di un artista in un palazzo (per esempio, ""Nel giugno 1890, Arthur Rimbaud provocò uno scandalo esibendosi a questa finestra"""")? Vi siete mai interrogati sulla ragione di dedicare una via a questa o quella personalità? Questi """"luoghi comuni"""", in cui vengono comunemente pilotati i turisti, hanno ispirato a Hélène Ling il suo malizioso primo romanzo, che è anche un altro modo per scoprire e conoscere Parigi al di là della sua vernice culturale, di quella pratica contemporanea che tende a dimenticare l'opera dell'artista per meglio usare il suo nome come logo. Percorsi e itinerari parigini sulle tracce di un immaginario gruppo di turisti coreani, per scoprire percorsi e itinerari reali, che eludono quella creazione museificata che è la città ricostruita dai servizi culturali, dagli officianti del requiem del turismo."" -
Una ragazza tutta sola
Cosa cerca una ragazza tutta sola? Ufficialmente, una casa, visto che ne visita una trentina. Visita case vuote, non tanto per desiderio di abitarne una, quanto per godersi il loro silenzio inebriante. Poi un orologio, ritrovato per caso, e una serie di souvenir del padre, che riappaiono dopo tanto tempo, svelando una famiglia, una storia, e soprattutto la sua storia. Se stessa. Ecco ciò che davvero troverà alla fine. -
Caro Sam... Lettere di un nonno al nipotino su gioie, sconfitte e doni della vita
Gli insegnamenti di un nonno sull'amore, sulle sconfitte e sui doni della vita. Daniel Gottlieb, psicologo, terapista della famiglia e noto giornalista, venticinque anni fa, a seguito di un terribile incidente d'auto, rimane paralizzato dal petto in giù. Nel 2000 nasce il suo nipotino Sam, al quale a soli pochi mesi di vita viene diagnosticata una grave forma di autismo, la sindrome pervasiva dello sviluppo. Gottlieb ha scritto queste lettere nella speranza che Sam possa un giorno essere in grado di leggerle e, leggendolo, conoscere suo nonno. -
Buenos Aires, le strade del vizio
Intorno agli Anni Trenta Buenos Aires è il crocevia dei destini e delle speranze di mezza Europa. Ma ritagliarsi il proprio spazio non è impresa da poco. Soprattutto per le donne, che diventano oggetto di commercio. Giornalista d'inchiesta ""ante litteram"""", Londres, indagando sulla tratta delle bianche, ci guida alla scoperta di una metropoli frammentata che vive di espedienti."" -
Baku. Elogio dell'energia vagabonda
"Dal lago Aral fino al mar Caspio ho camminato accanto agli oleodotti, seguendo il tragitto del petrolio. Ho attraversato l'Azerbaïdjan, Baku, la Georgia e la Turchia. Ho costeggiato tre mari e ripercorso il cammino di quell'energia che estraiamo dagli strati più profondi della terra e che fluisce come la forza vitale che è dentro di noi. Anche l'essere umano, come il cuore della terra, custodisce una riserva di energia che le giuste trivellazioni possono portare in superficie. Ma perché le nostre risorse ci spingono all'irrequietezza piuttosto che alla saggezza?""""" -
Romualdo Marenco. La riscoperta di un pioniere. Ediz. illustrata
"Romualdo Marenco ha scritto Excelsior e i balli che hanno fatto da colonna sonora alla Belle Epoque. Ma anche le operette e le opere buffe che sbancarono Parigi e la nascente Broadway. È stato riferimento per i giovani Puccini, Mascagni e Toscanini e per la nascente scuola verista in musica. Ma anche per letterati come Fontana, Valera e i cosiddetti """"sopravvissuti alla scapigliatura"""". Milano gli ha intitolato una delle sue vie più centrali e pittoresche, ma l'Azione Cattolica combatté una lunga battaglia affinché fosse rimossa la targa che lo commemorava nel Teatro che gli era stato dedicato a Novi Ligure. Nonostante una carriera costellata da successi mondiali che oggi ben pochi possono vantare, Romualdo Marenco è stato sempre oggetto di imprecisioni, omissioni, storture e confusioni, mirate a fornire un'immagine inesatta del compositore. Riservatissimo, desiderava essere dimenticato come personaggio pubblico dopo la sua morte. E questo suo carattere, unito a quattro generazioni di silenzio, hanno reso difficile anche a me, suo pronipote, ricostruire la sua biografia. E proprio per fare finalmente chiarezza ho accettato di raccogliere il testimone da Gennaro Fusco, che da tempo cercava di completare la biografia del mio avo.""""" -
Questa volta è la mia storia
«Possiedo un pezzo di terreno. È abbastanza piccolo. Sarà largo un metro e lungo otto. Ha la moquette, solitamente di un rosso scuro o di un blu tetro… Non l’ho comprato. Non mi è stato regalato… È mio perché me lo sono preso…. Ho lottato per tenermi questo spazio e la mia tenacia ha tenuto alla larga tutti i pretendenti di questo luogo minuscolo, di quest’isola tra le poltrone… Il mio regno si trova dietro le quinte, dove cammino avanti e indietro durante le prime».rn«Spero che le mie commedie diventino un documento dei tempi che abbiamo vissuto, almeno dal mio punto di vista».rnNeil Simon -
Il museo dell'uomo. Il favoloso declino dell'impero maschile
Spregiudicata favola contemporanea, manuale di sopravvivenza coniugale, bibbia del padre-martire, libro nero della società mammista, il volume è un'acuta ed esilarante riflessione sul futuro dei rapporti uomo-donna. Il protagonista è un giovane padre in crisi che cede il posto di comando alle donne della sua vita con un masochismo e un'esultanza frutto di una sconcertante lucidità. In bilico tra commedia burlesque e saggio sociologico, la grandezza e le servitù dell'uomo moderno in un provocatorio e irriverente inno al maschilismo. -
Big babies (perché non riusciamo a crescere?)
Avete mai avuto la sensazione che stiamo buttando via duemilacinquecento anni di civiltà occidentale? Avete mai avuto la sensazione che la nostra cultura stia diventando sempre più infantile? Vagabondando con verve spietata fra la Casa Bianca e Buckingham Palace, MTV e BBC, multinazionali e spam del Viagra, pubblicità, musica, politica, industria della salute, educazione, religione, sport e editoria, Michael Bywater mostra come in quasi tutti i settori della vita, si assista a una trasformazione inesorabile. Quella in ""big babies"""", bambini cresciuti, spinti e trattenuti verso un eterno infantilismo che si rispecchia insopprimibile in tutti i settori della società."" -
Alice Herz-Sommer. Un giardino dell'Eden in mezzo all'inferno
Alice Herz-Sommer nasce nel 1903 in una Praga asburgica in cui Franz Kafka le fa da fratello maggiore. A sedici anni è una delle pianiste più talentuose e conosciute d'Europa, ma a poco a poco il suo mondo diventa sempre più fragile. L'ostilita antisemita cresce e suo padre durante la Prima guerra mondiale perde quasi tutto il patrimonio di famiglia. Nel 1942 la madre di Alice viene deportata e lei per sopravvivere alla disperazione prende una decisione altrettanto disperata: imparerà i ventiquattro ""Studi"""" di Fryderyk Chopin, che nemmeno Arthur Rubinstein ha mai suonato senza interruzioni. Dodici mesi dopo, quando anche lei, suo marito e il loro bimbo di sei anni saranno deportati a Theresienstadt, sarà di nuovo la musica la sua salvezza. Esibendosi in oltre cento concerti, Alice restituisce forza e speranza agli altri prigionieri in un mondo di fame, sofferenza e morte, creando un """"paradiso in mezzo all'inferno"""" per il suo piccino, che per più di cinquanta volte è tra gli interpreti principali dell'opera per bambini """"Brundibàr"""". Dopo la liberazione, Alice vive il periodo del Terrore staliniano; emigra in Israele, insegna al conservatorio di Gerusalemme e a ottantatré anni si trasferisce a Londra da suo figlio, che nel frattempo è diventato un violoncellista di fama mondiale."" -
Gli angeli del bizzarro
Tra dandismo e kitsch, stravaganza e follia, un appassionato omaggio alla teoria e alla pratica dell'eccentricità, e a tutti coloro che nell'era del conformismo a partire dal secolo scorso hanno consacrato il loro talento a non conformarsi. Da Truman Capote a Gabriele D'Annunzio, da Andy Warhol a Salvador Dalì, da Peggy Guggenheim a Vivienne Westwood e Yves Saint Laurent, una sfavillante galleria dei più grandi agenti provocatori dell'eccentricità farcita di gustosissimi aneddoti e sconvolgenti rivelazioni. -
La ribelle
Eliane Brun, giornalista dell'Autre Canal, è un'autentica ribelle, irriducibile ecologista, pirata telematica e ferocemente avversa alla politica della presidenza Bush. Anche il suo datore di lavoro, il potentissimo tycoon televisivo Mare Menantreau, è un sovversivo, che non esita ad arringare i dipendenti indossando soltanto una T-shirt. I due sembrano quindi intendersela a meraviglia, ma la luna di miele tra il padrone e la sua dipendente sarà di breve durata: gli affari sono sempre affari. Così, per motivi diversi, i due ribelli saranno entrambi licenziati e dovranno reinventarsi un lavoro, anche a costo di rinnegare i loro nobili ideali. Una commedia umana, una tragicomica parabola dei tempi moderni narrata attraverso le peripezie di Eliane Brun, giovane e affascinante giornalista televisiva, progressista e intransigente, che finisce corrotta per amore. Popolato da una galleria di personaggi a metà strada fra Molière e Samuel Beckett, parodia e critica sociale per un grottesco ritratto della società, non solo dello spettacolo. -
Il regno delle diecimila cose
Mille anni prima di Cristoforo Colombo, l'America fu scoperta da Huishen, monaco buddista del V secolo partito da Kabul per sfuggire alle persecuzioni. Per dimostrare questa tesi, il poeta canadese Gary Geddes parte per un avventuroso viaggio di 7000 miglia seguendo le tracce di Huishen in Afghanistan, Pakistan e Cina, per poi attraversare il Pacifico fino alle coste del Canada e scendere in Messico e Guatemala, dove l'arte precolombiana presenta evidenti influssi buddhisti che sembrano supportare la sua ipotesi. Il risultato di questo indimenticabile viaggio di 18 mesi in 12 paesi, attraverso giungle e deserti, zone di guerra e passi montani, antiche rovine e mefitiche paludi dove Geddes incontrerà rifugiati afgani e dissidenti pakistani, studenti buddisti e avventurieri, disertori e mendicanti illuminati, è un libro avvincente e suggestivo, a metà tra letteratura da viaggio e saggio antropologico, memoria e fantasia, che fonde passato e presente, tradizione e modernità in un'affascinante prosa poetica venata di sottile umorismo. -
L' uomo che doveva uccidere Mao
Abbandonati in Cina dopo la caduta di Mussolini, un manipolo di fascisti italiani, spalleggiati da un giapponese al servizio della CIA, progettano uno spettacolare attentato conto il presidente Mao Zedong. Un episodio oscuro, censurato dai libri di storia, che grazie alla ricostruzione dell'autrice, per vent'anni corrispondente da Pechino, attraverso le rocambolesche avventure dell'ufficiale dell'aviazione Antonio Riva, asso della Grande Guerra incaricato da Galeazze Ciano di fondare una scuola di pilotaggio nella provincia dello Henan, getta una nuova luce sulla presenza italiana in Cina all'inizio del secolo scorso. Un inedito e affascinante affresco della turbolenta Cina degli anni Quaranta, popolata da spie doppiogiochiste e trafficanti d'armi, fantomatiche società di import-export e avventurose missioni aeronautiche,fascisti e rivoluzionari, uomini d'affari e avventurieri, gangster e cortigiane. -
Il carnet del maggiore Thompson
Scrive Camilla Cederna, traduttrice a suo tempo (1960) dei Carnets: ""Pierre Daninos ha inventato il Maggiore Thompson per potere, attraverso il suo cerulo occhio di britanno, beffare amabilmente i francesi. Egli finge anzi di essere il fedele traduttore del taccuino d'appunti del Maggiore, ma nel momento preciso in cui da rilievo alle osservazioni, agli sdegni, alle note di costume del suo protagonista, Daninos mette a nudo le piccole e le grandi manie degli inglesi che insegue con quella sorridente arma tutta francese che è il persiflage, la canzonatura. Nasce così un gioco sottile, divertente e serrato. Le debolezze dei due popoli sono messe in luce col massimo garbo e con un costante sense of humour, così come vengono sempre felicemente contrapposti i luoghi comuni, antichi e attuali, propri delle due nazioni"""".""