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La solidarietà frammentata. Le leggi regionali sul welfare a confronto
Che cosa è rimasto dei principi espressi a livello nazionale dalla legge quadro sui servizi sociali (L. n. 328/2000), dopo che la competenza in materia di assistenza sociale e sociosanitaria è passata alle Regioni? Come coniugare le esigenze di uguaglianza e giustizia in tutto il Paese con una valorizzazione dei diversi territori e una risposta efficace ai loro bisogni? Il volume si avvale del contributo di giuristi e sociologi per analizzare in maniera comparativa dodici leggi regionali in materia di welfare. La ricerca indaga come le diverse leggi intendono la sussidiarietà e l'articolazione dei poteri istituzionali; i modi in cui viene definito e organizzato il lavoro sociale; quali strumenti di tutela vengono determinati; i dispositivi di contrasto alla povertà e le eventuali strategie di integrazione con altre politiche pubbliche. Ne emerge un quadro legislativo estremamente frammentato, con molte differenze nei processi regolativi. Un quadro importante da conoscere per poter valutare le scelte di ciascuna Regione alla luce dei percorsi intrapresi dalle altre. -
Effetto museo. Arte, critica, educazione
Il museo d'arte contemporanea è oggi uno dei luoghi più discussi all'interno del sistema internazionale dell'arte. Muovendo dall'analisi delle radicali trasformazioni che nel corso del Novecento ne hanno segnato la fisionomia e le funzioni, il volume propone una riflessione articolata sugli aspetti cruciali dell'attuale dibattito critico. Lo sviluppo, davvero esuberante, delle mostre e delle grandi rassegne; la crisi della critica d'arte e l'affermarsi della professionalità, ancora imprecisa, del curatore; il ruolo degli artisti e il loro attivo intervento nella decostruzione dello spazio museale; la presenza determinante del pubblico e la necessità di proporre nuove, più efficaci strategie educative: questi e altri sono i temi che il saggio, attraverso il confronto tra voci e prospettive diverse, affronta, restituendo la complessità di uno scenario che si mostra incerto e, per questo, carico di promesse e possibilità. -
L'industria della solidarietà. Aiuti umanitari nelle zone di guerra
Quarantamila organizzazioni internazionali, oltre sei miliardi di dollari stanziati ogni anno: intorno agli aiuti umanitari si è sviluppata una vera e propria industria (la quinta nel mondo). Animate - oggi come alla loro origine - da scopi nobilissimi, ma anche obbedienti alle leggi di mercato, le ONG entrano in concorrenza fra loro per ottenere spazi di intervento e lottano per guadagnare visibilità mediatica. Questo libro, frutto di una lunga indagine sul campo, racconta storie, personaggi, eroismi e compromessi di organizzazioni nate all'insegna della neutralità ma oggi sempre più coinvolte nelle strategie di guerra come nei meccanismi del mercato globale. -
Architettura dell'occupazione. Spazio politico e controllo territoriale in Palestina e Israele
Muovendosi tra gli spazi sotterranei e gli insediamenti, fino al cielo militarizzato sopra Gaza e la Cisgiordania, Eyal Weizman analizza la trasformazione dei Territori in un sistema dove interventi architettonici e caratteristiche naturali sapientemente ridisegnate realizzano una vera e propria occupazione civile. Il paesaggio, plasmato dai processi paralleli di costruzione e distruzione, diventa in questo modo non solo immagine, ma strumento del potere; non solo teatro di guerra, ma arma per combatterla. L'architettura dell'occupazione è dunque un'operazione militare, più lenta e meno visibile di quelle condotte dall'esercito regolare, ma non meno violenta. Dall'analisi di come Israele ha trasformato la gestione dello spazio in strumento di dominio e di controllo scaturisce una lettura nuova dei rapporti tra ambiente, storia e politica, e viene denudata la volontà ideologica che si nasconde dietro questo progetto di occupazione coloniale tardo-moderna. -
Bioetica cattolica e bioetica laica
Questo libro fornisce una panoramica imparziale, e al tempo stesso chiara e documentata, di un argomento di grande attualità, che sta condizionando profondamente il dibattito culturale e politico del nostro paese. Questa nuova edizione ampliata dell'opera - ormai ritenuta una sorta di classico sul tema contiene sia un ""Poscritto 2009"""", in cui si traccia un bilancio critico complessivo della situazione odierna, avanzando, tra le altre cose, la suggestiva ipotesi di un """"cambiamento di paradigma"""" da parte della Chiesa, sia un'estesa """"Appendice"""" sui diversi modi di rapportarsi al problema bioetico dell'aborto."" -
Locus solus. Vol. 7: Memoria e immagini
Al contempo metafore e mediatori del ricordo, le immagini sono legate alla memoria sin dall'antichità. Ma la loro capacità di fissare il passato e conservarlo, per farlo rivivere davanti ai nostri occhi, è estremamente ambigua: più si fanno precise ed esatte, garanzia di una memoria perfetta, più ci autorizzano a dimenticare, a delegare loro il dovere della testimonianza. Il numero 7 di Locus Solus si interroga sui modi attraverso cui le immagini artistiche, letterarie e cinematografiche possono farsi luoghi di un esercizio attivo della memoria, coinvolgendo nuovamente il soggetto, il suo corpo, la sua identità o la sua appartenenza a una collettività. Dai vari contributi emerge un'idea di immagine come tracciato complesso, nel quale si sedimentano diversi strati culturali e diverse forme di sguardo. Perché le immagini, al di là della loro presunta trasparenza, sviluppano autonome forme memoriali, attingendo agli strati più profondi e primitivi dell'inconscio individuale e collettivo, come accade nel montaggio regressivo di Ejzenstejn oppure nei corpi automatici del cinema muto, dove dietro un gesto comico si nasconde la memoria di un'immagine tragica e antica. -
Pensare la scienza
Un volume in cui la ricerca scientifica diventa essa stessa oggetto di indagine. Affrontando da prospettive disciplinari differenti molteplici temi dagli ambiti neurobiologici dell'individualità, della memoria e della coscienza alla singolarità linguistico-epistemologica della psicologia; dalle questioni del riduzionismo alle conseguenze dei ""neuroni specchio"""" nell'interpretazione di fenomeni come l'empatia; dalla relazione cervello-memoria-storia alla creatività; dalle procedure delle scienze biomediche alla relazione tra ricerca e integrazione dei saperi - i saggi raccolti mostrano come, nelle sue consuete procedure, la ricerca scientifica non sia né più né meno """"razionale"""" di qualsiasi altra attività umana. E come la conoscenza generata dai metodi scientifici non discenda da una logica e da un ragionamento straordinario, o da generalizzazioni e astrazioni derivanti dall'osservazione sistematica della realtà, ma da costruzioni teoretiche provvisorie, sviluppatesi gradualmente attraverso risoluzioni dettate dall'opportunità, negoziazioni con i propri pari e, in molti casi, attraverso l'imposizione di programmi di ricerca sugli altri membri della comunità scientifica da parte degli attori con maggior potere decisionale."" -
Pensiero politico e scienza della mente
Di cosa parliamo quando parliamo di politica? Può sembrare sorprendente, ma non lo sappiamo con certezza: la maggior parte dei nostri pensieri su temi cruciali come giustizia, libertà, eguaglianza, sicurezza agiscono in noi, e determinano i nostri comportamenti, senza raggiungere la soglia della coscienza. Questi concetti, scaturiti da ciò che George Lakoff chiama ""inconscio cognitivo"""", sono infatti influenzati da una ragione non del tutto razionale, che si fonda sulle emozioni, e si nutre di metafore ed empatia. Ancora: dietro alle opposte visioni del mondo di progressisti e conservatori è rintracciabile una base di narrazioni e strutture mentali che mettono in scena valori in conflitto. Se schemi di pensiero di cui non siamo consapevoli condizionano i messaggi politici e le ideologie, giocando un ruolo fondamentale nel determinare le nostre decisioni, è essenziale comprenderne i risvolti nascosti confrontando stereotipi, simboli e immagini ricorrenti nella comunicazione pubblica, come il leader in veste di padre severo, la metafora della mela marcia o la reazione americana all'11 settembre nella forma di una guerra al terrore. Mettendo in discussione idee silenziosamente sedimentate, la brillante analisi di Lakoff rivela che per modificare il pensiero politico occorre in primo luogo conoscere, e trasformare, i cervelli."" -
Sul tradurre. Esperienze e divagazioni militanti
Tradurre è una forma di lettura, o di ascolto, ad alta intensità. Implica attenzione per il ritmo della scrittura, per i caratteri stilistici più riposti, per indizi infinitesimali, per simmetrie, opposizioni, enigmi, reticenze e bugie. Questo libro sul tradurre è un diario, un manuale, una resa dei conti, una collezione di storie. Entra nel lavoro quotidiano del traduttore (di un traduttore d'eccezione) e, partendo da rituali privatissimi (inseguire il testo completo di poesie delle quali è citato un solo verso, ricostruire in dettaglio lo svolgimento di una battaglia di cui occorreva controllare solo la data), parla di esperienze che lasciano il segno e di (provvisori) segreti di bottega; analizza zone tradizionalmente ostiche del tradurre (dialoghi, incipit, enigmi); racconta senza sentimentalismo l'incontro coi testi (l'invidia è un motore positivo); pratica il confronto con le versioni altrui (strumento per misurare, come in uno specchio, il proprio personale processo di manipolazione del testo). Questo è un libro che parla, ostinatamente, non di scrittori, ma di scritture. E concede, solo nell'Appendice, una galleria di ritratti (tra gli altri, Alice Munro e Ian McEwan): piccole storie di incontri mai dimenticati, che restituiscono per una volta, tra silenzi e lampi di svelamento, non pagine ma persone. -
Potere al popolo. Conflitti sociali e lotte politiche nell'Italia comunale del Duecento
Nei primissimi anni del Duecento quasi tutte le città dell'Italia centro-settentrionale furono attraversate da un'ondata di rivolte. Un movimento di opposizione radicale contestava l'egemonia dell'aristocrazia terriera che allora dominava la vita sociale e politica dei Comuni. Gli insorti scelsero per la propria organizzazione il nome di ""popolo"""": un termine generico, che indicava la massa indistinta degli esclusi dal potere. Con un linguaggio chiaro e un taglio espositivo inedito, il volume racconta la storia di questo fronte eterogeneo attraverso i suoi protagonisti, le sue lotte e i suoi cambiamenti, analizzandone il programma teorico e gettando luce sui processi di istituzionalizzazione che si affermarono nella seconda metà del Xlll secolo, quando il popolo, da gruppo antagonista, divenne in molti casi forza di governo."" -
Amicizia e potere. Reti politiche e sociali nell'Italia medievale
Alla fine del Medioevo, l'Italia si presenta come un articolato sistema di stati e poteri politici legati fra loro da significativi vincoli funzionali. La simbiosi politica si nutre non solo di alleanze militari o di scambi diplomatici, ma anche di una serie di interazioni sociali più quotidiane, che uniscono i protagonisti della vita pubblica in diverse reti di affinità. Appartenere alla società civile e politica nell'Italia tardomedievale significa infatti collocarsi all'interno di una serie di network di natura diversa e di vario respiro. Queste reti si dispiegano su scale e spazi geografici e sociali diversi - dal mondo rurale alla città, dalla corte al nucleo familiare, dai circuiti degli scambi al sistema degli stati - e concorrono in vario grado a definire l'identità individuale e il ruolo di uomini e donne. Il volume si propone di analizzare queste varie forme di appartenenza e il loro sovrapporsi, mettendo a frutto le ricerche più recenti in tema di network relazionali. -
Il saccheggio. Regime di legalità e trasformazioni globali
Questo libro affronta i temi del colonialismo e dell'imperialismo contemporanei introducendo un punto di vista abitualmente trascurato, quello del diritto. E si propone di sottrarre al pensiero unico sulla globalizzazione, diffusosi dopo la caduta del muro di Berlino, una delle sue armi più poderose: l'ideologia del regime di legalità, o rule of law. Il mito della legalità, frutto dell'autocelebrazione occidentale, è ben radicato non solo in America, ma anche in Europa e in Italia, dove l'apologia della dominazione americana fonda tanto il comune sentire politico e mediatico quanto ogni progetto di riforma giuridico-politica. Pubblicata in inglese nel 2008 (e ora in uscita in diverse lingue), questa analisi ha aperto il dibattito critico su una nozione, quella del regime di legalità, che, fino ad allora, era nata al di sopra di ogni sospetto. -
Leggere il tempo nello spazio. Saggi di storia e geopolitica
La tragedia della deportazione nazista, raccontata percorrendo gli orari ferroviari dei convogli del Reich. Le tracce del cruento assedio di Sarajevo negli anni novanta, rinvenute in una mappa d'epoca della città. La ricostruzione della politica russa d'inizio Novecento nell'analisi delle sedi di partito e del loro arredamento d'interni. Secondo tali percorsi si muove Karl Schlögel, capace, nei suoi studi innovativi sullo spazio e la storia d'Europa, di ritrovare il senso del passato nei luoghi che di quel passato sono stati teatro. In questo libro si interrogano cartine, atlanti geografici, planimetrie di edifici scomparsi, case aristocratiche, ghetti e hotel di lusso, selciati di marciapiedi, cimiteri, guide del telefono. Si perlustrano i varchi del muro di Berlino e si seguono i passi di Walter Benjamin attraverso i 'passages' parigini e nei labirinti silenziosi delle biblioteche. Il risultato di tali esplorazioni è una storiografia rigorosa quanto inattesa, non limitata all'uso di fonti scritte, ma in grado di interpretare il passato attraverso oggetti concreti; di arricchire, introducendo una nuova dimensione geografica, la tradizionale impostazione cronologica: di leggere il tempo nello spazio. -
Essere di parola. Semantica, soggettività, cultura
Il volume è una nuova edizione dei ""Problemi di linguistica generale"""" (1966-1974), testo che raccoglie il pensiero di Émile Benveniste, erede di Saussure e pioniere della svolta testuale in campo linguistico e semiotico del XX secolo. Con una traduzione riveduta, gli articoli proposti si soffermano sulla ricerca di Benveniste nell'ambito dei segni e dei linguaggi: dagli studi antropologici del lessico culturale indoeuropeo alla sua originale e indipendente teoria della semiotica contemporanea. È infatti la definizione dell'istanza della enunciazione, che pone al centro dell'attività linguistica la presenza e l'esperienza del soggetto parlante e le modalità con cui si appropria della lingua in un rapporto dialogico, uno dei principali contributi del linguista: solo nel linguaggio e attraverso il linguaggio si può trovare l'espressione della soggettività dell'individuo, poiché solo nel codice verbale ci sono i segni con cui l'individuo si appropria del linguaggio attraverso la manifestazione dell'enunciazione. Il volume contiene anche due scritti di Benveniste inediti in italiano: sull'espressione indoeuropea dell'eternità e sulla terminologia del sacro e del profano."" -
La Cina moderna
Assistiamo oggi a un processo epocale: la Cina, il paese più popoloso del mondo, sta entrando con tutto il suo peso economico, politico e culturale nella comunità globale, secondo ritmi e leggi ancora tutti da verificare, ma ben lontani da quelli che le potenze coloniali volevano un tempo imporre. A fronte di questa pacifica rivoluzione, l'universo cinese ancora attende di essere esplorato secondo percorsi che affianchino consapevolezza storica e uno sguardo culturalmente attrezzato sul presente. La nuova Cina infatti si apre all'Occidente e al tempo stesso si riaccosta alla propria tradizione millenaria, riannodando un filo che l'ortodossia maoista aveva spezzato. Questo saggio, muovendosi sul doppio piano della storia e dell'analisi, offre un quadro articolato e problematico degli aspetti essenziali del paese: dalla controversa questione della modernità cinese e dei suoi rapporti col passato alle relazioni col mondo occidentale, dall'economia alla cultura. La Postfazione di Alessandra C. Lavagnino dialoga con i temi più scottanti, aggiornando la prospettiva agli eventi recentissimi e proponendo ulteriori elementi di riflessione. -
Paura e bisogni di sicurezza degli anziani
Tra tutti i cittadini, gli anziani subiscono in maniera più forte, a causa della maggiore vulnerabilità, le insidie e le insicurezze presenti nel loro territorio d'appartenenza. Esito di un'indagine sulla percezione della criminalità e sui bisogni di tutela individuale e collettiva degli anziani nei Comuni a sud di Milano, il volume esamina le paure e i riflessi sui comportamenti quotidiani, l'effettiva vittimizzazione e le sue conseguenze, e le necessità di protezione di questa categoria sociale, sempre più significativa e numerosa, eppure spesso lasciata a se stessa. Conoscere i problemi e le opinioni di chi ne fa parte si rivela fondamentale, non solo per dar modo alle istituzioni di operare, con cognizione di causa, le scelte più adatte al governo della sicurezza, ma anche perché, nel quotidiano, la società civile possa sostenere in maniera efficace i suoi componenti più maturi, permettendo loro di mantenere saldo il legame con la comunità in cui vivono. -
La rivoluzione industriale tra l'Europa e il mondo
Cesura storica fondamentale e origine della ""grande divergenza"""" tra Occidente e resto del mondo, da oltre un secolo la rivoluzione industriale non cessa di alimentare un intenso dibattito storiografico. A lungo, tuttavia, il confronto tra le interpretazioni si è sviluppato entro una dimensione eurocentrica, dando sostanzialmente per scontato che la crescita moderna non potesse avviarsi in altri continenti o in altri paesi, dalla Cina, all'India, al Giappone. In linea con gli studi degli ultimi anni, il volume reimposta i termini del problema, affrontandolo in un'ottica comparativa globale, che porta a considerare da un punto di vista nuovo le cause dell'ascesa europea. L'introduzione dei curatori ripercorre criticamente la discussione storica contemporanea, ricostruendo il contesto entro il quale si collocano le analisi più significative e aggiornate e facendo da cornice ai testi di Patrick K. O'Brien, Kenneth Pomeranz, Joel Mokyr, Paolo Malanima, Ronald E. Findlay e Kevin H. O'Rourke."" -
Estetica
Strutturato in due parti, il volume dapprima ripercorre le tappe storiche principali dell'estetica dall'antichità a oggi; quindi ricostruisce le sue categorie chiave e le problematiche di fondo (come la creazione, la fruizione, il significato del simbolo, le valenze del tragico, il tema della mimèsi), seguendone il divenire concettuale sino al pensiero contemporaneo - e alla messa in discussione del ruolo delle categorie stesse. Gli autori disegnano con uno stile chiaro e ben riconoscibile un percorso che vuole salvaguardare sia la complessità sia l'unitarietà sostanziale dell'estetica, senza tentare definizioni riduttive e spingendo il lettore a esercitare in modo autonomo il proprio sguardo. Un'opera per comprendere e approfondire le questioni fondamentali della disciplina, qui in una nuova edizione concepita per rispondere alle esigenze degli attuali programmi universitari, ma al contempo esaustiva e rigorosa. -
L'arte in mostra. Una storia delle esposizioni
La storia dell'arte contemporanea raccontata attraverso le esposizioni, dalla fine del Settecento ai giorni nostri. Dal ""Pavillon du réalisme"""" di Courbet a Parigi alle prime Triennali di Milano, dalla """"Great Exhibition"""" di Londra alle leggendarie mostre del MOMA, il volume descrive e commenta rassegne epocali e opere significative. Si delinea così la complessa evoluzione delle esposizioni d'arte - e degli stili - nel tempo e nello spazio: da luoghi che mettono in scena la norma accademica e il gusto dominante a occasioni di dissenso, in cui emergono nuove, provocatorie tendenze."" -
L'illusione e il sostituto. Riprodurre, imitare, rappresentare
Quando assistiamo a uno spettacolo teatrale, siamo invitati a supplire con la mente alle lacune della finzione scenica. Da un lato ci abbandoniamo all'illusione, dall'altro vi collaboriamo attivamente, creando con l'immaginazione ciò che è assente dal palcoscenico. Attiviamo in questo modo quella volontaria sospensione dell'incredulità di cui Samuel Coleridge scriveva già nell'Ottocento a proposito della fede poetica. Grazie al nostro atto consapevole, l'illusione compie una sorta di metamorfosi semantica: non è più sinonimo di inganno ma si riempie di verità. Partendo da questa riflessione, il volume indaga dal punto di vista filosofico il rapporto tra realtà e rappresentazione, attraverso ampi riferimenti alla dimensione sociale e morale, con pensatori antichi e moderni: da Platone e Aristotele a Gombrich e Deleuze. Nell'epoca della riproduzione altamente definita, l'autore dimostra che il fine dell'illusione non è la copia, ma la creazione di un mondo nuovo, capace di mantenere la relazione con la realtà da cui ha tratto origine e al contempo di differenziarsene, per addestrarci, attraverso il confronto, alla critica e all'autonomia.