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Storia della decolonizzazione nel XX secolo
Nel secolo appena trascorso l'ordine mondiale è stato travolto - dall'Africa all'Asia - dalla lotta per l'indipendenza dei popoli colonizzati. Il crollo del sistema coloniale, che aveva portato l'Europa al dominio sulla quasi totalità dei continenti, e il fallimento della ""missione civilizzatrice"""", dietro la quale si mascherava lo sfruttamento economico dei territori conquistati, lasciarono finalmente ai popoli la facoltà di decidere del proprio destino. Ma l'indipendenza non ha sempre significato la vittoria della democrazia e dei diritti dell'uomo. Spesso il vecchio vincolo coloniale ha lasciato spazio a un rapporto di dipendenza economica e politica nel quadro dei rapporti tra Nord e Sud del mondo, e se ha permesso libertà ed emancipazione, la decolonizzazione ha generato tensioni, creato antagonismi, moltiplicato conflitti regionali e guerre civili. Con grande rigore e chiarezza espositiva, Bernard Droz analizza le diverse modalità, pacifiche o violente, in base alle quali essa si è declinata da un continente all'altro: una sintesi che ripercorre, in maniera cronologica e per aree geografiche, le tappe e gli sviluppi di quello che è stato uno degli episodi fondanti della contemporaneità, descrivendone strascichi ed eredità che rappresentano ancora oggi questioni aperte e dibattute."" -
Dire la pratica. La cultura del fare scuola
Attraverso le interviste a trentacinque insegnanti di tutti i gradi della scuola italiana, finalizzate a conoscere le azioni e le riflessioni che ne caratterizzano l'attività quotidiana, la ricerca mette in luce il profilo di un agire complesso, segnato in modo particolare dalla pratica del pensare come habitus che permette ai docenti di tessere un continuo dialogo tra sé, il mondo, la situazione concretamente vissuta a scuola, e di attuare forme di mediazione creativa tra saperi e contesti. Analizzando le differenti esperienze atte a dotare di senso il percorso formativo, il volume indaga ""dall'interno"""", per mezzo della voce dei protagonisti, le varie modalità dell'agire a scuola, senza sovrapporvi sistemi di pensiero astratti sulle competenze dell'insegnante e sulle sue funzioni, per restituire un quadro il più autentico e indicativo possibile."" -
Storia degli ultimi settant'anni. Dal XX al XXI secolo
Due elementi hanno caratterizzato il periodo che si aprì con il 1945: il sistema internazionale fondato sul bipolarismo e la guerra fredda, e lo sviluppo economico attuato sia dal capitalismo che dal socialismo. Le vicende di questi due sistemi cominciarono a intrecciarsi al principio degli anni settanta, quando si realizzò la distensione e l'Urss dovette aprirsi alle relazioni commerciali con il mondo capitalista. Il capitalismo riuscì poi a superare le crisi petrolifere, mentre l'Urss non seppe compiere il cruciale passaggio all'economia della conoscenza e dell'informazione e la sua sola potenza militare si rivelò una carta di basso valore. Finiva l'epoca storica dei rapporti fra sistema internazionale e sviluppo economico, segnata dalla stabilità. Con il capitalismo globale e la rivoluzione telematica, si fece strada l'unipolarismo politico-militare degli Stati Uniti, favorito dal moltiplicarsi dei conflitti locali e dal terrorismo islamico. La nuova edizione, aggiornata e interamente rivista, di questo libro introduce al possibile equilibrio che si viene profilando per il XXI secolo, con le disillusioni del capitalismo senza regole e la necessità di definire un sistema internazionale di multipolarismo politico. -
Storia politica dell'Italia repubblicana
Un'innovativa indagine storico-politica sull'Italia del secondo dopoguerra, che contribuisce anche a ripensare i fattori di continuità e discontinuità nella più ""lunga storia"""" postunitaria. Si muove dall'analisi dei caratteri genetici della cultura civica repubblicana, nell'intreccio fra ideologie politiche ed apprendistato alla cittadinanza, per giungere a coniugare in modo fecondo la storia delle istituzioni con quella della classe politica e delle passioni collettive. Ricco di nuovi percorsi di ricerca, il volume contribuisce a far emergere le peculiarità del caso italiano nel contesto delle trasformazioni delle democrazie europee."" -
«Documents». Una rivista eterodossa
Fondata dal mercante d'arte Georges Wildenstein e diretta da Georges Bataille, la rivista ""Documents"""" ha rappresentato, nel breve arco della sua esistenza (1929-1930), uno straordinario momento di ripensamento sia della nozione tradizionale di arte sia di quella di avanguardia, in grado di influenzare ancora oggi teorie e pratiche. In opposizione, da un lato, all'estetismo accademico, dall'altro, al surrealismo, la rivista - a cui parteciparono Cari Einstein, autore delta prima opera consacrata all'""""art negre"""", Michel Leiris e, sotto il nome di Georges Monnet, Claude Lévi-Strauss - attribuì un ruolo centrale alle scienze umane, in particolare all'etnologia, perseguendo una filosofia aggressivamente anti-idealistica in cui ebbe forte rilievo l'uso trasgressivo della fotografia e dell'immagine cinematografica, volto a scardinare il concetto di antropomorfismo. Il volume restituisce gli atti del convegno internazionale """"Documents"""", una revue hétérodoxe (Roma, Ambasciata di Francia, 11-12 giugno 2009), evidenziando con efficacia, attraverso i saggi di alcuni dei maggiori studiosi di Bataille e dell'immaginario visivo, l'originalità del contributo fornito da questa pubblicazione al processo di decostruzione delle categorie estetiche tradizionali."" -
Prigionieri della povertà. La nuova sfida dei diritti umani: storie dal mondo
Quasi metà della popolazione del mondo vive in condizioni di povertà. In un viaggio che tocca Brasile e India, Egitto e Messico, Angola e Pakistan, Bangladesh e Darfur, Irene Khan mostra, attraverso storie di vite difficili e con argomenti solidissimi, che la povertà è causa e conseguenza delle violazioni dei diritti umani. Per questo la crescita economica non basta a sconfiggere le privazioni, ma è necessario porre i diritti umani al centro di ogni strategia. Solo così sarà possibile vincere l'insicurezza, l'esclusione e la mancanza di voce a cui sono condannati i prigionieri della povertà. -
Locus solus. Vol. 8: Giocattoli
Spesso trascurati a vantaggio del gioco, i giocattoli costituiscono un mondo particolarmente affascinante e complesso, per lo più inesplorato. Il volume si propone di riaprire la magica stanza dei balocchi con una serie di contributi che ne esplorano le valenze immaginarie, culturali e artistiche. Bambole, marionette, elementi naturali, strumenti scientifici e mondi in miniatura si riscoprono così intriganti giocattoli mentali e filosofici, depositi di tempo, trappole per il sogno e la creatività, o inquietanti protesi del corpo umano. Un universo multiforme che, passando per il cinema e per l'arte, disegna una mappa della contemporaneità come suggestivo, ma anche problematico, ""paese dei balocchi""""."" -
Città e memoria. Beirut, Sarajevo, Berlino
Piazza dei Martiri a Beirut, Potsdamer Platz a Berlino, quartieri interamente trasformati come Grbavica e Ilidza a Sarajevo: luoghi emblematici di città spianate e stravolte dalle guerre, luoghi che sono stati radicalmente alterati da un processo di ricostruzione che e al tempo stesso cesura con un passato traumatico e incessante rivendicazione del nuovo. Ma che rapporto ha il luogo attuale con il luogo scomparso? Può ancora ricordare il luogo del passato, può ancora consentire una ricomposizione dell'unità perduta della piazza? O forse le tracce sono state definitivamente perdute? E ancora, come si conservano la memoria collettiva e la forma della città prima, durante e dopo la guerra? Tre giovani autori, architetti e storici, si confrontano con tre grandi città devastate dai conflitti avviando una riflessione intorno alla questione della memoria e dello spazio urbano come narrazione vivente della storia: un appassionante viaggio alle radici del nostro presente che, sul filo della dialettica di ricordo e di oblio, restituisce, più carichi di vita che mai, i luoghi che sono stati e non sono più attraverso la memoria che le popolazioni hanno della loro metamorfosi. -
La scimmia che vinse il Pulitzer. Personaggi, avventure e (buone) notizie sul futuro dell'informazione
Un adolescente olandese vagamente sociopatico lancia notizie via Twitter battendo sul tempo la CNN; un australiano con l'hobby dell'hacking svela dal suo sito gli scheletri nell'armadio dei potenti, e diventa l'uomo di cui tutto il mondo parla; un software scrive alla velocità della luce articoli di baseball in un inglese impeccabile... Mentre molti pronosticano la morte della carta stampata, questo libro ci propone un sorprendente viaggio nel giornalismo di domani attraverso le storie dei suoi nuovi paladini, eroi di tutti i giorni che stanno modificando il nostro modo di vedere il mondo. Le loro parole d'ordine sono: precisione, velocità, partecipazione, trasparenza, libertà, bellezza. -
La geopolitica del Novecento. Dai Grandi Spazi delle dittature alla decolonizzazione
La geopolitica, che si occupa del rapporto tra spazio geografico e potere politico, esiste di fatto da quando esistono gli Stati. Ma fiorì come scienza nella prima metà del XX secolo e divenne uno strumento delle dittature di quegli anni; per questa ragione, dopo la seconda guerra mondiale, su di essa cadde il silenzio. Oggi la geopolitica ha riacquistato uno status scientifico e questo libro le restituisce il suo retroterra storico, analizzandone la genesi prima e dopo la Grande guerra, l'ascesa e la caduta nelle dittature di Germania. Italia. Giappone, Spagna e Portogallo e, infine, la rinascita odierna. Fondato su documenti in otto lingue, il saggio si sofferma anche sulle vicende e sulle figure dei protagonisti della geopolitica: il coinvolgimento nazionalsocialista del generale e professore tedesco Karl Haushofer; la tragedia di suo figlio Albrecht, funzionario nazista e resistente; l'aviatore italiano Giulio Douhet, teorico dei bombardamenti a tappeto; lo storico spagnolo Jaime Vicens Vives, geopolitico nella tenaglia fra Repubblica e franchismo; il teorico brasiliano del meticciato Gilberto Freyre, ultimo cantore del ""'colonialismo dolce"""" del Portogallo salazarista. Un affresco sinora senza eguali nella letteratura geopolitica mondiale."" -
Moda. Storia e storie
Che la moda abbia un passato sembra quasi una contraddizione in termini: considerata passeggera e fuggevole per definizione, la moda non è solo ciò che è di moda oggi, ma anche un processo che si articola nel tempo. Attraverso ventuno contributi scritti da specialisti internazionali, il volume offre una panoramica degli intrecci tra storia e moda e si propone come guida critica all'uso delle fonti, da quelle documentarie conservate in archivi e biblioteche alle opere d'arte ed oggetti esposti nei musei fino ai materiali nelle cineteche. Ne emerge un proficuo dialogo fra discipline - sociologia, antropologia, economia aziendale e storia dell'arte fra le tante - che oggi contribuiscono allo studio della moda. -
Convergenze. Gli strumenti letterari e le altre discipline
Alla base di questo libro c'è un paradosso. Mentre la letteratura e la critica letteraria non occupano più la posizione di prestigio che hanno mantenuto per secoli nelle nostre società (e nei nostri programmi scolastici), cresce l'interesse per il linguaggio e per le pratiche narrative da parte di chi fa un altro mestiere: gli scienziati ricorrono alla metafora per rappresentare i metodi dei loro esperimenti; gli storici vigilano con occhio critico sull'organizzazione del racconto; gli studiosi del diritto analizzano scenari e testimonianze attingendo a una moderna sapienza retorica. E così via, in un intreccio di prestiti e calchi non solo linguistici ma culturali, che questo libro isola per la prima volta come fenomeno unitario. Approfittando di un punto di vista mobile (negli ultimi anni ha insegnato in California e in Brasile, in Svizzera e in Germania, in Australia e in Danimarca) e del bagaglio di uno studioso di razza, Remo Ceserani disegna la mappa di un tipo di migrazioni in divenire, e di un territorio disciplinare definito da contaminazioni e convergenze. E lo fa in un libro che racconta incontri e patteggiamenti, fittissimo (nell'urgenza di afferrarli) di nomi e di storie. Un libro che, inseguendo travestimenti e metamorfosi della letteratura, ne ribadisce infine una forma di imprevista, tenace persistenza. -
Lezioni di ecostile. Consumare, crescere, vivere
Antidoto al mondo disattento, frenetico e sprecone, che ha dimenticato che si consuma per vivere e non si vive per consumare, questo libro propone tre brevi lezioni, ricche di suggerimenti ed esempi concreti, dedicate ai consumi, alla crescita e agli stili di vita. Un vademecum che ricorda a tutti noi come consumare meno e meglio, ridurre i rifiuti e limitare gli imballaggi che ingombrano la nostra spesa, sconfiggere il mito della crescita a ogni costo, potenziare la nostra intelligenza ecologica e trasformare gli sprechi in una risorsa, in nome della solidarietà e della reciprocità. Soprattutto, questo libro propone uno stile di vita più sobrio, più equo, più sostenibile, per chi crede in una società basata sulla sufficienza e non sull'imperativo dell'abbondanza, in un'economia leggera e trasparente, in un'ecoscienza rispettosa del rapporto tra uomo e ambiente. Per non sprecare, insieme all'acqua, ai pomodori e allo yogurt, anche le nostre vite. -
I segreti di Pitagora. Severamente vietato ai matematici
li gioco matematico è la porta d'ingresso di un reame dove anche le situazioni più stravaganti hanno una loro logica ed una loro interpretazione. Il Mino, attraverso brevi racconti, invita il lettore ad entrare in questo mondo delle meraviglie, dove vispe signore passano il pomeriggio a giocare con le bilance, dove le cene estive diventano insostenibili percorsi ad ostacoli, dove rispettabili signori si sfidano con dispettosi rompicapo. Il libro è diviso in ire sezioni: la prima, che raccoglie c52 giochi inseriti in tredici racconti ambientati a Procida; la seconda, che raccoglie dodici problemi matematici inseriti in quattro brevi capitoli: la terza, dove si mostra al lettore come nei giochi più popolari, dal lotto al poker, regole e caso si fondono per stimolare l'interesse e il piacere del giocatore. Dunque, un libro di giochi che è anche una piacevole introduzione ad alcune delle idee della matematica. Ovviamente, un'introduzione rigorosamente vietata ai matematici. -
Storia dell'America latina
La prima storia completa dell'America Latina, dalla conquista europea tra Quattro e Cinquecento ai giorni nostri. Una panoramica a trecentosessanta gradi che, partendo dal confronto tra l'impero spagnolo e il mondo dei Maya, degli Aztechi, degli Incas, attraversa secoli segnati da nuove repubbliche e antiche forme di governo, conflitti e colpi di stato, regimi militari e prospettive democratiche. Fino a proporre un'analisi degli anni più recenti, dal governo populista di Hugo Chàvez all'emergere sul panorama internazionale del Brasile, grande potenza economica e politica. Il volume unisce andamento cronologico e approfondimenti tematici, adottando una duplice linea interpretativa che getta luce sia sull'autoritarismo funzionale al governo della modernizzazione sia sugli effetti sociali delle scelte di sviluppo economico. -
Un racconto apocalittico. Dall'economia all'antropologia
L'Apocalisse, ci dice l'autore, è sempre l'attesa di una rivelazione redentrice, è una delle forme di quel divino nascondimento che Pascal ci ha insegnato ad amare come speranza. In un contesto economico, sociale e politico diverso da quello del passato della giovinezza, che crea un rimemoramento nostalgico, l'autore ci conduce attraverso una costellazione di spunti teorici e di esemplificazioni concrete intorno ad alcuni temi rilevanti per leggere la contemporaneità. Primo fra tutti il rapporto tra economia e antropologia, portato di nuovo alla ribalta dalla crisi finanziaria, che ha mostrato l'importanza del legame tra scambio di mercato e relazioni personali, tra mondo delle merci e mondi simbolici, tra economia e cultura. Una società, del resto e non di meno, attiva, attivissima, che rende manifesto un grande dinamismo nell'informalità dei rapporti e nella rifunzionalizzazione di antichissime relazioni sociali. -
La lezione di Pier Luigi Nervi
Lo studio della formazione di Pier Luigi Nervi e il recupero delle sue lezioni romane, raccolte da Roberto Einaudi e qui per la prima volta pubblicate, conducono il lettore alla scoperta del pensiero dell'ingegnere-architetto, una delle figure di intellettuale più interessanti e complesse del Novecento. Dalla sua esperienza professionale e umana di ingegnere, progettista e imprenditore, che ha saputo coniugare la concezione strutturale con la forma architettonica, emerge un insegnamento che travalica l'ambito specifico delle costruzioni. -
Crescere per competere. Le piccole e medie imprese in un mondo globale
Da molti decenni le regioni del Centro-Nord Italia sono segnate da un perdurante successo della loro crescita industriale, che la crisi attuale ha reso in alcuni tratti più incerto ma che non ha annullato che alcuni sistemi produttivi ritenuti senza futuro tornino inspiegabilmente a crescere e a esportare? Come è accaduto che questi sistemi abbiano sviluppato al loro interno condizioni di competitività in grado di portarli a concorrere con successo su tutti i mercati del mondo? Frutto di un progetto di ricerca condotto in una tipica regione di piccola e media impresa, il Veneto, il libro offre risposte a questi interrogativi e disegna uno scenario sorprendente, più ricco di opportunità di quanto si possa supporre, molto diverso da quanto ci vogliono far credere coloro che ritengono che le piccole e medie imprese italiane non siano in grado di competere sui mercati internazionali. Non esiste un'unica regola per competere nel mondo d'oggi e le ricette sono molto più numerose e varie di quanto si è soliti immaginare. -
Democrazia e apertura
Altrettanto irrilevante è parlare di ""crisi"""" come di """"trionfo"""" della democrazia: fra tutti i regimi, la democrazia è quello che si è mostrato più in grado di trasformarsi. Questo libro ne ripensa il profilo a fronte delle nuove sfide del XXI secolo e riflette su cosa differenzia una vera democrazia dalle sue imitazioni; su come la democrazia potrà funzionare in aggregati sovra-nazionali; sui nuovi poteri da distinguere e separare in società molto più complesse di quelle in cui fu pensata la tripartizione di potere legislativo, esecutivo e giudiziario; su come giustificare il pluralismo a chi vuole usare il voto democratico per ridurlo; e sul nesso di democrazia e apertura. Anche in riferimento a questo parametro vanno oggi ripensate destra e sinistra. Il neoliberismo da tre decenni vince perché ha spesso costretto la sinistra a rappresentare la chiusura. Ai tempi del New Deal era il contrario: la sinistra interpretava l'apertura al nuovo, e vinceva. Ciò dimostra quanto il rapporto con l'apertura sia essenziale per la democrazia. Comprenderlo è il primo passo per rilanciarla."" -
Poetiche della creatività. Letteratura e scienze della mente
Interrogarsi oggi sulle relazioni fra letteratura e scienze della mente serve innanzitutto a rafforzare la concezione della poesia e della narrativa come forme di conoscenza della realtà. Concetti fondamentali, come quelli di inventio e di stile, possono essere rivisitati, allo scopo di indagare territori ancora piuttosto ignoti: per esempio l'obscurisme tipico di gran parte della lirica moderna potrebbe rivelare aspetti imprevisti, non solo irrazionali. E quindi lecito intraprendere ricerche innovative, sondando da angolature inconsuete le intersezioni fra la letteratura e le scienze o le arti. E già si comprende che anche nel panorama letterario italiano dell'ultimo secolo cominceranno a emergere nuovi valori o comunque testi degni di un'attenta considerazione. Senza alcuna soluzione precostituita, Poetiche delta creatività propone riflessioni teoriche e applicazioni interpretative, che contribuiscono a far individuare sentieri interessanti per la critica letteraria.