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La prima crociata. L'appello da Oriente
"È cosa bellissima morire per Cristo nella città in cui lui è morto per noi."""" Con queste parole papa Urbano II, nel novembre del 1095, indice solennemente la prima crociata (1096-1099) ed esorta gli uomini d'arme di tutta Europa a imbarcarsi alla volta di Gerusalemme per liberarla dagli invasori turchi. Ma la miccia destinata a far esplodere questo deflagrante conflitto era già stata accesa da tempo: l'imperatore bizantino Alessio I Comneno si trovava ormai da decenni a fronteggiare da solo l'invasione islamica e aveva impiegato ogni mezzo per ottenere l'alleanza del papato e dei regnanti europei. Parvenu della politica salito al trono non per diritto di successione ma come usurpatore, condottiero scaltro, pragmatico e calcolatore, Alessio è il vero, misconosciuto protagonista della prima crociata: sarà lui a mobilitare un intero continente per salvare la Terra Santa ma finirà poi in disgrazia, vittima della sua stessa ambizione. La prima crociata attendeva da tempo uno studio capace di sottrarla allo sguardo solo eurocentrico con cui è stata tradizionalmente interpretata. Questo è il merito del libro di Peter Frankopan, un grande affresco storico costruito intorno alla figura, affascinante e terribile, di Alessio I Comneno, e in grado di mettere in luce le dinamiche politiche dell'area mediorientale che portarono a un evento tra i più significativi di tutto il Medioevo." -
Legge, desiderio, capitalismo. L'anti-Edipo tra Lacan e Deleuze
Sono trascorsi quarant'anni dalla pubblicazione de ""L'anti-Edipo"""", un testo che con il suo stile energico e le sue tesi radicali irruppe sulla scena degli anni Settanta con straordinaria diffusione ed effetti epocali. Se fino ad allora la psicoanalisi veniva innalzata sulle barricate insieme ai testi marxisti, Deleuze e Guattari interrompevano drasticamente questo connubio. Contemporaneamente il più affollato appuntamento di studenti e intellettuali di Parigi continuava a essere il Seminario dello psicoanalista Jacques Lacan. Con lui però le tesi di rottura del libro intrattenevano un riferimento più ambiguo. Nel dibattito contemporaneo Deleuze e Lacan restano due riferimenti imprescindibili. Cosa dunque è in gioco nel loro rapporto? Quale assetto assumono oggi i termini cruciali di legge, desiderio e capitalismo?"" -
La luce della ragione. A 50 anni dalla «Pacem in terris»
Il libro propone una riflessione nuova e attualizzante sulla ""Pacem in terris"""" di papa Giovanni XXIII, una delle encicliche più importanti e discusse dei tempi moderni. L'enciclica in cui, all'indomani della crisi missilistica di Cuba, la guerra fu per la prima volta considerata un mezzo inaccettabile per difendere i diritti violati. Il volume ricostruisce lo sfondo storico e teologico in cui l'enciclica prese forma, e indaga le conseguenze che essa ebbe a livello internazionale dal punto di vista politico, sociale e religioso, restituendo il senso dell'attualità e adattabilità del testo ai nostri tempi, la sua capacità di prestarsi alle innovative e vastissime dimensioni della società globalizzata di oggi."" -
Società disonorata. Identikit delle mafie italiane
Caratterizzato da un approccio interdisciplinare, il libro indaga la criminalità organizzata italiana di stampo mafioso - un tema sempre di scottante attualità - sotto molteplici punti di vista: economico, sociale, psicologico, antropologico, culturale, comunicativo. Quale linguaggio e quali codici retorici e simbolici utilizzano i mafiosi? Quali sono gli aspetti psicologici e i meccanismi di difesa da loro più usati, sia individualmente sia nelle dinamiche di gruppo? Quali strutture organizzative utilizza la criminalità, quali schemi gerarchici e processi di identificazione? Come funzionano le sue multinazionali, quali sono le sue reti privilegiate? Quali mappe cognitive e modelli culturali sono dominanti al suo interno? Quali riti la identificano? Ecco alcune delle domande a cui rispondono gli autori, esperti di ambiti diversi, fornendo all'ampio e diversificato pubblico dei lettori interessati al tema una maggiore consapevolezza e strumenti di impegno concreto per il contrasto delle attività criminali. Presentazione di Gianluigi Melega. -
La città co-operativa
Questo libro offre un sintetico quadro critico della storia e del presente del movimento cooperativo di sinistra, raccontati dalla voce di uno dei suoi principali esponenti. Dalle origini ottocentesche a oggi, Sergio Costalli ripercorre il ruolo degli operai e degli intellettuali all'interno del movimento; si sofferma su particolari figure di socialisti eretici, da Bernstein a Rosselli e a Della Mea; approfondisce i rapporti tra mercato e democrazia, analizzando nel concreto, da un'ottica privilegiata, le caratteristiche e il lavoro nel territorio di Unicoop Tirreno. Presentazione di Luca Toschi. -
Geografia commossa dell'Italia interna
Orlo, bordo, confine, selve, monti, mare, alberi, zolla, cane, vigna, nuvole, vacca, panchina, sole, alba, tramonto, e vento, neve, pioggia, e altro vento, e altra neve, e aprile, e il verde di maggio, e il nero di settembre, silenzio senza opinioni, luce senza commenti, voglio solo che la vita sfili, se ne vada da dove è venuta, non la trattengo, non voglio trattenere niente, camminare, guardare gli alberi, non dire e non fare nient'altro che il giro dei confini, andare sempre più dentro a certi confini, non superarli, non mirare al centro, non mirare alle passioni di tutti, disertare, prendere confidenza col cielo, ma farlo senza vantarsene, non sputare parole sul mondo e sugli altri, camminare, uscire perché è uscito il sole, uscire, prendere un paese, passarci dentro, non dire nulla del giorno, non accostare niente alla solitudine, lasciarla intatta, lasciare che la solitudine faccia la sua vita, svolga la sua storia e così pure la tristezza e la stanchezza, essere stanchi tristi e soli è comunque una fortuna, i buoni sentimenti rigano il mondo come quelli cattivi, come le parole... -
Il mondo dentro la città. Teorie e pratiche della globalizzazione
Nodi nevralgici della rete globale, le città rappresentano oggi l'osservatorio privilegiato per comprendere le grandi trasformazioni politiche, economiche, sociali e culturali che stanno ridisegnando il mondo. Questo libro illustra in modo chiaro e rigoroso i processi della transizione globale così come si esprimono dentro la città contemporanea, trasformando confini, mobilità sociale, forme di consumo, spazi pubblici. Uno strumento - tra filosofia, sociologia, geografia e urbanistica - che insegna a conoscere luoghi ed esperienze del mondo globale e che dischiude scenari inediti per il futuro. -
Viaggio al termine del Novecento. Il romanzo italiano da Pasolini a Tabucchi
Dagli anni cinquanta fino all'alba del nuovo millennio, Giuliano Gramigna è stato uno dei critici militanti più assidui e più acuti del nostro dopoguerra: amato e temuto dagli scrittori, ha saputo interpretare i nuovi fermenti del secondo Novecento, dallo strutturalismo alla psicoanalisi, e ha fornito una lettura sempre attenta e appassionata delle vicende letterarie italiane. Nonostante ciò, il suo nome è spesso trascurato dalle storie più aggiornate della critica, forse per la sua naturale discrezione, ma anche per la sua posizione ibrida tra i moduli accademici e quelli giornalistici. Questo libro raccoglie 79 recensioni di romanzi italiani stese da Gramigna tra il 1955 e il 2003 e si propone di colmare una grave lacuna culturale rendendo omaggio alle sue qualità di lettore versatile e curioso, alla sua capacità comunicativa, alla sua straordinaria fiducia nel testo letterario, all'etica di un mestiere che sta oggi vivendo una forte crisi di identità. Una raccolta destinata a quanti vogliano conoscere dall'interno la nostra letteratura, dai capolavori entrati nel canone scolastico (Gadda, Moravia, Pasolini...) fino ai ""minori"""" che, spesso ingiustamente, ne sono stati esclusi e che, nel disegno di Gramigna, acquistano una luce imprevista."" -
Fellini e la moda. Percorsi di stile da Casanova a Lady Gaga
Fellini e la moda, la moda e Fellini: rapporti inesplorati. Da un lato il volto inedito di un regista che, seppur attento alle mode non le ha mai seguite ma inventate, anticipando svariati fenomeni di costume e stili di vita. Dall'altro i protagonisti del fashion system che, con i loro mondi e le loro idee, hanno messo in luce profonde affinità con l'immaginario di Fellini o, per contrasto, ne hanno preso le distanze. Dal guardaroba del regista alla curatela di un numero speciale di ""Vogue France"""", attraverso il """"realismo creaturale"""" delle modelle anti-modelle scelte dal maestro. Le suggestioni cui hanno attinto Dolce e Gabbana, Etro, Moschino e Jean Paul Gaultier, fino a Francesco Scognamiglio con la sua felliniana interpretazione di Lady Gagà. L'eccezionale rapporto con """"le sorelline"""" Fendi e le sperimentazioni video di Prada. Un percorso ricco e affascinante attraverso i territori molteplici della creatività, per disegnare un ritratto inedito del grande regista riminese. In otto capitoli e mezzo. Senza finale."" -
Intercultura e cittadinanza. Nuove prospettive per la ricerca pedagogica
Le mutate condizioni sociali ed economiche - effetto delle globalizzazioni - e le conseguenti azioni di mobilità sostenute dai governi richiedono una nuova prospettiva educativa e formativa. Una prospettiva in grado di assumere il tema dell'intercultura come centro di un sistema che renda le nuove generazioni capaci di incontri sempre più generativi. Risultato della collaborazione di un'equipe di esperti, il volume presenta l'attuale panorama della ricerca pedagogica europea sul tema dell'intercultura, offrendo una prima mappatura di concetti particolarmente significativi per indirizzare le pratiche educative e formative verso dinamiche di accoglienza e reciproco scambio. -
La decivilizzazione estetica della società. Sul sentire neo-cinico
L'estetica, alla sua nascita, nel Settecento, ha svolto una produttiva funzione sociale alimentando l'idea di progresso e di civilizzazione. Tuttavia, proprio al suo interno si sono sviluppate direzioni del sentire in contrasto con il ruolo propulsivo che essa aveva avuto, forme di degrado etico e di inarrestabile decivilizzazione. L'affermarsi di un sentire intimistico ha favorito il sorgere del tipo umano neo-cinico il quale non ha nessun rapporto con la società. Il suo unico fine, supportato dal suo narcisismo, è la rincorsa spasmodica al godimento individuale. L'oggetto del piacere è conquistato e distrutto continuamente, circolo vizioso che conduce all'anedonia, all'incapacità a provare piacere. Da qui la sua irrequietezza e un senso profondo di oscura insoddisfazione. -
Nanook cammina ancora. Il cinema documentario, storia e teoria
A lungo vittima di pregiudizi, il cinema documentano ha assunto con il tempo la nomea di arte ""educativa"""", superata e poco attraente, soprattutto nel nostro paese. Negli ultimi anni, però, abbiamo assistito al rinascere, anche in Italia, di un rinnovato interesse per questo genere cinematografico, che ne ha messo in luce le immense potenzialità. Il cinema documentario, infatti, è in grado non solo di raccontare storie appassionanti come quelle della fiction, ma anche di farci riflettere sulla nostra capacità di comprendere davvero il reale. Questo libro racconta la storia del cinema documentario attraverso i grandi autori del mondo occidentale e l'analisi dei loro linguaggi, stili, e modi di raccontare la realtà. Un'attenzione particolare è dedicata al documentario italiano tra il dopoguerra e gli anni sessanta e a una riscoperta di grandi documentaristi come Vittorio de Seta, Gianfranco Mingozzi, Luigi di Gianni, Cecilia Mangini e Pier Paolo Pasolini, la cui produzione documentaristica è purtroppo quasi dimenticata. Ma il volume riflette anche su una serie di questioni teoriche legate al concetto di riproduzione della realtà, e analizza la dialettica tra mondo esterno, che """"pre-esiste"""" al film, e visione del regista, che lo reinventa con il suo sguardo creativo. Tramite queste riflessioni, il libro di Maria Cristina Lasagni ci racconta un cinema documentario come mezzo per riflettere sul nostro modo di guardare e di pensare."" -
La freccia del tempo. Ricerche e progetti di architettura delle infrastrutture
Una riflessione aggiornata sul tema delle infrastrutture e del loro rapporto con il paesaggio attraverso studi, progetti e ricerche provenienti dalle università italiane. Un patrimonio di idee, analisi e progetti di grande rilevanza che disegna un quadro di conoscenze e di proposte. L'opera è composta da un libro contenente i saggi introduttivi sulle problematiche all'attenzione della ricerca e da un pdf interattivo scaricabile online, con contenuti multimediali, articolato in quattro capitoli sui seguenti temi: Infrastrutture urbane, Infrastrutture e Paesaggio, Riuso e recupero di tracciati e manufatti e Il futuro delle infrastrutture. L'opera presenta una geografia aggiornata dell'attività di ricerca universitaria nel campo dell'architettura delle infrastrutture al fine di favorire il confronto, promuovere un approccio pluridisciplinare e presentare all'esterno del mondo universitario un patrimonio di progetti, studi, metodologie spendibile nel processo di revisione delle politiche infrastrutturali. -
Un'isola cooperativa. Cent'anni di cooperazione a Castagneto Carducci
"La dimensione 'locale' è una chiave di lettura fondamentale per arricchire di ulteriori tasselli le complesse vicende della storia della cooperazione italiana, ma anche la storia e l'identità di un territorio da un punto di vista particolare. Non è forse vero che è in processi storici concreti, come quello qui analizzato, che meglio si vede il rapporto dell'agire cooperativo con il mercato ma anche con la politica? Tutto questo ci esorta ad allargare gli orizzonti della ricerca anche nei termini più generali di quel concetto di 'capitale sociale' di cui si è parlato a proposito del persistere nel lungo periodo di 'culture territoriali' e che si situa al crocevia di diversi ambiti disciplinari (storia, sociologia, scienza politica e teoria politica).""""(Dalla prefazione di Enrico Mannari)" -
Giacomo Jacmon Sala. Suoni e voci delle quattro province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza)
Nel 1958 un abitante di Cegni fermava sui nastri di un ""Gelosino"""" i suoni del piffero di Giacomo Sala detto Jacmòn, il più stimato dei pifferai del secolo scorso, producendo una testimonianza unica della cultura musicale dell'antico oboe popolare delle Quattro Province e della tecnica esecutiva del grande suonatore di Cegni. Questo CD-book propone quella storica registrazione, opportunamente restaurata, corredata di trascrizioni musicali e di un'approfondita analisi musicologica. Attraverso il racconto dell'autore della registrazione e di altri anziani testimoni, viene inoltre descritta la personalità e la visione musicale del pifferaio della vai Stafferà, sullo sfondo del mondo contadino del recente passato."" -
Torre de' Picenardi. Un laboratorio di etnomusicologia (2003-2004). Con 2 DVD
Torre de' Picenardi, in provincia di Cremona, è stato nell'estate del 2003 e 2004 il luogo di realizzazione di un laboratorio a cui ha partecipato un gruppo di studenti di varie università italiane coordinato da due etnomusicologi; l'idea era quella un'esperienza teorico-pratica, nella quale approfondire alcuni temi del lavoro etnomusicologico, immergendosi a tutto tondo in una realtà circoscritta. Gli studenti non hanno faticato a trovare nella realtà locale e nella sua squisita ospitalità le sinergie giuste per mettersi in ascolto, per porre domande, ma anche per interrogarsi tra loro, scambiando competenze ed esperienze. Da parte loro gli abitanti di Torre hanno messo a disposizione l'entusiasmo e la pazienza di chi ha voglia di partecipare in maniera attiva alla ricerca, diventando protagonisti nella narrazione del passato come nell'illustrazione del presente. In questo volume sono presentati i risultati di questa esperienza, che si è rivelata particolarmente fruttiosa sia sul piano didattico che della ricerca, e che viene ripercorsa nella varietà ed eterogeneità dei suoi momenti (dalle visite ai luoghi di lavoro, alle interviste, alle esecuzioni musicali) anche grazie all'ampia documentazione fotografica e audiovisiva. -
Un papavero rosso ogni tre metri de gran. Romeo Isepetto: un eroe imbarazzante
È stato uno dei principali artefici della lotta antifascista attorno a Venezia. Un attivista indomito che ha sfidato il regime collegando tra loro pezzi del Partito Comunista clandestino delle Tre Venezie. Un militante che ha goduto della fiducia dei più importanti comandanti partigiani del nord Italia. Appena dopo la sua morte, avvenuta all'indomani della Liberazione il suo nome è scomparso dalle celebrazioni ufficiali. Non gli è stata dedicata neanche una piazzetta o un vicolo nei paesi che lo hanno accolto protagonista. Si è rarefatta la memoria della sua stessa esistenza. Di Romeo Isepetto da decine di anni a Mira e in Riviera del Brenta, nelle celebrazione veneziane non si parla più. Perché? Gualtiero Bertelli, (musicista e ricercatore, autore di canzoni esse stesse divenute popolari) e Moira Mion, (attrice, autrice di testi teatrali, ostessa. Organizza eventi culturali e spettacoli. Ricerca storie di umanità che poi ama raccontare) approfondiscono questa vicenda con gli strumenti che sono loro propri. Il risultato è una rappresentazione di teatro-canzone che ha suscitato e suscita ancora una significativa eco. Questa pubblicazione riporta la descrizione del personaggio, dei fatti e del contesto storico in cui essi sono svolti e il testo completo del lavoro teatrale. -
Jo i soj (ricordando Pasolini)
La scrittura di un testo teatrale e musicale, con le parole di Pier Paolo Pasolini, ha dato vita, a quarant'anni della sua morte, a uno spettacolo singolare, per certi versi imprevedibile (Sono Pasolini) che mette a confronto il Pasolini maturo che si rivolge ai giovani e il giovane Pasolini, quello della sua formazione friulana politica-poetica. Questo confronto/contrasto è sostenuto da una colonna sonora incessante che, grazie alla scrittura di Giovanna Marini e all'esecuzione del ""Coro Favorito"""", riscopre e ridona nuova luce al """"liquido"""" suono della lingua friulana del giovane Pasolini, quello de La meglio gioventù e del La nuova gioventù. Il compact disc contiene l'integrale registrazione sonora delle musiche espressamente composte da Giovanna Marini che da tempo si cimenta con successo su testi pasoliniani. La Marini qui riscopre e ripropone anche brani tradizionale (villotte) ben presenti nell'immaginario culturale di Pasolini, preciso riferimento di quel mondo popolare da lui tanto evocato, rimpianto, ripensato e cantato."" -
We are not going back. Musiche migranti di resistenza, orgoglio e memoria
Non torniamo indietro: i migranti, i rifugiati, le seconde generazioni delle migrazioni contemporanee sono qui per restare. Una canzone di tanti anni fa, ""Roma forestiera"""", lamentava che non c'era più musica nelle strade e nei rioni delle nostre città. Adesso sono proprio i """"forestieri"""" a riportare la musica nelle nostre strade. La musica popolare della nuova Italia multiculturale è anche somala, nigeriana, bengalese, kurda, senegalese, romena, indiana, filippina... ed è musica di orgoglio, memoria, resistenza, come è da sempre la musica popolare in Italia."" -
Pakai. Il trio che si è fatto in quattro. Storia e aneddoti del mito musicale carnico
Il libro ripercorre la storia del trio carnico che ha fatto ballare, cantare e sognare un’epoca. Nato agli inizi degli anni Settanta ed attivo fino ai primi anni Novanta, il gruppo formato da Amato Matiz “Pakai” alla fisarmonica, Genesio Puntel al contrabbasso, Paolo Morocutti alla chitarra e Stefano Paletti alla voce, è stato l’espressione di un sentire autentico che ha raggiunto l’Europa, il Canada, l’America ed il Sudafrica. Autori di musiche, testi e di originali rivisitazioni del patrimonio musicale friulano, ma anche austriaco e sloveno, i componenti di questa mitica formazione rivivono in questo libro insieme alle loro imprese ed avventure, di cui molte esilaranti. Documenti, analisi, fotografi e, aneddoti e testimonianze, ricostruiscono la carriera artistica e le personalità di questi amati e indimenticati protagonisti del folk.