Sfoglia il Catalogo feltrinelli020
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1141-1160 di 10000 Articoli:
-
Camere di combustione
"Camere di combustione"""" parla d'amore e di sconfitte, di famiglie disgregate, di sesso, di sopravvivenza. Compone un'immagine contrastata e a tutto tondo di relazioni umane, in particolare omossessuali, scandagliandone i fondali senza esitazioni o impacci moralistici. Ne emerge una America segnata dalle atmosfere di una New York raffinata e gli umori contrastanti della provincia americana, tra l'ambizione della libertà e il tormento di una vita imperfetta; una vita infelice che alimenta e sostiene il tessuto connettivo dei racconti. Gli uomini e le donne rappresentati da Levinson sono instabili, contratti e agitati nella ricerca di un equilibrio esistenziale, raramente avvicinato, quasi fosse un obiettivo in movimento sulla linea dell'orizzonte. Levinson costringe i lettori, spettatori partecipi, a entrare nelle vite dei suoi personaggi, li spinge al coinvolgimento in vicende aspre, a confrontarsi con altre verità, crude e inconciliabili, finendo per essere come infettati dalle atmosfere e dai climi dei suoi racconti. Ma è una empatia delicata, che fa percorrere i più intimi sentieri dell'individuo." -
Lorsignori gli oligarchi
"Un approccio inabituale a quella che lo sturziano doc vivente, Gabriele De Rosa, ha definito """"la transizione infinita"""". Ci siamo scordati che essa è già durata in Italia più di quanto la Rivoluzione Francese sia durata in Francia. Un periodo davvero troppo lungo, non a caso ricco di insidie e di occasioni. Essa non solo constata e prosegue lo sfarinamento dei partiti di massa della Prima Repubblica, da destra a sinistra e da sinistra a destra, ma ha progressivamente mutato il ruolo e i rapporti di forza tra i soggetti del politico"""" Giovanni Bianchi." -
Un santo alla deriva
Questo sogno meraviglioso d'ora in avanti sarà la tua fonte di energia. Potrai ricorrervi quando il dialogo interno ti porterà a immergerti nello stato di sonno da sveglio in cui vegeta la maggior parte degli esseri umani. Tu stessa, quando sei arrivata, non vivevi, ma ti lasciavi vivere dai pensieri negativi. Ora sei presente, la tua vita sarà una vita di attimi, non di ore né di giorni. -
Saba, Umberto
Umberto Saba, di cui nel 2007 è ricorso il cinquantesimo anniversario della morte, è uno dei grandi scrittori del XX secolo. Dicendo ciò, nel primo dei due saggi che compongono questo volume, Paolo Febbraro non sminuisce la lama del poeta, ma ne rilegge anche l'opera in prosa, opera che - fra narrativa, critica letteraria e autobiografia - può apparire come un controcanto, o un geniale commento. Narcisista e sentimentale, ma nutrito di maestri inquietanti come Nietzsche e Freud, Saba accusò i propri coetanei di non averlo mai compreso. Del rapporto che unì Saba a uno di quei difficili ""fratelli"""", Aldo Palazzeschi, l'autore ricostruisce la storia, a partire da alcune sorprendenti pagine di epistolario."" -
Una barchetta di carta
L'eliminazione degli artisti, si disse, era stata dettata dalla volontà di purificare il Paese dalla fantasia, fonte di degradazione morale e ostacolo micidiale per la produttività e lo sviluppo. -
Muro e dopo muro. I retroscena della storia
Questo libro coinvolge il lettore in un lungo viaggio, in entrambi i mondi: quello del passato e quello del presente. Dalla caduta del muro di Berlino, con il suo vento liberatore d'energie inespresse, fino ai giorni d'oggi, dove l'Europa appare silente e attendista, senza una sua chiara identità, l'America non è più onnipotente e l'Asia è sempre più intraprendente. Le analisi, che non riguardano solo l'Italia, ci presentano una miriade di personaggi, protagonisti o meno, della transizione incompiuta che ci circonda ancora. Da Gianni Agnelli a Bin Laden, da Beppe Grillo ad Al Gore, sono più di ""trecento giovani e forti"""" gli attori di questo caleidoscopio di ragionamenti e curiosità."" -
Esperia
Il protagonista di questo romanzo di viaggio surreale, trova un libro abbandonato sul notturno per Trieste, ""Esperia"""". Una serie di narrazioni vere che rimandano a una cornice più grande che li contiene tutti: quella della città di Esperia, città leggendaria che non ha luoghi né confini, ma si materializza - inavvertitamente - lungo il cammino di viaggiatori ignari. Il viaggiatore si addentra nella lettura iniziando il viaggio attraverso stanze metafisiche, ognuna rappresenta un'esperienza da superare, quasi un deja-vu. """"Esperia"""" è un confine, una frontiera, che si attraversa e si riconosce per lo più in modo inconsapevole."" -
È un problema tuo
Un viaggio ironico nelle secche dell'omologazione linguistica, analizzando genesi e storia di frasi fatte e modi di dire. Nel mirino i tic della lingua quotidiana. Brevi capitoli in cui si delinea una critica divertita ma radicale delle mitologie e dei conformismi che risuonano in fraseologie standardizzate. ""È un problema tuo"""" """"Tuttaposto"""" """"Non c'è problema"""". Nelle radio, in tv, nei bar, nelle strade, si sentono ripetere ossessivamente queste e altre espressioni. È come un ronzio ininterrotto, corale, una koinè semplificante dietro cui si nasconde forse un vuoto insondabile. Alle divagazioni socio-morali di Filippo La Porta si aggiungono le vignette esilaranti di Dario Frascoli."" -
Lettere dal Risorgimento
Una piccola antologia dove si trovano accanto i personaggi e le grandi idee che hanno reso possibile la nostra comunità. Il preside del liceo romano Ennio Quirino Visconti, Rosario Salamone, insieme al vicedirettore del Corriere della Sera di Roma Paolo Fallai, hanno raccolto decine di citazioni sul Risorgimento, andandole a cercarle, con pazienza certosina, nelle parole pronunciate e scritte dai protagonisti di quella stagione e dai più importanti studiosi. Tutte insieme rappresentano un modo originale per insegnare la storia e per riprovare l'emozioni di quelle pagine. -
Seminario Montale
Il volume è una raccolta di saggi su Montale e il montalismo, ma è anche una riflessione più generale sulla critica e sul suo significato attuale attraverso l'analisi di testi di grandi critici montaliani del passato. La parte centrale del libro è un lungo scritto su Satura: ""libro-cerniera"""" del 1971. Montale, come occasione per un ritorno e un rinnovamento delle linfe critiche senza le quali una società letteraria corre il rischio di esaurirsi nella pura ricerca accademica. Il nodo centrale della riflessione dell'autore parte dalla constatazione che si assiste sempre più all'allontanamento della critica dal lettore, quando invece la funzione del critico dovrebbe aiutare a interpretare e a chiarire i testi. Patriarca individua nella poetica e nella scrittura di Montale uno strumento fondamentale e nuovo per un ritorno alla chiarezza e alla semplicità del linguaggio della critica, per riavvicinare i due poli del dialogo culturale. Tale intenzione è evidente fin dal titolo: questo lavoro vuole evocare il rigore dello spazio accademico, ma secondo la declinazione del seminario, cioè di un luogo aperto alla conversazione e al confronto, che determina nel saggio la dimensione interrogativa."" -
I ragazzi di Odenberg
A Odenberg, piccolo paese del Sud Tiralo, i coniugi Rungaldier prendono in affidamento Lorenzo, un ragazzo italiano di undici anni, che ha perso la parola dopo la morte dei genitori in un attentato terroristico alla stazione di Bolzano organizzato da un movimento separatista. In realtà una oscura circostanza si annida nelle pieghe della storia: obiettivo degli attentatori era compiere un gesto dimostrativo, con un piccolo ordigno innocuo, ma il risultato sarà assai diverso. L'arresto del colpevole della strage scioglierà il nodo gordiano dell'intera vicenda. Attraverso gli occhi di un ragazzo si rivela un quadro nitido dei difficili equilibri fra le diverse culture, italiana e tedesca; emergono anche le potenzialità di dialogo e di comprensione reciproca quando si respinge il pregiudizio nazionalistico. -
Leonardo Sciascia. Appunti su uno scrittore eretico
Un bilancio sul segno lasciato da questa scomparsa in venti anni di storia contemporanea passata solo apparentemente senza lasciare traccia. Chi è oggi ""l'autore""""? Che rapporto ha con la politica, la società, i suoi stessi lettori? Ha ragione chi pensa a Roberto Saviano come all'erede dello scrittore di Racalmuto? Il dibattito culturale e quello politico, la cronaca e la letteratura, le querelles sulla mafia e la giustizia, confermano continuamente l'acutezza e la lungimiranza del suo sguardo critico e del suo pessimismo analitico, non cessando di causare scandalo e aspri contraddittori. A metà strada tra critica militante e analisi letteraria, questo profilo esamina le diverse sfaccettature della sua poliedrica opera e della sua scomoda personalità di intellettuale disorganico: la produzione narrativa e quella saggistica, gli interventi giornalistici e le controverse polemiche, la sua tormentata riflessione sui temi del diritto e quella più olimpica sulla tradizione culturale. Ne emerge un appassionante ritratto icastico, chiaroscuro, di uno scrittore complesso e sofferto, diviso tra pessimismo e impegno civile, moralismo e disincanto, distacco ironico parodico e coinvolgimento nella tragedia umana."" -
Eroi per caso
Capita: nel traffico un'auto in panne. Tutti guardano e indifferenti passano oltre. Basterebbe poco. Poi, uno su mille decide di fermarsi. Anche se è scomodo accostare, anche se va di fretta. Ecco, c'è una distanza abissale tra un gesto di così semplice umanità e il sacrificio di una vita per salvarne un'altra. Eppure, entrambi i gesti hanno una genesi comune. Nascono da un angolo di cuore che in certi casi ha più spazio di un intero cervello. Perché solo un cuore caldo e un'anima infinita possono far scattare i muscoli di un corpo teso a proteggerne un altro. Senza curarsi di quanto pericolo questo scatto metta in moto. Non sa e non vuole distinguere tra piccoli e grandi gesti e non ha un volto definito, un corpo speciale. Gli eroi son tutti giovani e belli, dice una vecchia canzone e stanno in mezzo a noi, uomini e donne tra i tanti. Potremmo essere tutti noi, se solo tutti noi scoprissimo di avere il cuore caldo e l'anima infinita. -
La fabbrica dei fantasmi
Germania anno zero, la guerra è finita nel peggiore dei modi. L80% del territorio tedesco è raso al suolo. Un giovane militare americano ha l'incarico di filmare l'apertura dei cancelli di un campo di sterminio. La cinepresa ferma l'inquadratura sulla fila di civili tedeschi. Però il soldato non si limita a girare il combat film che segnerà definitivamente la storia, e, mosso da una pietà umana che non gli verrà mai meno, raccoglierà pure testimonianze dai risvolti inaspettati. Dalla ricostruzione dell'autrice viene fuori un racconto corale, dove le necessità primarie della sopravvivenza configgono con lo sgomento e il senso di colpa. -
Altri italiani. Saggi sul Novecento
Ventuno saggi su un secolo controverso e ribollente, ma ancora per molti aspetti misconosciuto. A fornircene le coordinate non sono solo i grandi, ma anche i minori e i dimenticati: se è vero che la grandezza d'un minore può stare proprio nella capacità di misurare la vera temperatura d'un secolo. Ecco perché, accanto al ritratto di una Deledda irredimibilmente tragica, d'un inatteso e risentito Pirandello, d'un euforico Soldati, o di razionalisti problematici come Brancati e Sciascia, il lettore troverà anche Pratolini e Cassola, Lalla Romano e Ottieri, e gli ormai rimossi Frateili, Tecchi e Gorresio, fino a un Mannuzzu che ci riporta ai giorni nostri. Ne è venuta fuori un'originale autobiografia della nazione, che è, contemporaneamente, una riflessione su ciò che è stata l'Italia e su molti di quelli che, questa patria difficile, hanno provato a sognarla diversamente. Non per niente, una parte speciale del libro è affidata a lettori d'eccezione come Borgese, Debenedetti, Baldacci e Raboni per i quali la critica letteraria è stata soprattutto critica della vita, un particolare modo di stare e darsi al mondo. Una galleria di uomini e donne, di italiani insomma, poco importa se a figura intera, a mezzo busto o di profilo, o allo stato di problematico abbozzo, restituiti sempre all'incrocio di storia morale e civile, letteratura verità e passione. -
Menami, mamma
Anni '60: in un appartamento popolare all'Appio Tuscolano di Roma vive il piccolo protagonista. Su questo palcoscenico impazza una mamma furiosa e malmaritata, che tiene la famiglia a suon di bestemmie, parolacce e cintate ma anche lusinghe, pianti disperati e suppliche ai santi di farsi strumento delle sue vendette. Schiacciato tra due fratelli più grandi che lo ignorano, una sorella giunonica, una nonna dura, cantante lirica mancata, ignorato dal padre, il piccolo protagonista combatte quotidianamente per aggiudicarsi i favori della mamma, accettando terribili umiliazioni pur di sentirne il calore, fino a chiedere - imitando il primogenito - di essere preso a cintate, in una sorta di esecuzione pubblica, davanti agli altri familiari, complici e testimoni di una madre-matrigna. Un romanzo crudo a tratti spassoso sui rapporti familiari. -
Bande à part
Un percorso di lettura che attinge per nuclei tematici da lunga collaborazione ad ""Alias"""", l'inserto culturale del """"manifesto"""". Gli autori scelti si caratterizzano per la vocazione civile e per l'adesione alla vicenda culturale e politico-sociale del Novecento: testimoni di un'epoca lacerata, conflittuale e tuttavia ricchissima dal punto di vista letterario. In Bande à part figurano Thomas Mann, Louis-Ferdinand Céline, Alberto Moravia, Giorgio Bassani, Vittorio Sereni e numerosi autori della letteratura di oggi quali, fra gli altri, Michel Houellebecq e Milo De Angelis. Il titolo, che richiama un celebre film di Jean-Luc Godard, scommette sulla critica come atto di libertà e di indipendenza intellettuale: questo libro, scritto in uno stile chiaro e decisamente comunicativo, è anche un promemoria: un'utile guida per chi voglia orientarsi all'interno di una produzione ipotecata, oramai, dalla fiction e segnata da una vera e propria dittatura del mercato."" -
L' arte di sgranare i fagioli
Ambientato perlopiù nel contesto rurale-contadino polacco, lungo un arco di tempo che va dalla Seconda guerra mondiale ai giorni nostri, il romanzo narra in prima persona la vicenda di un anziano sassofonista che ripercorre gli episodi salienti della sua vita. Il narratore trascorre l'infanzia in un villaggio polacco e, dopo lo sterminio della sua famiglia, viene raccolto da un gruppo di partigiani. Affidato alle cure di una vedova, fugge per sperimentare la libertà e finisce per ritrovarsi in una scuola di disadattati dove viene sottoposto alla propaganda martellante del regime comunista. Divenuto elettricista, inizia a lavorare nei cantieri edili, partecipando alla ricostruzione del paese devastato dalla guerra e alla creazione di un ""mondo nuovo e migliore"""". Frattanto impara a suonare il sassofono, entra nell'organico di un'orchestra e, alla prima tournée fuori dal paese, decide di rimanere all'estero. Anni dopo, affetto da reumatismi e impossibilitato ormai a suonare, torna nel suo luogo d'origine per trascorrervi gli ultimi anni di vita. In questo affresco storico, Mysliwski recupera le forme del racconto orale, da cui la sintassi sincopata, gli anacoluti, gli intercalari, i volgarismi, nonché i termini legati alla cucina o agli usi e costumi polacchi. Nelle frequenti, e mai ovvie, riflessioni sulla vita o sull'essere umano, il registro del romanzo si eleva per assumere un afflato poetico."" -
Uno contro uno
"Uno contro uno"""" è la storia di Alex Hottejan, un giocatore di pallacanestro diventato, giovanissimo, un tossicodipendente. Un lungo racconto di sport e di altro: pagina dopo pagina, il testo ripercorre la discesa agli inferi di un ragazzo arrivato presto alle porte dell'olimpo del secondo sport italiano, che garantiva già negli anni Ottanta molti soldi e tanta visibilità. Una piaga sociale, vissuta in un contesto particolare come quello sportivo. È lo stesso protagonista che a distanza di anni rielabora il proprio passato di atleta promettente e di tossicodipendente, fra vicende sportive esaltanti e fatti umani deprimenti. Un libro, in qualche modo, verità. Un volume che parla della solitudine di molti sportivi: dietro la ingannevole patina di """"eroi"""" ci sono problemi e drammi che nessuno pare intenzionato a prendere in considerazione. Una realtà, quella sportiva, che viene proposta al grande pubblico come ideale, migliore della società in cui viviamo, dipinta attraverso immagini che colgono solo l'immediato e quanto si vede sotto i riflettori. Il lavoro di ricerca, invece, vuole parlare dell'uomo di oggi che guarda al ragazzo di ieri, in un """"Uno contro uno"""" con se stesso, il proprio passato e lo sport negli anni Ottanta e Novanta." -
Viceversa
Due brillanti intellettuali cileni, Calamàn e Malaveda, sognano di continuare l'opera di Borges. Il primo scrive romanzi di successo, il secondo sceglie la carriera accademica. Tra loro c'è sempre stata un'accesa rivalità. Alla morte di Calamàn, però, Malaveda ne diventa il curatore dell'opera. Alle carte dello scrittore scomparso si interessa anche un ricercatore italiano, sbarcato a Santiago del Cile per studiarne l'enigmatico contenuto. Troverà una babele di scritti e informazioni su popoli e culture, tradizioni e lingue, filosofi e analfabeti. Ogni cosa si confonde in un intrigo di significati in cui è difficile orientarsi. Ma Melega, uno ""scacchista dell'immaginazione"""" secondo il giudizio di Cesare Garboli, ci fa capire che letteratura vuol dire sapersi perdere dentro qualcosa di scritto.""