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Pagine ebraiche. Con un'intervista inedita ad Arnoldo Momigliano
Nelle 'Pagine ebraiche' almeno due degli interessi scientifici di fondo di Arnaldo Momigliano, quello ""per l'influenza del pensiero giudaico sul pensiero storico successivo"""" e quello """"per la posizione degli Ebrei e della civiltà ebraica nel mondo antico e successivo"""" - come lo stesso Momigliano si era espresso nel '67 in una sorta di lettera-bilancio a Sebastiano Timpanaro giungono a quel grado di condensata famigliarità cui solo un'ininterrotta frequentazione avrebbe potuto condurli, dando vita così ad una delle riflessioni più approfondite e significative di cui ancora disponiamo sulle relazioni molteplici tra eredità classica, cristianesimo e tradizione ebraica: una tradizione di cui Momigliano investigò le origini come storico dell'antichità, dei cui tratti più peculiari non smise mai di discutere con gli esponenti di essa suoi contemporanei, e di cui ebbe diretta esperienza nella casa nativa. I tre fili di questa ricerca si intrecciano in queste Pagine ebraiche come i tre tempi di un'unica, grande sinfonia di pensiero e di affetti, e come il testamento, forse il più completo, certo il più intimo, di un grande intellettuale ebreo e italiano del Novecento."" -
La città che cambia. Nuove tipologie per le funzioni del moderno
Il volume ricostruisce il ruolo degli architetti e degli ingegneri che tra l'Unità e il fascismo definirono, grazie a soluzioni tipologicamente innovative, il volto di Milano, con quei caratteri di omogeneità che ancor oggi la definiscono, riuscendo a contenere gli strappi della crescita accelerata della ""città più città d'Italia"""" attraverso opere che ne intesero il respiro storico e i profondi caratteri di continuità."" -
I soldi degli altri e come i banchieri li usano
Questo libro, piccolo grande classico del pensiero antitrust americano, esce qui tradotto per la prima volta in italiano. Il suo autore, Louis Brandeis, noto anche come 'the People's Lawyer', l'avvocato del popolo, fu uno dei maggiori giuristi del suo tempo e il rappresentante di quella cultura della concorrenza, che, al di là dei paraventi retorici, non ha mai veramente attecchito nel discorso pubblico del nostro Paese. Il tema di cui tratta è quello della concentrazione del potere finanziario e la sconcertante conclusione che possiamo trarne noi oggi - a cento anni esatti dalla sua prima pubblicazione e nel pieno di una crisi iniziata proprio con le banche e poi dilagata all'economia intera - è che i fenomeni che analizza e discute sono gli stessi nostri, nonché, per chi voglia vederle, buona parte delle soluzioni che offre. -
Crimini e peccati. La confessione al tempo di Amleto
Nell'""Amleto"""" di Shakespeare, la confessione è uno dei motori dell'azione. Prendendo le mosse da questo assunto, l'autrice ricostruisce alcuni nodi nevralgici della storia del sacramento, in primo luogo il confronto politico tra la Chiesa e Lutero, centrato proprio sulla penitenza, da cui deriverà lo scisma dell'Europa cristiana e che costrinse a riformulare concetti secolari come crimine, peccato, pentimento: una riformulazione politica e filosofica alla quale parteciparono gli attori più significativi della scena intellettuale europea."" -
Il mistero Stendhal. Saggi, note, confronti
Massimo Colesanti, esperto francesista, si misura con uno dei suoi autori più frequentati: Stendhal, qui analizzato in una sempre sottesa comparazione con la letteratura italiana, e con gli ambienti italiani in cui Stendhal ha vissuto e amato, soprattutto Roma e Milano. Arricchisce il volume un saggio su Leonardo Sciascia, scrittore italiano di spicco del secolo scorso, che di Stendhal ha fatto un punto di riferimento in quasi tutte le sue opere e che ha fortemente subito il fascino dei piccoli ""misteri"""", dei quali Stendhal si circonda."" -
Boccaccio and the european literary tradition
I maggiori esperti del Boccaccio si misurano con la complessa poesia del Certaldese per approfondire il suo rapporto con i classici, l'influenza sulla letteratura europea e il contributo fondamentale alla cultura dell'Umanesimo e del Rinascimento. -
La polemica europea sull'Inquisizione
I saggi raccolti in questo volume mettono a fuoco aspetti e momenti sostanziali di un tema particolarmente complesso: le reazioni italiane ed europee alla censura cattolica, e in particolare all'operare dell'Inquisizione, manifestatesi in varia forma poco dopo l'istituzione cinquecentesca del Sant'Ufficio e della Congregazione dell'Indice fino alla soppressione o riforma di entrambi gli istituti nel secolo XX. -
La rivista «Commerce» e Marguerite Caetani. Vol. 3: Letters from D.S. Mirsky and Helen Iswolsky to Marguerite Caetani.
Marguerite Chapin Caetani (1880-1963) fu una donna controcorrente e rivoluzionaria. Esperta e finissima conoscitrice d'arte, appassionata di letteratura, si fece promotrice di importanti iniziative culturali in un ambiente ancora prevalentemente maschile. Fondò due delle più prestigiose riviste letterarie europee dell'epoca: ""Commerce"""" (1924-1932) e """"Botteghe Oscure"""" (1948-1960). Questo carteggio - la corrispondenza inedita col Principe Mirsky, uomo politico russo e storico della letteratura, promotore della diffusione della letteratura russa nei vari paesi europei, e con Helen Iswolsky, scrittrice, traduttrice e giornalista russa - è una delle testimonianze più vivaci del fermento intellettuale di quegli anni."" -
Giovanni Battista Della Porta scultore (1542-1597). Prima di Bernini
La produzione scultorea a Roma prima dell'esordio di Gian Lorenzo Bernini ha una sua ben caratterizzata fisionomia per la presenza di forti personalità di provenienza diversa. Un caso emblematico di questo ambiente è Giovanni Battista Della Porta, qui presentato per la prima volta nella poliedricità delle sue attività: dalla scultura all'architettura, dal collezionismo al restauro, al mercato delle antichità. Della Porta fu il protagonista della feconda stagione romana dominata da autorevoli mecenati come i Farnese e i Caetani che investirono in iniziative artistiche anche al fine di una propaganda politica. Statue e medaglie all''antica', ritratti policromi, cappelle marmoree divennero il medium privilegiato per la rappresentazione dell'immagine del potere e Della Porta fu uno degli artisti che seppero ben rispondere ai desideri autocelebrativi dei committenti. Le numerose notizie, attribuzioni e osservazioni discusse nel libro, insieme alla corposa raccolta documentaria, arricchiscono la conoscenza anche della scultura italiana nel secondo Cinquecento e delineano, in maniera più nitida, una tendenza, di cui Della Porta fu uno degli interpreti, che finisce con l'incontrarsi con le novità di primo Seicento. -
Giornale del viaggio da Londra a Petersbourg (1739)
È questa la prima edizione del manoscritto autografo del ""Giornale del viaggio"""" di Algarotti, prima stesura di quel """"Saggio di lettere sopra la Russia"""" che vide la luce solo molti anni dopo. L'autore raccolse per iscritto le esperienze e le impressioni di questo viaggio, confermando così l'interesse e la curiosità per la Russia che a quell'epoca si andava diffondendo e lo sviluppo della letteratura di viaggio di tanto successo in tutta Europa nel corso di almeno quattro secoli, dal Cinquecento all'Ottocento."" -
La disillusione socialista. Storia del sindacato rivoluzionario in Italia
Uscendo fuori dallo schema interpretativo classico, Giorgio Volpe propone una storia del sindacalismo rivoluzionario che va inserita nell'ambito più generale delle trasformazioni sociali che accompagnarono il movimento operaio italiano in età liberale. -
Una storia e un'idea
"Una storia e un'idea"""" di Guido Miglioli, organizzatore delle leghe dei contadini cattolici nel cremonese, sostenitore di una radicale riforma agraria e dell'alleanza politica con i socialisti e poi con i comunisti, uscì nel 1926 dopo la morte di Piero Gobetti presso la Tipografia Carlo Accame di Torino. Era uno studio sulla storia delle lotte contadine in Russia, prima e dopo la rivoluzione sovietica, frutto anche di osservazioni dirette nei sei mesi di permanenza a Mosca nel 1925. """"Dopo la storia del contadino dell'Unione Sovietista, non ve n'è un'altra più completa e suggestiva di quella del contadino italiano"""", scriveva nella presentazione di questo volume l'autore, che perseguì allora e nel successivo esilio l'obiettivo politico di un inserimento del movimento contadino cattolico in un fronte progressista, accanto alla classe operaia, ma nella prospettiva di una autonoma """"Rivoluzione Contadina"""", come avrebbe dovuto intitolarsi inizialmente il volume." -
Uccidi (diario di una recluta)-Eroe svegliato asceta perfetto
"Uccidi e non uccidere, comandano facilmente le leggi. Perché uccidere? Perché non uccidere? Che vale la legge contro la necessità? Chi comanda? Chi è comandato? Queste e altre cose ho ricercato sulla guerra degli uomini"""". Di Tommaso Fiore, insegnante pugliese, assiduo collaboratore della """"Rivoluzione Liberale"""" e firmatario dell'Appello ai meridionali della rivista, Gobetti pubblicò nel 1924 due libri, riproposti insieme nella presente edizione. Essi raccolgono annotazioni e meditazioni filosofico-poetiche sull'esperienza dell'autore, fante in prima linea sul Carso. Soprattutto """"Uccidi"""" è una testimonianza ricca di umanità e di moralità pensosa nel genere letterario dei diari di guerra. Fiore non ha certezze, accumula anzi tormentosi interrogativi, rimanendo costantemente sconcertato dal paradosso che lega guerra (giustificata e """"necessaria"""" per l'interventismo democratico dell'autore) e violenza omicida (che avverte ripugnante e insensata)." -
Diario. Vol. 1: 1939-1941.
"Ma perché io scrivo tutte queste osservazioni, che, se pervenissero in mano a qualche competente autorità, sarebbero sufficienti a mandarmi almeno al confino? Per due ragioni: primo perché se questo periodo passerà prima che io muoia, e se io vedrò il tempo in cui poter fare la storia sincera di questi anni, tutti i piccoli episodi che registro potranno servire a ricostruire l'atmosfera in cui oggi soffochiamo; secondo perché, se questo tempo non passerà per qualche mezzo secolo, e se noi siamo veramente i superstiti malinconici di una civiltà al tramonto, potrebbe tra qualche secolo questo scartafaccio cadere in mano di qualche studioso di storia e apparire un documento di vita non privo di interesse... E poi e poi: scrivo tanto per protestare, tanto per far sapere a me stesso, rileggendo quello che ho scritto, che c'è almeno uno che non vuol essere complice!"""" Testimonianza della crisi definitiva del regime fascista, il """"Diario"""" è anche il racconto del farsi di una rinascita civile collettiva del paese che precedette quella economica e materiale." -
Diario. Vol. 2: 1942-1945.
Giornale intimo e documento della crisi della civiltà europea, il Diario non vuole presentare gli esiti pacificati di una lotta già vissuta e vinta: assai più suggestivamente esso è l'itinerario in fieri di una liberazione, in primo luogo interiore, con tutto il suo carico di incertezze e di aporie. È la testimonianza di un cammino morale, intellettuale e spirituale, assai più ricco di domande che di risposte. Un romanzo di formazione, lo si potrebbe anche definire, o la fenomenologia di una coscienza acutissima e unica, ma al contempo, per la quantità di personaggi che vi hanno parte, racconto corale agli italiani di oggi del farsi progressivo della coscienza democratica del nostro popolo. -
Studi su Aristotele e l'aristotelismo
La collana è espressione della SISFA (Società italiana di Storia della Filosofia Antica). Si propone di raccogliere, in primo luogo, gli studi italiani in questo ambito e inoltre importanti contributi alla ricerca sul pensiero antico provenienti dall'estero. Vuole rappresentare la voce della nostra ricerca sul pensiero antico nel mondo e dialogare in modo fecondo con le altre tradizioni critiche ed esegetiche. Il primo volume è dedicato al pensiero aristotelico. -
Papiri dell'Università di Genova. Vol. 5
Il volume raccoglie l'edizione di quaranta frammenti dei papiri dell'Università di Genova (PUG), una piccola collezione formatasi attraverso acquisti sul mercato antiquario negli anni Cinquanta del secolo scorso. I papiri greci e copti qui presentati sono per la maggior parte del tutto inediti. Con l'eccezione di un testo letterario, un frammento neotestamentario dall'Epistula Jacobi (PUG V 186), si tratta di papiri documentari, databili dall'età romana all'età araba e di provenienza per lo più ignota. -
Lo spirito e le lettere. Vol. 1: Da san Francesco a Petrarca.
Esiste un territorio ricco di suggestioni in cui letteratura e religione si incontrano: a questo allude il titolo del volume, ""Lo Spirito e le lettere"""", che si propone di indagare la fecondità del rapporto - spesso inesplorato tra teologia e produzione letteraria. Dal """"Cantico di Frate Sole"""" di s. Francesco alla """"Commedia"""" di Dante fino agli scritti di Petrarca, il doppio filtro dell'interpretazione teologica e letteraria consente di comprendere appieno il significato profondo di questi testi e di coglierne maggiormente il fascino."" -
Otto studi di filologia per Aldo Menichetti
Aldo Menichetti è professore emerito di Filologia romanza presso l'Università di Friburgo. Membro dell'Accademia Ambrosiana e Accademico della crusca, vi dirige il centro di filologia italiana e la rivista ""Studi di filologia italiana"""". In questo volume, gli allievi di Menichetti dedicano al loro grande maestro una raccolta di saggi di filologia italiana."" -
Milano città delle culture. Vol. 1: Spazi e paesaggi.
Tra le tante anime di Milano, che sin dall'epoca tardoantica ne hanno fatto una città a vocazione metropolitana, la proiezione verso l'esterno costituisce uno dei tratti più peculiari. È un'apertura che si accompagna alla capacità di recepire e integrare gli stimoli provenienti dalle molteplici culture che l'hanno attraversata e che l'attraversano; di assimilare lingue, progetti e stili, ponendoli a fulcro del processo di modernità. I testi raccolti nel volume propongono una ricognizione sulla storia della città e delle sue relazioni con le culture europee ed extraeuropee. Al tempo stesso, indagano come Milano, attraverso l'avvicendarsi nel tempo di relazioni e di viaggi, di storie e di autori, di esperienze sociali e di riscritture spaziali, sia divenuta ricettacolo di rappresentazioni, deposito di immagini dell'altro e sull'altro. Contro il luogo comune di città 'generica' e impersonale, il racconto di Milano si popola così di volti, di sguardi inusuali, di aneddoti e di particolari inediti, che narrano di un'occasione inaspettatamente ideale per l'esercizio dell'immaginario.