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L' arte di raccontare
Dopo la pubblicazione del saggio 'Romanzi. Leggerli, scriverli' (2007), l'autore torna a riflettere sul genere letterario romanzo e raccoglie una serie di considerazioni condotte sul duplice versante della lettura e della scrittura. I romanzi, questi oggetti di ""sostanza immaginaria"""", non sono che """"un movimento di parole"""": ogni testo è un movimento verbale, e il movimento specifico del testo romanzesco è narrativo; e dato che la narrazione è sempre narrazione di qualcosa, vi sarà sempre un oggetto fattuale (o piuttosto pseudofattuale) che viene narrato. Questo è l'unico, sottile legame del romanzo con la realtà, la quale, anche quando richiede il sostegno di un'immagine mentale, apre sul mondo """"un occhio linguistico"""". """"Nel romanzo tutto è parola, dal luogo della vicenda alla vicenda e al pensiero"""". Proprio per questo il romanzo è un luogo tutto verbale, che evoca ma non riproduce la realtà, e che per essere letto non richiede, anzi esclude ogni immedesimazione."" -
Opera critica. Vol. 1: Arte, religione, filosofia.
Nel quadro del progetto di pubblicare nelle edizioni del Baretti le opere edite e inedite affidato a Santino Caramella da Ada e dai collaboratori più stretti di Piero all'indomani della morte di Gobetti nel 1926, uscirono in quell'anno ""Risorgimento senza eroi"""" e """"Paradosso dello spirito russo"""" e l'anno successivo i due volumi dell'Opera critica. La raccolta di scritti filosofici, di critica artistica, letteraria e teatrale, e di saggi storico-politici, nella sua varietà, scriveva Caramella nell'Avvertenza, avrebbe messo il lettore in rapporto diretto con l'""""unità viva e intima"""" che """"viene dalla figura di Piero Gobetti critico e giornalista, polemista e saggista"""". L'edizione caramelliana fu un lavoro pionieristico che ebbe influenza anche sui criteri adottati nell'ordinamento del lascito gobettiano nella edizione delle opere complete curata da Paolo Spriano negli anni Sessanta. Dagli scritti, qui pubblicati, emerge come la critica culturale gobettiana abbia una sua autonomia e una mediazione complessa rispetto alla dimensione politica, anche se è innegabile la valenza politica dell'insieme della sua attività."" -
Governare la diversità. Edmund Burke e l'India
Lo studio prende in esame l'opera che Burke dedica all'India lungo tutto l'arco della sua vita parlamentare, passando dall'esaltazione della libertà del mercato indiano e la possibilità di carriera offerta dalle colonie a giovani di talento alla disillusione all'indomani del crack del 1769, quando dilaga la corruzione e il malaffare dei funzionari della Compagnia, indifferenti ai guasti che provocano al tessuto sociale indigeno. Attraverso la lente dell'India l'immagine di Burke riesce finalmente a liberarsi dell'armatura ideologica di pensatore reazionario e antilluminista che certa storiografia italiana gli ha cucito addosso a espiazione dei suoi scritti sulla rivoluzione francese. -
Immagini del Rinascimento. Garin, Gentile, Papini
Sono qui raccolti gli epistolari intercorsi fra tre importanti rappresentati della cultura italiana Giovanni Papini, Giovanni Gentile ed Eugenio Garin. I primi due hanno imparato a conoscersi fin dall'inizio del secolo; più tardi, si aprirà per loro una nuova stagione di confronti che vede coinvolto anche il giovane studioso Garin. Nelle loro interpretazioni, è l'azione umana a risultare un elemento caratteristico dell'età rinascimentale, anche se diversamente modulato. La prassi e la cornice in cui essa è inserita è il problema che sottende le letture dei tre autori: Papini innesta gli esiti migliori del pragmatismo su una forte esigenza religiosa personale per leggere il Rinascimento come età caratterizzata da un determinato tipo di artista che opera attraverso l'imitazione dell'attività creatrice del Padre; Garin vede garantita, nell'intreccio di ermetismo, neoplatonismo e dottrine dei padri, la possibilità di una dimensione attiva dell'uomo caratterizzata dalla libertà e dalla proiezione morale e civile; Gentile invece risolve la prospettiva dell'azione umana all'interno dell'attività creatrice del pensiero come processo di autoformazione e di autoconoscenza. -
La rivincita dell'amore
Il libro di Achille Giovanni Cagna, uscito originariamente nel 1891, fu riproposto da Gobetti nella edizione del 1894, completamente rifatta dall'autore, che per quella del 1925 introdusse ancora alcune varianti. Intessuto di motivi autobiografici, il romanzo racconta della rinuncia all'amore ostacolato dagli interessi e dalle convenzioni sociali, e mette in scena un ""tipo"""" che ritorna nella narrativa di Cagna: quello del giovane innamorato e povero, spesso dotato di qualità artistiche incomprese, capace poi di riscattarsi e di farsi valere in società. La lingua usata attenua lo sperimentalismo plurilinguistico, di ascendenza faldelliana, tipico di certe pagine di 'Provinciali' e di 'Alpinisti ciabattoni'."" -
I giorni incantati
Usciti nel dicembre del 1930, ""I giorni incantati"""" inauguravano la collana """"Nostro Novecento"""", promossa dallo stesso Fallacara con l'intento di adunare scrittori cattolici che, attenti alle nuove forme letterarie, rimanessero però fedeli alla concezione scolastica dello splendor veri, così da rendere la propria arte """"espressione di tutto l'uomo""""."" -
Opera critica. Vol. 2: Teatro, letteratura, storia.
Nel quadro del progetto di pubblicare nelle edizioni del Baretti le opere edite e inedite affidato a Santino Caramella da Ada e dai collaboratori più stretti di Piero all'indomani della morte di Gobetti nel 1926, uscirono in quell'anno ""Risorgimento senza eroi"""" e """"Paradosso dello spirito russo"""" e l'anno successivo i due volumi dell'Opera critica. La raccolta di scritti filosofici, di critica artistica, letteraria e teatrale, e di saggi storico-politici, nella sua varietà, scriveva Caramella nell'Avvertenza, avrebbe messo il lettore in rapporto diretto con l'""""unità viva e intima"""" che """"viene dalla figura di Piero Gobetti critico e giornalista, polemista e saggista"""". L'edizione caramelliana fu un lavoro pionieristico che ebbe influenza anche sui criteri adottati nell'ordinamento del lascito gobettiano nella edizione delle opere complete curata da Paolo Spriano negli anni Sessanta. Dagli scritti, qui pubblicati, emerge come la critica culturale gobettiana abbia una sua autonomia e una mediazione complessa rispetto alla dimensione politica, anche se è innegabile la valenza politica dell'insieme della sua attività."" -
Religione e politica. Da Dante alle prospettive teoriche contemporanee
"La questione affrontata - il rapporto fra religione e politica - riguarda un aspetto fondamentale della dimensione religiosa: la richiesta non soltanto legittima ma doverosa della religione di veder riconosciuta la sua dimensione pubblica e l'altrettanto legittima e doverosa pretesa della politica, intendendo con questo termine l'organizzazione complessiva della vita sociale, di veder rispettate le sue specifiche, molteplici prerogative. Con questo obiettivo il volume intende delineare un percorso attraverso momenti storici particolarmente significativi, che propongono all'attenzione figure emblematiche utili alla riflessione sul tema e ad affrontare direttamente le questioni più controverse che esso presenta.""""" -
Scritti di storia della letteratura italiana. Vol. 4: Recensioni e altri scritti.
È questo il IV dei cinque volumi che raccolgono gli scritti di storia della letteratura italiana di Carlo Dionisotti. Attraverso quest’opera si dà finalmente una definitiva sistemazione dell’eredità culturale di uno dei più grandi filologi del Novecento italiano, capace di coniugare mirabilmente la letteratura italiana alla storia della lingua. -
La virtù ci rende belli? Arte di vivere e morale
L'età moderna sancisce tra le altre cose una frattura, quella tra ambito etico ed ambito estetico: secondo un senso comune diffuso, una vita autenticamente etica si configura di necessità come una vita di rinunce, mentre una vita felice sarebbe una vita che si emancipa quanto possibile da doveri e costrizioni. Eppure non sempre è stato così: in età classica l'ideale di piena fioritura della persona consisteva nella fusione armonica di questi due ambiti e nel loro reciproco richiamarsi: kalokagathìa, la chiamavano i Greci, bellezza e virtù. Nella lectio magistralis di Otfried Höffe, la genealogia di questo ideale viene accuratamente ricostruita con l'indicarci al contempo una concreta opzione filosofica in cui felicità e moralità concorrano insieme a un unico scopo: un'esistenza pienamente riuscita. -
Con Dante per Dante. Saggi di filologia ed ermeneutica dantesca. Vol. 3: Ermeneutica della «Commedia».
In questo volume vengono raccolti alcuni dei suoi più importanti saggi sulla fortuna del grande poeta fiorentino e sull'influenza che ha avuto nella vita culturale europea. Nella stessa collana sono disponibili il I e II volume: I. Approcci a Dante; II. I commentatori, la fortuna di Dante. -
Con Dante e per Dante. Saggi di filologia dantesca. Vol. 4: Le opere minori
Francesco Mazzoni (1925 – 2007) è considerato tra i massimi esperti del Novecento dell’opera di Dante Alighieri. Formatosi in una famiglia di studiosi quali Guido Mazzoni e Pio Rajna, nel 1965 iniziò ad insegnare filologia dantesca come libera docenza ed ottenne poi la prima cattedra italiana di filologia dantesca all’Università di Firenze. È stato presidente della Società Dan¬te¬sca Italiana (1968-2005) ed ha diretto la rivista specialistica degli «Studi Danteschi». Nel 1990 l’Accademia dei Lincei gli ha conferito il premio ‘Antonio Feltrinelli’ per la filologia e la linguistica ritenendolo, come scrive Vittore Branca, il «massimo animatore e rinnovatore degli studi danteschi d’oggi». Nel 2008 è stato istituito il Premio Francesco Mazzoni, che viene con¬ferito ai migliori protagonisti del teatro italiano nel segno, come si legge nella motivazione, «di quella curiosità appassionata con cui Francesco Mazzoni declinava l’idea di una cultura aperta e viva». In questo volume vengono raccolti alcuni dei suoi più importanti saggi sulla fortuna del grande poeta fiorentino e sull’influenza che ha avuto nella vita culturale europea. Nella stessa collana sono disponibili il I, il II e il III volume: I. Approcci a Dante; II. I commentatori, la fortuna, III. Ermeneutica della «Commedia» -
La piccioncina. Canovaccio per un romanzo
"La piccioncina"""" è un testo narrativo pubblicato nel 1925 dal trentenne Pietro Solari, giornalista e autore di testi teatrali. Non vi troviamo la forma romanzo come disegno coerente di una vicenda compiuta ma un'opera aperta, condotta su registri diversi ('Canovaccio per romanzo', come recita il sottotitolo), ispirata a una convinzione relativistica circa l'inconsistenza del reale. Anche l'identità del personaggio principale è sfuggente e nel libro tragico e grottesco si mescolano con effetti pirandelliani." -
Le hypotheseis narrative dei drammi euripidei. Testo, contesto, fortuna
Tra i testi di accompagnamento ai drammi euripidei giuntici dall'antichità, le hypotheseis narrative rappresentano una tipologia omogenea e riccamente testimoniata, risalente in ultima analisi a un'opera unitaria di sintesi dell'intera produzione euripidea. Questo lavoro offre per la prima volta un'edizione critica complessiva e un commento perpetuo di tutti i testi riconducibili alla raccolta: si tratta di quarantasei hypotheseis euripidee giunteci su papiro o per tradizione medievale, delle quali si fornisce un nuovo testo critico basato sul riesame dei testimoni e un commento incentrato sull'analisi linguistica e strutturale. L'introduzione offre un inquadramento di questa tipologia testuale nella più ampia categoria dei testi paraletterari, ne definisce i caratteri specifici, analizzando in particolare la tecnica di sintesi e il rapporto tra hypothesis e relativo dramma, e affronta varie questioni ancora aperte, quali datazione, autore, origine della denominazione, finalità dell'opera. -
Ricordanze
Il cittadino fiorentino Lorenzo Guidetti (1439-1519) deve la sua notorietà al fatto di essere stato un allievo di Cristoforo Landino e di avere elegantemente copiato molti codici classici e umanistici che sono tuttora conservati in varie biblioteche europee. Le sue ricordanze personali, scoperte da solo pochi anni nell'archivio privato di una nobile famiglia fiorentina, sono in assoluto il più dettagliato resoconto di un umanista non solo sulla manifattura dei suoi codici manoscritti, ma anche sulla loro circolazione nella Firenze del Rinascimento e sul loro commercio. Questo importante testo viene ora proposto in edizione critica con un'ampia introduzione biografica da Lorenz Böninger, già curatore dell'edizione critica delle Lettere di Lorenzo de' Medici e autore di vari saggi storici e monografie sulla Firenze tardo medievale. -
L' idea di nazione nel Settecento
Il volume affronta il problema della nascita dei concetti di patria e nazione prima della formazione dello Stato unitario e, specificamente, nel Settecento: fu infatti nel secolo dei lumi e degli anti-lumi, che, all'interno di un gioco di dialettiche linguistiche e concettuali, affiorarono percezioni e sentimenti di appartenenza nuovi verso le collettività stanziate su uno stesso territorio, segnate dalle medesime origini e tradizioni, e, soprattutto, sottoposte a uno stesso governo e alle medesime leggi. Ritenendo le distinzioni tra ""nazioni territoriali"""", come la Francia e l'Inghilterra, e """"nazioni culturali"""", come la Germania e l'Italia, alla stregua di strumenti concettuali utili alla ricerca ma non per questo necessariamente dotati di validità ontologica, illustri studiosi hanno scelto di percorrere l'impervio terreno dell'indagine empirica, diretta, delle occorrenze di patria e nazione nei testi e nei linguaggi, noti e meno noti, del XVIII secolo, un'età ancora poco indagata da questa prospettiva eppure centrale per chiarire lo svolgersi di quelle dinamiche che, nell'Ottocento, avrebbero poi portato a più mature consapevolezze."" -
I giornali dei dotti. I periodici di antico regime della biblioteca Angelica
Il volume presenta un fondo ricco di circa 163 periodici, prevalentemente datati tra la seconda metà del XVII secolo e la prima metà del XVIII: si tratta di esemplari molto spesso completi, in gran parte unici a Roma e, non di rado, unici in tutta Italia. Accanto a una netta prevalenza di giornali dotti, il fondo conserva pure giornali di informazione generale in materia di belle-lettere, scienza, storia, religione, vita sociale, con sempre maggiore attenzione all'attualità. Il periodico, strumento per eccellenza di circolazione e di organizzazione della cultura, di piccolo formato, a volte anche tascabile, permette di ricostruire e indagare la ricchezza e i momenti significativi della storia culturale d'Europa nel Settecento. -
La Rivoluzione francese e la letteratura siciliana
Il saggio di Tecla Navarra Masi (1892-1936) su La rivoluzione francese e la letteratura siciliana che Gobetti rilevò da una libreria editrice di Noto, dove era uscito con scarsa fortuna nel 1919, era presentato da Giovanni Gentile nella prefazione come un ""nuovo, e assai pregevole esempio"""" di studi orientati a scrivere sul passato siciliano """"una storia che non è più regionale"""". Nel saggio si rilevava l'estraneità delle élites intellettuali siciliane alle idee illuministiche e il ritardo con cui vennero accolte alcune istanze riformatrici, pervenendo infine alla costituzione liberale del 1812. La scrittrice metteva in rilievo l'attività dei personaggi che ebbero il coraggio di proporre l'abolizione di tutte le """"esenzioni feudali"""" e di aggiornare la carta costituzionale, rimanendo largamente minoritari in una cultura il cui rappresentante più tipico fu il poeta e drammaturgo palermitano Giovanni Meli (1740-1815)."" -
La forma delle cose. Idee e metodi in matematica tra storia e filosofia. Vol. 2: Il calcolo da Leibniz e Newton a Eulero e Lagrange e un po' oltre.
Il tema principale di questa opera è lo sviluppo parallelo del calcolo e della meccanica nel Settecento, a volte nei suoi aspetti più tecnici ma, soprattutto, avendo come specifico riferimento le correlazioni tra idee matematiche e idee filosofiche. Il volume idealmente segue il precedente, ""Da Talete a Galileo ed un po' oltre"""", ma può esser letto indipendentemente dal primo di cui conserva l'ambizione di voler parlare di matematica agli uomini di cultura. Essendo però le idee qui coinvolte più complesse è forse richiesto un maggiore impegno da parte del lettore che vedrà aumentare la successione di formule. Ma, con qualche sforzo supplementare, egli scoprirà come quello che viene ritenuto l'arido linguaggio matematico sia essenziale a rendere chiare e precise non solo le idee fondamentali in gioco ma, soprattutto, le loro interrelazioni e, forse, apprezzerà l'efficienza, la semplicità e l'armonia presente nella costruzione di questo linguaggio."" -
Con Dante per Dante. Saggi di filologia ed ermeneutica dantesca. Vol. 5: Pio Rajna e la genesi del dantismo contemporaneo
In questo volume vengono raccolti alcuni dei suoi più importanti saggi sulla fortuna del grande poeta fiorentino, a partire dalla critica del grande filologo e letterato Pio Rajna, e sull'influenza che ha avuto nella vita culturale europea.