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Sotto il segno di Antonio Abate. Arte e devozione a Mele (secoli XVI-XX)
L'oratorio di Sant'Antonio Abate di Mele, borgo del Genovesato sulla via del Turchino, è officiato fin dalla sua fondazione (1536) dalla Confraternita con lo stesso titolo. Oltre quattro secoli di vicende confraternali e degli abitanti si sono sedimentate in questa struttura. La manifattura della carta, attiva già dalla metà del XV secolo, costituiva un ulteriore vincolo di appartenenza proprio perché la maggior parte dei paperai (cartai) erano confratelli. Antonio Abate è l'oggetto della devozione e il continuo abbellimento dell'oratorio secondo i gusti più aggiornati era il modo per rappresentarsi come comunità. Gli apparati e le opere d'arte rimandano a nomi prestigiosi sia per committenza diretta sia per acquisto sul mercato: Andrea Ansaldo, Orazio De Ferrari, Rocco Cantone, Carlo Giuseppe Ratti, Anton Maria Maragliano, Gerolamo Costa, i Locatelli di Bergamo. Dopo la grande mostra del 1982 sulle Casacce è iniziato il lungo lavoro di recupero e valorizzazione dell'oratorio, culminato nel 2010 con il restauro della grande cassa processionale, capolavoro assoluto del Maragliano. -
Genovesi a tavola nell'Ottocento. I Raggi e gli Spinola
La donazione di Camilla Salvago Raggi alla Galleria Nazionale di Palazzo Spinola del servizio da tavola in 150 pezzi di porcellana francese della manifattura Discry - composto da 84 piatti, 10 piatti da portata, 10 alzate, e da caffettiera, zuccheriera, 22 tazze e piattini - realizzato per la propria famiglia nel primo Ottocento arricchisce le collezioni di servizi da tavola nella sezione ceramiche del museo in cui, aggiungendosi ai servizi Spinola e al servizio da dessert Dufour, documenterà le caratteristiche delle tavole imbandite dell'aristocrazia e della nuova alta borghesia nella Genova sabauda di inizio XIX secolo. Il presente volume rappresenta l'occasione per considerare anche le abitudini legate al rito del consumo del cibo a pranzo (la seconda colazione) e a cena (il pranzo), non solo esaminando le modalità con cui venivano imbandite le tavole, talvolta nelle occasioni più importanti con veri e propri allestimenti scenografici, tra lo scintillio degli argenti e il nitore delle porcellane o delle ceramiche arricchite da decori dorati o colorati, ma anche i retroscena nelle cucine, dalle spese per il cibo e per la cantina all'organizzazione della servitù. -
Insalata da Tiffany
Ingiustamente relegate a un ruolo di contorno nei menù o promosse a piatto unico solo in nome delle loro proprietà dietetiche o disintossicanti, le insalate sono invece un piatto dalle mille virtù. Espressione degli altissimi livelli a cui può giungere il felice connubio fra la qualità delle materie prime e la creatività di chi le combina, in modo creativo ed equilibrato. È questa la lezione che ci hanno tramandato Escoffier, Herbodeau, Pardini, Poupart e gli altri grandi cuochi che, con le loro creazioni, accompagnarono i fasti della Belle Epoque, creando insalate che, con la loro esplosione di colori e di sapori, sono l'equivalente nel piatto della sfrenata joie de vivre di quegli anni. ""Insalata da Tiffany"""" vuole dunque riproporre le ricette di quell'epoca, in una rivisitazione contemporanea, che coniuga le ultime tendenze con gli apporti della tradizione: una rassegna di oltre cento proposte che declinano in altrettante forme questa portata e che comprendono anche condimenti, salse, oli e aceti aromatici fatti in casa e tutti i complementi utili a trasformare le insalate in vere e proprie gemme di bontà"" -
Luigi Grande. Artista tra Novecento e contemporaneità. Doni alla Galleria d'Arte Moderna di Genova e al Museo dell'Accademia Ligustica
Tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014 il pittore e scultore Luigi Grande ha donato a Genova, città capoluogo della sua regione d'adozione, quaranta opere. Lo ha fatto destinandole alla Galleria d'Arte Moderna e al Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti, con una generosità di cui si dà conto con due mostre che documentano la sua carriera sul fronte della pittura, tra la metà degli anni '70 e la contemporaneità. L'artista vanta più di mezzo secolo di attività con mostre in tutta Italia, e rapporti con letterati, drammaturghi e poeti del suo tempo. Coinvolto dalle inquietudini dell'esistenzialismo e da impegnative letture tra psicanalisi, poesia e drammaturgia, Grande assume le persuasive facilitazioni esornative di certo linguaggio, quasi un po' fauve nella ridondanza cromatica, a metà via tra l'affabulazione coinvolgente della pubblicità, dell'illustrazione e le immagini televisive. Allo stesso tempo presta attenzione alla contestazione giovanile e all'avvilimento bestiale di una società coinvolta, a dispetto del progresso, in assurde e interminabili guerre come quella asiatica, ben sintetizzata dal dipinto Vietnam del 1964 con cui si apre questa rassegna. -
Giorgione e Savoldo. Note di un ritratto amoroso
Gli spazi espositivi del Museo di Santa Giulia ospitano un ciclo di mostre in tre episodi dal titolo ""A Brescia opere da grandi musei. Rinascimento"""", che si susseguiranno sino ad aprile 2015 e che offriranno al pubblico l'opportunità di ammirare opere provenienti da prestigiosi musei nazionali e internazionali a confronto con i capolavori dei Musei Civici bresciani. Lo spunto è offerto da alcuni capisaldi della Pinacoteca Tosio Martinengo, la civica raccolta pittorica formatasi a partire dalla metà dell'Ottocento grazie al lascito del conte Paolo Tosio. È un progetto pensato per comporre un articolato ragionamento storico-critico sul Rinascimento italiano: dall'area padano-veneta, con Giorgione e Savoldo, alla Firenze di Fra Bartolomeo e della Scuola di San Marco, fino al palesarsi del giovane Raffaello con la sua prima opera, la Pala di San Nicola da Tolentino. I primi due protagonisti del ciclo di esposizioni sono Giorgione e Savoldo, che ci portano nella Venezia dei primi decenni del Cinquecento, dedita alla voga letteraria del petrarchismo e a infiniti conversari sull'amore, sulla sua essenza e sugli effetti da esso generati."" -
La Ferrovia Retica nel paesaggio Albula/Bernina
La Ferrovia Retica iscritta nel 2008 tra i Patrimoni mondiali dall'UNESCO, vi farà fare a bordo del suo treno rosso, un viaggio indimenticabile attraverso piazze (Santuario della Madonna di Tirano), tornanti, imponenti viadotti, e lunghissimi tunnel e gallerie, con soste in piccole stazioni da fiaba (Alp Grüm, ""Ospizio Bernina"""", Pontresina, St. Moritz, Bever, Spinas, Filisur...) fino a passare per i ghiacciai alpini del Bernina e nella stagione invernale sfrecciare in mezzo ad alti cumuli bianchi di neve."" -
Carignano. Genova. Storia dell'espansione sulla collina
Con il libro su Carignano, si chiude la serie di volumi dedicati all'espansione urbana di Genova che ha cambiato il volto della città tra Ottocento e Novecento. Mentre quello della Circonvallazione a Monte è stato uno dei più significativi risultati dell'urbanistica italiana dell'Ottocento, l'espansione di Genova verso Albaro è stata l'occasione per dare alla città nuove forme espressive che il compatto nucleo storico proibiva ai suoi abitanti. La collina di Carignano, vicinissima al centro storico della città medievale, viene invece interessata dall'espansione urbana dell'Ottocento con un certo ritardo rispetto alle alture di Circonvallazione a Monte ed alle pianure della Foce. Eppure Carignano è un arioso altopiano e per andarci c'è già dal Settecento uno straordinario ponte, in più svetta sulla sommità del colle uno dei monumenti più belli della città. Ma a Carignano ci sono anche i militari con tutta la loro artiglieria. Il libro racconta la storia di questa difficile convivenza e le ingegnose strategie adottate dai genovesi per superarla. -
Farinata. Street food di Liguria. Ediz. italiana e inglese
La Farinata è uno dei simboli gastronomici della Liguria, rientrando in quel particolare comparto della cucina, oggi assai valorizzato, definito cibo di strada o street food. -
Trofie. Dal Golfo Paradiso la storia di una pasta mediterranea
In una terra dove la pasta si fa e si commercializza da oltre sette secoli, un prodotto casalingo come le trofie, risultato straordinario di abilissime mani femminili, si diffonde dai luoghi d'origine per proporsi al mondo. Un viaggio nella storia della pasta, fra vocazioni antiche e successi moderni, traguardando la cultura alimentare mediterranea, le sue influenze e le similitudini fra prodotti figli di civiltà differenti. Il racconto di un prodotto estremamente localizzato, e di natura umile, che diventa simbolo gastronomico della Liguria. -
La rivincita del maschio
La prima parte de La rivincita del maschio apparve a puntate fra il 1920 e il 1921 su ""Il Secolo Illustrato"""", poi nel 1923 Lattes pubblicò la versione definitiva, che fu tradotta in spagnolo e croato nel 1925, e riproposta ai lettori italiani nel 1928. La Guglielminetti guadagnò, nell'ordine, un'accusa per oltraggio al pudore, un'assoluzione piena e un'enorme pubblicità. Nonostante questo il romanzo scomparve dalla circolazione e oggi, a distanza di 85 anni, scarsamente presente nelle biblioteche e quasi introvabile presso gli antiquari, torna in libreria grazie a una nuova edizione. In questa edizione anche uno scritto di Giorgio Caproni."" -
Turcherie. Suggestioni dell'arte ottomana a Genova. Catalogo della mostra (Genova, 2 ottobre-18 gennaio 2014). Ediz. illustrata
Genova e Istanbul tra XVI e XVIII secolo: una storia che si snoda tra documenti, libri, preziosi tessuti e ceramiche, sculture e dipinti che testimoniano l'esistenza di intensi rapporti commerciali e culturali tra la Sublime Porta e l'Antica Repubblica, nell'epoca successiva alla conquista di Costantinopoli. Nel volume vengono presentati i vari aspetti di una realtà affascinante e poco nota, in cui la Liguria e i territori dell'Impero Ottomano appaiono uniti da un flusso ininterrotto di merci, ma anche e soprattutto di cultura, di opere d'arte, di immagini. -
Arte Ottomana 1450-1600. Natura e astrazione: uno sguardo sulla Sublime Porta
Il catalogo propone un percorso visivo e culturale che racconta l'epoca d'oro dell'arte ottomana attraverso 5 materiali: tappeti, tessuti, ceramiche, metalli e arti del libro, per un totale di circa 70 oggetti, alcuni dei quali già noti al mondo accademico, altri poco conosciuti e in gran parte inediti. Il catalogo illustrato ospita saggi introduttivi e schede di tutte le opere. Le opere appartengono per la maggior parte a collezioni private italiane e straniere, integrate da una selezione di prestiti da istituzioni museali che ospitano alcune tra le più importanti raccolte di arte ottomana fuori dalla Turchia: il Museo Nazionale del Bargello e il Museo Stibbert a Firenze e in Europa il Museo di Arte Islamica di Berlino (Pergamonmusem / Museum für Islamische Kunst Staatliche Museen zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz) e il Museo della Ceramica di Sèvres (Cité de la céramique – Sèvres & Limoges). -
Art of the Ottomans (1450-1600). Nature and abstraction: a glimpse beyond the Sublime Porte
Il catalogo propone un percorso visivo e culturale che racconta l'epoca d'oro dell'arte ottomana attraverso 5 materiali: tappeti, tessuti, ceramiche, metalli e arti del libro, per un totale di circa 70 oggetti, alcuni dei quali già noti al mondo accademico, altri poco conosciuti e in gran parte inediti. Il catalogo illustrato ospita saggi introduttivi e schede di tutte le opere. Le opere appartengono per la maggior parte a collezioni private italiane e straniere, integrate da una selezione di prestiti da istituzioni museali che ospitano alcune tra le più importanti raccolte di arte ottomana fuori dalla Turchia: il Museo Nazionale del Bargello e il Museo Stibbert a Firenze e in Europa il Museo di Arte Islamica di Berlino (Pergamonmusem / Museum für Islamische Kunst Staatliche Museen zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz) e il Museo della Ceramica di Sèvres (Cité de la céramique - Sèvres & Limoges). -
Fra Bartolomeo. Sacra famiglia a modello
Gli spazi espositivi del Museo di Santa Giulia ospitano un ciclo di mostre in tre episodi dal titolo ""A Brescia opere da grandi musei. Rinascimento"""", che si susseguiranno sino ad aprile 2015 e che offriranno al pubblico l'opportunità di ammirare opere provenienti da prestigiosi musei nazionali e internazionali a confronto con i capolavori dei Musei Civici bresciani. Protagonista della seconda esposizione è Fra Bartolomeo, maestro del Rinascimento fiorentino, con """"La Vergine che adora il Bambino con San Giuseppe"""", capolavoro che per la prima volta lascia la National Gallery di Londra. Il confronto con opere dello stesso periodo provenienti da Pinacoteca Tosio Martinengo e Galleria Borghese di Roma sottolinea il ruolo che il frate domenicano esercitò nel Rinascimento."" -
Paesaggi culturali e progetto. Verso il Parco museo del petrolio a Fornovo di Taro
Il paesaggio è un deposito di valori materiali e di beni intangibili, la cui interpretazione progettuale può favorire la crescita e lo sviluppo di luoghi marginali, eppure ricchi di potenziale. Il libro parte dal patrimonio narrativo di una miniera immersa nella natura, dove ancor oggi il paesaggio appare modellato dalla vicenda dell'estrazione petrolifera. È il racconto avventuroso di uno tra i maggiori giacimenti italiani del primo '900, che coinvolge Vallezza a Fornovo, sull'Appennino parmense. Emerge una bella storia di pionieri, di mestieri tramandati, di studi scientifici e tecniche esplorative lontane nel tempo. Una trama solida che ricompone un'eredità collettiva ancora viva nell'identità della comunità. La qualità del paesaggio come necessità e come investimento sul futuro diventa il registro di lettura del volume, dove il progetto di un parco tecnologico o di un edificio in cui la collettività si riconosca è occasione di attribuire valori nuovi a un paesaggio culturale. La ricerca, sostenuta dal MIUR, presentando studi inediti e progetti di ricercatori e responsabili di musei, affronta il paesaggio come opportunità per sperimentare nuovi modelli di crescita. -
Dolci regali
Inutili per vivere, ma indispensabili per vivere bene. Eterei nella forma, ma corposi nella sostanza. Superflui, dispendiosi, effimeri, immorali e per questo così amati dall'umanità, sin dai suoi albori: sono i Dolci, protagonisti del terzo appuntamento della Collana de I Libri dell'MTChallenge - e i dolci ""regali"""", nello specifico: quelli che apparvero sulle tavole imbandite dei re, a simboleggiarne il potere con le loro forme soffici e tonde, allusive di un potere e di una ricchezza sfrontati e che si ritrovano anche sulle mense dei poveri, come assaggio di una prosperità confinata, per loro, al solo palato. A corredo, sciroppi, creme, liquori fatti in casa e confetture, nella ormai consueta forma grafica che rende ancora più accattivanti i contenuti, con le fotografie di Paolo Picciotto e le illustrazioni di Mai Esteve: oltre cento ricette, per poter ricreare a casa preparazioni scenografiche a vedersi e deliziose a gustarsi."" -
Rhaetian Railway in the Albula/Bernina landscapes
La Ferrovia Retica iscritta nel 2008 tra i Patrimoni mondiali dall'UNESCO, vi farà fare a bordo del suo treno rosso, un viaggio indimenticabile attraverso piazze (Santuario della Madonna di Tirano), tornanti, imponenti viadotti, e lunghissimi tunnel e gallerie, con soste in piccole stazioni da fiaba (Alp Grüm, ""Ospizio Bernina"""", Pontresina, St. Moritz, Bever, Spinas, Filisur...) fino a passare per i ghiacciai alpini del Bernina e nella stagione invernale sfrecciare in mezzo ad alti cumuli bianchi di neve."" -
Adempimenti dichiarativi e monitoraggio fiscale
Il libro è indirizzato a tutti i professionisti e a coloro che detengono attività finanziarie all'estero. Vuole essere una guida pratica alle modalità di dichiarazione e tassazione delle attività finanziarie e patrimoniali detenute all'estero, ponendo l'accento sulle sanzioni e sulle possibilità di ravvedimento in caso di omessa e/o infedele dichiarazione. Il testo è inoltre integrato con le ultime disposizioni in materia di voluntary disclosure e con un esempio pratico di compilazione del quadro RW. Il nuovo quadro RW del Modello Unico 2014 redditi 2013; modalità di compilazione e criticità; sanzioni e possibilità di ravvedimento; la voluntary disclosure; esempi pratici di compilazione del quadro RW. -
Alessandria e Asti nel seicento. Repertorio antologico della pittura genovese e lombarda
Il repertorio antologico fotografa il patrimonio delle opere d'arte lombarde e genovesi storicamente attestato nelle attuali province di Alessandria e ad Asti, due territori dell'odierno Piemonte dalle vicende assai articolate. Emerge con immediatezza che se per l'alessandrino, nel Seicento conteso tra Stato di Milano, Repubblica di Genova, Stato sabaudo, Ducato di Monferrato e feudi imperiali (in mano perlopiù ad aristocratici genovesi), le opere lombarde e genovesi costituivano lo scheletro portante del patrimonio artistico locale, per Asti e per il suo territorio, nel XVII secolo divisi tra Stato di Milano, Ducato del Monferrato e Stato sabaudo, avviene qualcosa di diverso. Ad Asti si parla una lingua molto più meticcia rispetto a quella di Alessandria. In una serie di saggi introduttivi e in circa 200 schede prende vita una storia figurativa a lungo trascurata, ricca di riscoperte e ritrovamenti anche di primo piano, e riemerge così l'arredo pittorico storicamente attestato negli edifici ecclesiastici dei territori indagati, spesso in attesa di cure conservative e restauri. -
Tradizione in un formaggio italiano. Ediz. italiana e inglese
Conoscere per apprezzare un formaggio come il Taleggio DOP significa compiere un viaggio nella sua storia, nei luoghi di produzione e tra le persone che lo hanno reso così speciale e unico in tutto il mondo.