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Il silenzio dei soji
"Lo stupore di trovarmi in quell'esplosione di fresca vegetazione e il profondo silenzio della sera mi sconcertarono. Sentivo il bisogno di far parte di quel mondo che mi stava offrendo una sensazione di pace che mai avevo provato prima di allora. Lunghissimi fusti di vitalba, grossi come il polso di un uomo, si allungavano verso l'alto per 20-30 metri, a cercare con frenesia la luce del sole. Si aggrappavano egoisticamente qua e là, creando grovigli inestricabili, fino a raggiungere e ad avvolgere le chiome delle robinie per lì rilassarsi, e sfiorire in tanti batuffoli bianchi. Rumori soffusi si mescolavano in lontananza al canto degli uccelli, già appollaiati nei loro ricoveri notturni, che al mio apparire zittivano volando via spaventati.""""" -
Terapia letale
Testimone del massacro della guerra dei Balcani, unica sopravvissuta del suo villaggio, seviziata brutalmente dalle truppe irregolari, la giovane Anna giunge in Italia, trovando ospitalità da una coppia di mezza età, dove viene amorevolmente seguita e curata. Crescendo, inizia a provare il desiderio bruciante di vendicarsi dei suoi aguzzini, ma la gioventù e l'inesperienza non la aiutano. Le giunge in soccorso Luigi, un uomo dal passato ambiguo che ha lavorato per i servizi segreti del governo italiano. Dopo anni di durissima preparazione psicofisica, Anna è pronta per la sua vendetta, iniziando una caccia all'uomo che la porterà a ritrovare coloro che le hanno rovinato l'innocenza. La sua azione sarà dura e spietata. -
Canti veneziani
"Il poeta Gianfranco Trabuio ci propone una provocazione e ci schiaffeggia il viso con il guanto della sfida: dite, lettori, siete o non siete anche voi rapiti da questa città millenaria che obnubila le regole ed acuisce il sentire? Chi è stato a Venezia anche solo una volta nella sua vita non può essere rimasto indifferente ai profumi distillati da secoli di abitudini bizzarre agli occhi degli abitanti della terraferma, non può essere rimasto cieco ai colori sempre cangianti di una città che sorge dalle spume del mare come una novella Venere e poco hanno a che fare con i rassicuranti toni della campagna, non può non aver notato la cantilena dei suoi abitanti che pigramente segue le maree della laguna, non può non aver avvertito la vibrante emozione data dal tocco dei suoi marmi policromi: questa città, come una divinità antica, chiama a sé i suoi seguaci, li vuole, li cerca, li seduce e li conquista.""""" -
L' editto di Jean Claude
Chi è Jean Claude? Un monarca dell'Ancien Régime, oppure un bohemien del nostro secolo? Nessuno dei due. 2057: sulle verdi colline che fanno la guardia alla San Francisco Bay vi è la domotica abitazione degli Ward, coppia di riccastri senza più dialogo. Due figli viziati, uno stuolo di bizzarri collaboratori al loro servizio e un pc che langue nell'asettica cucina. In quel pc è installato Jean Claude, un sistema operativo tra i più avanzati. Mentre assorbe ed elabora informazioni, Jean Claude si sviluppa autonomamente fino a provare emozioni e stati d'animo. Lungo il percorso inciampa nell'amore facendosi travolgere dall'erotismo e dai piaceri della vita. Un racconto proiettato su un futuro possibile e quantomai vicino, un'analisi schietta e senza filtri che induce a riflettere sui limiti del genere umano e sul suo ineluttabile declino sensoriale. -
Venezia città viva. Storia, curiosità e tradizioni
Una storia millenaria, un ricco patrimonio culturale, un'atmosfera magica tra terra e acqua: la formula vincente di una città che non può non piacere. L'autore si è proposto, per amore di Venezia, di scrivere queste pagine con lineamenti ampi e riassuntivi, per condurre il lettore in alcuni luoghi di particolare interesse storico. Si tratta di un percorso che guida il visitatore in un cammino di attenta osservazione di ciò che incontra e che non potrà facilmente dimenticare. -
Hilal. Nuovi percorsi dell'Intercultura
Le vite sono precedute dall'impronta del padre. Quella di Abdallah Khezraji, protagonista fin dai primi anni Novanta della mediazione culturale a Treviso e in Veneto, eredita la carica rivoluzionaria di suo padre, Massaoud, che negli anni Cinquanta combatté per la liberazione del Marocco dal Protettorato Francese. Fondò la cellula partigiana Hilal (Mezzaluna) e a causa del suo impegno politico fu arrestato e condannato a morte. Trascorse tre anni in carcere in attesa della pena fino a che, nel 1956, con la fine del Protettorato francese, viene liberato e torna a prendersi cura della sua numerosa famiglia composta da tre mogli e diciannove figli. ""Ho sempre sperato che Hilal, che in arabo significa mezzaluna, potesse risorgere per diventare simbolo di qualcosa di nuovo e costruttivo"""". Inizia così il racconto di Abdallah Khezraji che in queste pagine ci invita a conoscere i suoi innovativi percorsi e le sue efficaci strategie interculturali."" -
Soffitte del Nordest. Persone, cose e fatti che parlano al cuore
Perché ""Soffitte del Nordest""""? Perché nelle soffitte stanno pezzi di cuore di ciascuno di noi. Lassù, infatti, sono depositati quegli oggetti che - rivisitati - suscitano ricordi straordinari. Il termine """"ricordo"""" viene da cuore e lo contiene. Vecchie foto, un abito datato, un fiocco colorato, un cappello fuori moda, e centinaia di altri oggetti in disuso, ma dei quali non ci si vuol sbarazzare, anzi non ci si può sbarazzare, perché rinnovano - nel rivederli, nel toccarli - emozioni e sentimenti vissuti come rilevanti della propria vita. Inoltre, in una sorta di soffitta degli affetti, tutti noi conserviamo nel cuore i volti, i gesti, l'amore delle persone care scomparse."" -
L' odore della balia e altre storie
«L'odore della balia e altre storie ci porta dalla campagna trevigiana a Venezia per arrivare fino a Londra, comprendendo un arco temporale che va dalle due guerre, al tempo della ricostruzione, fino ai giorni nostri. Racconti fatti di storie di donne e uomini rimaste ben impresse nella memoria dell'autore ma anche di spaccati di vita familiare di Tommaseo, dall'infanzia ai ricordi di un universitario. Tutti descritti con la precisione e la capacità di osservazione sì dello scrittore ma anche del chirurgo, la professione che Tommaseo ha onorato in decenni di attività e che ha arricchito la passione per la scrittura. La maestra Lina, la balia Delfina, il capostazione e la moglie, l'oste Primo, Enrichetto, il colonnello e il suo attendente, fino alla nota autobiografica dello studente di medicina alle prese con l'esame di anatomia e un cervello da studiare, o il diario del nonno. Tutti spaccati di vita che si ricompongono in un mosaico letterario che va oltre il tempo e le situazioni. Vere e proprie istantanee che prendono anima con la descrizione psicologica dei personaggi e che si andranno a scoprire pagina dopo pagina.» (Antonello Calia). -
Casale sul Sile nei secoli XIX e XX. Aere benigno, terreno ubertosissimo, dolci acque
Qui ci proponiamo, ora, di approfondire le vicende dell'Ottocento e del Novecento, avendo come oggetto della ricerca l'intero territorio del Comune di Casale sul Sile e utilizzando sia le fonti parrocchiali/vescovili, sia quelle degli enti civili, a partire dal ricco archivio comunale. Poste queste premesse, il presente studio si è pertanto proposto di approfondire le vicende dei Casalensi nei secoli XIX e XX, nelle varie loro attività e dimensioni: civili, sociali, economiche, religiose, culturali e più estensivamente in ogni altra attività rilevante che sia rimasta documentata. -
Li chiamarono Bersaglieri. I ragazzi che inventarono il rugby a Rovigo e dintorni
Le vicende dei ragazzi che giocarono il rugby dei pionieri in un appassionante viaggio a ritroso nel tempo. Dalle origini delle prime squadre venete alla parabola del rugby padovano e rodigino attraverso il ventennio fascista, la guerra e il primo dopoguerra. Le corse sui campi di rugby furono i pochi ricordi felici di una gioventù tormentata, dolorosa e da dimenticare in fretta. Il libro è dedicato a quei ragazzi, perchè non vengano dimenticati. -
L'amore è lo spunto di questa finestra
La presente raccolta di pensieri, poesie, canzoni e disegni incentrati sull’amore fa parte di alcune strade percorse dalla mente delle persone, sono percorsi il più delle volte naturali e intimi. Si passa attraverso vari sentimenti, che ci colpiscono senza eccezioni. Le idee che hanno ispirato questa piccola “fatica” sono quelle di una qualsiasi persona come tante o, forse, come poche e senza genere di punto di vista. Sono il frutto della fantasia dell’autore o almeno così si dice. La finta assenza di linearità è da considerare voluta e segue il nostro umore che, come nelle montagne russe, passa da un picco all’altro senza apparente motivo. Si viaggerà tra la delusione, l’amore, la rabbia, la tristezza e il sogno per arrivare alla speranza e al nuovo. La speranza che pone l’autore è quella di allietarvi e farvi sentire meno soli, nel vostro mondo fatto di pensieri mai pronunciati, che avreste sempre voluto esprimere magari, qualsiasi essi siano. -
Terra e mare a Dignano d'Istria
Il racconto di queste pagine è ambientato a Dignano d'Istria e nei suoi dintorni nel periodo dal 1980 al 2000. È una storia autobiografica, che parla di vita quotidiana, di usanze, costumi e tradizioni dell'Istria meridionale. La narrazione si sviluppa tra vicende storico-culturali e l'amore per la famiglia e la natura. Racconta di terra e di mare, accennando al passato e descrivendo con cura la quotidianità di quegli anni. È una lettura adatta a tutti: ragazzi, adolescenti e adulti, perché racconta di cambiamenti epocali di fine millennio vissuti da un ragazzo di origini italiane in una delle cittadine istriane più caratteristiche. -
Pietre, muri, panorami, storia e storie. Un viaggio nel bacino del Piave
Un percorso lungo la valle del Piave seguendo il fiume dalla sorgente fin quasi alla foce dove il fiume stanco di scavare i versanti dei monti e trasportare massi di ogni dimensione, quasi sfinito, si adagia in pianura e si porta dietro solo argille e sabbie. È un viaggio lungo il Piave e i suoi affluenti alla scoperta delle formazioni rocciose dei monti che gli fanno da corona, dalle Dolomiti alle Prealpi. Di molte di quelle pietre si illustra la loro genesi e si segue la strada percorsa per finire a parlare dei tanti manufatti che l'uomo ha costruito con quei materiali. Come non raccontare poi alcune storie, anche personali, che hanno origine dalla passione, quasi amore, per le montagne che il Piave attraversa e disegna. Solo una deviazione doverosa dal bacino del Piave per parlare del coneglianese, dove l'autore vive da cinquanta anni, dopo aver trascorso i primi venti come figlio del grande fiume che tanto ha condizionato il suo sentire. -
Stìàni de Stìàni. Sempre sia lodato. Viaggio nella cultura e nella mentalità di un tempo attraverso racconti, versi, personaggi, descrizioni e balli della tradizione popolare vicentina e veneta
Viaggio nelle tradizioni popolari venete, in particolare pedemontane e vicentine, per riscoprire la cultura e la mentalità di quella civiltà contadina tra fine 1800 ed inizi 1900 sulla quale si fondano le radici identitarie di un popolo. Perché Stiani de stiani? Per riferirsi al tempo passato vi sono almeno tre espressioni dialettali: na volta (una volta) oggi ricorrente, con la ""v"""" che può essere appena accennata o masticata, quasi muta (nel qual caso si trova scritto na 'olta), oppure par la passà (per il passato, in passato), e stiani, la nostra parola, indispensabilmente e solo al plurale, non più di uso comune."" -
Lavinija e il sonaglio
Una giovane famiglia italiana, diretta per le vacanze all'isola di Rab (Arbe), scompare misteriosamente. Ancora una volta il Capitano della polizia chiede aiuto all'amico fraterno Armano Palo, avvocato italiano da tempo in pensione, che accetta di partecipare attivamente alle indagini spezzando bruscamente il suo tranquillo e quasi monotono ritmo di vita. Mentre il blu intenso del mare che bagna quell'incantevole isola sfuma pietatamente nel giallo, le grigie e lucide pietre della città vecchia si tingono del colore della passione. Dentro le antiche mura si consuma una storia d'amore tra note di idillio e tormento, sentimento ed emozione. Due anime si incontrano regolarmente nel cuore delle notti arbesane vivendosi l'un l'altra e confidandosi segreti. Righe di profonda introspezione mettono a nudo paure e debolezze tipicamente umane. Come conchiglie consegnate dalle onde riaffiorano i ricordi delle loro vite, tra quelle spicca una pietra dai contorni smussati, metafora di un'agghiacciante vicenda storica avvenuta, proprio in quei luoghi, in un tempo non troppo lontano. -
In virus veritas
Il passionale Commissario Martoni, dopo una crisi esistenziale che lo porta a scoprire nuove dimensioni interiori, viene riportato all'attività investigativa da un collega americano dell'Interpol. Si trova così sulle tracce di eminenti figure della finanza internazionale. L'indagine porta Martoni ad occuparsi della vicenda di un giovane e colto vescovo che trova la morte all'inizio del suo mandato pastorale in terra veneta, dove si risveglia in Martoni un profondo sentimento identitario. Nel contempo la pandemia di COVID-19 affligge il pianeta, mentre gli eventi portano Martoni ad incontrare negli Stati Uniti un singolare guru massmediatico ed un'attraente virologa. La vicenda si articola in diversi luoghi del mondo, tra i quali un arcipelago del Pacifico in cui nasce una nuova corrente religiosa il cui leader gesuita si rivela una figura determinante per le sorti dell'umanità e per l'esito dell'indagine. -
Polo Marco. Il mercante di computer
In queste pagine il racconto della intensa vita di Giorgio Palesa, imprenditore impegnato per oltre 55 anni nel mondo della informatica, della quale è stato precursore nel Veneto proponendola (agli albori) a centinaia di aziende. Ha saputo costruire con caparbietà, giorno dopo giorno, la propria fortuna di uomo con il pallino degli affari, per metterli a segno con abilità e lungimiranza, ma soprattutto con grande fiducia nel futuro. Dando vita ad una lunga serie di aziende e negozi, per diventare prima socio di un importante Gruppo informatico trentino poi del più importante Gruppo in Italia in qualità di socio di VARgroup S.p.A. quotata in Borsa. Ha coniugato l'impegno nel mondo imprenditoriale con quello politico e sociale, oltre che culturale, avvicinandosi a molte Istituzioni, nelle quali è diventato un protagonista. Palesa racconta delle molte tappe del suo ""viaggio"""", pieno di """"avventure"""" e persone conosciute, partendo dalla sua Venezia (dove è nato nel 1941) per inseguire i suoi obiettivi ed i suoi sogni. Emulo di Marco Polo il cui nome, alla rovescia, era il suo soprannome da ragazzo."" -
Autonomai. Dalla nascita della Liga Veneta al referendum sull'autonomia
«Il tema dell'autonomia del Veneto ha un percorso lungo nella storia regionale, spesso intrecciato con le più recenti vicende politiche della Liga Veneta e della Lega Nord. Il referendum del 2017 ha dimostrato che la richiesta di una maggior autonomia del Veneto è trasversale e fortemente richiesta dalla maggioranza dei cittadini di questa regione. Finora tale istanza è stata ignorata, banalizzata e ostacolata da alcune forze politiche e da molti esponenti di altre regioni. In quarant'anni non è mai stato possibile ottenere alcuna nuova competenza dal governo centrale, sia pur con strumenti democratici. L'autore, ripercorrendo soprattutto le vicende della Liga Veneta e della Lega Nord, pone una domanda cruciale, comunque la stessa di chi è andato a votare al referendum: il Veneto otterrà mai una maggiore autonomia economica e gestionale? Quando e come?» -
Bettina. Una storia quasi vera
Bettina Weber vive tra le Alpi svizzere, in una dolce vallata dove tutti si conoscono e cercano di aiutarsi l'un l'altro, quando serve. La sua vita di medico ortopedico cambia improvvisamente con la morte della madre Carolina. Il suo testamento pieno di affetto per la figlia le comunica che suo padre, che non ha mai conosciuto, vive invece in Italia, ha una famiglia, dei figli... Questo romanzo breve di Elisabeth Müller cattura il lettore e lo coinvolge nelle emozioni di una giovane donna affermata che desidera recuperare il vuoto di un padre sconosciuto e forse anche di un giovane amore finora non ancora incontrato. -
La luce del tramonto
Perché Roberta si è uccisa? Nella prima periferia del profondo Nordest, tra burocrazia e faccendieri, sgangherati campetti e ricchi centri sportivi, tra realtà vera e virtuale, cerca risposte l'ispettrice Beatrice Scalzi, alleata per forza di un impiegato precario, ossessionato da un improbabile libro sui cantautori, più o meno noti, dell'altro millennio. Ci sono sciami di brasiliani a caccia di cittadinanze e dipendenti comunali sempre sull'orlo di una crisi di nervi, lontanissimi dalla pensione e dalla felicità. C'è una donna che sopravvive al lutto del figlio, un'enigmatica suora alla mensa dei poveri, un segugio della carta stampata nel pozzo nero di un clan criminale. E una bambina di cui si sono perse le tracce.