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La dottrina della libertà. Dialogo tra Fichte e Sartre
Il saggio ricostruisce la sottile trama di nessi fra due pensatori che hanno fornito risposte diverse ad alcuni grandi temi dell'esistenza umana: coscienza, libertà, assoluto. Senza mai forzare le analogie che vengono rilevate solo quando s'impongono, si ricostruiscono le posizioni di Fichte e di Sartre in un dialogo tematico ricco di corrispondenze e rimandi. Pur appartenendo a due realtà filosofiche storicamente separate e distanti, pur seguendo metodologie e terminologie nella sostanza differenti, entrambi incarnano la figura dell'intellettuale engagé che non si accontenta di interpretare la società in cui vive, ma si propone di cambiarla. Ma soprattutto entrambi sono animati dalla stessa inesauribile esigenza che resta il vero leitmotiv di tutta la loro opera: la costruzione di un grande sistema della libertà. -
Gli enzimi per il trattamento di manufatti artistici
Gli enzimi sono catalizzatori biologici capaci di modificare la velocità di reazioni chimiche di trasformazione di vari substrati negli organismi viventi, o secreti all'esterno. Di particolare interesse sono quelli che accelerano queste reazioni, così da farle avvenire in tempi brevi. Negli ultimi decenni il progredire delle scienze biologiche e delle biotecnologie ha reso possibile ottenere molti enzimi in forma purificata da varie specie viventi, così da renderli facilmente disponibili come comuni reagenti chimici. La fondamentale differenza tra i convenzionali reagenti chimici è il duplice livello di specificità degli enzimi: la selettività verso il tipo di substrato su cui agire, e la capacità di catalizzare una specifica trasformazione. Attualmente gli enzimi idrolitici sono quelli che trovano maggior applicazione nella conservazione e restauro dei Beni Culturali: per la rimozione di sostanze filmogene invecchiate, rimozione che altrimenti verrebbe condotta con materiali tradizionali, come i solventi organici, gli acidi e gli alcali, con scarsa selettività e maggiore rischio di tossicità per l'operatore e di impatto ambientale. Le positive esperienze condotte in questi decenni a livello internazionale dimostrano inequivoca¬bilmente che questo preziosi reagenti devono diventare materiali di elezione nella dotazione dell'operatore in vari settori del restauro. -
Il PCI in Veneto. Fonti e appunti per una ricerca storica. Atti del Convegno regionale (Padova, 2 ottobre 2021)
"Il PCI nel Veneto"""" raccoglie le relazioni svolte nell'omonimo convegno organizzato a Padova nel 2021 dalle sette Fondazioni venete che amministrano e conservano il patrimonio culturale delle federazioni provinciali comuniste e dal Centro studi Ettore Luccini. Questa pubblicazione, la prima raccolta organica di fonti e testimonianze sulla storia del Pci in Veneto, intende promuovere la ricerca e lo studio sulla storia del Partito comunista, approfondendo un'indagine da sviluppare in dimensione regionale. Il volume è articolato in tre parti. La prima ricostruisce il contesto e le diverse caratteristiche del Pci nel Veneto lungo i settant'anni che vanno dalla fondazione del Partito sino al suo scioglimento, il ruolo dei comunisti nella Resistenza, il rapporto tra Partito comunista e mondo del lavoro (il sindacato e le categorie produttive), la presenza e l'attività delle donne nel Pci. La seconda parte descrive il ruolo e le caratteristiche del Partito comunista nelle sette province del Veneto e delinea alcuni aspetti dell'attività archivistica e di ricerca relativa al Pci nei diversi territori. L'ultima parte raccoglie le testimonianze di alcuni dirigenti regionali del Pci che rievocano la loro esperienza di vita e di lavoro all'interno del Partito e nelle istituzioni." -
Esser donne e comuniste. Storia delle donne del Pci di Padova 1921-1991
"Esser donne e comuniste"""" ricostruisce la storia delle donne del Pci di Padova dalle origini fino allo scioglimento del partito nel 1991. Sulla base di una articolata documentazione d'archivio, sono esaminate le origini e l'evoluzione della militanza femminile e viene osservato il modo in cui la questione femminile è stata affrontata e percepita dal partito padovano. Attraverso l'analisi delle attività svolte dalle donne padovane del Pci sono ripercorse le principali lotte da loro condotte: dall'opposizione antifascista nella fase resistenziale alle battaglie per la pace, il lavoro e la tutela della maternità negli anni Quaranta e Cinquanta, dalle lotte per i diritti civili negli anni Sessanta e Settanta fino alla rivendicazione della propria «diversità» in quanto donne negli anni Ottanta. Facendo dialogare la dimensione locale con quella nazionale, viene così tracciato il percorso che ha portato le militanti padovane a partecipare alla vita del Pci non solo in quanto comuniste, ma anche in quanto donne. Dall'esame dell'attività femminile, dei dibattiti nel partito e dell'atteggiamento dei dirigenti emerge un quadro complessivo caratterizzato da luci e ombre che dimostra quanto questa """"altra parte della storia"""", oltre che poco conosciuta, sia stata anche accidentata e tutt'altro che lineare: un percorso costellato da successi e conquiste, ma anche da difficoltà, pregiudizi e ostacoli non sempre facili da superare." -
Polimeri di sintesi per la conservazione della pietra
Il mercato dei prodotti per il restauro, troppo di nicchia per poter sostenere una ricerca mirata, ha sempre ""preso a prestito"""" materiali nati per altri settori. Non sempre però per le resine sintetiche sono state fatte valutazioni di resistenza nel tempo che potessero fornire un buon margine di sicurezza per l'integrità dell'opera. Questo agile volume si propone di presentare in maniera unitaria i materiali di sintesi che trovano attualmente utilizzo nel settore del restauro lapideo (esteso naturalmente non solo alla pietra ma ai laterizi e alle malte), senza perdersi in una trattazione chimica che viene rimandata ai testi classici. Il lettore troverà quindi esposte le caratteristiche delle principali classi di polimeri (e non solo), con particolare riguardo alle modalità applicative, alla sicurezza per l'operatore, alla resistenza nel tempo. Vengono riportati sinteticamente anche esempi di applicazioni di prodotti commerciali su monumenti, tratti sia dalla letteratura che dalla esperienza personale dell'autore, così come i risultati di studi comparativi, che hanno spesso messo in evidenza le problematiche di questo settore. Un volume rivolto quindi ai restauratori e agli operatori del settore, mirato a chiarire gli interrogativi che nascono """"sul campo"""""" -
L' anagramma della stella
Mettiti comodo, steso su un prato quando il cielo si accende, oppure seduto sulla tua poltrona preferita affacciata sulla finestra, quando la notte profuma di storie e stelle. E sogna. Questa è una storia di stelle. A partire da mamma Rosa, testarda e sfacciata, il big bang di questo universo in cui il mondo umano passeggia assieme a quello animale. Rosa è una stella caduta sulla terra. Una stella un po' insolita, fuori dai cliché che disegnano le creature celesti con tratti delicati e voci angeliche. La sua grazia si esaurisce nel nome, profumato come uno dei fiori più belli che la natura ci regali, ma dal carattere ""spinoso"""" e un po' ribelle. Piccola e tarchiata, gambe tozze, ma due occhi chiari che tradiscono la sua natura celeste e, soprattutto, un cuore grande, in cui spingere dentro tanti piccoli randagi in cerca di un rifugio per ripararsi dalla tempesta della vita di strada. Chi a undici anni viene spedito a lavorare lontano da casa, senza un posto dove dormire e nulla da mangiare, sa bene cosa significhi sentirsi randagi. Lo ha provato sulla propria pelle e non se ne dimentica davanti a quegli occhi incastonati come perle su una pelliccia arruffata che ti guardano e invocano aiuto. Sì, Rosa è una gattara, ma sarebbe riduttivo fermarsi qui per raccontare la sua storia, quella dei suoi compagni di avventura e quella dei tanti Sirio, Claretta, Achille, Tyson, Milady, Gea,... protagonisti miagolanti, abbaianti, belanti - e chi più versi ha più ne metta - di """"L'anagramma della stella"""". Meglio lasciarsi solleticare dalla curiosità ed entrare in un vecchio casolare immerso nella campagna veneziana pronti a scoprirvi un angolo di paradiso."" -
Mago bianco. Vita e segreti di Pietro d'Abano, Medico ed eretico
Pietro d’Abano (1250-1315) è un genio avvolto nel mistero. Uno di quei pionieri della scienza, quando ancora si chiamava magia, che propiziarono l’uscita dal Medioevo e l’avvento del Rinascimento. Fu filosofo, astronomo e astrologo, ma soprattutto medico, e per questo a lungo perseguitato dall’Inquisizione, che ben tre volte cercò di condannarlo al rogo come eretico e negromante. Le sue opere sono note agli studiosi, ma poco si sa della sua vita. Anzi, delle sue vite. Perché, in un’epoca in cui il solo viaggiare era un azzardo, dopo l’adolescenza tra Abano e Padova fuggì a Costantinopoli, dove imparò le lingue e le arti mediche, quindi visse dieci anni nella nuova capitale d’Europa, Parigi, da insegnante alla Sorbona, e infine tornò a Padova, dove diede inizio alla sua famosa scuola medica, prima di sparire letteralmente dalla faccia della terra. Ma la morte è solo l’ultimo degli enigmi di Pietro d’Abano che queste pagine intendono svelare. -
I pigmenti dell'800
L'Ottocento è stato senza dubbio il secolo più importante per lo sviluppo del colore come lo conosciamo oggi. Con i primi, incerti, passi della chimica moderna compaiono alcuni pigmenti destinati a imporsi negli atelier degli artisti, per arrivare fino a noi: cobalto, cromo, zinco e cadmio sono i nuovi elementi che andranno a riempire le tavolozze, tra una diffidente cautela e una entusiastica adozione. L'affinamento dei metodi di sintesi e la complessità nella composizione dei colori, con le parallele progressioni dello sviluppo tecnologico e quello commerciale, porteranno alla quasi totale scomparsa della conoscenza dei materiali da parte dei loro utilizzatori finali, ossia gli artisti, lasciando anche spazio ad adulterazioni e formulazioni fallimentari. I pigmenti della tradizione verranno ripresentati in forma più pura, mentre alcuni pericolosi protagonisti, come il bianco di piombo e i verdi arseniosi, continueranno a mietere vittime in attesa delle normative sulla sicurezza del secolo successivo. Si tratterà di un difficile viaggio tra i trionfi della scienza, celebrata dalle esposizioni universali, le correnti artistiche alla ricerca di nuove rese del colore, e le sperimentazioni rese possibili dagli avanzamenti tecnologici, ma nascoste dietro le barriere dei segreti industriali. Un viaggio che richiede come sempre un minimo di spirito d'avventura e di curiosità nei confronti dell'ignoto. -
Disabilità: la storia, il linguaggio, la condizione, la convenzione ONU
Il presente Quaderno dà avvio alla Collana Per una Nuova Cultura della Disabilità che vuole contribuire alla creazione di un nuovo approccio culturale e sociale nei confronti della condizione di disabilità, per consentire una piena partecipazione e inclusione sociale. Al tempo stesso, tale Collana si offre per essere uno strumento di lavoro di riferimento per professionisti, esperti nell'ambito del disability management, oltre che per volontari i quali condividano un impegno comune nella tutela dei diritti delle persone con disabilità. A tale scopo vengono inizialmente ripercorse le tappe storiche di maggior rilievo e i cambiamenti sociali e culturali nel corso delle differenti epoche che hanno interessato il modo di concepire la disabilità. Viene successivamente realizzato un focus sull'evoluzione concettuale e culturale che ha portato a significative modifiche del lessico, degli approcci e delle politiche in materia di disabilità. Un'attenzione particolare è data alla ""condizione umana"""", al carattere di dinamicità della stessa e di peculiarità a seconda del singolo individuo. A conclusione del presente volume viene trattata la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità che pone al centro del sistema di tutela della disabilità la parità di trattamento e l'uguaglianza dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone con disabilità e che rappresenterà quel filo conduttore di riferimento per gli approfondimenti dei futuri Quaderni."" -
I 60 anni della carta di Gubbio. Strategie per la salvaguardia dei centri storici
Dal 17 al 19 settembre 1960 si tiene a Gubbio un importante convegno sul tema della Salvaguardia e il Risanamento dei Centri Storici, promosso da otto Comuni italiani: Ascoli Piceno, Bergamo, Erice, Ferrara, Genova, Gubbio, Perugia, Venezia. Siamo nell'Italia che usciva faticosamente dalle ferite del secondo conflitto mondiale. A distanza di oltre 60 anni da quel settembre del 1960, Italia Nostra, con le Università ""Lumsa"""" di Roma, """"Giustino Fortunato"""" di Benevento, la Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio della """"Sapienza"""" Università di Roma e con la collaborazione dell'Associazione Nazionale Centri Storico Artistici, ha ricordato quei giorni organizzando una serie di iniziative che avessero per tema quello che fu alla base della Carta di Gubbio. Sono stati invitati a partecipare gli 8 Comuni firmatari della Carta e quelle città d'arte che hanno ottenuto riconoscimenti sia internazionali (Matera, prima città italiana a essere stata designata Capitale Europea della cultura nel 2019, a cui ha fatto seguito, per il 2025 Gorizia con Nova Gorica), sia nazionali dal MiC come Capitali italiane della Cultura (Lecce, Palermo, Parma, Procida e altre). Si è iniziato con un primo seminario preparatorio a Bologna (30 gennaio 2020), a cui è seguito il convegno di Benevento (22 ottobre 2020). Nella serie di seminari romani nel corso del 2021, che hanno concluso questo lungo, ma stimolante percorso, si è voluta ribadire l'attualità della Carta di Gubbio, rispondendo alla necessità di un esame critico della situazione attuale che ne ha reso più difficile l'applicazione; ponendo altresì l'obiettivo di far partire ricerche mirate e di dare corpo a proposte operative conseguenti all'analisi in campi diversi: economico, urbanistico ed edilizio, di sicurezza sismica e di preparazione culturale."" -
Gente di terraferma. Una quasi storia di Mestre raccontata attraverso trentacinque interviste
"Ogni limite ha la sua pazienza""""; è vero che è solo una battuta del padre della comicità di casa nostra, il mitico Totò, ma ci ricorda che sorridere può essere la modalità giusta per iniziare una camminata attraverso una città, fermandosi per incontrarne protagonisti, più o meno noti. Una battuta che può voler dire che dopo tanto tanto tempo trascorso su questo pianeta, addirittura a cavallo di due secoli, viene finalmente voglia di mettere da parte certi preconcetti e di ascoltare quanti, da anni, ti invitano a raccogliere in un volume articoli ed interviste, coerentemente con il lavoro di una vita. Facendolo per raccontare e raccontarsi, ma anche e soprattutto per il piacere di far conoscere persone, storie ed aneddoti che altrimenti non avrebbero altre strade. Il libro raccoglie le conversazioni con insegnanti, medici, scrittori, forze dell'ordine, ristoratori, professionisti, sportivi, artisti e molti altri. Un modo per portare in primo piano mestrini o comunque persone che hanno a che fare con Mestre, non tutti noti, e per far conoscere storie ed aneddoti che diversamente non sarebbero mai stati ricordati. Attraverso questi racconti, le memorie e le considerazioni dell'autore, si cerca di far rivivere il passato, raccontare il presente ed ipotizzare il futuro della città." -
Pittura e decorazione in Palazzo Cordellina a Vicenza
Questo terzo numero della rivista documenta il più importante cantiere-scuola organizzato e gestito dal Corso di restauro dell'Engim Veneto nei suoi ormai trent'anni di vita. Un'esperienza che ha visto docenti e allievi avvicendarsi nelle stanze di Palazzo Cordellina per oltre un quinquennio, mettendo in pratica le metodologie e le tecniche più avanzate apprese nelle aule e nei laboratori della scuola. Al centro del restauro, Palazzo Cordellina, uno degli edifici simbolo della Vicenza del tardo Settecento, che nelle sue sale custodisce uno dei più splendidi complessi decorativi della città, dovuto alla maestria di Giacomo Ciesa, Paolo Guidolini e David Rossi. Indice: Renzo Fontana, Editoriale; Chiara Visentin, Le ""vite"""" di Palazzo Cordellina; Chiara Rigoni, Pittura e decorazione: Giacomo Ciesa, Paolo Guidolin, David Rossi; Renzo Fontana, Modelli antiquari e numismatici nella decorazione del palazzo; Umberta Trevelin, Tecniche decorative; Patrizia Peruzzo, Intonaci, stucchi e doratura, Francesco Rizzi, Analisi diagnostiche; Roberta Giorio, Aspetti conservativi. Interazione fra l'attività di restauro e l'ambiente; Fiorella Soffini, Aurelia Rampon, Elena Zironda, Il restauro delle decorazioni pittoriche; Serena Franceschi, Adelmo Lazzari, Rilievo digitale per la documentazione, lo studio e la ricostruzione interpretativa del cassettonato ligneo della Sala Dalla Pozza."" -
Carlo Caccia
In questo libro vi sono i primi due romanzi che percorrono la storia di Carlo Caccia; il primo dal titolo Carlo Caccia e il secondo Il peso delle piume. Se il secondo ha già visto la luce il primo è assolutamente inedito. L'ordine è voluto in quanto Carlo Caccia vede la genesi dell'investigatore. -
Gli occhi addosso
Ad un certo punto abbiamo bisogno di sapere come vanno le cose, abbiamo bisogno di chiarezza... Non sempre la verità è quella che ci aspettiamo, alle volte potrebbe essere una doccia fredda. Il protagonista i questo libro ha deciso di andare fino in fondo, di sfidare tutto e tutti pur di conoscerla, questa verità. -
Odissea di un artigliere alpino. Memorie di guerra di Luigi Rodighiero
In questo libro sono raccole le drammatiche vicende della seconda guerra mondiale vissute da Luigi Rodighiero, classe 1917. La cartolina arriva il 4 aprile 1938, da soldato di leva diventa soldato di guerra: si sposta dalla Spagna, alla Francia alle montagne del Montenegro e finalmente nel 1945, il felice ritorno a casa dopo sette anni dal momento della partenza. -
Quinto non uccidere
Testa rasata, corpo lavato, gola tagliata di netto. È la firma di un assassino seriale. Ma anche il solo legame tra le vittime. Per il resto, la scelta sembra legata al caso. L'investigatore privato Carlo Caccia si trova coinvolto e, per lui, il coinvolgimento non significa soltanto portare ordine nel caos apparente generato dal killer... -
L' ultimo canto del grillo. Favole per quattro stagioni
Libro di favole, rivolto ai bambini con i disegni di Pietro Tinelli. All'interno delle favole, i cui protagonisti principali sono gli animali, si trovano riferimenti che danno valore al lavoro, alla pace, al sentimento della famiglia dell'antica civiltà contadina e la favola, saggiamente, salda concetti vecchi con i nuovi, l'antico con il moderno. -
Racconti andalusi
Una Spagna, ove tra le mura delle antiche famiglie andaluse custodi dell'orgoglio e dell'onore dei loro ""hidalgos"""", affiorano le radici di un lontano mondo medioevale e si intrecciano storie affascinanti che si perdono nel tempo. In Andalusia, terra di contrasti ove convivono il normale e il paranormale, l'amore e l'odio, tutto è colore e sensualità, e quello che scorre nelle vene è sangue denso, nero come un cavallo arabo o un toro miura. Qui la morte è un gioco, come lo è la vita."" -
La lemniscata. Storia di due vite
La grande storia distrugge le vite, come un erpice che sminuzza la terra e rende tutto uguale nella sofferenza, gli individui per resistere si scavano una tana mimetizzandosi. La vicenda di Olga e Aldo, nata nella sofferenza e nella passione, è invece seme di speranza. Due vite che si incontrano e, reciso da subito il loro legame, sono obbligate a percorrere cammini diversi: vite dissimili con una eredità comune che rappresenterà la continuità delle loro esistenze. -
Le stelle di Silvelle, i Pattaro. Storia, memorie e testimonianze di una famiglia
L'autore, Luiz Pataro che è nato e vive in Brasile, è un appassionato ed attento culture della storia e delle tradizioni della sua famiglia che è di origine italiana, veneta più precisamente. Con questo suo libro egli ci fa conoscere, con quelle della sua famiglia, anche le tante ed umanissime pagine di storia dei nostri emigranti andati nel sud America... a catar fortuna e un destino migliore. Brava gente, questi nostri emigranti, sempre e nonostante tutto, ricchi di umanità e di coraggio e che continuano ancora a portarsi nel cuore e nella vita di tutti i giorni, quei valori e modi di essere che forse sanno di antico ma che costituiscono per tutti - anche per noi che siamo rimasti in Italia - quel patrimonio e quella eredità umana che non possono essere dimenticati. Per tutto questo il libro di Luiz Pataro sembra un racconto favoloso come se narrato durante il filò - perché anche in talune parti del Brasile presso le numerose comunità Venete si fa ancora il filò! nel quale pare risonare la nostra parlata, el talian, che lì è ancora conservato ed è diventato una sorta di lingua franca che vuole essere una rinnovata attestazione di appartenenza e di affettuosa continuità con la Patria delle origini.