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Specchio delle mie trame
I racconti che compongono la silloge sono una sorta di epifanie allo specchio: i sei personaggi, ciascuno a modo suo e con una propria storia alle spalle, si ritrovano improvvisamente, e a volte inaspettatamente, a sperimentare una nuova percezione di se stessi che spesso sconvolge le loro vite. Uno specchio può diventare una macchina infernale, un caleidoscopio nel quale la vita precipita per rivelare la sua vuotezza, la sua inconsistenza; e nel quale le storie dei personaggi si rivelano nella loro essenza più drammatica. I sei racconti hanno una loro autonomia narrativa, ma si leggono al tempo stesso come capitoli di un'unica storia: quella di uomini davanti a uno specchio che improvvisamente li mette a nudo, spogliandoli della loro quotidianità. È lo stesso rischio che, davanti a questo libro-specchio, corre il lettore il quale, a ogni pagina, potrà incontrare inaspettatamente una parte di sé, un ricordo, una falsa dimenticanza, che la sua coscienza ha isolato come un virus da cui proteggersi, ma che lo specchio impietosamente gli restituisce. -
C'era una volta una gatta...
Destino, fatalità. Quante volte può averci sfiorato senza svelarsi, quante volte invece ha contribuito a deragliare i monotoni binari della nostra vita. Fatalità imprevedibili che possono impattare il nulla ma anche e purtroppo intrecciarsi con altri destini. In questo romanzo è un vaso in caduta libera a innescare una storia da cui si dipanano altre impensabili storie. Protagonisti un commissario di polizia reduce da una perdita dolorosa, Valeria Allegria, carica di esuberanza, scaltrezza, capacità ma soprattutto di intuito dal tocco musicale con cui riesce a penetrare scenari nebulosi, a volte assai imprevedibili, una donna con un carattere forte, ma anche gentile, golosa e godereccia: guai a farle mancare un cornetto alla crema per colazione!; una gatta tale Cenerina che ama sniffare le piante; Giacomo Puddu, orefice, con la passione per l'arte. Il germe del dubbio nasce quasi subito ed è inevitabile che il commissario inizi a indagare. In sella al suo motorino, e avvalendosi di una squadra prevalentemente al femminile, ci guiderà fino alla soluzione che metterà a nudo una realtà, quella di oggi, in cui il falso gareggia con il vero in una lotta all'ultimo tono. -
Non so nulla dell'amore
Il protagonista, di cui non vene mai svelato il nome, vive in una non meglio precisata metropoli statunitense e lavora come direttore in un negozio di abbigliamento. In compagnia di amici trascorre le notti tra party e cene, lasciandosi scivolare la vita addosso con leggerezza e spensieratezza. Obiettivo a breve termine vivere a pieno i trent'anni. Affamato d'amore e di sesso non si lascia sfuggire un'occasione convinto che la fedeltà non sia una condizione realistica dell'essere umano. L'incontro con una bellissima bionda dal passato tormentato gli riserverà non poche sorprese. Un romanzo di gesti, sospiri e notti di passione, di ricette da copiare, di riflessioni senza veli da meditare. Ippolito, con astuzia degna del suo protagonista, mescola ingredienti sempre cari al pubblico femminile con camei di inusitata sincerità al maschile. Una sorta di manuale da consultare per capire cosa pensano gli uomini in certe situazioni. Ma anche una storia che scava a fondo nella psicologia umana e nelle contraddizioni che si nascondono dietro una parola che vuol dire tutto e nulla: amore. -
In oltre
Una silloge che appare come una sorta di autoanalisi, una terapia, che passa attraverso la conoscenza profonda della lingua plasmata a tradurre una difficile esperienza di vita, un viaggio dell'io che, frantumato dal dolore, tenta di riemergere, di sperare in una possibile felicità. Una terapia fatta di parole. Parole piegate, cesellate, affilate come un bisturi, usate come strumenti di filologica precisione nell'esame, impietoso e pietoso al tempo stesso, della conoscenza di sé. La rosa, metafora vissuta e simbolo concreto dell'impulso inarrestabile a risorgere, offre le coordinate con cui la prosa poetica, che si alterna ai versi, può riuscire a raccontare, decodificare, interpretare, dare un senso al percorso tormentato di un in che anela all'oltre. Un percorso così importante da risultare affiancato, nei passaggi emblematicamente più tormentati, dalle immagini di notevole profondità e raffinatezza grafica realizzate da Giovanni Balderi. Una poesia al tempo stesso ricerca e percorso catartico attuato attraverso una scrittura tanto ricca di immagini quanto raffinata nelle sonorità, nelle scelte lessicali, negli inconsueti accostamenti sensoriali, nelle antitesi così abilmente cercate da sembrare assolutamente spontanee. -
Storie di immaginaria realtà
Una miscellanea di trenta racconti e quindici liriche, che rappresenta un assaggio del meglio che la quarta edizione del Premio Letterario Streghe Vampiri & Co. ha prodotto a livello lirico e narrativo. -
Fuoco fatuo. Il lato effimero dell'amore
Anni Sessanta. Alessandro e Denise si incontrano una sera in una sala da ballo della loro città, Pistoia, ed è subito innamoramento e passione. Giovanissimi, appena liceali, devono fare i conti con il diverso ceto sociale, le opposte aspirazioni. Mentre lui si trasferisce a Forte dei Marmi per un incarico di portiere di notte in un prestigioso albergo, Denise, ribelle e anticonformista, rompe gli schemi che la buona società le impone e scompare per inseguire il suo irrefrenabile desiderio di successo senza più dare alcuna notizia di sé al giovane amante. Alessandro non si rassegna e continua a inseguire il suo sogno d'amore: tra maîtresse, ricchi imprenditori, registi e attricette, coca e marsigliesi, rock and roll. Ferretti regala lo spaccato di un'epoca e di una generazione. Dà vita a un racconto che è veloce ed essenziale come una canzone di Elvis Presley e insieme è animato da una profonda ricerca di senso, dal continuo scavo sotto la superficie dell'esistenza per raggiungerne il messaggio più autentico. -
Io vivrò nel buio
Interi universi prendono forma dalla penna di Lucietta Trimarco, si popolano di creature inquietanti e apocalittiche visioni, sogni e incubi, fate, elfi, vampiri e stanze perse nelle dimensioni. L'uomo è solo al centro di un cosmo in cui il terrore spesso proviene dagli abissi della mente, un mondo in cui l'unica possibile salvezza è riuscire a smascherare e affrontare le proprie paure. La scrittrice dimostra un'invidiabile capacità nel saper gettare un ponte tra il mondo dei sogni e quello della veglia, finché a poco a poco l'uno trascolora nell'altro in un amalgama originalissimo. Forze terribili e misteriose, inafferrabili e incombenti agiscono sotto la superficie di quotidianità delle sue storie. Elementi risvegliati da casuali combinazioni, da atti più o meno intenzionali oppure filtrati attraverso fratture nella realtà stessa delle cose. Personaggi persi in un cosmo sempre più alieno, estraneo all'essere umano, alla ricerca di un disegno che sbiadisce progressivamente sino a una tragica e definitiva scomparsa. -
Chiudi gli occhi e seguimi
Anni Sessanta. Anna è una ragazza dolce e insicura costretta a vivere in un clima familiare oppressivo dominato da un padre-padrone che maltratta la moglie e per lei nutre solo disprezzo. Il divorzio dei genitori porta finalmente un po' di serenità nella sua giovane vita e rafforza il legame con la madre che lotta duramente per assicurare a entrambe un futuro dignitoso. In balia di relazioni con uomini che in un certo senso fungono da sostituti del padre e dai quali viene inesorabilmente ferita, Anna confonde l'innamoramento con l'amore e la dedizione cieca con la complicità di coppia. Finché un tragico fatto di sangue sconvolge la sua famiglia e la costringe ad affrontare molte avversità, contando unicamente sulle proprie forze fino a prendere consapevolezza che la vera possibilità di cambiamento coincide con il coraggio dei sentimenti. Un delizioso miscuglio di leggerezza e sostanza che ruota attorno a una giovane donna, un romanzo profondo dove il presente si intreccia ai ricordi in una sequenza di immagini e profumi, nostalgie e rimorsi; e dove infine trionfa la vita, sublime e ineluttabile, nella bellezza dei piccoli gesti, nella grandezza delle piccole cose. -
Il delitto di via Luigia Sanfelice
Rincasato a sera tarda, sotto una pioggia torrenziale, il preside Fiorani nota la porta spalancata dell'appartamento, accanto alla sua abitazione, in cui vive la giovane Sandra Anastasi con la sua bambina di pochi mesi. Preoccupato che possa essere accaduto qualcosa di serio, dopo un infruttuoso tentativo di contattare la donna al citofono, si risolve a telefonare al 113. Pochi minuti dopo la sua allerta, l'ispettore Carotenuto e il commissario Semprini giungono sul luogo. Entrati in casa i due poliziotti si trovano di fronte a una scena raccapricciante: una giovane donna giace riversa a terra in una pozza di sangue mentre la sua bambina piange disperata. Le indagini disegnano uno scenario inquietante: chi ha potuto infierire così sulla donna? Forse l'ex marito viscido e arrogante oppure l'amante e padre della piccola sposato e molto noto nell'ambiente medico di Napoli? Il fratello tossicodipendente che ha abbandonato la clinica di recupero in cui era stato mandato? La moglie dell'amante gelosa della relazione? O qualcuno di ancora più insospettabile? Il commissario Semprini che vagamente ricorda il celebre Maigret di Simenon, coadiuvato dalla moglie, riuscirà a fare luce sulla vicenda. -
Il divin uccisore
Ippolito Teuco, simpatico e intelligente investigatore romano, riceve una lettera anonima che inizialmente considera lo scherzo di un burlone. Quando però, alcuni giorni dopo, legge su un quotidiano la notizia dell'omicidio di un apicoltore e del cartello ritrovato dagli inquirenti presso l'ingresso della tenuta, nota inquietanti simmetrie proprio con la lettera ricevuta. Decide così di recarsi in commissariato e consegnarla al suo vecchio amico l'aiuto commissario Ludovico Bace. Ha così inizio la sfida tra le forze dell'ordine e colui che si autodefinisce Divin uccisore. Ma chi è il Divin uccisore? E perché uccide inscenando la legge del contrappasso che caratterizza i nove cerchi danteschi? Ogni vittima, apparentemente scelta in modo causale, è viatico del successivo omicidio: accanto al cadavere viene sempre ritrovato un biglietto in versi che reca gli indizi per scoprire il successivo. Il profiler della polizia lo definisce come un essere tormentato e disgustato dall'ignoranza dilagante in cui versa il genere umano, deciso a farsi catturare sì da poter mettere fine al suo incubo personale: per prenderlo infatti occorre conoscenza letteraria e in particolare di Dante e della Divina Commedia. -
Garou. L'eredità del lupo fantasma
Los Angeles. Un liceo qualsiasi. Un diciassettenne ricchissimo, estroverso e disinibito. Una vita che scorre tra partite di basket, serate in discoteca e compiti in classe. Tutto apparentemente normale, dunque. Se non fosse che Dale Darkwood è un Lupo Mannaro. Anzi, un esemplare Alfa. Un predatore spietato e sanguinario abituato a ottenere tutto quello che desidera. Senza alcuna considerazione per gli altri. Protetto da una ristretta cerchia di relazioni familiari che fa capo allo zio, anch'egli Lupo Mannaro, Dale si trova in difficoltà solo quando la conturbante Elizabeth Highmann invade il suo territorio di caccia al liceo. Come se non bastasse, l'arrivo della giovane coincide con la recrudescenza degli atti contro i Lupi Mannari da parte della cosiddetta Loggia dei Cacciatori. Dale scoprirà a sue spese che nessuno è davvero chi dice di essere e che il pericolo si cela sempre nella piena luce del giorno. Un segreto celato per anni lo costringerà a fare i conti con una temibile eredità e una parentela sofferta. -
Silvia
Tre vicende, i cui protagonisti si trovano ad affrontare l'elemento imprevisto capace di sconvolgere le esistenze più serene. Giovanni, un esperto pilota, durante un volo in solitario diventa cieco all'improvviso e deve chiedere soccorso a terra. Mentre la torre di controllo tenta il tutto per tutto, egli ripercorre mentalmente le difficoltà che sta attraversando nella relazione con la moglie. Riccardo, scrittore e critico, apprende con sbigottimento che nel suo organismo si sono sviluppate delle metastasi tumorali. In stato di choc, accetta di sottoporsi alla radioterapia. Sarà un lungo ciclo di sedute che lo porteranno a contatto con altri malati sfortunati come lui, e che progressivamente gli debiliteranno mente e fisico. L'atmosfera festosa del carnevale di Viareggio è complice nel far sbocciare l'amore tra Enrico, timido studente universitario, e la graziosa e spigliata Silvia, sua coetanea impiegata d'azienda. Le famiglie sono molto amiche e i due giovani, che continuano a vedersi di nascosto, non prevedono serie difficoltà per poter coronare il loro progetto d'amore. Ma sono gli anni Sessanta e Silvia dovrà fare i conti con il perbenismo e le malelingue. Tre persone normali, dunque, che conducono vite tranquille. Tranquille fino a quando qualcosa di inatteso e terribile si abbatte su di loro e sembra travolgerle. Ognuno a modo suo saprà però trovare la forza per reagire alle avversità. -
La villa degli orrori
Un fatto tragico e misterioso sconvolge la tranquilla esistenza di un borgo in collina, un luogo ameno e isolato, lontano dalla frenesia della città. Durante il sopralluogo a villa Mariani, isolata e chiusa da mesi, vengono ritrovati due cadaveri ormai in stato di decomposizione: quello di Felicita Mariani nella veranda, e quello di Fosca, deposta sul proprio letto. Ultima scoperta per le forze dell'ordine la presenza della terza sorella: Faustina, in stato confusionale, seduta in cucina, vaneggia e dichiara di essere rimasta a vegliare le sorelle aspettando lei stessa di essere presa. La lettura dei diari della sorella superstite, la raccolta di varie testimonianze, la relazione dei referti autoptici, consentono agli inquirenti, colpiti dall'assurdità del fatto avvenuto, di procedere con le indagini mentre l'attenzione si concentra sugli aspetti oscuri della famiglia Mariani, da alcune generazioni presente nel borgo di Barrio. Quasi un mosaico di riflessioni, rimandi, commenti che testimoniano come sia diverso il modo di porsi di fronte alla precarietà e contraddittorietà dell'esistenza umana. In un modo o nell'altro i personaggi sono costretti dagli eventi a confrontarsi con l'inevitabile disgregazione dei corpi, interrogandosi sulla possibilità di un'esistenza dopo la morte. -
Il caso del romanzo inesistente
Nel corso di un talk show televisivo, un noto scrittore di best seller annuncia la prossima uscita del suo quarto romanzo. Si tratta a suo dire di un giallo maturato nel mondo della letteratura, frutto di un minuzioso lavoro di ricerca ed elaborazione che lo ha impegnato per oltre tre anni. Il titolo, provvisorio ma rivelatore è Il delitto Proust e l'intento quello di dimostrare il profondo legame tra il celebre autore francese del primo Novecento e la crisi di identità etica e morale in cui versa la società odierna. La notizia scuote il mercato editoriale internazionale: il romanzo viene discusso da importanti critici sulla base di estratti apocrifi e di voci che circolano sui social, si accaparra premi letterari, i produttori cinematografici se ne contendono i diritti e impazzano le prenotazioni in tutto il mondo. Diviene oggetto di imitazioni, cloni, sequestro a scopo di riscatto e l'editore rischia il fallimento. Ma se si tratta di un successo annunciato, perché tergiversare con l'uscita in libreria? Il problema è che il romanzo non esiste. E la storia del manoscritto mai scritto si intreccia con quella sentimentale e professionale del suo autore il quale rimane sempre anonimo fino all'ultima pagina confermandosi indecifrabile anche nell'ultimo gesto che compie. -
L' isola della rugiada
Andalusia fine del 1300. Sul versante atlantico, vicino alla costa della Luz e all'antica città di Bolonia, oltre lo stretto di Gibilterra, una piccola comunità di contadini e artigiani, attiva e solidale, sta riorganizzandosi dopo l'epidemia di peste nera che ha decimato la popolazione. In particolare, Pilar, una giovane donna che ha perduto il marito e un figlio in mare, accoglie bambini abbandonati e porta soccorso ai naufraghi della Baia dei disperati senza badare alla loro razza o religione. Pilar non abbandona nessuno e si prodiga per chiunque si trovi anche solo temporaneamente in difficoltà. Tra i naufraghi salvati da Pilar, in particolare ci sono tre bambini - due maschi e una femmina - che stringono tra loro, in virtù del fatto di essere stati soccorsi insieme, un patto di amicizia per la vita. Quando la piccola Soledad viene rapita dai pirati, gli altri due si gettano al suo inseguimento per riportarla a casa. In un susseguirsi di colpi di scena, incontri inaspettati, rocambolesche fughe, alternando sorrisi, preghiere, crudeltà, affetto ed eroismo, le tessere del mosaico si comporranno nella Bononia dell'Alma Mater Studiorum a Collegio di Spagna. Qui, grazie all'intervento di un illuminato Rettore, i tre ragazzi potranno aspirare a un futuro fatto di riscatto sociale, libertà e speranza. -
Scirocco
Sicilia anni Cinquanta. Teresa è una bambina fiera, sempre di buon umore a dispetto della poliomielite che l'ha resa zoppa. Se le convenzioni sociali la vorrebbero relegata in casa, sottomessa e destinata a una vita di solitudine, le circostanze e, soprattutto, l'affetto dei suoi genitori ne fanno una giovane donna determinata a conquistarsi un proprio spazio. Vittima dapprima dei pregiudizi e poi di una violenza sessuale che nella bigotta Sicilia degli anni Cinquanta la rendono merce avariata, Teresa riesce invece a trovare la forza per reagire e formarsi una famiglia. Rancori e faide familiari segneranno con il sangue il cammino di una donna che di fronte alle avversità acquisirà sempre maggiore determinazione e consapevolezza di sé. L'autrice, anche attraverso un sapiente uso del dialetto, offre un realistico spaccato della Sicilia rurale. -
Sequeri
La giovane Giulia Bernardini scompare, dopo essere stata in palestra e a correre, in una fredda sera di fine novembre. Immediatamente allertati, i carabinieri accertano, tramite l'utilizzo dei cani molecolari che ne fiutano le tracce lungo la tratta casa-palestra e pista ciclabile ovvero il percorso che ha fatto con le amiche per allenarsi, che la ragazza non si è allontanata a piedi ma deve averla caricata un'auto o una moto. Impossibile stabilire se abbia accettato un passaggio o se qualcuno l'ha caricata a forza. Una settimana dopo la scomparsa i giornali accusano gli inquirenti di brancolare ancora nel buio: l'unica cosa certa è che Giulia si è come volatilizzata. Mentre il capitano Lippi, incaricato delle indagini, interroga le amiche di Giulia, i suoi genitori e persino il parroco e l'ex fidanzatino, arriva in suo ""soccorso"""" una contessa decaduta la quale, dopo avergli recitato il Sequeri, antica preghiera rivolta a sant'Antonio da Padova che nelle credenze popolari aiuta a ritrovare ciò che si è perduto, si dichiara convinta di poter scoprire dove si trova la ragazza. Il capitano Lippi e la contessa, forse dotata di qualche potere paranormale, indagano, ciascuno a modo proprio. Il finale lascerà entrambi con l'amaro in bocca."" -
Nostalgia
Eva ha sedici anni, frequenta il liceo, non lega molto coi suoi coetanei, ha una madre affettuosa ma remissiva e un padre che, se beve troppo, diventa violento. Fin qui la sua vita può sembrare quella di una normale adolescente degli anni Duemila. Ma Eva non è una ragazza comune e neppure la sua vita lo è. È perennemente tormentata da un forte e indefinibile senso di nostalgia fin da quando aveva quattro anni e le sue notti sono disturbate da sogni ricorrenti che la vedono nei panni di un bambino, Enrico, rivivere dei normali momenti di vita quotidiana. Vita quotidiana dell'Ottocento. Su consiglio dello psichiatra presso il quale è in cura, la ragazza tiene un diario su cui annota al risveglio i suoi sogni, ma alcuna terapia è in grado di alleviare il suo senso di inadeguatezza. Finché, un giorno nel corso di una lezione di filosofia apprende l'esistenza di una antica dottrina greca basata sull'orfismo. Il nucleo delle credenze orfiche si basa sul presupposto che l'anima una volta morto il corpo è destinata a reincarnarsi. Eva spera di avere finalmente trovato la risposta alla domanda che la tormenta da sempre: perché sogno episodi di vita ambientati nel passato? -
Mostri e maestri
Il labirinto è la rappresentazione di realtà astratte e intriganti, parla della rischiosa complessità del mondo, di vita e morte, di bene e male, di perdizione e redenzione; parla anche di solitudine, di angosce e paure, di segreti gelosamente custoditi. Ognuno di noi ha il proprio labirinto. Nell'accidentato percorso fatto di varianti, incroci, bivi, finte e vicoli ciechi ci misuriamo con il labirinto di coloro di cui incrociamo le vite e le scelte in un caleidoscopico mutarsi di realtà e apparenza. Talvolta un'inesorabile sensazione di smarrimento ci coglie quando una delle nostre scelte ci proietta verso un bivio piuttosto che un altro e al limitare del buio ci attende a braccia aperte l'incertezza e il timore di essere stati inadeguati, di non avere compiuto la scelta giusta. Ma esiste la scelta giusta? Mostri e Maestri è una sorta di viaggio entro e oltre il limite della nostra esistenza. Due i protagonisti, un uomo e una donna, che non si conoscono né si conosceranno, eppure entrambi vedono gli stessi luoghi, attraversano gli stessi bivi, lottano con i propri Mostri, obbediscono ai propri Maestri. Entrambi con il bisogno atavico di fuggire i limiti imposti dal labirinto per spingersi Altrove. Un romanzo che si dipana come un gomitolo di inchiostro novello filo di Arianna che ci spinge a vincere la lotta con il mostro e tornare indietro salvi, ma trasformati e iniziati a un'esistenza diversa. -
Un' ombra
Roma, 16 marzo 1978, ore 9.02: in via Mario Fani il presidente della Democrazia Cristiana viene sequestrato. Come milioni di italiani, Valerio Lo Savio, tecnico di laboratorio presso la facoltà di Fisica all'Università La Sapienza, segue gli sviluppi del rapimento Moro. Tuttavia, per lui il vero dramma è la propria esistenza irrisolta: ha quarantatré anni, vive con la madre ed è innamorato della studentessa Valeria Felici. Le scrive lettere, le telefona a casa. Lei non lo respinge, lo ascolta. Il 20 aprile Valeria Felici viene trovata morta in un laboratorio della facoltà di Fisica. Nella mano destra stringe una medaglietta d'oro con l'effige della Madonna di Pompei e sul rovescio una data di nascita incisa: 26-2-1935. La data di nascita di Valerio Lo Savio, detto l'ombra. Tanti gli indizi contro Lo Savio, ma pure tanti dettagli che non tornano. I superiori del commissario Soccodato che conduce l'inchiesta, però, non vanno per il sottile: da più di un mese si cerca Moro senza risultato, le BR impongono ultimatum. La polizia deve riscattare gli smacchi con qualche successo in altre indagini. Così, pochi giorni prima del ritrovamento di Moro assassinato, Valerio Lo Savio viene arrestato con l'accusa di omicidio e a luglio del 1979 viene condannato definitivamente a trent'anni di reclusione. Il 2 ottobre 1983, domenica con temperatura ferragostana, un secondino lo trova impiccato nella sua cella. E si riapre il caso...