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L' umore del caffè
Franco Danzi, detto il Nero, ispettore di Polizia a Roma viene trasferito, temporaneamente, a Ginepre, piccolo paese della provincia di Livorno, che sorge fra Piombino e San Vincenzo dove è cresciuto. Ginepre, un paesino tutt'altro che tranquillo, è stato teatro vent'anni prima dell'efferata uccisione di quattro giovani sulla spiaggia e scenografia di altre strane morti, archiviate come incidenti. Le indagini si arenarono per mancanza di indizi. Il ritorno in veste di ispettore di Danzi spinge, però, il padre di una delle vittime a chiedere il suo intervento per risolvere il mistero che tormenta non solo i genitori delle vittime ma tutta la popolazione locale. Supportato dal gruppo degli ex-compagni di scuola con i quali riallaccia i rapporti, facendo un tuffo nei ricordi di gioventù, l'ispettore riuscirà, destreggiandosi in una rete di sospetti, casualità ed equivoci, a scoprire la verità. La storia si svolge su diversi piani temporali e racconta la vita più o meno segreta degli abitanti di Ginepre. L'autore utilizza espressioni dialettali e non rinuncia all'ironia tipica della gente che vive lungo il mare, sulla costa toscana, pungente, scanzonata, che non fa sconti a nessuno. Un mistero, alcuni incidenti che si riveleranno forieri di inconfessabili colpe ma anche amicizie, affetti, amori che contribuiscono a delineare vizi e virtù della provincia italiana. -
Le allegre pecorelle
Una giovane donna si offre di stringere un patto col destino e in cambio di un anno di felicità mette a disposizione il resto della sua vita. Si appella al suo diritto di dare e ricevere amore, di scrollarsi di dosso i conflitti con il padre, l'indifferenza della madre, di arginare le storie sfortunate e spesso a senso unico che fino a quel momento hanno, amaramente, costellato la sua esistenza. Ma si può, impunemente, sfidare il destino? E, ancora, ne vale la pena? Quando Simone entra nella sua vita, si rende conto che nulla avviene per caso e che il patto è stato stretto. Grazie a un amore tanto atteso, Biancaluna recupera il sorriso, la voglia di ridere, di confrontarsi con gli altri, di aprirsi alla vita. Ma il suo amore è tanto forte quanto doloroso. Lui non può ricambiarla se non nella tenerezza degli affetti, nella presenza costante, nella gentilezza con cui la tiene per mano nei momenti più difficili. Un amore non corrisposto eppure imponderabilmente amore. Perché un amore platonico può essere appagante anche se ferisce soprattutto nella constatazione che l'altro non ti desidera come tu lo desideri. Così, Biancaluna decide di scrivere una sorta di testamento spirituale in attesa che giunga l'ultimo giorno del patto. -
Surf pensiero
Michele Rizzi, dopo aver cercato di trasmettere il suo amore per il surf attraverso la Surf Art, si cimenta con la scrittura in un'agile raccolta di scritti con al centro l'argomento surf. Una sorta di filosofia di questo sport, per seguire gli insegnamenti e apprezzare i doni che il mare e la natura offrono quotidianamente e, soprattutto, per imparare a sfruttare al meglio qualsiasi possibilità la vita ci offra. Surf pensiero scaturisce da vent'anni passati a surfare, a rincorrere l'onda perfetta. Pensieri che hanno preso forma con modalità, profondità, colori e umori mutevoli. Ed ecco che, dopo avere appreso come scoprire i propri limiti e riconoscere le onde sì da poterle cavalcare al massimo delle proprie potenzialità, Rizzi ci sorprende con aneddoti personali e qualche considerazione filosofica scaturita dalla pratica di questo sport-stile di vita. Non un libro, però, solo per appassionati o cultori del settore, le parole dell'autore scorrono via leggere e potenti portando con sé sia una piacevolissima traccia di ironia che un pizzico di malinconia. Alla fine, ognuno di noi in un momento qualsiasi della propria vita si troverà a dover affrontare l'onda grossa che la vita gli riserva. Che il segreto per non lasciarsi abbattere sia proprio remare e/o surfare al limite delle proprie forze, dunque? -
Lettere al secondo cuore
Un lampo ci attraversa l'anima e un messaggio ci scuote: essere quello che si vive, sentirsi liberi, darsi senza riserve, amare per davvero, sentirsi giganti nell'amore, di quell'amore che esiste come pura forma dell'Essere, riconoscere il senso d'ogni evento, anche dell'abbandono, amare osando l'amore, vivere il momento, glorificare il corpo. L'amore di cui si parla e che si descrive, l'amore intersoggettivo, l'amore che non necessita conferme, racconta come due pensieri possano incontrarsi e amarsi profondamente intrecciati nella carne e, al tempo stesso, potentemente proiettati verso l'infinito. L'estasi si può solo viverla o, tutt'al più cantarla, ed Enrica Giannelli cantandoci la sua esperienza non ci chiede di ascoltarla, così come si ascolta un discorso altrui, ci chiede di cantare con lei. Se lo facciamo risuonare in noi, questo canto ci trasporta in una dimensione orgiastica a-spaziale e a-temporale sì che improvvisamente l'impossibile, l'assurdo, si mostrano veri. La parola poetica si fa strumento di conoscenza che a sua volta si fa carne e uccide ciò che è passato, trasforma la vita, sublima l'esistenza. Un dialogo serrato, a volte dolce ed emozionante, a volte deciso e vero. La poetessa non ha paura di mostrarsi e donare agli altri quello che passa attraverso di lei, e attraverso di lei passa un continuo dirsi duale. -
L' ultimo dei Meadaras. La terra dei draghi. Vol. 2
Secondo volume della trilogia ""La Terra dei draghi"""". L'antica magia lanciata dagli ultimi Signori dei Draghi, i Meadaras, a protezione delle terre libere si sta indebolendo. L'Oscuro Signore pone sotto assedio la città di Amhonùn e si prepara alla conquista dell'intera Terra dei Draghi. Una compagnia elfica viene inviata in cerca di aiuti e per ripristinare antiche alleanze in grado di contrastare l'avanzata dei ripugnanti troll. Nel Fellenrhid, ai giovani Johan ed Elberon, al misterioso Luxi e al potente stregone Carmas si aggiungono il Signore degli elfi stesso e sua figlia Samaire. La loro missione è raggiungere il giovane Re della Baia di Nùn e convincerlo a schierarsi al loro fianco contro le forze oscure. Purtroppo, l'antica alleanza tra uomini ed elfi pare non essere più così salda e toccherà alla giovane Samaire, capace di leggere nel cuore degli esseri viventi, scoprire le vere intenzioni di Helledian. Per fare ciò, tuttavia, dovrà ferire una persona amata e soffrire disperando di perderla. Di nuovo in cammino verso le Terre Nere sì da avvisare il regno dei Nani e quello del Nord del pericolo che li minaccia, il giovane Johan scoprirà che il suo destino è legato a un'antica profezia. All'alba di una terribile duplice battaglia uomini, elfi e nani si ergeranno a difesa di un fantastico mondo sulla soglia del declino pronto a risorgere nella speranza di un atteso ritorno."" -
Negli occhi di chi guarda
Otto storie apparentemente semplici che prendono spunto dalla quotidianità e ci restituiscono altrettanti indimenticabili protagonisti che affascinano il lettore soprattutto per la misterica dolcezza con cui l'autrice ce li restituisce: solo negli occhi di chi guarda oltre l'apparenza si palesa tutta la bellezza della realtà, le sue infinite declinazioni, le sue sorprendenti possibilità. Un libro semplice per chi ha un cuore semplice. Nulla più di quello che viviamo ogni giorno, di quello che vediamo ogni giorno dentro le nostre case, nei corridoi degli ospedali o nei sottopassaggi delle stazioni. -
Eucalipti e gigli di mare
Ultimi anni della seconda guerra mondiale. Berenice e la sua famiglia si trasferiscono in campagna, a Montalto, per sfuggire ai bombardamenti che incombono sulla capitale. Solo il padre continuerà a lavorare a Roma impossibilitato a lasciare in mani altrui l'impresa di famiglia. Per Berenice la guerra che infuria sul territorio italiano resta come sospesa fino a un tragico avvenimento che la colpisce nei suoi affetti più profondi. Poi, la fine della guerra, il ritorno in città, il tentativo di riprendere una vita normale le appaiono sotto una luce diversa. Anni dopo, tornata a Montalto, in una casetta di legno ubicata sulla spiaggia, isolata, ai margini della macchia mediterranea e di un boschetto di eucalipti, Berenice incontra l'amore sotto le sembianze di un giovane dagli occhi verdi. Convinta, però, che il loro sia un rapporto impossibile, decide di troncare sul nascere questo sentimento e di trasferirsi all'estero. Lui, intanto, il giovane dagli occhi verdi, conclusi gli studi torna a casa, a Lucca, e cerca di costruirsi un futuro. Ma quando tutto sembra cristallizzato, come una gentile folata di vento, il destino scombina le carte. -
Uomini e lupi
Turchia. 1986. Terra bellissima e piena di contraddizioni. Arif Tarhan, giovane turco proveniente da una ricca e agiata famiglia, torna nella sua città natale dopo dodici anni di assenza. Sulle sue tracce due ispettori di polizia, uno tedesco e l'altro turco. Su Tarhan grava il sospetto di essere il responsabile di un omicidio compiuto ad Amburgo. Anche i Lupi Grigi sono sulle tracce dell'attivista curdo e intendono giustiziarlo convinti che sia colpevole di reati ai loro danni. Come se non bastasse, Tarhan si ritrova coinvolto in una faida all'interno della sua famiglia e dovrà lottare duramente per potersi rifare una vita e assicurare a coloro che ama la sicurezza del domani. Romano Nigiani affresca la complessa situazione socio-politica del Kurdistan alla fine degli anni Ottanta restituendoci la descrizione inquieta di personaggi che vivono in bilico tra bene e male. Grazie alla sua esperienza di attento viaggiatore e al suo innato desiderio di conoscenza, l'autore trasforma una intrigante caccia all'uomo in una sorta di riflessione più vasta sull'uomo e il suo destino, sulle efferatezze della guerra, sulla vanità del potere. -
I quaderni nascosti del figlio del repubblichino
Rolando Guerriero ricorre a un espediente letterario, di grande tradizione, ovvero il rinvenimento di un manoscritto nel doppio fondo di una vecchia scrivania acquistata in un mercatino dell'artigianato a Lucca da un giornalista per raccontare i tragici avvenimenti bellici degli anni 1943, 1944 filtrati attraverso gli occhi innocenti di un giovane balilla livornese. Benito, dodici anni, figlio di una camicia nera, annota e commenta nei suoi diari, con un linguaggio scorretto ma vivace, i suoi pensieri e i suoi sentimenti mischiando vicende personali e fatti storici. Costretto a sfollare nella campagna pisana e poi sulle montagne lucchesi, si confronta con un mondo a lui sconosciuto: quello contadino, fatto di persone semplici e analfabete, dichiaratamente antifasciste che lo costringe a riflettere sulla vanità della guerra. I diari si interrompono bruscamente, in coincidenza con una incombente rappresaglia nazista, facendo scendere, apparentemente, una cortina di mistero sul destino del giovane. Ma non a caso il rinvenitore del manoscritto è un caparbio giornalista deciso a scoprire cosa è accaduto a Benito Ucciadi, balilla livornese. -
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Un romanzo da assaporare lentamente che rivela la sua anima pagina dopo pagina. Lorenzo Meacci costruisce una sorta di labirinto narrativo in cui le cui vicende dei due protagonisti principali, apparentemente diversissimi tra loro, si sfiorano senza toccarsi fino all'epilogo. Lei, Flavia, single quarantenne con un figlio autistico e un compagno inaffidabile che entra ed esce dalla sua vita. Lui, il Maestro, appellativo con cui viene indicato per la quasi interezza del romanzo, regista teatrale di fama internazionale caduto in disgrazia e richiamato nel paese di origine per mettere in scena uno spettacolo bizzarro. Entrambi costretti, ognuno a modo proprio, a fare i conti con i fantasmi del passato e soprattutto con se stessi. Intorno a loro un caleidoscopico universo umano: una ex compagna con cui il Maestro ha avuto una figlia perduta troppo presto, un'amica dalle relazioni complicate, un artista inglese che somiglia in modo inverosimile a Paul McCartney, una improbabile compagnia di attori dilettanti. Flavia e il Maestro toccheranno il fondo della disperazione per risalire, inconsapevolmente l'uno grazie all'altro, la china e tornare ad amare la vita. -
Come vivere su un'isola vicino alla luna
Sette racconti fantasy dedicati a chi sogna a occhi aperti, a chi desidera sfuggire la quotidianità, fuggire, anche solo per qualche breve momento, dalla realtà in cui si trova a vivere e che talvolta o sovente gli va un po' stretta. Evadere. Evadere dagli impegni che la vita ci impone ogni giorno e tuffarci in un mondo parallelo in cui le situazioni sono rovesciate e altresì lo sono i punti di vista attraverso cui le osserviamo. E così facendo percepire in maniera positiva e senza timore le differenze insite in ognuno di noi, quelle differenze che ci rendono unici proprio per ciò che proviamo e siamo. I protagonisti delle storie di Daniele Cutali, hanno in comune il disagio di vivere secondo regole imposte da altri e si muovono in un mondo fantastico in cui la magia si fa, in un certo senso, strumento per appianare i dissidi, ricomporre l'armonia dell'esistenza e sopire la sofferenza. -
20 dopo Kurt. 20 anni e 20 dischi dalla morte di Cobain
Questo libro vuol essere innanzi tutto un omaggio a un artista che ha segnato la storia della musica rock, a vent'anni dalla sua controversa scomparsa: Kurt Cobain, l'indimenticato leader dei Nirvana. Cobain non ha smesso di amare e ascoltare la musica degli altri, come faceva da bambino quando sognava di diventare una stella del rock. Patrick Poini si interroga sulla passione per la musica che condivide con Cobain e su tutti i dischi che il leader dei Nirvana non ha potuto ascoltare. L'autore fruga, così, nella sua memoria alla ricerca degli album che lo hanno toccato più degli altri dopo la morte di Cobain e che sono in qualche modo legati alla sua figura o alla sua sensibilità. Vent'anni e venti dischi con spazio anche a band che non hanno venduto milioni di copie o avuto una lunga carriera, ma assolutamente aderenti agli intenti di questo libro e degne di essere maggiormente diffuse. Per affrontare questo tour nel tempo, accanto all'autore, tanti compagni di viaggio che sono tra i veri e propri protagonisti di questo libro. Musicisti, abituati a suonare sui palchi di tutto il mondo, hanno contribuito con il loro tempo, i loro ricordi e le loro opinioni su Cobain e sulla musica in generale; tra cui Eric Erlandson (compagno della vedova Courtney Love Cobain nelle Hole), Jessicka (Jack Off Jill) e Charlotte Cooper (The Subways). -
L' erba cresce. Storia semiseria della famiglia Leporatti
Marta Leporatti esordisce con un racconto semiserio in cui narra le vicende della famiglia Leporatti. Niente paura, non si tratta affatto di una biografia né tantomeno di una cronistoria più o meno interessante. Con verve, gentilezza e passione l'autrice trasforma un elenco di episodi raccolti nel corso di varie riunioni familiari in una storia che esce dalla dimensione più intima e personale per diventare spaccato della società italiana della seconda metà del 1900. Tutto ha inizio a Milano alla fine degli anni Cinquanta. Silverio e Giusy si incontrano, si innamorano e si sposano. Dalla loro unione nascono quattro figli: Loris, Massimo, Lucia e Silvio. Attraverso la diretta voce dei protagonisti il lettore ascolta il susseguirsi delle vicende. L'inesorabile alternarsi di gioia e dolore, che accompagna la vita di questa famiglia particolare, ruota attorno all'eccentrico Silverio, ma nel corso della narrazione si incontrano personaggi straordinari e surreali. Piccole storie che, assemblate come i tasselli di un puzzle, narrano la Storia dei Leporatti e ne delineano i caratteri, dunque, ma anche aneddoti sulle mode e sui costumi dell'epoca e sulla cronaca. -
La nuova vita
In principio c'era solo il nulla, poi si formò l'universo e con esso nacque anche la magia. Una strega molto potente possedeva tre pergamene, le Pergamene dell'Equilibrio Magico. Ognuna di queste trattava di differenti tipi di magia: la Bianca, la più pura e la più delicata, che traeva la propria potenza dai sogni; l'Oscura, che traeva la propria potenza dalle tenebre;. la terza era la più potente, perché insegnava l'equilibrio fra le due forze opposte. Chiunque fosse in possesso delle tre Pergamene, possedeva anche la Magia. Il Cavaliere Annibale di Montenero rubò le pergamene alla strega guardiana ma venne sconfitto e queste strappate e disperse. Nessuno avrebbe più posseduto la Magia, a meno che non avesse trovato tutti i pezzi, e non li avesse ricomposti. Rossana, divenuta da poco Regina delle Protettrici dei Sogni, deve combattere un'aspra battaglia contro le forze del Male e il nemico di sempre: Hannibal. Ma Rossana non è solo una maga è anche una giovane donna alle prese con esami universitari, turbamenti d'amore e nuove amicizie. Riuscirà a sconfiggere ancora una volta l'Organizzazione di Hannibal e a difendere la Fantasia? Sul suo destino incombe un'ardua prova. Ma Rossana non è sola. E la speranza, in fondo, è sempre l'ultima a morire. -
Valnòs
Marcoenrico Manoni firma una raccolta di racconti che affonda le proprie radici nel vissuto dell'autore stesso il quale trascorre la giovinezza in un paese di montagna, immerso nel silenzio e nella maestosità delle Alpi. È palpabile il riferimento a quegli anni e a quei luoghi i cui confini, sebbene superati da tempo, appaiono intatti nella rievocazione letteraria sebbene con quel tanto di verve necessaria per allontanarsi dal puro autobiografismo. Si avverte netta la volontà di mettersi in gioco, di sorridere di se stesso. Indimenticabili i racconti ""L'anguilla"""" frutto di un'esperienza adolescenziale che tornerà utile nel corso di un esame universitario, """"Stereogrammi"""" in cui descrive una situazione inconsueta. Altri racconti si possono ascrivere a sensazioni amplificate dall'isolamento dei luoghi in cui ha vissuto e raccolgono singoli episodi che rammentano lo stretto e privilegiato legame con la natura. Infine, il vivere intensamente la natura selvaggia di certi luoghi ha come conseguenza l'esasperazione di sensazioni e ricordi come quelli descritti in """"Lo strano caso del Dr. Schneider"""" e in """"L'ultimo concerto""""."" -
Errorilandia
Un giorno le parole sbagliate, stanche di essere trattate male da tutte le persone che non ammettono errori di nessun tipo, decisero di andare alla ricerca di un luogo dove fossero apprezzate. Dopo anni di ricerca, finalmente, arrivarono in un paese abitato da un vecchio saggio e da sua moglie che, non solo le ospitarono ma, addirittura, crearono con loro nuove e appassionanti storie. A Errorilandia, così si chiama il paese, puoi visitare il rinomato negozio di coccolate, dove gli oggetti sono animati e ti fanno provare un calore mai conosciuto, incontrare la caneriera o i caccatori o magari trovare rifugio nell'angoletto custode, accarezzare il bellissimo cavallofiore, salutare Strefania o il barrista, incontrare la signora punteggiatura, ammirare il grattagelo e il ghirotondo, e se ti resta tempo fare una visitina al pavivento! Che stai aspettando? Età di lettura: da 6 anni. -
Disaccordate voci
Il primo dato che emerge, di squisita efficacia, nel percorso di questa silloge, è la ricchezza di temi e sfumature proposte. Gianfranco Bartolomeoli lavora su tracce di realtà legate all'esperienza e alla riflessione, racconta l'amore, osserva il paesaggio nel suo mutare e tratteggia il bilancio di un'esistenza. Si avverte profondo bisogno di raccontare la vita, di esplorarla con discrezione, di soffermarsi a riflettere sulla melanconia che ne increspa la superficie. Vita che è risultato di un passato e di un presente che inevitabilmente convivono in noi e provocano sensazioni forti, venate di inquietudine e sfiorate dal fantasma della solitudine: cosa sarai, se preda o bracconiere,/ se presente o passato. Con un pizzico di nostalgia, dunque, il poeta guarda se stesso e si pone attento osservatore verso il mondo degli affetti e delle percezioni che come disaccordate voci ci confortano. -
Sarebbe più interessante parlare di Angelica
Elisabetta Croce esordisce con una raccolta di otto racconti in cui tesse abilmente un inesorabile filo rosso che lega i suoi personaggi. Essere se stessi è la cosa più difficile al mondo non soltanto se e quando si è giovani. Relazionarsi con l'esterno, talvolta, richiede di indossare una maschera per celare la tempesta emotiva che si agita dentro e purtroppo si tende a indossare una maschera anche con se stessi quando tutto ciò che desideriamo è non esistere, sparire. Conosci te stesso è scritto sul tempio dell'oracolo di Delfi, ma chi davvero conosce se stesso? E ancora e soprattutto chi vuole conoscersi davvero?, spogliarsi di ogni velo e mirarsi nudo davanti a occhi, spesso, impietosi? I personaggi pennellati dall'autrice sono una sorta di tracciato di inchiostro e sensazioni, paure e propositi la cui chiave di lettura è, per tutti, il confronto con il passato: l'inesorabile filo rosso che li unisce. Personaggi in bilico con se stessi e con la rappresentazione che il mondo ha di loro, vittime e carnefici, inadeguati e abusati. Una raccolta breve e contemporaneamente densa di tematiche tra cui anoressia, violenza sessuale su minori da parte di insospettabili parenti, disagio adolescenziale, tutte affrontate con interessante e originale piglio narrativo. -
Sabbie mobili
Nel suo romanzo di esordio Emilio Petrucci pennella una sorta di labirinto in cui una coppia all'apparenza perfetta, refrattaria ai soliti luoghi comuni, smarrisce la propria identità e rivela l'effimera ed estremamente fragile natura di un rapporto che non sa affrontare e superare le piccole incomprensioni quotidiane. Il labirinto assume, così, i contorni di una tragedia ridicola o meglio di una farsa che finisce in tragedia. Fattore destabilizzante dell'apparente armonia coniugale è la dipendenza da gioco d'azzardo patologico del marito il quale avverte, ogni giorno di più, l'impulso per il gioco come un bisogno irrefrenabile e incontrollabile a cui si accompagna una forte tensione emotiva. Per assecondare la sua dipendenza ricorre a ogni sotterfugio possibile che la moglie interpreta come una perdita di interesse verso il loro rapporto. Incapaci di comunicare per chiarire le cose, timorosi di urtare le certezze dell'altro/a, sprofondano nelle incomprensioni, nelle falsità, negli inganni. Bellissimi, ammiratissimi, eppure atterriti all'idea di restare soli preferiscono il languore di una vita strascicata insieme che può sfociare addirittura in sciagura. Un romanzo giocato con abile piglio narrativo, sofferto, introspettivo, capace di regalare forti emozioni. -
Racconti (di)vini
Affabulazioni seriamente divertite, o scherzosamente serie, su una sorta di ""gloria nazionale"""" quale è il vino. L'Italia è da sempre un paese di grande cultura enologica, una cultura che spazia dalla produzione al consumo di vino che nell'immaginario collettivo riveste il simbolo della libertà di essere e di esprimersi: in vino veritas! Eugenio Felicori versa nel calice della scrittura la propria anima dionisiaca. Ogni sorso è portatore di una storia, ogni profumo conduce in un viaggio sensoriale unico. Otto racconti, un'unica atmosfera e un luogo senza tempo, regole, inibizioni, status e giudizi, per rinforzare il legame indissolubile tra l'essere umano e la terra, tra vino, eros e libertà. È il tentativo di un'improbabile Sherazade enogastronomica, il rapporto con le generazioni precedenti, i ricordi, gli amici, i fallimenti, i dolori e le aspirazioni, è la vista annebbiata, il cuore accelerato, il fragore di migliaia di bottiglie stappate, risate, emozioni di un attimo, che si rinnovano. Una raccolta che appare come un inno alla gioia di vivere anche e soprattutto in tempo di crisi.""