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Il torrente della vita
La poesia di Antonio Bini è un confluire caleidoscopico di sensazioni e sentimenti, un percorso originale di ascolto interiore che si appropria dell'occasione esterna per interrogarsi e aprirsi alla conoscenza pura di sé e dell'altro. Le parole semplici e dirette, senza orpelli o inutili complicazioni sintattiche, vanno immediatamente a segno, esatte e cristalline fino a farsi talvolta stoccata ironica. Antonio Bini si tuffa con slancio nell'esistenza. Non c'è rassegnazione nell'ineluttabile sofferenza del quotidiano, piuttosto l'invito a proseguire nonostante il dolore perché vale sempre la pena di aspettare il sorgere di un nuovo sole. La serenità è un'araba fenice di insospettabile potenza, è un vociare allegro di parole sconosciute sogni e malinconia fra castelli di sabbia. Un'ombra di melanconica tristezza vela le sue sensazioni quasi a testimoniare un connubio tra dolore e speranza, un connubio sempre in bilico perché non si vive in superficie, si vive scavando nel profondo della propria anima abbracciando le opportunità, le occasioni mancate. -
Speranze interrotte
La poesia non può prescindere dall'esperienza del vissuto: ciò che è stato diventa ciò che è perché nel momento che lo afferra lo porge presente, palpitante, perlaceo come un ritrovamento antropologico, dopo che è stato ben ripulito. Le liriche di Aldo Tei sono caratterizzate da un'essenzialità dove nessuna parola è in eccesso e nessuna manca, semplici e pure, senza inutili complicazioni verbali o sfoggi di erudizione. Finalmente una parola chiara, esatta, di una cristallina compostezza ma infinitamente suggestiva nel giusto accostamento di parole e aggettivi che creano componimenti efficaci sul piano emozionale. Una leggera sfumatura melanconica attraversa la silloge, come una nostalgia inestinguibile che tutto accoglie, che tutti dipinge, una sorta di epifania in cui brevi spiragli di luce ricompongono un labirinto di ombre e dubbi. La visione è nitida, il ricordo è suggello, il paesaggio è come prosciugato e il poeta tesse un fitto dialogo con l'essere qui, ora, l'avere visto, la sicurezza dell'oltre, la certezza della sua imperfezione al cospetto di un Dio che si spera misericordioso. -
In cammino verso Oz
Il Mago di Oz nulla dona ai bizzarri interpreti della favola se non ciò che essi già custodiscono nel loro cuore. Come Dorothy intraprende il suo cammino lungo il sentiero di mattoni gialli sognando di varcare l'arcobaleno e tornare a casa, così la Poetessa indaga nel profondo delle sue emozioni, dei suoi sentimenti, scandaglia le sue scelte e aspira a portare la sua anima verso l'illuminazione ideale capace di svelarle il vero volto delle cose. Un viaggio magico, delicato e forte insieme, che può essere percorso solo con la parte più autentica di se stessi, una sorta di cammino spirituale lungo il quale la forza dei ricordi capaci di rievocare la sofferenza vissuta sì come la consapevolezza di esserne sopravvissuti è il faro che ci guida verso il destino a venire. La poesia di Gabriella Pison nasce dall'esaltazione dei ricordi, delle sensazioni che troppo presto sfuggono, dall'esigenza di trovare un senso, una consolazione, a ciò che la vita continuamente dona e toglie: siamo esseri fragili e avidi di vita, consapevoli della caducità dell'esistenza, dell'eterno fluire delle cose. E tuttavia, non abbiamo bisogno del dono della Strega Buona del Nord per godere appieno delle Meraviglie della Natura: le nostre scarpette d'argento si chiamano determinazione. -
Al di là dell'area di rigore
Durante la partita che vale la promozione in serie A della sua squadra, Francesco, un giovane calciatore toscano, segna il gol della vittoria. A caro prezzo, però, perché si infortuna gravemente ed è costretto a subire una delicata operazione a cui segue la riabilitazione, il ritorno all'allenamento, la tragica ricaduta che lo fa piombare nel baratro della depressione. Francesco è costretto ad abbandonare il calcio professionista a un passo dal realizzare il suo sogno più grande. Due anni dopo accetta l'invito del simpatico zio Luigi di trasferirsi a Schenna, in Alto Adige, per ritrovare se stesso e cominciare una nuova vita. Qui inizia a lavorare come falegname e grazie alla conoscenza di nuovi amici fra cui Lucas, capitano della squadra di calcio locale, e soprattutto all'amore per Christine comincia a sentirsi meglio. Ma il destino di Francesco è indissolubilmente legato al calcio e ben presto dovrà prendere una difficile decisione. Al di là dell'area di rigore c'è tutta una vita da vivere. -
Fiori nel buio
Una prosa a tratti frammentata, volutamente evocativa che può essere paragonata a una pennellata impressionista che desidera suggerire piuttosto che narrare nei minimi dettagli. L'autrice, infatti, pare più interessata a indicare un percorso, un modo di percepire la realtà che genera riflessioni, emozioni, sensazioni. L'epifania, l'attimo creativo, spesso giunge di notte quando si è maggiormente in sintonia con se stessi, immersi in un'atmosfera di meraviglia e consapevolezza sì che i ricordi, le immagini, le sfumature del vissuto si disvelano e si imprimono nella memoria. E allora l'epifania si fa fiore che nell'oscurità emana tutta la sua forza dirompente. L'autrice restituisce al lettore un personalissimo punto di vista su alcuni temi che determinano il nostro vivere quotidiano ovvero il senso dell'amicizia, l'importanza della solitudine, le dinamiche interrelazionali. Alternando storie emozionalmente intense ad altre più pacate, quantomeno in superficie, costruisce con i suoi personaggi sempre in bilico tra ciò che sono e ciò che desiderano, una sorta di fil rouge che ricompone ogni singola storia in un disegno più ampio. -
Stella marina
Marina è una stella che vive in fondo al mare. Un giorno la medusa le dice che lei partirà per un lungo viaggio verso il ""mare che non c'è"""". Sì, perché il mare dove vive anche Marina è sporco, pieno di rifiuti mentre l'altro è pulito e pieno di pesci colorati. L'intrepida stella Marina, però, non ci sta ad abbandonare il mare dove è nata e cresciuta e insieme ai suoi amici e alle sue amiche decide di ripulirlo. Riusciranno a far capire agli esseri umani che non devono più inquinare? Una fiaba per bambini e bambine dal nido alla scuola primaria. L'autrice affronta attraverso un linguaggio semplice il tema dell'educazione ambientale e dell'educazione alla parità di genere. Età di lettura: da 2 anni."" -
Fermate i rivoltosi
1815. Il Congresso di Vienna assegna Rovigo e la sua provincia quale parte del Lombardo-Veneto, un vicereame inserito nell'Impero austro-ungarico. Cecilia Monti, affiliata alla società segreta La spilla nera che ha come programma il ritorno di Napoleone in Francia e la restaurazione del Regno d'Italia, giunge a Fratta (suo paese natale) e crea intorno a sé una piccola corte formata dai notabili del paese animati da spirito patriottico, tra questi il giovane conte Antonio Fortunato Oroboni. I due saranno protagonisti del tentativo di fronteggiare un regime assolutista e tirannico. Ma la polizia asburgica, vigile e sospettosa, controlla le mosse dei patrioti. In una Rovigo ancora solcata dall'Adigetto e dall'aspetto vagamente veneziano, si prepara un complotto contro l'Imperatore, tra pedinamenti, incontri segreti, feste insidiose e contatti ingannevoli. Il Ponte del Sale, il vecchio ponte di pietra che mette in comunicazione piazza Grande con il Duomo, diventa il muto testimone di uno scontro tra il nascente ideale di patria e il senso di legalità dei fedeli sudditi asburgici. -
E se poi un giorno
Una serie di intercettazioni scottanti convince la procura di Roma ad aprire un'indagine su un presunto traffico di organi in un ospedale al centro della città. Nello stesso ospedale lavora un giovane psicologo che presta assistenza gratuita due ore al giorno in un centro ascolto a quei pazienti che hanno bisogno di confessare le proprie angosce. Si tratta di uomini, donne, di ogni genere ed età, che si presentano nel suo studio, lasciandogli un po' delle loro vite. Tra questi: un'anziana e affascinante attrice di teatro, che non ha rinunciato, pur nella malattia, alla sua eleganza e dignità; una ragazza diciassettenne che trascorre il tempo a sua disposizione senza parlare, una sfida per il dottor Moretti che cercherà di scoprire il drammatico segreto nascosto in quell'impenetrabile silenzio; un vecchio barbone che sa leggere nel futuro e si muove in compagnia del suo gatto Artù. -
Bukowski. Inediti di ordinaria follia
Charles Bukowski è uno degli autori più conosciuti e apprezzati della letteratura statunitense del Novecento. E il più controverso. La sua ingente produzione, che comprende romanzi, racconti e poesie, si avvale dell'imprescindibile confronto con la vita, quella autentica che Bukowski ha realmente vissuto sulla propria pelle. La miscellanea ""Inediti di ordinaria follia"""" comprende trenta poesie e altrettanti racconti aventi per tema """"la donna"""". In ognuno dei testi l'autore ha raccontato la vita vera, fatta di sofferenza, di sospetti, di compromessi ma anche di gioia, di risate e di amore. E lo ha fatto attingendo alle proprie esperienze e sensazioni, incurante delle mode stilistiche ed editoriali. La selezione è il risultato del Premio Letterario Nazionale Bukowski."" -
Charles Bukowski al cinema. Storie di sbronze e di pop corn
Il cinema, luogo del pop corn, del tempo sprecato e dell'impossibilità di bere un drink in santa pace. È questa l'idea che Bukowski aveva della settima arte. Eppure, a ben vedere, non sono pochi i punti di contatto con il mondo del cinema. ""Storie di ordinaria follia"""", """"Barfly"""", """"Factotum"""". Tre film di rilievo realizzati da registi a loro modo importanti (Marco Ferreri, Barbet Schroeder e Bent Hamer). Il cinema si impossessa delle opere di Bukowski e le restituisce in maniera originale, seguendo un percorso che si allontana dalla fonte letteraria e si avvicina agli intenti degli autori cinematografici. I libri di Bukowski diventano così il pretesto per una nuova analisi: Ferreri amplia il tema cardine del suo cinema, il tentativo dell'uomo moderno di trovare una via d'uscita alla crisi del presente; Hamer si interessa del conflitto insanabile tra artista e sistema, mentre Schroeder si limita a filmare in modo spontaneo le gesta di un ubriacone interessato più alla bottiglia che alla scrittura. Il risultato, per tutti, sembra uno solo: l'impossibilità di riprodurre il rapporto diretto tra vita e letteratura che contraddistingue tutte le opere di Bukowski."" -
Diciotto rosso
Due i protagonisti del racconto, l'io narrante il cui nome non viene mai rivelato e l'amico Sandro. I due sono essenzialmente uno lo specchio dell'altro e pur fondamentalmente simili, hanno un diverso modo di approcciare una realtà che in realtà non esiste affatto e che pure è così importante. Una contraddizione insanabile. La realtà è una sorta di essenza, un profumo, impossibile da ghermire perché sfuggevole come un'ombra, un sogno o, magari, un incubo il cui risveglio naturale sarà la morte, l'altra faccia della medaglia della vita. Sia l'io narrante che il suo alter ego, Sandro, si muovono, smarriti come personaggi in cerca d'autore, senza riuscire a capire chi sono, da dove vengono e dove andranno. Non sono altro che numeri sulla roulette della vita, una roulette mossa da una entità non meglio identificata. Sono parte di un immenso puzzle, benché entrambi non siano in grado di trovare lo spazio in cui incastrare il frammento che li rappresenta. Quello che vedono è un mondo dove gli esili confini fra realtà, immaginazione e sogno diventano sempre più sottili sino a scomparire del tutto. La differenza sostanziale fra i due protagonisti è, come detto, nella risposta a questa situazione, a questa contraddizione, e se l'io narrante accetta pacificamente e con rassegnazione questa condizione il suo antagonista è, invece, alla ricerca di risposte che non potrà mai avere. -
Brevi, brevissimi, praticamente inesistenti
Dieci brevi, brevissime, praticamente inesistenti storie che raccontano di uomini e di donne prigionieri della propria solitudine, imbrigliati in una dimensione quasi magica. Un barbiere che dipinge quadri i cui personaggi prendono vita di notte, un vecchio cacciatore deciso a catturare l'assassino del proprio cane, una donnona ingenua e credulona vittima degli scherzi dei ragazzini, una donna bellissima sogno erotico degli adolescenti del paese, due contadini che, per far passare la notte insonni a irrigare il vigneto, trovano un divertente stratagemma. Poi l'attenzione dell'autore si sposta e come un cambio scena si concentra sull'attualità andando a indagare i problemi e le ipocrisie moderne. Un uomo talmente sincronizzato nelle sue abitudini da non accorgersi del proprio non vivere, un artista cieco che con i suoi disegni prevede il futuro, un episodio di razzismo che passa quasi inosservato, un'anziana e testarda signora che lascia la propria eredità a un cane, un imprenditore costretto a districarsi con acrobazie inimmaginabili per tutelare se stesso e le persone che lavorano per lui costretto alla fine ad arrendersi. La resa è, in un certo senso, l'atteggiamento comune di tutti i protagonisti originali e solitari che popolano il mondo e le pagine di questo libro. -
Tutti i colori dell'autunno
I racconti rappresentano la vita; la vita di tutti i giorni fatta di piccoli gesti, di egoismo, di miseria umana, ma anche di speranza e amore. L'autore regala il ritratto di un autunno indimenticabile: torbido e inquieto, capace di sopravvivere all'amarezza e di sfruttare attimi di illuminazione fino a trovare, faticosamente, la propria strada verso l'inverno. L'autunno, ci avverte l'autore, è la stagione che in sé racchiude la più grande varietà di sfumature di colore che l'occhio umano possa cogliere; altrettanto l'essere umano nel suo autunno riesce a scorgere al meglio il caleidoscopio di sensazioni che la vita gli mette a disposizione. Sta a lui soffermarsi un attimo per poterle cogliere e apprezzare senza lasciarsi sopraffare dai rimpianti quando inevitabile giungerà l'inverno della vecchiaia. -
I colori di Venere
Una raccolta di nove racconti tutti deliziosamente interpretati al femminile. Nove storie, nove donne diverse, nove registri stilistici differenti una sorta di architettura narrativa tra fantasia e realtà, tra noir e favola, tra cronaca e autobiografia. Simona Bertocchi dipinge con le parole l'universo femminile, descrive il colore che impregna la realtà facendo ricorso a una narrazione istintiva, calda e appassionata. Un tentativo riuscito il suo di penetrare l'animo femminile per raccontarne tutti i colori fin nelle improvvise sfumature e nei malinconici chiaroscuri. Le sue sono donne reali, donne che combattono, soffrono, sognano, sono complici, sono nemiche, sono mogli, sono madri, sono amanti, sono sanguigne, sono rassegnate, sono diabolicamente intelligenti, sono fantasiose o malate di realtà e ognuna vive il rapporto con l'uomo in modo diverso. Le unisce un fil rouge: la fragilità, valore umano, traccia sincera della nostra essenza, punto di forza per rimettersi in gioco con il coraggio che è proprio di Venere. -
Kor e il grande mare
Kor è un giovane gnomo che vive felice con la famiglia nella radura. Il padre possiede il segreto dell'arcobaleno, una conoscenza che si tramanda di padre in figlio. Trascorre le sue giornate chiacchierando con Elfy, la lontra, e con lo scorbutico fiume Rufo che assistono divertiti alle sue scorribande nella foresta delle Querce dove riesce ad assimilare i segreti della natura con i suoi colori e profumi. Un grande destino attende Kor ma perché si compia dovrà affrontare una prova molto difficile. Riuscirà il giovane gnomo a trovare la forza nel suo cuore per diventare il leggendario costruttore di arcobaleni? Grazie al suo amore per la Natura e all'affetto della sua famiglia, Kor imparerà che un sogno può trasformarsi in realtà se il cuore di chi lo insegue è puro e determinato. Età di lettura: da 9 anni. -
Imperfetto quotidiano
Sofia, classe '52, di professione parrucchiera, è una donna solare, indipendente e generosa. La sua è una vita normale, per quanto normale possa essere definita la vita con le sue incertezze, i suoi affanni, le sue promesse. Trascorre la giovinezza a Torre del Lago poi si trasferisce a Viareggio per lavoro. Viareggio che diventa la sua città grazie al matrimonio con un viareggino doc ma soprattutto attraverso i racconti di vita delle clienti. Sofia, narra in prima persona, le vicende della propria famiglia facendo riemergere dalla memoria fatti, emozioni di ieri e di oggi capaci di restituire la trama di una quotidianità spesso difficile, talvolta drammatica per le donne ma non solo. Con un prima e dopo la sua nascita, la narrazione invita il lettore a leggere le esperienze della famiglia e della comunità che la circonda evitando le facili condanne come pure il buonismo inutile e magari dannoso; drammi familiari letti nel contesto più ampio delle problematiche del secolo appena trascorso. Figlia, moglie, madre, rivive i suoi primi Cinquanta nella consapevolezza dell'eredità genetica e morale che la unisce ai membri della propria famiglia; dai quali però rivendica il diritto all'essere e sentirsi diversa. Stretta tra negozio e famiglia, vorrebbe non ripetere i vecchi errori, vorrebbe essere perfetta, ma chi lo è? -
Bestiario
Un bestiario è un testo che descrive gli animali o bestie. Nel Medioevo si trattava di una particolare categoria di libri, che raccoglievano brevi descrizioni di animali (reali e immaginari), accompagnate da spiegazioni moralizzanti e riferimenti tratti dalla Bibbia. Frutto di una scelta didattica precisa operata dalla professoressa Anna Maria Bartolucci, docente di Lettere, che attraverso l'approfondimento storico e simbolico delle fiere, ha proposto ai ragazzi, divisi in gruppi, un esercizio di fantasia utilizzando animali di loro conoscenza e a loro più graditi. Essi hanno costruito animali fantastici descrivendone l'aspetto fisico, il comportamento e le peculiarità. Il risultato è un delizioso esercizio di scrittura creativa apprezzabile non solo dai più giovani. Tale lavoro è stato arricchito da illustrazioni curate dalla professoressa Filomena Zurlo, docente di Arte e Immagine. Il risultato del lavoro evidenzia sia l'immaginario dei ragazzi adeguatamente stimolati e svincolati dai mezzi informatici, nonché la possibilità di insegnare in modo divertente e costruttivo la lingua italiana. -
Frammenti d'anima
Matilde Stefanelli, giovane e avvenente giornalista, vive in un piccolo paese del sud. Dolce, sensibile, reduce dal dolore per la perdita del padre, Matilde apparentemente sembra una donna fragile al contrario della madre che è per lei punto di riferimento. In realtà, è una di quelle donne con l'anima vicino alla pelle ovvero in grado di affrontare le avversità, di lottare contro ogni insidia e ogni istinto, sempre pronta a rialzarsi e a ricominciare. In attesa di partire per un master di sei mesi in Inghilterra, incontra il commissario della squadra mobile Carlo Andreini ed è il classico colpo di fulmine. Entrambi si ritrovano travolti in un crescendo di eventi ed emozioni. Alla loro felicità si oppone un ostacolo di cui tutti e due sono coscienti: Carlo è sposato, ha due figli e non ha nessuna intenzione di separarsi da essi. Una storia d'amore fatta di gesti romantici, erotismo, passione, vissuta da Matilde con grande tenerezza ma anche con profonda sofferenza. Carlo si rivelerà per lei come le onde del mare che vanno e vengono e non sanno da che parte stare, ma che travolgono con il loro ipnotico suono e moto eterno. Talvolta è necessario compiere scelte impensabili solo poco tempo prima. E l'impossibile diventa un limite della mente che l'anima e il cuore possono frantumare controvento. -
Le ragioni del caos
Ogni lirica si mantiene lontana da atteggiamenti retorici, connotandosi per profondità e spiritualità, frutto di una attenta elaborazione sia tematica che stilistica. Lucio Paolo Alfonso affida alla parola, sensuale involucro linguistico, il compito di mettere a nudo i dissidi, i tormenti e le miserie dell'uomo contemporaneo e si interroga sul ruolo che il letterato riveste in un'epoca che ha perso il culto della scrittura poetica. Rifugge, così, dai tardi sperimentalismi formali, sterilmente emuli della neo-avanguardia novecentesca, ed evitando gli eccessi ermetici che hanno reso di difficile ricezione la lirica moderna, si fa interprete di una poesia chiara ed elegante. Un percorso poetico, limpida sintesi tra sentimento, immagine e parola. -
Le notti insonni dell'ispettore Rossi
L'ispettore Rossi si è guadagnato sul campo il titolo di esperto di cose turche risolvendo una intricata indagine in Anatolia. Per questo, il questore di Genova gli assegna una seconda indagine in territorio turco. Una troupe televisiva italiana è rimasta bloccata in Turchia a causa della scomparsa di due membri del gruppo: la prima attrice e un cameraman. Detective per vocazione, Giovanni Battista Rossi non ha nulla degli stereotipati eroi di certa letteratura poliziesca. Non è un bel tenebroso, non è un duro. È un uomo qualsiasi che a più di trent'anni vive ancora con la mamma la quale oltre cucinargli piatti improbabili tenta disperatamente di accasarlo; ha le sue debolezze, le sue malinconie, le sue fisse, i suoi acciacchi. E non è neppure proprio un genio dell'investigazione, ma è cocciuto ed è incapace di restare indifferente di fronte a un'ingiustizia. In mezzo a gente di ogni sorta, si troverà a dipanare un'intricata e insospettabile organizzazione criminale internazionale. Non solo, ma nel corso dell'indagine, per la prima volta in vita sua, Rossi viene coinvolto sentimentalmente con una giovanissima attrice romana.