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Il fascino di Capalbio. Dalla malaria alla piccola Atene
Uno dei territori più suggestivi della Toscana è protagonista di questo piccolo libro, che ci guida in un intenso viaggio nel tempo e nello spazio della Maremma: spiagge ancora incontaminate, sentieri silenziosi, borghi antichi, stelle e vento. È una dichiarazione d'amore alla Maremma e un appello per salvaguardarne l'ambiente e diffonderne la magia. -
La nostra parte di cinema chiamata Vietnam
La guerra del Vietnam occupa uno spazio grande all'interno dell'AAMOD: per la quantità di pellicole da noi conservate (probabilmente il più ampio archivio europeo) su quella tragedia infinita; e soprattutto per quello che il Vietnam ha rappresentato nel cuore e nella testa di migliaia di uomini e donne di tutto il mondo, di tutta una generazione. Da quella mobilitazione è nato un altro modo di fare cinema, un'onda di immagini in movimento che ha investito anche l'Italia, a cominciare proprio dai film dell'Archivio. Per questo ci è sembrato importante, 40 anni dopo, tornare in Vietnam, con una rassegna che ha messo insieme più di 30 film, e con questo volume degli Annali che su quell'esperienza straordinaria vuole proporre una nuova riflessione. -
Noi non saremo mai come loro
Questa storia di vita è dedicata ai ragazzi di oggi. Quelli che non hanno vissuto sulla propria pelle la realtà della guerra e non hanno neanche la testimonianza diretta dei racconti dei genitori o dei nonni. Li vuole aiutare a comprendere perché tante persone, ma soprattutto i giovani di settant'anni fa, abbiano deciso di opporsi alla dittatura fascista, passando nelle fila della Resistenza e pagando, in molti, con la vita questa loro scelta. Vogliamo dare un futuro alla memoria. Gli autori, si sono conosciuti all'Università di Siena dove si sono laureati in discipline demoetnoantropologiche. La loro vita, si è arricchita sia con la ricerca sul campo e la riproposta di documenti dell'oralità popolare, ma soprattutto attraverso la frequentazione di persone speciali come Aristeo Biancolini. I due campi di interesse che possono sembrare lontani sono in realtà due facce della stessa medaglia: la memoria. -
Il giro del girasole
È con fare filosofico che spesso qualcuno argomenta che il passato è passato e non esiste più tanto da ritenere inutile e tedioso parlare di ricordi. Sono in pochi coloro che pensano che il passato sia più presente del presente, argomentando a loro volta, come basti un batter di ciglia, un gesto, una parola o un semplice respiro perché il presente diventi ""passato"""". E mentre il presente fugge ininterrottamente, il passato si ferma negli anfratti della mente e del cuore, plasmando sensi e risvegliando emozioni. Io sono fra quelli che amano accendere una luce sulla memoria, ogni qualvolta il buio si fa strada sulle vicende della vita, lasciarmi trasportare dal richiamo di vecchie atmosfere, musiche, profumi e visioni, or di spensieratezza, or di dolore, assimilare la linfa dei ricordi e attraverso il suo umore ritrovare il sogno e la speranza verso nuove ineluttabili esperienze."" -
San Biagio delle metamorfosi. Storia delle trasformazioni della chiesa parrocchiale di Campiglia d'Orcia
Una piccola chiesa in un piccolo paese della Val d'Orcia, non particolarmente antica né artisticamente cospicua... Questa è apparentemente la parrocchiale di s. Biagio a Campiglia, tanto che le guide le dedicano, quando lo fanno, poche righe, ed il turista frettoloso pochi minuti. Ed invece i documenti d'archivio hanno rivelato che questa chiesa ha alle spalle più di sette secoli di storia (...) -
Sergio Staino. Satira & sogni. Catalogo della mostra (Roma, 6 maggio-23 agosto 2015)
Un viaggio appassionante nel mondo disegnato di Sergio Staino. Babbi, mamme, figli, amici di famiglia, passanti, politici, preti, migranti, maiali, galline, paesaggi urbani, pesci, creature fantastiche, incubi, sogni... Tutto quello che serve per strappare un sorriso e una piccola riflessione su questo nostro mondo strano e incredibile. -
Pietro Raveggi. La vita e le opere
L'esperienza di vita e di ricerca, i molteplici interessi, studi e atti di Pietro Raveggi sono narrati in questo volume dall'autore con ricchezza di dati, informazioni, aneddoti, belle immagini, e sempre con delicata partecipazione. Come in un romanzo. È un'esperienza che potremmo definire, in qualche modo, tipica dei giovani d'ingegno e di talento, legati a un forte impegno sociale, formatisi nella provincia italiana all'indomani dell'unità d'Italia. -
Tornare a casa. Il percorso di un uomo attraverso i suoi racconti
A differenza di tanti altri che partono dalla Creazione fino ad arrivare alla quotidianità, qui si narra una storia di tutti i giorni che trova una sua spiegazione in Dio. Quella di Richetti è una storia normale, o meglio una vita tipica di chi ha vissuto durante la seconda guerra mondiale, di chi sa che cosa significa sentirsi diversi, di chi conosce la sopravvivenza. È la storia di un ebreo che ha declinato la propria religione nella realtà. Prefazione di Alessandro Meluzzi. -
La trama dei gesti. Racconti per un teatro civile
"...Credo che nella formula del teatro civile si trovi tutto il fascino e l'avventura che la parola racchiude quando esce dal contesto dell'attore che interpreta ed entra in quello dell' autore che parla. E allora quella voce, sola e cauta, che tiene il silenzio innalzandolo a suono, si mostra in scena sperimentando un percorso singolare e trasparente...""""" -
A tavola con gli Sforza di S. Fiora
L'Expo 2015 rappresenta un'occasione straordinaria per conoscere e valorizzare un'eccellenza italiana: l'ottimo cibo. La tavola della famiglia Sforza costituisce in questo ambito un'esperienza esemplare: i rami della casata sono storicamente presenti in varie regioni italiane e presso le corti europee, in una rete culturale, politica e di qualità di vita straordinaria, strettamente connessa. Tuttavia, mentre i celebri Sforza di Milano e di Pesaro sono estinti da secoli, la tradizione anche gastronomica degli Sforza di Santa Fiora è ancora viva nell'antica contea sul Monte Amiata, luogo suggestivo che coniuga un affascinante contesto ambientale e importanti testimonianze artistiche ed architettoniche ai piaceri della tavola. Dalle ricerche d'archivio, relative a vari secoli della nostra storia, emerge costantemente una dieta particolarmente variegata, attenta alla qualità. Questo è il motivo per cui in Casa Sforza non si soffriva di ""gotta"""", a differenza di altre nobili casate dell'epoca. A Santa Fiora era (ed è tuttora) particolarmente gradito coniugare cibi di carne ed affettati, molte verdure, pesce (le ottime trote del Fiume Fiora), funghi e tartufi, frutta in grande quantità e varietà."" -
Rosario Ginanneschi 1944-2005
Rosario Ginanneschi è, suo malgrado e nonostante il grande valore estetico della sua opera, esempio di come sia necessario uscire dai fasti provinciali e autoreferenziali per misurarsi con l'esterno. Ginanneschi ha esposto a Milano e Roma, conoscendo ambienti colti e culturalmente avanzati, ma la sua personale lotta contro le tendenze sperimentali dell'arte, inseribile in un aspro dibattito oggi ampiamente superato, è non solo il frutto di una scelta consapevole ma anche e soprattutto il simbolo di un'epoca e di una mentalità che abbiamo dovuto necessariamente attraversare per approdare a una nuova libertà. La libertà di cogliere, finalmente, l'opportunità di coniugare insieme fermenti e stimoli eterogenei per sollecitare, coltivare e apprezzare nuovi valori e sentimenti di bellezza. -
Le indagini del commissario Lombardi
"Uomo in mare"""" e """"Una tomba per due"""", casi complessi risolti dopo lunghi lavori di indagine." -
Sangue d'Ansonaco
Il famoso scrittore di thriller Antonio Brando riceve un'eredità inaspettata: una casa all'Isola del Giglio appartenuta ad uno zio misterioso, la cui vita è sospesa tra mito e storia. Brando approfondirà la conoscenza dell'isola e, in particolare, quella del suo straordinario vino, l'Ansonaco. Malauguratamente si ritroverà invischiato in una storia buia e minacciosa. Cosa nasconde il defunto zio gigliese? Che cos'è il Sangue d'Ansonaco di cui tanto si racconta tra un bicchiere e l'altro? Ma soprattutto: chi è davvero Antonio Brando? -
Sacri segni. Simboli e linguaggi della scultura religiosa nell'Etruria
"Questo percorso attraverso i paesi ed i territori della Marca di Tuscia alla ricerca di frammenti, particolari scultorei e bassorilievi in pietra che testimoniano un intenso trascorso magico e liturgico di epoca medievale, voleva essere solo un'indagine fermata all'ornato, al motivo architettonico e alla rappresentazione stilistica, tuttavia la ricerca non poteva esulare dai valori simbolici di un medioevo assediato dal peccato, dalla morte, dalla paura della fine del mondo e dal mistero della vita, dove le espressioni paradigmatiche e rappresentative dell'evocazione senza parola, come il grottesco, il bizzarro, l'ignoto, il magico, il maligno, non rappresentano altro che costanti mentali di quelli comunemente chiamati """"secoli bui"""". In questo contesto di schiettezza popolana, intriso di inquietudine spirituale, ogni forma esprime e restituisce particolari messaggi psicologici, che tentiamo ove possibile di interrogare. Ma quale funzione avevano sulle facciate questi rilievi? Una funzione decorativa è innegabile, secondo una costante del gusto, che proprio allora fra l'XI e il XIII secolo si costituì, ma molto importante è ciò che agli occhi degli uomini significò la funzione apotropaica di quelle lotte, di quelle vittorie fra uomini e animali e di quelle scritte criptiche e magiche.""""" -
Elvezio e Norma. Gli eroi sono tutti giovani e belli
I fatti trattati in questo volume si svolsero a Massa Marittima nel 1943-44. Città libertaria e di profonda tradizione repubblicana, città mineraria e di grande fermento intellettuale, Massa fu uno dei primi esempi, nel territorio nazionale, di resistenza armata all'invasore nazista. L'intento dell'autrice è stato quello di ampliare le conoscenze su un tema già trattato in ""Norma Parenti. Testimonianze e memorie"""". Si parte dalla storia di Norma Parenti scritta da tre donne coraggiose che dopo 70 anni di silenzio riaprono un sipario dietro al quale si nascondeva da decenni una vicenda nota, ma mai ricostruita dagli storici o indagata dalla magistratura. Le ricerche poi hanno un inizio certo, ma una fine quanto mai incerta. Le informazioni continuano a giungere al destinatario dopo mesi o forse anni da quando si è consegnato il lavoro all'editore e allora si fa impellente il desiderio di tornare a scrivere e condividere con il lettore le novità."" -
Florilegio di menta e mare
"È uso corrente che l'autore ponga una prefazione al libro che verrà dato alle stampe. E così sia anche in questo caso. Sarò breve, essenziale. Raccogliere cose buone, cose diverse, cose che premono; raccogliere per il dopo. Ho voluto unire ciò che mi ha accompagnato per la vita: colori, fiori, frutti, uomini, animali, echi di voci che suggerivano parole, soli bianchi, eclissi, eventi uniti a gorghi inafferrabili; ho desiderato scoprire accadimenti sommersi, ho atteso notizie dal mare e attendo. Dubbiosa e faticosa la scelta dal complesso delle pubblicazioni, una scelta in qualche caso lancinante per il peso che quei testi hanno avuto nel mio percorso. Spero di avere espresso quanto la vita sia bella, ancorché mutevole, quando è forte, audace come il vento che spinge i vascelli, pur se piena di dubbi accettati con dignità. Nel titolo e nel sottotitolo le espressioni """"Florilegio"""" e """"Raccolta poetica"""" hanno più o meno il significato di """"antologia""""; il titolo principale, """"Florilegio di menta e mare"""", segnala una mia ragione affettiva: la menta è una pianta elementare, dal fiore celeste, che cresce spontanea sulla terra ed emana un forte profumo e che io particolarmente amo; il mare è fonte di vita, supremo bene della terra, e il sale che contiene incarna la saggezza della mente. Nei testi qui riproposti ho ceduto all'esigenza di apportare qua e là aggiustamenti poetici, suggeriti da qualche più recente riflessione, rispetto alle precedenti edizioni"""" (Annarosa del Corona) Commento critico di David Tammaro." -
Monte Argentario cittadinanze onorarie. Con approfondimenti sulla vita sociale, economica, militare e religiosa di Porto Santo Stefano e Porto Ercole
Nel corso della sua storia, il Comune di Monte Argentario ha concesso 25 Cittadinanze Onorarie. La prima risale al 1869, l'ultima al 2006. I personaggi che hanno beneficiato dell'onorificenza si sono distinti per l'eccezionale impegno volto a migliorare le condizioni di vita degli abitanti del luogo o per meriti straordinari di carattere più generale, legati alla cultura, alla politica e al sociale. La decisione di concedere la Cittadinanza Onoraria è stata sempre legata ad una motivazione piuttosto precisa, in stretta correlazione con le problematiche che di epoca in epoca hanno interessato e coinvolto la Comunità di Monte Argentario. Ciò ha fornito all'autore un'ottima occasione per visitare e in alcuni casi rivisitare fatti, episodi, associazioni, persone e personaggi spesso dimenticati, ed è servito ad approfondire gli aspetti sociali, religiosi, militari ed economici che hanno segnato in modo significativo la storia di Porto S. Stefano e Porto Ercole. Tra gli argomenti trattati: l'Ospizio Marino, la Tonnara, la Miniera di Terra Rossa, la ferrovia Porto S. Stefano-Orbetello, lo stabilimento per la lavorazione delle sardine sott'olio, la classificazione dei porti, le comunicazioni con l'Isola del Giglio, lo stemma comunale, la Confraternita della Misericordia, il Consorzio Pesca Argentario, la Scuola ENEM, la ""rinascita"""" dopo i bombardamenti del II conflitto mondiale, il boom turistico dei primi anni '60, i cantieri navali, la """"piaga"""" degli incendi ed altro."" -
Accretio
"Accretio"""" è nato dall'unione di due raccolte di poesia, la prima raccolta, dalla prima alla ventiseiesima poesia, aveva come titolo opera """"Amore Infinito"""". La seconda raccolta, dalla ventisettesima alla quarantasettesima poesia, aveva come titolo opera """"Quasar d'Amore"""". In fondo al libro una piccola raccolta di pensieri scritti. """"Amore Infinito"""", momento della prima giovinezza o adolescenza scaturita da una primavera dove tutto è visione di bello e inattaccabile. L'innamoramento con il partner è tale da non dimenticarsi mai, così della natura e del mondo. """"Quasar d'Amore"""", momento della prima età adulta dei ventenni dove si hanno i primi dubbi, pensieri e la visione di vita cambia aspetto. Innamorarsi con il partner diventa difficile, nascono le prime divisioni che lasciano il segno, così lo stesso dolore si ha verso la natura e il mondo. """"Accretio"""", parola latina medioevale che significa accrescimento, oggi usata soltanto in astronomia con accrezione per indentificare un astro che aumenta di materia con la forza di attrazione, così come noi rappresentati da un Astro e dove la Materia è la nostra esperienza di vita catturata con il nostro Amore. Da qui impariamo a vivere e ragionare." -
Ora et labora. Lo specchio della sublimazione pratica
Una millenaria sapienza filosofica e religiosa, confermata dalle recenti intuizioni della fisica quantistica, illumina questo libro di guarigione da ogni malattia e sventura, alla luce trascendente dello spirito. Così, in un unico punto infinito, senza dimensione né forma, in un unico istante senza durata, l'essere può ritrovare la felicità, la bellezza e la fortuna che in eterno corrispondono alla perfetta unità del principio assoluto. Malattia e sventura, anche nel corpo sociale, svaniscono oltre l'illusione spazio temporale della materia, nell'onnipotente armonia dell'uno infinito. -
Lo chalet in pineta. Storie nere ad est della Matilde
In provincia il delitto è, per sua natura, strisciante; cova sotto la polvere della memoria o sonnecchia velenoso, nell'ombra del meriggio, come un'aspide. Tutto lì è liquido, un lento flusso, come l'acqua vicino alle rive quando il fiume sonnecchia che si muove silenziosa, con piccoli gorghi da cui affiorano bolle: segnali di pericolo. Striscia la minaccia e si attua di colpo. Scatta come molla, caricata da anni di cupi rancori. Dopo il fulmineo assalto, spesso, viene coperta da pigra, o complice, omertà. Un sasso gettato nell'acqua: un tonfo, onde che si allargano e poi tutto torna calmo, come prima.