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La miss e le altre commedie. Dieci anni di teatro a Casole d'Elsa
"Uno degli interventi che negli anni scorsi ha avuto un particolare significato per la Comunità casolese è stato il recupero del complesso monumentale dello storico """"Asilo Bargagli"""". Un luogo simbolo dove intere generazioni di casolesi avevano trascorso l'infanzia nella struttura gestita dalla suore e centinaia di donne avevano lavorato nelle maglierie. Con la chiusura del Convento il degrado dell'immobile era progressivamente aumentato e quando nella seconda metà degli anni '90 abbiamo, prima acquisito l'immobile, e poi finanziato il suo recupero ci siamo subito posti l'obiettivo di individuare quali funzioni avrebbero potuto ridare a questo luogo una prospettiva e un ruolo di rilievo. Insieme proprio a Beppe Ciani abbiamo pensato al 'teatro', un luogo cioè che a Casole non c'era ed anche a come portare avanti un lavoro che potesse continuare nel tempo. È quindi con grande soddisfazione che oggi possiamo ripercorrere gli anni passati anche attraverso le 'commedie' che si sono susseguite e che hanno appassionato 'attrici e attori' e 'spettatrici e spettatori' non solo casolesi. Un risultato importante che ha portato il """"Gruppo teatrale di Casole anche fuori dei nostri confini dando a tante persone la possibilità di esprimere, con grande dignità, la propria personalità."""" (Piero Pii)" -
Leggero ma non troppo
La storia particolare, di un adolescente particolare, negli anni del cambiamento, delle piazze affollate di giovani con i jeans a campana e i capelli lunghi. Fino al piombo delle sparatorie, del terrore, dei golpe annunciati. Dal pop anglosassone all'impegno cantautoriale; dalla Cinquecento alla 127; dalle battaglie per il divorzio e per l'aborto alla corruzione; da Sartre a Porci con le ali a Pasolini... Attraverso lo sguardo coraggioso di un ragazzo che diventa uomo e professionista... -
Per noi il tempo s'è fermato all'alba. Storia dei martiri d'Istia
In questo volume è rivisitata attraverso un gran numero di fonti inedite la storia degli undici ""martiri d'Istia"""", giovanissime vittime fucilate con speciale ferocia il 22 marzo 1944, a Maiano Lavacchio (Grosseto) in quello che fu definito dalle autorità fasciste """"brillante fatto d'armi"""", in realtà una delle stragi di civili, che attraversarono gli ultimi nove mesi del tempo di guerra nel grossetano. Molte furono volute ed eseguite dalle SS o dalla Wehrmacht, l'alleato occupante; di alcune, come questa, la responsabilità fu esclusivamente fascista. Risposta brutale al precipitare del consenso al governo della Repubblica Sociale Italiana, al crescere della resistenza militare e civile e al rifiuto dei giovani di rispondere alle chiamate alle armi, nell'inverno del '44, ha lasciato tracce nella memoria della collettività come poche altre vicende del passato recente. Pur nella loro singolarità, i procedimenti giudiziari che seguirono danno un contributo alla comprensione dei meccanismi e degli esiti della giustizia postfascista. Ha prodotto memorialistica, pièces teatrali, opere di letteratura, tra cui il racconto di Guido Gianni, Nell'ombra delle stelle, pubblicato in appendice."" -
Monterotondo Marittimo. Un paese di confine
Nei saggi arricchiti da documenti storici, mappe e bellissime fotografie, l'evoluzione dell'ambiente naturale attraverso la storia fatta di arte, architettura, edilizia, archeologia industriale, come patrimonio collettivo da tramandare alle future generazioni. -
Cucina toscana
Che la cucina italiana sia una delle migliori del mondo è cosa oramai accettata universalmente. Che la cucina toscana sia una delle migliori d'Italia (forse la migliore) è altrettanto cosa pacifica. Ma sono solo convinzioni e mode più o meno recenti, magari frutto di abili operazioni di marketing, o ci sono invece ragioni e motivi storici a sostegno di questa tesi? Circa 100 ricette della cucina toscana scritte un secolo fa, con riflessioni dotte, ragionate e documentate. -
Norma Parenti. Testimonianze e memorie
Il libro rappresenta una delle risposte a quel bisogno di conoscenza che oggi è sentito dai cittadini di Massa Marittima. Non è la risposta del rigore scientifico, ma è la risposta che rompe un silenzio di decenni intorno alla figura di Norma attraverso la raccolta di interviste, di materiale e di racconti inediti. Un lavoro svolto con impegno, passione e coinvolgimento che ha, tra l'altro, il grande pregio di aver impedito la dispersione delle ultime testimonianze dirette. La vita troppo breve di una giovane donna, madre coraggiosa, partigiana, martire della Resistenza. -
Sergio Staino. Satira e sogni. Disegni, acquerelli, opere digitali
La mostra organizzata al Santa Maria della Scala fa leva sulla grande capacità dell'artista di raccontare i nostri tempi attraverso lo strumento del fumetto e della vignetta, accompagnando i cambiamenti politico-sociali e narrandoli in forme sempre diverse. È straordinario, infatti, come un personaggio di finzione come ""Bobo"""" riesca a raccontare della nostra storia recente molto più di tante cronache e analisi giornalistiche. La mostra è la narrazione magistrale di un pezzo della storia civile e politica d'Italia: una storia contornata di cambiamenti traumatici, paure, conflitti ma anche di grandi speranze. Sentimenti contrastanti narrati mirabilmente attraverso i personaggi nati dalla penna di Staino. L'ironia, il sarcasmo e l'iperbole sono gli strumenti che utilizza il fumettista per metterci davanti alle nostre contraddizioni, ai nostri errori: uno sguardo critico e talvolta spietato. Questa mostra ha un'altra importante caratteristica, quella di rivelare come si trasforma la produzione artistica nel momento in cui sopraggiunge una disabilità: il rapporto che si costruisce con le nuove tecnologie, gli strumenti che si trasformano e di conseguenza come cambia il prodotto artistico. Come ci racconta lo stesso Sergio Staino, la progressiva perdita della vista, non è stata per l'artista causa di abbandono della sua attività creativa, ma lo stimolo per sperimentare nuovi strumenti: l'avvio di una nuova e innovativa fase creativa ed espressiva."" -
Ribolla 1954-2014. La tragedia mineraria nella cronaca dei quotidiani
"Questo libro ci consente di tornare a riflettere su come il lavoro, quando è un 'qualsiasi lavoro', quando è privato dei diritti, quando è piegato esclusivamente alle spietate leggi del profitto e della produttività a qualsiasi costo, non rappresenta più uno strumento di libertà e realizzazione di se stessi all'interno di una società. Ma diventa uno strumento attraverso il quale umiliare la dignità di un'esistenza. Questo libro ci aiuta a ricordare. E a non dimenticare."""" (Susanna Camusso, Segretario Generale CGIL)" -
Il ragazzo dalla divisa azzurra. Memorie, ricordi, riflessioni di un giovane militare in tempo di guerra (1941-1944)
"Il 16 luglio mi alzai con la convinzione che gli alleati ci avessero liberato, ancora non era così, ne ebbi la prova poco dopo, quando con mia sorella scendemmo a San Giuliano a fare provviste, il paese era in uno stato irriconoscibile, entro un raggio di un chilometro quadrato non vi era una casa intatta, la desolazione regnava sovrana, non vi erano tracce di tedeschi e né di inglesi, i quali erano fermi a uno o due chilometri di distanza, comunque tornammo fiduciosi al """"Borro"""" consapevoli che la liberazione sarebbe stata imminente. La sera giunse una tristissima notizia, mio cugino Santi era stato colpito mortalmente a San Giuliano da una granata tedesca...""""" -
Se questo è un padre. Memorie di un amore incompreso
Una storia che può interessare non solo molti padri, ma anche molti addetti ai lavori o semplicemente chi voglia capire le passioni che si possono generare in situazioni estreme. Prefazione di Maria Rita Parsi. -
I segni dei cavalieri. Templari, giovanniti e stefaniani a Bibbona e in Alta Maremma
In questo volume del prof. Alessio Varisco, Direttore di Antropologia Arte Sacra ed Ufficiale dell'Ordine pro Merito Melitensi, l'autore tenta di collocare nel tempo, quindi nelle diverse vicende storiche, e nel luogo tipico della Toscana, la vicenda e qualche linea di frasi e di imput presenti nelle Chiese di Bibbona e Campiglia, e si mette non già a dedurre per l'acqua al proprio mulino, quanto dedotte, interpretazione, la sua, che si avvale e di conoscenze storiche e geografiche, inserite nella sua cultura di non poco conto (prova ne sono altre pubblicazioni che confermano molto bene gli approfondimenti), che donano base per una valutazione obiettiva di quanto egli stesso scopre, legge ed interpreta. Alla fine vi è il risultato della gioia di capire che la religione cristiana, non solo non proibisce l'approfondimento del saper, ma dà pure una spinta verso un uso serio della ragione, della mente, quasi fosse, e lo è per davvero, una richiesta etica: che se mancasse l'approfondimento razionale, nemmeno si arriverebbe al ""vero""""... """"Il Santo ver mai non tradir""""..."" -
Bioarchitettura. Un viaggio autobiografico nella filosofia dell'habitat
Esistono accadimenti nella nostra vita che infrangono le nostre certezze e il nostro conquistato equilibrio, sono soglie che dobbiamo transitare con dolore per passare da un modo di essere ad un altro. In questi momenti di sofferenza ci sentiamo improvvisamente precipitare nella solitudine, sentiamo la nostra anima perdersi in una notte oscura e senza stelle. Allora disperatamente cerchiamo aiuto in questo mondo e sopra questo mondo. Questo aiuto ci offre la consapevolezza del percorso, del viaggio che parte da un modo di essere ormai obsoleto ad uno che sta per sbocciare. Ma spesso questo aiuto, questa mano tesa, ci arriva incredibilmente da meravigliosi accadimenti apparentemente casuali, che casuali non sono, che ci aiutano ad abbracciare di nuovo la vita proprio nel momento che pensiamo che per noi tutto sia finito. È a questo punto che percepiamo il vento del cambiamento che scuote tutto il nostro essere e intuiamo che ad esso dobbiamo aprire le vele della nostra vita, non porre ad esso resistenza, che non dobbiamo costruire muri per proteggersi dalla sua forza, ma, come dice un passo del Tao, costruire mulini a vento per usare questo impeto per fornire energia al nostro nuovo modo di essere, con amore e consapevolezza. Ecco, questo libro rappresenta per me un ""mulino a vento""""."" -
La nostra controrivoluzione
"Ho riunito alcune riflessioni degli ultimi vent'anni, presentando una personale analisi sulla società civile italiana, della sua evoluzione dal secondo dopoguerra a oggi e dei tanti gravi problemi che la affliggono. Credo e spero di averlo fatto nel modo più spontaneo, semplice e diretto. Questo breve testo non nasce come una relazione accademica, ma come conversazione aperta con il popolo italiano. Non so se riuscirò a smuovere qualcosa nel lettore, nel cittadino, ma il suggerimento che mi permetto di offrire, è di chiudere con il passato, recente e lontano, ma da quel passato prendere quanto di buono esisteva ed era stato realizzato, per costruire, con energie fresche, un futuro per i nostri figli."""" (Guido Fineschi Sergardi)" -
Grosseto. Alla scoperta della città e delle frazioni storiche
Una guida snella e fruibile che avvicina l'arte pubblica di Grosseto ai suoi cittadini e ai turisti. -
Contributi per l'arte in Maremma. Vol. 4: Maria nell'arte. Tra pensiero teologico e produzione artistica.
Dedicare un intero volume alla figura di Maria, attraverso i soli dipinti e le opere d'arte sarebbe stato riduttivo, perché non apparirebbe né esaustivo né completo un cammino che non avesse preveduta la parte teologica affiancata a quella squisitamente storica ed artistica. Da qui la necessità di creare un gruppo di lavoro che avesse diversi requisiti e che potesse così soddisfare in modo, forse abbastanza completo, l'argomento apparentemente semplice, ma di indubbia complessità e quindi la collaborazione tra le Diocesi di Pitigliano, Montepulciano e Grosseto. -
Luci e ombre d'agosto
Questa è la storia di alcuni personaggi che appartengono a due famiglie che non hanno nulla in comune: i Beta, che inaugurando la loro prima estate nella nuova casa in un borgo della Maremma cercano una soluzione alle proprie difficoltà di comunicazione, gli Albricci con Genny la figlia di Sante, il vecchio proprietario del terreno su cui è stata costruita la nuova casa dei Beta. I primi sono degli intellettuali di città, gli altri dei contadini che si sono recentemente affrancati da un antico stato di povertà endemica. Genny è una giovane di 19 anni, particolarmente sensibile al proprio dovere di riconoscenza verso il padre che le ha permesso di studiare, è una giovane curiosa della vita degli altri che ama la lettura che interpreta come possibile risposta alle domande che si pone sulla vita e sull'amore. Da Irene, la nonna simbolo della sua infanzia, a Sante, il padre che le chiede di riscattare il passato, a Silvia Beta e la tragica storia di sua madre Laura, a Riccardo Verga, l'Artista che le apre un percorso inatteso. Passano i mesi. Alcune presenze scompaiono. Di fronte al ritratto che Verga le ha fatto molti mesi prima di morire Genny fa la sua prima scelta di autonomia accettando una evoluzione che ricompensi il padre senza nulla togliere alla propria libera ricerca. Una maturazione che avviene per gradi insieme agli incontri reali o letterari che il caso ha posto e porrà sul suo cammino, sul valore dell'amore e sul proprio posto nel mondo. -
Grosseto. Discovering the city and the surrounding historic villages
Una guida snella e fruibile che avvicina l'arte pubblica di Grosseto ai suoi cittadini e ai turisti. -
...era colpa della guerra
Cosa succede quando una famiglia unita e felice incontra e vive l'incubo della guerra? Cosa succede quando due fratelli cresciuti in simbiosi si trovano, a causa delle loro idee, a combattere su fronti avversari? Questo è quello che accade a Pietro e Nicola, vissuti in una famiglia serena e protettiva, educati dal padre Guglielmo, già soldato nello scontro del 15-18, alla pace ed al rispetto. Si troveranno all'improvviso catapultati nell'orrore della seconda guerra mondiale. Riusciranno ad essere più forti della distruzione e della follia del conflitto? -
Le fate tra l'Amiata e la Maremma
Non solo draghi, streghe o lupi cattivi; la Maremma è una terra dove esistono ancora luoghi di fate, sfuggenti e misteriosi. Dalla costa tirrenica, attraversando l'Ombrone, fino alle tortuose strade dell'Amiata, si è intrapreso un viaggio, per scovare ciò che resta dei luoghi di antiche leggende e vecchi miti, sperando di annusare ancora un po' di magia, in questa terra selvaggia e dalla memoria corta. Età di lettura: da 6 anni. -
Pitigliano. La comunità ebraica tra ottocento e novecento
Gli ultimi due secoli di storia degli ebrei pitiglianesi caratterizzati dall'apice e dal declino di questa Comunità. Il tutto arricchito da una consistente raccolta di documenti di varia natura sullo stesso periodo che mantengono il loro interesse, perché possono costituire uno strumento molto utile per ulteriori approfondimenti e per altre ricerche storiche sulla Comunità ebraica di Pitigliano.