Sfoglia il Catalogo feltrinelli021
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 661-680 di 10000 Articoli:
-
Ignazio Silone e Marcel Fleischmann. Amicizia e libertà
Ignazio Silone (Secondino Tranquilli) è stato uno degli scrittori e pensatori europei di maggior rilievo del Novecento. Per il suo attivismo politico è stato soggetto a durature controversie, ma resta innegabile il suo amore per l’Italia, dimostrato attraverso la sua lotta per la giustizia contro tutti i totalitarismi. Questo lavoro della Paynter ce lo fa conoscere meglio, attraverso una “visita” al suo mondo nel profilo biografico da lei tracciato e in virtù dello scambio epistolare con Marcel Fleischmann, durato dal 1934 fino alla sua morte nel 1978. -
Donne del Mediterraneo. Dinamiche di potere
Il potere è declinabile solo al maschile? I saggi contenuti in questo volume lasciano cogliere per certo un'idea: il potere femminile è complesso e multiforme, spesso determinante, talvolta salvifico. -
Musica e musicisti nell'opera di Gabriele D'Annunzio
In questo libro Paola Sorge esplora l'opera di Gabriele d'Annunzio in chiave musicale dimostrando che è impossibile comprendere pienamente la vita e l'arte del poeta senza conoscere il ruolo che la musica ha giocato nella sua produzione lirica, narrativa e giornalistica. -
Antologia sommersa. Catalogazione di 1232 scritti di Laudomia Bonanni su giornali e riviste: emozioni, appunti, note, sottolineature, scoperte, interviste, elzeviri e racconti
Un lungo e personale viaggio per la conoscenza, la diffusione e la valorizzazione dell’opera di Laudomia Bonanni, tra le penne più illustri del XX secolo. Giustizieri, in questo ultimo lavoro, apre l’ampio capitolo del binomio scrittore/giornalista nel quale la scrittrice abruzzese è collocata e rivela la scrittura meno conosciuta dell’articolista di terza pagina nei quotidiani più diffusi in Italia e dell’autrice di racconti nelle riviste letterarie più prestigiose. Elzeviri, racconti, cronache, itinerari di viaggio, tradizioni popolari, ambiente, gastronomia, attualità, personaggi e altro ancora riempiono un baule metaforico che il tempo non ha disperso e da cui emergono centinaia e centinaia di fogli pubblicati ma, forse, dimenticati. Terze pagine di giornali, dal formato del classico lenzuolo, al berlinese, fino al più moderno compact e tabloid, oltre le pagine giganteggianti delle riviste nazionali in bianco e nero della prima metà del ’900 e le più piccole di provenienza provinciale. -
Tutto in una valigia
"Tutto in una valigia"""" racconta una partenza, quella di Mario, appena quattordicenne, per l’Argentina alla ricerca di un lavoro che l’Italia non offre. In quella valigia sono custoditi i ricordi, i profumi, i sapori della sua terra, i volti delle persone care, che prepotentemente torneranno a emergere nel momento del disincanto, della solitudine, della disperazione, come un’ancora di salvezza. La storia di Mario, che è poi quella di tanti giovani emigranti di oggi, si snoda attraverso le lettere scritte al padre e alla sorella, che costituiscono l’asse portante del romanzo. In un’armoniosa sintesi di vero storico e invenzione, l’autore ricostruisce momenti della storia italiana tra la fine dell’800 e gli inizi del ’900, il dramma dell’emigrazione nella lontana Argentina. Ma racconta anche i pregiudizi e le paure immotivate verso gli italiani, guardati con sospetto da chi vedeva in loro pericolosi concorrenti in campo lavorativo. Un romanzo che ricostruisce ambienti, mestieri, tradizioni, atmosfere lontane, ma che invita anche a riflettere sui vichiani corsi e ricorsi della storia e offre l’opportunità di guardare, con occhi diversi, realtà analoghe e difficili del nostro tempo." -
Jane Austen. Silenzi, lacune, allusioni
Jane Austen è un classico non solo per quello che dice, ma anche per quello che non dice. La sua reticenza non è una figura retorica o un effetto del linguaggio. È qualcosa di più. È il metodo austeniano di leggere le cose del mondo. Rispetto a quello che vorrebbe raccontare, Austen dice molto poco perché nel piccolo cerchio delle sue storie è sicura di riuscire a ricavare lo spazio per poter dire tutto. Senza escludere neanche quello che non è giusto che dica perché - dal punto di vista del narrabile/visibile - ha imposto a se stessa di conservare invariabilmente un paesaggio ordinato, apparentemente senza asperità o crepe, focalizzabile ad occhio nudo e sempre disponibile ad essere scandagliato dal suo sguardo. In fondo, sa bene che il non detto, finzionalizzato nel modo giusto, è come dire due volte. Il presente volume raccoglie una parte degli atti di un convegno svoltosi nel 2017 presso l'Università del Molise (Campobasso), insieme ad altri contributi sul tema del silenzio. -
L'angelo del deserto. Saggio su Paul Bowles
Nella sua complessa articolazione di temi e suggestioni, l’opera di Paul Bowles denuncia, sin dal secondo dopoguerra, il sostanziale fallimento del modo di vita occidentale, del tutto incapace di superare egoismi e faziosità e, ancor più, sempre pronto ad esaltare il materialismo, l’accumulo di ricchezze e potere a detrimento della spiritualità, dell’abnegazione di sé e dell’altruismo. Da un altro versante, come alternativa alla vita frenetica e schizofrenica di New York, lo scrittore scopre nel deserto sahariano il “battesimo della solitudine” e la dimensione angelica del suo essere. Prendendo in considerazione la narrativa ambientata nel Maghreb, Francesco Marroni ripercorre il cammino bowlesiano dalle prime prove fino agli ultimi romanzi per analizzare il modo in cui lo scrittore, in polemica con l’Occidente, narrativizza un mondo islamico in cui le parole del Corano e la vita quotidiana formano un’unica e compatta entità nelle pratiche sociali. In pari tempo, le opere di Bowles definiscono anche le chiusure di un Islamismo che, nelle sue punte estreme, culmina nel fanatismo violento nonché nel totale rifiuto dell’Occidente e della cultura corrotta degli “infedeli”. -
Come un sogno rapido e violento. Gabriele d'Annunzio e Napoli (1891-1893)
Due anni di «splendida miseria». Così, tradizionalmente, viene definito il soggiorno a Napoli di Gabriele d’Annunzio. E molti, erroneamente, si concentrano solo sul secondo termine di questa folgorante espressione. Ma se è vero che all’ombra del Vesuvio il Vate patì la fame più nera, è altrettanto vero, però, che vi trascorse uno dei periodi più straordinari della sua vita. Gabriele d’Annunzio e Napoli si mescolarono, quindi, l’uno all’altra, «come l’anima si mescola al corpo, come il fuoco s’attacca al legno». E per entrambi, quei due anni ebbero davvero la forza sconvolgente di «un sogno rapido e violento». -
Pensare giustizia tra antico e contemporaneo. Ediz. per la scuola
Pensare giustizia: la tematica proposta in questo volume miscellaneo, che raccoglie in parte i contributi di studiosi che hanno dato vita all’omonimo Convegno Internazionale di Studi (Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, maggio 2018), è stata concepita come sede di confronto, con chiara finalità interdisciplinare, tra opinioni di specialisti di ambiti diversi accomunati da un obbiettivo di partenza: scandagliare, a partire dalle origini della cultura e della civiltà occidentale, le manifestazioni di un immaginario della giustizia che appare sin dai primordi orientato a stabilirne e veicolarne una definizione. Si tratta di una definizione che, riguardando una componente ineliminabile di qualsiasi forma di vita associata, si fonda sull’interazione con due grandi categorie concettuali: una per così dire ‘alta’, l’etica, nel caso specifico l’etica della verità (un’esigenza primaria che la giustizia condivide con la storia, e la storiografia); e l’altra, frutto di una necessità storica, ineluttabile e in qualche modo ingombrante, la politica. -
La sedia nel giardino
Sono trascorsi dieci anni dalla morte di Massimo Vetta. ""La memoria/è acqua fra le dita"""" si legge in una delle poesie di questo libro. Tra un verso e l'altro riaffioreranno, per chi ha conosciuto Massimo, parole e immagini a lui care, pensieri ricorrenti e reconditi, e forse qualche aspetto della sua personalità risuonerà meno impenetrabile."" -
Figure del surrealismo italiano. Savinio, Delfini, Landolfi
Questo libro si propone di rispondere alla domanda concernente l’esistenza, in Italia, di una letteratura di stampo surrealista. Seppure il surrealismo in Italia non abbia mai preso una forma definita come in Francia, alcune importanti influenze e una certa vicinanza e aderenza alla poetica surrealista sono evidenti negli autori trattati, Alberto Savinio, Antonio Delfini e Tommaso Landolfi, ma anche nell’esperienza artistica e letteraria della scuola metafisica, che gioca un ruolo precursore nella definizione dei paradigmi teorici del surrealismo sia in Francia che in Italia. Ognuno degli autori trattati è stato messo in dialogo con la letteratura surrealista francese, in particolare in relazione ai lavori teorici di André Breton: la natura spezzettata che la relazione tra la letteratura italiana e il surrealismo francese ha assunto è ciò che ha portato a prediligere un’indagine che trovasse i suoi punti di origine negli scricchiolii che risuonano tra le pagine, prediligendo le «spie» all’interno del testo che consentono di acquisire una leggibilità totale dell’opera proprio partendo da piccoli indizi rivelatori. -
Maledetti
Pianosangro, Aspromonte, primi anni ’50. Don Mico, a capo di una potente famiglia criminale, tiene a battesimo Michele, giovane contadino che nell’affiliazione all’onorata società intravede la via del proprio riscatto. La seconda guerra mondiale ha accresciuto l’antica miseria, nella quale attecchiscono i germi della ribellione: due giovani, tra cui Luca, fratello di Michele, lottano per difendere i contadini dalle angherie dei latifondisti. Le lotte contadine, per il popolo, sono l’occasione per affrancarsi dallo status di coloni e per ridare un ruolo sociale agli emarginati e ai reduci di guerra. -
«Cara Nerissa...». Lettere di Gabriele d'Annunzio a Zina Hohenlohe Waldenburg (1907-1921)
Muovendo dalle lettere di Gabriele d’Annunzio a Zina Hohenlohe, dal poeta ribattezzata Nerissa, il saggio lascia intravedere nuovi “frammenti” di vita dannunziana, l’ufficiale quanto la privata, lungo il periodo compreso tra il 1907-1908, quando lo scrittore dimorava alla Capponcina, e il 1921, anno del doloroso rientro da Fiume. Nel mezzo, il cruciale 1915 che vede d’Annunzio prender stanza a Venezia e installarsi alla Casetta rossa, l’affascinante dimora sul Canal Grande degli amici Zina e Friedrich Hohenlohe Waldenburg Schillingsfürst, ora esuli a Lugano. All’interno d’una tipologia d’analisi incrociata, il saggio si è avvalso di tutte le fonti utili a ricostruire la vicenda del poeta e tanto bene quella dei proprietari della Casetta rossa. -
Oppositori di Galileo
Questo volume offre l'intera serie degli «Oppositori di Galileo», costituita da sei monografie dedicate ad Antonio Rocco (pubblicata da Favaro nel 1892), Liberto Froidmont (1893), Cristoforo Scheiner (1919), Claudio Berigardo (1920), Scipione Chiaramonti (1920) e Maffeo Barberini (1921); a queste si unisce un lavoro integrativo di Favaro su «Antichi e moderni detrattori di Galileo» (1907). Si aggiunge così un tassello alla conoscenza di Galileo e della storiografia galileiana. -
Storia intellettuale degli Stati Uniti: miti e identità in 25 ritratti
La teologia e l'illuminismo in una nuova nazione, la lotta contro lo schiavismo e la difesa di questa istituzione, le trasformazioni economiche e le particolarità della struttura di classe e il posto della minoranza afroamericana sono, in questo studio, visti e analizzati attraverso venticinque ritratti di intellettuali di grande rilievo, sia uomini che donne, conservatori, liberali o radicali, che hanno elaborato il loro pensiero dall'interno della politica del loro paese. -
È granata il colore del bene. Una favola per il grande Torino
"L’Angelica Football Club di Su"""" perde l’ennesima finale di Champions. La Coppa con le Ali resta sulla scrivania di Belzebù, presidente della """"Infernale Football Club di Giù"""". Dio, assai amareggiato, sfoga la sua frustrazione sulla sua badante Rita, la santa dai miracoli impossibili. Tra un caffè e l’altro Dio decide di richiamare in sede Tino Des, l’angelo del destino, per un consulto. Al cherubino chiede di “scendere” in Piemonte per indagare sulle abilità dei calciatori del Grande Torino, la più forte squadra di calcio del mondo. L’idea è di “convocarli” per la prossima finale, nella speranza di riportare sulla sua scrivania, dopo sette secoli, la Coppa con le ali." -
L'universo immaginario di Alberto Moravia. Secondo paradigma
Anche in queste pagine, come nel precedente paradigma, allargando la prospettiva sono state esaminate forme, figure e fantasmi. Sovrapponendo frasi ricorrenti e immagini, ripetizioni, associazioni, similitudini e metafore, relazioni consce e involontarie - sempre sovrabbondanti - sono emersi nessi strutturali. -
Cartoline d'effimera eternità
Questa raccolta di poesie si inserisce nel filone della precedente, la estende e la completa; e, come la precedente, immortala attimi di vita, pensieri d’un momento, cristallizzati su un foglio di carta, quasi fossero fotografie rapite all’oblio del mondo. Sono cartoline d’effimera eternità: in esse si troveranno scorci di sensazioni, monconi di riflessioni e la consapevolezza – talvolta granitica, talvolta solo sfiorata – della condizione umana in una realtà «evanescente, secca, sconosciuta e distante». -
Lettere familiari
Le Lettere familiari di Antonio Genovesi, edite inizialmente da Domenico Forges Davanzati e riedite negli anni sessanta del secolo scorso da Gennaro Savarese, assumono un’importanza fondamentale per la conoscenza dell’abate salernitano, illustrano il suo pensiero filosofico, le valutazioni del mondo agrario e le critiche alla vita della capitale. Dalle lettere emerge il ritratto di Genovesi e il suo ruolo di riformatore meridionale con una fitta rete di corrispondenti. Non mancano le osservazioni e i riferimenti ai grandi studiosi dell’Illuminismo. Con un saggio introduttivo di Nicola D'Antuono. -
Viaggio attraverso lo spazio «mostruoso». Dal dibattito filosofico alla narrativa di Don DeLillo
Il libro conduce il lettore in un viaggio virtuale nello spazio reso mostruoso dalla mano dell’uomo. L’esplorazione parte da giudizi astratti filosofici, fino ad approfondire il rapporto uomo/natura/spazio sul piano architettonico e pittorico, cercando di mostrare, attraverso esempi concreti, come tale sodalizio, inizialmente virtuoso, si sia nel tempo modificato ai danni dell’intero ecosistema.