Sfoglia il Catalogo feltrinelli021
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7381-7400 di 10000 Articoli:
-
Punti di vista
"Gloria Italiano è autrice attenta e colta, di costantemente densa e acuta sensibilità, insieme poetica e speculativa; però, quel che corre l'obbligo di sottolineare - ovunque, in una produzione così meditata e variegata, e tuttavia qui con maggiore marcatura - è la sua straordinaria capacità di restituire la visione d'assieme di una situazione (...) come di restituire la minuzia essenziale e imprescindibile del dettaglio, individuandovi riflessa l'immanenza della ragione completa di una tesi (...) Alla base, si è quindi di fronte a un gioco contrappuntistico tra cose, elementi, scelte e persone, molto implicativo, talvolta sotterraneo, talaltra esplicito, comunque vòlto a sapide quanto drammatiche e sempre plurivalenti significazioni."""" (Rodolfo Tommasi)" -
Onirica
"Fantasia e realtà, ipotesi e riscontro, cifra razionale e pulsazione alogica: i termini sono incisi già imperfetti sulla corteccia delle codificazioni di comodo, ovvero quando 'fa comodo' non inquinare né inquietare i mondi che si vogliono mantenere opposti: ma la fantasia stessa diviene realtà nel momento in cui determina qualcosa di reale, in questo caso la scrittura, e l'idea sfuggente alle regole convenzionali della razionalità è comunque un'idea, e, in quanto tale, esiste e fa parte di noi. E poi, non è certo mai stata in prima istanza la logica ad aver nutrito i linguaggi dell'arte"""". Rodolfo Tommasi" -
Tralci falciati
"Il presupposto strutturale di Tralci falciati è (...) lineare: pulsazioni biografiche di tre figure legate in epoche diverse alla Chiesa cattolica e dalla Chiesa cattolica condannate: Giovanna D'Arco, Gerolamo Savonarola e Josef Kentenich. E al di là del rogo per i primi due (e dell'esilio per il terzo), strumenti e simboli di estinzione totale, tali condanne sarebbero comunque tutte legittimamente interpretabili come assolutistico rinnegamento e cancellazione della persona, come annullamento di presenza disturbatrice. (...) Tanti, e tuttavia ancora pochi, si posero e si pongono scagliose domande sulla Chiesa e sulle figure in qualche modo significativamente 'arse' in suo nome. (...) Gloria Italiano compie oggi un nuovo e importante passo su questo percorso di analitiche e profondamente ragionate revisioni, e lo compie con un'opera di apicale coinvolgimento."""" (Rodolfo Tommasi)" -
I sonetti sonati eppoi dove gli abili diventano più abili
"Se sulla parete della vita si dipingono le proprie storie (e questo ha fatto Michele Di Candia: rapidi e pur minuziosi tratti d'affresco che talvolta sembrano sovrapporsi, intrecciarsi, sfumare l'uno nell'altro, ritrovare nuova fiamma in un colore improvviso, sfaldarsi nella sinopia, richiamare altre figure, scorci urbani, atmosfere ambientali...), tali storie, o fronde di esse, si può decidere di contemplarle, ripercorrerle proprio mentre accendono di rinnovate sensazioni le profondità dei dettagli."""" (Rodolfo Tommasi)" -
Stalking. Conoscerlo e difendersi
Dory d'Anzeo e Ciro Iannone hanno lavorato su un materiale vivo, su storie vere (quattro, con il tentativo di inquadrarle in un ordine al tempo stesso giuridico e psicologico) e sulla realtà delle individuali conseguenze (...) Un libro serve. Salvo rari casi, serve sempre. E questo, tra gli altri suoi pregi ... ha pure quello di suggerire, con molta proprietà e tatto, il coraggio del come affrontare il risultato di ciò che si è subìto o che potenzialmente si potrebbe subire (...) lo stalking è l'anticamera raggelante dello stupro: non si minimizzi e non si abbia paura delle parole. In fondo, è proprio questo aspetto di verità che ha guidato il progetto e la mano degli autori. -
Il contemplatore di nuvole
Partire dal titolo non è, in questo caso, il solito facile espediente esplicativo del contenuto del libro, ma un modo di iniziare dalla sua conclusione (il testo eponimo è l'ultimo), per mettere in guardia il lettore dal credere che il ""paradossale"""" autore sia il facile e superficiale poeta """"con la testa fra le nuvole, ma, come lui stesso ci tiene a far sapere, è uno che le nuvole, anzi le """"nubi"""", in un certo modo (ossia un modo di strabiliante immaginazione e impegnativa originalità) non solo le contempla, ma le fa parlare e le interpreta (anche se """"afone"""" o """"mute""""), perché testimoni dall'alto dei cieli, e non come angeliche proiezioni, ma come """"fossili a branchi"""" (e quindi antichissime e ancestrali animazioni dell' """"irreversibile corsa del tempo""""), di ciò che è successo e succede (e succederà) sulla terra e del """"frastuono"""" che vi fanno gli uomini."" -
Ho perso il cuore tra gli imballi
"Per restare in tema, ossia per restare nel giuoco metaforico del preziosissimo autore di queste brevi poesie, dovrei cominciare col dire che farò tutto il possibile, nel breve spazio che mi è concesso, per rintracciare e farvi conoscere il (maiuscolo) Cuore, perso dal suo proprietario, il poeta Pino Conforto, tra i suoi schizzosi 'imballi' (come dice il titolo), ovvero imballaggi o incartamenti o involucri (comunque); e ciò a causa di un trasloco o trasbordo o viaggio (comunque): con la speranza che alla fine non abbia io saputo 'più solo riconoscere l'imballo'!"""" (Neuro Bonifazi)" -
Effetti collaterali
Marta, una psicologa o psicoterapeuta, donna di libere scelte e atteggiamenti e di acuta sensibilità e di una estrema coscienza professionale: attraverso il suo pensiero, che commenta ogni, anche lieve, avvenimento della sua attività di analizzatrice, il racconto si accende di ardue e improvvise illuminazioni, e di altrettanto profonde analisi interiori e perfino misteriose e drammatiche. Ed ecco apparire il vero e proprio mistero, in una sorta di ossessione: la voce al telefono di una persona anonima, che a poco a poco si identifica in quella di una donna problematica e sempre più disperata, seguita da una lettera e poi un'altra e altre ancora, anch'esse anonime e scritte in stampatello e drammaticamente chiuse in una tragica ritrosia e in un gusto patologico dell'anonimato. -
Pensieri e parole
"Isolata in una sua realtà concettuale e formale, volta a fini fondamentalmente mirati all'analisi dell'Io attraverso cose, fenomeni ed eventi, la poesia di Fabrizia Poggi si articola su percorsi autocognitivi di variegata natura, matrice e impronta. (...)""""." -
L' alluvione e altre acque
"La poesia amara e risoluta di Francesco Mainardi, per essere coerente con sé stessa e la sua storia, non può che essere una sfida, qualcosa di fortemente voluto, del comportamento come del pensiero, tra regole e valori nobili, per vincere il male-il Male, quello piccolo dell'attentato-tentazione quotidiani e dei piccoli contraddittori, e quello che vorrebbe chiudere l'uomo nella selva senza amore. Questa, d'altra parte, è la vita, e la vita si vuole condotta """"con qualche impegno"""" di far coincidere l'uomo con l'umano e la sua verità. Perché gli altri ci sappiano come siamo, non la nostra parvenza. Anche noi, in fondo, mangiamo come gli altri""""." -
Miscellanea del noto e dell'ignoto. Inseguendo i misteri. Saggi su Antonello da Messina, Marc Chagall, Friedrich Nietzsche, Sigmund Freud, Le Corbusier
Un libro mirato a mescolare in sé temi e ragioni formali, linguaggi e impulsi diversi e diversificanti, plasmandosi nel segno di densi avvolgimenti concettuali, i quali, spinti dal costante pulsare di un lirismo teso alla conoscenza e alla proposta, allo slancio e alla distillazione, alla nudità delle essenze e alla loro spinta esplorativa, spezzano il proprio involucro di idea e di teoria per trasfigurarsi in messaggio significante universale. -
L' occhio di Erode
"L'occhio di Erode"""" si offre alla lettura in un'inusitata plenitudine poetica, prossima a farsi ora romanzo di atemporali significazioni, ora audace azione drammatica (in cui tutto è personaggio, tutto è passaggio fondamentale), per, in entrambi i casi, illuminarsi, sfibrarsi e ricomporsi nei panneggi intimi e rivelatori del monologo interiore. (Rodolfo Tommasi)" -
E pur violenza siamo
Costa si consacra come autore neoterico: la similitudine non è solamente da intendersi sotto un aspetto stilistico, ma sicuramente si certifica nel modo di approcciarsi con spontanea naturalezza ai temi più diversi, concentrandosi sull'amore, per poi dare sfogo all'ispirazione sociale e etica, fino ad arrivare alla statuarietà degli aforismi nella loro pregnante lapidarietà. -
Maimaketos
Libro sull'arte poetica e narrativa, Tutto questo è dentro l'invenzione di un racconto in gran parte umoristico, fatto in prima persona e autobiograficamente, da un immaginario schiavo dell'età romana, uno schiavo dotto e di cultura greca, un ""polimathès"""", che parla e scrive in continuazione con termini latini e greci e allusioni mitiche e filosofiche."" -
La pietra della mente
"(...) Abbandonando le comodità e la sicurezza di una città occidentalizzata e moderna come Roma, dove svolgono la propria esistenza, Paolo e Angelo decidono di inseguire un viaggio che li porterà ad una maturità culturale e psicologica: loro meta è il Kenya, nazione dispersa e sconosciuta nell'Africa nera. La loro missione è utopica, quasi irreale: trovare una misteriosa pietra che ha la facoltà di permettere la comunicazione linguistica senza l'utilizzo di traduttori, né conoscenze linguistiche. (...)""""" -
Quando i ricordi volano, pensieri in libertà
"Autobiografia, racconti, affabulazioni, tasselli di vita vissuta e ancora e sempre da rivivere attraverso il lampo arcuato e dinamico di una scrittura intima, a tratti prossima alla mormorazione monologica, e comunque capace di coinvolgere e comunicare, di trasmettere la sottigliezza dell'attimo percettivo privato quanto la sorvegliata onda espressiva mediata dal riflusso emozionale nell'evocazione: insomma, le carte sono in regola, c'è tutto, tutto ciò che basta ad autorizzare un prefatore a parlare di romanzo."""" (Rodolfo Tommasi)" -
Antinomie
Ignazio Gaudiosi si è sempre mosso tra spazi e tempi poetici, scanditi da un intimo e intenso rapporto tra il momento sfuggente e la capacità della parola di trattenerlo, il più possibile, dentro una realtà, destinata necessariamente a farsi metafora. La vita, nelle sue alterne stagioni, crea una sorta di movimento atletico della mente e del cuore, che mira a colpire con passione ma anche a rivedere la partita con distacco, non tanto e non solo per capire e cogliere eventuali mancanze, ma per rimettersi, ancora una volta, in gioco, tentando la bravura e la fortuna, ineliminabili termini di vittoria e, talvolta, di sconfitta, di esultanza e di perdizione. -
I liberi biancospini
In ogni racconto, pur partendo da una topografia storica abbastanza consona alla scrittrice, si giunge a cogliere la misteriosa poesia di uno spazio nuovo e incontaminato, in un percorso che trasfigura il dato di partenza e lo conduce ogni volta a un approdo unico e irripetibile. È in questa dimensione multipla ma interagente, che può essere collocata la raccolta con la quale Iolanda Fonnesu Alberti, giunge in ogni racconto ad un microcosmo, impostato originalmente sull'invenzione della libera fantasia. -
Il guardiano del tempo
"... Estetica dell'ambiente, culto dell'ambiente, funzione talvolta ironica dell'ambiente (o almeno così può apparire dalla marcatura di certi dettagli, cominciando dalla colazione coi cerea-li), di questo Nord-America di frontiera, agiato e problematico, tecnologico e pervaso da nostalgiche cesure emozionali ancora luminescenti di intramontabile spirito pionieristico (un tenace pionierismo, in questo caso, dell'intelletto, riverberato soprattutto dalle intense personalità di Archibald e di Joseph). E tuttavia, qui, l'America non è soltanto luogo d'azione, ambiente o scenografia; fondamentalmente è un personaggio, forse persino il deus ex machina...""""" -
La fierezza della diversità. Ediz. ampliata
Fu intorno agli anni 50 che si configurò il vero personaggio di Angiolina Cipollini, quando già anziana, dette libero sfogo a tutta la sua individualissima personalità e alle sue ben determinate scelte di vita, al di là di ogni conformismo e pregiudizio. Ne scaturì un essere umanissimo e nature guidato solo dal sole, dal vento, dalla neve e dalla luna. L'Angiolina ha trotterellato negli ultimi venti o trenta anni della sua lunga vita, ai margini delle strade cittadine; l'Angiolina dai suoi osceni racconti riesumati e fantasticati di un vecchio passato, con i suoi mirabili vestiti: gonne lunghe e dai colori vivacissimi e i corpetti stretti da menestrello medievale, non va certo dimenticata né da quelli che l'hanno vista, né da coloro che non la potranno vedere più, in quel vecchio contesto cittadino, fatto ancora di una certa umanità e partecipazione.