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La diversità a teatro. I drammi giovanili di Pasolini
Ben note sono le sei ""tragedie borghesi"""" che Pier Paolo Pasolini concepì a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta. Meno scontata è la scoperta che il vero esordio del giovane bolognese, a soli sedici anni, fu proprio un dramma, La sua gloria. Di qui prende le mosse questa ricerca, la prima dedicata con cura esclusiva al primo teatro pasoliniano: dalle ambizioni letterarie e dalle sperimentazioni linguistiche di quella pièce liceale si passa alle originali rielaborazioni del mito nell'Edipo all'alba, velata ma audace prima manifestazione drammaturgica del desiderio omosessuale in Pasolini. Ci si concentra poi dettagliatamente sulla stesura e sulle rappresentazioni del suo unico dramma in friulano, I Turcs tal Friul (con il vano martirio del giovane 'scandaloso' protagonista), e sulla prima opera teatrale pasoliniana che ammetta un personaggio con connotati autenticamente paterni, La poesia o la gioia, ricca di echi del maledettismo francese."" -
Cinque novelle
Federico De Roberto (Napoli, 1861 - Catania, 1927), ideatore di un Verismo giovane ed originale, fu osservatore minuzioso, sarcastico eppur spietato della Sicilia del suo tempo: dalle sue opere traspare per essa una passione tormentata, quasi feroce. Ne nasce una strabiliante capacità di narrare a rapidi tocchi ma profondamente, di sorvolare le maree della folla come di scandagliare gli angoli più oscuri delle coscienze. Questa antologia consta di una snella e mirata introduzione sul periodo storico-letterario degli esordi narrativi dell'autore catanese, e di cinque novelle, corredate di note e di singole presentazioni, tra le più famose ed innovative (""La disdetta"""", """"San Placido"""", """"Il rosario"""", """"La scoperta del peccato"""", """"Il paradiso perduto""""). La raccolta nasce destinata agli 'studenti' di tutte le età: tanto a quelli a cui la scuola riesce ancora a solleticare qualche curiosità, quanto a quelli che hanno lasciato i banchi da un pezzo ma che sentono il desiderio di conoscere, lasciandosi guidare, senza invadenze critiche né didattiche, in una raccolta 'di fiore in fiore' che non potrà non affascinare."" -
Il grido e l'impegno. La storia spezzata di Michele Fazio
Michele Fazio è un ragazzo barese di quindici anni, pieno di vita e di entusiasmo, che una sera di luglio sta tornando a casa per cenare con la propria famiglia. All'improvviso viene strattonato; non ha il tempo di voltarsi indietro, sente degli spari, sono attimi: un proiettile gli perfora il cranio e lui cade riverso per terra. Tutti scappano, lasciandolo solo. Nell'aria si avverte, lancinante, un solo grido: ""Aveme accise u uagnune buenn"""" (""""Abbiamo ucciso il bravo ragazzo""""). Con l'aiuto dei genitori Lella e Pinuccio Fazio la storia spezzata di Michele e l'assurdità della sua morte innocente tornano a ricomporsi per diventare quella memoria collettiva di cui non solo Bari, ma ogni città che protegge i propri figli deve riappropriarsi: nella consapevolezza che occorre sempre volere, pretendere, provocare una giustizia e un impegno a volte troppo difficili per gli onesti."" -
Piccole patrie. Il Gargano e altri sud letterari
Nell'era della globalizzazione si torna a parlare di patrie. È più di un richiamo al passato, alla tradizione: è un modo per riallacciare il presente a un orizzonte più mosso e articolato, composto di tante realtà diverse e tuttora vivo, imprescindibile. Il volume prende le mosse da questa riflessione, per addentrarsi nel mondo della poesia, in un angolo geograficamente circoscritto della provincia italiana: il Gargano. I principali temi della cultura contemporanea vengono, in tal modo, agganciati alle sollecitazioni di questo luogo letterario. Questo libro è il resoconto di un viaggio ancora non terminato, fra le opere di scrittori che si muovono lontani dai salotti e dai centri del potere, appartandosi nella storia antica e povera del luogo per trarre più forza al loro verso. -
Un pensiero in gioco. Storie, teorie ed esperienze di didattica ludica in filosofia
Il testo presenta i risultati di una ricerca sulla filosofia e la didattica, promossa insieme da docenti universitari e di liceo. Nella prima parte, F. De Natale si sofferma su alcuni pensatori del '900 che hanno posto il gioco al centro delle loro teorie e indica il ludus come simbolo efficace della filosofia e dell'esistenza. A. Caputo, dopo aver collocato l'impostazione ermeneutica all'interno della storia della didattica della filosofia italiana, mostra i fondamenti di una possibile philosophia ludens e fornisce una cassetta degli attrezzi per gli insegnanti che vorranno provare a giocare in classe con la filosofia. La seconda parte del volume presenta i resoconti delle docenti A. Mercante e R.M. Baldassarra, che hanno già sperimentato nei licei questo pensiero in gioco, e riporta passi dei diari di bordo degli studenti giocatori. Emerge la possibilità di un viaggio originale nella storia della filosofia, che parte dal pensare per arrivare al pensato. E si delinea la verità del gioco come mediazione: non solo per studiare meglio, ma anche e soprattutto per comprendere meglio se stessi. -
Sofocle. La sapienza di Zeus e la democrazia matura
Sofocle ha cantato la vittoria di Salamina, ha vissuto gli anni splendidi della democrazia periclea, dello splendore di Atene nella letteratura e nella filosofia, ma ha anche conosciuto gli anni della peste, delle sconfitte (la spedizione in Sicilia), del regime oligarchico dei Quattrocento, della corruzione dei costumi e degli scandali, anche in materia religiosa. In tutto, però, ha sempre conservato una grande serenità e una grande fede nella protezione degli dèi, nella ""paternità"""" di Zeus, in una sorta di provvidenza divina - pur per le vie di una sapienza non sempre accessibile ai mortali -, ma anche una grande fede nell'uomo, nella sua capacità, soprattutto politica, di operare cose grandi, in particolare con la parola e con l'intelletto, e nella sua capacità di imparare a praticare la misericordia, la pietà, il """"con-amare""""."" -
Agesilao Milani. Echi danteschi in un poema risorgimentale
Si pubblica qui, in una nuova edizione, corredata di una breve introduzione e di opportune note, un poemetto di Giovanni Francesco Jatta, l'""Agesilao Milani"""", che costituisce non solo un'occasione di verifica della funzione """"mitica"""" di Dante come modello letterario, ma anche un significativo episodio della """"fortuna"""" di Dante nell'Ottocento e del suo """"riuso"""", in chiave politica, secondo i modi di una rilettura attualizzante che lo piega alle esigenze e alle attese della società civile e, in questo caso, agli umori della fase risorgimentale. All'interno di un preciso e consapevole processo di imitazione, evidente nell'adozione della terza rima e nel ricorso allo strumento narrativo della profezia post eventum, l'autore, celebrando il tentato regicidio ai danni di Ferdinando II di Borbone, veicola una prospettiva antiborbonica, antimazziniana e filosabauda, con la conseguente esaltazione delle glorie piemontesi."" -
Il codice Dante. Cruces della «Commedia» e intertestualità novecentesche
Questo volume individua nella ""Commedia"""" il """"codice"""" di un sistema intertestuale su tre livelli: i primi due riguardano il rapporto con le fonti e le """"autocitazioni"""" presenti nella """"Commedia,"""" il terzo livello scopre nel poema il """"codice genetico"""" della letteratura italiana, europea e americana, che si manifesta particolarmente allorché numerosi autori hanno dovuto dar conto dello sgomento prodotto dalla postmodernità. Da un lato si collocano i tre saggi ruotanti intorno al misterioso lancio della """"corda"""" di Inf., XVI (dietro cui si cela forse la chiave allegorica del primo canto e dell'intera struttura morale dell'opera), dall'altro i sette saggi su Marx e Gramsci, Gozzano, Montale, Pasolini, Luzi, Loi e su quasi sessanta romanzi duemilleschi dimostrano che i debiti contratti con Dante sono indispensabili sia per costruire le più consapevoli poetiche contemporanee, sia per colorare il caleidoscopio della letteratura di consumo, al crocevia fra impegno e """"divertissement""""."" -
Rime
La figura di Giovanni Antonio Paglia, erudito, storico e poeta di Giovinazzo, che pur nella posizione defilata di rimatore di provincia intrattenne rapporti con i letterati del suo tempo, dimostra come anche la 'periferia' fosse lambita dal fermento intellettuale che interessò nel Cinquecento le corti centro-settentrionali. Fra la sua non copiosa produzione letteraria vanno annoverate anche le ""Rime"""", canzoniere conservato in forma autografa presso la Biblioteca Ambrosiana, e databile dal frontespizio al 1579. Il 'racconto lirico' muove dall'innamoramento, passa per l'esperienza del pentimento, e giunge infine all'approdo catartico, suggellato significativamente dall'immagine della """"Donna celeste"""". Si pubblica qui per la prima volta il canzoniere di Paglia, con una corposa introduzione che ricostruisce lo scenario storico-culturale in cui le Rime furono scritte e analizza i testi e il rapporto con i modelli."" -
L' ombra. Giovanni Pascoli frammenti di un'anima
In questo originale 'romanzo biografico', intessuto dello stesso linguaggio pascoliano, l'autore tratteggia il profilo interiore - gli sparsi frammenti dell'anima - del 'suo' Pascoli, rievocando alcuni anni della vita del poeta, quelli dell'avventura del ""cavaliere errante dell'insegnamento"""" (dal 1882 al 1896), dalla nomina a professore di Latino e Greco a Matera sino all'ottenimento della cattedra universitaria a Bologna. De Stefano introduce il lettore nella vita quotidiana del 'nido' pascoliano (la casa un tempo devastata dal dramma della morte dei genitori e dei fratelli e ora abitata dal poeta e dalle due sorelle Ida e Maria, affettuosamente chiamata Mariù), narrando le vicende di un breve periodo della vita di Giovanni, quello dell'incipiente amore per una gentile fanciulla livornese, passione infranta sul nascere dalla pressione psicologica dell'onnipresente ombra, la devota e possessiva sorella Mariù."" -
Note di poesia. Canzoni d'autore in lingua italiana, inglese e francese
Dall'Italia della 'Scuola genovese' alla Francia degli chansonniers, dall'America dei folk singers all'Inghilterra del pop impegnato, l'antologia, suddivisa per aree geografiche, raccoglie testi scritti da alcune tra le voci più intense e significative del cantautorato italiano e internazionale. Pur non trascurando i punti di contatto tra poesia e canzone d'autore, la selezione proposta offre al lettore un agile ma rigoroso strumento di riflessione sulla specifica dignità letteraria di un testo realizzato per musica. -
Sergio Solmi critico militante. Un itinerario nella letteratura italiana del Novecento
La scrittura di Sergio Solmi è esemplare della più seria 'critica militante', senza mai venir meno ai doveri di precisione e rigore che si richiedono allo studioso. Quest'indagine ricostruisce in quattro capitoli un profilo del Solmi italianista - cominciando dall'ampio contesto teorico che caratterizzò gli anni della sua formazione e illustrando le relazioni intellettuali da lui intrattenute - da cui emerge il suo accostamento al mondo dei giornali e delle riviste, culminato nella fondazione e nella direzione di numerose testate. Il terzo capitolo dimostra come, nonostante l'attività di Solmi si sia espressa attraverso una quantità di scritti, mai ordinati in forma monografica, dalle sue pagine emerga una ben precisa linea della lirica contemporanea, poggiante su alcune personalità poetiche che per il critico hanno agito come figure di riferimento: Saba, Ungaretti, Quasimodo e Montale. Il quarto e ultimo capitolo passa poi a esaminare la posizione di Solmi riguardo alle due forme basilari della contemporaneità: la prosa d'arte e il romanzo. Delle opere del critico e degli studi a lui già dedicati dà conto, infine, un'ampia e precisa bibliografia. -
E sulla terra faremo libertà. Poesie e canzoni della Resistenza italiana
La Resistenza, fondamento della Repubblica, della democrazia e della Costituzione, resta uno snodo cruciale e ancora pulsante della nostra Storia. A settant'anni dal settembre 1943, la poesia può offrire un contributo per meglio comprenderla: in questa antologia i testi vengono presentati per temi e collocati in un arco temporale che comincia con l'antifascismo e arriva fino ai nostri giorni. Infine, ai grandi poeti (Fortini, Quasimodo, Gatto, Caproni, Zanzotto) sono stati affiancati con pari dignità i canti nati spesso in modo collettivo sui campi di battaglia. Una sorprendente varietà di contributi poetici che permette una nuova riflessione sulla guerra di liberazione e sulla sua eredità, offrendo una testimonianza significativa per la nostra vita civile. -
Terra d'argento
È questa la storia di Mimì Accettura e della sua famiglia, mercanti d'olio nella Bari degli anni Trenta, declinata nei toni che Macrì accosta a un certo verismo meridionale. Il verismo è tutto nelle descrizioni di gesti, luoghi, cose, antichi modi di vivere, restituite in pagine che assumono, ai nostri occhi, il valore aggiunto di documento storico, tanto prezioso quanto raro. La vicenda pugliese, costruttiva e ariosa, avviene nel cerchio protettivo della famiglia, quel ""tessuto vivo di affetti"""" vero protagonista del romanzo. Tra vecchio e nuovo, tra poesia e prosa, Luigi Fallacara ci parla di una città che cambia - che riceve dal regime fascista l'investitura di metropoli mediterranea e assiste alla grandiosa inaugurazione della Fiera del Levante ma sa indugiare anche sul mare e sugli ulivi della campagna pugliese in splendidi squarci lirici. Sono proprio gli ulivi a donare alla terra la particolare lucentezza dell'argento: """"L'automobile, [...] si precipitò per certe discese, dove la terra diventava fine come tabacco e gli ulivi splendevano, congiungendosi quasi sul cielo della strada, di un loro più mite e sereno argento""""."" -
Il futuro in una stanza. Dialogo letterario dentro e oltre la pandemia
Nel tempo in cui si contrasta il Coronavirus col distanziamento sociale, un critico e una scrittrice dialogano fittamente in un appartamento, muovendosi fra cucina e soggiorno, biblioteca e camera da letto. Possono farlo perché sono marito e moglie, un privilegio che non deve andare sprecato, quando la paura più profonda è che si estingua il fondamento 'umanistico' della nostra civiltà, fatto di parole, di sapere critico e di emozioni. Nascono così queste pagine, in cui la letteratura di ogni tempo (dall'epica classica a Boccaccio, da Manzoni alle distopie del Novecento) dà conforto e suona campanelli d'allarme, attiva memorie e apre scenari possibili di rinascita. Fra piccole confessioni personali e critica sociale, i due autori tracciano un originale affresco della contemporaneità, col pensiero che vola frequentemente ai propri allievi, persi di vista il 5 marzo 2020, perché non dimentichino mai che l'immaginazione è indispensabile alla scienza e che la relazione personale non è mai surrogabile col contatto digitale. -
L' Europa di domani. Un progetto per gli Stati Uniti d'Europa
La crisi finanziaria ed economica che si è abbattuta sul continente europeo e sui singoli Paesi ha fatto traballare l'Unione europea, mettendone a dura prova la solidità, e allo stesso tempo ha mostrato la fragilità delle sue istituzioni. Nella spirale recessiva le politiche di austerità, promosse dai consessi dei capi di Stato, hanno acuito la crisi sociale. La frantumazione del welfare ha disgregato la coesione tra le nazioni, permettendo il riesplodere di antiche, e forse mai sopite, rivalità. La riedizione delle analisi elaborate da Ernesto Rossi nel 1944 trova fondamento nella grande attualità delle tematiche e delle soluzioni proposte dall'autore, che crede fortemente nel progetto federalista come garanzia di un maggiore esercizio della democrazia. Questo pamphlet, documento del tempo, non ha la pretesa di offrire soluzioni definitive a problematiche politiche ed economiche aperte ma si propone di suggerire spunti di riflessione su tematiche che interessano il lettore in quanto cittadino europeo. -
Città e chimere. Racconti di viaggio di un diplomatico serbo
Sotto l'apparenza di un periodare colto, di una analisi comparata dei caratteri tipici di ogni nazionalità, Dui penetra nel cuore dei popoli, della loro storia e delle loro tradizioni, senza risparmiare staffilate alle istituzioni religiose e senza nascondere idiosincrasie e passioni. Con ""Città e chimere"""" il lettore non viaggia solo dalla Spagna al Mar Ionio, da Parigi in Egitto, ma anche attraverso i secoli e in compagnia di impertinenti olandesi e personaggi mitologici, divenendo testimone allo stesso tempo di scorci periferici e di immortali testimonianze dell'umanità."" -
Fuga da Sebastopoli. Autobiografia
Una ragazza di origini ebraiche, l'abbandono della propria famiglia e l'esilio dal Paese natale, una nuova identità che apre la strada a una vita inaspettata. Il dramma e la fortuna individuali si fondono con quel frammento di Storia - la Seconda guerra mondiale e l'Olocausto - che ha pesato dolorosamente sulla pelle di milioni di uomini e donne. Sullo sfondo Sebastopoli, città eroica e gioiello della Crimea, terra tutt'oggi dilaniata. Quella di Valentina è la vicenda personale di chi la Storia l'ha attraversata, col suo pedaggio di perdite e dolore ma anche di rinascita e riscatto. Lei ha scelto di raccontarla anche per parlare a nome di chi non ce l'ha fatta. -
Sono solo pupazzi. Un giorno con Gaetano Marchitelli, vittima innocente della mafia
Gaetano Marchitelli, ammazzato per sbaglio nel 2003 nell'ambito di un regolamento di conti per le strade di Carbonara (Bari), ci accompagna per mano alla scoperta della piazza del suo paese, delle pittoresche signore che animano le strade scambiandosi ricette a gran voce, dei ragazzini spensierati che progettano di marinare la scuola, dell'amicizia con Mario. Su tutte le scene incombe la macchina gialla simbolo dei poteri mafiosi che tengono in scacco la cittadinanza. La vicenda di Gaetano e del suo amico Mario, che rimase ferito quel 2 ottobre di più di dieci anni fa, rivive nella sua normalità tragica, facendo continuamente riferimento a fatti realmente avvenuti e dando voce ai protagonisti delle vicende: un modo semplice per ricordare ciò che non deve più accadere. Per educare alla legalità non servono le teorie, quelle si lasciano ai grandi. Piuttosto il territorio chiede di recuperare fatti, memorie, storie vissute e terribilmente tragiche, su cui innestare e far rinascere gesti quotidiani, apparentemente irrilevanti, che però contribuiscono a disfare la rete della malavita. -
Travestimenti del desiderio. Motivi faustiani nel Novecento letterario russo
Per la prima volta nel panorama della slavistica italiana, il ""faustismo russo"""", fenomeno peculiare che fornisce manifestazioni continue dall'inizio dell'Ottocento ai nostri giorni, è al centro di un tentativo di classificazione e valutazione critica. Risultato di una ricerca pluriennale volta a individuare ed esaminare opere della letteratura russa che sviluppano uno o più motivi del Faust - uomo del desiderio per eccellenza -, nei vari travestimenti tipologicamente russi (dal lianij elovek all'homo sovieticus al poalyj gradanin tardo sovietico), l'opera traccia la parabola del Faust russo dall'Ottocento in poi, con una particolare focalizzazione sulle opere novecentesche.""