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Mar sin fronteras. Antologia liquida di poesia spagnola contemporanea. Testo spagnolo a fronte
"Mar sin fronteras"""" è un'antologia di poesia spagnola contemporanea inedita dedicata al mare come spazio di condivisione profonda, di rotte tracciate e tracciabili, di naufragi e approdi inaspettati, spazio di viaggiatori e sognatori con lo sguardo aperto sull'orizzonte. I testi - tutti inediti e in lingua originale - raccolti nel volume (con traduzione italiana a fronte) sono firmati da circa quaranta poeti, scelti tra le voci più significative dell'attuale poesia spagnola e offrono, nel loro insieme così variegato per stili e prospettive, la viva immagine di un oceano di parole mutevole, cangiante e senza confini; uno spazio di poesia liquido e sorprendente come le correnti e le vite che attraversano il mare." -
Vita da Gastarbeiter. L'impegno civile di un emigrante in Germania
Dall'infanzia trascorsa al lavoro nelle campagne della Terra di Bari, fino a diventare il primo rappresentante sindacale italiano in Germania. Il percorso di vita di Lorenzo Annese è uno straordinario affresco del mondo del lavoro nel Novecento, nonché una storia di emigrazione perfettamente attuale. Dopo lo sfruttamento subìto da bambino, nei campi, per sostenere la famiglia, Annese trova in Germania, come Gastarbeiter (lavoratore ospite), un «mondo nuovo», ricco di opportunità ma anche di sacrifici, di inquietudini, a volte di ostilità. Entrato alla Volkswagen, Annese approda presto al mondo sindacale: per decenni rappresenterà la numerosa comunità italiana sia in fabbrica sia all'esterno, nel «villaggio italiano» di Berliner Brücke, curando gli interessi dei connazionali fino all'elezione a consigliere comunale. Ma resterà per sempre «un nomade, non soltanto geografico, ma anche nella mente, nella coscienza, nel cuore». -
Versi verdi. Ecopoesia italiana dal Novecento ad oggi
La natura è stata da sempre insieme all'amore e alla guerra un tema centrale della poesia. In tutta la tradizione poetica a partire dalle origini religiose la si è considerata la madre che nutre l'umanità in modo spontaneo o attraverso i pazienti sforzi del lavoro. L'uomo ha fatto dell'ambiente naturale un oggetto di dominio e di sfruttamento oppure al contrario il luogo idillico del riposo dagli affanni cittadini a volte cercando con esso un incerto equilibrio altre sognando una completa panica compenetrazione. Oggi come ci dicono gli scienziati e la nostra esperienza quotidiana la natura indebolita e ferita dall'intervento umano necessita di impellenti cure e opere di salvaguardia. È una prospettiva nuova dunque pienamente ecologica quella che si affaccia in questa antologia volendo affiancare la voce dei poeti italiani contemporanei a quella delle ultime generazioni mobilitate per la salvezza del pianeta. -
Benedizionale di Bari. Fuoco e acqua, cielo e terra nella liturgia della Veglia pasquale in un rotolo dell'XI secolo
«Terra, aria, acqua, fuoco: i quattro elementi che la sapienza antica riteneva costitutivi del cosmo intero, quelle creature per cui Francesco d'Assisi lodava il Signore chiamandole 'fratello' e 'sorella', tutto è coinvolto e redento nel Risorto in queste preghiere di benedizione che accompagnavano (e in forma diversa ancora oggi accompagnano) i riti della solenne Veglia pasquale e che ritroviamo nel Benedizionale dell'XI secolo della nostra Chiesa di Bari, un rotolo liturgico in pergamena, che integrava il canto dell'Exultet». Così compendia mons. Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto, nella sua Prefazione, il senso e il contenuto del meraviglioso Benedizionale di Bari esposto nel Museo diocesano e da poco restaurato: una pergamena di tre metri, con il testo in scrittura Bari-type, illustrato con scene sacre e liturgiche, ricche di simboli, ma anche di vivace realismo, e con raffinate miniature di sapore orientale. L'analisi di testi e immagini ci fa conoscere sempre meglio, insieme all'Exultet, la realtà di una Chiesa barese viva e credente, di una città multietnica, capace di una sintesi religiosa e civile quanto mai originale. -
Filosofia concretezza insegnamento in Pantaleo Carabellese
I dodici saggi che compongono il volume intendono far emergere la poliedricità degli interessi che caratterizzarono il pensiero di Pantaleo Carabellese: il rapporto tra filosofia e storia della filosofia nell’attività dell’insegnamento; la critica alle espressioni più significative della filosofia italiana del suo tempo; il rapporto tra filosofia e religione nel comune riferimento all’Oggetto puro; il tema della trascendentalità del pensiero e la reazione alle ricorrenti dichiarazioni di morte della filosofia; la definizione della filosofia, nel solco di una radicalizzazione del criticismo kantiano, come attività antidogmatica di dissoluzione delle certezze della coscienza volgare e, ancora, le relazioni che questi temi assumono con la definizione di coscienza concreta. Questi saggi sono nati come interventi per il convegno «Filosofia Concretezza Insegnamento in Pantaleo Carabellese», svoltosi a Molfetta nell’ottobre del 2021, in occasione della riedizione dell’opera carabellesiana Che cosa è la filosofia? (1942) e della seconda edizione del «Certame Filosofico Nazionale Carabellesiano». -
I gemelli di san Nicola
In una torrida giornata estiva, mentre gli abitanti di Bari Vecchia sono immersi nei chiassosi e consueti rituali della loro vita quotidiana, un evento straordinario sconvolge la pace della Basilica di San Nicola. Una povera pellegrina russa, giunta poche ore prima per inchinarsi alle spoglie del Santo, viene trovata morta dal priore della Basilica accanto all'altare della cripta. Ma non è tutto: vicino alla donna morente si scorge un'altra presenza. È l'inizio di questa «favola della realtà» di Nemirovic-Dancenko, in cui elementi di mistero si intrecciano a una trama dai tratti fiabeschi, dando vita a un affresco che si sviluppa tra le vie, gli odori, i colori, i volti dei bambini e le urla genuine delle donne di Bari Vecchia. -
L' acqua. Poesie (2002-2012). Ediz. multilingue
Se è vero che la poesia sgorga da un luogo misterioso e primordiale in cui ogni vita ha inizio, un luogo in cui, plasmata con terra, acqua, aria e fuoco, nasce la parola, la voce di Miguel Ángel Curiel ce ne dà piena conferma. Un elemento tra gli elementi. Preesistente, atemporale, intessuta di materia e spirito, solida e rarefatta, contingente e trascendentale, razionale e visionaria. -
Il caso Sandormoch. La Russia e la persecuzione della memoria
Il protagonista del libro di Irina Flige è Sandormoch (Carelia), la radura boschiva in cui, negli anni Novanta, Veniamin Iofe, Irina Flige e Jurij Dmitriev scoprirono la fossa comune dove era stata sepolta un'intera tradotta di detenuti del primo lager sovietico, sulle isole Solovki. Sandormoch è un luogo chiave per comprendere il ruolo della memoria storica nella Russia contemporanea e la battaglia ingaggiata dagli attivisti e storici indipendenti contro l'ideologia ufficiale. La scoperta di questa fossa comune e la creazione del cimitero commemorativo sono soltanto due ""atti"""" della tragedia che ruota intorno a Sandormoch e che ha portato all'arresto e alla condanna di Jurij Dmitriev, attualmente detenuto in una colonia penale."" -
Un dialogo futurista. Una nuvola in brache di V. Majakovskij e Il canto della fame di B. Jasieński. Ediz. multilingue
Questo volume presenta, per la prima volta tradotti e analizzati insieme, due capolavori dei movimenti futuristi di area slava, due poemi in diretto rapporto tra di loro. 'Il canto della fame' (1922) del polacco Bruno Jasieński è, infatti, un omaggio e una risposta a 'Una nuvola in brache' (1914-1915) di Majakovskij. Le due opere (qui proposte con testo originale a fronte) dialogano sia riguardo ai compiti poetici del movimento d’avanguardia, sia rispetto al connubio tra arte e Rivoluzione. Il saggio introduttivo sottolinea gli aspetti comuni e le differenze tra due poeti che hanno pagato a caro prezzo la propria vocazione rivoluzionaria: Majakovskij morì nel 1930 in circostanze suicidarie mai del tutto chiarite, mentre Jasieński fu vittima delle grandi purghe staliniane e fucilato nel 1938 nei pressi di Mosca. Del poema di Majakovskij viene fornita una traduzione inedita, mentre del testo di Jasieński si presenta una prima versione italiana in volume. -
Sogno di pace a Kiev. Diario di una missione umanitaria nell'Ucraina in guerra
Nell'autunno del 2022, nel pieno della guerra tra Russia e Ucraina, una carovana della pace è partita dall'Italia per arrivare a Kiev. Donne e uomini della società civile che hanno attraversato l'Europa lanciando l'appello «Stop the War Now!». Questo libro racconta il viaggio, le speranze, la forza di volontà e l'impegno di chi, anche sotto le bombe, invoca l'apertura immediata dei negoziati, la fine dei combattimenti e l'avvio di un serio percorso di pacificazione. Ad accogliere la delegazione italiana, guidata dalla Ong Un Ponte Per e dal Movimento Nonviolento, c'erano anche giovani pacifisti ucraini. L'obiettivo principale della carovana era quello di fornire beni di prima necessità alla popolazione e portare in Ucraina uno spirito di fratellanza tra due popoli soffocati dall'odio. L'autore, docente e costruttore di pace, ha fatto parte di quella carovana. -
La pulce di Hooke. Intersezioni tra medicina, letteratura e arte
I saggi raccolti in questo libro, partendo dalla rappresentazione artistica e letteraria della corporeità e delle sue patologie, mettono in evidenza come la malattia sia stata, spesso, stimolo per la creatività. Il volume è inoltre arricchito da un ricco apparato di immagini con rappresentazioni artistiche del corpo e delle sue malattie, dei microorganismi con cui la nostra specie convive, nonché degli scienziati che li hanno studiati. Testo e immagini ci introducono nella complessità della persona umana, attraverso i suoi rapporti con il mondo inanimato e con le nuove tecnologie biomediche. -
Sulle orme di Marx e Bakunin. L’anarchico Emilio Covelli
L'anarchico Emilio Covelli (1846-1915) è stato tra i primi italiani a studiare Karl Marx negli anni delle grandi rivoluzioni politiche e sociali. Dopo aver completato gli studi giuridici all’Università di Napoli, il giovane Covelli si trasferì in Germania. Lì, tra Heidelberg e Berlino, si avvicinò al socialismo. Grazie a quel soggiorno di studio, riuscì ad approfondire le teorie di economia politica di Marx direttamente dalla lingua tedesca. Nell’opuscolo L’economia politica ed il Socialismo (1874), Covelli accetta parzialmente le teorie del filosofo tedesco. Dopo aver collaborato a lungo con il gruppo riunito attorno a Carlo Cafiero, suo conterraneo, più avanti, Covelli diventerà uno dei principali esponenti del movimento anarchico. Una delle sue frasi celebri è: «Non mi vendo né ai governi né ai partiti. Ho bramato miserie, persecuzioni, calunnie. Ho rifiutato tutto. Resto ciò che sono». -
Album Stefano Accorsi. Ediz. italiana e inglese
La vita, la carriera e le passioni di un grande uomo del cinema italiano. Stefano Accorsi, attore carismatico e affascinante, racconta In questo suo primo libro la nascita della carriera e i momenti più significativi della sua biografia, dove si fondono vita privata e professionale.Stefano Accorsi ha lavorato con i maggiori registi italiani e francesi. Artista poliedrico e intraprendente, nel corso degli anni si è cimentato anche nella regia. è stato inoltre ideatore e protagonista di una serie per Sky Italia, un concept rivoluzionario nell’ambito dei palinsesti televisivi italiani. Nel 2016 riceve il Premio Gian Maria Volonté. Il libro fotografico in uscita per i suoi 50 anni ne ripercorre la carriera attraverso il racconto del giornalista Malcom Pagani. Una storia di passione, capacità e caparbietà che prende vita anche con il contributo di grandi fotografi come Gianmarco Chieregato, Enrico De Luigi, Luca Babini, Massimo Sestini e Oliviero Toscani.Il ricavato delle vendite del libro sarà donato in beneficenza. -
Il Borro Toscana. Ediz. italiana e inglese
Nella campagna del Valdarno di Sopra, a breve distanza da Firenze, Il Borro è uno dei segreti meglio custoditi della Toscana. Qui il silenzio è cullato dal fruscìo delle chiome di alberi e dalla brezza che spira lieve sulle gobbe incurvate delle colline, l’eleganza è discreta, senza orpelli, un vero eden per chi è in cerca della felicità. Quella stessa felicità che nel 1993 spinse Ferruccio Ferragamo a ridare vita a un borgo millenario, a una villa padronale semi distrutta durante la Seconda guerra mondiale e ad ettari ed ettari di boschi e terreni agricoli valorizzandone storia, tradizioni ed eccellenze con un continuo recupero di edifici, strade e coltivazioni. “Ero un bambino di appena sei anni - racconta Ferruccio Ferragamo - quando mio padre Salvatore e mia madre Wanda decisero di comprare un’azienda agricola nel Valdarno.” Il profondo legame che ha portato Ferruccio Ferragamo al Borro è un misto di vocazione e istinto nel quale si annodano ricordi d’infanzia, passioni di famiglia, ma anche la sua indole incline al fare. -
G. B. Giorgini and the origins of Made in Italy. Ediz. italiana e inglese
Il Volume vuole essere la prima biografia completa dell'imprenditore toscano (Forte dei Marmi 1898-Firenze 1971) che dedicò tutta la sua vita alla promozione del nostro artigianato artistico nel mondo. Fino ad arrivare, nell'immediato dopo guerra, al lancio della moda come sistema; fenomeno che sancì la definitiva affermazione dello stile italiano sui mercati internazionali. Nello svolgersi del racconto alla dimensione privata si sovrappone quella imprenditoriale che permette di ricostruire il percorso attraverso il quale i prodotti italiani cominciarono ad essere distribuiti all'estero fino a far diventare il Made in Italy un marchio tra i più apprezzati al mondo. Il libro, che riempie una lacuna, dato lo scarso materiale disponibile sul'argomento, si avvale delle fonti inedite e dell'ampia raccolta iconografica presenti nel Fondo G.B. Giorgini depositato dagli eredi all'Archivio di Stato di Firenze. Il suo intento è di affiancare a una rigorosa ricostruzione storica dei rapporti commerciali intercorsi, principalmente ma non solo tra Italia e USA, nel periodo 1920-1970, una dimensione divulgativa, favorita dalla ricchezza dell'apparato iconografico. -
Eccellenza di Toscana Guida 2023. Le migliori aziende vitivinicole
La nuova guida di AIS Toscana dedicata ai migliori produttori vitivinicoli della Regione. Un unicum nel suo genere, dove potrete trovare più di 2.000 etichette recensite e classificate con punteggio numerico e 350 cantine complete di informazioni su ristorazione, accoglienza, wine experience e degustazioni. Un racconto inedito della Toscana e la sua vocazione al vino firmato dai migliori sommelier AIS. -
L' albero del bene. San Francesco teologo cataro
Chi contesta la santità di Francesco d'Assisi? Nessuno, tantomeno l'autore di questo libro, il quale fa suo il giudizio dei modernisti: l'ortodossia delle credenze non ha nulla a che vedere con la santità. Nel Medioevo si faceva però gran caso all'ortodossia e, specie dopo Innocenzo III, si finiva sul rogo per un sospetto di eresia. Non sul rogo si finiva invece agli inizi del Novecento, ma sul libro nero di monsignor Benigni, sul quale per sospetto di modernismo finì anche Don Angelo Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII. Non è superfluo ricordare che il Concilio Vaticano II, indetto da quel grande papa, bandì il concetto stesso di eresia. Non con l'animus dell'Inquisitore, bensì con quello del ricercatore di verità, l'autore si mette sulle orme di san Francesco d'Assisi, ne spia le mosse, ne interroga le intenzioni e ne studia il pensiero e gli scritti, scoprendovi tracce evidenti della più bella e della più spirituale delle eresie: il catarismo. Ma chi erano questi Catari? L'ignaro lettore si rassicuri: essi non ""baciavano il posteriore del gatto, credendo di vedervi uscire Lucifero"""", come affermava Alano da Lilla. Nessuno crede ormai a simili frottole, e grazie al Concilio Vaticano II sui Catari si è fatta finalmente giustizia. Essi sono presentati per quel che credevano di essere: veri cristiani. Da questo libro, che Pietro Prini ha definito """"sconvolgente ma scientificamente ineccepibile"""", la figura di san Francesco esce ingigantita. Egli si rivela un sagace teologo."" -
La rinascita di Dante. Commento integrale allegorico-anagogico della «Vita Nuova»
Dante non è soltanto il più grande poeta mai esistito, ma può essere ritenuto il fondatore di una ""nuova scuola di religione in Europa"""", per riprendere la famosa definizione di Ugo Foscolo. Il poeta dei """"Sepolcri"""" non è certo l'unico grande scrittore ad aver evidenziato l'importanza extraletteraria di Dante: basti pensare ai saggi di Giovanni Pascoli e agli studi di Thomas Stearns Eliot. L'immenso valore di Dante non può essere circoscritto alla """"Divina Commedia"""", ma deve comprendere tutta la sua opera, a partire dalla """"Vita Nuova"""", considerata erroneamente un romanzo giovanile di un amore sfortunato, mentre invece è la cronaca minuziosa dell'apprendistato spirituale di Dante, che culminerà nella visione divina del Poema Sacro. Proprio per questo la """"Vita Nuova"""", oltre a essere un'opera compiuta in sé di grandissimo valore letterario (è il più fulgido esempio di prosimetrum, abbinamento di prosa narrativa, saggistica e poesia, degno di un romanzo sperimentale ante litteram), costituisce un tassello indispensabile per la comprensione della """"Commedia""""."" -
Trattato sul La pietra filosofale e L'arte dell'alchimia
Opera rara e di grande pregio, raccoglie due trattati del celebre dottore della Chiesa che si trovavano riuniti nel terzo volume del Theatrum Chemicum sotto il titolo generale di Secreta Alchimiae. Sono stati tradotti dal latino da Grillot de Givry e corredati da note inedite del celebre alchimista francese. Già durante gli ultimi anni del suo insegnamento e dopo la sua morte, il complesso delle dottrine filosofiche e teologiche di san Tommaso d'Aquino, chiamato ""tomismo"""", suscitò aspre e violente polemiche, poiché le tesi aristoteliche in esso contenute erano, all'epoca, giudicate pericolose per il dogma. Nel XVII secolo, poi, fu nuovamente al centro delle critiche per queste due sue opere sull'alchimia, da alcuni studiosi addirittura dichiarate non autentiche. Come poteva - dicevano - un santo, un genio, prestar fede all'alchimia che molti consideravano """"opera del demonio"""" o quanto meno una fantasticheria? E certo, invece, che san Tommaso conobbe l'alchimia, non soltanto perché fu discepolo di Alberto Magno, ma anche perché nel XIII secolo era una delle scienze più esatte - studiata come l'aritmetica, la cosmologia, la fisica e la musica - era la """"chimica"""" dell'epoca e faceva parte del patrimonio scientifico di ogni uomo veramente erudito. E Tommaso non la condannava affatto, ma insegnava che essa, lungi dal poter trasmutare la materia, cambiarne la natura intima, fabbricando, per esempio, l'oro, poteva però modificarne i cosiddetti """"accidenti"""", le specie."" -
Origene. Il genio del Cristianesimo
Origene di Alessandria (185-253 d.C.) è, con sant'Agostino, il più grande genio del Cristianesimo antico. È lui il fondatore della scienza biblica, attraverso le sue ricerche sulle versioni della Scrittura, con i suoi commentari sia letterali che spirituali dei due Testamenti. È lui che costituisce la prima grande sintesi teologica e che, per primo, in maniera metodica, si sforza di spiegare il mistero cristiano; è lui, infine, l'uomo che per primo ha descritto le vie dell'ascensione dell'anima verso dio e fondato così la teologia spirituale, tanto che ci si può chiedere in quale misura sia stato il precursore del grande movimento monastico del IV secolo. La sua influenza è stata immensa. Il III e il IV secolo sono pieni dei suoi discepoli ma, al tempo stesso, la sua opera ha provocato delle appassionate contraddizioni, perché Origene è stato il primo pensatore cristiano che ha tentato di spingere lo sforzo dell'intelligenza fino ai suoi estremi limiti nell'investigazione del mistero. Jean Daniélou, splendido interprete di questo grande teologo, offre in questo saggio l'occasione di accostarsi al suo pensiero fermo e luminoso, e di attingervi come a una fonte di acqua viva.