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Il procuratore della Giudea
L'autore racconta l'incontro di due anziani patrizi dell'antica Roma, Ponzio Pilato ed Elio Lamia, i quali accomunati da sfortunate vicende politiche, avevano stretto amicizia in gioventù, quando Pilato ricopriva una carica importante in Giudea e Lamia era in esilio. Quel casuale incontro dà l'occasione, ai due vecchi amici, di rievocare il passato e discutere sugli avvenimenti accaduti dopo la partenza di Lamia, facendo valere i loro diversi punti di vista. Un breve racconto storico e un'allegoria sulle ragioni che portano a dimenticare o conservare un ricordo. -
Erodiade
In ""Erodiade"""", pubblicato nel 1877 all'interno della raccolta Trois Con-tes, Flaubert ripercorre alcuni eventi storici accaduti in Medioriente durante il regno dell'imperatore romano Tiberio (42 a.C.-37 d.C.). Protagonista è Erode Antipa, tetrarca di Galilea, il quale, ripudiata la figlia del re degli Arabi per prendere in sposa la moglie di suo fratello Filippo, Erodiade, vive nel costante timore di un attacco da parte delle popolazioni arabe, sapendo altresì che, a causa di quella relazione adultera e dello scandalo da essa suscitato a Roma, l'imperatore potrebbe negargli il suo intervento in caso di guerra. A queste preoccupazioni si aggiungono quelle scaturite dal cosiddetto 'affare Jochanan', nome con cui è conosciuto il profeta Giovanni Battista, da lui fatto imprigionare. Soffermandosi sulla festa tenuta da Antipa per il suo compleanno, a cui partecipa l'ostile proconsole Vitellio, Flaubert rievoca la vicenda biblica della danza di Salomé, figlia di Erodiade, che suscita nel tetrarca una tale lussuria da indurlo a prometterle di assolvere a qualsiasi sua richiesta. La vendetta di Erodiade, che da tempo bramava la testa di Jochanan, pare in procinto di compiersi..."" -
Hedda Gabler
Hedda, appena tornata dal viaggio di nozze, si trasferisce con il marito Jorgen nella nuova dimora. Qui, afflitta da una routine quotidiana che non le si addice e compressa da un rapporto coniugale che le risulta necessario e tuttavia deprimente, la protagonista vede nella manipolazione altrui l'unico mezzo per risollevarsi dalla frustrazione. È così che gli altri personaggi del racconto - dall'ingenuo marito alla signorina Elvsted, al geniale e pur succube Lovborg - mutano in semplici e inconsapevoli pedine nelle sue abili mani. Finché le cose si complicano ed Hedda stessa, trovandosi avviluppata in una rete di cui non è più lei a tenere i fili, dovrà scegliere se soccombere o riguadagnare in qualche modo la propria libertà. -
Pan
Il protagonista, il solitario tenente Glahn, ci narra le sue vicende di vagabondo emarginato dalla società, da cui emerge tutta la devozione mistica per quella divinità Natura che lo rende libero e soddisfatto nella sua selvaggia pienezza. Almeno fino a quando non incontra una giovane donna, Edoarda, dall'aspetto di un'adolescente, che lo attrarrà in un desiderio ossessivo e autodistruttivo a causa dei suoi sbalzi d'umore e dei suoi capricci. Una donna manipolatrice che distruggerà la sua solitudine rendendolo schiavo di una ricerca di amore impossibile e alienante. -
Vertici della metafisica fra Cina e Occidente
Il volume comprende per intero il ""Huayan fajie guanmen"""" (""""Stadi del discernimento del Dharmadhatu nello Avatamsaka""""), opera finora inedita di Tu-Shun (o Dushun, 557-640 d.C), che la tradizione vuole il fondatore di una delle più originali scuole buddhiste cinesi, la Huayan (scuola dell'Avatam-sakasutra, il """"Sutra dell'ornamento fiorito""""), e un'antologia commentata di testi di Nicola Cusano (Nikolaus Krebs, 1404-1464), lo straordinario teologo che affermò l'infinità del mondo aprendo il pensiero moderno. Il grande tema di questi due autori, così distanti nel tempo e nello spazio eppure così singolarmente vicini negli esiti speculativi, è l'assoluto nel suo rapporto con la molteplicità della vita: il Principio, l'assoluto Essere, è onnicentrico, e ogni vita, nella sua stupefacente realtà di un attimo, è Trascendenza di sé all'infinito, sempre recando nell'intimo il seme prezioso del riscatto da tutto il dolore del mondo. In prima edizione non solo italiana, per gentile concessione dello studioso R. M. Gimello, che se ne occupò in una pionieristica tesi di dottorato del 1976, l'opera di Tushun è qui accompagnata da un ampio commento del curatore italiano che viene incontro anche alle esigenze del lettore non specialista."" -
Fedone
Il Fedone è uno dei più celebri dialoghi di Platone, poiché riporta i discorsi tenuti tra Socrate e i suoi discepoli durante l'ultimo giorno di vita del grande maestro. Socrate è rinchiuso in una cella circondato dai suoi accoliti, conversando di filosofia nell'attesa del tramonto, ora in cui gli verrà portato il veleno che lo ucciderà, secondo il volere dei cittadini ateniesi. L'argomento centrale su cui verte l'opera è l'immortalità dell'anima, in sostegno della quale Platone riporta quattro diverse argomentazioni: la palingenesi, la dottrina della reminiscenza, la differenza sostanziale fra l'anima e il corpo e la constatazione che l'idea della morte non può risiedere nell'anima, poiché è partecipe invece dell'idea della vita. -
Bobby. Il cucciolo di Edimburgo
L'incredibile vicenda di Bobby Greyfriars, il fedele cucciolo di Skye terrier che per quattordici anni non abbandonò la tomba del suo padrone, vivendo nell'antico cimitero di Edimburgo; una storia vera di lealtà, amicizia e amore incondizionato che ha toccato il cuore non solo degli scozzesi, ma di tutto l'occidente. In ricordo del coraggioso e leale cucciolo, la comunità di Edimburgo gli ha dedicato una statua, che ancora oggi si può ammirare alle porte dell'antico cimitero. Fu nell'estate del 1858 che sbocciò la profonda amicizia tra Auld Jock, un vecchio e solitario pastore, e il cucciolo Bobby. Dopo la morte dell'uomo, il fedele cagnolino si rifiutò di abbandonarlo e continuò a dormire ogni notte sulla sua tomba, nutrito dai bambini indigenti del vicinato e dal proprietario di una locanda dal cuore tenero. Eleanor Atkinson narra, con uno stile semplice quanto commovente, le avventure e le difficoltà di questo intelligente e birbante terrier per conquistarsi il diritto di rimanere vicino al suo amato padrone. Nel corso della sua vita Bobby divenne un simbolo di lealtà e coraggio, fu un esempio morale in grado di riunire la comunità scozzese, dalle classi più povere alla nobiltà, che lottarono insieme per il benessere del cucciolo di Edimburgo, dando vita alla sua leggenda. -
La scuola delle mogli
Arnolfo, un anziano benestante e saccente, considera ""l'essere cornuto"""", sorte che pare essere divenuta una moda nella società in cui vive, la peggior disgrazia che possa capitare a un uomo. Volendo comunque sposarsi, escogita uno stratagemma: adotta e cresce una fanciulla nella più completa ignoranza e in un isolamento pressoché totale, ritenendo che una donna di tal fatta non possa essere in grado di ponderare il tradimento. Sarà invece questa stessa ingenuità a far cadere la fanciulla in questione nelle braccia di un altro uomo, il giovane Horace, proprio perché """"semplicemente"""" innamorata. Molière, con la sua consueta satira, vivace e giocosa, beffeggia ancora una volta la società francese, contrapponendo l'irrazionalità di Arnolfo, succube della sua gelosia, e la ragione espressa da Chrysalde, suo amico, che cerca di riportare l'uomo alla realtà dei fatti."" -
Sui diritti delle donne
"[...] Mio malgrado, ho dovuto ammettere che le differenze tra gli esseri umani non sono state stabilite dalla natura, ma dalla stessa civiltà. [...] Mi sono convinta che l'istruzione inadeguata sia la causa primaria delle carenze di cui mi rammarico..."""". Nel 1792 Mary Wollstonecraft in Sui diritti delle donne esamina la posizione della donna nella società, portando alla luce le ingiustizie di dogmi e pregiudizi, puntando il dito contro tutte quelle donne che accettano la loro sorte di buon grado, anziché ribellarsi. Un prezioso documento storico, una tra le prime opere che imposero solide fondamenta alla lotta per i diritti delle donne." -
Il vicario di Wakefield
Il curato Primrose e la sua famiglia conducono una vita idilliaca in una parrocchia di campagna, finché il banchiere del vicario non fugge con tutti i loro soldi condannando la famiglia alla miseria e mandando all’aria il matrimonio del figlio George con la ricca Arabella. La famiglia è costretta a trasferirsi in una nuova e umile parrocchia nelle terre del nobile Thornhill, noto donnaiolo dalla terribile reputazione, tutto l’opposto di suo zio Sir William, conosciuto in tutto il paese per la sua dignità e generosità. Il giovane signorotto rimane ben presto invaghito di Olivia, la figlia maggiore del vicario; mentre Burchell, il misterioso amico di famiglia, pare nutrire dei sentimenti per Sophia, la figlia minore, fatto che preoccupa non poco il buon vicario, poiché Burchell, seppur onesto, è ancor più povero di loro. Proprio quando la situazione della famiglia sembrava aver riacquisito una serena quotidianità, le sventure tornano a scagliarsi su di loro una dietro l’altra, mettendo a dura prova la loro forza d’animo e la risolutezza dei loro sentimenti. -
Il fantasma di Canterville
Hiram Otis, un ricco ministro americano, si trasferisce in Inghilterra con tutta la famiglia nei pressi della cittadina di Ascot, acquistando un magnifico e antico castello inglese. La fortezza è, però, infestata dal fantasma di Sir Simon, scorbutico nobiluomo del tardo Cinquecento, costretto a passare l’eternità tra le mura del castello finché un’antica e misteriosa profezia non verrà compiuta. Ma Hiram Otis, intriso di quello spirito commerciale e pratico tipico degli americani, non si cura affatto del soprannaturale. Sir Simon è determinato a perseguitare i nuovi inquilini, ma sarà la moderna famiglia americana ad avere la meglio sulle antiche tradizioni e a mandare all’aria con allegria tutti i tentativi malevoli del fantasma, facendolo piombare in una profonda depressione. Tra un susseguirsi di situazioni comiche in cui macchie di sangue secolari vengono pulite in pochi secondi da potentissimi smacchiatori di ultima generazione, il racconto nasconde una profonda morale, come, del resto, tutte le opere del grande Oscar Wilde. -
Una vita interrotta. Diario 1941-1943
“Il mio dottore si arrabbia tutte le volte che arrivo da lui con un gran sorriso sulla faccia, secondo lui è imperdonabile che si rida di questi tempi.” Il diario e le lettere degli ultimi due anni di vita di Etty Hillesum, scrittrice olandese di origine ebraica, vittima dell’olocausto. Una magnifica testimonianza di uno dei momenti più crudeli e tormentati della nostra storia, descritto attraverso l’esperienza personale e la magnifica personalità di una donna sorprendente, ricca di interessi, caratterizzata da un’intelligenza spiccata e una sensibilità fuori dal comune. -
La locandiera
Mirandolina è una donna astuta e indipendente che gestisce con efficienza la locanda lasciatale dal padre, ma ha una grande debolezza: la vanità. Ella infatti non desidera altro che essere adulata e, maestra nell'arte femminile dell'intrigo, fa sì che chiunque metta piede nella sua locanda si innamori di lei. Questa sorte è capitata pure al marchese Forlipopoli, nobile decaduto che ha venduto il titolo, e al conte d'Albafiorita, mercante arricchito che si è invece comprato la nobiltà. I due gentiluomini competono per vincere il suo cuore con regali e lusinghe, appagando in questo modo la vanità della locandiera, finché un giorno non arriva alla locanda il cavaliere di Ripafratta, aristocratico altezzoso e misogino, che disprezza e rifugge le donne più di qualsiasi altra cosa e fin da subito tratta Mirandolina come una serva. Ella, offesa da quell'atteggiamento ostile a cui non è abituata, decide di vendicarsi del cavaliere facendolo innamorare di lei. Tra un alternarsi di fraintendimenti ed esilaranti scene comiche, riuscirà Mirandolina ad uscire vincitrice dall'intrigo che lei stessa ha intrecciato? -
Belli da morirne: Richard Ramirez, Paul John Knowles, Ted Bundy, Charles Starkweather
Richard Ramirez. Seminò il terrore tra il 1984 e il 1985, anno della sua cattura all'età di soli 25 anni. Soprannominato dai media ""Night Stalker"""", fu condannato alla pena di morte per 41 crimini tra cui 14 omicidi. Era nato malvagio o fu la società a renderlo tale? Charles Starkweather. Il James Dean dei serial killer, così si vedeva Starkweather per via della somiglianza e dell'ammirazione che provava per il famoso attore. Serial killer statunitense che, in balia di una furia assassina irrefrenabile, uccise nell'arco di soli due mesi 11 persone, insieme alla sua compagna minorenne. Paul John Knowles. Soprannominato """"Casanova Killer"""", l'assassino seriale più attraente d'America, fu condannato nel 1974 per la morte di 20 persone, anche se lui dichiarò di averne uccise 35. Di bell'aspetto, carismatico, colto e amante della lettura... nessuna donna riusciva a resistergli; uccidere non fu mai così facile. Ted Bundy. Responsabile di almeno 35 omicidi di giovani donne negli Stati Uniti, Ted le attirava mostrandosi di carattere docile, bisognoso, talvolta pure disabile. Si travestiva da tenero coniglio, ma albergava in lui un lupo famelico."" -
FPLP. Fronte popolare per la liberazione della Palestina: tra ideologia e pragmatismo
Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina: tra ideologia e pragmatismo ""Viviamo in una nuova era in confronto agli anni passati ('60 e '70), un'era di compromesso e di riorganizzazione anche all'interno delle forze politiche palestinesi. Nonostante l'oppressione, il colonialismo sionista e le divisioni interne l'unica costante in una maniera unitaria e chiara deve essere la Resistenza all'occupazione. Gli obiettivi del nostro popolo restano e rimarranno: la libertà, l'indipendenza ed il diritto al ritorno"""" così si è espresso in una recente dichiarazione Ahmed Sa'adat, attuale Segretario Generale del FPLP e prigioniero nelle carceri israeliane, riguardo alla lotta della Resistenza palestinese contro l'occupazione israeliana e contro l'ideologia colonialista rappresentata dal sionismo. Uno degli obiettivi di questo testo è quello di esaminare il percorso politico del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, partito della sinistra radicale palestinese, in questi 50 anni dalla sua fondazione e di evidenziare l'adeguamento dell'ideologia alle esigenze derivanti dai differenti periodi storici dal 1967, anno della sua fondazione, ad oggi. Un partito che, nonostante le difficoltà e le vicissitudini storiche, rappresenta ancora una delle principali forze politiche del popolo palestinese."" -
Una modesta proposta e altri discorsi
"Una modesta proposta"""" è un esempio eccezionale ed estremo di pamphlet satirico dello scrittore irlandese Jonathan Swift, famoso per il romanzo """"I viaggi di Gulliver"""". Attraverso un io narrante, l'autore espone """"un metodo onesto, facile e poco costoso"""" di trasformare il problema della sovrappopolazione e della disoccupazione tra i cattolici irlandesi. La proposta dell'autore consiste nell'ingrassare i bambini denutriti e darli da mangiare ai ricchi proprietari terrieri anglo-irlandesi e vendere i figli poveri e gli orfanelli in un mercato della carne all'età di un anno. La pubblicazione di quest'opera fu un vero e proprio scandalo: l'intento satirico di """"Una modesta proposta"""" venne frainteso da molti contemporanei di Swift, il quale fu duramente criticato e accusato di promuovere il cannibalismo. In questo volume, il pamphlet viene seguito da altri due discorsi di Swift, anch'essi polemici e provocatori, riguardanti la religione." -
Il nipote di Rameau
"Il nipote di Rameau"""" è un dialogo satirico nel quale Diderot discute su questioni di etica ed estetica. I due personaggi che danno vita al dialogo sono designati con i pronomi lui e io, il primo indica Jean-Frainçis Rameau e il secondo lo stesso Diderot. Rameau intrattiene il filosofo raccontando episodi della propria vita: è un musicista fallito, un adulatore di professione, un miserabile di talento; uno scroccone che sopravvive facendo il buffone di corte nei salotti della borghesia parigina. Agli occhi del filosofo, quest'individuo spregevole appare come un misto di delirio e di buonsenso, di abiezione e di onestà. E proprio per questa sua contraddittorietà, il giovane Rameau sconcerta e affascina Diderot, il quale constata, stupefatto e a tratti inorridito, come sia possibile che una stessa persona sia dotata della più profonda sensibilità estetica e del tutto sprovvista del sentimento morale." -
Il giardino dei ciliegi
Nel contesto che precede la Prima Rivoluzione russa del 1905, quando l'aristocrazia si appresta alla fuga, cedendo il passo a intraprendenti esponenti della borghesia, Liubov Ranievskaia, dopo cinque anni di vita dissoluta all'estero, torna alla sua vecchia casa, dove ritrova i luoghi e gli oggetti del suo passato. Tra questi, il giardino dei ciliegi che, a dispetto della generale decadenza, ogni anno fiorisce, colorando il paesaggio di soffici gemme bianche, e nel quale la donna sente affondare le proprie radici. Un passato che rischia di perdere a causa della disperata situazione economica... Attorno a lei ruotano altri personaggi: le figlie Ania e Varia, il fratello Gaiev, il vizioso valletto Iascia, lo studente Trofimov e, soprattutto, l'ex servitore arricchito Lopachin. Che destino attende Ranievskaia e il suo bellissimo giardino, custode di ricordi e segreti? -
Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura
"Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura"""" è uno dei sei volumi nei quali, dopo la morte di Gramsci, è stata sistemata la grande mole di materiale che compone i """"Quaderni dal carcere"""". Il filosofo dapprima si sofferma sul processo di formazione degli intellettuali all'interno della società civile e politica. Ogni classe e ogni partito tende a elaborare la propria categoria di intellettuali, investita del compito di rappresentarli e conquistare per loro un primato sul resto della collettività. Gramsci chiarisce la funzione cosmopolita degli intellettuali italiani e il loro ruolo all'estero. Infine, si concentra sull'organizzazione della cultura e su alcune tematiche (problemi scolastici, giornalismo) a essa collegate." -
Posso dunque sono. Potere magnetico & autarchia personale
‘Non può non essere in tutto e per tutto felice colui che dipende completamente da se stesso, e che ripone tutto esclusivamente in se stesso’ – Marco Tullio Cicerone (106-43 a.C.)rnrnSotto il titolo ‘Posso, dunque sono – Potere magnetico e autarchia personale’, l’autore, studioso fin da giovane di Magnetismo Umano, ha inteso sottolineare che l’essenza dell’individuo umano, più che nel solo “pensiero” (come nella dottrina cartesiana), risiede nel suo ‘potere magnetico’, ossia nella sua forza psichica e mentale, di cui entra progressivamente in possesso, grazie al dispiegamento dell’attività volitiva.rnrnLo scopo primario che l’autore si propone è, pertanto, quello di accompagnare il lettore interessato, o semplicemente curioso, in un percorso a tappe di potenziamento magnetico, orientato al conseguimento di una sana autarchia personale, la cui connotazione consiste fondamentalmente nel disporre di un solido equilibrio psichico e di una effettiva libertà mentale.