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Doveri dell'Islam e diritti della Costituzione a nove anni dai moti del 2011 (Egitto - Algeria - Tunisia). Nuova ediz.
Il lavoro è il frutto di un percorso di studi e di ricerca, avviato contestualmente al deflagrare dei moti che hanno segnato la storia costituzionale e politica dei Paesi del Nord Africa e, di conseguenza, anche dell'Europa. Esso è stato esteso sino ai nostri giorni mediante un'indagine ex post sui mutamenti giuridici inveratisi a partire dalle Costituzioni nazionali. L'analisi è stata circoscritta agli ordinamenti giuridici di Stati che, pur avendo vissuto notevoli mutamenti giuridico-istituzionali, risultano essere stabili, quanto meno sotto il profilo della certezza delle fonti giuridiche di riferimento. -
Tempi e «nomina juris» nelle indagini preliminari. L'incertezza del controllo. Nuova ediz.
Subito dopo il varo del codice vigente, la fase investigativa ha rivelato una crescente alterazione della sagoma, in origine concepita come un'inchiesta preliminare quasi priva di connotati probatori ed essenzialmente strumentale alla scelta sull'azione; i ritocchi alla disciplina - in parte dovuti al riacuirsi del crimine organizzato - hanno contribuito a trasfigurare il modello, con simmetrico depauperamento dello stadio dibattimentale. Ed ecco che il tema dei controlli sul potere investigativo del pubblico ministero emerge in tutta la sua criticità. Base di partenza è la struttura della fase desumibile dalle sue coordinate spazio-temporali. Il tempo riguarda la durata, che procede ben oltre le barriere formali, a partire dalla collocazione del dies a quo. Lo spazio orienta il campo applicativo delle indagini nel perimetro mutevole degli addebiti sommari. Entrambi i fattori, forse sfuggiti alla lungimiranza dei codificatori, richiedono di ricalibrare e irrobustire il regime delle verifiche sull'opera inquirente. -
Rigenerazione sostenibile e consumo di suolo. Best practice per la salvaguardia delle aree urbane e periurbane
Il concetto di rigenerazione costituisce oggi uno dei principi ispiratori di un governo green del territorio tendente a coniugare le esigenze di tutela ambientale con obiettivi di urbanizzazione sostenibile ed inclusiva. Le strategie di miglioramento del contesto urbano e periurbano sono chiamate a coniugare le esigenze di crescita economica del territorio, con gli obiettivi di sostenibilità ambientale; è questa una delle sfide del futuro nella prospettiva di un'azione riformatrice innovativa che promuova la rigenerazione, la riconversione energetica, la riqualificazione e/o il riuso degli spazi antropizzati ed agricoli in un'ottica di limitazione e contenimento del metabolismo urbano accelerato. La rinnovata prospettiva riguarda il territorio e la nuova visione della città ad ambito metropolitano che, in quanto luogo di affermazione dei diritti essenziali della cittadinanza attiva, agevoli l'istituzione di progettualità condivise garantendo una partecipazione effettiva dei cittadini alle scelte pubbliche. -
Le Corti nel diritto del rischio
Il volume analizza il ruolo delle Corti di fronte alla regolazione giuridica del rischio, con particolare riferimento a tre settori di rischio ritenuti paradigmatici: rischio da incertezza scientifica, rischio corruzione, rischi finanziari. Tutela giurisdizionale, cogestione e controllo sono le direttrici fondamentali attraverso le quali viene sviluppata la ricerca, che evidenzia anche i complessi e talora fragili equilibri fra principio di precauzione ed esigenze di certezza del diritto. L'opera è strutturata in due parti: la prima, di carattere generale, in cui si analizzano in maniera sistematica i temi della gestione del rischio e del controllo giurisdizionale del rischio; la seconda, di carattere speciale, in cui sono approfondite le questioni processuali più rilevanti. -
Funzione di compliance e nuovi modelli di governance dell'impresa bancaria
L'analisi, muovendo dal dato positivo (segnatamente da quello regolamentare) e dall'esperienza comparatistica di Oltreoceano nonché dall'esame di talune fattispecie come quella della CQS/CQP, tenta di porre a fuoco un tema ancora poco esplorato dalla dottrina di settore. Si tratta della conformazione della c.d. funzione di compliance, che trae le sue origini nella progressiva evoluzione della ""organizzazione"""" (adeguata e proporzionata) dell'impresa bancaria e dei gruppi bancari. Prendendo le mosse dal controllo interno delle società di """"diritto comune"""", il mercato bancario e finanziario, segnato da potenti e cicliche crisi, ha richiesto, nel tempo, una vera e propria """"istituzionalizzazione"""" del presidio di compliance, al fine di mitigare il rischio legale e quello reputazionale e di valorizzare la conformità dell'agere imprenditoriale alla normativa lato sensu intesa."" -
Dialogo e partecipazione nella governance dell'Unione europea
Quello del salario minimo legale è un tema obiettivamente complesso in quanto, data la sua multidisciplinarietà, viene ad investire competenze economiche, giuridiche, sociologiche, di relazioni industriali ed altre. La questione è ancora più articolata se si considera la sua dimensione sovranazionale e la circostanza che le scelte di politica legislativa interne devono necessariamente fare i conti non solo che le complessità del sistema domestico, ma anche con i vincoli dettati a livello comunitario.La crisi finanziaria iniziata nel 2008 è concisa, non casualmente, con la crescita dei tassi di povertà (anche tra i lavoratori, c.d. working poors) e con la diffusione di lavori poco protetti (anche nell’ambito di sottotipi negoziali), facendo emergere in maniera ancora più significativa le disuguaglianze (sia all’interno dei singoli Paesi che nel raffronto tra i cittadini dei diversi Stati membri dell’Unione europea, tanto più a seguito dell’ampliamento dei confini della stessa).Proprio per tali ragioni (e non solo) negli ultimi anni l’interesse delle istituzioni europee rispetto alle tematiche retributive è andato progressivamente crescendo (sia per la salvaguardia dei principi fondamentali dell’UE, sia per il timore dei rischi connessi a fenomeni di dumping sociale e salariale), essendo finanche inserite nell’agenda 2020 della Commissione presieduta da Ursula von der Leyen. -
Il salario minimo legale. Tra la dimensione europea e le compatibilità ordinamentali
Quello del salario minimo legale è un tema obiettivamente complesso in quanto, data la sua multidisciplinarietà, viene ad investire competenze economiche, giuridiche, sociologiche, di relazioni industriali ed altre. La questione è ancora più articolata se si considera la sua dimensione sovranazionale e la circostanza che le scelte di politica legislativa interne devono necessariamente fare i conti non solo che le complessità del sistema domestico, ma anche con i vincoli dettati a livello comunitario. La crisi finanziaria iniziata nel 2008 è concisa, non casualmente, con la crescita dei tassi di povertà (anche tra i lavoratori, c.d. working poors) e con la diffusione di lavori poco protetti (anche nell'ambito di sottotipi negoziali), facendo emergere in maniera ancora più significativa le disuguaglianze (sia all'interno dei singoli Paesi che nel raffronto tra i cittadini dei diversi Stati membri dell'Unione europea, tanto più a seguito dell'ampliamento dei confini della stessa). -
Il contratto di accollo
L'evoluzione ricostruttiva del contratto (caratterizzata da un ampliamento dei confini dell'autonomia negoziale e da una semplificazione degli schemi contrattuali), che gli attuali scenari del diritto privato europeo pone in evidenza, obbliga alla ridefinizione dei metodi di approccio agli istituti giuridici caratterizzati dall'assunzione del debito altrui, tra cui l'accollo. Le concrete potenzialità espressive dell'autonomia negoziale inducono a riflettere sulla necessità di superare la tradizionale distinzione tra le varie tipologie di accollo e a delineare una qualificazione giuridica autonoma dell'istituto attraverso l'analisi degli elementi di connessione con l'impianto contrattuale, del rapporto che lega le parti interessate e delle patologie riscontrabili sia in riferimento all'inadempimento dell'obbligazione che alle azioni esperibili in caso di mancata esecuzione della prestazione oggetto di accollo. -
Ruolo e funzioni dell'European Competition Network. Dal regolamento (CE) n. 1/2003 alla direttiva ECN+
La politica della concorrenza dell'Unione europea (d'ora in poi UE), presenta molteplici profili di indubbio interesse, non solo per via della scelta legislativa del decentramento dell'applicazione delle sue regole, operata per tramite del regolamento (CE) n. 1/2003, quanto, soprattutto, per le modalità applicative di tale decentramento, fondate su una stretta collaborazione tra tutti gli attori chiamati ad applicarle: segnatamente la Commissione, le Autorità nazionali garanti della concorrenza ed i giudici nazionali. -
Atti e quaestiones notarili nell'era contemporanea e digitale
L'autore si propone di presentare cinque studi di grande utilità nella prassi notarile. In primis viene trattata la questione relativa alla possibilità di rendere ""stabile"""" una donazione infraventennale, problema ricorrente per gli operatori del mercato immobiliare e per le banche. Si dimostra, in secondo luogo, la necessità della trascrizione nei registri immobiliari dell'accettazione di eredità (espressa o tacita) ai fini della continuità delle trascrizioni e per la tutela dell'acquirente dall'erede apparente. Si esamina, inoltre, il trasferimento mortis causa del patrimonio digitale, visto il diffondersi di una ricchezza che non è più solo immobiliare. In seguito viene analizzata la fattibilità dell'atto unilaterale di rinunzia meramente abdicativa all'usufrutto e a quota di comproprietà per soddisfare le esigenze di molti soggetti che vogliono dismettere questi diritti. Infine, l'ultima questione tratta la cancellazione del cd. """"livello"""", oggi """"enfiteusi"""", che, seppur in alcuni casi estinto, si trova ancora riportato nei registri catastali."" -
Il mare «conteso». Lo sfruttamento del fondale a fini energetici fra Stato e Regioni. Profili costituzionali
Il contributo affronta i profili costituzionali relativi alla ""contesa"""" fra lo Stato e le Regioni in ordine alla disciplina delle attività di prospezione, di ricerca e di coltivazione di idrocarburi nel fondale marittimo. Sono ripercorse le ragioni che hanno indotto gli Stati a irradiare la propria sovranità sino alle fasce di mare adiacenti al territorio, nonché quelle nazionali che negli ultimi decenni hanno originato il radicale accentramento statale nelle politiche coinvolte. La condizione giuridica del mare e dei fondali è poi interpretata alla luce dei principi introdotti dalla Costituzione repubblicana e del carattere regionale della forma di Stato. Tali rilievi risultano necessari per affrontare il più specifico ambito delle attività estrattive, le quali, rientranti nel quadro costituzionale dei «Rapporti economici», sono state caratterizzate da un deciso accentramento delle competenze in capo allo Stato, lasciando irrisolti diversi nodi sul ruolo delle Regioni e degli enti locali. L'intento è di ricostruire i singoli aspetti della """"contesa"""", avendo sempre come punto di riferimento la rilevanza costituzionale del territorio e del fondale marittimo."" -
La seduzione dell'istante. Illusioni penalistiche al tempo dei media
Il sistema giuridico è sempre più spesso esposto a contaminazioni gestuali e persuasive che provengono dalla grande comunicazione di massa. Rispetto alle epoche precedenti, ove l'antica attenzione alle cause celebri, contenuta in forme più intime, restava percentualmente minore e meno efficace rispetto ai moderni ""salotti televisivi"""", la scena mediatica ha arricchito il panorama delle possibili soluzioni giuridiche, con una potenzialità distruttiva molto più forte rispetto ad una informazione """"a dorso di mulo"""" delle epoche passate. La forma di questa dimensione giuridico-mediatica ha sembianze diverse, e durate diverse, e tuttavia, anche quando dovesse contenersi in un solo istante, la seduzione mediatica, sprovvista di durata, quella che immagina i singoli eventi sganciati dal legame dell'uno con l'altro, dal prima e dal dopo, quella che abita il breve spazio di un istante, naturalmente cagionevole e inconcludente, in realtà trascina, talvolta, ineluttabilmente l'evoluzione delle cose giuridiche e le trasforma in qualcosa di diverso."" -
Lezioni sull'IRES delle società di capitali residenti
Il presente volume si rivolge a quanti necessitano di uno strumento di supporto allo studio in grado di fornire gli elementi essenziali per la comprensione e la conoscenza delle regole che governano l'imposizione del reddito delle società di capitali residenti in Italia. Il volume si sofferma, dapprima, sugli elementi strutturali del tributo (vale a dire il presupposto, i soggetti, le aliquote) e sulle norme che disciplinano la determinazione della base imponibile. Successivamente, si occupa della trattazione dei principali regimi di tassazione inerenti ai raggruppamenti di società (il consolidato fiscale e la trasparenza), prosegue dando alcuni brevi cenni relativamente alla fiscalità internazionale, per poi concludersi con l'approfondimento della fiscalità delle operazioni straordinarie. -
Lezioni sull'IRPEF
L'IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) rappresenta l'imposta più importante per gettito del sistema tributario italiano. Tuttavia, la sua base imponibile ha subìto continue erosioni ad opera di tassazioni sostitutive, ritenute a titolo di imposta e altri tributi che ne hanno indebolito il ruolo di tributo cardine del sistema, a vantaggio di una tassazione a carattere meno personale e più reale. Il manuale, cercando di coniugare al suo interno le esigenze di sintesi e semplicità espositiva richieste dal contesto universitario - dalle cui lezioni ha tratto ispirazione e verso il quale è rivolto - con l'esaustività e il rigore imposti dalla materia, esamina nel dettaglio i singoli elementi del tributo, senza, tuttavia, trascurare le tematiche di ordine generale di maggior interesse (ampiezza della base imponibile e coerenza con il presupposto, redditi di fonte illecita, rapporti tra le categorie di reddito, ecc.) connesse allo stesso. -
Gli steroidi anabolizzanti androgenici nelle discipline sportive: la tossicità per distretto
Nell'ambito della fenomenologia del doping, gli steroidi anabolizzanti androgenici sono tra le sostanze più usate dagli sportivi per ridurre la fatica e aumentare la massa muscolare, la forza, l'aggressività e il peso corporeo. A questi benefici, spesso si accompagnano effetti tossici che possono riguardare quasi tutti gli organi, gli apparati e i distretti del corpo: il cuore, il fegato, il sistema nervoso, il sangue, le gonadi, la cute, l'apparato osseo, i reni, le mammelle.Lo studio intende valutare il grado di consapevolezza degli effetti dannosi degli steroidi anabolizzanti androgenici da parte dell'atleta che pratica sport amatoriale o agonistico e declinare il suo atteggiamento sulla percezione di queste sostanze come strumenti per migliorare la performance sportiva. -
La consulenza finanziaria nell'era del Fintech
Il volume analizza l'impatto che il Fintech ha sulla consulenza finanziaria. La c.d. rivoluzione digitale influenza anche questo servizio che, pertanto, si trasforma. Il mercato si popola di robo consulenti che possono essere classificati in: robo advisors puri; cyborg advisors; robo for advisors, a seconda del livello di interazione della macchina con l'essere umano. Il passaggio dalla consulenza tradizionale alla robo advisory è una tra le possibili angolazioni da cui osservare i cambiamenti in atto nel mercato finanziario. -
Lezioni di tutela internazionale dei diritti umani. Nuova ediz.
Anche la seconda e integralmente riveduta edizione delle Lezioni si prefigge lo scopo di introdurre il lettore allo studio della teoria e della prassi in materia di diritti umani nell'ottica dell'ordinamento internazionale.Il settore dei diritti umani è analizzato in modo sintetico ma completo, analizzando gli aspetti teorici della materia e le fonti normative universali e regionali, dedicando ampio spazio al sistema della CEDU anche in relazione all'applicazione delle relative norme pattizie nell'ordinamento italiano.Di seguito è esaminato il contributo delle Nazioni Uniteall'affermazione e allo sviluppo dei diritti umani e un'amplissimaparte è dedicata allo studio dei diritti individuali e collettivi della persona umana. Infine, sono affrontate le questioni relative ai soggetti operanti nell'ambito dei diritti umani e alla responsabilità internazionale per violazione dei diritti umani. -
Il contrasto teorico fra giudicati
Secondo una diffusa opinione della dottrina del processo civile, nel caso di conflitto fra il giudicato sulla causa dipendente e un successivo giudicato sulla causa pregiudiziale, che accerti l'inesistenza di uno dei presupposti della decisione anteriore, si avrebbe una «ingiustizia non rimovibile»: i giudicati logicamente contraddittori, ancorché vincolanti fra le medesi- me parti, sarebbero così destinati a coesistere nell'ordinamento giuridico. Questa idea, che non gode in realtà di alcun espresso riconoscimento legislativo, compromette in modo ingiustificato il valore della certezza del diritto, la cui piena realizzazione non può invero prescindere da un principio di coerenza delle decisioni. Al fine di consentirne il coordinamento a posteriori, l'autore giunge allora ad elaborare la contraria teoria del giudicato «condizionato», i cui risultati trovano un ampio riscontro nelle applicazioni della giurisprudenza. -
Il mutuo riconoscimento della cooperazione processuale: genesi, sviluppi, morfologie
Principio dotato di grande capacità espansiva e duttilità applicativa, il mutuo riconoscimento dal terreno elettivo d'origine del mercato comune e della libera circolazione delle merci si è esteso progressivamente ad altri ambiti, tra cui quello della cooperazione giudiziaria penale, divenendo con il Consiglio europeo di Tampere del 1999 la «pietra angolare» per la costruzione di uno Spazio di Libertà, Sicurezza e Giustizia comune, in cui i diversi sistemi giuridici nazionali potessero coesistere in un pluralismo ordinato. Una irriducibile vocazione polimorfa sembra connotare il canone de quo: lungi dall'essere riconducibile ad uno schema settoriale monolitico, esso si articola invece secondo cadenze multiformi, assumendo tratti poliedrici, che ne implicano declinazioni variabili, come dimostra l'analisi di alcuni dei più emblematici istituti di cooperazione giudiziaria allo stesso improntati. -
La crisi dei partiti e la democrazia in Italia. Nuova ediz.
Lo studio del ruolo e della funzione costituzionale dei partiti politici consente di verificare nell'effettività il funzionamento degli istituti di democrazia, sia diretta che rappresentativa, di un ordinamento democratico. I partiti esercitano almeno «due funzioni fondamentali nei regimi democratici: il patronage nei confronti delle cariche pubbliche e l'organizzazione del parlamento e del governo». In Italia nessuno dei partiti che formavano l'arco costituzionale è rimasto in vita e nelle esperienze attuali lo hiatus fra essere e dover essere è tale quasi da sconsigliare ogni tentativo di sguardo costituzionale. L'esigenza già avvertita in passato di determinare un ruolo dei partiti politici, attesa la «constatata carenza o insufficienza di norme costituzionali o legislative in proposito», torna prepotente alla luce della crisi dei partiti nell'ultimo ventennio. L'alternativa non è tra prevedere o non prevedere una regolamentazione ma individuare in concreto sino a dove ed in quale maniera la regolamentazione giuridica dei partiti può spingersi nel rispetto della loro autonomia.