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La casa di Guido, la morte di Garfagnino
Nella campagna toscana del secondo dopoguerra tra boschi, campi e la natura incontaminata; le vicende di famiglie contadine e di paese, la cui vite, sono sconvolte dalla guerra, dagli odi, dai risentimenti e dagli amori. Un affresco quanto mai fedele di quegli anni, visto da chi questo storie le ha vissute, non le dimentica, e le ha volute narrare per non consegnarle all'oblio; convinta che la memoria è l'unica fonte a cui attingere, per non farsi trovare impreparati dal ""futuro""""."" -
Il peso delle nuvole
Ilaria trasfigura artisticamente il mondo che ci circonda ricreandolo, attraverso il proprio tessuto interiore traboccante di sentimenti, idee ed emozioni. È questo il fascino della lingua poetica: quello di lasciare al lettore un territorio di mistero, un fondo fermentante di ambiguità e tortuosità, ma anche di irresistibile seduzione. -
Glossari di Franco
Con il passare del tempo la ricerca del significato delle parole non usate comunemente, oltre ad un impegno mentale, è diventato anche un divertente passatempo e mi sono dedicato sulla materia con autentica passione. Riflettendo poi sull'argomento, mi è venuta l'idea di materializzare la mia passione in una raccolta che ho definito ""Glossario di Franco"""" al solo fine di dar seguito alla mia curiosità a di cercare di far conoscere il più possibile l'argomento a più persone possibili, senza pretese di aver scoperto chissà cosa e con il presupposto di rendere anche gradevole una fonte di semplice condizione nozionistica. Contemporaneamente, la lettura di questa raccolta, può essere anche utile per limitare la valenza di certi """"latinorum"""" e simili, particolarmente proficui per chi vuol confondere il prossimo, specialmente per proprio tornaconto."" -
Il rosso vessillo. David Lazzaretti e i suoi seguaci
Fu Ambrogio Donini, storico delle religioni e comunista, a parlare, negli anni Cinquanta, allo storico inglese Eric J. Hobsbawm della strana storia del barrocciaio David Lazzaretti e dei suoi seguaci riuniti in un remoto angolo di terra toscana che non era quella della ""Florence"""" anglotoscana, ma una montagna boscosa, l'Amiata, abitata da agricoltori, pastori e minatori. Hobsbawm si interessò al caso e studiò il cosiddetto """"Santo dell'Amiata"""" che era stato ucciso brutalmente dalle forze dell'ordine nel 1878 ad Arcidosso. """"Lassù sul monte Amiata / è morto Gesù Cristo / da vero socialista / ucciso dai carabinieri"""" ricorda una canzone amiatina. Il pericolo socialista nelle parole di David era stato paventato dai ceti dirigenti conservatori dell'Amiata: """"Inni rivoluzionari; gridasi evviva la repubblica, l'annientamento dei troni e dell'attuale ordine di cose in Italia; stimolasi a scuotere il giogo e infine accendesi gli animi di una massa di gente riscaldata al fuoco di una religione fomentatrice di passioni e rapine, di puro socialismo""""."" -
Amore e cuore
"Un viaggio attraverso la poesia che vi dividerà tra momenti di commozione per alcuni testi, e sorrisi pere il """"lieto fine """"di altri, trovando come sempre il senso poetico del testo tra le righe ed il senso"""" musicale"""", per cosi dire, della """"lezione"""" che si vuole trasmettere, senza la presunzione comunque di insegnare qualcosa, giacche tutti dobbiamo imparare e capire come controllare il nostro cuore, anche quando lo si considera incontrollabile. Questa è la razionalità del nostro essere, che non ci fa perdere la testa quando parliamo di Amore, e sentiamo che come un polpo dai lunghi tentacoli, si impadronisce del nostro """"io""""; ma inesorabilmente il cervello è una macchina complessa e sovente dobbiamo fare i conti anche con l'aspetto irrazionale che governa e controlla il suo stato. Ringrazio tutti e buona lettura."""" (Paolo Falcioni)" -
Visione. Pupluna
Secondo Erodoto gli Etruschi, che in realtà si chiamavano Rase(n)na o Rasna, venivano dall'Asia minore, in particolare dall'antica regione Lidia, oggi parte della moderna Turchia. In Lidia si sarebbe verificata una prolungata e grave carestia che avrebbe indotto il re Atis ad organizzare la prima grande migrazione verso la nostra penisola via mare, a cui ne seguirono, certamente, molte altre, anche dalle regioni confinanti: Misya, Caria, Frigia. Ma non c'è nessun racconto che descriva queste migrazioni. Sappiamo sicuramente che se non c'era vento dovevano remare. Ma in quali avventure si saranno trovati coinvolti? Quante difficoltà drammatiche avranno dovuto superare? -
Rime tra pentole e fornelli
Maristella ha la capacità di eternare sulla carta la quotidianità di una vita piena di solitudine, meraviglia stupore, affetti e riflessioni; testimonianza del vissuto di migliaia di casalinghe. ""Con te è come essere sola, peggio che sola."""" fino ad arrivare a subirla """"Vivo questa mia vita e seguo il mio destino ed aspetto la morte."""" Ma ha anche dei guizzi di gioia che ridonano speranza alla vita nonostante tutto... """"Mi ha svegliata il tuo bacio. Ho aperto gli occhi. Il tuo viso vicino al mio, ed è felicità."""" Non mancano riferimenti ai figli, ormai lontani, dettati dal sentimento materno che non muore mai. """"Non serve dirti il silenzio della casa, inutili e vuoti i giorni."""" Infine, molte lettrici si potranno ritrovare in questi versi per condividere sognare, sperare e come Maristella cercare la via d'uscita da quella dolce prigione """"Mi sento un passerotto in una gabbia d'oro, la mangiatoia piena. Ma ho voglia di volare, di librare le ali, e di sentire il vento giocare tra le penne""""."" -
Nella terra dei Lobos, in Patagonia con Pietro Gori e Angelo Tommasi
Non sappiamo come fosse quel giorno del 1901, quando il vapore ""Guardia Nacional"""" della Marina Militare salpò da Buenos Aires diretto verso sud, verso la Patagonia e la Terra del Fuoco, al comando c'era il tenente di vascello Ezequiel Guttero, un brillante ufficiale argentino. Sulla nave si erano imbarcati anche due personaggi piuttosto singolari, ma pronti ad affrontare l'avventura verso terre poco conosciute. Si trattava del cinquantatreenne Angelo Tommasi, pittore, e del trentaseienne Pietro Gori, avvocato e figura prestigiosa del movimento anarchico. Gori era fuggito in Argentina a seguito della repressione seguita ai moti del 1898. Era riuscito ad espatriare a Marsiglia e da qui si era imbarcato per l'America del Sud giungendo così a Buenos Aires. Nella capitale argentina per Gori era iniziata una nuova vita: niente più persecuzioni, ma una forte attività culturale e politica che lo porterà a far sentire la sua voce in molte città sudamericane attraverso una lunga serie di conferenze che diffusero il messaggio libertario, soprattutto fra gli emigranti italiani, ma anche in ceti sociali che erano pregiudizialmente contrari alle idee anarchiche e socialiste."" -
Poesia laica. Carducci & Pascoli
Il Carducci che interessa il pensiero laico e democratico del Novecento è quello ""giacobino"""" della stagione delle grandi speranze di rinnovamento, l'anticlericale, il massone contro ogni forma di moderatismo. Non è un caso che un personaggio come Ezio Bartalini, socialista e massone, cultore della poesia di impegno civile, nella sua rievocazione del poeta e dei suoi """"rapporti"""" con Pio IX, nel 1949 accenni alla svolta moderata dopo le elezioni del 1948 e al ruolo dell'""""altro Pio"""", Pio XII, il cui ruolo era stato fondamentale per la vittoria della DC. Pascoli certamente fu positivista, se positivismo è la dottrina, che rifiuta ogni metafisica e pone come tema d'ogni conoscenza scientifica la realtà, spoglia d'ogni pregiudizio. Bastano a farne certi non solo i dati biografici dell'adesione giovanile del Poeta studente al movimento anarchico romagnolo e la successiva documentata partecipazione alla Massoneria con la sua famosa ponderata protesta del 1909 per l'assassinio di Francisco Ferrer. Né varrebbero a sottrargli quel titolo le innumerevoli concessioni al richiamo irrazionale del sentimento, che agì tanto sensibilmente sullo stesso Augusto Comte, fondatore del Positivismo."" -
La stagione delle tavole istoriate. Nel panorama francescano del XIII sec.
In questo lavoro, originariamente una tesi per la Laurea in Scienze Religiose presso l'ISSR ""N. Stenone"""" di Pisa, il prof. Carlo Maccanti affronta il problema della rappresentazione artistica in quanto linguaggio che sonda ed esprime eventi e personaggi, in questo caso la figura di Francesco di Assisi (1182-1226). Le tavole istoriate del 13° secolo costituiscono forse i primi tentativi di rappresentare e comunicare il messaggio di un santo che i quasi otto secoli trascorsi dalla data della sua morte non hanno ancora visto invecchiare. Mentre nell'Italia del Duecento si venivano scrivendo le prime biografie del Santo (le Vite del Celano e il suo Trattato dei miracoli: 12281247-1253 ? ed altre opere che poi saranno tutte soppiantate dalla biografia ufficiale composta da S. Bonaventura, la Legenda maior del 1263), i pittori mediante l'arte figurativa si indirizzavano a quella vastissima massa analfabeta."" -
Una rosa nel deserto. La mia vita con i giovani nella mia Maremma
"Dire """"la mia vita con i giovani nella mia Maremma"""" non significa certo affermare che i giovani di Maremma sono diversi dagli altri del resto del mondo. I ragazzi per certi aspetti sono tutti uguali, anche se diversi l'uno dall'altro, hanno tutti bisogno delle stesse cose, di essere ascoltati, di sentirsi amati e compresi, di sentire che dividi con loro parte di te e che tu l'aiuti a trovare un senso a questa vita; loro sono ciò che noi diamo loro la possibilità di essere. Fare una tale affermazione significa piuttosto che il mio così intenso rapporto con i miei ragazzi è stato per così dire mediato da questa bella terra di Maremma. Sì, una terra può fare da galeotto, se solo noi abbiamo la volontà di metterci in silenzio ad ascoltare le sue voci e tanto più sarà profondo il silenzio che riusciamo a creare in noi, tanto più la natura ci parlerà della vita. Allora ci dirà che un giovane aspetta da me quello che io, da giovane, mi aspettavo dai grandi, mi prenderà per mano per farmi capire, riflettendo, che cosa mi aspettavo, quali erano le mie attese, mi farà capire che lei, la natura, è vivente come me e che io sono parte integrante di lei, lei è il tutto io una sua parte."""" (l'autrice)" -
Gocce di vita
Queste poesie disvelano un'anima nella contemporaneità con tutte le sue problematiche; passioni, sentimenti e pura e semplice umanità che tendono alle più alte vette del pensiero poetico. Poesia della felicità, poesia di chi ha trovato finalmente l'amore vero e, da questo, si sente così riempito, tanto da poter esplodere in bellissimi versi che si susseguono ogni volta diversi ma con il medesimo afflato. Poesia del dolore, che la vita distribuisce a ciascuno imparzialmente e che rinforza l'anima, ma che lascia un pò di amaro in bocca sublimato dalla speranza: ""Trascinando l'uomo /Che la chiude come una gabbia /Verso il sole, / Alla sua origine divina."""" Poesia quotidiana, dove domina la sensazione di essere incompreso e bistrattato da un mondo crudele Ma anche poesia dialettale, perché certe parole e sentimenti sono intraducibili in un'altra lingua che è diversa da quella madre """"napoletana"""" di cui è intrisa l'anima di Giuseppe."" -
Elementi così sospetti e poco desiderabili. Le persecuzioni razziali in Val di Cornia (1938-1945)
"Nelle località costiere della nostra provincia e specialmente in Castiglioncello e Quercianella si vanno trasferendo intere famiglie ebree, alcune delle quali si sono assicurate per abitarvi, anche isolate ville sul mare. Mi sembra che la presenza di elementi così sospetti e poco desiderabili in zone di indubbia importanza militare non sia da tollerarsi anche perché non influisce in modo tranquillizzante sullo stato d'animo della popolazione, e perciò, nel segnalarvi quanto sopra, mi permetto di prospettarvi l'eventualità di una vostra azione diretta ad inibire il trasferimento di ebrei sul nostro litorale."""" Ecco come venivano visti gli ebrei toscani nel dicembre 1923 dal federale fascista di Livorno. In questo volume Andrea Panerini ripercorre la vergognosa storia delle leggi razziali in Italia, degli ebrei di Piombino e della Val di Cornia, delle soffitte dell'Ospedale di Campiglia dove vennero internati dopo l'8 settembre 1943. Una pagina della nostra storia da far rivivere, per non dimenticare." -
La leggenda dei cuochi supremi. La nascita degli angeli della morte
Da secoli gli extraterrestri ci minacciano, ora stanno per riuscirsi, sono vicini a noi, gli manca solo di scoprire il ""segreto della vita"""" e... Riusciranno i nostri eroi a sconfiggerli? La vicenda ha inizio in un piccolo paese della Maremma, terra da sempre misteriosa e selvaggia. Si scopre così che le sorti del mondo saranno affidate a giovani e avventurosi ragazzi che non si tirano indietro al gravoso compito. Tutto parte da un lezione a scuola e da una poesia sul """"cuoco supremo"""" e da un evento fortuito accaduto nello stesso momento """"nulla succede per caso"""". Con l'incredibile scoperta che faranno da lì a poco; anche le teorie della nascita della vita sulla terra verranno rimesse in discussione. """"Un oscuro e ignoto segreto si cela dietro la nascita della vita? E se la verità fosse nascosta proprio sotto i nostri occhi?"""" E così da quel giorno inizia l'avventura di Riccardo e i suoi amici, tra i meandri del fantastico, delle sette segrete e, degli extraterresti che giocheranno una parte importante in questa storia."" -
Il pallamondo. I diritti dei bambini alla felicità
"Se il mondo dei grandi non ti è stato abbastanza vicino, ora se lo vuoi potrai averlo sempre accanto a te. Grazie alla tua curiosità e alla tua fantasia potrai trasformarlo in un'inseparabile palla magica che si presterà a lunghe ore di gioco in libertà... senza mai nulla chiederti in cambio."""" (Massimo Panicucci). Nel 1989 l'ONU ha approvato i diritti dei bambini... ma si sono dimenticati i diritti più importanti, quelli alla felicità! Questo libro copre questa lacuna, e di diritti ne elenca ben 15! I bambini scopriranno insieme ai grandi e agli insegnanti più accorti la Felicità e le sue dolci regole da rispettare e da far rispettare ogni giorno. Il libro suggerisce un percorso analitico per gli educatori." -
C'era una casetta a le case di Suvereto
Questo romanzo verità nasce dall'esperienza vissuta di un uomo a cui il destino ha sempre negato il principale desiderio comune a tutti quello di possedere una casa propria. Un diritto di tutti gli uomini ma che a tanti non è permesso di avere per avidità di pochi e per ingiustizia di molti. La storia inizia con un viaggio che parte dalla lontana Istria in giro per il mondo dapprima con una ""grande nave bianca"""" svedese, e poi con il treno, la nave e l'aereo nei vari continenti fino ad approdare in Val di Cornia, a Suvereto in località Le Case, dove il nostro protagonista trova il tanto desiderato posto dove mettere radici. E qui, passo passo, l'autore ci parla della bellezza della natura di questi luoghi """"questo è uno dei posti più meravigliosi del mondo eppure coloro che vi sono nati non lo sanno apprezzare..."""" delle sue emozioni avute girando con il treno il pulman e la bicicletta in questi luoghi della toscana occidentale e di quella costiera. Non mancano poi le disavventure legali, burocratiche da parte delle istituzioni che non gli vogliono permettere di abitare in quel luogo. Nonostante tutto e nonostante l'avanzata età riesce a realizzare il suo sogno sino a quando..."" -
L' amore invisibile
Marco e Massimo due poeti affini e legati dagli stessi sentimenti verso la natura e le persone, aprono uno squarcio nuovo di luce sull'amicizia e sull'amore: senza dimenticare la quotidianità di una vita, a volte dura e piena di scelte da fare; lasciandosi portare dal fato, che ha predisposto nuove situazioni e nuove speranze. Per Marco è l'inizio di un improvviso risveglio a nuova vita, ""Ho dormito tanto, a lungo... un sogno senza fine, un falso limbo... sei nudo ora! hai paura? È l'inizio di una lunga strada..."""" Massimo, inoltre, sa anche cogliere l'intimità nei suoi momenti più espressivi e conturbanti, che fanno parte integrante della vita, e la rendono per alcuni attimi meravigliosa; e poi, nel ricordo sopportabile. """"È l'alchimia del corpo, mia dolce droga... Estasi e passione infinite, dolcissime come miele... Un bacio lungo, una carezza infinita... Il sudore e l'apoteosi finale...""""."" -
Col ferro e col vento. Un viaggio siderurgico nell'Austria del 1820
Nella s1816 il granduca di Toscana Ferdinando III, e signore del Principato di Piombino, decideva di affidare la gestione degli opifici del ferro della Magona delle miniere dell'Elba alla ""Regia Mista"""" per e migliorare l'intero settore siderurgico granducale. L'impresa i cui principali contraenti erano due finanzieri fiorentini, Sebastian Kleiber e Cesare Lampronti, che si avvalsero della consulenza produttiva di un terzo socio, il francese Louis Morel de Beauvine, che fu la vera e propria anima dell'operazione. L'attenzione di Morel si appuntò soprattutto sulla forma del forno fusorio e sulla macchina soffiante. Follonica aveva un grande forno a sezione quadrata (detto """"alla bergamasca"""") e uno più piccolo costruito nel periodo francese dall'appaltatore Alexandre Boury e che era già semirovinato. Per questo Morel affrontò il viaggio in Austria in prospettiva di acquisire nuove tecnologie e di ottenere una produzione quantitativamente e qualitativamente migliore, compresi i """"getti"""" in ghisa che già si producevano in varie parti d'Europa con risultati talvolta eccellenti. Questa è la storia di quel viaggio corredata da numerose foto."" -
C'era una volta... Follonica
Ed è, quella della Raspollini, la storia di Follonica, della sua nascita come entità a sè, legata a doppia mandata alla nascita, allo sviluppo ed alla definitiva chiusura della 'fabbrica'; una storia raccontata informa di romanzo breve, che dapprima incuriosisce, poi desta interesse, infine avvince. È la storia cui ogni cittadino follonichese, natio o, a maggior ragione, ""importato"""" deve far riferimento per capire il senso più vero che questa città esprime e per poter progettare in modo corretto il futuro, Non è un paradosso affermare che questa città ha un futuro se riesce a rivivificare l'Ilva, a renderla fruibile e godibile dai cittadini, a farne il centro della vita sociale e culturale. E oggi, grazie al MAGMA il cuore di Follonica torna a battere. Il museo è ospitato nei restaurati spazi del Forno San Ferdinando, l'edificio più antico della città, nel museo grazie alle moderne tecnologie multimediali si può rivivere la storia di questo sito archeologico che è alla base della nascita della città Follonica e della laboriosità dei suoi abitanti."" -
Poesie. Immersi nel vortice quotidiano
"È tempo di andare / ascoltare il mondo / i suoi rumori"""" Niente di meglio può può introdurre la poesia di Antonella, una poesia del quotidiano, precisiamo meglio; """"immersa nel quotidiano""""'. Ma non per questo poesia priva di emozioni sentimenti ricordi speranze. È una poesia pregna di odori, sapori, scoperte e un inno alle gioie della vita che viene incontro e di cui sa apprezzarne tutte le sfumature. Un infinita collana di """"perle"""" in versi che spaziano nei molti aspetti delle esperienze di incontri, di amici, di affetti perduti. È un percorso su tutte le scale di valori, fino a comprendere la globalità dei sentimenti che nascono dall'animo umano, cosciente di fare parte di un mondo reale a cui il destino l'ha posta. """"Ora e qui, e non dove e quando"""", potrebbe essere il suo motto, in un mondo che non si sa accettare così com'è ma, che aspira sempre a un diverso """"senso della vita"""". """"Ci illudiamo di cercarlo / però / non abbiamo tempo /per incontrarlo. /Immersi nel vortice quotidiano /non scorgiamo / essere in noi / la sua presenza."""""