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Il tempo dei girasoli
Con ""Il tempo dei girasoli"""" Fioralba torna ai suoi lettori, a cui dedica una nuova storia intrigante e appassionata che si svolge prima in Corsica e poi nella ubertosa Toscana. Una nobile famiglia francese viene coinvolta in tragici e misteriosi avvenimenti, la cui origine risale a fatti del passato che sembravano dimenticati e sepolti. Luis il protagonista ha dovuto combattere sin dalla sua nascita con una malattia invalidante che lo ha portato in vari luoghi di cura, rubandogli la sua giovinezza e, l'affetto della famiglia; che però viene sostituita da un coppia anziana che si prende cura di lui, con affetto morboso, sostituendosi ai genitori sempre impegnati in varie tourné canore. Grazie al calore di quella coppia vince la malattia e inizia una nuova vita sposandosi ma qualcosa va storto e ciò che sembrava l'inizio della felicità è solo l'inizio di delittuosi avvenimenti che porteranno Luis e la sua seconda moglie Eloise al limite della follia. Ma grazie alla forza dell'amore i nostri protagonisti riusciranno a cambiare il loro tragico destino, fuggendo dalla Corsica per rifugiarsi in Toscana dove inaspettate gioie li sommergeranno facendogli dimenticare il triste passato..."" -
Miniere e minerali di Campiglia M.ma
"Chi ha avuto la possibilità di visitare una galleria o pozzo minerario, ne è rimasto sicuramente colpito. La migliore sintesi la si ritrova negli sguardi dei molti visitatori, in particolare bambini, che hanno modo di vedere le antiche gallerie del Parco Archeominerario di San Silvestro. Un mondo, quello sotterraneo, che si scopre pian piano in silenzio, dove si ode solo il rumore del proprio respiro e qualche goccia d'acqua, aiutati dalla tenue luce di una torcia. Camminare in miniera si rimane colpiti dalla bellezza della natura ma anche e soprattutto dall'antico lavoro dei molti minatori, che ne hanno fatto la storia... Il libro ci accompagna in un viaggio storico-naturalistico, attraverso la descrizione del suggestivo passato delle miniere di Campiglia Marittima, per approdare nel campo della scienza dei minerali. Una schedatura puntuale dei minerali caratteristici di questo ambito minerario con molte foto. Accompagnano il volume oltre 100 foto a colori e 54 in B/N. Tra tutti questi minerali, troverete la descrizione della Campigliaite, rarissimo, e scoperto per la prima volta proprio in una galleria della Miniera del Temperino."""" (dalla prefazione di Luca Sbrilli)" -
Italia paese cristiano?
L'Italia è un paese cristiano? Lo è mai stato? Sotto tanta retorica si scoprono molte vergogne e molti scheletri nell'armadio nel nostro paese. Questo volume di Andrea Panerini, lungi dal dare un programma politico o dal fare facile populismo, cerca di fissare i veri ""punti irrinunciabili"""" per un cristiano che vive nel nostro paese attraverso la visione di una nazione più giusta, laica e solidale. """"Dunque, mi sembra, predichiamo l'Evangelo di Cristo, quello sì in tutta la sua radicalità e universalità, in vista non di una società migliore, ma della fede. E """"cerchiamo il bene della città"""" con una politica laica, faticosa, concreta, nell'agorà, nell'interlocuzione di ragioni diverse e talora opposte, che sappiano però trovare un accordo non sul Vero (nessun Vero), ma sul massimo di equità, giustizia, libertà e solidarietà possibili per tutti. Il pamphlet di Panerini con il suo radicalismo cristiano apre una discussione. A noi di proseguirla."""" (dalla prefazione di Daniele Garrone)"" -
Cento sonetti e 50 nuovi sonetti in vernacolo pisano
"I sonetti del Fucini con i suoi strafalcioni madornali verità solenni, scempiaggini grossolane e arguzie finissime, buffonate ignobili, feste clamorose, scene di disperazione bestemmie, oscenità, colpi di coltello e serenate amorose: sono il ritratto del popolo; in tutte le sue ingenuità, le diffidenze, le superstizioni, le astuzie, la cocciutaggine. Fucini con sagacia meravigliosa ne ricostruisce, le sue più sfuggevoli espressioni e situazioni in casa, in piazza, in chiesa, al teatro, in tribunale, nelle tribune del parlamento. Il popolino è sorpreso a sdottorare di politica e di scienza, e a criticar leggi e istituzioni; e fatto parlare con tutti i suoi idiotismi, colle sue storpiature, col suo linguaggio sfrenato, strapazzato e potente. Sono versi stupendi presi belli e fatti sulle labbra del popolo, proverbi incastonati con una maestria ammirabile per il godimento del lettore."""" (Edmondo De Amicis)" -
La leggenda del faro
"La storia, i cui sommessi prodromi si annunciano negli inspiegabili timori di un vecchio e di un fanciullo (l'io narrante del prologo) prende forma e si sviluppa quasi ossessivamente nell'arco di oltre un secolo, quale trascorre dalla costruzione del faro, che è anche stazione semaforica e presidio della Marina, fino alla sua riduzione a fanale automatizzato. Passano sullo scenario di un promontorio isolato e deserto,... vicende di navi e corsari barbareschi (o forse banditi di casa) storie di guardiani infedeli e di guardiani eroi del mare, di capitani avventurosi e di appassionate amanti, di torri e corruschi edifici in pietra che nel dipanarsi fumoso della leggenda mostrano un'anima e una volontà ora salvifica, ora terribile nella vendetta per un torto fatto dall'uomo alla natura incorrotta del mare, delle scogliere, delle piante e dei cieli e di tutte le creature che ivi regnano in meravigliosa, quasi crudele innocenza."""" (Dalla prefazione di Klaus Montefiori)." -
I due delitti Matteotti
Matteotti, oltre ad essere un valido studioso di diritto, era un socialista riformista coerente, quasi estremista, anche se i termini possono apparire contraddittori: il suo socialismo era, infatti, maturato nelle cooperative, nelle leghe contadine, nelle amministrazioni locali; per lui il socialismo era soprattutto un fattore di civiltà, la cui scomparsa avrebbe segnato anche la fine della democrazia in Italia. Coerente neutralista durante la prima guerra mondiale, fu un altrettanto coerente antifascista: eletto deputato nel 1919 e poi nel '21, vide nel fascismo la reazione di una borghesia agraria gretta e conservatrice che non voleva perdere i propri privilegi e che era quindi pronta a scatenare le violenze più efferate contro i lavoratori e le loro organizzazioni. Il celebre discorso del 30 maggio pronunciato da Matteotti per denunciare i brogli elettorali ed annunciare un'opposizione dura al governo, spinse Mussolini a fermarlo. E così fu con il rapimento del 10 giugno 1924 che sfociò in un doppio delitto materiale e morale che in questo breve opuscolo viene ricostruito tramite le testimonianze e i documenti dell'epoca. -
Naturalmente dolce
Perché perdersi il piacere di gustare un dolce per addolcire la vita? Magari facciamolo in modo sano, equilibrato e nel rispetto della salute. In questo libro troverete l'occorrente per realizzare dolci sani, naturali, senza uova, burro, latte, e zucchero bianco, per riscoprire così, l'autenticità di quei sapori che solo la natura ci può regalare. Ciò non vuol dire sacrificare il gusto in nome del sano e del genuino, ma essere consapevoli che è necessario cambiare abitudini di vita per ritrovarsi naturalmente in forma. Ecco qui a vostra disposizione numerose ricette di torte, crostate, biscotti, dolci al cucchiaio, piccola pasticceria, dolci della domenica, muffin, strudel, plumcake e il famoso cupcake decorato con colori naturali. Infine potrete riscoprire la dolcezza insolita di preparazioni a base di lievito madre, oggi più che mai, anche una favorevole opportunità economica in ambito familiare. -
La fabbrica non chiuderà! Piombino 1953
I dieci giorni di sciopero della Magona del 1953. Sul ""Giornale di Fabbrica"""" della Magona d'Italia, la prestigiosa industria siderurgica della banda stagnata di Piombino, negli anni fra il 1950 e il 1953 si potevano leggere talvolta brevi interventi di un giovane operaio, poco più che ventenne, Michele Marrini, impegnato sindacalmente e politicamente nella CGIL e nel Partito comunista. Michele rappresentava la generazione che aveva vissuto la guerra, anche attraverso l'impegno diretto (aveva partecipato al movimento resistenziale nel gruppo del tenente Carlo Fabbrini a Scarlino) ed aveva contribuito, come molti altri giovani, alla ricostruzione della fabbrica piombinese, a costo di grandi sacrifici, fino alla prima colata che aveva segnato la speranza di un futuro migliore. Questa è anche la cronaca in prima persona dei dieci giorni di occupazione della Magona, uno dei periodi più neri della nostra industria sino ad oggi... e della forza e dignità delle lotte per salvaguardare il posto di lavoro, ma anche il paese, dalla prepotenza della finanza e dall'economia dello sfruttamento, che andava contro i principi dell'allora fresca Costituzione italiana."" -
Io sono la terra
Bencic affronta in questo nuovo poema la nascita e la vita della Terra dalle origini a oggi in chiave non scientifica ma ""filosofico-poetica"""". Il poema inizia con un flash back storico sulla scoperta del nuovo mondo, metafora di quel nuovo mando tanto agognato ma che mai è divenuto realtà, nonostante che in origine tutto facesse pensare alla nascita di un vero paradiso terrestre. Allora è la Terra che racconta questa storia in prima persona, passo passo attraverso le sue origini i suoi cambiamenti le sue aspettative. Tutto in origine è meraviglioso, ogni cambiamento di stato e di crescita. La Terra si lascia modellare pazientemente dagli eventi esterni che provengono dallo spazio e dall'interno di se. Il fuoco che dapprima l'avvolge lentamente si placa, allora è la volta della nuvole e dei vapori di fare la loro parte. I venti pure contribuiscono a modificarla levigandolo o rendendola più rugosa. I terremoti alzano e abbassano le montagne dando ampio spazio ai mari che le nuvole nel frattempo riempiono goccia a goccia... Verso dopo verso il racconto della vita continua sino ad arrivare alla comparsa dell'uomo..."" -
Arcipelago Toscano. La Toremar dalle origini alla privatizzazione
Nella presente pubblicazione, che in un certo senso costituisce il seguito del libro ""Le linee di navigazione marittima dell'Arcipelago Toscano dal 1847 a oggi"""" dello stesso autore, previo un necessario richiamo alla nascita di Toremar, vengono elencati i fatti accaduti a cominciare dalla seconda metà degli anni Novanta del Novecento, cioè da quando si ipotizzò la creazione in Italia di un megapolio di cabotaggio pubblico per giungere, oltre un decennio dopo, all'accelerazione e alla definizione del processo di privatizzazione delle società di navigazione di Stato. Oltre a queste vicende, vengono illustrati i non pochi tentativi di inserimento nelle rotte per l'isola d'Elba da parte di nuovi armatori privati, o di crearne altri, la cui presenza era ritenuta necessaria anche per creare una maggiore concorrenza e scongiurare un eventuale monopolio di una sola compagnia nel futuro dei collegamenti in argomento. I libro è accompagnato da 170 foto delle imbarcazioni in servizio in questo tratto di mare dagli inizi della vicenda ad oggi."" -
L' irradiazione affettiva. 20° Convegno nazionale Cavalieri di San Valentino 16 e 17 febbraio 2013
L'obiettivo del convegno, sull'irradiazione affettiva, era quello di discutere sulle proprietà dell'Affettività e sul suo funzionamento concreto nella vita e nelle relazioni tra persone. L'irradiazione affettiva consente dunque, di affrontare da un punto di vista assolutamente innovativo il tema dell'economia e del lavoro e, dopo la serie di interventi dedicati al dibattito sull'attaccamento, sulla personologia, sull'angoscia e sull'amore si è aperta un'importante finestra sul rapporto tra affettività, economia e processi produttivi, cercando di individuare le proprietà dello sviluppo economico e non della crescita, del riuso e non del consumo alla luce della quantità di affettività contenuta nel singolo prodotto, evento o relazione. Gli strumenti teorici ed operativi sviluppati nel Convegno appartengono alla cultura ed alla metodologia di lavoro del counseling. Il counselor è, infatti, il professionista che mediante ascolto attivo, sostegno e orientamento migliora le relazioni extra - personali (nella coppia, nella famiglia, nei gruppi, nelle formazioni sociali e nelle istituzioni) ed intra - personali (ovvero la relazione di ogni persona con se stessa). -
Tre destini
"Tre destini"""", il fumetto senza dialoghi, racconta la verosimile storia di tante storie, fatte di diverse sensibilità, approcci, vissuti, soggettività con cui trecento giovani studenti delle scuole medie superiori di Piombino, pubbliche e private, si sono confrontati. Affrontando sia il buonismo interculturale che il razzismo sottoculturale, per affermare il riconoscimento multiculturale e le relazioni, per confrontarsi apertamente su ciò che fa cultura contemporanea. Un passaggio decisivo per debellare la cultura di violenza che sotto varie forme e luoghi si annida nella nostra quotidianità. Partendo dalla paura del diverso, dell'immigrato che a differenza del passato, non è più destinato ne desideroso ad essere assimilato nella cultura di chi accoglie. È con lo scambio tra culture, generazioni e generi che si può vincere la paura dell'altro e la salutare messa in discussione della propria identità. Guardare avanti sopra i muri, oltre gli orizzonti per intravedere i segni dei tempi nella drammaticità dello sconosciuto da sé, con la gioia della scoperta dell'inedito di sé che sola la relazione con l'altro può suscitare e sollecitare amore." -
Nella vita delle persone. I volti, le storie, gli amori
La poesia di Carlo Tosi è un ritorno alla musicalità del verso, come lo era in origine, derivando la poesia dalla musica per sua naturale inclinazione. Un filo logico, lega tutte queste poesie, o meglio, un ""motivo"""" che si ripete in diversi toni e scale ora in ascendere ora in discendere a seconda delle corde che ci fa vibrare. Così ci appaiono come in una carrellata i volti le storie gli amori che il poeta ci presenta lasciando a noi il soffermarsi su questa o su quella poesia a seconda della nostra sensibilità. Una poesia, specchio della nostra vita contemporanea, in cui il poeta, nonostante le difficoltà, le delusioni e le mancate speranze non disdegna di vivere. Nei suoi versi traspare la speranza che non tutto è perduto e, che il domani potrà ridarci ciò che il presente ci ha rubato."" -
La valle dei sogni
"Pensare... che poteva pensare Luigino se non alla grande casa della Toscana con le tante stanze ariose, e un piazzale erboso davanti alla facciata ombreggiato dai pini e dagli abeti, e il profilo delle colline che non chiudevano l'orizzonte come i colli bergamaschi, alti come monti? Pensava alla famiglia, alla moglie, alle bambine, al piccolo nato da poco, alla casa paterna con la mamma, i fratelli, la sorella, e alla condotta disagiata che aveva lasciato con tanta poca gente che però gli voleva bene. Laggiù, in quella casa della Toscana, la notte arrivava lentamente d'estate. La luce tardava a spegnersi dopo i lontani bagliori del tramonto, poi calava il silenzio profondo e non si sentiva che il canto della civetta, quando si faceva sentire. Ora non era più Luigino, ora era il dottore nuovo. In quella valle c'era sempre stato un solo dottore ed ora era lui il Dottore. Ora si era messo alla prova. Gli si accendeva una forza nell'animo. Ora era il solo medico della valle, il Medico Condotto, il Dottore di una intera comunità, come aveva sempre sognato...""""" -
Predicare, la fede nasce dall'annunzio. Guida all'omiletica
"Il libro di Bruno Rostagno si occupa di quella forma particolare di predicazione che è il cosiddetto """"sermone"""", detto anche """"predica"""" o """"predicazione"""". Il libro è una Guida all'omiletica, che è l'arte di predicare. Un Manuale per predicatori, sia che aspirino a diventarlo, sia che già esercitino questo ministero. Ma è anche un Manuale per ascoltatori, perché a ogni retta predicazione dovrebbe corrispondere un altrettanto retto ascolto. Ma come non sempre la predicazione è all'altezza del testo biblico che dovrebbe spiegare e annunciare, così l'ascolto non è sempre all'altezza del messaggio che viene annunciato. I manuali, si sa, sono strumenti utilissimi, anzi sono forse i libri più utili che ci siano. Così è questo libro di Bruno Rostagno, che nasce da una lunga e collaudata esperienza di predicatore. Come ogni buon manuale, anche questo fornisce indicazioni concrete su come costruire un sermone, su come pronunciarlo (il rapporto tra forma e sostanza) e su che cosa ci si può aspettare come frutti. Il libro offre anche una serie di possibili schemi di sermoni su vari testi biblici"""". (dall'Introduzione di Paolo Ricca)" -
Il fuoco
Il fuoco è un poema sulle origini dell'uomo e sulla scoperta del fuoco. Fuoco che simboleggia la nascita del focolare e della famiglia, cosa molto importante per Bencic come nel suo ultimo romanzo ""C'era una casetta a le case di Suvereto"""". La famiglia non è mai morta, nonostante che nel xx secolo se ne celebrasse la fine. É morto solo un certo modo di intendere la famiglia, basata solo sull'istituzione legale e non sul sentimento come vuole farci capire Bencic. La famiglia è la fine della solitudine e la meta a cui tende ogni essere vivente sospinto da una smania """"di andare avanti"""" come dice il poeta. Qualcosa è stato rotto sin dalle origini, cosa riconosciuta in tutte le culture dove si parla del """"Paradiso perduto"""" a cui l'uomo tende a ritornare. Bencic prova a ricercare questo """"Paradiso perduto"""" narrando attraverso la poesia, la storia di quest'uomo in eterna ricerca, che apre gli occhi, non si sa quando e non si sa dove, ma sicuramente dopo che qualcosa di grave è successo, e che all'improvviso, scopre di far parte di una nuova creazione in cui si deve muovere a tentoni, dando inizio ad un lungo cammino nella scoperta di se e del mondo che lo circonda."" -
Sul sentiero dei ricordi. L'ascolto nel silenzio
Quando il passato affiora dolcemente e al tempo stesso si mostra prepotentemente in superficie, affollando, l'esile mente di ognuno di noi, è meno difficile interrogarsi sul senso della vita, sui valori umani e sociali. Al protagonista di questo diario di ricordi è affidato il compito di gettare qui il seme per far nascere condizioni di speranza e di fiducia. Se è vero che l'esperienza proviene dalla memoria, essendo parte del bagaglio stabile della conoscenza, è necessario sancire una nuova alleanza tra fede e ragione, coinvolgendo tutti, anche chi non crede o che confida in Dio in modo differente. Solo così, insieme, senz'alcuna distinzione di razza o di cultura, possiamo prepararci a costruire una società più giusta e fraterna. La narrazione non ha la pretesa d'indicare soluzioni alle problematiche di carattere sociale o individuale, ma attraverso la naturale elevazione dell'essere umano, di prendere coscienza che il cammino dell'uomo, pur sempre avventuroso, è lungo e faticoso. -
Premio Teresa Pianese 2013. La vita è poesia
Il ""Premio Teresa Pianese"""" è un Premio promosso dal I° circolo didattico di Piombino in collaborazione con La Bancarella Editrice in memoria dell'insegnante Teresa Pianese. Al premio hanno partecipato gli alunni del I circolo didattico e qui nel libro sono riportate tutte le loro poesie. Il premio per la sua caratteristica ha avuto dei vincitori, ma i veri vincitori sono tutti gli alunni che hanno partecipato e, ve ne potrete accorgere, leggendo i loro scritti che sono specchio delle loro anime. Rivelazione innocente e vera dei loro sentimenti, gioie, paure, speranze sostenute dalla capacità dello sforzo dei loro anni di studio."" -
Piombino città murata
Dopo aver delineato la vicenda della cerchia muraria presa nel suo insieme, Carrara procede ad una minuziosa analisi diacronica dei singoli nuclei di fortificazione eretti in corrispondenza dei vertici del quadrilatero romboidale che racchiudeva la città: il Rivellino, il Castello, la Rocchetta e Cittadella. L'autore ci accompagna lungo l'intero percorso del recinto difensivo medievale, soffermandosi sia su ciò che di esso è rimasto ancora integro, sia su ciò che nel tempo è mutato, sia su quelle parti che gli interventi di demolizione del passato hanno sottratto alla nostra percezione visiva. Oltre che per il rigore scientifico, il dettaglio analitico e il respiro di lungo periodo, ""Piombino città murata"""" si fa poi apprezzare per il suo approccio, per così dire, di storia globale, nel senso che la vicenda delle mura piombinesi non si esaurisce nella loro dimensione di oggetto costruito, di segno architettonico, ma viene ricondotta alla storia più generale della città, facendone cioè emergere la fitta trama di relazioni con la dimensione politica e istituzionale, con quella dinastica e militare, con quella economica e sociale."" -
Almanacco della grande madre. Proverbi agricoli e metereologici, aneddoti, storia e storie
L'Almanacco della Grande Madre raccoglie circa 500 proverbi da tutta Italia, riguardanti i lavori agricoli e le previsioni meteorologiche per tutto l'anno. Dalle Alpi alle isole, gli agricoltori con la loro esperienza e gli studiosi con il loro operato, hanno tramandato una saggezza antichissima su come comportarsi durante il corso dell'anno, come vestirsi, quali compiti assolvere. Per non dimenticare nessun ammonimento, i vari momenti dell'anno furono legati, in epoca cristiana, alle ricorrenze religiose di modo che ogni giorno, insieme al suo santo, ha la sua mansione e i suoi tabù. Trascritta così come è stata ascoltata, questa raccolta di proverbi ha il valore aggiunto di raccogliere numerosi dialetti italiani, dal veneto al piemontese al romagnolo passando per il Lazio, soffermandosi ampiamente nell'Appennino centromeridionale e proseguendo per la Calabria e la Sicilia con qualche sguardo alla Sardegna.