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Il presepe a Bra - Un secolo tra fede e costume
"E poi, per assolvermi, andiamo a vedere il grande presepe in Santa Croce. È un capolavoro di artigianato meccanico, il fabbro batte sull'incudine, il pastore guida le pecore, la nonna fila, il fiume scorre e c'è persino nel suo palazzo Erode, mentre in cielo si alternano la stella cometa, la luna, gli angeli. Bè, come metafora dell'alternarsi del quotidiano e dell'eterno, del bene e del male, della tragedia e della salvezza, questo presepio è più efficace di una tragedia"""". Così Gina Lagorio rende omaggio a uno dei più noti allestimenti di Bra, uno dei tanti qui minutamente e affettuosamente ricostruiti dall'autore che si è mosso tra muschio e statuine, tra presepi in carta e presepi viventi. Nella consapevolezza che non c'è Natale senza presepe." -
Il ritorno. Storia di Anna
Un racconto sulla ferocia degli uomini, ma anche un romanzo che parla di donne e di quel coraggio tipicamente femminile che le porta ad andare fino in fondo. Quando Anna incontra Guglielmo la sua ingenuità viene spazzata via e, per la prima volta, il dolore entra, prepotente, a far parte della sua vita. Per lei non ci saranno più certezze; i suoi punti di riferimento svaniranno, schiacciati dalla realtà che, con i suoi crudeli artigli, cercherà di ghermire ogni cosa. Il terrore, i lutti e le malvagità riusciranno nel loro intento? Sullo sfondo delle colline del Monferrato, la vicenda di una donna pronta a rinascere. -
La carta del burro
In una Livorno di inizio Novecento, due giovani, Iole ed Egisto si innamorano: lei è di religione cattolica, lui di religione ebraica, l'unione è osteggiata dalle famiglie ma ai due giovani non importa della religione, sono spiriti ribelli, Egisto si dichiara apertamente anarchico. un giorno d'estate decidono di fuggire insieme, scelgono Genova perchè lì Egisto può facilmente trovare lavoro ai cantieri navali Ansaldo: dato che lavorava come disegnatore tecnico alla San Giorgio di Livorno. Una convivenza di inizio secolo è uno scandalo cui prima o poi devono porre rimedio, almeno con una unione civile. Da questa unione nascono quattro figli: Lida, Leda, Antonio e Alcibiade. Una unione che non è stata benedetta da nessun dio, da nessun famigliare, da nessun amico è una unione additata, criticata, sventurata. Attraverso i ricordi di Leda ha inizio un viaggio nel tempo, denso di dolori, amicizie, superstizioni, ambizioni e amore. Un viaggio nei luoghi di una Italia che non c'è più. -
La finestra sul ciliegio
La storia di amori impossibili, gravidanze indesiderate, di una casa forse abitata da un fantasma. Bianca è una giovane segnata da un grande lutto che soltanto attraverso la conoscenza della verità potrà superare. -
Lulù e la luna
Un mosaico di storie. Tra passato e presente, ci conduce sulle colline di Langa, nelle cascine del tempo che fu, Domenico Sciolla ci racconta storie oppure piccoli aneddoti i forma di fiaba. Un libro sospeso tra la nostalgia e il futuro. Sono tanti i protagonisti di ""Lulù e la luna"""". Uomini retti, donne forti, adolescenti già provati dalla vita, ma con il desiderio di dire la loro. E la storia. La Grande Storia che tutto travolge, e la piccola storia che si insinua nelle esistenze per lasciarle apparentemente uguali, ma in verità profondamente diverse. Un libro pieno di cose, quelle dell'autore, e quelle nostre."" -
La scuola dimenticata. La qualità del fare scuola ieri e oggi: figure esemplari, finzioni e storture
"Decine di insegnanti, in prevalenza maestre, centinaia di alunni, ricordi, testimonianze, memorie. In questo nuovo libro Donato Bosca e gli arvangisti impegnati a mantenere vive le storie scolastiche più variegate tornano protagonisti. Intorno a loro le voci del territorio, i documenti, le immagini e tante scolaresche in posa nelle situazioni più interessanti. Dal sapiente impasto di tanti ingredienti nasce questo libro, un volume dalle tante facce. Una lettura da consigliare per incontrare vicende realmente accadute e inattesi colpi di scena. Ci auguriamo che dalle notizie e dalle riflessioni si possano aprire nuove prospettive per gli studenti e i loro insegnanti, coinvolgendo le famiglie""""." -
Capolinea
La raccolta poetica di Aurelio Costantino dal titolo emblematico, estrapolato dalla poesia omonima che compare nelle prime pagine. Il libro è particolarmente suggestivo e prezioso perché ad ogni poesia corrisponde un acquarello dell'artista trinitese Ernesta Zucco. Di questa pittrice conoscevo, da anni, la sua predilezione per la pittura ad olio, per certe atmosfere all'insegna della metafisica, nel senso che i suoi paesaggi si riducevano a campiture scarne, spoglie di ogni elemento non necessario ai fini espressivi; anche nel colore risaltavano poche tinte essenziali, soprattutto le terre bruciate, gli ocra, i marroni autunnali. -
La palla magica
Età di lettura: da 6 anni. -
Topolino fa 90. Il corto di animazione da Disney a Disney (1928-2018)
Novanta schede, tanti quanti sono gli anni di Topolino qui celebrati, schede che sarebbe più giusto definire microsaggi. Venticinque, in taluni casi riviste e aggiornate ad hoc, provengono da ""Il cinema breve"""", mentre sessantacinque sono completamente nuove, inedite."" -
I miei primi 22 anni
"Ho scritto questo libro perché ho sentito l'esigenza, dopo tanti anni, di riesumare il dolore della perdita di mia madre, per poterlo finalmente relegare nel mio cuore, coprirlo con un manto di dolcezza e di rassegnazione e, finalmente, accettarlo. Credo che i ricordi dolci di chi ci ha veramente amato siano la nostra ancora di salvezza nei momenti bui della vita, la speranza di un futuro migliore, la consapevolezza di essere, al di là di tutto e di tutti, importanti e preziosi. E la vita, tra un dolore e l'altro, tra varie difficoltà, ha senso di esistere perché in noi c'è tutto l'amore di chi ci ha lasciati, troppo presto, soli, a proseguire il cammino impervio della vita""""." -
Ponti abitati e ciclovie. Piccolo manuale per la progettazione di velostazioni
Quale può essere l'utilizzo extra-didattico dell'enorme mole di idee progettuali che ogni anno le scuole di architettura producono? Il libro cerca di rispondere a questa domanda tramite la raccolta di una serie di progetti svolti dagli studenti di Architettura del Politecnico di Torino. La raccolta è infatti finalizzata alla costruzione di un manuale per la progettazione di uno spazio architettonico nuovo ma ormai assolutamente necessario per i nostri territori: le velostazioni. -
Diario bovesano. I miei ricordi, le mie emozioni
La storia di una famiglia bovesana che ha resistito a vivere in montagna e ha continuato con tenacia a pascolare e presidiare i terreni della Bisalta. Grazie a questa scelta di vita, oltre a fornire un prezioso servizio al territorio, è stata custode di tutta una serie di pratiche agricole, di conoscenze, di usi e costumi che altrimenti sarebbero andati perduti. -
L'uomo che leggeva il giornale. Malaga, Buenos Aires
Nella Spagna della Guerra Civile, a Màlaga, il ""caso"""" salva un uomo dalla fucilazione. Un altro verrà ucciso al suo posto."" -
La lunga notte di Elettra
Il silenzio dello psichiatra si protrae a lungo mentre con la penna traccia cerchi concentrici su un foglio bianco. Ogni cerchio ne racchiude uno più piccolo e mentre continua a tracciare quegli anelli si rivolge pacatamente all'amico. -
Depredador
Un'isola incontaminata dell'Oceano Pacifico nasconde antichi orrori e una leggenda diventa realtà quando dal rudere sommerso dalla vegetazione appare un bagliore. In questo thriller fantapolitico troverete l'ossessionante ricerca della tana in cui si nasconde un efferato omicida seriale, ma anche una colonna sonora indimenticabile. -
Un soldato italiano in Jugoslavia 1942-1945
Sono nato l'8 gennaio del 1923 a Lungro di Cosenza in Calabria, secondogenito di una famiglia di sette figli, dove ho vissuto fino a quando non sono stato chiamato sotto le armi il 9 settembre 1942, matricola n. 38560 del Distretto Militare di Cosenza, in piena guerra e sono stato destinato a San Remo, caserma San Martino, dove si stringeva la cinghia e ci mangiavano i pidocchi... -
Mio papà Ezio Loik
Un'originale raccolta di ricordi sulla figura di suo padre Ezio Loik, indimenticabile Mezzala del Grande Torino dei 5 Scudetti, morto a Superga nell'incidente aereo del 1949. -
Grido e controgrido. Il canto popolare raccontato dal di dentro
Che cosa significa cantare insieme ad altre voci? E se questo avviene non in una “normale” corale, con gli spartiti musicali e sotto la guida di un direttore, ma in un gruppo spontaneo di contadini “padani”, tra montanari che urlano a pieni polmoni, aggrappati alle bottiglie di vino di fumose osterie? E quali riflessioni antropologiche, musicologiche, politiche e filosofiche può suscitare quel selvaggio canto polifonico? Come può la pratica del canto popolare assurgere a rito comunitario, e come può tale rito assumere una valenza politica esemplare? E cosa ha a che fare ciò con gli «invasati di Dioniso» di cui scrive Nietzsche? A queste e ad altre domande l’autore cerca di rispondere non attraverso l’asettico approccio dello studioso “esterno”, bensì mettendo a frutto una immedesimazione totale col mondo che racconta, cantando a squarciagola insieme all’altro. -
Sconfinamenti. Percorsi di reportage in Valle Gesso
Il progetto Sconfinamenti racconta la Valle Gesso indagando le sue contaminazioni sociali e ambientali. Un'esperienza che prosegue il cammino avviato nel 2017 dall'Associazione Culturale Contardo Ferrini in Valle Grana, orientato a produrre un racconto contemporaneo dell'area alpina cuneese. -
La doccia nera. Amore e morte nell'Argentina dei generali
Siamo in Argentina. Nell'Argentina del dopoguerra quando la figura di Peron dominava la scena politica del paese sudamericano, lui e le sue mogli, Evita e Isabelita. Un paese, dalle radici italiane molto sentite, che potrebbe essere ricco e prospero, ma per diversi motivi arranca sempre nel disordine, in precario equilibrio tra democrazia e dittatura militare. In questo quadro storico La doccia nera racconta di una vicenda d'amore e di famiglia dove è difficile essere normali. Da un giorno all'altro le tranquille vite degli individui sono sconvolte da arresti ""kafkiani"""", e all'improvviso le madri sono separate dai figli, i mariti dalle mogli. Senza nessun perché. La doccia nera è una storia forte, d'amore, d'impegno, di morte e rinascita. Di speranza in un'Argentina migliore. In un mondo migliore.""