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Lascia l'aquilone
L'anoressia. Un male dei tempi moderni. Un disagio subdolo, dalle cause ancora non del tutto chiare, che avvelena l'esistenza di milioni di giovani (e non solo) nel mondo intero. ""Lascia l'aquilone"""" è il diario senza sconti di un percorso di discesa e rinascita, vero fino in fondo, un racconto lucido e spietato di una condizione umana spesso nascosta, che anche grazie a libri come questo non deve mai venire sottovalutata."" -
L'amore è uno sputo in cui si specchia il cielo. Cronologia poetica di un amore
Si possono scrivere poesie come mangiare panini, andare a spasso o sbadigliare. Dipende da quello che hai dentro. L'importante è non cercare la gloria, ma piuttosto un contatto, un appiglio. C'è troppa gente che vaga e bestemmia per strada senza appigli. E ci sono troppi stronzi pure. Ma le poesie sono un'altra cosa, anche se sovrabbondano. Ti possono portare in casa un fiore, o un insulto, o una imprecazione, capaci comunque sempre di alleggerirti il cuore. Ti possono aiutare a vivere o a morire. La morte a volte può essere più allettante della vita, ma la poesia non è mai mortale. La poesia è parola, gesto, invocazione. La poesia è vita: randagia, insulsa, sconosciuta, ma vita. Qualche volta è amore!""""|Libri"" -
Come una conchiglia senza il mare dentro
La storia di un amore e di un lutto. ""Come una conchiglia senza il mare dentro"""" è un romanzo dove la vita e la morte sembrano giocare tra loro. Ma per Alberto ed Elisabetta non si tratta di un gioco, ma della loro esistenza, tra un Pietro del passato ed il Pietro del futuro."" -
Il delatore. Il romanzo del caso Murri-Bonmartini. Amore e morte nella Belle Époque
"Il delatore"""" racconta l'incredibile storia del caso Murri-Bonmartini, un assassinio che appassionò l'Italia all'inizio del Novecento. Tra Padova, Bologna e Torino si svolge questa vicenda d'amore e di sangue in un ambiente nobile e borghese. Nell'Italia della Belle Époque avviene quanto di antico succede da sempre: un matrimonio sbagliato, un vecchio amore mai dimenticato, e vari comprimari a pescare nel torbido. Cleto Schiavilla ci porta in quel mondo ovattato, tra corridoi universitari, ville venete, stanze piene di odio e di passione." -
Un anno in Europa. Come scrittori pittori musicisti hanno visto e raccontato i dodici mesi dell'anno
I caratteri meteorologici di una giornata, insieme all'immagine dell'ambiente circostante, sono stati in molti casi di per se stessi oggetto di poesia, fonte di ispirazione dell'Artista per versi, narrazioni, pitture e spartiti. Certi passi virgiliani, certi paesaggi rinascimentali mostrano una Natura fatta apposta per essere contemplata e goduta così com'è. Ci si meraviglia di fronte a dolci zefiri primaverili che trasportano profumo di fiori, o si celebrano tarde estati stracolme di succosi frutti della terra. Nubi, cieli, venti, alberi, animali, per oltre duemila anni sono stati una continua sorgente di bellezza e di serenità, pur in epoche dove ogni giorno si sperimentava anche il lato crudele della competizione con le implacabili forze di natura, a cui una scienza e una tecnologia ancora in fasce non potevano porre rimedio. [...] Certe volte, ai sempre più diffusi danni ambientali ormai irreversibili, si può trovare rifugio solo nel potere lenitivo della letteratura bucolica, specchio di un tempo (meteorologico) ormai passato e forse perduto per sempre. Prefazione di Luca Mercalli. -
Più forti dell'alluvione
"Ho cercato di fare un passo avanti, rispetto a """"Eroi nel fango"""". Di scrivere dell'accaduto, ma anche di lasciar parlare l'energia, la forza e il coraggio che hanno spinto la tenace gente del Tanaro, delle colline e dei fondovalle ad andare oltre. Come e meglio di prima. Con il silenzio e l'operosità tipica dei cuneesi. Senza drammatizzazioni e lacrime da spettacolo, ma attraverso la sincerità a volte cruda di chi da acqua e melma è stato profondamente segnato. Così mi hanno regalato i loro racconti un uomo-poeta di Langa come Bruno Murialdo, la collega albese di lungo corso Giuseppina Fiori o la giovane cronista Manuela Arami, che nel'94 era soltanto una ragazzina. Ho ricevuto anche l'apporto tecnico puntuale di chi, cioè il generale Luigi Manfredi, mandò in aiuto gli alpini quale comandante del IV Corpo d'Armata. Ci sono le risposte di Silvio Berlusconi, che da presidente del Consiglio fu tra i primi politici a volare nelle zone della piena. E quelle dell'ex ministro Enrico Costa, che ha vissuto nel Monregalese anche la successiva alluvione del novembre 2016.""""" -
Sulla Via della Seta. Da Samarcanda al Darjeeling
"Sono indescrivibili i paesaggi tibetani, laghi dalle acque turchine, monasteri appollaiati alle rocce"""". Parola di Aldo Viora. Ma non dice esattamente la verità. Perchè lui quei paesaggi, laghi e monasteri è, invece, riuscito a descriverli assai bene. Certo, le fotografie aiutano, ma è con il racconto che Viora trasporta il lettore in altre atmosfere, continenti e confini. Quelli che ha attraversato e conosciuto durante l'avventura che, tra il 30 settembre e il 10 novembre 2018, l'ha portato a Samarcanda, in Cina, nelle lande aride del Tibet, fra le fitte foreste del Nepal, poi in India. Luoghi che popolano l'immaginario dei viaggiatori in ogni tempo e senza tempo. Ebbene lui, con gli amici Diego Bianco, Beppe Bono e Dudi Damilano, i 9000 chilometri li ha percorsi davvero. Su una Toyota Land Cruiser che sa tanto di Indiana Jones. Dalla Prefazione di Paola Scola." -
Io adesso
Le poesie di Aurelio Costantino sono curiosità e stupore, allenano la curiosità e alimentano lo stupore. -
Io voglio che tu sia felice. La combinazione vincente
"Vedere un bagliore di speranza alla fine di un qualsiasi tunnel può sembrare una banalità, una frase fatta incapace di qualsiasi proselito, ma in """"Io voglio che tu sia felice"""" Francesca Arata rivede completamente questi concetti strappandoli dallo stereotipo di luoghi comuni per portarli decisamente più alti, non concettuali ma estremamente pratici, consigliandoci cioè il modo in cui tutti noi possiamo trovare un percorso per raggiungere la fine di quella galleria, che anche se ancora non lo sappiamo conduce alla felicità, quella straordinariamente semplice che fondamentalmente tutti cerchiamo, spesso senza mai trovarla completamente. E tutto senza salire in cattedra e imporre dettami, ma semplicemente guidandoci lungo delle tappe che per l'autrice sono quelle già vissute nel corso di un'esperienza personale, quella che tempo addietro le ha aperto gli occhi verso un'opportunità che fino a poco prima le erano sconosciute""""." -
Se volete sapere
"Se volete sapere"""" è una storia di donne. Quattro amiche che si vogliono bene, viaggiano insieme, fanno tutto l'una con l'altra. Ed a un certo punto scompaiono. Il mistero si infittisce quando... Un giallo, ma anche una storia d'amore e di profonda amicizia. Daniela Castellazzo ci narra dell'Italia contemporanea, di personaggi persi nel quotidiano, che diventa ad un certo punto troppo grande, troppo difficile da sopportare. Un piccolo, avvincente """"mistery"""" dove un'investigatrice (anche lei donna, e non è un caso), deve capirci qualcosa. E il lettore con lei." -
Agata. Un'emigrazione da Torino al Brasile
"Nella mia mente si intrecciano due pensieri. Il primo è il desiderio di raccontare la vita della mia bisnonna: una vicenda sentita raccontare da mio padre a frammenti, in varie occasioni, che mi aveva già colpito quando ero una ragazzina. Forse perché era un pezzo di storia familiare, in cui potevo trovare alcune delle mie radici, in un'epoca e in una situazione completamente diverse delle mie. Oppure perché riguardava le sventure di una donna coraggiosa, a cui avrei voluto dare l'occasione di vivere ancora e rendere il giusto merito, non ricevuto durante la sua esistenza""""." -
Il cuore celtico dell'Augusta dei Taurini. Il ruolo dell'astronomia nella fondazione della Torino delle origini
Taurasia è un'antica ed ancora oggi enigmatica contrada che lo storico greco Appiano di Alessandria definì ""oppido celtico"""". Una fortezza posta in un contesto eccezionale, vicino all'approdo sul Po, dove secondo la leggenda avevano attraccato le navi di eroi egizi e dove erano sorti i primi culti del luogo, come quello di Iside. Un percorso a tappe, quindi, che dietro alla riscoperta di una città perduta c'è un testardo lavoro di ricerca e di confronto che ci porterà a credere nell'incredibile. L'Augusta Taurinorum era quindi una città-simbolo, un manifesto ideologico del principato augusteo, dove entrava in gioco la meccanica celeste plasmata al suolo attraverso la disposizione urbana dell'antica città."" -
Il paese dove non moriva nessuno
Cosa succede se non muore più nessuno? Nel paese di Poggio Rinaldo (siamo nell'entroterra della Liguria di Ponente) capita proprio questo: da una certa data nessuno passa più a miglior vita. Se ne accorge qualcuno, ed ecco sbarcare nel ridente borgo una aggressiva troupe televisiva. Comincia così una storia appassionante, divertente, misteriosa. Graziano Consiglieri ci trascina in un'avventura tutta contemporanea, dove i vecchi la fan da padroni, assolutamente contrari a che la natura faccia il suo corso. Ma quale sarà la causa di tutto ciò? Forse i carciofi del territorio, oppure una pillola miracolosa? -
I bidelli di Castellinsù
Il nuovo libro di Bruno Solaro racconta dei suoi posti, il Roero e la Langa. Dopo averci narrato di storie ambientate in giro per il mondo (mondo che ha percorso correndo dietro all'evolversi dell'informatica), l'autore torna sui suoi passi, nella sua infanzia. Camuffando nomi e paesi, ci porta dentro la Nostra storia, attraverso le vicende di un piccolo paese di collina che guarda il Grande Fiume. Fatti di costume, di politica, di religiosità popolare intrecciati alla vita di due ragazzi che pian piano diventano adulti. -
La vera storia di Febo Marchese di Ceva
"Ogni paese custodisce delle storie da raccontare. Anche Sale, della provincia Granda, posto sui bordi della Langa, non fa difetto. Il dominante e al tempo stesso stupendo suo castello, ne conserva una che già è stata confezionata tanto tempo fa. Ha per protagonista un marchese, discendente di una antica signoria rurale, ambientata nel suo feudo, del quale conosciamo bene la fiaba ma un po' meno la storia. A volte per scrivere storie, andiamo alla ricerca di personaggi e qui ne abbiamo trovato uno proprio """"dei nostri"""", che già tanto fece (s)parlar di sè molto tempo fa. Fu un tal Febo Ceva, marchese""""." -
Uno sguardo oltre la siepe. Storie e miti di un'età che fugge
Due mondi - quello della narratività pura e sbrigliata delle dodici ""storie"""", e quello dell'evocazione memorialistica volta a delineare i tratti di una privatissima mitologia - sembrano contendersi il campo di questo singolare libro, che è come rifuggisse da qualsiasi tentativo di classificazione. Ma, a ben guardare, proprio una così estrema disparità di spunti ed epifanie è destinata a risolversi in una sostanziale unitarietà di contenuti. Poiché quello """"sguardo oltre la siepe"""" di cui parla il titolo altro non è che l'ideale leit-motiv o """"filo rosso"""" che percorre l'intera opera, qua illuminando, là stemperando, là ancora ribadendo la certezza che ogni """"altrove"""", ogni pur vagheggiato """"al di là"""" che accenda il nostro spirito e la nostra immaginazione, non tanto andranno ricercati """"oltre la siepe"""" o """"al di fuori di noi"""", quanto umilmente ma alacremente perseguiti nelle pieghe del nostro """"io"""" più segreto."" -
L'inventore di fiabe
Questa storia è nata da un sogno che ho fatto anni fa. Al risveglio, ripensandoci, mi era sembrato strano, veramente, poi mi sono posta la domanda: ""Cos'è un sogno, cosa rappresenta?"""" E mi sono data la risposta: """"Un sogno è quello che custodiamo segretamente nel cuore"""". Nel sonno, mentre la nostra mente dorme, si libera la nostra essenza e a volte si rispecchia nel sogno. Quasi mai ricordiamo al risveglio, quello che abbiamo """"vissuto"""", ma a volte accade. Così questa storia è cresciuta, si è arricchita pagina dopo pagina e ogni volta era una sorpresa anche per me, di ciò che il cuore """"dettava"""". È una """"Fiaba"""" a volte serena a volte no. È un viaggio introspettivo nel mio essere. Niente è a caso nella vita, nè il dolore fisico, quello più devastante che ti piega in due come una fucilata, ma serve a renderti forte, a prendere coscienza di te stesso. Nè quel dolore che ti sconvolge il cuore a causa di eventi traumatici. Nemmeno gli incontri che facciamo sul nostro cammino. Ci sono angeli che vengono a noi sotto forma di persone, basta saperli riconoscere, io ne ho conosciute e devo a loro la mia vita."" -
Dalla Piana alla Pampa. L'emigrazione dal Saluzzese all'Argentina
La Piana Saluzzese e la Pampa Argentina, due territori così lontani tra loro, sia geograficamente, sia territorialmente, cosa possono avere in comune tra loro? Hanno, invece, qualcosa in comune, che li ha legati in passato e, che li lega oggi e li legherà per sempre. In comune, hanno ciò che esiste di più prezioso al mondo: uomini e donne, una moltitudine di uomini e donne. Gente che, un tempo lontano, apparteneva a una nazione e, ora, appartiene a un altro paese, a un altro continente. Una fiumana di persone, nei secoli scorsi, è partita dalla nostra amena Piana, in cerca di fortuna o, almeno, di un po' di benessere, verso territori lontani e sconosciuti. La maggior parte non è più tornata, ha costruito, laggiù, in quella terra sconfinata, la propria vita e quella della propria famiglia. -
L'estate ha giorni e notti. Poesie 1942-2005
In questo volume è raccolta buona parte della produzione poetica e artistica del patriota combattente Adriano Balbo Giorgio, grande fautore della Resistenza in Valle Belbo e fondatore, con il cugino Piero Balbo Poli, della II Divisione Langhe. Le poesie, scritte dal 1942 al 2005 — ma perlopiù fino al 1951 — a Cossano Belbo, Torino, Parigi, Tangeri, San Paolo del Brasile e Montevideo, sembrano infatti nutrire ed esprimere la sua indole versatile che, mentre lo dispone all'azione, lo induce anche a profonde riflessioni sul tempo, gli incontri, la solitudine, la vita, la morte. La sua raccolta di versi e di disegni — straordinario documento di una stagione senza ritorno — conservata con cura da una lontana giovinezza mai tradita, sembra consegnare oggi, alla nostra etica confusa e accomodante, l'imperativo di una scelta tanto audace, quanto inevitabile, benché dolorosa: la lotta per la Libertà. Come la preziosa Medaglia di bronzo al Valor Militare conquistata sul campo, questo volume postumo, dedicato all'inconsolabile Gianna, «a lei che, specchiandosi, tesse il manto di dea con la sua immagine», rende pieno merito all'uomo totale: al risoluto comandante dall'animo attento e gentile, generoso di vita e di ideali, a cui saremo per sempre riconoscenti. -
Caffè alla vaniglia. Storie di famiglia dalle Langhe a Pinerolo
Un quaderno rosso da cui affiorano i ricordi di famiglia. Come in un teatrino di paese, sfilano uno a uno i personaggi portando in scena le loro storie in bilico tra il tragico e il grottesco, ma sempre condite con ironia e un pizzico di poesia. Una narrazione autobiografica che abbraccia tre generazioni e affonda le radici nella provincia piemontese, in un mondo che non c'è più, per arrivare fino ad oggi. Il ritratto a vivaci pennellate di un'umanità genuina e disarmante.