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Una voce nel deserto. Nell'Egitto moderno, una storia d'amore e dignità
Una donna francese, moglie di un ingegnere mandato in un cantiere dalle parti del Cairo, si trova ad affrontare un universo lontano dalla sua sensibilità. Troverà un senso al tempo che deve trascorrere in questo villaggio nel deserto facendo la volontaria in una casa famiglia, gestita da una suora tutta particolare. Il libro, tratto da una storia vera, racconta delle giovani che vivono questa realtà totalmente diversa dal sentire europeo. Myra all'inizio sembra non farcela a sostenere questa nuova prova, poi con pazienza infinita riuscirà nell'accettare, e nel farsi accettare. Un romanzo pieno di umanità, così distante, così vicina. -
Odore di terra
Kenya, prima metà degli anni ottanta: Paolo, forte del suo diploma di geometra, in fuga dai fantasmi di un passato tragico, raggiunge il cugino che lavora alla costruzione dei villaggi turistici di Malindi. Nel suo cuore c'è una grande voglia di vivere e di amare, tutto intorno l'Africa delle contraddizioni estreme: natura lussureggiante e feroce, giornate di sole abbagliante e notti buie come l'inferno, cieli stellati infiniti e fame altrettanto infinita, allegria e disperazione. L'incontro con Elisa, giovane dottoressa piemontese che ha scelto l'Africa con l'entusiasmo di chi crede di poter salvare il mondo, porterà il timido ragazzo di provincia alla consapevolezza che niente è deciso a priori, che la vita può sempre sorprendere e che tutto di colpo può cambiare, senza perdere il senso del legame con la propria terra. Dalle Langhe all'Africa, la storia di un ragazzo che diventa uomo. -
Coscienze smarrite
Coscienze smarrite è il seguito di False apparenze, il primo libro di Claudio Streri. In questo nuovo romanzo, Isolieta, tranquilla città del basso Piemonte, è il teatro di un altro delitto: uno dei protagonisti della storia precedente viene assassinato, e l'avvocato Andrea Salani da difensore diventa imputato. Una vicenda di mafia, di amori illegali, di invidie provinciali, di amicizie forse tradite. -
Le ultime tradotte per la Russia. Gli alpini dei Battaglioni Complementi della Cuneense
"Le ultime tradotte per la Russia"""" ricostruisce la storia dei due Battaglioni Complementi della Divisione Alpina Cuneense, che formavano il 104° Reggimento Alpino di Marcia e sono partiti dall'Alta Val Tanaro negli ultimi giorni del 1942 per il fronte russo, che hanno avuto un destino opposto. Il primo è arrivato regolarmente a destinazione ed è stato quasi totalmente massacrato dopo pochi giorni. Il secondo, grazie alle azioni di protesta e di sabotaggio di un gruppo di alpini, è arrivato in ritardo e, per una questione di pochissime ore, è stato fermato prima di finire al centro dell'attacco russo ed è riuscito a salvarsi. Il libro narra anche la battaglia di Rossosch, le vicende della ritirata, e il tempo dopo, quando la guerra lascia il posto alla pace e la memoria condivisa porterà vita dove ci fu soltanto morte." -
La Divisione Cuneense sul fronte del Don. Storia e memoria degli Alpini
Il volume di Rossetti, frutto di un'attenta analisi delle fonti bibliografiche e di una personale passione per la storia del proprio territorio, restituisce il contesto nel quale i fatti avvennero: un impegno militare sottoscritto da Mussolini e inizialmente destinato alle montagne del Caucaso, con conseguente mobilitazione massiccia di truppe da montagna; la resistenza e la controffensiva sovietica di Stalingrado; un nuovo quadro operativo, con gli Alpini e l'Armir mandati a presidiare l'ansa del Don nella pianura; le forze italiane schierate nel saliente del fronte e autorizzate dal Comando tedesco alla ritirata solo quando la situazione era compromessa; la marcia a piedi nella neve e nel ghiaccio, tra morti, congelati, feriti, prigionieri; lo sganciamento a Nikolajewka, dove i reparti arrivano decimati. -
Non raccogliere gli ananas
Sono trascorsi quarant'anni da quando la guerra ha allontanato Sébastien da Dogliani, il paese delle Langhe che l'ha visto innamorato, appagato, disilluso. Il paese che ha deciso di lasciarsi alle spalle per sempre. Eppure basta una telefonata inaspettata a rimettere in discussione la sua scelta. Per Sébastien è il momento di tornare, ma anche quello del confronto, troppo a lungo rinviato, e della ricerca dolorosa, ostinata, della verità. Non raccogliere gli ananas è la storia di un passato che non passa, di un senso di colpa impossibile da superare, di un amore grande e di terribili passioni. Un romanzo avvincente, tra il tempo di una volta e le cose di oggi, che l'autrice affronta senza retorica. -
Adanira
Il romanzo suggerisce che nella vita di ciascun essere umano tutto è possibile e nulla è scontato. L'esistenza è costellata da eventi imprevedibili capaci di rovesciarla totalmente e Adanira vuol rendere i lettori consapevoli del ""meraviglioso"""" che può accadere. La capacità di Sergio Vigna di coinvolgere e trasmettere il gusto della scoperta dell'ignoto consente di indagare la realtà contemporanea, mostrandone la complessità, le crudeltà, le fragilità e fortunatamente le positività. Pochi attori agiscono nello scenario dipinto per questo romanzo; semplici le battute nel copione scritto per loro, efficaci i """"colpi di teatro"""" che l'attenta """"regia"""" dell'autore colloca al posto giusto della narrazione. Lavoro diverso e innovativo rispetto alla produzione precedente di Sergio Vigna, più profondo e attento nell'indagare l'animo umano."" -
Bibbia e democrazia. Le origini bibliche dello spirito democratico moderno e il suo declino
Questo libro è stato scritto per raccontare una ""storia"""" molto diversa da quella tradizionale sulle origini greche della nostra democrazia occidentale. Una storia che ha a che fare con la Bibbia. Ma anche con la Riforma protestante e specialmente con il Calvinismo, che fin dal XVI secolo ha educato milioni di europei, appena usciti dal Medio Evo, a imparare a prendere """"insieme"""" le proprie decisioni nelle locali """"Assemblee di chiesa"""", e a eleggere insieme attraverso di esse i loro """"Pastori"""" e """"Anziani di chiesa"""" e i loro propri """"Deputati"""" ai Parlamenti ecclesiali nazionali (i """"Sinodi"""" elettivi, istituiti in molti paesi europei fin dalla seconda metà del 1500) preposti al governo della Chiesa. Una Chiesa moderna, priva di """"Vescovi"""", di sacerdoti e di gerarchie sacerdotali. Si viene così lentamente a formare uno """"spirito democratico"""" (prima ancora di un consapevole """"pensiero democratico"""") e un'abitudine ad """"auto-governarsi"""", che nel corso della Storia si trasferirà poi dalla Chiesa allo Stato attraverso le """"città-repubblica"""" calviniste, la repubblica olandese, la Rivoluzione Inglese e i primi """"Commonwealth"""" puritani nelle colonie d'Oltreatlantico, che sfoceranno più tardi nella """"Repubblica"""" americana. Verranno in questo modo poste le basi degli attuali ordinamenti democratici occidentali, successivamente """"laicizzati"""" dall'Illuminismo e dalla Rivoluzione Francese. Ma questo moderno """"spirito"""" di """"autogoverno"""" democratico sembra ormai anche inesorabilmente avviato sulla strada del suo declino. Prefazione di Piercamillo Davigo."" -
Tuo padre suonava l'armonica
Siamo in una grangia monferrina, nella pianura vicino al Po, quando sta per arrivare l'alluvione del 1994. Un sindaco troppo attivo cerca di svendere velocemente la borgata per costruire un ""happy village"""", una sorta di paese dei balocchi per il divertimento. Il paese insorge, guidato da una anziana maestra e dalla nipote, avvocatessa milanese che si riscopre profondamente legata alle sue radici. Un'avvincente storia di malaffare, memoria, ecologia, dove uomini, e donne, senza scrupoli, pensano di agire a loro piacimento, senza tener conto della natura. Una natura benigna fino a che la si rispetta, ma quando la violenza è troppo grande, allora anche la vendetta va di pari passo."" -
Augusto Monti. Letteratura e coscienza democratica
Educatore e scrittore, Augusto Monti (1881-1966), autore della saga dei Sanssôssì, è un intellettuale che ha attraversato il suo secolo vivendone i passaggi cruciali: la prima guerra mondiale da interventista (democratico), il primo dopoguerra da gobettiano, il fascismo da antifascista, la Resistenza da fiancheggiatore, il secondo dopoguerra da interprete attivo e combattivo. Sostenitore di un'attività letteraria ""utile"""", mai disgiunta dall'impegno, ha sempre parlato per sé e per i suoi allievi (tra cui spiccano i nomi di Massimo Mila, di Vittorio Foa, di Cesare Pavese, forse di tutti il maggior cruccio, usciti dal Liceo D'Azeglio di Torino) di una letteratura attiva, non separata dalla vita ma impegnata sempre nelle civili cure dei giorni. In questo volume Giovanni Tesio raccoglie i saggi e gli interventi scritti via via su Monti dopo la biografia """"Attualità di un uomo all'antica"""" pubblicata nel 1980 dall'Arciere di Cuneo. Saggi e interventi mirati soprattutto a restituire di Monti la qualità di scrittore atipico, stilisticamente originale e persino - come per primo sottolineò Massimo Mila parlando di """"scrittura d'ascolto"""" - di databile, ma non marginale modernità."" -
Un' isola di stranieri
Londra, 1948: la guerra è finita da poco. Il marito di Queenie non è tornato dal fronte e lei, per sbarcare il lunario, affitta stanze a giamaicani, nella totale disapprovazione del vicinato. Tra gli inquilini c'è Gilbert, uno dei tanti caraibici che si erano arruolati nella RAF, ritornato a cercare fortuna in Inghilterra. Ora che non indossa più l'uniforme, scopre che ai sentimenti di fratellanza dei tempi di guerra è subentrata la diffidenza verso chi, come lui, ha la pelle nera. Le cose si complicano, e diventano a tratti irresistibilmente comiche, quando, dalla Giamaica, lo raggiunge sua moglie Hortense. L'Inghilterra e gli inglesi non sono così amichevoli come li aveva immaginati, e perfino Gilbert non sembra più l'uomo che credeva. Ma è nel momento in cui il marito di Queenie, ritenuto morto, ritorna a casa che la situazione precipita. Un romanzo che, con umorismo e rara sapienza narrativa, trascina il lettore nel conflitto tra culture diverse. -
Storie esemplari di piccoli eroi. Lo sport dell'Italia di ieri
C'è stato un tempo in cui l'Italia viveva delle imprese di eroi, non necessariamente campioni, forgiati dalla fatica e dalla disciplina dello sport. Calciatori e ciclisti, pugili e piloti venuti dal nulla ma capaci di occupare l'immaginario degli appassionati e dei frequentatori di bar e piazze, diventando i personaggi di un'epica popolare indissolubilmente intrecciata con la geografia sociale e la storia del Paese. Cesare Fiumi ne ha ascoltato le vicende umane e sportive, le vittorie e le sconfitte che li hanno resi sia testimoni sia protagonisti di una stagione di grande vitalità. Una stagione che, rimasta desolatamente senza eredi, rappresenta ""una sorta di età dell'innocenza, sfumata dalla nostalgia e dalla distanza degli eventi"""". Prefazione di Gianni Mura."" -
Lingua di falce
Scontri e confronti fra generazioni di padri e figli: il complesso dialogo fra una società che tramonta - la civiltà pastorale e contadina sarda - e una che nasce. Gavino Ledda nasce a Siligo (Sassari) il 30 dicembre 1938. Obbligato dalla famiglia a fare il pastore, fino ai vent'anni non frequenta la scuola. È la carriera militare che gli permette di ottenere la licenza media. Dopo il congedo prosegue gli studi e nel 1969 si laurea in Glottologia all'università La Sapienza di Roma. In questo periodo scrive il romanzo autobiografico ""Padre padrone. L'educazione di un pastore"""", pubblicato nel 1975 (Premio Viareggio per opera prima) e poi nel 2010 da Dalai editore. Il libro ha un successo straordinario in Italia e all'estero, e i fratelli Taviani ne traggono un film premiato a Cannes con la Palma d'oro nel 1977. Dopo il suo fortunato esordio, Ledda ha continuato a dare anima alle cose con romanzi, poesie, film e, ultimamente, con la pittura."" -
Le più belle lettere d'amore
Cosa c'è di più intimo e segreto di una lettera d'amore? Eppure, nel tempo, molte di queste lettere sono state raccolte, conservate e pubblicate per la delizia dei nostri occhi indiscreti. Felicità, passione, desiderio, delusione, insistenza, gioia e dolore sono alcuni dei mille e più sentimenti che rendono la lettura avvincente. Anna Bolena scrive dalla Torre di Londra al suo persecutore Enrico VIII, l'imperatrice Giuseppina invoca l'affetto del suo Napoleone impegnato in qualche lontana battaglia, Virginia Woolf intrattiene con tutto il suo spirito l'adorata Vita Sackville-West, Colette si lascia andare alle più romantiche divagazioni, Simone de Beauvoir si rivela senza pudori letterari. Donne di ogni ambiente ed epoca ci fanno penetrare con un'immediatezza inaspettata negli angoli più nascosti dei sentimenti umani, mettendoci a confronto con gli ardori o i dolori di una passione, con le palpitazioni di un'attesa, gli entusiasmi di un'illusione, l'amarezza di un rifiuto. -
Unknown. Senza identità
Quando il botanico americano Martin Harris esce dal coma dopo un incidente stradale, sua moglie afferma di non conoscerlo. Anche i suoi vicini e i suoi colleghi dicono di non averlo mai visto. Eppure Martin è certo di sapere chi è. In una corsa disperata per riprendersi la propria identità, ritrova il neuropsichiatra da cui è stato in cura, che avanza l'ipotesi della doppia personalità. Ma più cerca una spiegazione razionale, più la situazione si complica. Di fronte al rischio di finire internato in un ospedale psichiatrico, decide di ingaggiare un detective privato... -
Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì
I personaggi di Katherine Pancol sono ancora affannosamente in cerca della felicità pur scansandola per mille, buone ragioni. Hortense, la sua sfacciataggine e la carriera che decolla, l'odio ostinato per i sentimentalismi e Dio sa quanta fatica per abbandonarsi all'amore. Shirley, un valzer serrato tra relazioni sbagliate che dura da troppo e ormai l'ha sfinita. E poi lei, Josephine. Timidezza incurabile e maglioni sformati. Che attraversa Parigi per prendersi cura di un fiore. Gary che non ha la pazienza di aspettare, Philippe che invece non fa altro, e infine Oliver - ""faccia da re umile"""" - che fa l'amore come s'impasta del buon pane. Un girotondo di vorrei ma non posso che finalmente ha la forza di interrompersi: fare i conti con quello che è stato, farlo adesso e senza riserve, per afferrare un lembo di felicità. D'altronde, gli scoiattoli di Central Park insegnano: la felicità ci inganna e dura un istante. La domenica i turisti affollano il parco, ma il lunedì?"" -
Romolo. L'alba di Roma da riscrivere
Roma cominciò a scrivere di sé solo intorno al duecento avanti Cristo, dopo che la vittoria su Cartagine l'aveva resa una grande potenza internazionale. Nel nuovo tempo di Roma, una delle cose più urgenti da costruire era il passato remoto, l'età antica della fondazione. I romani per molto tempo erano stati tramandati come brutta gente. Banditi, spergiuri, assassini, razziatori di bestiame. Poteva una capitale del mondo trovarsi sulle spalle un passato così? Non poteva. Comincia allora una straordinaria opera di pulizia e fantasia, le grandi epopee che partono dalla guerra di Troia, dalla fuga di Enea verso l'Italia, fino alla saga di Romolo e alla sua assunzione in cielo dopo la morte. Tutti gli storici moderni dicono che Romolo non è mai esistito. Gli ultimi profondi scavi di Andrea Carandini confermano invece che quello che gli viene attribuito collima con i risultati dell'archeologia. I libri di storia dicono che fondò Roma e ne fu il primo re, ma nemmeno Tito Livio crede alla sua leggenda, ne prende anzi ufficialmente le distanze. Cicerone dice chiaramente che era un assassino. Da questa differenza di grandezza prende il via questo libro. È una specie d'inchiesta sul vero e il falso del mondo di Romolo, su quello che, chiunque sia stato, ha lasciato di grande sul terreno. La leggenda della saga di Romolo è stata una fiction arcaica che i Romani si sono raccontati per secoli quasi ogni sera. Fino alla scoperta finale. E a farla diventare realtà. -
Il fiore pungente. Il prete che si è scoperto uomo
Un prete di strada, una coscienza critica fuori e dentro la Chiesa, il fondatore dì una comunità sempre aperta all'accoglienza degli ultimi, gli stessi cantati dal suo amico Fabrizio De André. Don Andrea Gallo è ""un prete che si è scoperto uomo"""" e in questo libro racconta a Fabia Binci e Paolo Masi la sua vita, le sue idee, il suo mondo, animato dallo spirito più autentico del Vangelo ma anche attento a far sì che l'insegnamento di Cristo, un uomo che si fece ultimo tra gli ultimi, sia sempre calato nella realtà quotidiana. Dall'esperienza come missionario in Brasile a quella come cappellano del carcere minorile di Genova, dall'uscita dalla congregazione salesiana alla fondazione della Comunità di S. Benedetto al Porto, un luogo in cui """"dopo tanti anni, la porta è sempre aperta"""". E poi la visione intransigente nei confronti della politica e della società, i maestri che hanno segnato il suo percorso (Don Bosco, Dom Helder Camara, Papa Giovanni XXIII, Giuseppe Dossetti, Giorgio La Pira ma anche Che Guevara e Gandhi) e, soprattutto, tutti quegli esseri umani che, anche se non lasceranno tracce del loro passaggio nella Storia, incontrando Don Gallo si sono sentiti amati su questa terra, """"alcuni forse per un attimo, altri per un periodo più lungo, alcuni per tutta la vita""""."" -
Milano cold cases. Delitti senza un colpevole
Esistono, i delitti perfetti. Diventano cold cases, etichetta anglofona di successo, per l'ottimismo della volontà degli investigatori, che li tengono in freezer sperando di scongelarli. Ma esistono. Non serve il più sofisticato dei piani, né la più raffinata delle menti criminali. Basta un dettaglio, un pezzo spaiato, un testimone voltato dall'altra parte, una disattenzione o un eccesso di prudenza da parte di chi indaga. Che arriva sempre dopo, corre a handicap, gode di supporti scientifici sempre più precisi ma gioca una partita umanissima e mortale contro un assassino. La recente storia nera di Milano è piena di omicidi. Di mala, di mafia, di 'ndrangheta. Non si ammazza soltanto di sabato, come scriveva Giorgio Scerbanenco. E non muoiono soltanto i soldati di bande e cosche. Finisce sotto il piombo, o con un coltello in gola, anche gente comune: certo, c'è il pregiudicato con la fedina torbida ma anche il ragazzo dal presente specchiato. Il mecenate e la moglie inquieta, professionisti e clochard. In questo libro ci sono diciotto casi, diluiti in diciotto anni. Radiografati, scarnificati, indizio per indizio, dettaglio per dettaglio. Piccoli omicidi, spesso dimenticati come le loro vittime, spariti dalla memoria come i loro assassini. Per diciotto volte perfetti. -
Cuore nero
A diciassette anni ci si può imbattere nel vero amore? E ciò che si chiede Giulia quando quel sentimento irrompe nella sua vita. Prima di allora era una ragazza indipendente, segnata dal burrascoso divorzio dei genitori, con una visione tutt'altro che romantica dei rapporti sentimentali. Finché non si prende una cotta tremenda per Max, un compagno di scuola, e la sua razionalità inizia a vacillare. Lei, di solito brillante e decisa, si sente stupida e confusa. Eppure lui è fin troppo pieno di sé, non il suo tipo, anche se è terribilmente attraente, e Giulia fa di tutto per reprimere le proprie emozioni e dimenticare la loro breve, insignificante storia. Una sera, mentre porta a passeggio il cane, incontra Victor, un ragazzo dall'accento francese che, sbucato dal nulla, le dice di essersi trasferito a Palmi da poco con la madre e la sorella. Biondi e pallidissimi, i tre sembrano avvolti da un mistero: escono solo di notte e abitano nella Villa dell'Agave, una vecchia casa dalla fama sinistra. Da quel momento, inaspettatamente, Max ricomincia a corteggiarla, e non solo: fa di tutto per metterla in guardia da Victor, come se sapesse qualcosa sul suo conto che non può rivelarle. Come mai i due si conoscono? Perché si detestano? Cosa nascondono entrambi? Trascinata da una passione irrefrenabile, Giulia piomberà in un mondo che credeva relegato alla leggenda e alla fantasia, un mondo abitato da esseri misteriosi assetati di sangue, che attraversano i secoli lottando per sopravvivere.