Sfoglia il Catalogo feltrinelli022
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9921-9940 di 10000 Articoli:
-
«Atelier»: tradizione e futuro
La storia di una rivista militante si fa non solo sui contenuti, ma soprattutto rileggendo gli editoriali, il ""luogo"""" cioè dove si annida il pensiero estetico e pratico del gruppo che fa capo ai direttori, i quali aprono orizzonti di lavoro per coloro che intendono partecipare al progetto culturale (Giuseppe Langella). Questo lavoro, all'inizio del ventisettesimo anno di attività della rivista «Atelier», si propone di rimediare alla frammentarietà degli interventi, propri di una rivista letteraria militante che trova nell'attualità la spinta e l'energia di riflessione e di scrittura, e di delineare in modo organico i princìpi che hanno guidato l'opera di studio e di direzione durante questo periodo. Non si intende operare alcun bilancio e neppure tracciare le linee dell'intera attività. Lo scopo va ricercato nella necessità di sistematicità e di organicità di pensiero, maturata su una serie di scelte epistemologiche e critiche, già chiare e distinte fin dal primo numero."" -
Canzoni sotto la cattedra
"L'amore, il tempo, gli affetti sono i temi centrali che vengono a costruire il mondo poetico dell'autrice, che rivolge uno sguardo particolare alle relazioni più profonde, quelle tra esseri umani. Al centro della raccolta c'è una voce che dice io e che si rivolge a un tu, amato, ma non sempre presente, anzi a volte solo sognato."""" (dalla prefazione di Maria Gioia Tavoni)" -
Temps de moisson-Tempo di mietitura. Ediz. bilingue
La raccolta di poesie, ""Tempo di mietitura"""", è incentrata su una donna che intraprende un lungo viaggio e che durante il cammino si accorge di aver dimenticato a casa le chiavi della dimora del paese straniero verso il quale si sta dirigendo. Il suo stato d'animo è senza speranza. In questa figura scorgiamo la rappresentazione della condizione dell'uomo contemporaneo che nel XVII secolo ha distrutto l'interpretazione filosofica dell'esistenza, elaborata nell'antichità e nel Medio Evo dalla tradizione classico-cristiana, e che non è ancora riuscito a trovare un nuovo senso dell'esistenza."" -
Divino disincanto
"Divino disincanto"""" è un romanzo di formazione in versi e, come ogni storia di formazione, racconta una crescita e una maturazione seguendo l'evoluzione dell'autore-protagonista verso e oltre l'età adulta attraverso prove, situazioni ed esperienze, per raccontarne emozioni, sentimenti, progetti, azioni, svelati nella loro genesi interiore. È quell'evoluzione della personalità che passa attraverso il complesso rapporto con i genitori, il periodo adolescenziale nel contatto con i coetanei e con i luoghi della propria infanzia, le prime avventure sentimentali, via via fino alla ricerca di un lavoro e alla conquista di un ruolo sociale nella propria esistenza (dalla prefazione di Paolo Ruffilli)." -
Nelle rovine del sogno
La raccolta di poesie di Giorgi Lobzhanidze presenta diverse tematiche, che riflettono il difficile periodo che la Georgia sta vivendo tra tradizione orientale e occidentale, tra passato e futuro, tra nuovi valori e quelli precedenti. Il severo sguardo indagatore del poeta si volge ad analizzare la società contemporanea e trova «uomini nelle tenebre» e «uomini nella luce», uomini vinti dal miraggio del successo della ricchezza, come pure uomini giusti e sobri, in un chiaroscuro di difficile decifrazione, quando il bene e il male sono mescolati. Questa situazione conduce il poeta a un'amara conclusione: «ma non vi so dire, l'ultima volta / che vidi un uomo». -
Nuda
Le poesie di Doris Bellomusto rispondono appieno all'etimo dell'aggettivo che l'autrice sceglie per dare il nome a questa raccolta. ""Nuda"""" è il femminile dell'aggettivo """"nudo"""". Ciò che andiamo leggendo è privo ornamenti, ma è ricco di immagini e accostamenti inconsueti come Kurt Cobain e una scacchiera. L'io lirico risponde appieno al senso figurato della nudità di questi versi, perché sono versi schietti, semplici. Se ne avverte la purezza, suo malgrado (Prefazione di Ilaria Grasso)."" -
Frattura composta di un luogo. Frattura composta di un nome
Questo volume riunisce le due parti di un dittico, ""Frattura composta di un luogo"""" e """"Frattura composta di un nome"""" (Ladolfi, 2019 e 2020), un giallo esploso in frantumi che in prima istanza appare come il racconto di un luogo, di una cittadina universitaria che """"assomiglia molto alla mappa che la rappresenta"""", coperta dalla neve e infine primaverile, in cui la vita degli studenti si mantiene in equilibrio tra l'inquietudine e la festa. Poi accadono eventi straordinari, si annuncia l'arrivo di un grande personaggio capace di rispondere alle domande più confuse, uno strano rapace azzurro fa ogni tanto capolino, soprattutto scompare misteriosamente una ragazza. Sono in fondo tre modulazioni della speranza: che risponda, che sia un segno, che ritorni. In quest'atmosfera sospesa tra Twin Peaks e la giovinezza, dove """"tutto sembra la prova di qualcosa di più grande che avverrà fuori, all'esterno"""", si attende allora di scoprire che fine abbia fatto Sabine. Il lettore stesso potrà ricostruire la verità, attraverso le tre sezioni (Il luogo - I nomi - Le voci), percorse una volta e poi di nuovo come riavvolgendo il nastro. Protagonista rimane la geometria del luogo, che fa da sfondo rigoroso agli struggimenti umani"" -
L' esodo giuliano-dalmata in Piemonte e il caso di Novara
L'interesse per la storia dei profughi giuliano-dalmati, portata all'attenzione del pubblico dall'istituzione della ""Giornata della memoria"""", sta coinvolgendo gli studiosi i quali intendono presentare alle nuove generazioni un dramma a lungo sepolto nella memora collettiva."" -
Foudroyer le soleil. Poèmes égarés aux carrefours du monde-Fulminare il sole. Poesie smarrite agli incroci del mondo
Nella vicenda umana e poetica di Emorine rivive non solo la recente storia europea, ma anche la rappresentazione antropologica della cacciata da un paradiso terrestre, in cui l'umanità non è ancora riuscita a rientrare perché non vuole riconoscere che tutti siamo fratelli e che la felicità consiste nel fare il bene del prossimo. Questa non è una raccolta di poesie da leggere; è una raccolta da soffrire, soffrire fino alle lacrime, fino a lasciarsi sconvolgere intimamente al punto da perdere ogni precedente riferimento affettivo e conoscitivo. Dans l'histoire humaine et poétique d'Emorine, il y a non seulement l'histoire européenne récente qui prend vie, mais aussi la représentation anthropologique de l'expulsion d'un paradis terrestre, dans lequel l'humanité n'a pas encore réussi à rentrer parce qu'elle ne veut pas reconnaître que nous sommes tous frères et soeurs et que le bonheur consiste à faire du bien à son prochain. Ce n'est pas un recueil de poèmes à lire, c'est un recueil à subir, à subir jusqu'aux larmes, jusqu'à être intimement bouleversé au point de perdre toute référence affective et cognitive antérieure. -
Il custode della Primavera
La primavera non è solo una stagione: è esplosione di vita, è l'infanzia; è la rinascita dopo la morte; è un bucaneve che sconfigge il gelo. ""Il custode della primavera"""" ci trasporta in un mondo sprofondato in un lungo inverno, fisico e spirituale. Una speranza si fa spazio fra gli alberi ghiacciati e i cumoli di neve; grida al risveglio delle coscienze con la potente innocenza di un bambino e vi condurrà in un viaggio che trascende lo spazio ed il tempo, dalle Alpi Italiane fino ai fondali dell'Oceano Pacifico Meridionale."" -
Nel silenzio della parola
"Nel silenzio della parola"""" è il titolo di una silloge di poesie, corredata da fotogreafie, che scaturisce da un domandare continuo, strenuo, istante per istante. Valentina Picco è sospinta da tale incessante ricerca che la porta a porsi in ascolto del silenzio, dal quale emergono le tanto amate parole, parole che vengono rinvenute tra le pieghe della pelle, dappertutto nel corpo. La lingua si dispiega e si irraggia ed ovunque abita il corpo e il mondo, che così prendono vita, vengono plasmati da questo procedere di parola. Corpi in dialogo, vento, fiume, fiori, abitano questi scritti, e si fanno a loro volta, in un ciclico fluire senza fine, l'autrice che scrive." -
Autofiction. Poesie 1982-2019
Che cos'è un'autoantologia? E come si fa? A quali criteri potrà mai obbedire? Se la poesia è una possibilità di diventare se stessi, e di incontrare gli altri, in una dimensione che è quella della forma, dell'immaginazione, dell'altrove che ci abita, come si può ricostruire e selezionare qualcosa che è nei libri, oramai, in una dimensione che, per l'autore, non è più appropriabile di quanto lo sia per un qualunque lettore? A meno che l'autore non accetti di dare voce ""all'esile mito"""" che ha perseguito e dal quale è stato più volte tradito sullo sfondo degli anni, della cronaca e degli incontri, e decida di raccontare ciò che oggi gli appare ancora essenziale per quello che ha scritto. Per le dinamiche proprie della memoria e per il semplice fatto che tutto il tempo è il presente, tutto ciò non può che diventare Autofiction. Solo le poesie restano le stesse di quando sono state scritte e pubblicate."" -
Il segno e la parola (1000 versi). Signs and words (1000 lines)
Anche in questa raccolta Il segno e la parola (1000 versi) di Max Mazzoli emerge tutta la cultura del poeta parmigiano, ma inglese di adozione. Il testo, come quasi tutti quelli del poeta, è bilingue ed è suddiviso in quattro sezioni: Gli Oggetti, I Simboli, Le Persone, Le Idee. Ogni poesia porta un titolo chiave, quasi come in un mazzo di carte suddivise in simboli quali cuori, spade, fiori, picche o nei Tarocchi; ogni poesia è portatrice di un emblematico significato-segno archetipo da dover essere interpretato al fine di individuarne l'esperienza di vita, di volta in volta traumatica, sublime, trascendentale, umile, epifanica (Luca Ariano). -
L' estetica dantesca del dualismo
Questo saggio si propone un fine ambizioso: gettare una chiara luce dopo sette secoli su frasi, allegorie e personaggi della Divina Commedia, avvolti nell'oscura ambiguità dalle studiate parole di Dante Alighieri. Quest'opera deriva da un'attenta e documentata ricerca, che ha coinvolto la linguistica fonologica, la storia, l'economia storica, la teologia, la matematica, la filosofia e la storia dell'arte medievale. In tal modo sono state trovate con elevata probabilità, potendo la certezza essere giudicata presunzione, fonti finora non comprese appieno o addirittura non note. Queste hanno permesso al Poeta di costruire l'ordito di base del Poema, quando era a Firenze, per poi intesserlo con pazienza e dedizione negli anni difficili dell'esilio, decorandolo con personaggi incontrati ed eventi vissuti, sia nella nostalgia di Firenze, sia nell'attualità giornaliera. Questo ordito viene qui rivelato e sfrutta, con modi in uso tuttora nella moderna informatica e con una sistematicità finora incompresa, il sistema di numerazione posizionale odierno, introdotto al grande pubblico mezzo secolo prima della nascita di Dante. Per comunicare il messaggio basilare di partenza, centrato sulla figura del Salvatore nel momento della Pasqua di Passione e Resurrezione, Dante sviluppa un'estetica del dualismo in contrasto con i messaggi di unità teocratica delle gerarchie ecclesiastiche dei suoi tempi e in aderenza al messaggio evangelico, rinnovato nella predicazione dei nuovi ordini mendicanti. Egli tuttavia non è né eretico né settario, ma un cristiano di profonda fede, in cui si compenetra una razionalità geniale, e per questo usa modalità di tipo biblico nella costruzione a riferimenti incrociati del Poema. Nel suo cammino di giudizio sui suoi tempi lo guidano, nell'affidarsi alla Chiesa come a una Madre, l'ammirazione per la figura imperiale, incarnata da Federico II di Svevia e ravvivata davanti ai suoi occhi da Enrico VII di Lussemburgo, la santità nel governo di un popolo di San Luigi IX di Francia, la santità profetico-apocalittica di Gioacchino da Fiore e la santità tutta spirituale di San Francesco d'Assisi. In questo modo si arriva nell'Inferno a comprendere a quale figura si ispirino il Veltro e il Veglio di Creta, a decifrare l'esclamazione di Pluto, a togliere la maschera a molti personaggi del mito e della storia biblica là presentati, a rivelare del Purgatorio la struttura teologico-dottrinale e a dare al Paradiso il valore di premonizione della fine con il ricongiungimento agli affetti familiari e all'abbraccio paterno di Dio. -
Straniera. Extranjera
Non è per nulla facile seguire lo straniante contrasto di questa «straniera», profondamente innamorata della vita, ma anche tristemente delusa di non trovare la patria, un ubi consistam, su cui costruire un senso all'esistenza. L'essere umano del Duemila si trova ancora scisso tra spleen e idéal (Baudelaire), senza che si prospetti alcun ""luogo"""" in cui sentirsi in """"patria"""". Nonostante i progressi tecnologici, scientifici, nonostante le conquiste sociali e nonostante il benessere, la nostra società non ha ancora trovato il senso della sua permanenza temporanea su questo pianeta e continua a vagare nell'universo, aggrappandosi a valori effimeri alla ricerca di un'impossibile felicità."" -
Il bosco di fragole
Oltre all'altalena dei sentimenti, al loro complesso gioco interiore, la perdita di Sara e il suo corpo nudo (cito) ""simile ad una statua di cera"""" introducono nel romanzo un altro livello dialettico: la pulsione dell'amore come vitalità e fusione, ma anche quanto è immanente a questo moto, e cioè la separazione, la perdita, la lontananza. È una legge: quando viviamo con intensità qualcosa, già l'abbiamo perduta. Ma se questa perdita non ci fosse, neppure godremmo di una fuggevole pienezza. È un tema caro a Maiorana, un elemento forte della sua """"visione del mondo"""". Un elemento filosofico moderno, che si richiama all'essere in quanto """"essere-per-la-morte"""" di Martin Heidegger. Ma è poi un elemento antico, di una metafisica oserei dire """"presocratica"""", e che ben conviene all'anima mediterranea di Maiorana, e ai miti atemporali della sua isola. È questa ricerca, questo """"demone"""" che anima il protagonista, inquieto, senza sosta. Un uomo moderno, un nuovo Ulisse, che cerca un'identità, un luogo dove ritrovarsi, un uomo che ha reciso le radici per averle troppo amate. E lo conferma la scena struggente del """"ritorno"""", della quiete, e neppure del duraturo amore. La verità dell'uomo e del mondo sono nel continuo movimento, in partenze che si susseguono, in separazioni che marcano ferite, nell'animo e nel corpo, e che scrivono il palinsesto della nostra vita, che per Maiorana, come per ogni vero scrittore, diventa """"il libro"""", racconto indicibile di amore e di sofferenza (Giuliana Morandini)."" -
Questa parca mensa
La raccolta di poesie di Pierpaolo Bordini non può essere letta in fretta, va meditata, rivista, ponderata, perché dietro l'apparente immediatezza di uno stile colloquiale apre orizzonti di inusitata profondità. Innanzi tutto, la rapidità e l'incisività della scrittura delineano contorni precisi per il dettato poetico, i quali però vengono dilatati da continue allusioni tratte da un pregevole bagaglio culturale (Dante, Virgilio, Leopardi, Ungaretti...). Lontano dal presentarsi come sfoggio di erudizione, esse assumono il compito di testimoniare un ""oltre"""" rispetto alla concretezza della rappresentazione. Il risultato raggiunge un livello di qualità, quale è assai difficile riscontrare tra le contemporanee pubblicazioni in versi."" -
Sogni e pensieri d'oro per grandi e piccini. Ediz. illustrata
"Sogni e pensieri d'oro per grandi e piccini"""" è una raccolta di sette fiabe per i piccoli che si accostano alla lettura, ma anche per gli adulti che vogliono leggere qualcosa di leggero e di divertente prima di andare a dormire. I racconti, tutti illustrati, affrontano diversi temi tra cui il potere del pensiero positivo, l'importanza di apprezzare i momenti di pausa, la capacità di riconoscere il valore degli altri e il loro ruolo nel mondo. Le storie sono arricchite con i disegni dei protagonisti da colorare e tutorial per imparare a disegnarli. Questa raccolta fa sorridere e alleggerisce le serate portando serenità e leggerezza." -
Responsum
Nei versi della Fiorentino l'amore osserva se stesso, indaga su se stesso, prova a giudicarsi dall'esterno, come se fosse parte terza, capace di salomonica saggezza. Gli studi giuridici dell'autrice l'hanno condotta in modo spontaneo a concepire una silloge in cui la voce dei due innamorati si alterna, si contrappone e si sovrappone come in un dibattimento, o in un abbraccio di passione. Ognuno espone le proprie ragioni e le proprie assenze di ragione, la follia amorosa, erotica a tratti, sempre e in ogni caso ispirata e nutrita dai propri specifici sogni, dai progetti individuali, dalle visioni del mondo e dai modi di percepire (dalla Prefazione di Ivano Mugnaini). -
La città sul mare
"Questa opera di Arturo Sannino si distingue per la ricerca di una voce poetica personale e coerente: un tentativo felicemente riuscito sia nella tessitura stilistica sia nell'architettura complessiva dell'opera. Siamo di fronte a una poesia che parte dal concreto, dal quotidiano e dalla selezione sapiente dei dettagli, ma non si risolve in una dimensione intimistica, bensì spazia, seppure in maniera sotterranea e sommessa, in una dimensione meditativa che tende all'universale. In alcune poesie si compenetrano alla perfezione la dimensione descrittiva e meditativa, come in """"Il fascino delle erbacce"""" o in """"Lo scorcio dei vicoli serali"""", altre si distinguono per l'originalità dello sguardo su Napoli. Questi versi hanno il pregio di essere privi di enfasi, diretti ed essenziali, quasi si trattasse di una confidenza sussurrata, creando il terreno ideale per una calda empatia del lettore """"""""(Bruno Galluccio)."