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Il Politecnico. Le scienze, le arti e le artiterapie (2013). Vol. 1-2: Note sullo sguardo.
La definizione tradizionale dello sguardo come ""specchio dell'anima"""" è stata oggetto di osservazioni scientifiche sperimentali nel contesto di una più ampia teoria psicofisiologica. Più recentemente abbiamo definito lo sguardo come """"il primo processo cognitivo ed emozionale"""" in quanto pre-organizza lo stile intellettuale ed emozionale con cui il soggetto si pone in relazione con l'ambiente. L'interesse psicofisiologico allo studio dello sguardo si fonda sull'analisi fenomenologica delle componenti anatomo-fisiologiche che lo caratterizzano, costituite dall'interazione della motilità oculare e della muscolatura mimico-espressiva del distretto fronto-oculare, che si collegano direttamente all'altro processo fondamentale della percezione costituito dall'attenzione e dai suoi differenti livelli. L'orientamento dello sguardo, insieme alla """"messa a fuoco"""" dell'oggetto osservato, che sul piano mimico espressivo coinvolge anche gli atteggiamenti della muscolatura del distretto fronto-oculare (muscolo frontale, palpebre, etc.), costituisce un pattern che può indicare le diverse forme di attenzione. Su quale oggetto si poggia lo sguardo? Con quale concentrazione attentiva?"" -
Pensieri terapeutici
"Pensieri Terapeutici"""" è il frutto di molti anni di attività clinica con pazienti di varia natura e gravità, attente osservazioni, discussioni, sensibilità e capacità nell'andare oltre gli schemi. Grazie alla sua estrema semplicità e comprensibilità il manuale può essere fruibile anche dal paziente. Il libro è interamente costituito da pensieri, ordinati secondo le tematiche prese in considerazione: dalla ricerca di un minimo comun denominatore delle psicoterapie, la biologia delle psicoterapie e la relazione terapeutica, fino alle frasi e i pensieri in grado di agire su particolari disturbi e guidare il cambiamento, che sono stati definiti come pensieri ansiolitici, antidepressivi, antiossessivi e antipsicotici. I pensieri terapeutici contenuti in questo libro, che non sono ancorati a nessun particolare orientamento teorico possono essere utilizzati facilmente all'interno della terapia, aiutando il terapeuta e il paziente a superare gli empasse che spesso si incontrano in un percorso psicoterapeutico. Inoltre, la varietà dei pensieri terapeutici raccolti nel manuale possono offrire validi spunti di riflessione in grado di arricchire e guidare l'esperienza tecnica e di vita." -
Balthus e la fanciullezza femminile
Balthus (1908-2001) è stato uno dei pittori più originali del XX secolo. I personaggi da lui dipinti si muovono in insoliti scenari che lo hanno a lungo inscritto nel movimento surrealista, influenza che comunque rifiutava. Le suggestive pose delle sue modelle, fanciulle in fiore, adolescenti appena puberi, hanno indotto molti commentatori a considerarlo un pittore erotico. Ma Balthus rifiutava questa definizione, molto riduttiva della sua arte. Si dichiarava fervente cattolico, affermando: ""Il pittore deve essere religioso o non essere"""". Gutton, specialista dell'adolescenza, affronta la questione, nell'intento di non ridurre l'attività creativa così originale dell'artista a una semplice e superficiale lettura. Quale enigma rivelano queste opere? Le figure conturbanti che popolano i suoi quadri cosa cercano di comunicare? Cosa rivelano dell'adolescenza, questo tempo tra? L'adolescenza è paradigmatica della creatività alla quale ogni essere umano è tenuto a credere se vuole sfuggire alla malinconia. Balthus tenta di rendere visibile l'invisibile dell'umano nel suo farsi, aprendo al segreto del vivente. In breve interroga la pubertà femminile in quanto essa simbolizza l'origine."" -
La dignità di pensare
Una nuova colonizzazione delle menti invade il pianeta in nome di un ""razionalismo economico morboso"""". Questa """"religione del mercato"""" impedisce che si pensi il mondo se non come uno stock di merci o di prodotti finanziari. Per realizzare ciò era necessario far crollare il valore dell'esperienza e del racconto. Quando si riduce il valore della parola a profitto dell'informazione, noi perdiamo il mondo comune. Abbandoniamo sempre più la democrazia per l'ombra di una tecnocrazia che organizza insidiosamente la nostra servitù volontaria. Questo libro invita a un ritorno del politico per ritrovare le condizioni sociali e culturali che permettono di pensare, di giudicare, di decidere. Ciò esige che innanzitutto si interroghi il sapere nella nostra cultura, il suo rapporto con l'esperienza e il sociale. Contro il trionfo dell'ideologia economica da cui emerge oggi la nuova figura antropologica di un uomo neuro-economico, Gori invita a trovare forme di resistenza individuali e collettive che mantengano viva la nostra capacità di pensare, di trasmettere l'esperienza, di creare legami attraverso la parola, sola garanzia di sopravvivenza delle nostre soggettività e delle nostre democrazie."" -
L' universo nella mente
Sono raccolte nel volume le relazioni presentate al convegno interdisciplinare ""L'universo della mente tra psicoanalisi, psicopatologia, filosofia e neuroscienze"""" - Undicesima edizione delle Giornate siciliane di formazione micropsicoanalitica svoltesi a Capo d'Orlando - Villa Piccolo il 6 e 7 novembre 2009. Contributi di: Alessandra Adamo, Emmanuel Anati, Dino Costa, Silvia Dell'Orco, Domenico Devoti, Giuseppe Giordano, Giuliana Gregorio, Maurizio Guarneri, Daniele La Barbera, Noemi La Barbera, Daniel Lysek, Mauro Maldonato, Alice Mulè, Nicola Peluffo, Gaetano Pitti, Carmelo Romeo, Duccio Sacchi, Lucia Sideli, Ludovica Tremante, Ambrogio Zaia."" -
Le pezze a colori a Trastevere
Una ""narrazione antropologica"""" dell'Italia in piena crisi economica, sociale e culturale. Si racconta di un gruppo di giovani che si fanno chiamare """"Carbonari Scalzi"""" e che vivono a Roma nei sotterranei dello storico quartiere di Trastevere. Il loro Rione è una sorta di """"palestra creativa sperimentale"""" dove si esercitano a promuovere progetti culturali e sociali tutti tesi a contrastare gli effetti perversi della cultura del mercato, del profitto, della burocrazia paralizzante e della corruzione dilagante. Le loro creazioni progettuali le chiamano """"pezze a colori"""". Le storie immaginarie che sono capaci d'inventarsi, nelle quali appaiono, fra gli altri, i personaggi di Cicerone. Jorge Louis Borges e Papa Francesco, alimentano le loro azioni culturali e le loro iniziative sociali. Mafiosi senza scrupoli, burocrati cavillosi, politici corrotti e perfino potenti esponenti della finanza mondiale sono coinvolti nelle loro stravaganti peripezie. Pur non essendo intellettuali, i suggerimenti tratti dalla Storia (gli antenati), il mondo della natura e i contenuti delle opere letterarie e filosofiche ispirano le loro """"pezze a colori"""" che sono conosciute, apprezzate e sostenute finanziariamente da giovani di vari paesi europei. Il mondo associativo funge in questa storia come principale attore politico e culturale della nostra epoca."" -
La luce del logos negli abissi del desiderio. Lettura del seminario VIdi Jacques Lacan
Cosa sarebbe da intendere esattamente quando un uomo dice a qualcun altro, uomo o donna che sia, io ti desidero? Significa forse: io sono pronto a riconoscere al tuo essere gli stessi miei diritti se non di più, ossia a prevenire tutti i tuoi bisogni, a pensare solo alla tua soddisfazione? In altri termini, significa forse affermare: Signore/a, la tua volontà avrà sempre la precedenza sulla mia? Oppure significherebbe forse: io desidero baciarti, far l'amore con te? È già un po' più vicino al vero, ma solo in un determinato contesto sociale. E perché non potrebbe significare: voi siete bella, siete per me la quintessenza del mio desiderio? In altre parole, di contro a ciò che è dato per scontato secondo i più logori luoghi comuni, ci accorgiamo che questo io ti desidero ha un senso che non è poi così facile da affermare. A dire il vero - incalza Lacan - il desiderio mette in moto nella personalità qualcosa di molto differente da ciò che per convenzione è presunto orientarsi verso uno scopo preciso. Allorché si produce un minimo disequilibrio della personalità, fa capolino la struttura del fantasma e questa struttura appare perché il soggetto vi è strettamente ed elettivamente implicato. Pertanto dire a qualcuno io ti desidero equivale a dirgli io ti implico nel mio fantasma fondamentale: ma questo certo non è l'esperienza di tutti i giorni ad attestarlo, salvo quella che ci può essere offerta dai perversi, piccoli o grandi che siano. -
Giornale storico del centro studi di psicologia e letteratura. Vol. 19: Diversità e scissioni.
Dare inizio a una nuova impresa, tenendo bene a mente da dove stiamo venendo e dove vogliamo andare. Questo numero è frutto di un travaglio con parto distocico e taglio cesareo. E, il titolo che abbiamo scelto, mi fa pensare che mai fu più vero il detto ""nomen omen"""". Come junghiani dobbiamo tener presente il fatto che, con questo tema, abbiamo in un certo senso """"toccato"""" un Archetipo: quello della fine e del principio delle cose. Con tutto quel che ne consegue. Al bivio si misura la saggezza del viandante, nella scelta della direzione da prendere. Noi, come Centro Studi, Psicologia e Letteratura, abbiamo scelto la continuità e la rinascita dopo la scissione/separazione. La continuità perché non siamo disposti a far morire un'esperienza che è stata, nel tempo, un gran bel viaggio nel mondo della cultura e dell'esperienza psicologico-analitica, messe a confronto costante con l'arte e la letteratura. La rinascita perché sentiamo la responsabilità di portare a nuova vita l'antico progetto del fondatore. La vera, legittima eredità, la raccogliamo noi del CSPL e ne faremo tesoro, per consentire allo spirito dell'opus iniziato da Aldo Carotenuto, di continuare a esprimersi."" -
Aggiornamento sul reale, nel XXI secolo
L'oracolo si è sbagliato: il declino del Nome del Padre non estingue la psicoanalisi. Perché tanta testardaggine nell'annunciarne l'ineluttabile fine? Nell'epoca del reale senza legge la psicoanalisi lacaniana resta viva e mantiene il suo potere di sovversione. E così chi ci è contemporaneo continua a rivolgersi allo psicoanalista. La sua domanda iniziale ha subito un'inflessione: più propenso a interrogare l'analista che a porsi questioni sulla sua responsabilità come soggetto. Dipendente dal kit della felicità, credere in essa. Questa sensibilità segna il suo transfert e la sua relazione con il dispositivo analitico. La sua ricerca troverà nuove risorse nell'intimità di questa esperienza inedita. Contingenza, imprevedibilità, rottura, inconscio reale e transferale, resistenza, smontaggio della difesa, marca sul corpo, sono alcune delle parole che parlano delle cure di oggi. L'analizzante si ritrova alle prese con frammenti di reale smantellati, sfilacciati, che suscitano angoscia, disagio, fenomeni di corpo ecc. In questo libro, gli psicoanalisti dell'AMP parlano delle cure che conducono e del proprio percorso a partire da un aggiornamento della loro pratica nel XXI secolo. -
A dialogo con Bruno Callieri
"Ti venivo a trovare in Via Nizza, come tanti di noi hanno ricordato, ed ogni volta che uscivo da lì mi sentivo come ebbra, tanti erano gli stimoli che mi avevi dato. Uscivo con sottobraccio tuoi scritti che ogni volta mi donavi. E mi ci voleva un tempo per riordinare le idee su ciò che ci eravamo detti e dati. Un tempo per scegliere l'ordine con cui leggerti, un ordine che non era mai un ordine. Ti leggevo. E subito mi veniva il desiderio di scriverti, prima in brutta copia, come si faceva un tempo, poi ricopiando a mano, come si faceva un tempo. Più volte mi dicesti che avresti desiderato la pubblicazione di queste mie lettere post-mortem ('Ho la sensazione di parlare attraverso di te', mi dicevi), come un dialogo serrato tra noi due. Eccomi a farlo, Bruno, so che ne sarai felice."""" Prefazione di Mariangela Bucci Bosco." -
I percorsi della sessualità. L'incontro tra Amore, Eros e Psyke
L'amore nelle sue varie espressioni è sempre stato il tema e il problema degli esseri umani. Le forme e le abitudini sessuali che si sono avvicendate nei millenni hanno segnato l'evoluzione e la cultura delle varie società. Questo libro è un percorso in cui si incontrano, talvolta si scontrano, desiderio e bisogno, amore e sessualità nelle diverse forme, in modo creativo e ricreativo, in modo aggressivo e spirituale, attraverso miti, simboli, religioni, violenze e intimità... Il senso di questo ""viaggio"""" nella storia dei rapporti amorosi, nella sua complessità, nelle sue luci ed ombre che hanno illuminato e oscurato uno dei sentimenti che ha più influenzato lo sviluppo individuale e sociale delle persone, è fornire delle informazioni, degli stimoli, delle suggestioni riguardo gli aspetti più intimi dei rapporti interpersonali che, da sempre, attraverso le emozioni che si riescono a sviluppare, ha determinato il carattere di ciascuno, tra anima e corpo. Perciò può essere utile allo psicologo, al medico, allo psicoterapeuta, ma anche a chiunque voglia approfondire la conoscenza di sé e delle proprie relazioni."" -
Sulla rappresentazione. Narrazione e gioco nello psicodramma
Serge Gaudé, prematuramente scomparso nel 2005, è stato uno dei più famosi psicoanalisti francesi e ha dedicato gran parte della sua vita alla pratica clinica ed all'approfondimento teorico dello psicodramma analitico teorizzato da Eugenie e Paul Lemoine. Con questa opera egli si propone di illustrare la funzione di rappresentazione nel contesto dello psicodramma analitico. Il fil rouge è il quadro ""Las Meninas"""" di Velasquez, che fu oggetto di studio da parte di Jacques Lacan nel Seminario XI: quest'opera infatti contiene in forma cristallizzata tutti quegli aspetti che riteniamo salienti nel dispositivo dello psicodramma. Dopo una breve descrizione delle leggi della prospettiva, utili ad apprezzare la complessità dell'opera di Velasquez e le relative osservazioni di Lacan, si analizzano i punti salienti e distintivi dello psicodramma analitico, anche grazie ad alcune esemplificazioni cliniche."" -
Se apro gli occhi non sono più qui. Cinema e psichiatria. Esperienze nel day hospital psichiatrico della Sapienza università di Roma Policlino Umberto I
Il dialogo cinema-psichiatria-psicoanalisi ha radici lontane. Questo libro ne descrive la nascita, lo sviluppo, le trasformazioni che si sono avvicendate in più di un secolo. E illustra come il cinema possa essere adottato come strumento di diagnosi e di terapia nell'ambito del trattamento integrato nei moderni tragitti della riabilitazione psichiatrica. Ispirato al titolo del film di Vittorio Moroni ""Se chiudo ali occhi non sono più qui"""", il titolo di questo libro richiama al sogno ad occhi aperti consentito dalle opere cinematografiche, a quella possibilità di allontanarsi dalle catene della malattia e del dolore, quantunque la discussione e la somministrazione dei questionari che nei gruppi terapeutici seguono alla visione dei film, riportino i pazienti a considerazioni sulla propria realtà, rivisitata con un nuovo sguardo che apra a nuove capacità di resilienza. Di questo scrivono gli autori, medici, psicologi, psichiatri. E raccontano in particolare la loro avvincente esperienza nel day hospital psichiatrico della Sapienza Università di Roma-Policlinico Umberto I, primo day hospital psichiatrico sorto in Italia e primo in assoluto del Policlinico Umberto I. Essa è stata anche oggetto del convegno organizzato nell'aula di anatomia della Sapienza il 26 giugno 2014, nono evento che la struttura ha dedicato negli anni al tema, con il brillante intervento del critico cinematografico Mario Sesti e dell'attore regista Sergio Castellino, che figurano tra gli autori del volume."" -
Le parole e i sogni
Qual è lo stato dell'arte dell'interpretazione dei sogni e del loro utilizzo clinico in psicoanalisi? In questo volume vari autori tentano di rispondere a questa domanda essenziale da prospettive teoriche differenti. Essenziale perché il sogno conserva intatto il suo statuto privilegiato non solo nei modelli classici della psicoanalisi, ma anche in quelli più attuali ed emergenti. In tutti è ribadito il nesso fondante che vige, non solo in analisi ma anche nella vita, tra le parole e i sogni. Da qui il titolo, ispirato a una poesia di Elisa Biagini dove le lettere delle parole figurano come l'acqua che nutre 'la pianta del sognare'. Viene così sottolineata, come ci ha insegnato Winnicott, la circolarità inscindibile che lega il sognare umano e il linguaggio. In ogni nuovo nato, perché possa sognare e, quindi, dare un senso personale all'esperienza, una possibilità che in varia misura viene persa nella sofferenza psichica, occorre che sia prima il linguaggio a costruire lo spazio del sogno. Ma è, anche, grazie alla sua capacità di rêverie che la madre trova le parole più felici per istituire in lui questo spazio. -
Manuale pratico per la tesi di laurea per psicologia, medicina e nelle discipline sanitarie
La tesi di laurea nelle discipline sanitarie va sviluppata secondo criteri e caratteristiche precise: ogni passaggio richiede conoscenze e competenze specifiche, proprie della letteratura scientifica, che di rado lo studente in procinto di laurearsi ha completamente maturato durante il suo corso di studi. Questo volume - rivolto agli studenti di medicina, psicologia, scienze infermieristiche e discipline sanitarie in genere - rappresenta una guida pratica e operativa al lavoro di tesi di laurea, con l'intento di fornire al laureando le competenze necessarie per completare al meglio questo percorso. Dalla scelta dell'argomento alla discussione conclusiva, dall'organizzazione del materiale alla sua stesura, dalla ricerca bibliografica all'analisi dei dati, in questo volume vengono affrontati i singoli passaggi del lavoro di tesi attraverso indicazioni semplici e operative, al fine di renderlo più agevole e proficuo, senza incorrere in errori banali o inutili sprechi di tempo. -
Resilienza ed esperienza immaginativa. Come utilizzare l'immaginario per affrontare traumi, stress, difficoltà e promuovere la crescita personale
Secondo l'American Psychological Association la resilienza è ""il processo che permette un buon adattamento a dispetto di avversità, traumi, tragedie, minacce o sorgenti di rischio"""". Si tratta di un complesso costrutto multidimensionale, che presuppone un'integrazione affettivo-cognitiva sufficientemente valida, la capacità di riorganizzare la propria vita dinanzi alle difficoltà, sapendo talvolta cogliere nelle avversità un'occasione di sviluppo personale. Ma perché alcuni, in situazioni traumatiche e/o avverse arrestano o addirittura precipitano il proprio sviluppo e altri trovano le risorse per dare avvio a una fase di crescita e di affermazione? Il volume affronta le cause della variabilità inter-individuale nella risposta al trauma ed allo stress, gli strumenti e le procedure attraverso i quali la capacità di adattamento alle difficoltà della vita o al trauma può essere appresa ed incrementata. In particolare viene messo in evidenza come l'utilizzo dell'immaginario attraverso l'Esperienza Immaginativa, possa favorire tale processo. Casi esemplificativi mostrano l'operatività del metodo in psicoterapia, counseling clinico, counseling pedagogico."" -
Tra gli occhi e il cuore
Nella sua seconda inchiesta, il commissario Bruno Bruni è vittima involontaria di un'aggressione armata. Killer professionisti, durante una rapina che risulterà essere una vera e propria esecuzione, uccidono due operatori di una ricevitoria di scommesse sportive del quartiere Trullo. Bruni, che passava di lì, viene ferito gravemente alla testa e perde la memoria; dopo la degenza in ospedale la riacquisterà lentamente. Fotogramma dopo fotogramma, ricorderà i momenti dell'aggressione: gli assassini a volto coperto, le vittime, il sangue, il luogo. Gli tornerà in mente anche la presenza di un homeless che giaceva fuori della ricevitoria. Perché proprio quel ricordo sembra così importante? Il barbone risulterà poi essere una figura dai contorni misteriosi. Farà perdere le sue tracce agli investigatori e verrà trovato morto. Ucciso dalla stessa banda degli aggressori? È lui la chiave del mistero? L'inchiesta sul duplice omicidio, tra sorprese e colpi di scena, lo porterà in Thailandia e in giro per l'Italia, per indagare su oscure connessioni internazionali e su grandi gruppi multinazionali che controllano il mondo. -
Sergio Endrigo. La voce dell'uomo
Nato a Pola, Sergio Endrigo ha accompagnato una trentina d'anni di vita italiana, dagli anni del boom economico agli anni dell'edonismo reaganiano. Le sue atmosfere già da sempre fuori dal fracasso, schive, mal si adattavano al frastuono degli anni '80 e oltre; da qui il progressivo ritiro dalle scene e il silenzio. Il cantautore (morto a Roma il 7 settembre 2005 e sepolto a Terni nella tomba di famiglia) si racconta a Fasoli nella densa intervista di questo libro che raccoglie le testimonianze di Bruno Lauzi e Marisa Sannia, i testi delle sue canzoni (da Teresa, a Mani bucate, La colomba, L'arca di Noè accompagnate da analisi testuali, a cura di Doriano Fasoli e Stefano Crippa) e un'esauriente discografia (curata da Luciano Ceri). -
Dizionario clinico di psicoterapia. Una lingua comune
Questo dizionario è l'ultimo prodotto del Progetto internazionale CLP (Common Language for Psychotherapy procedures) il Progetto mira a un lessico universale, comprensibile agli esperti e agli utenti, per descrivere metodi, interventi e procedure delle psicoterapie. Scopo primario del Progetto CLP è favorire il progresso in psicoterapia, migliorando la comprensione e la comunicazione tra coloro che operano nel campo. Un linguaggio più accessibile può anche permettere agli utenti di avere una visione corretta dei trattamenti. Descrizioni accurate facilitano inoltre l'identificazione delle procedure più appropriate nella pratica psicoterapica. La precisione terminologica e la descrizione in termini operativi sono indispensabili per condurre ricerche cliniche. Sia allo scopo di verificare l'efficacia e identificare le componenti realmente efficaci, sia per confrontare le diverse procedure, sia per comprendere i processi di cambiamento. 115 terapeuti - di diversi orientamenti e provenienti da 20 Paesi del mondo - descrivono più di 100 procedure psicoterapiche. Ognuna è corredata da uno o più esempi clinici e accompagnata dalle informazioni essenziali per comprenderla ed applicarla. -
Parenti del tumore. Vorrei fosse capitato a me
Massimiliano è il partner di Michela, una donna di 35 anni che, a seguito di un'analisi di routine, scopre di avere un cancro al seno. La coppia dichiara guerra al tumore. Il racconto traccia il percorso emotivo, relazionale e psicologico che la coppia è costretta ad affrontare ad ogni tappa della lotta al tumore: il trauma iniziale della scoperta, la realtà parallela in cui ci si trova a vivere, la scelta del protocollo terapeutico e della struttura ospedaliera cui affidarsi, le ansie prima di ogni esame medico, il terrore dell'operazione, la desolazione della chemioterapia, le speranze di ritornare a una vita normale, le dinamiche interne alla coppia e l'evolversi delle relazioni con amici, parenti e conoscenti. Il testo percorre l'esperienza della malattia dall'ottica di un parente del tumore e offre spunti di riflessione per rimuovere gli ostacoli che possono rendere difficile sentirsi ed essere una figura di supporto efficace per il malato e il sistema relazionale in cui è inserito. Gli approfondimenti psicologici permettono una lettura razionale ed emozionale della complessità degli eventi e offrono strumenti pratici per delineare il proprio piano d'attacco alla malattia.