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Biografia. Non autorizzata da Lillo. Non autorizzata da Greg
Lillo: «questa biografia non è assolutamente autorizzata!! non c'è la benché minima chiarezza sulle fonti! Greg non è in grado di fornirmi testimonianze attendibili; tutti i fatti vengono elencati e raccontati con una precisione inspiegabile! Io stesso non ho memoria di certi eventi. Come può essere pubblicata una biografia così!?! Sono pronto a bloccare l'uscita del libro e ad andare per vie legali!». Greg: «Non posso che stigmatizzare sia questa presunta biografia, sia quel pennivendolo del suo sedicente autore! Un'accozzaglia di corbellerie, senza fonti dichiarate né plausibili, che non trovano fondamento nella mia memoria né, tantomeno, nella credibilità degli accadimenti, per chi conosca minimamente la mia storia o il mio passato. Diffido di questo sedicente biografo, emerito sconosciuto, il cui nome suona così artefatto da renderne palese l'inesistenza. Per la mia tutela, mi trovo costretto a incaricare della questione i miei avvocati!». -
Teatro a Roma. Recensioni, note e spigolature su ottanta atti unici della ribalta capitolina
"Teatro a Roma"""" è il risultato di un proficuo vagabondare dell'autore per i teatri romani, tra ribalte classiche e testi contemporanei, mattatori del palcoscenico e giovani attori di talento, tra prosa, monologhi e commedia musicale. Spigolature che hanno come denominatore comune la devozione per quella che si può definire l'arte sociale per eccellenza. L'intento è che questo volume poco austero e a tratti alquanto stravagante possa incuriosire piacevolmente i lettori e costituire un utile vademecum per chiunque. Soprattutto, che si trasformi in sorprendente, rigenerante scoperta per quei giovani che non """"respirano"""" il teatro o lo considerano un'arte ormai logora, avendola magari appresa come dolorosa cura inculcata da educatori improvvisati o parrucconi. Perché, come sostiene lo stesso Biancheri, «il teatro non genera malessere e non mette mai a disagio, non può essere annoiante né opprimente... si nutre di emozioni, libera la fantasia, pone interrogativi e dà un senso alla vita assicurandole l'immortalità»." -
Roman Polanski
Per celebrare uno dei più talentuosi registi viventi, è stato necessario fare appello a un insieme di 27 ricercatori e ricercatrici: una polifonia di spiriti liberi, psicanalisti, storici, scrittori e, naturalmente, critici cinematografici. Concepito per far rivivere il piacere di tutta la sua opera, questo libro propone un'analisi, allo stesso tempo tematica e film per film, di 23 lungometraggi e di circa una quindicina di corti. E possibile così viaggiare, grazie a prospettive diverse, attraverso lo stile e gli universi di Roman Polanski, che gli assicurano un posto d'onore nella storia del cinema mondiale. Un vasto e originale inserto fotografico, curato da Enrico Giacovelli, include disegni e immagini inedite tratte dai suoi storyboard, oltre a fotogrammi da tutti i suoi film. Alcuni dei quali come L'inquilino del terzo piano, Chinatown, Tess ma soprattutto Rosemary's Baby sono diventati letteralmente degli archetipi. Come afferma Malgosia Abramowska, sua assistente personale da Il pianista in poi, intervistata per questo volume da Alexandre Vuillaume-Tylski «Roman Polanski è un direttore d'orchestra che sa suonare tutti gli strumenti». Emerge allora il ritratto di un perfezionista, con un gran senso dell'umorismo e pieno di attenzioni, lontano milioni di chilometri dall'immagine sulfurea che i media e qualche critico hanno tratteggiato per decenni. Per Roman Polanski, come scrive qui Michel Ciment, «il principe di Danimarca è sicuramente Amleto. Ha indubbiamente trovato nella cultura britannica quel dialogo tra tradizione e innovazione che gli è caro». -
Tutto Pasolini. Ediz. illustrata
Scrittore ""corsaro"""", poeta d'opposizione, cineasta suscitatore di """"scandalo"""", Pier Paolo Pasolini è stato un instancabile protagonista di polemiche e l'autore di folgoranti anticipazioni su fenomeni ancora all'ordine del giorno (la deriva capitalistica, l'omologazione culturale, il consumismo del superfluo, lo sviluppo senza progresso). A 100 anni dalla nascita e a 47 anni dalla morte, Pasolini è ancora a noi contemporaneo e costituisce un """"caso"""" politico-culturale a cui si fa continuo riferimento. Eroe del nuovo ma attento ai valori del passato, rivoluzionario incline alla contraddizione, votato alla classicità ma pronto a sperimentare linguaggi anche inediti, portato allo spiazzamento e all'intempestività, con la sua opera sterminata e proteiforme (narrativa, poesia, cinema, teatro, saggistica) ha affrontato temi generali ed eterni come il destino dell'uomo, il mito della Natura e della Storia, il senso sacro della vita e della morte, facendone materia di confronto, sfida, spesso provocazione. La forza e l'inesauribile vitalità della sua voce sono il tema di """"Tutto Pasolini"""", un volume che con il contributo di 50 saggisti, accademici e critici militanti italiani e francesi, presenta l'Opera Omnia dell'Autore, mettendone in evidenza la profondità e la straordinaria attualità. Come scrive Joubert-Laurencin nel suo saggio: «Pasolini non ha mai smesso di morire nell'ultimo mezzo secolo, eppure è nato e non ha mai smesso di vivere da un secolo, prima nella sua vita, poi nella sua eredità». """"Tutto Pasolini"""", con la forma di un dizionario-laboratorio diviso per voci alfabetiche di facile e funzionale consultazione, raccoglie l'intera opera pasoliniana e un'ampia e aggiornata rappresentazione del pensiero critico sull'Autore. Dalla """"A"""" di Accattone alla """"C"""" di Censura, dalla """"R"""" di Religione alla """"S"""" di Sartre, nel volume si passa dalla narrativa alla poesia, dal cinema al teatro, dalle famose invettive pasoliniane pubblicate sul «Corriere della sera» alla proficua frequentazione di altre discipline (semiologia, strutturalismo, antropologia) e di arti come la pittura, la musica, la danza. Pensato non solo per un pubblico di specialisti, bensì immaginando un'auspicabile nuova generazione di lettori, """"Tutto Pasolini"""" propone un'ampia scelta di testi che pur salvaguardando completezza e qualità assicurano un tono leggibile e volutamente non accademico. Completano il volume un ricco apparato iconografico, una biografia completa e una selezione di testi pasoliniani."" -
I bravi ragazzi
Roma, 1975. Nella dolce atmosfera di fine estate, tre giovani dei quartieri alti incontrano due ragazze del popolo. La simpatia reciproca si fa subito gioiosa e piena di promesse: insieme, flirtano al ritmo della musica nei caffè, si scambiano battute e si ripropongono di incontrarsi ancora. Di lì a poco, Alberto, uno dei tre, le invita a una festa che si terrà a Lavinio, sulla costa laziale. Maria Grazia e Raffaella accettano volentieri, lusingate e fascinate da una frequentazione che forse le porterà via dal modesto quartiere in cui vivono con le loro famiglie. Durante il viaggio, però, scoprono con crescente apprensione che la destinazione in realtà è un'altra: una sontuosa villa isolata sul promontorio del Circeo - lì dove la mitologia omerica colloca la dimora della maga Circe e ambienta l'oscuro sortilegio che trasformò in maiali i marinai di Ulisse... In questo romanzo, Pierre Adrian rielabora liberamente uno dei fatti di cronaca più efferati che l'Italia abbia mai conosciuto, insieme evocando gli anni di piombo e di Pasolini, la fine dell'infanzia, l'esplosione dei sensi e la scoperta del corpo, la musica degli anni Settanta e i paesaggi come set cinematografici. Ma esplora anche la complessità delle relazioni tra i sessi, il divario tra le classi sociali, le ingenue aspettative dei più deboli e il cinismo che talora si annida tra le pieghe delle esistenze più fortunate. -
Le danze storiche di società nel balletto russo. Tecnica e stile
Con l'espressione ""danze storiche di società"""", la Scuola russa indica le versioni stilizzate e teatralizzate dei balli di sala ottocenteschi - come la polka, la polonaise e il valzer - presenti nel repertorio del balletto classico. A inizio Novecento, la Scuola russa ha organizzato queste danze in una disciplina scolastica destinata ai primi tre anni di studio, al fine di introdurre gli allievi allo stile del balletto nei gesti, nei ritmi e nella relazione con lo spazio scenico. La presente pubblicazione offre un programma didattico di durata biennale parallelo al corso di danza classica. Tutti i passi e i disegni coreografici sono descritti analiticamente con il supporto di un ricco apparato illustrativo che include fotografie didattiche e schematizzazioni grafiche degli spostamenti nello spazio. Ogni danza è inoltre corredata dagli spartiti musicali che, insieme alle note introduttive di carattere storico, contribuiscono a rendere il testo uno strumento fondamentale per allievi e insegnanti, e un documento stimolante per tutti gli appassionati del balletto classico."" -
Il mio primo tutù. Ediz. illustrata
Ambra, sensibile e sognatrice, vive a Roma insieme alla mamma, al papà e al suo Lampone, un simpatico cagnolino che lei adora. La nostra storia comincia un pomeriggio di inizio dicembre. Finiti i compiti, Ambra sta guardando distrattamente la tv e passa da un canale all'altro quando, improvvisamente, un'intensa luce blu proveniente dallo schermo le inonda il viso: stanno trasmettendo un balletto classico. Dapprima indifferente, poi incuriosita e infine rapita da quelle immagini di bellezza e armonia, Ambra sente l'impulso irrefrenabile di alzarsi dal divano e improvvisare qualche passo di danza, mentre la musica la avvolge e sembra volerla sollevare dal pavimento. Ecco, la magia si sta compiendo: ""Voglio diventare una ballerina!"""", pensa Ambra al colmo dell'eccitazione. Ma questo è solo l'inizio della sua favola. E anche qui, come in tutte le favole che si rispettino, non mancheranno ostacoli e difficoltà da superare, insieme a nuove ed entusiasmanti scoperte che forse cambieranno per sempre la vita della nostra protagonista. Età di lettura: da 7 anni."" -
Preparazione alla danza. Allineamento specifico per esibirsi al meglio in qualunque tipo di danza. Vol. 2
Eric Franklin – autorità internazionale nelle tecniche di visualizzazione mentale per l’allenamento di atleti e ballerini – ha sviluppato un metodo di allenamento applicato in compagnie e scuole di danza di tutto il mondo. In questa nuova edizione di Preparazione alla danza, l’Autore integra i risultati delle più recenti ricerche scientifiche su forza, flessibilità e allenamento agli esercizi specifici per la danza da lui ideati. Il manuale, diviso ora in due volumi (v. il Piano dell’opera qui di seguito), offre una vasta gamma di materiali inediti. n Oltre 100 nuovi esercizi per allenare tutte le parti del corpo, utili ai danzatori di ogni genere, forma o stile di danza. Foto e disegni interamente a colori, con oltre 100 nuove illustrazioni per spiegare gli esercizi e la loro esecuzione. n 1 nuovo capitolo per un programma di allenamento completo. Nuove risorse online che includono: 22 videoclip (in inglese) nei quali lo stesso Franklin mostra la corretta esecuzione degli esercizi indicati nel testo; 2 serie da 20 minuti di esercizi total body con le bande elastiche, per incrementare forza e condizionamento per la danza; 1 programma di allenamento personalizzato, per fissare capitolo per capitolo gli obiettivi da raggiungere e monitorare i progressi fatti. Preparazione alla danza unisce visualizzazione, focalizzazione e allenamento per migliorare tecnica e prestazioni, mettendo sempre in atto un’attenta strategia di prevenzione degli infortuni. Gli esercizi condotti secondo i principi della cinestetica svilupperanno in qualunque danzatore una maggiore consapevolezza di ogni suo movimento, apportando benefici immediati a forza e flessibilità del corpo. -
Production design per cinema e televisione. Vol. 1
In qualunque produzione per il grande schermo o per la televisione - cortometraggio, film o serie tv - , le immagini devono supportare la narrazione, presentando ambientazioni coerenti, accompagnando le svolte della trama e sottolineando le caratteristiche dei personaggi. In altre parole, devono raccontare visivamente la storia, cioè costruire un efficace visual storytelling. L'innovativa opera di Jane Barnwell, di cui questo volume rappresenta il primo tomo (vedi il Piano dell'opera), descrive il lavoro dello scenografo quale professionista che non si limita a disegnare le scene ma più in generale mette a punto il complessivo design della produzione, studiando e scomponendo la sceneggiatura, concordando il concept visuale con regista e direttore della fotografia nonché sovrintendendo agli altri membri del reparto creativo (direttore artistico, truccatori, costumisti, arredatori, ecc.). Per illustrare l'argomento, l'autrice ricorre all'analisi di cinque categorie specifiche: 1. Spazio - 2. Interno ed esterno: limiti e transizioni - 3. Luce - 4. Colore - 5. Arredamento del set, ed esamina ciascuno di essi con l'ausilio iconografico di fotogrammi, disegni e bozzetti di pre-produzione, istantanee di set e dietro-le-quinte. Le interviste esclusive con scenografi di fama internazionale offrono lo spunto per approfondire accanto alla teoria scenografica anche la pratica quotidiana sui set (location o teatri di posa), con esempi tratti da importanti produzioni come ""The Legend of Tarzan"""" e """"Minority Report"""", ai quali si aggiungono decine di altri titoli esaminati nel corso della trattazione. Ogni capitolo, infine, è concluso da appositi esercizi che accompagnano il lettore attraverso l'intero processo ideativo. Utile per qualunque appassionato di cinema e per gli studenti, i cineasti, gli scenografi e gli altri """"creativi"""" dell'immagine in movimento."" -
Ricordi. Ediz. integrale
I I Souvenirs di Marie Taglioni costituiscono un documento imprescindibile della storia del balletto del XIX secolo. In sette piccoli taccuini, l'étoile del balletto romantico racconta la propria storia, permettendoci finalmente di rivivere la leggenda attraverso le sue parole, e rivelando allo stesso tempo uno scorcio della vita socio-politica dell'Europa dell'epoca. I taccuini originali, di cui si erano perse le tracce durante la Seconda guerra mondiale, sono stati ritrovati grazie alla generosa collaborazione del Musée des Arts Décoratifs di Parigi e all'appassionata dedizione di Bruno Ligore, che ha ricostruito il testo nella sua interezza, ripulendolo delle interpolazioni operate nelle edizioni precedenti e accompagnandolo con un apparato critico e documentario molto ampio e approfondito. Per chi ama la danza, questa è una testimonianza straordinaria, soprattutto in relazione al contesto documentario del XVIII e XIX secolo, dove è estremamente rara la testimonianza diretta degli artisti, in particolare donne. Il volume, oltre alla traduzione del manoscritto autografo, offre un ricco inserto fotografico degli oggetti appartenuti alla celebre ballerina - per alcuni, veri e propri cimeli - custoditi nel Musée des Arts Décoratifs di Parigi. -
Ugo Tognazzi
Anche se viene identificato innanzitutto come uno dei quattro ""moschettieri"""" o """"colonnelli"""" della commedia all'italiana (fu il primo di loro ad andarsene, nel 1990), nel cinema Ugo Tognazzi non si è limitato a questo genere, pur avendovi preso parte con titolichiave, da Il federale a La voglia matta, da I mostri a La vita agra, da Il commissario Pepe ad Amici miei. Ha interpretato 150 film, spaziando dalle farse senza pretese al cinema d'autore; è stato lui stesso regista di 5 film; ha dato un contributo rilevante alla storia, ormai remota, della televisione intelligente e al tempo stesso divertente; è stato una delle ultime stelle del teatro di varietà e rivista. E in mezzo a tutto questo ha trovato anche il tempo di vivere una vita intensa e ricca di piaceri (belle donne, divertimenti, sport, cucina): quella che sognava da ragazzo. Il presente libro - il più ricco e completo mai pubblicato su di lui, realizzato sotto la supervisione dello storico del cinema Enrico Giacovelli - è dedicato non soltanto a tutti i suoi film (trattati a uno a uno con cast e credits verificati, trame, giudizi, interviste, recensioni, battute, fotogrammi), ma anche a tutte le altre attività della sua carriera artistica e della sua vita. Con le sue 800 immagini, perlopiù inedite su carta, e la sua ricchezza di battute da film e spettacoli televisivi, frammenti critici, informazioni, testimonianze, ricordi, è una sorta di enciclopedia piacevole da leggere e da sfogliare su uno dei protagonisti più amati e stimati dello spettacolo del XX secolo in Italia. Prefazione di Pupi Avati."" -
«Il Vangelo secondo Matteo» e «La ricotta» di Pier Paolo Pasolini
"Il Vangelo secondo Matteo"""", il film di Pasolini più apprezzato dal pubblico e dalla critica e di più vasta risonanza internazionale, è stato paradossalmente anche il più """"scandaloso"""" nella filmografia del poetaregista. La scelta dell'intellettuale marxista più famoso e discusso d'Italia di far vivere sul grande schermo il testo più importante del Nuovo Testamento, in un Paese segnato da forti conflitti ideologici, fu accolta a seconda dei punti di vista come una provocazione, una contraddizione, persino un tradimento delle sue radici politiche e ideali. Alla sua uscita, tuttavia, """"Il Vangelo secondo Matteo"""" ebbe un consenso quasi unanime e contribuì ad alimentare il clima di dialogo e tolleranza promosso con il Concilio Vaticano da Papa Giovanni XXIII, a cui il film è dedicato. """"La ricotta"""", prima opera pasoliniana legata al tema della religione (episodio del film Ro.Go.Pa.G. del 1963), è protagonista del capitolo iniziale del volume. L'ispirazione e la genesi dei due film, l'individuazione dei luoghi in cui furono girati, la coraggiosa scelta degli attori, le curiosità e gli aneddoti che li accompagnarono, l'accoglienza da parte della critica italiana e internazionale sono ricostruiti e contestualizzati in questa monografia con una vasta documentazione, che può riservare non poche sorprese e nuovi elementi di conoscenza anche ai cultori della filmografia pasoliniana." -
Volver di Pedro Almodovar
"Volver"""" riveste un ruolo chiave per la maturità di Pedro Almodóvar, enfant terrible del cinema spagnolo fattosi maestro celebrato. La pellicola, trascorso qualche anno dal successo di Tutto su mia madre, segna infatti un inedito punto di equilibrio per il regista, unendo argomenti e stilemi del passato (la famiglia, le donne, la solidarietà femminile, la Spagna profonda) a spunti rivelatisi via via più urgenti. Incisivo è il sottotesto politico del film: nel momento in cui nella nazione si spendevano parole infuocate sulla legge per la memoria storica, promossa dal neoeletto governo Zapatero, le vicende di Raimunda (una strepitosa Penélope Cruz, candidata all’Oscar) e di sua figlia Paula, quelle della madre Irene, della sorella Sole e della vicina Agustina, si trovarono a raccontare, in figura, la transizione del Paese dalla dittatura franchista alla democrazia, fra crimini inconfessati, rimozioni consapevoli e presenze fantasmatiche. Un’ulteriore conferma del valore critico dell’opera di Almodóvar, ben lontano dall’essere soltanto lo spensierato cantore di un’effimera movida, innocente e trasgressiva a un tempo." -
Production design. Vol. 2
In qualunque produzione per il grande schermo o per la televisione - cortometraggio, film o serie tv - , le immagini devono supportare la narrazione, presentando ambientazioni coerenti, accompagnando le svolte della trama e sottolineando le caratteristiche dei personaggi. In altre parole, devono raccontare visivamente la storia, cioè costruire un efficace visual storytelling. L'innovativa opera di Jane Barnwell, di cui questo volume rappresenta il secondo e conclusivo tomo (vedi il Piano dell'opera), descrive il lavoro dello scenografo quale professionista che non si limita a disegnare le scene ma più in generale mette a punto il complessivo design della produzione, studiando e scomponendo la sceneggiatura, concordando il concept visuale con regista e direttore della fotografia nonché sovrintendendo agli altri membri del reparto creativo (direttore artistico, truccatori, costumisti, arredatori, ecc.). Per illustrare l'argomento, l'autrice ricorre all'analisi di cinque categorie specifiche: 1. Spazio; 2. Interno ed esterno: limiti e transizioni; 3. Luce; 4. Colore; 5. Arredamento del set, ed esamina ciascuno di essi con l'ausilio iconografico di fotogrammi, disegni e bozzetti di pre-produzione, istantanee di set e dietro-le-quinte. Le interviste esclusive con scenografi di fama internazionale offrono lo spunto per approfondire accanto alla teoria scenografica anche la pratica quotidiana sui set (location o teatri di posa), con esempi tratti da importanti produzioni come The Legend of Tarzan e Minority Report, ai quali si aggiungono decine di altri titoli esaminati nel corso della trattazione. Ogni capitolo, infine, è concluso da appositi esercizi che accompagnano il lettore attraverso l'intero processo ideativo. Per qualunque appassionato di cinema e per gli studenti, i cineasti, gli scenografi e gli altri ""creativi"""" dell'immagine in movimento. Piano dell'opera: Tomo I: Capitolo 1: Risvolti pratici: il processo scenografico. Capitolo 2: Il tema visivo. Capitolo 3: Lo spazio. Capitolo 4: Interno ed esterno: limiti e transizioni. Tomo II: Capitolo 5: La luce. Capitolo 6: Il colore. Capitolo 7: Arredare il set."" -
La bella confusione
Il regista di successo Massimo Barbiani si avvia alla produzione di un nuovo lungometraggio. Viene firmato il contratto, vengono assunti i primi interpreti e costruiti i set... Ma l'idea per questo film, che all'inizio gli sembrava così chiara, adesso è quasi del tutto svanita. Massimo non sa più cosa voleva fare, e l'ansia lo attanaglia a tal punto che, a seguito di uno svenimento, gli viene prescritto un periodo di riposo presso una località termale. La tregua, però, è di breve durata, poiché la produzione, ormai avviata, lo raggiunge al Grand Hotel della Fonte dove sta alloggiando. E, come se non bastasse, qui arrivano anche la sua formosa amante, poi la sua tenera moglie, e infine la divina Claudia Cardinale, per la quale il cuore di Massimo palpita incessantemente... Tra dilemmi sentimentali e dubbi creativi, il celebre regista è sollecitato da tutte le parti. Gli attori vogliono conoscere il loro ruolo, i decoratori aspettano istruzioni, il produttore risposte... -
Il balletto del nostro tempo. La danza ai tempi di Djagilev
Valerian Svetlov era già un romanziere molto popolare quando, appassionatosi alla danza, cominciò a scriverne nell’ultimo scorcio dell’Ottocento. Entrato in contatto con Sergej Djagilev, ne diventò uno dei più stretti collaboratori prima e durante le Stagioni dei Balletti russi del 1909 e 1911 a Parigi. Di tale esperienza, come di altri importanti capitoli della storia della danza in Russia, legati a Marius Petipa e a Isadora Duncan, lasciò una brillante descrizione in Il balletto del nostro tempo. Il volume, oggi unanimemente considerato uno dei testi di danza più illuminanti del primo Novecento, uscì nel 1911 in lingua russa e l’anno successivo in francese: due edizioni di pregio impreziosite da rare fotografie e dai bozzetti a colori dell’artista Lev Bakst, e diventate nel tempo autentiche rarità bibliografiche. In queste pagine, Svetlov attinge alle sue impressioni di testimone oculare – uno dei pochi ammessi anche dietro le quinte degli spettacoli – e alle recensioni di giornali e riviste francesi dell’epoca per far rivivere una stagione irripetibile della danza e del balletto, così come della musica e della scenografia, e portarne altresì in primo piano gli straordinari protagonisti: coreografi e danzatori come Michail Fokin, Tamara Karsavina, Anna Pavlova, Vaclav Nižinskij, musicisti come Nikolaj Čerepnin e pittori come Lev Bakst, Aleksandr Benois e Nikolaj Rerich. Quella qui proposta è la prima versione italiana dell’opera. Tratta dall’originale russo, essa è preceduta da ampi testi introduttivi, accompagnata da un dettagliato apparato di note esplicative e infine seguita da un’appendice con l’elenco dei balletti citati e la bibliografia della sterminata produzione dell’autore, in ambito letterario e ballettistico. -
L'oro di Klimt
"Il bacio"""" dell'austriaco Gustav Klimt (1862-1918) è diventato il dipinto di tutti i record: il più noto del XX secolo, il più ammirato, il più copiato, il più “mercificato”. Ma cosa sappiamo della sua creazione? E soprattutto, che significato ha voluto dargli il suo straordinario autore? Gustav Klimt – l'inquieto pittore che seduceva compulsivamente le sue modelle, si ribellava all'accademismo dei colleghi e condivideva con l'amico Egon Schiele il gusto per la trasgressione – trovò nell'impiego dell'oro una risposta artistica all'ansia di armonia e trascendenza che lo attanagliava. E a lungo vi incastonò le sue figure, isolandole dal mondo esterno e consegnandole all'armonia metafisica di icone senza tempo. Tra racconto e indagine storica, il romanzo di Alain Vircondelet introduce i lettori alla vita e all'arte di questo monumentale artista, soffermandosi proprio sul “periodo aureo” di cui """"Il bacio"""" (1908) rappresenta l'esito più emozionante ed evocativo." -
I Beatles prima dei Beatles. 1956-1963: dalle origini a «Love me do» e all'esplosione della Beatlemania
Negli anni della loro gloria mondiale, non pochi devono essere stati i momenti in cui i Fab Four volentieri si sarebbero sottratti alla ""persecuzione"""" di occhi e obiettivi puntati continuamente su di loro. Ma c'è stato un periodo, tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta, in cui i neonati Beatles si aggiravano per Liverpool e dintorni desiderosi proprio di essere riconosciuti, intervistati e fotografati, disposti a suonare praticamente ovunque ci fosse del pubblico ad ascoltarli. E quando, alla fine del 1962, fu pubblicato Love Me Do, primo singolo del gruppo e miccia esplosiva di un fenomeno planetario, già avevano alle spalle una consistente gavetta fatta di esibizioni su palchi scalcinati, infruttuose selezioni per show televisivi, tournées traballanti e repentini cambi di formazione. L'argomento di questo libro è dunque proprio il periodo della storia """"beatlesiana"""" che va dal 1956 al 1963. Anni impetuosi ed eroici qui raccontati non solo a parole ma anche con moltissime immagini che restituiscono, nella grana imperfetta delle istantanee, l'atmosfera elettrizzante di quei giorni. Alcuni di questi scatti, tra l'altro, rappresentano una miracolosa sopravvivenza alla distruzione imposta dal manager Brian Epstein, il quale li aveva giudicati troppo informali e disinvolti per l'immagine pubblica dei suoi protetti. Scandite da una dettagliata cronologia che segue i quattro di Liverpool tra prove, concerti e tour, queste pagine ospitano anche un'ampia ed esclusiva documentazione rinvenuta negli archivi della Repubblica Federale di Germania (relativa al turbolento periodo amburghese) e una tra le più ampie bibliografie """"beatlesiane"""" mai realizzate, con oltre 700 titoli. Quando John e Paul si conobbero a Liverpool il 6 luglio 1957, in occasione della festa parrocchiale di St. Peter, nessuno dei due immaginava cosa sarebbe nato dal loro incontro. Questo libro è una cronaca ben documentata di quel """"prima"""". Prima che il mondo fosse per sempre conquistato dal mito dei Beatles."" -
Gli Indiani d'America. Folclore e tradizioni
Dal deserto del Mohave ai Grandi Laghi, fino alle distese artiche dell'isola di Baffin, i rituali e le tradizioni dei Nativi nord-americani non hanno mai perso nulla del loro fascino misterioso, sospeso tra mito e realtà. In questo volume, otto tribù (Crow, Piedi Neri, Menomini, Irochesi, Apache, Mohave, Nootka, Inuit) rivivono nelle loro tradizioni e abitudini di vita attraverso le testimonianze di alcuni importanti antropologi vissuti a cavallo tra XIX e XX secolo - incluso Franz Boas, uno dei padri fondatori dell'antropologia moderna. Prive di qualsivoglia giudizio, commento o altra interpolazione critica, tali testimonianze scaturiscono esclusivamente da quanto quegli studiosi videro e ascoltarono nel corso di più o meno lunghe frequentazioni con le comunità native, e rappresentano dunque, ancora oggi, un documento diretto di eccezionale valore. Guaritori, guerrieri, cacciatori e capiclan sono i protagonisti - insieme alle donne, ai bambini e ai vecchi delle loro tribù - di rituali ancestrali e cerimonie comunitarie, guerre con altri popoli e faide familiari, eventi eccezionali e momenti di vita quotidiana, struggenti storie d'amore e impressionanti resoconti sull'eterna lotta per la sopravvivenza. Racconti che celebrano la diversità e la complessità delle culture native del Nord America, ai quali si accompagna un apparato iconografico di preziose foto d'epoca, dipinti e disegni: tra di essi, i celebri ritratti fotografici di Edward Curtis (autore di oltre 40.000 scatti presso 80 tribù diverse) e le opere di C.M. Russell, l'""artista cowboy"""" che creò circa 2000 dipinti di indiani e paesaggi del West."" -
Il grande libro degli enigmi matematici
Benvenuti nell'antica Grecia, con i suoi matematici, i suoi filosofi e... i suoi enigmi. In questo volume troverete circa 200 rompicapi, indovinelli e giochi a base di numeri, operazioni aritmetiche e figure geometriche che metteranno alla prova le vostre capacità logiche e intuitive. Che vogliate risolverli da soli o in divertenti sfide di gruppo, dovrete calcolare, per esempio, il tempo impiegato da Demitro per scolpire una colonna del Partenone, l'età dei figli di Pitagora, la variazione del peso della Terra dopo la costruzione del labirinto di Dedalo, o semplicemente quante pecore sono rimaste al povero Agapenore dopo l'incursione di un lupo nel suo ovile. Scaldate i neuroni, dunque, e preparatevi alla sfida: chissà che tra di voi non si nasconda un degno avversario di Ulisse, il più astuto degli eroi greci...