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Édith Piaf
Certe vite sono come canzoni: brevi ma intense, vibranti, piene di amore e di amori. Cosi è stata quella della più grande cantante di musica leggera del Novecento, Édith Piaf, che prima per le strade di Parigi e poi sotto i cieli e i riflettori di ogni luogo ha cantato come nessun altro il dolore del mondo e la bellezza della vita, quasi fossero le due facce di un unico fenomeno: l'intensità del sentire. Ora in edizione economica, questo libro non è un saggio sull'arte musicale della Piaf, ma la storia della sua vita: l'infanzia quasi orfana e l'adolescenza ai limiti del codice penale, la maturità appassionata e la vecchiaia precoce, gli amori e le canzoni, le avventure e le disgrazie, le malattie e il coraggio, e al centro di tutto la meravigliosa e tragica storia d'amore con Marcel Cerdan. Pur basandosi su una documentazione ricchissima e aggiornata, dunque esclusivamente su fatti veri, l'autore racconta la vita di Édith con leggerezza e al tempo stesso con passione, con complicità e insieme con disincanto, come una fiaba per adulti che dal frutto amaro del dolore vede sbocciare il fiore della speranza. Certe vite sono come romanzi. -
Raffaella Carrà
Da attrice bambina a nostra signora della tv. La storia di Raffaella Carrà è quella di un ombelico alla bolognese che ha rivoluzionato il costume, di un caschetto d'oro, di un nome d'arte e di un pianerottolo romano su cui si affacciavano anche le case dei suoi ex, Sergio Japino e Gianni Boncompagni, soci e amici inossidabili di un'intera vita. Alla nostra soubrette più internazionale sono bastati tre minuti per diventare famosa nel programma ""Io, Agata e tu"""". «Ho ballato come nessuna aveva mai osato, ho rotto gli schemi, ho inventato lo show. In Rai erano sconvolti e, il giorno dopo, anche mia madre mi ha chiamato per chiedermi se ero veramente io», ricorda la Raf fa nazionale. Che poi, insieme all'indimenticato Boncompagni, ha avviato la stagione dei miniquiz televisivi all'ora di pranzo, diventando la signora dei fagioli e coniando il termine """"aiutino"""". Il suo sogno? «Diventare coreografa come Maurice Béjart, e avere dei figli, ma quando il desiderio di un bimbo è arrivato, il mio corpo non ce l'ha fatta». In edizione economica, un libro che ci fa conoscere la vita pubblica e privata dell'unica vera diva della nostra televisione."" -
Sophia Loren
Uno sguardo magnetico e un corpo sensuale possono far sognare milioni di uomini in tutto il mondo, ma non sarebbero mai bastati a creare la magica alchimia che è alla base del mito ""Sophia Loren"""". Questo libro, proposto ora in edizione economica, indaga la vita e la carriera della splendida attrice soffermandosi non solo su passerelle sfavillanti e celebri set, ma anche sugli aspetti più reconditi - talvolta dolorosi, o conflittuali - della sua lunga esistenza. Dall'infanzia affamata sotto le bombe e le macerie (con il peso ulteriore di un padre assente) a Miss Italia: da Pozzuoli a Los Angeles: dall'amore nascosto e negato per Cary Grant al pilastro affettivo della sua vita Carlo Ponti; dalla maternità finalmente conquistata in Svizzera all'esperienza della reclusione in carcere per una presunta evasione fiscale poi pienamente sconfessata. Una famiglia affiatata, un successo intercontinentale che la vede regina del jet set, ma con il sapore mai dimenticato di una buona pizza napoletana o di un ragù preparato nello stile di nonna Luisa... Tra queste pagine, accanto alla diva Sophia si affaccia la donna Sofia, volitiva e sognatrice, capace di coltivare il desiderio della felicità senza mai rinnegare il ricordo del passato."" -
Roma in guerra. Ediz. a colori
Superbamente addestrato ed equipaggiato, nel suo periodo di massima efficienza l'esercito romano si rivelò una formidabile macchina da guerra, temuta da qualsiasi altro popolo dell'Antichità. Nel corso di secoli di conquiste, lotte per la difesa dei confini e fratricide guerre civili, esso mutò nell'assetto e nella composizione, trasformandosi da compagine di cittadini arruolati all'occorrenza, in un sistema altamente specializzato di soldati a tempo pieno. Fu a loro che la Roma imperiale affidò l'assoggettamento di popoli e territori sempre più lontani, dalla Spagna al Medio Oriente, dalle nebbie delle campagne britanniche alle lande assolate del Nord Africa. Questo volume ci racconta, con il supporto visivo di splendide illustrazioni commentate, come viveva, combatteva e moriva l'esercito romano: braccio armato di una civiltà destinata a dominare - lasciandovi un segno assai duraturo - tutto il mondo allora conosciuto. -
Il cinema di Bernardo Bertolucci
Gratificato da un enorme successo internazionale, il cinema di Bernardo Bertolucci è per molti aspetti inimitabile. Da Prima della rivoluzione (1964) a Io e te (2012) non c'è immagine di un suo film che non sia il frutto di un artificio espressivo, scenografico, luministico, o che si accontenti di riproporre il vecchio equivoco della realtà così com'è senza intervenire, invece, per trasformarla e sublimarla. Quello di Bertolucci è un cinema del ""tutto è possibile"""", dell'altrove e dell'impasse. Un cinema spettacolare e complesso che si mette continuamente alla prova, che guarda la realtà con concupiscenza e meraviglia, come la Terra vista dalla Luna. Dal respiro epico del kolossal al minimalismo del racconto quotidiano, dai canoni del romanzo ottocentesco (Novecento, L'ultimo imperatore) allo scandalo del sesso più trasgressivo (Ultimo tango a Parigi) fino alla misura del teatro da camera (The Dreamers), c'è sempre un legame con la storia del cinema fatta rivivere nel presente. In questa """"infinitudine"""", che lega la vita all'immaginario, c'è forse il suo segreto più prezioso. I film di Bertolucci sono sempre contemporanei, sia quando parlano del fascismo che nasce e muore nella pianura padana (Novecento) o della cupezza degli anni di piombo (La tragedia di un uomo ridicolo), sia quando vivono nel cuore della Cina (L'ultimo imperatore), nel Nepal (Piccolo Buddha), nel Sahara (Il tè nel deserto), oppure in una villa del Chianti-shire (Io ballo da sola) o nelle cantine di un palazzo borghese di Roma (Io e te): sempre instaurano una linea diretta con quello spettatore ideale che «sognando desidera ancora sognare» e in questa onirica euforia prolunga i suoi desideri e, con il cinema, a volte scopre delle verità. A un anno dalla scomparsa di un grande Maestro del cinema, questo libro propone un lungo viaggio in compagnia dei suoi film, dall'opera d'esordio La commare secca (1962) a The Echo Chambers (2018), purtroppo lasciato incompiuto. Tutti i film sono accompagnati da analisi critiche e da brevi interventi dello stesso Bertolucci. A corredo del libro un apparato iconografico ricco di centinaia di foto e fotogrammi scelti dai film in funzione del testo scritto."" -
Tuttofellini
I libri su Fellini sono così tanti che si potrebbero scrivere (c'è chi lo ha fatto) interi libri sui libri su Fellini. Questo TuttoFellini, per semplificare vita e lettura a studiosi, appassionati e semplici curiosi, li sintetizza tutti in uno solo, proponendosi come la pubblicazione più vasta e completa al mondo sul regista italiano per antonomasia e sui suoi film. È al tempo stesso enciclopedia e volume collettaneo, libro di consultazione e di lettura. Comprende un Dizionario enciclopedico con centinaia di voci dedicate ai più svariati temi, personaggi e aspetti della vita e dell'arte del grande regista, oltre che a tutti i suoi film; una vastissima scelta di citazioni di Fellini e su Fellini, nonché di battute e dialoghi dei film; quasi 300 fotogrammi, in gran parte a colori, tratti dalle pellicole; e, in appendice, una serie di corposi materiali aggiuntivi (approfondimenti, ritratti, testimonianze, ricordi). Vi hanno collaborato, con articoli e saggi perlopiù appositamente scritti, circa 40 studiosi italiani e francesi, tra cui anche gli ultimi testimoni diretti dell'arte del regista, amici, collaboratori e coautori (da Gianfranco Angelucci a Dominique Delouche, da Gérald Morin a Moraldo Rossi e Sonia Schoonejans). Doveroso omaggio, nel centenario della nascita, a un maestro che resta ancora oggi, in tutto il mondo, l'icona per eccellenza del secolo d'oro del cinema italiano e del cinema tout court. Prefazione di Michel Ciment. -
Renato Zero
Un grande cantante spesso esprime un pensiero attraverso una nota, uno sguardo e tutti quei segnali che solo un pubblico attento sa cogliere e apprezzare. I segnali che Renato Zero riesce a trasmettere da anni sono evidenti prove della sua capacità di comunicare al di là delle mode e dei bluff a cui spesso il pubblico viene abituato. Questo volume ripercorre un'avventura umana e artistica irripetibile, che ancora oggi cattura e incanta milioni di fan appassionati. ""Zero il folle"""", come non a caso si chiama il trionfale tour 2019, ci viene raccontato qui non solo dalla voce dei due autori, ma anche attraverso le parole che su di lui negli anni hanno detto tanti protagonisti del suo mondo, a partire dagli eterni """"sorcini"""" che lo seguono fin dagli inizi. Il ritratto che ne scaturisce è quello di un artista unico nel suo genere, tanto grandioso sul palco quanto semplice e affabile nella vita quotidiana: quando, al saluto di un fan per la strada, ama ancora rispondere """"Ciao Nì""""."" -
2019. Dopo la caduta di New York di Sergio Martino
1983. Quando la grande stagione dei generi italiani è prossima a chiudersi, l'industria dà un ultimo colpo di coda con il genere post-atomico, imitazione in scala artigianalmente ridotta dei grandi successi commerciali che - da Blade Runner a Guerre stellari, da Interceptor a 1997: Fuga da New York - hanno da poco sbancato i botteghini internazionali. Sergio Martino, esploratore di ogni filone del cinema popolare tricolore, accetta l'improba sfida di narrare e costruire uno scenario popolato da uomini scimmia e cyborg, guerrieri neo-medievali e mangiatori di ratti, nel quale amalgamare astronavi e auto corazzate, cavalli e motociclette. Sfruttando appieno le capacità di un comparto tecnico d'eccezione - dal reparto stuntmen a quello artificieri, fino ai geniali modellini creati dallo scenografo Antonello Geleng - restituisce una Grande Mela insieme primordiale e avveniristica, dando forma al più riuscito esempio del genere. Grazie all'ausilio di documentazioni e fotografie finora inedite e alla collaborazione di coloro che presero parte alla scrittura e alla realizzazione del film, l'autore ricostruisce genesi, lavorazione e destino di 2019. Dopo la caduta di New York, cult imperituro di un cinema che, in Italia, non esiste più. -
Piccoli esperimenti in famiglia. Per scoprire in modo divertente le leggi della fisica e della meteorologia. Nuova ediz.
Ragazzi, vi siete mai meravigliati per un fulmine che saetta nel cielo o per la forma strana di una nuvola? Vi siete mai chiesti da quali fenomeni fisici dipendano il bello o il brutto tempo? Perché nelle rubriche meteo si parli di ""alta"""" o """"bassa pressione""""? L'aria ha un peso? E perché quella calda sale, mentre quella fredda scende? Insomma, se almeno una volta vi siete fatti domande del genere, questo è il libro che fa per voi attraverso tanti esperimenti diversi, il simpatico meteorologo di """"Uno mattina in famiglia"""" e la sua co-autrice vi illustreranno le leggi della fisica che regolano i fenomeni naturali, atmosferici soprattutto, ma non soltanto. Per realizzarli insieme, userete pochi oggetti o sostanze di uso comune, come bottiglie e vasetti di vetro, buste di plastica, palloncini e candele, acqua, olio e bicarbonato di sodio. Ma attenzione: se gli ingredienti sono semplici, il risultato dell'esperimento spesso vi sorprenderà, magari dando un esito opposto a quello che vi sareste aspettati! Pronti allora a partire per questo divertente viaggio alla scoperta della meteorologia e della fisica? A parte le bottiglie e i palloncini, avete già a disposizione l'ingrediente più importante per qualunque esperimento scientifico: la vostra curiosità. Età di lettura: da 9 anni."" -
L' invasione degli ultracorpi di Don Siegel
Fino a qualche tempo fa Santa Mira era la classica smalltown tranquilla, ""normale"""". Ora, malati che improvvisamente guariscono, bambini che dicono che la madre non è la madre, donne che dicono che lo zio non è lo zio. Qualcosa di strano sta accadendo. Il dottor Bennell vuole capire l'origine vera di questi """"disturbi"""". È l'inizio di uno dei grandi incubi della storia del cinema, un capolavoro sulla paranoia collettiva anni '50. Don Siegel firma questo classico della fantascienza aliena e horror, che ha avuto tre remakes, ha influenzato registi e ha terrorizzato spettatori. Il fascino duraturo del film risiede nel piacere proibito che nasce dalla paura profonda di essere sostituiti da una copia di se stessi, insensibile e priva di emozioni. Il terrore dell'Ignoto si somma alle interpretazioni ideologiche, che hanno fatto del film, di volta in volta, un attacco al conformismo borghese o una denuncia dell'egualitarismo comunista. Al fondo, però, sta l'eterna paura di perdere i nostri tratti personali, ciò che ci rende unici e singolari, in un mondo globalizzato e asservito alla tecnologia."" -
Gira il tuo film come Scorsese. Rappresentare sullo schermo storie e personaggi di fortissimo impatto emotivo e spettacolare: le tecniche di ripresa del regista di «Taxi Driver» e altri capolavori
Che metta in scena l'ascesa e la caduta di uno spericolato broker newyorchese (""The Wolf of Wall Street""""), la follia di un tassista reduce dal Vietnam (""""Taxi Driver"""") o la parabola esistenziale di un pugile ruvido e paranoico (""""Toro scatenato""""), il cinema di Martin Scorsese brilla per il virtuosismo con cui il suo autore padroneggia la macchina da presa, alla quale affida la potente narrazione visiva delle sue storie. Questo volume prende le mosse da alcune delle magistrali riprese di cui il cinema scorsesiano abbonda, per esaminare nel dettaglio le posizioni e i movimenti della cinepresa attraverso i quali il grande regista americano enfatizza con le immagini i momenti più intensi dei suoi film. Analizzando quasi fotogramma per fotogramma ognuna delle scene selezionate, spiega i meccanismi psicologici innescati nello spettatore da questa o quella tecnica di ripresa ed enuclea delle regole generali da applicare ai casi simili. Un vero manuale di regia pratica che ciascun cineasta - anche alle prime armi - potrà facilmente testare sul campo per infondere al proprio film la stessa intensità emotiva."" -
Alberto Sordi. La biografia, la carriera artistica, le critiche e le foto di tutti i suoi film
Dal 1938 (sua prima, seppur minima apparizione cinematografica) Alberto Sordi è vissuto e ha agito al centro del cinema italiano. Dopo un momento di popolarità nel 1942 con I tre aquilotti, ritorna per qualche tempo in una condizione di semianonimato, per esplodere poi nei primi anni Cinquanta con Lo sceicco bianco, I vitelloni, Un giorno in Pretura. Da allora, è iniziato un rapporto con gli italiani e con l'Italia che non si è mai più interrotto. E che ha avuto la sua ultima consacrazione in occasione della morte dell'attore, con quella immensa folla di romani addensatasi per vegliare la salma nella notte e per assistere poi a San Giovanni alla cerimonia funebre. Attore in 145 film, regista di se stesso per 17 volte, Sordi ha disegnato una figura che non ha eguali nella storia del nostro cinema. Interpretando umori e sentimenti in apparenza contraddittori, i suoi personaggi sono ora terribilmente autoironici, ora patetici, ora apertamente comici, ora esplicitamente drammatici... Via via che il cinema italiano ribadiva e moltiplicava la sua sostanziale romanità di fondo, Sordi ne diventava un simbolo e un interprete ai massimi livelli. Proposto in numerose edizioni alle quali lo stesso Sordi collaborò con entusiasmo, questo volume rappresenta da quasi quarant'anni il più ampio e approfondito documento della sua sterminata carriera, con i dati, le immagini e le recensioni contemporanee di ogni film. Un resoconto imponente che la Gremese qui ripropone - traendolo dal proprio catalogo storico - nella stessa versione d'epoca, con l'unica aggiunta di un inedito inserto fotografico tratto dai fotogrammi originali dei film. -
Manuale di canto. La tecnica, la pratica, la postura
In questo volume l'autrice impartisce tutti gli insegnamenti essenziali per impostare correttamente la voce, rispondendo alle domande e ai dubbi che assillano ogni principiante: quale postura va assunta? Come si deve respirare? Come è possibile agire in modo volontario sulle corde vocali e come si fa per controllare le cavità di risonanza? In che modo gli stati d'animo possono influire sul canto? Come si devono pronunciare le parole? Come si fa a non sforzare la voce? In un linguaggio comunicativo e sempre chiaro, servendosi di illustrazioni esplicative, l'autrice indica inoltre come raggiungere buone capacità tecniche ed espressive, accompagnando alla trattazione suggerimenti, consigli ed esempi concreti. -
Carla Fracci & Rudolf Nureyev
Cosa raccontano oggi le vite e le esperienze artistiche di due grandi stelle della danza del Novecento? Carla Fracci e Rudolf Nureyev hanno cambiato la percezione della danza e del balletto in Italia e nel mondo. Il loro incontro è stato un evento deflagrante per la scena teatrale italiana, e qui viene rievocato anche attraverso le testimonianze dei protagonisti e della stampa dell'epoca. Le autrici, con due stili diversi e personali, ricostruiscono innanzitutto l'ambiente culturale in cui questo pas de deux è avvenuto partendo dalla scena del balletto nell'Italia del dopoguerra, e ripercorrono poi - insieme alle tappe artistiche del binomio Fracci-Nureyev - le straordinarie carriere individuali delle due étoiles. Per i lettori più giovani, ai quali il libro è espressamente destinato, il racconto rappresenta l'occasione di conoscere la fervente atmosfera di un periodo, tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento, in cui il balletto si rinnova in una rilettura fresca e attuale del repertorio ottocentesco. Fracci e Nureyev hanno sempre ricercato nuovi personaggi da interpretare e hanno esplorato nuove emozioni nell'incontro con giovani coreografi contemporanei, cosa estremamente rara, fino ad allora, tra le stelle del balletto classico. Intorno al loro legame artistico e personale, si muovono e danzano, nei ricordi e nelle testimonianze, gli altri grandi protagonisti della danza di quegli anni: Erik Bruhn, Margot Fonteyn, Aurelio Milloss, Maurice Béjart, Roland Petit, George Balanchine, Martha Graham, Paolo Bortoluzzi, Elisabetta Terabust, Luciana Savignano e tanti altri. -
Un mattino d'inverno
Julie ha trent'anni e insegna letteratura. Dan tiene corsi di sociologia. Lei è francese, solitaria e appassionata. Lui è americano, disinvolto e misterioso. Si conoscono nell'università parigina dove entrambi stanno cominciando la loro carriera di insegnanti. Si innamorano, si sposano, hanno una bambina, Mary. La tranquilla vita familiare procede tra la felicità e i piccoli compromessi di qualunque coppia che si ama. Poi, un giorno, Dan prende l'aereo per andare ad Atlanta, in Georgia: deve fare delle ricerche per il suo lavoro e ne approfitterà per rivedere i suoi dopo tanto tempo. Dopo quel saluto scambiato in tutta fretta all'aeroporto, Dan non dà più alcuna notizia di sé. L'amore diventa l'inferno, e Julie si ritrova a dover fare i conti con un vuoto spaventoso e improvviso, con le domande di una bambina che sta crescendo, con gli sguardi compassionevoli dei colleghi, con l'intimo rimpianto delle parole non dette, dei gesti non compiuti. Per quanto si può vivere con un'assenza? -
L' amore malato
Per sette anni ha creduto che Aurélien ne fosse finalmente uscito. E poi, senza preavviso, una mattina di settembre, l'incubo ha ripreso vita. Aurélien, che pure sostiene di amarla, ha ricominciato a vomitarle addosso insulti con una violenza inaudita, della quale ha reso spettatori anche i due figli. Caduta l'illusione del cambiamento, da quel giorno lei ha preso l'abitudine di annotare le oscenità e le offese che Aurélien le rivolge, per tenerne traccia e insieme provare a disinnescarle, nella patetica speranza che vadano a incrostarsi nelle note dello smartphone invece che nella sua anima. Ma ora, non è più disposta a sopportare tutto questo. Restare? Andarsene? Il 3 gennaio compirà quarant'anni, e nel disperato tentativo di aggrapparsi a qualcosa che le dia la forza necessaria, si impone di prendere una decisione proprio entro quella data. Due settimane per ripercorrere i ricordi, le speranze, la disillusione, nell'imminenza di un Natale che a quell'angoscia aggiunge lo stridore delle inevitabili cerimonie familiari. Con una scrittura nervosa e asciutta che mantiene una distanza quasi documentaria dal racconto - a partire dal ""tu"""" usato per la protagonista in luogo della prima persona singolare -, Amélie Cordonnier mette in scena la storia di un amore devastato. Una di quelle storie di violenza coniugale che distruggono una donna pur senza lasciarle lividi sulla pelle."" -
Mina
È rimasta una protagonista assoluta della ribalta musicale anche da quando, nel 1978, ha scelto di autoesiliarsi dalle apparizioni pubbliche. Ne aveva davvero bisogno, dopo un ventennio passato sotto i riflettori: amata, seguita, idolatrata, ma anche spiata e giudicata dall'Italietta benpensante degli anni Sessanta. Le vicissitudini della sua tormentata vita privata - due figli da due uomini diversi, i gravi lutti di un fratello e di un ex marito entrambi morti sulla strada - hanno a lungo alimentato le chiacchiere di tutto un paese, affiancando i clamorosi successi artistici che la Tigre di Cremona intanto collezionava uno dopo l'altro: non solo su vinile, ma anche in indimenticabili stagioni televisive (ricordate la storica esibizione live con Lucio Battisti a ""Teatro 10"""", nel 1972?). Poi, con la sparizione dalle scene, il Mito si è ridotto all'essenziale: un volto trasfigurato sulla copertina dell'ultimo album e una voce miracolosamente intatta nel tempo, elargita al pubblico con la cadenza regolare di una produzione musicale ampia e versatile. All'alba dei suoi ottant'anni, ecco dunque l'appassionante ritratto della nostra artista più amata di sempre. L'unica che è diventata una star per poi cercare di farlo dimenticare a tutti."" -
Gli ultimi giorni di Gerard Philipe
Parigi, 25 novembre 1959: a soli trentasei anni muore Gérard Philipe, attore di grande talento salito vertiginosamente alla fama con Il diavolo in corpo (1947), il film di Claude Autant-Lara che lo ha consacrato in Francia e nel mondo come il simbolo della tormentata gioventù del dopoguerra. Fino a pochi giorni prima di morire, tenuto all'oscuro della verità da familiari e medici, Gérard ha continuato a studiare le tragedie greche, ha sognato di incarnare Amleto e si è preparato a interpretare sul grande schermo l'Edmond Dantès del Conte di Montecristo. Dall'estate del 1959 che l'attore trascorre nella sua casa di Ramatuelle, in Provenza, Jéróme Garcin ripercorre settimana dopo settimana, giorno dopo giorno, gli ultimi mesi della vita di Gérard Philipe, fino all'inverno parigino che quello stesso anno lo vedrà spegnersi. -
Tutto Truffaut
Approdato alla regia dopo un'intensa e veemente attività di critico svolta dalle pagine dei «Cahiers du Cinéma», nel 1959 Frangois Truffaut realizza il suo primo lungometraggio: 1400 colpi. Quel film apre la strada al movimento della Nouvelle Vague e segna la consacrazione internazionale del suo autore. Tutto Truffaut ripercorre integralmente l'opera del regista attraverso l'originale accostamento di prospettive offerto da due autori di differente nazionalità. Film per film, il francese Jean Collet e l'italiano Oreste De Fornari ricompongono temi e stile dell'opera truffautiana, dalle storie romanzesche di amore e morte (Jules e Jim, Le due inglesi, La signora della porta accanto, Adele H.) ai film noir venati di rosa (La sposa in nero, Finalmente domenica!), dall'omaggio al mestiere del cinema (Effetto notte) al ciclo di ""Antoine Doinel"""", alter ego del regista (I 400 colpi, Baci rubati...). Al commento degli autori fanno da contrappunto non solo i giudizi espressi dalla critica internazionale al momento dell'uscita in sala, ma la voce stessa di Truffaut: le sue parole, selezionate e raccolte dalle tante interviste rilasciate nel corso degli anni, illuminano ogni film della sua luce più autentica, rivelandone ispirazioni e intenzioni d'autore."" -
Claude Chabrol
Il critico francese Patrick Saffar getta uno sguardo retrospettivo alla carriera di un regista che come nessun altro ha saputo vivisezionare le classi sociali - quella borghese in particolare - ora da freddo e caustico entomologo, ora da attento e sensibile osservatore. Dai film serviti da modello per la Nouvelle Vague, lo scandalo di Les Biches e di Violette Nozière - con gli indimenticabili ritratti femminili interpretati da Isabelle Huppert -, ai film tratti dalle opere di G. Simenon e P. Highsmith, questo libro è il mosaico pazientemente composto di un cinema colto ma mai spocchioso, prolifico ma mai qualunquista, a proprio agio nel dramma borghese come nel mélo o nel thriller. Un'opera omnia, dunque, che per ciascuno dei film analizzati offre, insieme a molte immagini, una documentata antologia critica dalla stampa francese, nonché giudizi e commenti dello stesso Chabrol.