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Detti di un maestro di yoga
Considerato uno dei grandi maestri dell'umanità al pari di Socrate e Buddha, Ramakrsna non ha lasciato nessuna opera composta di suo pugno ma, esattamente come loro, ha avuto dei discepoli che hanno trascritto e conservato i suoi discorsi e il suo pensiero. La selezione di detti e parabole che qui presentiamo, tratti dalla raccolta in cinque volumi curata da Swami Saradananda, segretario della Ramakrsna Mission e discepolo di Swami Vivekananda (il più amato tra i figli spirituali del Maestro), è destinata a chi vuole avvicinarsi allo yoga e a chi vuole meditare sulle parole del «Vagabondo di Dio». Lo yogin Ramakrsna proponeva i detti ai suoi discepoli prima della meditazione, mentre le parabole erano raccontate al tramonto, durante la cena con i suoi «ragazzi», in un clima di grande affetto, proprio come in una famiglia. In questi testi il lettore di oggi potrà ascoltare la voce dell'India millenaria e l'essenza della disciplina del Maestro che consiste in pochissime regole valide ancora per tutti, sulle quali svetta il semplice monito che Ramakrsna ripeteva ai suoi discepoli, quasi come un mantra: «Alleviare la miseria degli umili e dei poveri». -
L'intelligenza della fede. Introduzione alla teologia. Nuova ediz.
Questo libro intende offrire (agli studenti, ma non solo) un'introduzione all'universo della teologia, presentando il patrimonio contenutistico, linguistico, storico e speculativo della fede cristiana, e precisando altresì il peculiare profilo di sapere della fede (intellectus fidei). Da qui le tappe del percorso: la vicenda semantica del termine teologia e le principali correnti teologiche che hanno caratterizzato le varie epoche. Poi l'analisi del linguaggio teologico, sempre sospeso tra parola e silenzio, linguaggio letterale e simbolico; infine il rapporto tra teologia e verità: i percorsi filosofico e teologico confluiscono nel Cristo, via, verità e vita. Dal Cristo, in cui sono nascosti i tesori della scienza e della sapienza, la teologia si dirama nelle varie discipline. La teologia è la parola che il pensiero umano dice a Dio e su Dio sulla base della parola che Dio dice nella storia, in modo definitivo in Cristo. Un percorso che permette di riconoscere la verità e la bellezza della sentenza di Walter Benjamin: «O si pensa teologicamente, o non si pensa abbastanza». -
La saggezza del deserto. Detti dei primi eremiti cristiani. Nuova ediz.
Fra i libri che scrisse, «La saggezza del deserto» è uno di quelli che Thomas Merton amò di più, probabilmente perché sperava di passare gli ultimi anni della sua vita da eremita (morì invece improvvisamente nel corso di un incontro tra monaci cristiani e orientali a Bangkok, nel 1968). Il tono personale della scrittura, così come la sua tipica combinazione di devozione e ironia, rivelano quanto profondamente si identificasse con i leggendari autori di questi detti e parabole, quei Padri cristiani del IV secolo che vissero in solitudine e contemplazione nei deserti dell'Egitto, della Palestina, della Persia e dell'Arabia. Quei monaci abbandonarono le città perché erano convinti del carattere strettamente individuale della salvezza, in un mondo che ai loro occhi era come una nave sul punto di affondare. Andarono nel deserto per essere sé stessi e per dimenticare le seduzioni e gli inganni che li allontanavano da questo obiettivo. Condussero una vita di fatiche e di digiuno, di carità e di preghiera. Non cercavano il consenso dei loro contemporanei e neppure volevano sfidarne il dissenso, perché le opinioni degli altri avevano smesso di avere importanza per loro. Distillavano per sé una saggezza pratica e senza pretese, al tempo stesso primitiva e senza età, una saggezza di cui la nostra epoca ha un disperato bisogno. -
Ti dico la verità. Un uomo racconta a suo figlio come è diventato padre
Questa è la storia di Luca e di sua moglie Viviana, entrata in stato vegetativo quando Mattia, il loro figlio, aveva poco più di sei mesi, e morta dopo quattro anni. È la lettera di un padre a suo figlio, la memoria di un percorso di elaborazione, le parole di dolore e speranza che un uomo ferito ha trovato dentro di sé. «Era questo la vita prima, una consequenzialità. Immaginavo cose da fare, facevo delle scelte, il corpo era uno strumento scontato, e amare Viviana era come bere l'acqua. Forse si può vivere solo così, spavaldamente, pensarsi eterni, non pensarsi. Non posso dire che sono migliore ora, sarebbe come una stupida consolazione. Non posso nemmeno dire che sono peggiore, anche se sono più egoista, più severo. Sono soltanto un altro, una trasformazione». La verità aiuta. Più che mai in questa storia, perché dire la verità è stato, per Luca, lo strumento necessario per essere e sentirsi famiglia, con il proprio figlio e una moglie in stato di «veglia non responsiva», come preferisce dire Paola Turroni, per sottolineare la realtà di quegli esseri umani che, pur in condizioni di estrema fragilità, possono aprire e muovere gli occhi, mantenere l'alternanza del ciclo sonno-veglia e mostrare, a chi gli è accanto e non smette di amarli, comportamenti ascrivibili a un parziale stato di coscienza. -
Il profumo dei limoni. Tecnologia e rapporti umani nell'era di Facebook. Nuova ediz.
«Cosa c'entrano i limoni con la tecnologia? Un limone colto dall'albero ha la scorza ruvida. Se la si schiaccia un poco ne esce un olio profumato e d'improvviso la superficie diventa liscia. E poi c'è quel succo asprigno, così buono sulla cotoletta e con le ostriche, nei drink estivi e nel tè caldo! Tatto, olfatto, gusto. Tre dei cinque sensi non possono essere trasmessi attraverso la tecnologia. Tre quinti della realtà, il sessanta per cento. Questo libro è un invito a farci caso». Con una prefazione di Aldo Cazzullo. -
In un batter d'occhi. Una prospettiva sul montaggio cinematografico nell'era digitale
Cercando di svelare un mistero basilare del cinema (perché funzionano gli stacchi?) Walter Murch invita il lettore a una «cavalcata» tra i fondamenti estetici e i problemi pratici del montaggio cinematografico. Lungo la strada, Murch offre il suo punto di vista privilegiato su temi come: la continuità e la discontinuità spazio-temporale nei film, nei sogni e nella vita di tutti i giorni; i criteri per fare uno stacco che funziona; il batter d'occhi come corrispettivo dello stacco nel montaggio dei pensieri e quindi suggerimento emozionale per lo stacco nel montaggio dei film; e molto di più. La seconda sezione del libro, dedicata al montaggio digitale, inedita e scritta da Murch appositamente per l'edizione italiana, analizza in profondità i pro e i contro del montaggio non lineare e racconta l'avventurosa storia della sua personale rivoluzione digitale, dai primi esperimenti di montaggio elettronico con Francis Ford Coppola, con il quale ha vinto l'Oscar per il suono di Apocalypse Now, fino al clamoroso doppio Oscar per il montaggio (digitale) di immagine e suono in II paziente inglese. -
Omero. Il racconto di un mito
L'Iliade e l'Odissea, le più alte creazioni del genio poetico greco, sono un patrimonio storico e narrativo di immenso valore che ha nutrito e continua a nutrire l'immaginario degli uomini. Chi non ricorda le appassionanti vicende e le grandi personalità dell'Iliade? Il litigio tra Achille e Agamennone che ha portato alla morte di Patroclo e alla disperazione di Achille; il colloquio tra Ettore e Andromaca, che porta in braccio il piccolo Astianatte; lo scontro finale tra i due eroi e la spedizione di Priamo nel campo acheo, per riavere la salma di suo figlio. Ma non meno intense sono le emozioni suscitate dalle avventure di Ulisse, quando è alle prese con Polifemo o con le sirene, o quando arriva a Itaca e ritrova il cane Argo e la vecchia nutrice, i primi a riconoscerlo, per poi rivelarsi a Penelope e uccidere i Proci. I personaggi dei due poemi non fanno che «dialogare, combattersi, rivaleggiare, amarsi e odiarsi», insomma esistere, esprimendo la natura umana in tutta la sua complessità. Guidandoci nella lettura di Omero, Enzo Mandruzzato restituisce piena attualità a quel mondo di uomini, Dei ed Eroi che fu per gli antichi mito e racconto sacro: «Idealizzati ma anche estremamente reali, uomini di sempre, in guerra e in pace. Uomini e donne». -
Nell'occhio del fotone. Un luminoso viaggio dal Sole alla coscienza
"Fra tutti i cammini che si possono percorrere, quello lungo il quale ti accompagna questo libro è uno dei più straordinari. Comincia nel cuore di una stella e termina in quel singolarissimo punto dove tu, adesso, stai prestando attenzione, con il tuo cervello, proprio a queste parole, scritte su questa pagina: sì, esatto, il cammino finisce lì, dentro la tua mente, nella tua coscienza. Il viaggio della luce, quello che ti consente di vedere le meraviglie e le miserie del mondo, è uno dei tanti banali miracoli che ti accompagnano per tutta la vita. E un percorso originale e affascinante, che 'Nell'occhio del fotone' ti racconta pagina dopo pagina con linguaggio chiaro e paziente, capace al contempo di rendere limpida la meccanica quantistica e di rispondere alle domande che non hai mai osato fare al tuo medico oculista. Ma ci troverai anche la poesia delle notti d'estate, l'arabesco del volo di una lucciola, la fragranza della menta in un mojito. Nulla di magico: semplicemente Gianni Amerio applica pagina dopo pagina la lezione antica del viandante, capace di stupirsi dei prodigi delle piccole cose e di apprenderne la lezione con la modestia dell'intelligenza. E poi, nei panni del divulgatore, ti svela, con delicatezza e facilità sorprendenti, realtà scientifiche di inattesa complessità. Ti affezionerai a quella piccola particella di luce, ne seguirai le peripezie tra il Sole e i begli occhi di una ragazza, ne comprenderai la natura e gli affascinanti misteri. Scoprirai quanto è complicata l'istintività di uno sguardo, quanto è sottile il confine fra la luce e il pensiero. E alla fine del libro, lette le ultime pagine, lo riporrai con la sensazione di aver davvero compiuto anche tu tutto il viaggio, fino in fondo, e di averlo fatto per una buona causa. Per portare un po' di luce a chi non ce l'ha."""" (Dario Corradino). Postfazione di Gianni Fossati." -
Le filosofie dell'Asia
Attraverso un'esposizione vivace e coinvolgente, Alan Watts ci introduce alle molte e complesse espressioni del pensiero orientale. Nelle conferenze che compongono questo volume, siamo guidati alla scoperta delle principali tradizioni filosofiche e spirituali dell'Asia, e dunque di cosmologie, visioni dell'uomo e contenuti morali radicalmente differenti rispetto ai nostri. Dall'induismo allo Zen, dallo yoga alle diverse forme di buddhismo e al taoismo, Watts ci accompagna in un viaggio all'interno di un universo esotico e affascinante: un viaggio che è anche - e soprattutto - un'occasione per mettere in dubbio ciò che ci sembra ovvio e per ripensare noi stessi, il nostro posto nel mondo e la nostra relazione con gli altri. Questo è del resto il vero obiettivo di tutta l'opera di divulgazione del grande pensatore inglese: aprire la nostra mente, aiutandoci a rompere gli schemi in cui è prigioniera per farci vivere, se non da illuminati, per lo meno più liberi e consapevoli. -
Un cammino di libertà. Un commento alla regola di san Benedetto. Nuova ediz.
Poco prima del 540 san Benedetto redasse il testo di una Regola per la comunità di monaci raccolti intorno a lui nel monastero di Montecassino. Articolata in un prologo e 73 capitoli, è ancora oggi l'elemento fondativo delle comunità benedettine. Il suo valore e la sua efficacia travalicano però l'ambito rigorosamente monastico e infatti essa è ormai frequentemente invocata come una guida valida per i laici, sia nella vita privata che in quella professionale. Proprio la ""Regola"""" è al cuore di questo libro, in cui Dom Guillaume, forte dell'esperienza maturata come monaco e come abate, traduce in un linguaggio semplice e concreto le sue norme antiche e sempre nuove, permettendo anche a noi, uomini e donne del XXI secolo, di apprezzarne la bellezza e l'attualità. Vivere secondo la """"Regola"""", assimilando la sapienza dei monasteri, ci permetterà di trasformare profondamente la nostra vita e di cambiare il modo in cui guardiamo il mondo, gli altri, noi stessi. Essa ci sprona a considerare l'esistenza come un itinerario di fede e un ritorno alla sorgente di tutte le cose, scendendo nel profondo, dove Dio abita, ci abita, e ci attende amorevole e fiducioso. Questo è, almeno per noi contemporanei, il grande paradosso: una """"Regola"""" ci permette di conseguire la vera libertà e la pace di chi ha trovato la verità."" -
La filosofia della barba
Ricordandoci che sin dall'Antichità la barba è stata un simbolo di distinzione virile, Thomas S. Gowing sviluppa una divertente quanto rigorosissima apologia di questa caratteristica del corpo maschile. Vogliamo dubitare della forza, del vigore e del coraggio dei barbuti (prendiamo Abramo Lincoln, per esempio, o tutti i boscaioli canadesi) di contro all'evidente effeminatezza dei rasati? La virilità risiede nei follicoli, e gli uomini moderni non dovrebbero dimenticare che «alle donne per natura piacciono tutte le cose virili» e non possono che rimanere affascinate da «questa deliziosa cascata di riccia bellezza». Risultato di una conferenza che Gowing tenne nel 1854, La filosofia della barba illustra gli innumerevoli motivi per cui è preferibile portarla, tanto estetici quanto fisiologici; ripercorre le fortune e le fogge della barba tra i protagonisti della Storia e descrive lo stretto legame tra barba, personalità e carattere. Letto questo libro, ci convinceremo una volta per tutte a buttar via il nostro rasoio. -
Confessioni di un giovane inglese
Pubblicate quasi contemporaneamente in inglese e in francese, queste Confessioni sono un nostalgico affresco della Londra e soprattutto della Parigi degli anni ʼ70 del XIX secolo. In un flusso torrenziale di ricordi personali, rievocazioni di vicende artistiche e letterarie, annotazioni critiche, George Moore fa turbinare intorno ai tavolini del caffè Nouvelle Athènes e lungo i boulevard parigini, nei salotti londinesi e nei vicoli del West End, una folla di brillanti contemporanei: gli scrittori e i commediografi vittoriani, il mondo del music-hall, i pittori impressionisti e i poeti simbolisti, Degas, Manet (che lo ritrasse due volte), Mallarmé, Villiers de l’Isle-Adam. La penna di Moore offre però ben più che una gustosa aneddotica: è tutta un’epoca culturale che attraverso l’arte, i romanzi, la poesia, rivive in questo libro intriso di un raffinato, ma vitale e quasi frenetico decadentismo. -
Morte di un aviatore
George Furnace, istruttore di volo e asso dell'aviazione britannica, perde la vita in un tragico e misterioso incidente aereo nella campagna inglese. Gli amici e colleghi dell'Aeroclub di Baston sono sconvolti, ma tendono ad accettare l'ipotesi di una disgrazia. Qualcuno, però, non è convinto: si tratta di Edwin Marriot, un vescovo australiano in vacanza, il quale, nonostante sia alle sue prime lezioni di volo, intuisce subito che c'è qualcosa di strano. Possibile che sia stato un incidente? O, come alcuni indizi farebbero pensare, uno spettacolare suicidio? Con l'aiuto del vescovo, il detective Creighton e l'ispettore Bray di Scotland Yard iniziano a indagare sul caso, imbattendosi in una serie sempre più inquietante di enigmi che li porterà a scoprire una vasta e intricata rete criminale. -
La sfida. Un viaggio della fede da Giussani a Ratzinger
È un momento drammatico per il cattolicesimo e per tutto l'Occidente. Il pontificato di Francesco scuote la Chiesa dalle fondamenta, mentre la sua parola viene spesso utilizzata dai nemici storici del cristianesimo per cancellarne ogni traccia dalla vita sociale e politica del pianeta. A ciò si aggiunge la violenza con cui l'islam tenta di accreditarsi come l'unica religione organizzata. La risposta, per i cattolici, non può arrivare che dal riconoscersi come comunità viva attorno a Cristo. Luigi Negri, teologo e vescovo, ripercorre in questo dialogo il cammino della sua esperienza di fede raccontando gli ultimi sessant'anni della società italiana e della Chiesa: in particolare la sua amicizia con don Giussani, l'associazionismo cattolico, il profondo contrasto con i modernisti dell'Università Cattolica, i pontificati di Montini e di Wojtyla, il '68 e il terrorismo. Senza timori reverenziali, con un linguaggio franco e diretto, Negri affronta i grandi temi dell'umanità e dell'esperienza cristiana: la fede, la politica, il senso della presenza della Chiesa nella nostra epoca. -
Sostenibilità, equità, solidarietà. Un manifesto politico e culturale
"Ci stiamo avviando alla fine dell'epoca storica iniziata nella seconda metà del 700 con la Rivoluzione Industriale. La crisi economica continua a far sentire i suoi effetti negativi da quasi un decennio. Nei Paesi industrializzati i livelli della disoccupazione aumentano soprattutto tra i giovani. La corruzione politica invade tutti i gangli del potere in forme sempre più spregiudicate e sempre più spesso impunite. Allo stesso tempo tutti i fattori della crisi ambientale continuano ad aggravarsi, anche perché i partiti non sono in grado di affrontarli. Non hanno un programma politico incardinato sui valori della sostenibilità ambientale, dell'equità estesa alle generazioni future e ai viventi non umani e della solidarietà. A loro interessa soltanto conquistare la maggioranza dei voti per governare nel modo che considerano più rispondente alle esigenze dei propri elettori, disinteressandosi della sostenibilità da cui dipende la continuità della vita sulla Terra. E del resto non si può pensare che un programma politico radicalmente nuovo possa essere gestito costituendo un partito con le stesse caratteristiche di quelli esistenti. Perché, come ricordava qualcuno, non si può mettere vino nuovo in otri vecchi. Il vino nuovo va messo in otri nuovi (Luca 5,37-38)."""" (Maurizio Pattante)" -
Orazio lirico
Fu un grande autore satirico, il modello a cui guardò ogni classicismo, ma a emergere nella raccolta che qui presentiamo è l'Orazio più intimo, privato, l'«Orazio lirico». La lirica fu l'ambizione suprema del poeta, «la sola passione duratura che si concesse», l'unico ideale capace di dare senso alla sua vita. Sul filo della selezione operata, si delinea un percorso esistenziale oltreché poetico: dall'esordio nel mondo letterario, a partire dalla scoperta ad Atene dei poeti greci, alla svolta del 38 quando, grazie all'incontro con Mecenate, si aprì il periodo più fortunato, quello dell'amicizia con Augusto, e quindi della notorietà e della gloria. Un periodo dorato, quest'ultimo, nel quale però Orazio conservò la tendenza a isolarsi e a indugiare sul pensiero del tempo e della morte, i temi che sentì in misura più acuta e persistente. Di testo in testo, di anno in anno, si rivela la personalità vera del poeta, che dissimula solitudine e malinconia dietro il sorriso e la maschera di sobria virilità che siamo abituati a riconoscergli. -
Tre lezioni sulla dignità della vita umana. Nuova ediz.
Che cosa rende ogni essere umano unico e irripetibile? Che cosa gli appartiene così intrinsecamente che niente e nessuno potrà mai strapparglielo? Che cos'è e come può essere definita la dignità di una persona? Esiste una morte ""dignitosa""""? Intorno a queste e ad altre domande sulla vita umana, la modernità appare lontana dalla religione, quando non in aperto dissidio con la sua morale. Eppure, scrive Spaemann, «la dignità non è una qualità biologica dell'uomo. La dignità è il fondamento dell'uomo, spiega l'esistenza di diritti e doveri, della libertà e della responsabilità. La dignità ha in sé qualcosa di trascendente, di sacro, di religioso, perché solo """"rappresentando"""" l'Assoluto l'essere umano possiede ciò che chiamiamo """"dignità""""». Dal """"diritto"""" di morire all'esistenza dell'anima, dal legame dell'amicizia alla dimensione della felicità, dall'amore alla sessualità, Spaemann sottopone la modernità a una critica paziente, stimolante, costruttiva, andando al fondo della ricerca di senso che tocca tutti noi, con un linguaggio di encomiabile limpidezza."" -
Il piano occulto. La setta segreta delle SS e la ricerca della razza ariana
Nel 1935 Heinrich Himmler, uno degli uomini più potenti del regime nazista, fondò l'Ahnenerbe, un istituto di ricerca che aveva lo scopo di identificare le origini remote della «razza» germanica. Dopo aver reclutato una bizzarra schiera di avventurieri, mistici e studiosi rispettabili, e mentre già la guerra incombeva, Himmler progettò e finanziò lunghe e costose missioni in Paesi come l'Iraq, la Finlandia e il Tibet, per riscrivere la storia del genere umano. Il capo delle SS, l'uomo che aveva architettato i campi di sterminio, era infatti convinto che gli archeologi ignorassero da troppo tempo le doti e le gesta di un antico popolo di conquistatori dai capelli biondi e dagli occhi azzurri, gli ariani. Riteneva che gli antenati del popolo tedesco fossero comparsi nelle aride terre dell'Artico e lì si fossero evoluti in un'invincibile razza dominatrice. Ed era fermamente persuaso che nel XX secolo restassero tracce del loro sangue solo in alcune parti del mondo: l'identificazione degli ariani autentici e l'annichilimento di tutti gli altri sarebbero diventate le pietre angolari del Reich millenario. Basandosi su ricerche originali di eccezionale ampiezza, Heather Pringle delinea un ritratto rigoroso e completo dell'Ahnenerbe, ne precisa il ruolo in rapporto all'Olocausto e svela l'identità di quegli scienziati e studiosi tedeschi che permisero che la scienza venisse usata per giustificare le più terribili atrocità. -
Thich Nhat Hahn. La biografia
Nato in Vietnam nel 1926, Thich Nhat Hanh ha vissuto la devastazione del suo Paese a causa dei conflitti che l'hanno martoriato. Monaco dall'età di sedici anni, questo grande maestro zen ha sempre considerato l'azione politica e sociale come inseparabile dalla pratica spirituale. Costretto all'esilio per il suo impegno nonviolento contro la repressione e la guerra, ha diffuso in tutto il mondo il suo insegnamento di pace fondato sulla compassione e sulla «piena consapevolezza». Questa prima dettagliata biografìa del maestro, corredata da un'appendice con documenti originali, rivela tutta la ricchezza e la complessità del suo cammino, dal periodo drammatico della guerra in Vietnam all'amicizia con Martin Luther King, dall'impegno a diffondere il buddhismo zen in Europa e negli Stati Uniti all'attivismo instancabile che lo ha portato a prendere posizione sui grandi problemi del nostro tempo. Un attivismo che non è venuto meno neanche negli ultimi anni, in cui, pur debilitato dalla malattia, Thich Nhat Hanh continua a essere una fonte di ispirazione per migliaia di persone in tutto il mondo. -
Sapienza orientale e cultura occidentale
Nei saggi raccolti in questo volume, dato alle stampe per la prima volta nel 1947, l'autore mette in luce da vari punti di vista gli errori della cultura occidentale dominante che ha anteposto il primato dell'azione al primato della contemplazione, il culto del Nuovo all'attenzione alla Verità, l'idolo dell'alfabetismo coatto alla saggezza delle culture orali. Sottolinea pure gli errori e i guasti della colonizzazione che ha imposto ai popoli extraeuropei i modelli culturali e tecnologici dell'Occidente, sgretolando culture civili armoniche ed equilibrate ed esportando i germi di un disordine morale ed ecologico di cui oggi si sopportano le conseguenze. Il suo background privilegiato – da orientale che ha vissuto e scritto a lungo in Occidente – gli permette di evitare i facili stereotipi e di arrivare a una penetrazione critica di rara profondità. La sua visione dei problemi del mondo moderno è lucidissima e se ci fosse bisogno di dimostrare che c'è ancora bisogno di leggere le sue opere, sarà sufficiente osservare che i mali di cui parlava settant'anni fa sono ancora presenti, immutati e in qualche caso incancreniti. Coomaraswamy propone una cura sempre valida, anzi, forse oggi più necessaria che mai: un ritorno consapevole alla saggezza tradizionale, smarrita dagli occidentali ma ancora viva nel ""suo"""" Oriente induista e buddhista.""