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Pretesti filosofici. Discutere e argomentare nella scuola primaria
La discussione e educazione all’argomentazione sono potenti strategie didattiche che, se opportunamente progettate e condotte, possono supportare l’azione del docente nel raggiungimento di diverse finalità educative, a partire dalla scuola dell’infanzia. È infatti occasione di esercizio di abilità e atteggiamenti socio emotivi, ma anche strumento per l’apprendimento di contenuti e la costruzione di conoscenze, e risulta fondamentale per acquisire e consolidare le competenze trasversali. La discussione è il contesto privilegiato nel quale fare esercizio del pensiero, di ragionamenti a “più voci” e “a voce alta”, dove l’argomentazione, pratica sociale e cognitiva di condivisione e confronto di pensieri ed opinioni, è spinta alla ricerca di un comune accordo. Le esperienze di filosofia con i bambini sono un’occasione eccellente per introdurre un’autentica discussione all’interno della didattica a sostegno di un’educazione al pensiero, oltre che per rinnovare i processi di insegnamento, nella direzione di una più ampia educazione alla cittadinanza. Il volume fornisce ad insegnanti ed educatori convincenti ragioni dell’opportunità e della possibilità dell’educazione all’argomentazione; presenta una ricca serie di buone pratiche ‘d’autore’ per la promozione della discussione filosofica; e criteri e strumenti per facilitare, anche a scuola, produttive attività di educazione al pensiero critico. -
Il movimento pedagogico e scolastico spagnolo del primo Novecento. Lorenzo Luzuriaga e la «Revista de Pedagogía» (1922-1936)
Fra ultimo Ottocento e primo Novecento la Spagna attraversò uno dei periodi più travagliati della sua storia. Nel suo sforzo di comprensione delle cause delle difficoltà e delle contraddizioni palesate dal processo di modernizzazione economica, sociale e politica del Paese, e di definizione degli strumenti che ne avrebbero reso possibile il superamento, l’élite intellettuale più sensibile e avvertita della nazione iberica intuì sin dal principio il ruolo fondamentale che avrebbero potuto giocare, in questo senso, l’educazione e la scuola. Ispirata, in varie guise, dalla filosofia rigenerazionista, nel corso di questa intensa stagione la cultura pedagogica spagnola si inserì nel movimento internazionale dell’attivismo: il volume si sofferma, in particolare, sull’esperienza della Institución Libre de Enseñanza e su alcuni dei suoi esponenti più illustri, sino a Lorenzo Luzuriaga (1889-1959) e alla sua «Revista de Pedagogía» (1922-1936). -
Giocare senza giocattoli. Esperienze, ricerca e sperimentazione per l’attività ludica nell’infanzia
Giocare-senza-giocattoli non è uno slogan né una moda del momento, ma la proposta del recupero del gioco libero e spontaneo dei bambini mediato da non-giocattoli ossia da elementi naturali o oggetti della quotidianità che non sono stati progettati originariamente per giocare. L’esperienza del cestino dei tesori, del gioco euristico, degli adventure playground e della playbox costituiscono alcune delle proposte per la rivalutazione delle attività ludiche che non richiedono l’uso di giocattoli pre-confezionati, prodotti dell’industria specializzata del giocattolo, ma si riferiscono a materiale “povero”, quotidiano e all’esperienza dell’outdoor education. Un aspetto particolare del gioco senza giocattoli è rappresentato dalla mindfulness che viene proposta come attività ludica per favorire l’attenzione selettiva, la concentrazione e il silenzio anche con bambini piccoli. Esperienze e ricerche compiute con educatrici ed insegnanti connotano le proposte presentate per giocare senza giocattoli. -
Per una pedagogia della libertà. Fondamenti teorici e prospettive educative
Un discorso sulla libertà recupera istanze metafisiche ed ontologiche, tensioni e ideali che non restano astratti, poiché si misurano con gli elementi pragmatici ed esperienziali della vita umana. È nella coesistenza e nell’incontro con l’altro, difatti, che ogni uomo vive l’esperienza della libertà, di cui può esplorare possibilità e confini. Ma alla libertà, intesa come principio e valore, anelito e desiderio si educa, per far sì che tutti gli uomini possano proiettarsi nell’avvenire, decifrare il senso del passato, comprendere il presente e gettare nuovi semi per il futuro. -
Pluralità differenze e identità. Verso una pedagogia dei diritti
La pedagogia, insieme ad altre discipline umanistiche, si è distinta nel secolo scorso e nei primi decenni di questo terzo millennio per la lotta a ogni forma di discriminazione e di violenza verso le minoranze, adottando un lessico rigoroso dal quale non si può prescindere per l'affermazione della differenza come valore e diritto esigibile e da riconoscere ad ogni essere umano, ad ogni categoria sociale che rimandi a soggettività minoritarie, siano esse individuali o gruppali. Un gruppo di pedagogisti ha voluto ritrovarsi, discutere assieme e pervenire alla stesura di questo volume, innovativo nell' approccio, nella comune tensione epistemica, e soprattutto nel desiderio di offrire una rigorosa trattazione scientifica ma anche una buona proposta formativa e autoformativa. -
Educazioni mancanti. Una scuola affettuosa capace di futuro
Nel pieno di una trasformazione strutturale della scuola, specchio di quella della società, si offre in questo libro una proposta di visione e di speranza ispirata alla responsabilità etica di tutti i protagonisti del processo di insegnamento-apprendimento. Una proposta che muove dal recupero di alcune educazioni valoriali che riportano al centro la persona, nella sua unicità fatta di ricchezze e fragilità. Emozione, rispetto, lentezza, visione, comprensione, gratuità, ironia, gentilezza, bellezza, sono “educazioni” certamente iscritte nella filigrana delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida dell’ordinamento scolastico; ma anche mancanti poiché si avverte nostalgicamente la necessità di ricentrarle nel discorso pedagogico, di renderle ancor più esplicite e riconoscibili, di dichiararle nell’azione progettuale del curricolo. -
Orientamento e formazione universitaria. In prospettiva inclusiva
Nell’attuale epoca pandemica e post-pandemica la complessità socio-culturale, politica, economica, scientifica, educativa, sanitaria, istituzionale, digitale, filosofica, religiosa, antropologica si riversa, in modo inarrestabile, sui contesti scolastici e universitari chiamati a promuovere il cambiamento e la spinta verso l’innovazione. La necessaria rivisitazione organizzativa e trasformativa, induce l’Università a ripensare la propria offerta formativa in virtù delle continue modificazioni socio-lavorative e della riforma del mercato del lavoro adottando strumenti, come l’orientamento, in grado di accompagnare studenti e studentesse lungo il Progetto di vita. Risulta ormai superata la tradizionale definizione di orientamento come dispositivo adottato nelle scelte scolastiche, universitarie e professionali in linea con le inclinazioni, gli interessi, le attitudini e le risorse della persona. Prefazione di Fabio Bocci. -
Cantico delle creature
Siamo creature uniti da legami invisibili, in grado di formare ""una famiglia universale, una comunione sublime che ci spinge a un rispetto, sacro, amorevole e umile"""". Sono queste le parole di papa Francesco espresse nella sua Laudato si'. Sono queste le parole mediante cui leggere e interpretare il Cantico delle Creature di San Francesco. Un uomo, un Santo che come scrisse San Bonaventura """"contemplava nelle cose belle il Bellissimo e, seguendo le orme impresse nelle creature, inseguiva dovunque il Diletto. Di tutte le cose si faceva una scala per salire ad afferrare Colui che è tutto desiderabile"""". L'atteggiamento di san Francesco di fronte alla natura e alle cose naturali che nasce dalla lettura del Cantico fu così speciale che è sempre stato ammirato e continua ancora a porsi come modello per tutti gli uomini. Non può dirsi che esso sia solo una espressione religiosa o poetica. Nell'atteggiamento del poverello d'Assisi è racchiuso infatti un grande contenuto antropologico, un meraviglioso comportamento esistenziale che lo porta a vivere nel mondo ed a convivere in armonia con le cose, consigliabile a tutti gli uomini soprattutto in un momento quale il nostro in cui """"la terra sembra trasformarsi sempre più in un immenso deposito di immondizia"""". Speciale è il senso educativo che può cogliersi dal Cantico: far prendere atto della natura che distingue l'uomo da tutti gli altri esseri, far comprendere che si è legati a Dio per la ragione e in quanto tale si è parte della sua natura e del suo Creato. Prefazione di Cosimo Costa."" -
Autovalutazione d'istituto e rendicontazione sociale. Due ambiti vitali di ricerca per la qualità del servizio scolastico
La presente opera documenta il lavoro di ricerca interpretativa riguardante l'attività svolta dalle scuole sul versante dell'autovalutazione d'istituto e della rendicontazione sociale. I contenuti intendono offrire una chiave di lettura e un contributo operativo a quanti si trovino coinvolti, da protagonisti e fruitori, nel processo valutativo. Sono presenti, altresì, approfondimenti e delucidazioni su processi e strumenti, ormai obbligatori e vincolanti, utilizzati per la valutazione del macro e del micro sistema scolastico. Le risultanze evidenziano, tra l'altro, che le scuole tendono ad allontanarsi da logiche autoreferenziali, creando un clima collaborativo, di fiducia e di condivisione all'interno della comunità educante. La ricerca dimostra, infine, che le istituzioni scolastiche, pur sussistendo elementi di diversificazione connessi con le aree territoriali di riferimento, tendono a impegnarsi sempre di più sui versanti dell'autovalutazione, della definizione delle azioni di miglioramento e della pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti nell'ottica del miglioramento continuo. -
Fuori dal mio quantico!
Alberto Bottari, per tutti Bebo, è un maestro di scuola primaria di 39 anni. È sposato con la rigorosissima Professoressa Virginia Flatti. Benché sia un ragazzo allegro e solare, si ritrova a vivere una vita che non sente più sua. Effettivamente, poco più che ventenne, ha dovuto rinunciare ai suoi sogni di ricercatore universitario per “il posto fisso” e la relativa sicurezza economica. Nella vicenda raccontata in questo romanzo entrano in scena due persone che lo aiuteranno a stravolgere completamente la sua esistenza. A Pesaro, l'eclettico Professor Petronio Garelli e, a Milano Marittima, Rossano Scarpetti, detto Ross. -
Percorsi inattuali dell'educazione. Suggestioni, idee, proposte
Il volume intende percorrere alcuni sentieri interrotti della riflessione pedagogica, per inoltrarsi in quella regione formativa dell’educazione che chiede di essere illuminata anche nelle sue pieghe più riposte e, spesso, inaccessibili alle odierne logiche scientiste. In un viaggio logico-argomentativo che si dipana tra suggestioni, idee e proposte, emerge la necessità di postulare, non solo sul piano teoretico, un ordo idearum capace di oltrepassare l’ordo rerum, nella convinzione che le cifre dell’educativo siano rintracciabili anche in posture riflessive e pratiche apparentemente inattuali perché segnate dall’essere caparbiamente scomode, sfidanti e controcorrenti. L’inattualità che fa da sfondo al volume costituisce, pertanto, un pre-testo per ragionare intorno ad una possibile grammatica del discorso pedagogico, oltre i paradigmi epistemologici di tipo empirico-sperimentale. Lungo tale direzione euristica convergono i diversi saggi che, prendendo in carico la domanda circa la chiarificazione semantico-concettuale di alcune categorie portanti dell’educazione, giungono a disvelare gli impliciti della riflessione pedagogica su temi e concetti che risultano attuali nella loro inattualità e, specularmente, inattuali nella loro attualità. Presentazione di Francesco Mattei. -
Gina Lagorio e le sue molteplici forme narrative
Nel 2022 si è celebrato il centenario della nascita di Gina Lagorio (18 giugno 1922-17 luglio 2005). Fu scrittrice per bambini e ragazzi, critica letteraria, drammaturga e personalità politica. La sua figura di donna ha veicolato – anche attraverso molte forme di scrittura – valori costitutivi di una formazione umana coerente, sensibile ai diritti dei bambini e alla difesa di spazi reali e immaginari idonei alla loro crescita umana, sociale e civile. La rivista «Pagine Giovani» ha organizzato un Convegno Internazionale (22 novembre 2022) e la relativa pubblicazione degli Atti. Le ricerche di autorevoli personalità del mondo culturale e universitario, hanno presentato e analizzato le varie e molteplici espressioni narrative che hanno contraddistinto la produzione editoriale della Lagorio: dai libri per bambini e ragazzi ai romanzi per adulti, dalla critica letteraria al suo amato poeta Sbarbaro, dagli sceneggiati tratti dalle sue opere alle traduzioni, dall'epistolario di una editor impegnata con passione e competenza presso l'editore Einaudi fino al suo impegno politico, in omaggio e a ricordo della Resistenza. -
Facciamo un contratto educativo. Un modo positivo per cambiare il comportamento di tuo figlio
Le esperienze dei bambini che avranno effetti decisivi sullo sviluppo della loro personalità avvengono inizialmente in casa, dove i bambini trascorrono la maggior parte della loro vita. Sebbene i genitori vogliano il meglio per i loro figli, possono involontariamente promuovere forme di comportamento inappropriate. Infatti, diversi studi hanno dimostrato che la quasi totalità dei problemi comportamentali e di apprendimento dei soggetti in età evolutiva è dovuta al fatto che gli adulti creano, senza volerlo, le condizioni per l'apprendimento di comportamenti inadeguati e questo si verifica o perché non sanno come comportarsi di fronte a questi comportamenti del bambino, oppure sanno cosa fare ma non sono assolutamente in grado di attuarlo. In base a queste considerazioni, sarebbe più corretto non parlare più di ""comportamento problema"""", focalizzando l'attenzione sul bambino, ma di """"contesto problema"""", focalizzando l'attenzione sull'interazione bambino-ambiente che, in primo luogo, causa il problema di comportamento. Un ‘modus operandi', più positivo ed efficace si trova nel libro """"Facciamo un contratto educativo"""", in cui Jill C. Dardig e William L. Heward presentano il contratto educativo (o """"contrattazione delle contingenze"""") per migliorare il comportamento dei bambini a casa e a scuola e descrivono i principi e i punti essenziali per la stesura di un contratto, ne esaminano le basi procedurali, con numerosi esempi, e ne illustrano l'applicazione clinica, educativa e riabilitativa. Presentazione di Catherine Maurice."" -
l'insegnamento della pedagogia di Antonio Labriola all'Università «La Sapienza». Tesi, sommari, programmi, appunti 1893-1901
Il volume ripercorre, sulla scorta dei manoscritti inediti delle lezioni pedagogiche di Antonio Labriola conservati nel ""Fondo Dal Pane"""" della Società Napoletana di Storia Patria, alcuni elementi cardine della concezione educativa sviluppata dal filosofo e pedagogista nei corsi universitari regolarmente tenuti alla """"Sapienza"""" di Roma dal 1873 fino alla morte avvenuta nel 1904. Corsi che suscitarono, stando alle testimonianze di alcuni studenti, entusiasmo e partecipazione, e che contribuirono a fare di Labriola l’""""autentico elemento di punta della facoltà"""" di filosofia e lettere. Si tratta, per lo più, di materiali non direttamente scritti da Labriola, quindi """"di altra mano"""", ma che vennero da lui dettati agli studenti nel corso delle lezioni come sintesi e ricapitolazione degli argomenti trattati nei relativi anni scolastici."" -
Caravaggio ricorso in appello
«Sulle notti brave e i procedimenti giudiziari del periodo romano di Caravaggio sappiamo quasi tutto. Oscure, invece, sono rimaste le vere ragioni che portarono, in breve tempo, alla infamante espulsione di fra Michelangelo Merisi dall'Ordine di Malta. » -
Raccontare per includere: storie che cambiano la storia. Margherita, la Sindrome di Down e la rivoluzione di una ordinaria inclusione. Riflessioni di pedagogia speciale
L'approccio narrativo, utilizzato come ricerca e azione inclusiva, consente di trarre le storie dall'uniformità omologante che nega le differenze che si vogliono invece enfatizzare, specie se caratterizzate dal deficit cognitivo. La storia individuale rappresenta un orizzonte di significato che non vuole essere un modello da replicare ma uno stimolo alla riflessione ed elaborazione intorno alle parti di sé che entrano in risonanza emotiva e cognitiva con l'esperienza che la storia porge. Storie straordinarie nella loro semplicità del quotidiano, ma così potenti da poter influire sulla percezione collettiva della realtà, modificandola. Margherita Campanelli ha conseguito la laurea magistrale in scienze pedagogiche non consentendo alla disabilità di prendere il sopravvento compromettendo il suo vissuto ma ha effettuato scelte che fanno della sua vita un progetto, nella formazione, nel lavoro nell'impegno solidale nel volontariato, per educare al rispetto ed alla valorizzazione della diversità. In questo senso Margherita riveste un ruolo di testimonianza preziosa, sul fronte dei diritti delle persone con disabilità. Prefazione di Gianluca Amatori. Postfazione di Moira Sannipoli. -
FumettIStICA: c'è fisica nei fumetti. Quattro quarti di fisica
Il libro è animato dalle imprese di personaggi legati al mondo della scienza. Il linguaggio stilistico e grafico è quello del fumetto: illustrazioni, testi e dialoghi su (o in) strip, protagonisti riconoscibili e ben caratterizzati. Gli Scienziati; il Prof. Vergatto e l'allievo Tormouse; lo StraFISICO prof. Feynman; l'atomo Sogenio sono gli attori di FumettIStICA: C'è Fisica nei Fumetti! Quattro Quarti di Fisica. Si muovono in ambienti diversi con eleganza e divertente leggerezza. Il contesto è congeniale ai loro orientamenti culturali ed espressivi, sempre in armonia con i dettami della scienza. Età di lettura: da 10 anni. -
Pedagogia critica
Uno degli obiettivi fondamentali della pedagogia critica è la volontà di individuare quei luoghi e quelle prassi in cui l'agenzia sociale viene negata o prodotta. Quando ho iniziato a occuparmene, mi sono reso conto che essa poteva offrire agli educatori alcuni strumenti teorici importanti per sostenere i valori della ragione e della libertà. In quel periodo, insegnavo storia alle scuole superiori. La pedagogia critica, come pratica teorica e politica, è stato lo strumento che mi ha permesso di contrastare la convinzione, allora sempre più diffusa, che la pratica pedagogica non fosse altro che una abilità, una tecnica o un metodo imparziale. Prefazione di Cristiano Casalini. -
La scuola dell'infanzia. Vivaio di relazioni umane
Sfogliando le pagine di questo volume, si acquisisce ancor più consapevolezza che gli strumenti, i materiali, la scansione della giornata educativa, la disposizione della classe, la progettazione delle attività, costituiscono indicazioni fondamentali per operare scelte e riflettere continuamente sui processi evolutivi dei bambini che in questa fascia di età mutano con estrema velocità. Tutto si presenta ben corredato da griglie di analisi, strumenti per l'osservazione e la valutazione, immagini di spazi progettati per rispondere ai bisogni educativi di ciascun bambino. Il manuale, intenzionalmente operativo e pratico, nasce per guidare gli insegnanti della scuola dell'infanzia ad acquisire ed interiorizzare le abilità di gestione del gruppo alunni, di osservazione per progettare attività didattiche, di valutazione dei risultati per migliorare le pratiche educative, tenendo presenti i documenti programmatici vigenti. Il riferimento al sistema scolastico d'oltralpe è frequente ma la validità dell'impostazione metodologica ci ha spinto a proporre la lettura di questo volume anche per i docenti che operano nella scuola italiana. -
Homo numericus. La futura civilizzazione
L'amore? Ora è Tinder! Ufficio? Nel telelavoro! Un nuovo lavoro? Sono gli algoritmi che reclutano! Partiti politici? È su Twitter! Al centro di questo nuovo mondo: Homo Numericus, un essere sopraffatto dalle contraddizioni. Vuole controllare tutto, ma lui stesso è irrazionale e impulsivo, spinto a comportamenti di dipendenza da quegli stessi algoritmi che monitorano i più piccoli dettagli della sua esistenza. Dovremmo disperare? Non necessariamente. Perché, di fronte all'illusione digitale, il reale resiste. In uno degli episodi più rilevanti di un'acclamata serie televisiva britannica, Black Mirror, una giovane donna perde il marito, rimasto ucciso in un incidente stradale, il giorno stesso in cui apprende di aspettare un figlio. Grazie all'intelligenza artificiale che può spulciarne le conversazioni telefoniche, i video e le mail, il suo defunto compagno viene risuscitato digitalmente, in maniera perfetta, con le sue intonazioni, le sue intuizioni, le risposte alle domande che lei si pone…