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Poeti irriverenti
Giovani poeti irriverenti ci invitano a leggere a voce alta i loro versi scritti in rima e libertà. Poeti Irriverenti con cui affrontare le paure, cantare versi per omaggiare i quattro elementi - acqua, terra, aria e fuoco -, per conoscere la città e i luoghi in cui abitiamo, per riflettere sul valore del lavoro e immaginare nuovi lavori per coltiva-re speranze e affrontare con fiducia le emergenze. Poeti Irriverenti, così come Poeti per il Futuro, Poeti DiVersi e PoetiBambini (Anicia Ragazzi), nasce da un concorso di scrittura poetica e rappresenta un invito a condividere la passione per la poesia tra bambine e bambini, tra ragazze e ragazzi, tra scuole, famiglie e insegnanti. Età di lettura: da 7 anni. -
Autismo. Le regole non scritte del comportamento sociale per adolescenti. Con consigli per genitori, educatori ed esperti
Una delle principali difficoltà a cui i bambini affetti da autismo devono far fronte è la comprensione delle regole sociali, il che rende più difficile la comunicazione con le altre persone. Questo libro è stato creato come una guida per l'educazione dei bambini dello spettro autistico, di grado lieve, così come per gli adulti (genitori, insegnanti, specialisti). Affronta il tema dell'apprendimento delle regole sociali ed è diviso in due parti. La prima, contiene illustrazioni ed esempi di comportamenti sociali basati su fatti reali, indirizzati ai bambini autistici di grado lieve, divisi in due gruppi di età (4-7 e 8-12 anni). La seconda parte è rivolta agli adulti e include le spiegazioni degli esempi della prima parte e alcuni suggerimenti per affrontare tali comportamenti. Prefazione di Vagia A. Papageorgiou . -
Verso la scuola a pieno tempo
Il testo, che qui si presenta a distanza di cinquant'anni, mantiene ancora oggi un suo preciso valore storico insieme a un richiamo di metodo tuttora attuale. Il 1972, con la legge sulla scuola a tempo pieno, attivò uno sviluppo democratico dell'istituzione scolastica, che già in quell'anno la scuola di Rosignano Marittimo aveva sperimentato. Il testo che Marchi elaborò su quell'esperienza, con sensibilità di sindaco, di uomo di scuola e di pedagogista, rilegge la condizione sociale del comune e presenta l'impegno della scuola per superare le disuguaglianze, alla luce di una pedagogia dell'emancipazione umana di ciascuno e di una didattica innovativa e sperimentale, accolta dai modelli più alti di ""scuola attiva"""" del Novecento."" -
TFA sostegno. Scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di I e II grado. Nuova ediz.
Il bando sul TFA sostegno c'è. AAA: cercasi insegnanti Specializzati urgentemente. Ma prima di proporvi quanto segue ci siamo chiesti: quanti degli insegnanti di sostegno attuali sono veramente specializzati? Quanti non si considerano, o vengono considerati, di serie B? Quanti riescono a far valere in modo assertivo una contitolarità non solo di diritto, ma anche di fatto? A parole siamo tutti per una scuola inclusiva e candidamente la consideriamo come punto di partenza: invece le immancabili e numerose aule di sostegno, o di recupero, ci sbattono in faccia la realtà di una scuola spesso schizofrenica: tra il dire e il fare c'è di mezzo il fare, o meglio: la capacità di FARE l'insegnante - ripetiamo - Specializzato. Perciò, per una volta tanto l'urgente lascia posto all'importante. Occorre una quantità di questi insegnanti che siano non solo curricolari, ma che abbiano una marcia in più, una mission più impegnativa. Il problema dell'inclusione è un problema essenziale e i problemi essenziali non sono mai frammentari: bisogna che il nuovo insegnante sia in grado di porre il problema dell'inclusione in un contesto - quello scolastico, ma non solo - e il contesto stesso va posto ""sempre più nel contesto planetario"""" (Morin). In altri termini, vorremmo che il libro informasse, ma anche formasse."" -
La scuola che unisce. La diversità non è mai disuguaglianza
L'inclusione scolastica nel nostro Paese, si sostanzia sull'intreccio di cambiamenti normativi e processi culturali a testimonianza della grande sensibilità nell'organizzazione e razionalizzazione dei provvedimenti che ne disciplinano l'attuazione. Il passaggio che ha condotto dall'esclusione all'inserimento dei disabili nella scuola e, in seguito, dall'integrazione all'inclusione scolastica, è avvenuto in anticipo rispetto agli altri Paesi europei. Tutto ciò ha permesso un cammino di maturazione e di riflessione sui concetti, sulle motivazioni e sul da farsi in termini di inclusione. Leggi, note ministeriali, linee guida favoriscono infatti la comprensione del percorso evolutivo degli interventi messi in atto in campo scolastico e sociale per i soggetti con disabilità, con disturbi dell'apprendimento o in condizioni di svantaggio. Prefazione di Annamaria Curatola. -
Una didattica inclusiva e una valutazione inclusiva
Il lavoro, curato dall'Autrice, delinea i principi generali, che si possono rinvenire tanto nell'ordinamento italiano quanto in quello internazionale, circa il percorso che ha consentito di giungere a parlare oggi di inclusione scolastica. Un percorso oltremodo significativo in tema di legislazione scolastica, dove l'attenzione è focalizzata anche sulla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano con la Legge 18/2009, che ha impegnato tutti gli Stati firmatari a prevedere forme di integrazione scolastica nelle classi comuni. L'attuale concezione di disabilità, segnatamente sulla base della citata Convenzione, ha consentito di affermare il ""modello sociale della disabilità"""", secondo cui la stessa è dovuta dall'interazione fra persona e contesto di vita."" -
Ripensare la scuola. Valutare per i tempi lunghi
La ripresa ossessiva di induzioni banali, come sono quelle del senso comune, si pone di fronte ad una improbabile interpretazione dei fenomeni educativi che prescinde dalla considerazione del tempo. Invece, solo recuperando una capacità interpretativa proiettata su tempi lunghi possiamo elaborare modelli che diano ragione della crisi in atto e consentano di intravedere vie d'uscita. E tale crisi ha incominciato a manifestarsi con la contaminazione di elementi propri della cultura dell'educazione con altri assunti dalle attività produttive. Nessuno nega che da queste ultime sia dipesa in massima parte la trasformazione delle condizioni di vita nei paesi industrializzati, ma è anche indubbio che parte della ricchezza prodotta è stata utilizzata per creare un apparato valoriale, una vera e propria ideologia, volto all'assunzione di ruoli egemonici. -
Il dirigente tecnico e le sfide della valutazione. Contesto italiano e prospettive europee. Nuove Linee Guida D.T.. Nuova ediz.
Il rilancio del ruolo del dirigente tecnico con funzioni ispettive, richiamato dal Ministro Patrizio Bianchi e oggetto del recente decreto che ne disciplina le funzioni, non può non tener conto dei nuovi scenari aperti dal Sistema nazionale di valutazione, al quale i dirigenti tecnici sono chiamati a compartecipare. La valutazione delle scuole e del loro personale sono argomenti approfonditi nella seconda parte del libro, la quale può essere letta indipendentemente dalla prima, più centrata sui tradizionali compiti del dirigente tecnico. Nella terza e conclusiva parte si amplia lo sguardo oltre i confini nazionali per illustrare la situazione della valutazione in tre paesi europei emblematici: Francia, Paesi Bassi e Inghilterra che, al pari del nostro, vantano una secolare tradizione ispettiva. Sebbene il testo sia occasionato da una rinnovata attenzione alla funzione ispettiva, esso si rivolge anche a coloro che, addetti ai lavori o meno, sono interessati ad approfondire le problematiche della valutazione delle scuole. -
La competenza mancante. La decostruzione come impulso per rigenerare la didattica dei saperi e accelerare la riforma della scuola
Obiettivo principale di questo volume è mostrare sul piano teorico/pratico come la strategia della decostruzione debba essere introdotta nella scuola come una competenza chiave e un'abilità educativa, sia per i docenti che per gli studenti, per rinnovare l'insegnamento dei saperi disciplinari e accelerare la riforma complessiva della scuola. Articolato in otto capitoli il volume presenta la decostruzione come una competenza essenzialmente trasformativa, un'efficace strategia di cambiamento in una scuola troppo spesso immobile e ripetitiva. Partendo dal padre della decostruzione, il filosofo ebreo e franco-algerino Jacques Derrida, viene presentata velocemente una galleria di esponenti della decostruzione nella pedagogia italiana, come Mariani, Cambi, Erbetta, Erdas, Isidori, Vaccarelli e altri. Il libro mostra inoltre come l'innovazione, il cambiamento e la decostruzione avvenga sia valorizzando lo sguardo di genere, che consente di rielaborare i saperi al femminile, di riscrivere i libri di testo, di ridurre il sessismo linguistico. -
Aldo Visalberghi. Una pedagogia di svolta
L'inizio degli anni Sessanta fu caratterizzato dal confronto sulla riforma della scuola media. Visalberghi fornì un contributo essenziale, ispirato da una matrice psico-pedagogica. Riteneva, infatti, che la riforma offrisse l'occasione per promuovere un nuovo approccio ai problemi dell'educazione. Le sue proposte sono ancor oggi un esempio di ciò che si sarebbe potuto fare e non si è fatto. Negli anni Sessanta, la ricerca pedagogica aveva individuato, nelle critiche al determinismo educativo, grandi possibilità di estensione degli spazi di libertà per l'innovazione didattica, ma ciò richiedeva che fosse rivisto l'impianto delle dimostrazioni educative. Si trattava di passare da modelli nei quali cause ed effetti erano posti in successione lineare a modelli che considerassero cause ed effetti dal punto di vista sia sincronico sia diacronico e che consentissero di analizzare le ragioni dell'insuccesso scolastico. Visalberghi riteneva giusto impegnarsi per una scuola capace di assicurare un'effettiva uguaglianza delle opportunità educative. Premessa di Benedetto Vertecchi. -
Del contratto sociale o Princìpi di diritto politico. Ediz. integrale
«Se si ricerca in che cosa consista esattamente il più grande tra tutti i beni, quello che dovrebbe essere il fine di ogni sistema legislativo, si scoprirà che si riduce a due criteri principali, libertà e uguaglianza: la libertà, perché ogni condizionamento privato priva di altrettanta forza il corpo dello Stato; l'uguaglianza, perché la libertà non può sussistere in sua assenza» (Libro II, cap. XI). Nel 1762, Jean-Jacques Rousseau si esprimeva in questi termini nel ""Contratto sociale"""", per sottolineare con forza i due principi fondamentali che dovrebbero essere alla base delle istituzioni politiche: libertà e uguaglianza. Precorrendo di pochi anni l'ideologia della Rivoluzione francese, Rousseau aveva in mente il contesto europeo. Oggi le sue parole sono ancora valide non solo in Europa, ma nella contrapposizione globale tra paesi ricchi e paesi poveri, tra colonizzati e colonizzatori."" -
Alfabeti della polis. L'educazione come spazio narrativo
L'assunto basilare che anima il presente libro, si esplica all'insegna del riconoscimento di un nesso profondo esistente tra la dimensione del dialogo, della narrazione, della umanizzazione, attraverso il costante richiamo alla necessità di promuovere una prospettiva pedagogico-educativa che individui nell' ""abitare"""" una condizione, una esperienza, una modalità esistenziale e relazionale che guardi allo spazio umano della polis, intesa come dimensione non solo fisica, bensì mentale, spirituale, culturale, in termini di """"cittadinanza del mondo"""", come luogo cruciale ai fini del """"diventare persone"""". Al cuore della riflessione pedagogico-educativa esposta nel nostro lavoro, è possibile individuare un paradigma epistemologico contrassegnato dal richiamo al principio narrativo. La dimensione narrativa come luogo e spazio entro il quale vengono a dispiegarsi i processi di educazione e di formazione della persona del bambino e dell'adolescente, nel fondamentale riconoscimento assegnato al soggetto/persona, quale destinatario di pratiche di umanizzazione e di cura."" -
La scuola serve ancora. «Sta come torre ferma che non crolla giammai la cima per soffiar di vento»
«Questo è un libro sulla scuola. Su una scuola che per essere tale è necessario che sia ""pubblica, democratica, libera, equa, competente, allegra, varia, sempre nuova"""". E allora perché, si chiederà il lettore, comincia la prima parte sull'educazione? La risposta mi è sembrata lapalissiana: se la scuola per assolvere il compito affidatole dalla società deve diffondere l'educazione, deve sapere, necessariamente, cosa sia l'educazione. Questo è quanto credo e che è il filo rosso di tutti i capitoli del libro. Se le cose stanno così - e io penso proprio che stiano così - allora la scuola e l'educazione sono come una medaglia, di cui una faccia è l'educazione, quale entità primaria o la testa, mentre la seconda faccia è la scuola, la quale ha un lavoro molto duro da fare, cioè formare la mente dei ragazzi che la frequentano secondo i princìpi che sono le cariatidi del tempio dell'educazione. E questo lavoro quasi folle lo fa l'insegnante, che si impegna a fare l'intellettuale che """"costruisce"""" la scuola, facendone un'operatrice di cultura per il bene dei suoi allievi e di tutta la comunità»."" -
Le radici pedagogiche della cura. Empatia, vulnerabilità, dolore. Nuova ediz.
Il presente libro intende offrire un'occasione di riflessione critica in merito ad una categoria cruciale della dimensione pedagogico-educativa quale, appunto, la cura. Essa appare radicata in quell'attitudine alla socialitas interumana che connota l'anthropos nella sua stessa ontologia e disposizione primaria verso l'alterità e, al contempo, nella stessa condizione umana, costitutivamente attraversata dalla vulnerabilità, dalla fragilità, dalla malattia. L'esperienza del dolore, in particolare, costituisce una delle situazioni nelle quali le persone sperimentano le possibilità e i limiti della comunicazione interpersonale attraverso il linguaggio, il gesto, il corpo, le emozioni. L'atto della cura pone al centro del proprio esplicarsi l' attitudine empatica da parte di coloro che si prendono cura di qualcun altro, come principio basilare del reciproco riconoscimento. -
Etichette
Manuel, il protagonista del romanzo, è un avvocato di 44 anni. Trascorre una giornata in un parco divertimenti e, steso su un lettino, ripercorre tutta la sua esistenza. In un profondo travaglio interiore, analizza il rapporto con la sua famiglia, soprattutto con l'Avvocato, figura glaciale e impenetrabile. Racconta il grande dissidio interiore ed esistenziale che lo ha tormentato in giovanissima età e che lo attanaglia ancora. Analizza le etichette che hanno condizionato il suo essere da sempre. Scopre però che proprio dalla sua grande fragilità nasce la sua forza e la sua voglia di riuscire. Gemma, Martina e Raffaele sono le figure che comprendono Manuel, lo sostengono e lo aiutano ad andare avanti. Più volte Gemma gli ripete ""Bambino mio, non piangere! Purtroppo, l'Avvocato è un po' brusco, ma ti vuole bene. Cerca di fare come ti dice, poi, quando sarai grande, farai ciò che vuoi lontano da qui!"""". Nella storia escono invece perdenti e fallaci le classiche figure di accudimento."" -
Scarabocchi in fuga. Barbara maestra in azione. Vol. 1
Barbara non è una maestra come le altre e le sue avventure scolastiche trovano spazio in una saga tutta dedicata ai bambini. Come Indiana Jones, a caccia di situazioni rocambolesche e misfatti, diventa una vera e propria eroina, che, con il suo aiutante Ody (un furetto), parte a bordo di un sidecar ogni volta che le arrivano richieste di aiuto da parte di un insegnante, un preside o un genitore, che si trovano in situazioni difficili e che hanno bisogno di una soluzione diversa dagli schemi. In ogni storia c'è un nemico diverso da affrontare: ognuno rappresenta una figura scontenta del sistema scolastico corrente che, alla fine del confronto, quasi una sorta di battaglia, cambia idea e adotta i consigli della Maestra. In ogni caso, una volta sconfitto, ogni villain evolve nel suo modo di pensare: ""Non è il rifiuto della scuola, ma una nuova visione della scuola che insegna alla vita"""". Dietro a tutti i nemici si cela un """"boss finale"""", che ha lo scopo di abbattere il sistema scolastico corrente per istituirne uno nuovo tutto suo. Inizialmente questo personaggio è avvolto da un alone di mistero che viene rivelato gradualmente, capitolo dopo capitolo. Età di lettura: da 7 anni."" -
Management delle comunità scolastiche
Il management scolastico di comunità richiede una nuova lettura e interpretazione del mondo della scuola e dell'organizzazione scolastica sia per puntare l'attenzione sui livelli di complessità che agiscono al suo interno sia per leggere le realtà scolastiche in una prospettiva di relazione con le reti esterne e con le istituzioni territoriali. Il presente lavoro focalizza le attenzioni sulle leve motivazionali, generative e trasformative, idonee nel costruire una comunità educativa e formativa che si manifesta nel pieno dell'attività manageriale, posta in essere, da un lato, dal leader educativo, e dall'altro, dagli operatori, dai loro comportamenti organizzativi che ne determineranno l'evoluzione sistemica. -
Saggio sull'armonia. Tra musica, letteratura e formazione umana
L'essere umano percepisce il sentimento della propria interiore armonia? E in cosa consiste quest'ultima? Di natura interdisciplinare, il volume di Francesca Marcone, ""Saggio sull'armonia"""", s'impegna nel rispondere a tali domande indagando il concetto di armonia, come emerge dal pensiero occidentale, attraverso tre ambiti di ricerca: musicologico, letterario e pedagogico. Lo studio espone, nella Parte Prima, i temi preminenti da cui muove: quello filosofico-musicale connesso con l'armonia delle sfere e quello relativo alla storia del concetto di armonia musicale. Con la Parte Seconda, questi vengono sviluppati attraverso la riflessione di alcuni tra gli autori più rappresentativi della letteratura europea. La Parte Terza li riprende dalla prospettiva unitaria della Pedagogia, considerandoli in rapporto alla formazione, all'educazione e alla cultura dell'uomo occidentale."" -
Il sistema disciplinare nelle magistrature speciali. Normativa, giurisprudenza, dottrina, regolamenti interni
Lo studio opera una compiuta ricostruzione dei regimi disciplinari, sostanziali e procedurali, della Magistratura amministrativa e di quella contabile alla luce dei principi portanti del diritto disciplinare, dello scarno referente legislativo, dei predetti deliberati dei Consigli di Presidenza, della rara giurisprudenza intervenuta e dei pochi contributi dottrinali in materia. Con visione sistemica, rigore scientifico, linguaggio chiaro e ricche esemplificazioni, lo studio tratteggia l'attuale assetto sanzionatorio nelle magistrature speciali ed evidenzia carenze e punti problematici, offrendo spunti correttivi e migliorativi per il legislatore sulla complessa materia, anche in vista di una sempre più dibattuta creazione di un unitario organo disciplinare intermagistratuale, ovvero l'Alta Corte disciplinare. Presentazione di Filippo Patroni Griffi. -
Christine de Pizan. Cuore e libri: un percorso educativo
Christine De Pizan fu donna di primati. Ella fu la prima a vivere della sua scrittura, fu la prima che nel tardo medioevo riuscì a creare un laboratorio professionale quindi ad affermarsi come autorevole voce alla corte di Carlo V di Francia. Italiana di nascita, cresciuta alla corte di Parigi, ha intessuto relazioni internazionali con i reali del tempo. I suoi lavori, dedicati all'educazione delle donne, allo sviluppo morale del figlio, alla promozione della pace, diventano oggi opere attuali. E non a caso dall'attualità di Christine de Pizan nasce questo volumetto. Le sue parole fanno ricordare alle donne, ma anche agli uomini, che nonostante il trascorrere dei secoli, la parola di una donna, e insieme di una mamma, può e deve essere ""ascoltata"""". Grazie al lavoro laboratoriale, svolto con gli studenti del corso di Pedagogia delle risorse umane e delle organizzazioni dell'Università di """"Roma Tre"""", il testo non si limita a tracciare solo i percorsi intellettuali di Christine. Attraverso alcuni learning tool, infatti, si esce dall'aridità del teorico per entrare in una riflessione pratica volta a far riflettere sul pensiero di Christine De Pizan oltre che sul valore creativo di ciascuno di noi. È questo un libro rivolto a tutti. A tutti coloro che amano i libri, a tutti coloro che si riconoscono nella parola feconda di una donna.""