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Le quattro stagioni al ritmo di TumPa. Ediz. a colori
“Le quattro stagioni a ritmo di Tumpa” è un testo da leggere “con” i bambini e non semplicemente per i bambini, sono loro i veri protagonisti del viaggio, che è descritto attraverso un testo che si fa canzone, suono onomatopeico, gioco ritmico, voce donata agli elementi naturali e agli animali peculiari di ciascun periodo dell’anno. “Tum” e “Pa” sono i due personaggi che accompagnano il “lettore” e che diventano mediatori delle scoperte e degli apprendimenti. Prima di entrare in ogni stagione il bambino ha già nella sua mente le “domande” ed è pronto a cercare le risposte, a comunicare il suo punto di vista sulla sua rappresentazione del mondo, dei propri desideri e sentimenti. Durante il percorso di lettura/ascolto/azione si ritrova in uno spazio in cui il reale e l’immaginato si intrecciano per sperimentare ed emozionarsi. Ogni stagione è un gioco, un rituale, uno scambio in cui costruire significati condivisi attraverso un impegno cognitivo, affettivo e sociale. Età di lettura: da 4 anni. -
Ogni storia ha un senso. Ediz. a colori
Stella, Emi e Riccardo sono tre ragazzini amici per la pelle che vanno alla scoperta del mondo attraverso la magia dei cinque sensi. Seguiamoli in cinque avventure distinte - una per senso - che sono altrettanti inviti a prendere coscienza della vista, dell'olfatto, dell'udito, del gusto e del tatto. Età di lettura: da 8 anni. -
La piccola locomotiva che pensava di potercela fare. Ediz. a colori
La Piccola Locomotiva Blu è una storia per bambine e bambini che viene da lontano: fu pubblicata la prima volta negli Stati Uniti d'America nel 1930, in un momento storico in cui il Paese aveva appena attraversato ""il grande crollo"""" finanziario. Si narrano le mirabolanti imprese di una piccola locomotiva per infondere parole di speranza e rivolgere un invito a non fermarsi di fronte alle difficoltà della vita, bensì ad osare, ad avere coraggio. Età di lettura: da 3 anni."" -
Flipped language teaching. Lingua, comunicazione, apprendimento
Il volume intende offrire un contributo alla ricerca glottodidattica a partire dalle problematiche connesse all'insegnamento/apprendimento delle Lingue Straniere a scuola. Da una disanima del contesto culturale e normativo di riferimento, dalla necessità di trovare una rispondenza tra gli obiettivi linguistici definiti dalle politiche nazionali e le raccomandazioni europee in materia di educazione linguistica, dalla definizione del concetto di 'competenza linguistica' così come delineata dal CEFR, si articola una proposta operativa incentrata sulla metodologia del Flipped teaching finalizzata a promuovere l'uso e la veicolazione della LS, attraverso precise linee di progettazione glottodidattica. Vengono dettagliate tutte le fasi di lavoro necessarie alla strutturazione di un percorso didattico in grado di facilitare l'insegnante a gestire lezioni di lingua interattive, percorribili con efficacia, attraverso il ricorso alle Tic. Il volume si configura, pertanto, come riflessione teorica e operativa sulla necessità/opportunità di vedere la classe di lingua, più di ogni altra, come l'ambiente di apprendimento idoneo all'insegnamento mediato dalle tecnologie. -
L' evoluzione del sistema scuola. Piccole e grandi rivoluzioni
Il testo nasce da una lunga collaborazione tra le autrici nei corsi di formazione e nei TFA, dalla raccolta dei bisogni dei docenti e delle famiglie, da esperienze vissute anche durante questo periodo di disorientamento e ricostruzione delle scuole: offrendo una guida nell'intricato bosco nella normativa e di prassi innovative. L'opera affronta i punti nodali di un autentico processo di inclusione scolastica: si individuano i principali soggetti e si focalizzano i loro compiti e le modalità per raggiungere gli obiettivi coerentemente fissati dal gruppo docente e dalla comunità scolastica nella sua totalità. È uno strumento agile, scritto in un linguaggio accessibile anche ai genitori che sono spesso la componente meno preparata alla comprensione di un linguaggio ""tecnico"""" e si sentono quindi in difficoltà ad intervenire nei momenti di discussione con la componente docente. Tocca e stimola la riflessione sui valori e sulle modalità migliori del """"fare scuola"""" a volte con la leggerezza di una sottile ironia che permette di affrontare il cuore dei problemi. La brevità unita alla chiarezza e all'essenzialità dei temi trattati si unisce all'approfondimento di ciascuna tematica. Prefazione di Marco Mazzeo. Introduzione di Daniel Aletti."" -
Hans-Georg Gadamer. Per una ermeneusi della formazione umana
A vent’anni dalla morte di Hans-Georg Gadamer, il libro ripercorre l’itinerario biografico del filosofo che ha attraversato la storia dell’intero Novecento, in Germania e in Europa. Soffermandosi sull’architettonica complessiva del pensiero ermeneutico di Gadamer, il problema dell’interpretazione viene assunto nel rapporto con la tradizione filosofica che dal mondo greco giunge sino alla riflessione di Heidegger, rivelando poi un nesso costitutivo coi grandi umanesimi della storia occidentale. L’impegno teoretico e filologico di Gadamer, nel legittimare l’essenza filosofica dell’interpretare posta quale riferimento del conoscere nelle scienze dello spirito, prefigura altresì la fondazione umanistica dell’ermeneutica. Considerata nel suo ordine discorsivo e nelle sue logiche categoriali, l’ermeneutica gadameriana si mostra anche quale sapere sull’uomo e sulla sua Bildung: la formazione interiore dell’uomo che il Neoumanesimo tedesco dell’Età di Goethe aveva còlto come elemento denotativo dell’umanità di ciascun essere umano. In tal senso, l’ermeneutica delineata da Gadamer – qui esaminata nella sua costituzione estetica, storica e linguistica – palesa la propria cifra pedagogica autentica e schiude l’orizzonte della riflessione interpretativa alle possibilità di una ermeneusi della formazione umana. -
La leadership educativa situata. Conoscere il contesto e cooperare
La leadership educativa diffusa è essenzialmente democratica e situata, ovvero si basa su una concezione cooperativa e solidale, aperta e universale, che presuppone il riconoscimento dell'altro e delle altre specie, nei confronti dei quali cerca di sviluppare relazioni ugualitarie e non gerarchiche sia nei contesti reali, sia in quelli ibridi, virtuali o simulati. L'esercizio della leadership educativa diffusa è dunque una pratica democratica e situata, generativa di comportamenti cooperativi e partecipativi, che richiede disponibilità di tempo, dedizione, capacità di ascolto, di negoziazione, di progettazione e ri-progettazione, di assunzione di decisioni individuali e collettive adeguate al contesto e alle sfide da affrontare. L'autore considera l'esercizio della leadership educativa situata e la conoscenza del contesto, come pratiche sistematiche di consapevolezza, che attribuiscono valore alle persone, ai contesti e ai territori ed aiutano ad affrontare le situazioni di incertezza e quelle emergenziali attraverso la cooperazione resiliente, nel rispetto della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Introduzione di Giovanni Moretti. -
Per un'epistemologia dell'educazione teatrale. Teatro e adolescenza
La situazione emergenziale determinata dalla diffusione del Covid-19 ha rimesso in campo con maggiore forza alcune questioni pedagogiche, sia in ambito teorico sia in quello relativo alle pratiche educative. Concorrere alla costruzione di un'epistemologia dell'educazione teatrale oggi significa ripartire dall'esperienza del confinamento e apprenderne la dura lezione ma anche accoglierne gli spiragli di possibile progettazione. La pandemia, con la distanza imposta ai corpi e l'esclusione degli stessi dal comune ambiente scolastico, oltre a determinare dei veri e propri danni nella percezione del sé e nella costruzione dell'identità in età adolescenziale, ha mostrato con evidenza quanto sia centrale la presenza corporea nella relazione educativa. È proprio quest'ultimo aspetto, ovvero la valorizzazione della corporeità, a far nascere una riflessione su come si possano intrecciare in maniera proficua alcune attività teatrali alle pratiche educative, non solo per il tempo presente, ma per il futuro. -
Disabilità intellettiva adulta & farm community
Oggi si parla tanto di inclusione, di tutti e, specialmente, delle persone con disabilità intellettiva. Occorre anzitutto definire cos'è l'inclusione, quindi come è possibile attuarla e dove. La Farm Community (Comunità Agricola) e Community Farm (Fattoria Comunitaria) può essere ambiente inclusivo? Sempre o quali devono essere le condizioni? In particolare, nella pandemia, può offrire un apporto straordinario a mantenere concretamente l'inclusione? Si tratta di un ambiente terapeutico o educativo? È un'esperienza nuova, innovativa, emergente o c'è chi già da molto tempo ha compreso il valore della proposta di una vita e relative attività all'aria aperta in un ambiente agricolo? Questo libro dà risposte a queste domande. Non si tratta solo di riflessioni teoriche, ma centrale è una ricerca svolta in servizi residenziali alla persona con disabilità intellettiva, che permette di comprendere una proposta comunitaria eccezionale e proficua per tutti. Emerge il valore della Farm Community come ambiente per una sostanziale vita bella e serena delle persone con disabilità intellettiva, attraverso una dinamica progettualità accogliente e comunitaria, un accompagnamento valorialmente e affettivamente significativo finalizzato alla dinamica promozione integrale della persona, in ogni condizione ed età della vita, personalizzando, valorizzando e promovendo il potenziale della persona. Il valore di questa ricerca è evidente: permette di comprendere la Farm Community e sua proposta educativa per l'inclusione. L'inclusione non è una meta, ma un processo permanente connesso alla progettualità di vita personale e comunitaria. -
Scoprendo la moda
Questo libro è rivolto principalmente a docenti che sono alla ricerca di informazioni utili per la progettazione di lezioni e laboratori formativi nell'ambito della moda. Vuole inoltre rappresentare un'utile risorsa conoscitiva per gli studenti che stanno iniziando un percorso di studio nel medesimo settore. Sono presentate 11 città internazionali e loro curiosità legate al mondo fashion sia di oggi che del passato. Stilisti, luoghi iconici, scuole specializzate, gallerie commerciali e altri dettagli che rendono interessante il passaggio da una tappa all'altra. Ogni ""visita"""" è arricchita dalla descrizione di una professione della moda per conoscere meglio cosa c'è prima e dopo una sfilata, quando le luci della passerella ancora non sono accese o sono state appena spente. Grazie a più di 30 esercizi è possibile approfondire gli argomenti con proposte di attività da svolgere singolarmente e in gruppo."" -
L' ultima àncora. Cinque favole di vita quotidiana e Tre cronache sulla «bomba»
Questo libro stava per nascere come una raccolta di favole in versi e basta. Favole, cioè racconti d'immaginazione, con al centro un argomento che all'autore sta molto a cuore: il tempo. Anzi, il tempo e i tempi, tanto è vero che l'ultima favola si intitola Il presente, il passato e il futuro. Ma, a un certo punto, è arrivata la guerra. Qualcuno, dopo decenni, ha ricominciato a parlare concretamente di ""bomba"""", di quella """"bomba"""": sul tempo e sui tempi le favole non sono bastate più; ormai si trattava di cronaca. È nata così la seconda parte del libro, nella quale l'autore si dichiara pessimista."" -
La revisione internazionale dei testi scolastici di storia tra le due guerre mondiali. I casi italiano e norvegese
Che ruolo ha avuto la didattica della storia nella costruzione dei pregiudizi che hanno generato inimicizia tra i popoli e causato la deflagrazione della Prima guerra mondiale? È possibile che la selezione degli argomenti e il modo in cui venivano presentati, specialmente nelle scuole elementari, ne fossero responsabili? Negli anni del primo dopoguerra, caratterizzati dallo sviluppo internazionale della scolarizzazione elementare, la didattica della storia sembrava particolarmente cruciale per la determinazione degli orientamenti delle generazioni a venire. Per questo motivo, i libri di storia furono oggetto di analisi e di critica più di altri testi scolastici. L'argomento fu oggetto di numerosi congressi internazionali in cui intellettuali di tutto il mondo si interrogarono e dibatterono sulla necessità di modificare i manuali scolastici, presentando una notevole varietà di teorie e di proposte, di cui abbiamo provato a proporre le principali. -
Valutare negli ambienti digitali. Idee e pratiche possibili di valutazione a partire dalla rilettura dell'OM 172/2020
Questo testo affronta un tema - quello della valutazione negli ambienti digitali - che è contemporaneamente di grande attualità e insieme quasi invisibile. Di grande attualità, perché la questione di come sia possibile valutare anche a distanza è passata da tema di ricerca specialistica a esigenza quotidiana, a causa del prolungarsi della pandemia COVID-19 e del ricorso a strumenti di didattica a distanza. Invisibile, perché in pratica si è cercato di replicare a distanza quello che si faceva in presenza, con risultati dubbi e pochi vantaggi concreti, senza nemmeno tentare di interrogarsi sulla possibilità di vie alternative. La domanda di fondo del testo è la seguente: è possibile (e utile) pensare una valutazione negli ambienti educativi digitali ispirandosi alla ""nuova valutazione"""" della scuola primaria?"" -
Fili di seta. Tante «storie» una storia
L'intreccio fra invenzione e fatti reali, tra immaginazione e pensiero riflessivo vuol essere la cifra di queste ""storie"""", scritte con mano leggera, per divertimento ma anche per obbligo verso la vita. I momenti salienti di una esistenza, le esperienze infantili, i primi innamoramenti, lo studio, il lavoro, l'impegno politico, l'amore verso il proprio paese, il distacco disilluso della vecchiaia, la vicinanza con la morte, sono trasformati in racconti di fantasia attraverso la lente doppiamente distorcente del tempo e dello spazio che non rispetta e confonde il prima e il dopo, il qui e l'altrove. Spetta al lettore trovare i fili la trama e l'ordito che fanno di tante """"storie"""" una storia."" -
L' epoca dell'inaudito. Tradizioni e sperimentazioni nella musica occidentale del primo Novecento
Il libro, nel proporre una raccolta di saggi realizzati da studiosi di diversa formazione e provenienza, presenta alcuni aspetti innovativi rispetto alle tradizionali storie della musica colta. Il progetto editoriale, infatti, si colloca all'interno di una storia degli stili che pone il testo musicale come soggetto principale della trattazione. Di conseguenza, nella presentazione dei linguaggi del primo Novecento viene limitato l'approccio squisitamente storico, di solito legato alle vicende biografiche e all'esposizione complessiva della produzione dei diversi compositori, privilegiando la descrizione delle caratteristiche e dello sviluppo dei diversi stili musicali. Ciò viene realizzato fornendo alcune chiavi di lettura specifiche, dedotte e sviluppate dalla più recente letteratura musicologica, ma anche presentando alcune opere considerate significative dell'epoca e puntualizzando l'attenzione sulle tecniche e sulle scelte del singolo compositore. In tal senso, oltre a individuare correnti e scuole, i lavori proposti in questo volume spesso si concentrano su esempi specifici, scelti tra quelli più rappresentativi, che il lettore può approfondire. -
Bambini e bambine in fuga dalla guerra. L’accoglienza scolastica tra Pedagogia dell’emergenza e intercultura
Nei primi mesi del 2022 l'accoglienza nelle scuole di minori provenienti dall'Ucraina si è posta come una vera e propria emergenza educativa che insegnanti ed educatori si sono trovati ad affrontare facendo tesoro dell'esperienza già maturata nell'integrazione dei migranti. Questo volume, tra pedagogia interculturale, pedagogia dell'emergenza e della relazione d'aiuto, intende offrire non solo strumenti per sviluppare pratiche di accoglienza per tutti i bambini e tutte le bambine in fuga dalla guerra, ma anche spunti di riflessione, valori e orizzonti per nutrire nuovi slanci e costruire inedite prospettive di futuro. -
Il sogno di Giacomo. Leopardi e la scuola
«Ho pensato moltissimo se fare un lavoro su Leopardi. Un mostro sacro di tal fatta mi metteva veramente paura, paura di non riuscire ad addomesticarlo e a farlo mio. Più che lo rileggevo mi rendevo sempre più conto della sua polivalenza geniale a prescindere da chi scioccamente attribuisce le sue idee alla sua malformazione fisica. Certo era un genio, studiato da tutte le parti con mezzi che avevo paura di non avere e poi a che pro'? per dire quello che hanno già detto altri meglio di me, visto che io non sono un leopardista, ma solo un ricercatore nel settore dell'educazione. Io volevo portarlo nel mio campo. Stavo per dare forfait quando, avendo raccolto libri vecchi e nuovi su Leopardi, mi capita di riconoscerne uno già letto, un testo di Walter Binni, mio professore di letteratura italiana a Firenze. Il libro era intitolato ""La nuova poetica leopardiana"""" edito a Roma nel 1947 e io mi ero trovato l'edizione del 1978. L'aureo libro mi ha dato la spinta per scrivere questo saggio che parla di scuola e di educazione, convinto che fossero già in mente di Giacomo prima ancora che sognasse il suo progetto. Giacomo aveva il sogno perché una parte di esso era già nella sua testa, era ciò che più gli importava: fare una scuola, che mai nessuno, in quel secolo """"superbo e sciocco"""", avrebbe mai saputo fare. Lui sì. Ne era sicuro! Sapeva con certezza di ricordare il sogno, così come era certo di tenerlo segreto. Ero molto contento di aver portato Giacomo nel mio campo, un giocatore che giocava senza pallone e che sapeva bene cosa fare. Su queste certezze ho cominciato a leggere e a scrivere, prendendo come fonte lo """"Zibaldone"""", le """"Operette morali"""" e le liriche dell'ultimo Leopardi. Quanto ho scritto è, come per ogni saggio, una scommessa. Io spero di averla vinta, almeno in parte, e di aver fatto un omaggio al grande Giacomo, che, nel settore degli studi, desiderava forse di più. Auguro ai venticinque lettori che affronteranno questo saggio, di trovarlo il più gradevole e funzionale possibile per capire al meglio il mondo educativo del grande poeta recanatese e lo sforzo che ho fatto cercando di scriverlo, perdonandomi alcune o le tante inevitabili ingenuità.» (l'autore)"" -
Educazione civica e scuola dell'autonomia. La questione pedagogica della democrazia
Il tema dell’educazione civica è una delle questioni più significative del dibattito pedagogico italiano e della storia della scuola nel nostro Paese. La Legge n. 92 del 20 agosto 2019 n. 92 introduce nel nostro ordinamento l’insegnamento scolastico dell’educazione civica rappresentando una svolta significativa e ancora da chiarire nell’ambito del sistema scolastico italiano dell’autonomia. In questo testo l’autrice, che da anni si occupa di questioni pedagogico-giuridiche della scuola dell’autonomia, della formazione degli insegnanti e della pedagogia del dirigente scolastico, dopo avere analizzato la genesi epistemologica e storica di questa legge e il suo impatto sulle dimensioni di pedagogia generale che la sua entrata in vigore, a partire dall’a.s. 2020/2021, ha determinato e sta determinando, ne approfondisce la struttura giuridica nelle sue varie sfumature, focalizzando l’attenzione sui concetti di cittadinanza e di cittadinanza digitale in rapporto alla questione della privacy. Questa disamina storico-epistemologico-strutturale mira soprattutto a chiarire i princìpi pedagogici della cittadinanza non solo in relazione al sistema scolastico italiano ma in una prospettiva europea e globale. Ma il senso complessivo della ricerca è dato dalla convinzione pedagogica che il paradigma culturale e politico dell’insegnamento dell’educazione civica può migliorare sia nell’organizzazione didattica, sia nei fondamenti epistemologici e pedagogici, e nella governance della scuola dell’autonomia. In questa prospettiva la scuola dell’autonomia potrebbe diventare, nel dibattito pedagogico contemporaneo, la “difficile scommessa” che può dare senso ad una nuova scuola come “laboratorio della democrazia”, come costante progetto di sviluppo delle comunità democratiche che dal basso possono stimolare, in un mondo così complesso caratterizzato dalla Pandemia e dalle nuove prospettive geopolitiche che sembrano affacciarsi all’orizzonte in seguito alla guerra russo-ucraina, il progetto e la costruzione di una democrazia più rappresentativa e legata ad un maggiore benessere economico e sociale per l’umanità. Una profonda riflessione sull’educazione civica nella scuola e nella società, quindi, è fondamentale per rilanciare l’idea di scuola come un organo costituzionale, secondo la felice intuizione di Pietro Calamandrei, per dare un orizzonte di senso alla crisi della democrazia contemporanea e per promuovere il dialogo tra i modelli culturali diversi della nuova società geopolitica globale che si potrebbe realizzare nei prossimi anni. -
Pedagogia dell'emergenza emotiva. Comprendere e gestire le emozioni dei bambini in situazioni di emergenza
Le emozioni rappresentano un prezioso strumento per favorire l'adattamento al contesto fisico e sociale, in quanto consentono risposte rapide ed efficaci. Cosa accade però quando un bambino o un ragazzo sperimenta una situazione di emergenza, come ad esempio quella rappresentata da un terremoto, da una pandemia, da una guerra o anche da un lutto di una persona cara? Le emozioni subiscono delle alterazioni profonde che, se protratte nel tempo, possono evolvere verso condizioni di disagio o veri e propri disturbi affettivi e comportamentali. Partendo dall'esperienza della pandemia da Covid19, il volume indaga i processi attraverso cui una condizione emergenziale può provocare delle emozioni più o meno disturbate; inoltre, vengono analizzati i fattori di rischio e quelli protettivi a livello individuale, familiare, sociale ecc. e, in particolare, il ruolo di mediazione esercitato dall'adulto. Infine, sono discusse alcune proposte di lavoro, al fine di aiutare bambini e ragazzi a gestire in modo più efficace le proprie emozioni in contesti di emergenza. -
La conoscenza pedagogica. Complessità e agire educativo
Una realtà caratterizzata da frenetici mutamenti tecnologici, economici, sociali, culturali e ambientali e da un frastornante pluralismo di prospettive teoriche chiede inevitabilmente alla riflessione pedagogica contemporanea un continuo adeguamento degli strumenti concettuali e metodologici adatti a comprenderne il funzionamento e i processi di cambiamento in ambito educativo. Raccogliendo questa sfida, il volume ci accompagna, in un itinerario di pensiero rigoroso ma non privo di sorprese, verso la assunzione di un quadro di riferimento fecondo, individuato nello sviluppo della teoria della complessità. La portata pedagogica di tale paradigma viene così evidenziata, attraverso un processo di riduzione empirica, nella applicazione alla comprensione del fenomeno dell'insuccesso scolastico e alla progettazione di strategie educative di intervento al fine di innescare in tutti gli attori della scuola stessa, alunni, insegnanti, genitori, la possibilità di sperimentarsi come soggetti, capaci di promuovere emancipazione e sviluppo consapevole come membri della società di oggi e di domani.