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Virtualità e relazionalità nella cybercultura. Percorsi pedagogici tra ludos e patìa
La tecnologia e la virtualità stanno trasformando la nostra vita, il nostro modo di pensare, di lavorare, di relazionarci con noi stessi, con gli altri, col mondo. Si sta affermando una cybercultura che porta con sé grandi ambivalenze: infatti, tanti sono i risvolti positivi di un uso equilibrato della rete, finalizzato alla risoluzione di problemi nei diversi campi, ma altrettanti, e forse maggiori, sono i rischi che persino attività piacevoli (internet, cybersocialità, gioco, shopping, etc.) si trasformino ormai in disturbi e disagi personali e sociali, 'deturpando' il volto umano dei negotia, delle relazioni e dell'educazione. Lo dimostra l'aumento delle nuove forme di dipendenza (new addiction) collegate all'abuso di Internet, dipendenze non meno pericolose di quelle da sostanze (droghe, alcool, tabacco, ecc.) e che spesso degenerano in vere e proprie patologie, quali il sesso virtuale, lo shopping compulsivo online, le ludopatie, il gioco d'azzardo patologico. -
Scuole, maestri e metodi nella Sicilia borbonica (1817-1860). Vol. 1: Appendice statistica. Intendenze di Messina e Catania.
Quali erano le condizioni delle scuole popolari nei domini insulari del Regno delle Due Sicilie prima dell'Unità? Quali i fattori che ebbero un'incidenza sul processo di alfabetizzazione? Ed ancora: quante e quali scuole erano in funzione nelle province dell'isola nella prima metà del XIX secolo? -
Scuole, maestri e metodi nella Sicilia borbonica (1817-1860). Vol. 3: Appendice statistica. Intendenze di Palermo e Trapani.
Quali erano le condizioni delle scuole popolari nei domini insulari del Regno delle Due Sicilie prima dell'Unità? Quali i fattori che ebbero un'incidenza sul processo di alfabetizzazione? Ed ancora: quante e quali scuole erano in funzione nelle province dell'isola nella prima metà del XIX secolo? Il presente studio, basato su una corposa documentazione del tutto inedita e corredato da una Appendice statistica volta a fornire un quadro della rete scolastica siciliana, intende offrire una ""chiave di lettura"""" per una più approfondita comprensione della complessa situazione scolastica della Sicilia da considerare un vero e proprio unicum rispetto alla restante parte del Regno borbonico."" -
Scuole, maestri e metodi nella Sicilia borbonica (1817-1860)
Quali erano le condizioni delle scuole popolari nei domini insulari del Regno delle Due Sicilie prima dell'Unità? Quali i fattori che ebbero un'incidenza sul processo di alfabetizzazione? Ed ancora: quante e quali scuole erano in funzione nelle province dell'isola nella prima metà del XIX secolo? Il presente studio, basato su una corposa documentazione del tutto inedita e corredato da una Appendice statistica volta a fornire un quadro della rete scolastica siciliana, intende offrire una ""chiave di lettura"""" per una più approfondita comprensione della complessa situazione scolastica della Sicilia da considerare un vero e proprio unicum rispetto alla restante parte del Regno borbonico."" -
Lecce viva negli anni della Belle Époque
"Chiunque torni a Lecce oggi, dopo qualche anno di assenza, noterà, senza dubbio alcuno, che la città vive una stagione di grande ripresa, una sorta di nuova Belle Époque. Pochi però sono quelli che potrebbero dire a che cosa abbia corrisposto effettivamente questo periodo per la nostra città. Si può ben dire che la spiegazione di ciò potrebbe trovarsi, piuttosto che in altri lavori accademici, in libri come questo di Chiarella d'Ambrogio""""." -
Europa. Le ragioni dell'unione e il coraggio di decidere
È ormai diffusa in Europa la consapevolezza che occorre risolvere presto la contraddizione d'aver creato una moneta unica senza Stato e neutralizzare le spinte alla disgregazione e divisione. Il futuro dei cittadini europei sta nell'integrazione politica dell'Europa. Bisogna sgomberare il campo dai perenni dubbi sulla vita dell'euro e pensare piuttosto a costruire quell'auspicata Europa politica, la cui assenza fa infuriare i mercati e fa pagare ai cittadini europei il costo dell'Europa incompiuta. ""L'Unione politica europea non è la migliore soluzione, è l'unica soluzione possibile."""""" -
Gli innocenti
Madrid, 1936. Luisito, un ragazzo di 14 anni vede all'improvviso il mondo cambiare intorno a sé. Nelle città, nelle campagne, il sangue comincia a scorrere. Tutto è sconvolto dalla rivolta dei militari capeggiati da Franco. È l'inizio della guerra civile. Sfollato con la sorellina a Cuenca, mentre i genitori seguono il governo della Repubblica spagnola a Valencia, Luisito prende definitivamente consapevolezza della gravità della situazione quando ad ottobre nessuno parla dell'inizio della scuola. La narrazione segue un ritmo sempre più vorticoso, in un parallelismo quasi ossessivo tra gli eventi incalzanti della guerra e l'evoluzione emotiva di Luisito che vive la sua adolescenza in quegli anni terribili. -
Per un'economia umana
Una visione dialettica della realtà impone di considerare sempre i due lati opposti di una questione. Se esaminiamo la questione della corruzione del sistema politico, i due lati opposti sono la corruzione e la sua critica. Lo status quo non è un'opzione, un fatto sacro. Lo diventa, diventa cioè pregiudizio, in assenza di critica. E siccome tale stato genera oggi insicurezza e malessere, è chiaro che occorre oltrepassarlo e pensare possibile tale oltrepassamento. Con i mezzi semplici della filosofia critica, della Vorurteillosigkeit radicale, che porta al pensiero nuovo, ad un uomo nuovo che con gli altri, più che scontrarsi, deve poter comunicare diversamente, umanamente. Deve potersi incontrare, discutere, parlare, solidarizzare, cooperare, per vivere insieme in una società di inclusi, di liberi e uguali, che solo una buona e alta politica concepisce e cerca di costruire. -
Universum versus. Saggi di teoria del verso e di teoria della letteratura
Frutto più cospicuo di un'attività teorica e storico-letteraria eccezionalmente poliedrica, le riflessioni di Maksim Il'i Sapir (1962-2006) sulla natura del discorso in versi e sul rapporto fra metro e ritmo che in esso si instaura sono il coronamento di dibattiti condotti in Russia nel corso di un secolo e oltre. Sapir si riallaccia infatti alle teorie sul verso di impianto induttivo e metafisico-simbolista (Andrej Belyj) e a quelle - basate sulla deduzione - dei formalisti (Jurij Tynjanov, Boris Jarcho, Roman Jakobson, Boris Toma]evskij et cetera), e ne supera le aporie tramite un'analisi ""fenomenologica"""" dello specificum versale come modalità particolare del linguaggio, ossia prendendo in esame esempi """"di confine"""" fra verso e prosa, in cui tale specificum - eliminato il quale la poesia si trasforma in prosa - è più facilmente isolabile e definibile."" -
Essere e volere. L'io tra volontà, emozioni e felicità
Il saggio, diviso in tre capitoli annodati assieme, si pone il problema se l'annoso dibattito svolto intorno alla ""volontà"""", in quanto """"libera"""" opzione del soggetto, abbia ancora un punto di riferimento forte, si ferma poi ad esplorare il campo delle emozioni per considerare se si debbano contemplare come originanti le scelte operate dal singolo, oppure se siano da espungere come intromissioni negative rispetto alla razionalità umana che indirizzerebbe l'uomo verso alternative più confacenti con la sua natura razionale; infine, del possibile raggiungimento della felicità da parte del singolo, della comunità, dell'uomo in quanto tale."" -
Apprendimento informale. Aspetti multidisciplinari e prospettive di ricerca
La necessità di valorizzare ciò che si apprende al di fuori dei contesti istituzionali - in primis quelli scolastici - non è nuova. Già negli anni '70, si osservava come la trasformazione da un'economia industriale a una fondata su servizi evidenziasse dei limiti di adattamento ai cambiamenti dell'istruzione fornita dai soli sistemi formali. In particolare, dal 2000, in Europa, con la strategia di Lisbona e lo specifico Memorandum sul Lifelong Lifewide Learning, la valorizzazione di quanto si acquisisce nei diversi contesti della vita assume una nuova centralità. -
La formazione delle «human resources». Traiettorie pedagogiche ed orizzonti educativi
Il volume, collocandosi nell'ambito delle attività di ricerca promosse dal Centro di Lifelong Learning dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, approccia il tema della formazione delle risorse umane alla luce delle più recenti teorie e modelli della riflessione pedagogica contemporanea, offrendo al tempo stesso indicazioni metodologiche per la realizzazione di interventi in specifici contesti organizzativi. -
John Henry. Contro il crepuscolo dell'educazione
John Henry è una figura americana utilizzata come simbolo in differenti movimenti culturali, tra cui quello dei lavoratori e dei diritti civili; è un simbolo di resistenza e di forza che nel linguaggio psicopedagogico collima con l'empowerment, ovvero con il potere che non è sinonimo di dominio ma di azione che trasforma positivamente la realtà; è un simbolo di innalzamento della dignità umana che si staglia contro le degradazioni del tempo tecnologico; di orgoglio razziale che trova nella solidarietà l'espressione più alta del processo di integrazione. -
Crescere in un villaggio. L'Osea di Reggio Emilia. Genesi e sviluppo di un servizio educativo (1951-2012)
Nella decennale storia dell'odierna Azienda pubblica di Servizi alla Persona ""Opere di Servizi Educativi Assistenziali"""" (OSEA) di Reggio Emilia si rispecchia l'evoluzione dell'interesse educativo italiano verso bambini e adolescenti con difficoltà familiari. La lunga storia della struttura reggiana è significativamente caratterizzata da un mutamento di ottica, rappresentato dal distacco da una logica di ricovero e spersonalizzazione dei servizi in favore di un sistema fondato sulla cura e sull'educazione del minorenne."" -
Abitare il mondo. Razionalità e vita collettiva in Max Weber
Qual è il destino dell'umano in un mondo ormai disincantato, dominato dalla razionalizzazione e dal politeismo dei valori? Acquisita coscienza che la ragione è complessa, non assoluta, e sempre paradossalmente commista con il proprio contrario, con l'irrazionalità, proprio nel disincanto del mondo Weber coglie per l'uomo l'occasione per recuperare finalmente la dimensione etica centrale della responsabilità. La città, il rito, il lavoro e il denaro diventano luoghi fenomenologici privilegiati in cui si dispiega la razionalità del sociale, con le sue antinomie e le sue contraddizioni: luoghi dove è in gioco l'umanità stessa dell'uomo. Il volume ripercorre in modo organico, sui testi originali e con sguardo filosofico il complesso dell'opera ""sociologica"""" di Weber coniugando il motivo centrale della razionalità con un poliedrico vissuto etico e sociale pienamente valorizzato."" -
Studi su Vico. Idea della storia e forme della politica
La filosofia vichiana esprime la consapevolezza che solo nella costanza della prassi (e della giurisprudenza che di questa prassi è il fiore più estremo e raffinato) è possibile ritrovare la vita e il senso della vita. In ciò sta l'anti-decostruttivismo di Vico; la sua inassimilabilità alle ideologie post-moderne. Radicato nello spazio della modernità, Vico ne vede tutte le tensioni e tutta la drammaticità e non tenta alcuna operazione di addolcimento del reale. Anzi, ad ogni passo egli ci ricorda la ferinità della lotta che l'uomo conduce, per acquisire la propria umanità; per trarsi fuori dal mondo naturale. -
Principi di economia solidale
Questo volume collettaneo raccoglie gli atti del convegno nazionale (2012) della Società Filosofica Italiana in partnership con l'Università degli Studi di Foggia-Dipartimento di Economia, il Liceo Scientifico ""Marconi"""" di Foggia, l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, la Casa Editrice Pensa MultiMedia di Lecce, i Gal Gargano e Daunofantino, la sezione foggiana della SFI. Il tema di riflessione è: """"Principi di Economia solidale"""". La crisi economica che ci attraversa in lungo e in largo impone agli economisti e ai governanti, ma anche ai filosofi, di pensare soluzioni alternative. I filosofi, rilevava Hegel, hanno gli occhi della civetta e riescono a vedere nel buio della crisi. I governanti, sempre per Hegel, sono come la talpa, non hanno occhi, procedono a zig-zag sottoterra perché non riescono a vedere davanti a sé. Ne deriva che il ruolo dei filosofi è quello di offrire la vista ai governanti che per natura sono miopi. Sarebbe, dunque, augurabile, ascoltando sempre Hegel, una stretta sinergia tra la filosofia e la politica, di cui però oggi non si vede traccia. Forse non se n'è mai vista nella storia dell'umanità, almeno in Occidente."" -
Il destino dei nani di Villa Valmarana
Attraverso l'ampio e circostanziato uso di fonti, ricercate su molteplici versanti, che spaziano dalla storia architettonica e sociale della città di Vicenza, alla storia di Giovanni Maria Bertòlo - fondatore della Biblioteca Bertoliana - e della sua famiglia, alle ""storie"""" sui Nani, siano esse legate a costumi demo-etno-antropologici, come pure alla tradizione leggendaria e fiabistica, Annacaterina Barocco Cantarella intende ricostruire le complesse linee, spesso tentacolari nella contaminazione di contraddittorie prospettive di indagine, quando non discontinue per le lacerazioni del tempo, di una tradizione che costantemente ha attraversato le generazioni, fedelmente riproponendo inquietanti domande e profonde riflessioni sui suoi simulacri teratologici."" -
Il tirocinio formativo per il docente di sostegno
La professione di insegnante di sostegno richiede una formazione specialistica impostata sul piano interdisciplinare e che risponda all'esigenza di una base di competenze professionali necessaria per affrontare il lavoro. Il lavoro di ricerca affrontato nel testo si inserisce nel quadro dei mutamenti che stanno interessando i percorsi formativi destinati ai futuri insegnanti, così come previsto dal nuovo Regolamento per la formazione degli insegnanti, con l'obiettivo di preparare il docente di sostegno ad affrontare l'intera classe, dove ogni alunno, con le sue peculiarità, è pensato come risorsa per l'intera comunità. Molto di quanto è stato proposto nel decennio di attività della SISS si può recuperare nell'ottica di una più efficace riorganizzazione di contenuti e tempi, di più variegate modalità di fruizione dell'offerta formativa universitaria e di un coinvolgimento più attivo sia degli studenti all'interno delle istituzioni ospitanti il tirocinio sia dei rispettivi tutor, per ottimizzarne i risultati. -
I ginnasi e i licei di Milano nell'età della Restaurazione. Professori, studenti, discipline (1814-1851)
All'inizio dell'età della Restaurazione, Milano, capitale della Lombardia austriaca, vantava scuole dalle antiche origini come il ginnasio di Brera e il ginnasio di S. Alessandro, eredi del ginnasio dei gesuiti e di quello dei barnabiti, e i rispettivi licei di S. Alessandro e Porta Nuova, istituiti in età napoleonica. Nel 1820 a supporto dei due sovraffollati ginnasi Imperiali venne aperto il ginnasio di Santa Marta, che fu posto a carico del comune. Il volume ricostruisce, sulla scorta della più aggiornata metodologia storico-educativa, il passato degli istituti scolastici milanesi inquadrandoli nella storia socio-culturale e pedagogica del tempo.