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Interculturale. Quali competenze. Contesti e ricerche
Frutto del lavoro svolto dall'unità di Messina all'interno del Progetto PRIN relativo all'anno 2008 dal titolo ""Competenze interculturali degli operatori sociali"""", questo volume ha inteso indagare le implicanze connesse al concetto di competenza interculturale che va sicuramente collocata nell'interstizio tra caratterizzazioni personologiche (= attitudini), conoscenze e componenti esperienziali."" -
L' ambiente semiotico. Condizioni, dintorni, ricognizioni
Nel libro si affronta il problema del linguaggio in una prospettiva ""globale"""". Semiotica, neuroscienze, etologia e filosofia del linguaggio, infatti, concorrono, in un rapporto dialogico fatto di contatti, sconfinamenti e ibridazioni, a ridefinire quella che risulta essere la caratteristica specie-specifica dell'Homo sapiens, qui denominata """"capacità semiotica"""". Si tematizzano, allo stato attuale delle ricerche, le basi biologiche che hanno permesso l'instanziazione del linguaggio nell'animale umano; si discute delle caratteristiche specifiche della semiosi umana, con particolare riferimento alle lingue; si opera, attraverso gli scritti di Emilio Garroni, un'ampia ricognizione di carattere epistemologico sulla teoria dei segni; si approfondisce l'antica questione della natura umana sulla base dei concetti di """"coevoluzione"""" e """"metaoperatività""""."" -
Per un manifesto del convivialismo
Il manifesto sul convivialismo che qui presentiamo al lettore italiano, scritto da Alain Caillé, ha l'ambizione non di delineare una nuova dottrina filosofico-politica da affiancare a quelle che hanno dominato il secolo scorso (liberalismo, socialismo, comunismo, anarchismo), ma piuttosto di estrarre, per così dire, ciò che esse, senza saperlo, avevano in comune, pur essendo delle ideologie teoriche e delle esperienze pratiche tra loro molto diverse per provenienza storica, ispirazione ideale e finalità etico-politiche. -
Diceria
A cominciare, si sa, fu Giuseppe Torquato Gargani, ""pedante arcigno"""", """"il classicista più intransigente e più intollerante"""", """"il più radicale"""", chi lo conobbe è concorde nel ricordarlo così. Per Carducci, l'amico dell'anima. Tutt'altro che accidentale, la """"diceria"""", pubblicata nel luglio del 1856, si inserisce in un rigido programma censorio (estetico e morale), nell'ambizioso tentativo """"di non lasciar passare impunito qualunque libretto di poesia sia per venir fuori da oggi in poi"""". Vittima predestinata Braccio Bracci, fresco di Fiori e spine, l'""""uccello destinato a gran volo"""", pronto alla perfezione solo che si abbandonasse allo studio della poesia """"de' cento poeti Alemanni moderni, e dei Pollacchi, e degli Scandinavi, e perfino dei Russi"""" (secondo la maldestra definizione e suggerimenti del Guerrazzi), che anche un osservatore non di parte (non """"pedante"""", cioè), anzi ai """"pedanti"""" decisamente ostile, descrive arguto nell'abbigliamento stravagante e studiatamente """"trasandato"""", nei versi improvvisati e """"dozzinali"""", non altrimenti noto che per il baccano della polemica che suscitò."" -
Noi pubblica... mente
Il nuovo Piano regionale delle politiche sociali sottolinea l'importanza di un impegno condiviso per la ""costruzione di un sistema di servizi sociali e sociosanitari proteso al miglioramento della qualità della vita, delle condizioni di benessere e che privilegia la prossimità con i cittadini"""". Il progetto """"Noi Pubblica... mente"""" ha inteso rispondere a questo preciso impegno di costruzione e miglioramento del benessere dei cittadini pugliesi, con una particolare attenzione per quei cittadini più fragili, più a rischio di emarginazione ed esclusione sociale come i diversamente abili e le loro famiglie."" -
William Hazlitt lettore di Shakespeare
William Hazlitt era incantato dal genio shakespeariano e l'avvincente panoramica del canone offerta in Characters of Shakespeare's Plays ne è la dichiarazione. Quattro nomi risaltano tra le sue pagine: Macbeth, Otello, Amleto e Lear sono i preferiti dal critico perché nel racconto delle loro storie ""Shakespeare fa davvero sul serio"""". La vivace produzione di recensioni teatrali per riviste dell'epoca lo aveva avvicinato alla natura del personaggio shakespeariano e gli aveva permesso di interrogarsi sullo stile dei suoi interpreti. Hazlitt rilegge i passaggi più celebri delle opere del Bardo, annotando limiti e pregi degli attori più acclamati sulle scene londinesi: David Garrick, John Philip Kemble, Sarah Siddons, Edmund Kean."" -
Realtà fra virgolette? Nuovo realismo e pedagogia
Il volume rappresenta la prima riflessione compiuta e articolata su significato e valenze, per il discorso pedagogico-didattico, della proposta di un new realism in risposta al trend costruttivista e costruzionista, che ha caratterizzato la teoria educativa dell'ultimo trentennio e si è intrecciato con il pensiero e la Weltanschauung postmoderni. -
Macaulay e la storia
Mondo classico e mondo moderno si incontrano nelle riflessioni di Thomas Babington Macaulay sulla Storia e sulla natura dello storico perfetto. In History Macaulay cataloga e organizza materiali e testi della tradizione storiografica classica, adattandoli alla sensibilità del lettore ottocentesco. Lo storico inglese esamina i diversi modi di narrare la Storia animato dal desiderio, ereditato da una tradizione preromantica, di rivisitare i modi con cui era stato ripreso il passato. -
Esperienze estensive. La formazione riflessiva nella Facoltà di medicina di Firenze
Un medico ""sapiente"""", capace di governare i vari setting della conoscenza e gli snodi decisionali dell'azione di cura, richiede una formazione complessa e riflessiva, che rispetti la dialettica dei saperi, gli ideali personali e sociali dei professionisti, le trasformazioni evolutive dello stesso pensiero medico. Tale sfida costituisce il fulcro di alcune esperienze formative nate nella Facoltà di Medicina dell'Università di Firenze, con il coinvolgimento del Centro di Medical Humanities e del Laboratorio di Medical Education, che hanno introdotto, nel curriculum universitario ordinario, forme di innovazione didattica. In particolare, CIN@MED nasce dall'idea di utilizzare lo strumento filmico per favorire un'attitudine alla pratica riflessiva nella formazione degli studenti, trovando una sua collocazione naturale tra le attività professionalizzanti del corso di laurea in medicina."" -
Lettere, mimesi, retorica. Studi sull'epistolografia letteraria greca di età imperiale e tardo antica
Nell'ambito del progetto PRIN 2008, dal titolo La prosa greca di età imperiale: romanzo, epistolografia, erudizione (coordinato da Giuseppe Zanetto, Università di Milano), l'Unità di ricerca dell'Università del Salento guidata da Onofrio Vox ha condotto il proprio studio sul tema Epistolografia e retorica: le lettere fittizie di Alcifrone, Eliano, Filostrato, Aristeneto, Teofilatto Simocatta. Gli esiti della ricerca, che confermano l'estrema poliedricità del campo d'indagine e scaturiscono da molteplici metodi di studio, sono riuniti in questa nuova pubblicazione di ""Satura"""", collana da sempre sensibile alla varietà delle forme letterarie e alla pluralità delle metodologie di investigazione. Il volume raccoglie i lavori dei componenti dell'Unità salentina e di altre Unità partecipanti al progetto nazionale, ma, grazie all'interazione scientifica attivata dal Progetto, si arricchisce di ulteriori contributi di studiosi italiani e stranieri."" -
Vita Aeschyli
In molti manoscritti la Vita Aeschyli accompagna il corpus tragico eschileo, ma nelle edizioni critiche moderne non sembra aver trovato adeguata considerazione, figurando, piuttosto, quale appendice ai sette drammi a noi pervenuti: nella maggioranza dei casi gli editori si limitano, in maniera semplificatoria, ad uniformare il loro testo a quello del codice laurenziano M, confidando nell'auctoritas del celebre testimone. La Vita non è mai stata finora oggetto di studio indipendente, ma considerata solo quale repertorio erudito di aneddoti curiosi e di scarsa attendibilità: qua si presenta una revisione testuale dell'opera completa dei suoi sei supplementa, con un approfondimento dei principali problemi filologici. -
La mafia e le mafie. Percorsi e geografie del crimine organizzato
Il volume ripercorre la nuova geografia ed i nuovi percorsi delle organizzazioni criminali in Italia e all'Estero, sancendo così la pluralità concettuale riferibile alle mafie. L'intento è di porre all'attenzione del lettore il fenomeno mafioso e diffondere così la conoscenza di metodi, luoghi, percorsi, geografie e affari del crimine organizzato. ""La mafia e le mafie"""" vuole mantenere viva la discussione e l'attenzione sociale sul fenomeno per non distogliere lo sguardo e continuare a vigilare."" -
L' apprendimento permanente e lo sviluppo del territorio
Il tema del ""lifelong learning"""", oramai da diversi anni, è diventato un tema centrale e nelle strategie di governance dei sistemi formativi e nella più generale prospettiva di crescita socio-economica a livello globale, continentale e nazionale. Da tempo Parlamento e Commissione europea hanno individuato nel """"Lifelong Learning"""" una priorità dei sistemi formativi, istituzionali e non, mettendo al centro delle proprie politiche e attività programmatiche il tema dell'apprendimento permanente."" -
Carl Immanuel Diez e gli inizi dell'idealismo tedesco
La presente monografia intende presentare per la prima volta ad un pubblico italiano il pensiero di Carl Immanuel Diez (1766-1796) ed il ruolo che esso ha svolto nel contesto della genesi dell'Idealismo tedesco a Tubinga. Diez fu Repetent (una carica accademica simile all'attuale assistentato universitario) nello Stift ducale proprio durante la permanenza tubinghese dei giovani Hegel, Schelling ed Hölderlin. Critico tanto nei confronti della teologia e della religione cristiana quanto insoddisfatto dei tentativi reinholdiani di fondazione della filosofia trascendentale, Diez, portando ad esiti estremi il criticismo kantiano, ebbe modo di determinare i successivi sviluppi della filosofia protoidealistica. Lo stesso Reinhold modificò il proprio sistema alla luce delle obiezioni dieziane, dando così il la all'avvento del fichtismo, mentre tracce consistenti dell'operato di Diez (come di letture platoniche e spinoziane) sono ravvisabili nella primissima produzione filosofica di Schelling ed Hegel, la cui comprensione appare indispensabile per il corretto intendimento dei sistemi di pensiero che elaboreranno in seguito. -
In itinere. Per una pedagogia dell'erranza
La tensione verso una meta, l'ansia di un risultato possono rendere l'esistenza una corsa affannosa e lineare, più che un percorso articolato e discontinuo. E la persona perde così la ricchezza dei particolari presenti per via. Al crescere della complessità e dell'incertezza, aumenta anche il desiderio del controllo e della programmazione e la riflessione pedagogica, distaccandosi dalla vita, per sua natura imprevedibile ed erratica, rischia di offrire soltanto una serie di percorsi prefissati. -
Solipsismo e alterità. Wittgenstein e il mito dell'interiorità
La falsa filosofia che ci proponiamo di smascherare è già incorporata nella lingua che parliamo sotto forma di filosofia popolare sedimentatasi nel corso dei secoli. La lingua che parliamo è diventata così perché c'è la tendenza a pensare così. Ci sono però alcuni in rivolta contro questa tendenza, e sono i filosofi. Generalmente si accetta ogni espressione della lingua come vera e immodificabile. Al contrario il filosofo non può esimersi dalla fatica di cercare la parola liberatrice. Questo libro esamina il problema del solipsismo per giungere a demitizzare la cosiddetta ""interiorità"""". Esso, attraverso la filosofia di Wittgenstein, evidenzia i limiti di una concezione del linguaggio esclusivamente denominativa lasciando emergere la priorità delle pratiche linguistiche, inevitabilmente intersingolari, nella formazione dell'interiorità. Sicché quest'ultima risulta nient'altro che una metafora della singolarità unica e irriducibile di ciascuno. Solo in quanto siamo già da sempre con altri possiamo decidere di restare soli con noi stessi."" -
Nazione, stato e società civile. La filsofia e l'unità d'Italia
La celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia ha dato luogo a una messe copiosa di studi. Questo volume offre tuttavia un taglio insolito e originale. È dedicato prevalentemente al contributo della filosofia italiana al processo unitario, considerato nelle articolazioni di nazione, stato e società civile. Vengono perciò esplorati aspetti rilevanti sia di pensatori del campo cattolico, come Antonio Rosmini e Vincenzo Gioberti, sia di pensatori appartenenti alla ""Scuola napoletana"""" quali Vincenzo Cuoco, Francesco De Sanctis, Silvio e Bertrando Spaventa, maggiormente segnati in senso storicistico. L'attenzione va poi anche a un protagonista del """"cattolicesimo democratico"""" del XX secolo: Luigi Sturzo."" -
Ripensare l'educazione
La rivoluzione antropologica, che coinvolge inevitabilmente la razionalità e la scienza, diviene contestualmente rivoluzione educativa. In uno scambio virtuoso, è preconizzabile il rinnovato impegno, teorico e pratico, a ""educare le scienze e la razionalità"""" liberandole dalle insostenibili pretese di fissità e immobilità, arricchendo però il processo educativo di quello spirito scientifico e razionale, il solo in grado di impedirgli di ridursi al ruolo condizionante di produttore di soggetti non più in grado dell'esercizio di libertà, e capace, al contrario, di reinserire l'uomo, consapevolmente, nel progetto di salvezza e di redenzione del quale è destinatario e cooperatore. L'itinerario che qui abbiamo appena abbozzato trova conferme autorevoli nei saggi e negli interventi che compongono il volume, che è anche il risultato della riflessione e del confronto a più voci promossi dal Centro Studi Filosofici di Gallarate nel LXVII Convegno tenutosi presso Villa Cognola a Gazzada (Varese) dal 27 al 29 settembre 2012."" -
Altri sguardi. Modi diversi di narrare la diversità
Gli sguardi altri, s/oggetto dei saggi che compongono il presente volume, non sono altro che una pratica narrativa esercitata dagli autori per affinare lo sguardo sottile di cui parlava Sergio Neri. Uno sguardo capace di provare/provocare meraviglia nel nostro quotidiano farci incontro all'altro che si avvicina (o che cerchiamo di avvicinare), uno sguardo che ha appreso a guardare oltre l'apparenza, per contemplare l'altro in tutta la sua irripetibile bellezza. La figura dell'altro, come insegna Andrea Canevaro, può però spaventare se non ha uno sfondo integratore che la renda familiare. Ebbene, lo sfondo qui adottato è quello delle narrazioni che si snodano per mezzo di numerosi mediatori/amplificatori culturali (la letteratura, il cinema, il teatro, la musica, le narrazioni autobiografiche, la danzamovimento, la fotografia, l'architettura, ecc...). -
Flessibilmente. Un modello sistemico di approccio al tema della flessibilità
Quando la realtà presenta i caratteri della complessità, è composta, cioè, da numerosi costituenti che interagiscono in modo non lineare, il pensiero è chiamato ad un compito arduo: deve riuscire a liberarsi di ogni forma di rigidità e a destrutturare e a ristrutturare schemi consolidati seguendo le strade impervie di collegamenti mai praticati prima. In altri termini, il suo complessificarsi rende necessaria una progressiva flessibilizzazione del funzionamento mentale. Concepita nell'ottica di una piena realizzazione della persona rispetto alla qualità delle cose che può fare in maniera costruttiva e soddisfacente e, dunque, di una piena capacitazione delle sue possibilità, la flessibilità assurge così, per questa via, alla condizione di carattere imprescindibile di un pensiero in grado di gestire la complessità, aprendo, così, a tutta una serie di interessanti interrogativi di natura epistemologica, ermeneutica e metodologica.