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Tra Roma e il mare. Storie e futuro di un settore urbano
Il volume si configura come un'indagine sulla Via Portuense e sulla Via Severiana di Roma, antichi tracciati viari e possibili motori di sviluppo dell'area a sud-ovest della città, tra il GRA e il mare. L'obiettivo dello studio è, da un lato, la formulazione di una strategia volta al potenziamento della Via Portuense, dall'altro, la riscoperta della Via Severiana, volta a correggere la vocazione direzionale dell'area con un'attenzione ai valori del patrimonio e della cultura. Tale azione è vista come potenziamento delle due fasce lineari connesse a tali vie: quella costituita dal parco del Tevere e quella litoranea, da Fiumicino a Castel Porziano. Questo sistema chiarirebbe la ""figura"""" che esprime lo sviluppo di Roma verso il mare, accelerando i processi di trasformazione e le connessioni dell'area in particolare tra le due aree archeologiche più importanti del territorio: Ostia antica e Portus."" -
Floriano Del Zio. Soldato del diritto
Il libro riscopre la figura del filosofo lucano Floriano Del Zio e la inquadra nel fervido ambiente intellettuale e politico napoletano accanto a personaggi come Bertrando Spaventa, Francesco De Sanctis e Augusto Vera, grandi filosofi di ispirazione hegeliana e di pensiero liberale, che dettero un contributo essenziale all'Unità d'Italia. Una generazione che Benedetto Croce definì ""aristocrazia spirituale, galantuomini e gentiluomini di piena lealtà"""". Il libro delinea l'impegno politico di Del Zio, deputato e senatore del regno, il pensiero filosofico e l'attività didattica, il profondo senso etico che ispirò tutta la sua vita. Passa in rassegna gli scritti politici e i saggi filosofici, offrendo al lettore uno strumento per comprendere il suo mondo culturale, la fede nel progresso della società e delle genti meridionali, la centralità dell'Italia nel contesto europeo."" -
Nel profondo della cattedrale. Caserta 2010-2014. Testo latino a fronte
"Felice è quell'occasione che corrisponde ad una segreta aspirazione. È il caso della realizzazione dell'opera presentata in questo volume. L'""""insana"""" passione per gli antri e per il mondo sotterraneo in generale, che mi accompagna, come tanti progetti e scritti testimoniano, da oltre trent'anni, ha trovato, nell'incarico per la realizzazione delle cripte della Cattedrale di Caserta, un esito concreto"""". """"Quam vero iucunda et grata occasio quae magnam expectationem explere sinat. De opere, cuius artificium hic libellus apte congruenterque enarrat, agitur. Ad antra nec non universa subterranea loca exploranda vesanum studium, quod me semper tenuit, sicut, abhinc iam XXX annis, tam multis grammicis descriptionibus scriptisque testor, felicem exitum habuit, cum Casertae in Ecclesia Cathedrali aliquas cryptas conficiendi mandatum accepi.""""" -
Tacuit et fecit. Bolles+Wilson. Ediz. italiana e inglese
"La selezione dei lavori presentati nel libro mostrano come ogni incarico professionale diventa per i due architetti, con studio a Münster (Germania), l'occasione per progettare una teoria attraverso il concreto e sapiente costruire. L'incarico (dal piccolo oggetto di design al masterplan) è la possibilità di una ricerca sui contenuti basata non tanto sull'astrazione di dottrine e dogmi, quanto sulla realtà della costruzione architettonica, partendo dalle domande sul cosa? e sul come?, per giungere ad un'opera collettiva e civile che assommi in sé il bello e l'utile, che tenga assieme le polarità di arte e tecnica, architettura ed ingegneria, pensiero e prassi, in un reciproco e fecondo trasformarsi"""". (Dall'introduzione di Patrizio M. Martinelli)" -
La casa e le mura
Il testo di questo essenziale trattato poetico indaga attraverso narrazioni, riferimenti ""colti"""" ed esperienze progettuali di giovani architetti ed artisti, il tema della casa e della mura. Esso si offre come un piccolo catalogo di suggestioni in cui ritrovare il senso e la necessità di quel dialogo perduto tra il limite e l'abitare. Percorrendo lo spazio, le mura dividono la realtà geografica in un interno e un esterno, con la stessa determinazione che ha l'uomo nel costruire la propria casa. Il loro tentativo di opporre una misura all'infinito esprime l'esclusione alla base dell'abitare, il disegno critico di una distanza dalla realtà che diviene preludio della trasformazione."" -
Aristide Antonas. Ediz. italiana e inglese
Il libro è una sorta di Atlante del lavoro teorico e progettuale di Aristide Antonas sul tema dell'abitare contemporaneo che condivide in rete affinché il suo pensiero diventi bene comune. Digitando il suo nome l'archivio digitale della propria memoria si rivela attraverso le immagini dei suoi progetti conservate sui server dei social network e non solo: parole prima scritte e poi custodite dai blog, suggestioni provocate dall'osservazione del reale, raccolte nel tempo in tante scatole virtuali. Questo libro si propone di riordinare tutti questi frammenti in una narrazione continua per creare un percorso all'interno dell'archivio che porterà a scoprire un altro possibile significato per l'architettura come luogo dell'interpretazione della contemporaneità, è un pretesto per una riflessione più ampia sul mondo che sta cambiando, su come sia possibile progettare non seguendo le leggi di mercato. -
Novartis in Campus. Concorso per il nuovo ingresso del Campus Novartis a Siena
Il libro raccoglie i progetti elaborati per il concorso del nuovo ingresso al Campus Novartis a Siena riservato agli studenti di due laboratori di progettazione del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale ""Luigi Vanvitelli"""" della Seconda Università degli Studi di Napoli. Questi progetti individuano un percorso, una traiettoria che ha permesso agli studenti di misurarsi con la realtà del mondo esterno per provare a costruire un ponte tra le difficoltà dell'oggi e un futuro prossimo che tutti auspicano sia migliore."" -
Una ragazza che suonava
Questo libro è la storia autobiografica di un architetto che parla di architettura in modo semplice citando Loos, Siza, Barragan, Ungers, ma anche di musica, di Chopin e Mozart. Parla soprattutto di gente comune che in vario modo ha contribuito alla sua formazione universitaria e professionale e di tutti coloro che sono entrati nella storia dei progetti e ne hanno determinato la buona riuscita. Figure spesso ignorate ma che consentono alle idee di prendere forma, di diventare realtà costruita. Di diventare musica costruita. Un racconto spontaneo ed immediato che incrocia lati personali e legati a ricordi perduranti con riflessioni intense, condivisibili e di grande sincerità, come un'architettura che si disvela pian piano e fa conoscere le proprie tracce materiche. -
Architettura sacra. Paolo Zermani. Ediz. italiana e inglese
Salvo rare eccezioni, la vicenda dell'architettura sacra in Italia ha messo in evidenza una diffusa frenesia degli architetti di affermare una personale interpretazione del tema, attraverso stravaganti soluzioni generate, talvolta, da confuse rielaborazioni delle forme liturgiche, condizione che rende ""impossibile distinguere visualmente tra un cinema e una chiesa"""". Zermani, viceversa, lavora ai propri progetti con la consapevolezza che l'architettura sacra deve essere interpretata come il frutto di un cantiere ininterrotto ove si richiede la consapevolezza di un orizzonte temporaneo, ma non occasionale, di uno scenario frammentato e incerto, che tuttavia non giustifica licenze. """"Il principio di fondo dei miei progetti - scrive Zermani - rimane, come da sempre è stato per gli architetti della cristianità occidentale, quello di rivelare, nell'edificio, la croce. La manifestazione della croce, gradualmente acquisita come elemento tipologico, è la cruna entro cui lo spazio sacro continua ad avverarsi""""."" -
Italia-Cile. Esperienze a confronto. Ricostruzione e messa in sicurezza del patrimonio edilizio storico dopo sisma
In Italia, il terremoto de L'Aquila e dell'Abruzzo interno del 6 aprile 2009 ha interessato non solo il capoluogo, ma anche piccoli comuni densi di valori storici e culturali. In Cile, il terremoto-tsunami del 27 febbraio 2010 ha colpito una vasta zona centrale, la più popolosa del paese. A tali catastrofi hanno fatto seguito sforzi generosi indirizzati alla ricostruzione in primo luogo delle abitazioni. All'interno di processi di ricostruzione c'è evidente tuttavia la necessità e l'opportunità di considerare la ricostruzione post terremoto come occasione per innalzare le condizioni di sicurezza delle persone, delle attività e delle cose e per avviare processi di rivitalizzazione di contesti socio-economici. Pianificare la sicurezza delle persone e delle cose e la rivitalizzazione socio-economica degli insediamenti colpiti dalla catastrofe costituisce dunque l'impegno comune che caratterizza l'attività avviata in cooperazione tra il Dipartimento di Architettura dell'Università di Chieti - Pescara, la Pontificia Universidad Católica de Chile e il Ministerio de Vivienda y Urbanismo de Chile, documentato da questo instant book. -
Casa Brown. Una architettura di Stefano Staffa a Bastia Umbra
Casa Brown rappresenta il tangibile manifestarsi di un percorso significativo per raggiungere la piena concretezza della costruzione, la sua ""consistenza materiale"""", in grado di esprimere con chiarezza la natura stessa di un progetto, la solidità delle idee che ne sono alla base. L'edificio, senza mimetismi e adottando l'eloquio contemporaneo, riesce pienamente a stabilire un dialogo fatto di allusioni e sottintesi, espresso con sincera affettuosità, verso l'edificio preesistente e con l'ambiente circostante tanto da essere definito """"la casa delle conifere""""."" -
Paesaggio paesaggi. Vedere le cose
Nel gran discutere di ""paesaggio"""", di """"tutela del paesaggio"""", di paesaggio come """"bene comune"""", si avverte un rischio di eterogenesi dei fini, si creano, cioè, le premesse per ridurre questi discorsi a semplici retoriche che lasciano in fondo mano libera al saccheggio e alla distruzione dell'ambiente. Questa situazione dipende da un dato essenziale: il """"paesaggio"""" non è una """"cosa"""", piuttosto è un """"modo di vedere le cose"""". Dunque non può essere semplicemente tutelato, come si trattasse di una rendita, dato che la reificazione del paesaggio ne determina l'immediato assorbimento nel circuito di valorizzazione privata. La prima intenzione di questo volume è essenzialmente """"politica"""", connotato da uno sforzo teorico, un approccio largo, che rimette in discussione i termini stessi della questione. Il volume si avvale dei saggi di Marco Assennato e Anna Longo e di un piccolo apparato iconografico: """"immagini di paesaggi"""" di un'artista, un cineasta, un designer, un architetto, un musicista ecc."" -
Collaborations. Tatiana Bilbao. Ediz. italiana e inglese
"Il volume prende in esame recenti progetti dell'architetto messicano Tatiana Bilbao in cui emerge un rapporto sostanziale e vitale con la geometria delle forme, un rapporto quasi magico; la forma con le sue regole instaura un doppio legame con il luogo e con gli spazi funzionali del progetto. Il suo è un lavoro che non svolge mai da sola, sempre con altri colleghi, spesso con artisti e sempre condiviso con le maestranze che lo realizzano. Più collaborazione, più lavoro: un'idea che fa venire in mente l'efficienza del cantiere medievale delle cattedrali di cui non conosciamo alcun autore."""" (dall'introduzione di Michela Esposito)" -
Drawn memories. Ediz. italiana e inglese
"Drawn memories"""" è un libro che ne racchiude due, uno in inglese l'altro in arabo. Un diario di pensieri e disegni di luoghi visitati. L'autore è famoso per le spedizioni intraprese in tutto il mondo per realizzare disegni, che l'hanno portato in modo particolare a visitare i paesi del Mediterraneo e a esplorare a fondo l'Italia." -
Opaco Mediterraneo. Modernità informale
La ""mediterraneità"""", che costituisce il filo rosso di questo libro, è considerata una condizione spaziale dell'architettura contemporanea, caratterizzata da una dimensione di """"opacità"""" che discende, direttamente o indirettamente, dagli ambienti urbani e dalle architetture vernacolari dell'area mediterranea. La tesi proposta è che molte strategie operative della progettazione architettonica contemporanea abbiano origine dall'adozione, da parte di alcuni maestri del Movimento Moderno, dei processi di costruzione tipici dell'ambiente tradizionale mediterraneo. Esemplificativo è il lavoro di Le Corbusier che s'innamorò del paesaggio di quest'area proponendo una modernità ispirata alla sua architettura, sia a quella alta del classicismo che a quella bassa e ambigua dei contesti popolari. Un altro esempio è la figura di Bernard Rudofsky che introdusse ed esaltò l'edilizia vernacolare mediterranea come modello possibile di un'architettura astorica, basata sulle esigenze degli abitanti."" -
Anna e Lawrence Halprin. Paesaggi e coreografie del quotidiano
Il libro propone una riflessione sul progetto dello spazio pubblico come architettura dei comportamenti e come luogo performativo, a partire dalla ricognizione di alcune esperienze didattiche, di ricerca e progetto del paesaggista Lawrence Halprin e della coreografa e danzatrice, sua sposa, Anna Schumann, collocate nella decade dei Sessanta. Sono workshop e attività didattiche (Experiments in Environment, 1966-1971), ricerche teoriche e codifiche metodologiche (Motation, 1965 e rsvp Cycles, 1969), nonché opere tra le più significative dell'architettura del paesaggio del Novecento (Sequenza di spazi pubblici di Portland, 1963-1970), tutti tra loro intrecciati. Il libro li documenta e illustra, con materiali provenienti dall'archivio The Lawrence Halprin Collection, dell'Architectural Archive of University of Pennsylvania di Philadelphia. -
L'ingegneria dell'idea. MGF Architekten. Ediz. italiana e inglese
Materiali naturali, serramenti esili e filiformi, rivestimenti quasi incorporei. Questi gli elementi che compongono il lessico strutturale dello studio di Stoccarda MGF Architekten e che generano immagini che restano impresse nella memoria con la stessa incisività di uno scatto fotografico. È difficile non riconoscere a queste architetture la compiutezza formale e la potenza figurativa che sono qualità profondamente radicate nello spirito razionalista tedesco. È infatti dallo spirito sachlich che lo studio trae l'utilizzo del modulo come principio estetico e fondamento della forma, il senso di ordine e la qualità funzionale dell'architettura, infine la semplificazione di forme e dettagli. -
Italian Pavilion. Expo Shanghai 2010. Ediz. italiana e inglese
Il Padiglione Italia illustra la complessità topografica delle città italiane con il loro succedersi di vie strette, corti e vicoli che si dilatano all'improvviso negli spazi aperti delle piazze; analogamente a quanto si riscontra nei nuclei urbani cinesi tradizionali. Il giardino interno, la presenza dell'acqua e la luce naturale che si propaga negli ambienti dai patii e dai tagli laterali delle pareti definiscono la qualità degli spazi di relazione. La luminosità della struttura si riproduce all'interno non solo attraverso feritoie che evocano i vicoli stretti delle città, ma anche grazie all'impiego di un originale tipo di rivestimento, il ""cemento trasparente"""", pannelli composti da cemento e speciali resine che rendono la superficie del padiglione in parte diafana e in parte trasparente con effetti percettivi diversi di giorno e di notte. Oggi il Padiglione Italia è diventato Museo permanente della cultura italiana."" -
Quindici anni di vita e di lavoro con l'amico e maestro architetto Giuseppe Terragni
Luigi Zuccoli ha lavorato con Giuseppe Terragni praticamente per tutto il corso della sua breve ed intensa carriera, i quindici anni a cui fa riferimento il titolo di questo volume. In questa asciutta autobiografia vengono rievocate, con la precisione del testimone oculare, le vicende che portarono alla costruzione di alcuni capolavori del XX secolo, il Novocomum, la Casa del Fascio di Como, casa Giuliani Frigerio e i retroscena di alcuni progetti che occupano pagine importanti nelle storie dell'architettura, quali i concorsi per il Palazzo del Littorio, il Danteum, il quartiere residenziale di Rebbio. Zuccoli tratteggia con efficacia il clima straordinario della Como di quegli anni, il ""Gruppo Como"""", le figure di architetti quali Lingeri, Asnago, Cereghini, Sartoris; pittori come Radice, Nizzoli e Rho, il loro operare nel quadro delle avanguardie italiane ed europee mentre il vasto dramma della Seconda Guerra Mondiale sconvolge l'Europa, l'Italia e la vita di molti di quei protagonisti. La nuova edizione è completata da saggi di Luca Lanini, Giovanni Menna, Valerio Paolo Mosco, Franco Purini e da un ricordo di Carlo Zuccoli."" -
Come giardini. Alphaville architects. Ediz. italiana e inglese
Questo libro racconta dodici recenti architetture di Alphaville. La ricchezza di contenuti condensati in questa collezione si apre a molte interpretazioni, quella proposta in questo volume è di guardare alle architetture di Alphaville come a dei giardini - giardini in metafora - interni e compressi nella dimensione spaziale e concettuale dell'edificio. L'originale ricerca di Kentaro Takeguchi e Asako Yamamoto rivisita e riedita una serie di modalità compositive elaborate in seno all'architettura del paesaggio tradizionale giapponese: Soglia-Shakkei, Misura-Shukkei, Obliquità-Sumikake, Corpo-Sharawadgi. Il giardino vi è assunto come repertorio di figure del comporre, che informano il progetto di architettura, a prescindere dalla pertinenza tematica.