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Paesaggio, territorio, società civile. Il senso del luogo nel contemporaneo
In un momento in cui sembra di assistere ad un cambio di paradigma sociale e culturale, il paesaggio, in quanto bene comune e relazionale per eccellenza, specchio dei cambiamenti strutturali della società in ogni epoca storica, diventa uno spazio culturale cruciale per riflettere su concetti quali il senso del luogo e l'esperienza poli-sensoriale ed emozionale dello spazio. L'era globale ha acuito le tensioni tra uomo e natura creando ferite scoperte, in Catalogna, in Italia, ovunque. Un obiettivo anima l'autore: rifondare una coscienza collettiva capace di smuovere gli animi degli amministratori affinché il paesaggio diventi il cuore delle politiche pubbliche, che siano a carattere culturale, patrimoniale o urbanistico. Questa è un'opera militante, frutto della riflessione personale e della vasta esperienza di Nogué a capo dell'Osservatorio del Paesaggio della Catalogna, e insieme vero e proprio ""manuale scientifico"""" per l'attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio, scritto per gli abitanti di qualsiasi tipo di comunità, quelle di oggi e soprattutto di domani. Prefazione di Enrico Falqui, postfazione di Ludovica Marinaro."" -
La parola ai progetti
Il volume presenta in forma monografica il lavoro di Franco Zagari, architetto e paesaggista di profilo internazionale. Il libro è l'appassionato racconto, condotto in prima persona dall'autore, di una ricerca di continuità di dialogo fra la sua storia personale e la visione del futuro che manifesta il suo approccio al paesaggio: rivelare un'attitudine che spesso è immediatamente visibile e spontanea, altre volte latente o nascosta, una vocazione per cercare di favorirne l'evoluzione attraverso un'azione paziente e assicurarsi quanto è possibile che si accendano delle abitudini e delle competenze che rendano permanente questo processo. Il volume si articola in cinque capitoli: ""Questo libro"""", che introduce al significato della monografia, """"Genesi"""", che raccoglie appunti sul processo creativo; """"Visita"""", che introduce il lettore a """"Otto Temi"""" che raccolgono i progetti per affinità, indifferenti a un ordine temporale o geografico; """"Memo"""", che commenta alcune parole chiave. Il saggio introduttivo è di Fabio Di Carlo."" -
Muri/Pareti. Six projects for Rome. Ediz. italiana e inglese
Il volume presenta sei progetti per Roma caratterizzati da una valenza sia architettonica che urbanistica. Sono sei sondaggi su punti particolari della città di cui attivano non solo i siti sui quali insistono ma anche le zone circostanti. Gli interventi sono localizzati a Villa Medici, al Foro Italico, presso la Basilica di San Paolo, al Pigneto, in via Francesco Crispi e a Villa Aldobrandini. Il lavoro progettuale intende dimostrare che muri e pareti possono ancora essere elementi propulsori del fare architettura oggi, senza nulla perdere nè della loro storia, molto romana, nè delle ragioni, delle modalità e delle potenzialità del comporre oggi. Il risultato è al contempo una critica alla modernità nel momento in cui questa viene confermata. La prefazione al volume è di Franco Purini. -
Nella città storica. Architettura contemporanea e contesti consolidati fra teoria e didattica del progetto
Progetto contemporaneo e città storica da sempre costituiscono uno dei più rilevanti temi disciplinari per l'architettura. La città pluristratificata è un campo di studio e lavoro complesso e difficile ma estremamente stimolante. La dialettica fra antico e nuovo è sempre esistita e ha trasformato le città negli straordinari palinsesti urbani e architettonici che conosciamo. A partire dal ripensamento della città storica come struttura dinamica, esito di un processo di lunga durata, il volume indaga sulla definizione di metodologie e strumenti per il progetto di continuità attraverso rinnovati codici sintattici per una grammatica progettuale negli ambiti consolidati. Lo specifico campo di ricerca e di applicazione attraverso la didattica del progetto proposto è rappresentato dalla città storica di Cagliari. -
Spazio pubblico. Grammatica, poetica e opportunità d'uso
Quali sono i fattori progettuali che più influenzano la frequentazione di piazze e strade urbane? Come la progettazione e la gestione di uno spazio possono favorire la sua frequentazione da parte delle diverse comunità? La letteratura è ricca di indicazioni su questi argomenti, e si potrebbero suddividerle in indicazioni: a scala urbana; sulla grammatica dello spazio; sulla poetica del luogo; sulle opportunità d'uso. La grande importanza di poetica e opportunità d'uso rende impossibile la redazione di linee guida, ma un modo in cui i professionisti possono diventare più consapevoli è attraverso una formazione continua sui temi del progetto e sulle buone pratiche. La pubblicazione, avvalendosi dell'analisi di casi studio significativi, cerca di comprendere come alcuni temi di carattere generale (l'accessibilità, la sicurezza, il genius loci, la gestione e moltissimi altri) si concretizzino all'interno del progetto di spazio pubblico e ne favoriscano la frequentazione. Prefazione di Maria Teresa Treu, postfazione di Enrico Falqui. -
Biella fa territorio. Leggere e agire nella comunità
Il tentativo della esplorazione fotografica e analitica è di estrarre la ""coscienza di luogo"""", un concetto complesso e ricco di significati che si sono stratificati nel tempo, nelle persone e nelle pietre. In questo volume la """"coscienza"""" esprime la mobile moltitudine del carattere, l'intrico nascosto e profondo, che connota il """"sentimento"""" di Biella e del suo territorio; esprime insieme il suo """"habito"""" e la sua disposizione alla trasformazione, la sua attitudine a plasmare gli inevitabili cambiamenti tecnologici e sociali in sviluppo responsabile e duraturo. Come afferrare - oggi, nell'era fluida e agitata della nuova globalizzazione - gli """"spiritelli"""" che abitano i luoghi? Quest'avventura teorica e pratica nel territorio indica una via."" -
Housing. Elisa Valero
Elisa Valero, architetto spagnolo con studio a Granada, ha inteso come la luce faccia parte degli ingredienti essenziali dell'architettura. Lei analizza l'azione della luce sui corpi e le cose percependola come un espediente tecnico che conviene soprattutto studiare e sperimentare, ovvero comprendere, piuttosto che incasellarne il tema nel regno del trascendente e dell'ineffabile, la qual cosa sarebbe un modo per neutralizzarlo. Nel suo lavoro c'è una difficile naturalezza che inizialmente rimanda ad un mondo di forme allentate e statiche, ma quando queste entrano in azione, cioè quando qualcuno attiva l'edificio e questo inizia ad agire come un diaframma che calibra la propria luce interna, tali forme si tendono, gli elementi materiali si profilano e mostrano la distanza che li separa; lo spazio assume la giusta misura e la tonalità che ne esige l'uso. E tutto questo si produce grazie al dono della luce. L'introduzione è di Carlos Martí Arís. -
Melfi normanna
Il saggio affronta il problema, sinora poco frequentato dagli studi, della storia urbana di Melfi in epoca normanna. Raccogliendo le notizie delle fonti medievali emerge un ruolo importante della città lucana nella storia della conquista del Mezzogiorno e degli sviluppi istituzionali dell'assetto politico e territoriale imposto dai nuovi dominatori sino all'età sveva. Restava da interpretare l'impatto di queste vicende sul tessuto della città, indagando sull'eredità del nucleo bizantino catepanale aggregatosi prima della conquista a partire dal 1018, sugli sviluppi imposti dai nuovi equilibri e rapporti col territorio dalla conquista della città nel 1041, sino a recuperare in modo originale le tracce di un vero e proprio piano urbano di nuovo conio risalente all'epoca di Roberto il Guiscardo e a seguire la vera e propria reinterpretazione imposta dalla nuova configurazione del potere con Ruggero II. Una storia carica di significati anche simbolici raccolta nel breve giro di poche generazioni, ma decisiva per il futuro della città e per il suo particolare ruolo nel contesto europeo ancora chiaramente leggibile a quasi un millennio di distanza. -
Un romanzo d'architettura del 1934 a Roma. I diari e il trattato di Redenzio R.A.M.I. (Mario De Renzi)
Un diario, un romanzo, un saggio storico, una riflessione critica su Roma e la modernità. Questo scritto di Renato Nicolini, rimasto inedito per circa un quarto di secolo, è tutto questo e contemporaneamente molto altro. Un testo nel quale si riflettomo le tante sfaccettatura di un intellettuale prestato alla politica e all'architettura. -
Il disegno dell'autonomia. Per una nuova centralità dell'architettura italiana
Oggi il disegno di architettura italiano gode di uno stato di rinnovata vitalità e può rappresentare il veicolo attraverso cui riposizionare la nostra cultura del progetto nel quadro del dibattito internazionale. Negli ultimi cinquant'anni essa ha seguito una parabola discendente perdendo la capacità penetrativa che l'aveva contraddistinta per anni anche fuori dell'Italia costituendo un rife¬rimento per tanta parte delle generazioni di professionisti e studiosi nati nel primo dopoguerra. Questo libro ha un duplice obiettivo, individuare una linea di continuità temporale tra diversi indirizzi di ricerca e, attraverso le immagini dell'autore, affermare l'autonomia del disegno quale campo di indagine in grado di assolvere in sé stesso il complesso dei problemi disciplinari prima¬ri, compositivi, poetici e progettuali. -
Learning architecture. Four elements. Ediz italiana e inglese. Vol. 1
Questo libro raccoglie la sintesi del lavoro svolto dall'autore durante i semestri di insegnamento all'Accademia di Architettura di Mendrisio, accompagnata da una riflessione, proposta in forma di manifesto e di domanda. I quattro elementi terra-aria-fuoco-acqua, posti come colonne di un impluvium intorno al tema della casa, sono serviti come dispositivo didattico per riscoprire il rapporto tra uomo e natura e dare forma a una casa elementare, immaginata attraverso i simmetrici elementi architettonici: muro, finestra, camino, tetto. Un'esperienza concreta sull'insegnare a imparare in un libro dedicato al fare Architettura, all'arte del progetto, mestiere antico quanto sempre meraviglioso. -
La percezione dinamica dello spazio. Tre progetti di scuole
Nell'osservare la realtà che ci circonda la nostra percezione non si risolve in una mera registrazione passiva di dati, ma si attiva proiettando degli schemi che ci permettono di scindere gli infiniti aspetti di cui consta il mondo e di formulare delle ipotesi sulla base delle nostre aspettative. A partire dalla contemporanea visione epistemologica delle relazioni tra spazio, corpo e mente e dai più recenti studi in campo neuroscientifico, lo spazio non è solo sfondo delle azioni dei soggetti che con esso si confrontano, ma parte di un processo soggettivo di percezione-azione. Lo spazio fornisce affordances -occasioni di azione- e la sua interpretazione è sempre dipendente dalla nostra percezione in una prospettiva d'azione. La strategia progettuale comune a tutti gli interventi realizzati dagli autori è volta a strutturare uno spazio flessibile e disponibile alla sperimentazione e all'esplorazione attiva dei luoghi. Apprendere non significa solo raccogliere e memorizzare informazioni, ma acquisire la capacità di saperle selezionare, collegare, comprendere, applicare, integrare. Prefazione di Silvano Tagliagambe. -
Verso sud. Quando Roma sarà andata a Tunisi-Southward. When Rome will have gone to Tunis
"Il cambiamento climatico non è solo una questione economica o di incolumità. Riguarda la percezione e i modi di abitare, identità e memoria. Secondo la teoria della deriva a sud della latitudine, in alcune decadi la temperatura delle città diventerà molto più calda: Parigi prenderà allora il posto di Tolosa, Londra di Bordeaux, Roma sostituirà Tunisi e così di seguito.«Roma è soprattutto un'atmosfera, una luce, un clima: è come una fatalità, una delle molte espressioni di quel carattere eterno che è stato sempre attribuito alla città"""", così Ludovico Quaroni nel 1969. Ma cosa succederebbe se la sua temperatura media si alzasse ancora? Cosa accadrebbe alla sua celebrata luce dorata? Cosa ne sarebbe della trasparenza del suo orizzonte? Come cambierebbero la vegetazione, i cicli di vita, le alternanza stagionali? Cosa succederebbe alle coreografie involontarie degli abitanti negli spazi aperti, ai rituali sociali, condivisi nella vita di ogni giorno? Il volume racconta il viaggio di Roma diretta in Africa tramite la dimensione impercettibile del cambiamento climatico, esplorata attraverso minuscoli dettagli visuali e sonori con musiche di Jonathan Berger." -
Francesco Colonna e l'architettura antica. Il mito d'origine d'un ricercato metodo archeologico
Questo volume affronta la ricostruzione del rapporto tra l'Hypnerotomachia Poliphili, pubblicata nel 1499, e l'architettura che vi è ampiamente raccontata, in particolare approfondendo i modelli antiquari e le avventurose indagini protoarcheologiche che ne sono alla base. Sono indagate in modo dettagliato le vicende e il contesto storico, le forme e le modalità di diffusione, la stratificazione storica, le scelte iconografiche e architettoniche, le collocazioni e le condizioni di visibilità dei monumenti e la distribuzione territoriale dei luoghi oggetto delle ricognizioni dell'autore. Viene delineata una corposa e documentata sintesi che illustra la cultura, i procedimenti ermeneutici, i meccanismi ideativi dell'enigmatico autore del Rinascimento. Un viaggio nei segreti dell'opera di Francesco Colonna che restituisce un panorama fresco e originale su una complessa trama di relazioni religiose, sociali, culturali ed economiche che si celano dietro il suo scritto. -
Moderno costruito esistente visitato
Il libro presenta l'esplorazione di cinquantaquattro architetture del Novecento che mettono in relazione le parole ""Moderno"""", """"Costruito"""", """"Esistente"""" e """"Visitato"""". Per """"Moderno"""" si intende appartenente a quel periodo di sviluppo culturale, sociale e tecnico del Novecento che cambiò il volto dell'architettura promuovendo concetti quali la corrispondenza tra forma e funzione, l'impegno sociale, la costruzione industrializzata e la configurazione di uno spazio infinito. Per """"Costruito"""" si intende un manufatto eretto realmente che verifica la propria presenza materiale in rapporto alle idee che l'hanno ispirato. Per """"Esistente"""" si intende la sopravvivenza degli edifici e la verifica della tenuta al tempo. Per """"Visitato"""" si intende la testimonianza diretta delle architetture attraverso il confronto tra le percezioni personali e la narrativa che le ha accompagnate. I casi analizzati appartengono al periodo """"canonico"""" del Moderno che va pressappoco dai primi anni del Novecento alla sua messa in crisi negli anni Sessanta."" -
L' altra faccia della luna. Origini del neoliberty a Torino
Intorno alla metà degli anni Cinquanta alcuni giovani architetti torinesi decidono che i tempi della dieta razionalista sono conclusi, che le Torri Rivella non fanno più paura e i bow-window possono tornare a corrugare le fronti dei palazzi della loro città, come nell'Ottocento. C'è chi chiama tale ritorno neoliberty e ipotizza una tendenza generazionale. L'autore vuole provare a dimostrare che il neoliberty nasce a Torino, e non poteva essere altrimenti, perché solo a Torino è venuta a maturarsi un certa ""situazione"""": un nome su tutti, Italo Cremona."" -
La casa del consigliere Krespel. Da un racconto di E.T.A. Hoffmann
Il volume costituisce il catalogo della mostra ""La casa del consigliere Krespel"""" ispirata a un racconto di E.T.A. Hoffmann. Nel passo iniziale del suo racconto, l'autore descrive la realizzazione della dimora del protagonista che non nasce da un progetto, ma dal pensare l'edificazione come esperienza processuale del suo farsi. Il catalogo, preceduto dal saggio di Giovanni Corbellini, raccoglie venticinque opere di architetti provenienti da undici paesi diversi che hanno realizzato collages e immagini originali della strana casa del consigliere Krespel. Gli autori: Alphaville architects, Mauro Andreini, Aristide Antonas, Tatiana Bilbao, Bruther, Luis Callejas, Pierfrancesco Cherchi e Marco Lecis, 2a+p/a, e2a Piet Eckert Wim Eckert, Luca Galofaro, Alberto Iacovoni, Francesco Iodice, Liverani/Molteni, Angelo Monti, Marco Navarra, Lorenzo Netti, Franco Pedacchia, Carlo Prati, Franco Purini, Lucio Rosato, Splitterwerk, Tochtermann Wündrich, Pietro Valle, Wespi de Meuron Romeo, Peter Wilson."" -
Spontaneous. Do-it-yourself domesticity
"Spontaneous"""" investiga le pratiche condivise e i modi consolidati di abitare lo spazio domestico nelle aree mediterranee. Nel volume, testi e immagini di: Roberto Serino, Ugo La Pietra, Giovanni Corbellini, Ricardo Piè, Davide Pagliarini, Ivan Kucina, Alex Attard, Konrad Buhajar, Plasticity, Malaparte Cafè, Fabiana Dicuonzo, Spaces Like Actions, John Gatip, Arcipelago architettura, Ermanno Cavaliere, From Outer Space, Enrico Porfido, Paola Galante, Davide Trabucco, Luca Abbadati." -
Ovunque è architettura. Fatti dello spazio che abitiamo
Ovunque è architettura: basta acuire l'attenzione e, mentre abitiamo, fermarsi un attimo a riflettere per scoprirlo. L'architettura, prima che una disciplina del costruire, è saper abitare con la consapevolezza che ogni spazio nel quale viviamo ha un senso, a volte espresso con chiarezza e forza, altre volte nascosto o solo allo stato nascente; e così, ovunque è architettura. Fatti di spazio: ""fatti"""", come eventi ma anche """"fatti"""", participio passato, nel senso di """"costituiti"""" noi, nella nostra essenza di pensiero, da quegli stessi spazi che abitiamo. Nel lavoro di ricerca periodicamente arriva il tempo di mettere in connessione le parti di un discorso che hanno preso forma in momenti differenti, a volte anche distanti tra essi. I testi, su spazi abitati di varia natura qui presentati, legati da un filo o forse da più fili, sono stati occasione per sperimentare tipi, anche molto diversi, di architettura scritta."" -
Una piazza italiana. La piazza del Duomo a Treviso
Questo piccolo volume raccoglie i risultati di un'esperienza di lavoro relativa alla piazza del Duomo di Treviso. Il progetto, concepito attraverso una fitta sequenza di schizzi, mette a punto un dispositivo che per localizzazione e forma mette in movimento la geometria già presente nella piazza. Un progetto esemplare che mette insieme due mondi, quello dell'architettura urbana - della piazza, della città - e quello dell'architettura del suolo, dello scavo che assume la forma di una fossa d'acqua che cambia l'esperienza visiva della piazza.