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Abbandono
Ormai ottantenne, un uomo ripensa alla propria vita e ripercorre a ritroso le tappe più importanti e dolorose, seguendo il filo dolceamaro dei ricordi. Una storia familiare complessa, una sensibilità fuori dal comune, poi un grave lutto che irrompe come un meteorite, la perdita del grande amore. La distanza che il dolore impone a chi lo vive, il vuoto che chi soffre crea attorno a sé. Nel libro conclusivo della serie Barataria, Filippo Accettella traccia un paesaggio dell'anima, un intenso e tormentato ritratto del protagonista. Sono le colline, le montagne, i mari, i cieli, le campagne, le città, le case di una geografia affettiva trasformata in una visione assoluta sospesa nel tempo, come frammenti di infinite scritture. Le immagini e i ricordi diventano un armonico, fragile, poetico pentagramma, uno spartito del l'anima. -
Cordoni ombelicali
La vita è un intreccio continuo di legami che si allacciano, si annodano e si sciolgono. Tra questi però ce n'è uno imprescindibile, di cui tutti hanno fatto esperienza almeno una volta, alcuni più di una: è il cordone ombelicale, la prima e più intima connessione che abbiamo avuto con il mondo e che in qualche modo persiste ancora dopo il suo taglio. Ornella Sabia esplora diverse storie e ci mostra come alcuni vogliono ricucirlo, altri strapparlo, altri ancora dimenticarlo. Sul perfetto scenario di una Basilicata arida e tragica, i personaggi di questa raccolta esprimono tutta la complessità di questo vincolo primordiale che ci accompagna da sempre e fino alla fine. -
Lo zibaldone dei pensieri miei
Quando la quotidianità inizia a essere soffocante e ad allontanare i propri sogni, la musica, per una musicista, resta l'unico appiglio, l'unica fonte di speranza. Così, tra una composizione e l'altra e tra un esercizio sul pentagramma e l'ascolto di un brano di musica classica, Viviana Marconi rivede le sue giornate di lavoro, i suoi viaggi e riflette su di sé e sul mondo esterno. Il flusso di coscienza diventa sempre più avvolgente, come una melodia nepalese o sinuoso come il H Movimento della Sinfonia n. 7 di Beethoven, in un viaggio astratto ed estremamente concreto tra i problemi dell'Italia e le meraviglie del Sud-Est asiatico. -
Il diario del destino
"La vita fa come vuole"""" e il destino tesse e intreccia i fili degli uomini senza una trama apparente. Jaiden è un investigatore privato dedito alla propria causa, risoluto a chiudere l'indagine che lo tormenta da mesi: arrestare il Mentore di una Confraternita di fanatici religiosi iniziati col sangue e sottoposti a rituali macabri. Roy, dall'altra parte, cresce tra i libri e nei libri, in una cella di carta e d'inchiostro che lo isola dalle esperienze di vita vera: sarà l'amico Freddy a introdurlo nel mondo, portandolo con sé in Africa. Due vite parallele, quelle di Jaiden e Roy, sconnesse nel tempo e nello spazio, ma che proprio nel cuore selvaggio dell'Africa sono destinate a incrociarsi per pulsare al medesimo ritmo, tracciare lo stesso e unico percorso. La savana svela gli intimi segreti dell'animo umano, il mistero del creato; dissotterra le orme di religioni ancestrali, infiamma di fede e d'amore. E il destino forse esiste, forse no; forse c'è qualcuno che si diverte a giocare con le pedine più preziose: gli uomini." -
Incontri
Ciascuno dei ventitré racconti che danno corpo a Incontri è un incrocio di storie e destini paralleli; è l'incontro, appunto, di anime che non sanno di essersi sfiorate, che si allacciano un istante per poi perdersi irrimediabilmente. Lucia Guglielmi figura il mondo come una catena intrecciata di vite umane, a maglie più o meno larghe, figlia di un più avvolgente destino comune; la sua scrittura segue una trama tracciata e intanto apre un varco agli altri suoi sentieri possibili e imprevedibili. Prefazione di Donato Di Stasi. -
Rid Dementia
La mente, un mondo oscuro, labirinto di illusioni e sogni, dove è facile perdersi, angosciandoci tanto da farci sragionare. Come si capisce il confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è? Come si può nel caos trovare l'equilibrio, la pace? È proprio andando alla ricerca delle risposte a queste domande che il protagonista modella la sua vita e professione, trovandosi tuttavia a dover fare i conti con la propria mente, turbata da chi pensava fosse devoto alla sua stessa causa, mentre cerca di salvare ciò che gli è più caro al mondo, il suo prezioso segreto. Tramite gli occhi di Fabio Amedeo Mari, neuropsichiatra del sanatorio Rid Dementia, Larousse mostra i due volti di una stessa medaglia, di chi si trova prigioniero all'interno di ciò che egli stesso ha contribuito a creare, un luogo edificato per salvare anime e memorie perdute, ma che, senza la guida di chi ne ha a cuore la sorte, si smarrirà nei meandri dell'altrui follia.. -
Il supremo poema d'amore
Lisa nella vita ha sempre avuto tutto quello che desiderava: una famiglia benestante, una madre attenta ma soprattutto l'amore incondizionato del padre, che, sopraffatto dal desiderio di proteggerla, decide di spedirla a studiare in convento. Ed è qui che Lisa cresce, lontano da ogni tipo di sconvolgimento esterno, profondamente legata a Dio e alla sua Parola, finché non arriva Miguel a cambiare le carte in tavola e a mostrarle tutto ciò di bello che il mondo può offrire. Catapultata ormai nel mondo reale, con tutto quello che comporta, si troverà smarrita, arrivando a perdere il contatto con la Fede; solo la prova dell'amore di Dio per le sue creature, mandata a Lisa tramite l'aiuto della sua amica d'infanzia Conception, riuscirà a farle ritrovare la via che Lui aveva tracciato per lei da prima della nascita. -
Lo specchio
Carlo Carli, residente in via Carlo Carli, inciampa e batte la testa contro lo specchio della sua camera da letto. O è forse lo Specchio stesso a colpire il Carli, provocandone un gran bernoccolo? La situazione pare invertita e lo Specchio passa dalla sua funzione primaria, riflettere, alla sua insolita costruzione causativa"", far riflettere. Se la vostra prima sensazione in questo momento è lo spaesamento, siete già sulla giusta strada. Alberto Tortoroglio, con la sua scrittura sperimentale, colta e accattivante, ci catapulta in un turbinìo di rappresentazioni teatrali, congressi grotteschi e processi allucinogeni, analizzando in maniera originale la società contemporanea, dall'integrazione alla meritocrazia, dal potere alla giustizia. L'allegoria è l'inchiostro della sua penna e le sue riflessioni colpiscono così a fondo dal ritrovarci inavvertitamente a tastare la nostra testa in cerca di un bernoccolo."" -
Cosa nascondi negli occhi
Matteo, un ragazzo appassionato di cucina, si trasferisce per l'estate dalla nonna, nella sua casa in campagna, e decide di trovare lavoro in un'azienda vinicola. Una volta assunto, la sua vita cambia con l'incontro di Maya, la figlia del proprietario, un uomo diffidente e autoritario. Tra i due nasce sin da subito un amore totalizzante, che verrà coltivato nonostante la lontananza e la disapprovazione del padre di lei. Mattia Compagnucci, con una narrazione dal ritmo incalzante e coinvolgente, riesce a parlare del quotidiano e ci ricorda che, di fronte a un sentimento vero, è possibile affrancarsi dal passato e lasciarsi finalmente andare a un nuovo inizio. -
Il sussurrio vulnerabile del silenzio
Napoli. Elisa, che ha perso il padre quando era ancora ragazza, vive con la madre, Marta, una donna all'apparenza dura e rigorosa. Un complesso rapporto madre-figlia, il loro, fatto di silenzi e non-detti. Elisa porta in grembo un figlio che, sebbene sconosciuto, già odia: si trova in una situazione che non ha desiderato, si sente rotta, incapace di uscire da un'impasse nella quale si trova già da tempo. Come potrebbe, d'altronde, amare qualcun altro quando, in fondo, ciò che le manca è l'amore per se stessa? Luigi Mattiello narra una storia che non è altro che il racconto di una scelta, dolorosa quanto necessaria, l'ennesima decisione in una vita che non fa mai sconti. Prefazione di Donato Cutolo. -
Liriche crepuscolari
Nelle vastità del mondo, nelle sue sfumature molteplici, negli infiniti e struggenti antri dei sentimenti è possibile trovare una catarsi, un rispecchiamento dei propri stati emotivi. Così persino il più crudele lutto può essere affrontato, attraverso l'erranza e un solitario incedere tra radure e luoghi lontani. Il paesaggio del mondo diventa specchio e proiezione dei nostri impulsi ed emozioni profonde che riviviamo proiettati nella sua frenesia caotica, nelle sue meraviglie e ineluttabili bassezze. Un tono altamente elegiaco e a tratti crepuscolare permea i versi di Marrani sin dalle più dolorose confessioni che collimano in un mistico desiderio di fusione con un fascio di luce che filtra nell'abisso a irradiare la sua ispirazione poetica. L'amore per una donna vera o ideale dai plurimi nomi, uno tra tutti Rossana, riveste le liriche di una seducente e crepuscolare passione, sino a tracimare nell'impazienza di un incontro, nell'attesa nervosa della visione dell'amata. Il gusto per il classicismo lessicale accompagna la descrizione di una realtà interiore fatta di tempeste ostili seguite da un ristoro amoroso che rappresenta la redenzione del lirico poeta. -
Di rose neanche l'ombra
Alla Voie de Roses, nella banlieue a Sud di Parigi, gli anni dell'occupazione tedesca trascorrono inesorabili tra indigenza e sopraffazione. La vita della giovane Amelia si intreccia strettamente con quelle degli altri abitanti della colonia, in particolare con quella di un rital, un emigrato di origini italiane, sposato, eppure grande tombeur de femmes, amato e amante delle donne. Seducente e di bell'aspetto, Riccardo ricerca nei modi che conosce una consolazione alle sue insoddisfazioni, finché un'improvvisa e irrefrenabile attrazione per Amelia sembra spingerlo a rivedere le proprie priorità. Grandi e inaspettati cambiamenti sconvolgono la tranquilla esistenza di Amelia che, dubbiosa della natura di quel sentimento, si ritrova a scavare nel passato misterioso del suo amante e nella propria anima. Claudia Magnapera ripercorre con sensibilità estrema le pagine più intense della vita della nonna, nel tentativo di salvaguardare una storia familiare altrimenti destinata all'oblio. -
La polvere del mondo
È il 1222, il Regno di Sicilia è governato da un giovane ventottenne, Federico II, già re da due decenni ma incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero da appena due anni. Nel pieno della sua attività legislativa atta a destabilizzare baroni e feudatari si è appena conclusa la quinta crociata con la disfatta di Damietta. È in questo contesto che Francesco, il ""poverello d'Assisi"""", incontra l'imperatore sconvolgendone tutta la corte."" -
Il medaglione del tempo
Beba è una ragazza estremamente curiosa e intraprendente, sempre pronta a lanciarsi in nuove avventure. Ha un modo tutto suo di guardare il mondo, con quella spensieratezza di cui gli adulti, presi dalla frenesia della quotidianità, sembrano essersi dimenticati. Insomma, Beba ha tutte le caratteristiche che una volpina venuta da una terra lontana sta cercando. L'incontro tra Beba e Zorda darà il via a una mirabolante avventura, tra streghe bizzarre, malvagi stregoni, sciamani e animali parlanti di ogni genere. Intuito, buon cuore e coraggio saranno le armi principali di Beba contro il perfido Nacor. Ma saranno sufficienti? Un divertente racconto per ragazzi che nasconde al suo interno diverse riflessioni sulla società attuale, ma soprattutto sul modo in cui ci rapportiamo agli altri, insegnandoci che a volte basta davvero poco per capirsi e venirsi incontro. -
La persistenza del ricordo
Esistono diversi tipi di morte al mondo: la perdita di una persona cara; la morte interiore e il sacrificio in nome di un amore; l'uccisione - metaforica o reale - dell'oggetto amato, infine odiato; la morte del nostro alter ego, di quella parte di noi che continua a resistere, seppur negata. E in questa lotta fra vita e morte, qualcosa vince: il ricordo. Tredici racconti, tredici storie, stralci di vita uniti da un unico filo: la morte. Attraverso un susseguirsi di immagini incalzante ed evocativo, Cristiana Morroni esplora la memoria e la mente grazie alle diverse voci che, ognuna a suo modo, declina l'esperienza umana. -
L'ippopotamo nella neve e altre vite ancora
Un concentrato di vite, con protagonisti eterogenei, ritratti in regioni distanti, accomunati dall'irrompere dell'imprevedibile o del surreale, con l'autore che racconta le storie in maniera sempre singolare. Un clochard sceglie una panchina per casa e si pone come obiettivo delle sue giornate far ridere i bambini. Gerhard Strepp, il custode notturno di un garage nel cuore di Dresda rivive ogni giorno l'angoscia dei bombardamenti della Seconda Guerra mondiale, ossessione che riuscirà a placare solo grazie a uno dei più famosi quadri del Novecento. Una coppia di ippopotami sradicati dalla calda Africa per compiacere lo zar Pietro il Grande, si prendono la loro rivincita quando uno dei due riesce a liberarsi per continuare a vivere nelle gelide steppe russe. I personaggi dei diciotto racconti, fra i sorrisi o le lacrime, ci conducono in avventure che fanno risuonare aspetti di ognuno di noi. -
Lembi di verità
Secondo Honoré de Balzac ""la vita di un uomo felice è un quadro dal fondale d'argento con delle stelle nere: la vita di un uomo infelice è un fondo nero con delle stelle d'argento"""". Rosaria Scialpi dipinge dapprima, con le sue parole, i lembi di un fondale oscuro e doloroso e poi, come una pittrice, traccia al suo interno una costellazione luminosa, i lembi di una speranza che ha ragione del suo brillare proprio in quel fondale così nero. E se """"al mondo non vi sono dolore né felicità assoluti"""", Rosaria Scialpi riesce a restituire nelle sue poesie tutta la complessità di un'esistenza che oscilla costantemente fra luce e oscurità."" -
Nel senso che vuoi tu
Yuri e Margherita vivono una relazione a distanza. Lui è in servizio militare a Bari, mentre lei è rimasta a Casine Sperse, una frazione di Ferrara, la loro città d'origine. Margherita ama disegnare e riesce, con la matita e il chiaroscuro, a esprimere al meglio ciò che ha da comunicare. Yuri, invece, ha da sempre la passione per la musica. Suona la chitarra sgangherata di suo nonno Dino, ma il suo sogno proibito è quello di arrivare un giorno a suonare la chitarra per eccellenza: la Gibson. Quando finalmente riusciranno a dare inizio a una vita insieme, una serie di imprevisti li costringerà a separarsi ancora e ancora. Con una scrittura ironica accompagnata da illustrazioni e immagini che completano la storia, e sullo sfondo di una Ferrara forte e presente, Anna Arces ritrae la generazione di chi si sente ormai pronto a camminare in autonomia e inizia a fare i conti con la complessità dei rapporti, riuscendo finalmente a distinguere ciò per cui vale la pena lottare. -
Il poco che rimane
Il racconto di una relazione che procede tramite ricordi, promesse, rimpianti; parole mai dette o semplici frammenti di vita raccolti come bigliettini d'amore mai scambiati ma conservati con cura e gelosia. Talvolta attimi preziosi vissuti insieme, rubati alla frenetica quotidianità di una giornata come tante a Milano, più spesso momenti di intimità fatti di immagini e sensazioni dilatate nel tempo e scolpite nella memoria. Accanto a questa lettera d'amore, gli echi di un'infanzia fatta di piccole gioie si mescolano alle meditazioni su una religiosità vissuta profondamente ma ormai in conflitto con se stessa e con le contraddizioni di un'epoca in cui anche il concetto stesso di Dio assume significati diversi a seconda di chi guarda e di dove si posa lo sguardo. -
Isole d'acqua
Manca sempre qualcosa. Nasciamo così: incompleti, mancanti. Chissà se in questa imperfezione originaria non ci sia già scritto il mistero dell'esistenza. De Paola riflette sulla vita, sulle relazioni, ma anche sulle memorie più intime e sullo scorrere del tempo. C'è il sollievo destato dalla natura e ci sono le emozioni che osserva dentro e intorno a sé. C'è smarrimento, ma anche incanto. Un'atmosfera di magica dolcezza improvvisa che non si può raccontare a parole senza farle suonare vuote. I versi racchiudono i contrasti interiori, permeati dalle finzioni e dalle contraddizioni dei nostri tempi. Siamo come sassi, duri, ostinati a non capire, prigionieri di un passato che non insegna. Siamo come acqua: trasparenti in superficie, imperscrutabili nel profondo. Siamo come fogli, pagine che non abbiamo ancora imparato a leggere e su cui c'è ancora spazio per nuove parole. Sono quest'ultime la chiave di tutto: si immergono nel passato, per far tornare a galla presenze sommerse.