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Lineamenti di una sociologia marxista. La prima grande opera del teorico della società liquida
Pubblicato in Polonia nel 1968, poco prima che Bauman fosse estromesso dall'Università e abbandonasse il suo Paese, questo testo riflette la ""fase marxista"""" militante di Bauman, sebbene non possa dirsi un libro ispirato dalla e alla ortodossia dottrinaria. Bauman in """"Lineamenti di una sociologia marxista"""" evidenzia come la sociologia abbia valore nella misura in cui le acquisizioni teoriche e le evidenze empiriche siano strumenti pratici per la comprensione e il cambiamento della realtà sociale e compie una riflessione critica sulla società capitalistica connessa agli sviluppi della modernità. A renderlo prezioso il fatto che racchiude in nuce la concezione e il metodo critici della sociologia con cui Bauman si è fatto conoscere dal pubblico non accademico."" -
Il comunismo spiegato ai ragazzi
Ancora oggi molte persone sono portate a credere che il socialismo sia uno spauracchio da temere perché mirerebbe a sottrarre la proprietà privata agli individui e a ridurre in miseria le popolazioni. Per avere un'opinione sul socialismo, però, bisogna innanzitutto conoscerlo veramente. Questo libro si presenta come un corso di formazione che introduce il lettore allo sviluppo del pensiero socialista e al pensiero dei suoi più grandi interpreti, sfatando alcuni dei più classici luoghi comuni legati a questa dottrina. Cosa s'intende per lotta di classe? Che cos'è il plusvalore? Come mai il capitalismo non è un modello sostenibile? L'obiettivo del volume non è quello di realizzare un'esercitazione teorica, ma di mettere a disposizione una ""cassetta degli attrezzi"""" necessaria per chi non si rassegna a subire l'esistente e s'interroga criticamente su come diventare artefice diretto del cambiamento, dalle avanguardie di classe ai movimenti sociali che concretamente intendono impegnarsi per cambiare il mondo."" -
Lettere 1915-1918
Opporsi alla guerra imperialistica, soffrire il carcere, mettersi alla testa degli operai rivoluzionari e morire. Questo il destino condiviso da un deputato socialdemocratico tedesco e una rivoluzionaria polacca. Ricordare Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg attraverso le lettere scritte dal carcere, i discorsi e gli scritti appassionati permette, a chi sappia leggerli, di capire tanto di quella storia. Ritroviamo, in questi scritti, una prova della forza politica di quei capi e l'impegno, o meglio l'obbligo, di saperli situare nella storia. Il carcere, simbolo della lotta contro la guerra, la guerra civile, solco profondo e tragico anche tra i lavoratori, e la repressione furono segno che i rivoluzionari guardavano lontano nel destino della Germania e del mondo, dando ai lavoratori del loro Paese le parole d'ordine dell'insurrezione e offrendo, insieme, la testimonianza della loro vita stessa. -
Dopo la rivoluzione. La primavera 1918
Cosa sarebbe accaduto se già nel 1918 fosse stata applicata una linea analoga a quella adottata poi con la Nuova politica economica? Si sarebbe potuto evitare, se non lo scoppio, almeno il protrarsi della sanguinosa guerra civile? A interrogarsi è Roy Medvedev, una voce dissidente dell'Unione sovietica che compie un'ampia e dettagliata analisi della primavera del 1918, individuando gli errori commessi dai bolscevichi - in primis nei confronti dei contadini con i provvedimenti sull'ammasso obbligatorio del grano e sugli approvvigionamenti - e le conseguenze che ne derivarono per la storia dell'Unione sovietica. Nonostante i gravi errori commessi, Lenin riuscì a trovare una via d'uscita da una situazione estremamente critica, a conferma che ""l'essenza della rivoluzione è la capacità di rinnovarsi. I suoi momenti fondamentali sono la mobilità rispetto al passato, la capacità di muovere rapidamente verso il futuro""""."" -
La fenice venuta dal lager. Da Auschwitz alla terra promessa
Ka-tzetnik 135633 ci consegna un libro sofferto. Dalle ceneri di Auschwitz, Harry Preleshnik, protagonista del racconto, torna alla terra dei padri, dove l'amore per una donna, Galilea, e per la terra natia risveglierà in lui una scintilla di vita, quella stessa scintilla che gli orrori dell'Olocausto avevano soffocato, ma non estinto. Il sentiero scelto da Harry, e di riflesso dalla stessa Galilea, per curare la propria malattia di Auschwitz non sarà quello di chi vendica col sangue o redime nel sangue, ma di chi va in cerca della propria redenzione. In un tormentato racconto dove la coscienza retrospettiva si fonde con quella del presente, ""La fenice venuta dal lager"""" costituisce una testimonianza viva e sentita di un uomo che è sopravvissuto ai campi di concentramento e del suo dramma nel tentativo di reinserìrsi nella società."" -
Il monte Rosa è sceso a Milano
Questa è la Bibbia della resistenza della Valsesia, scritta a quattro mani da Pietro Secchia e Cino Moscatelli, che hanno condiviso un destino fatto di sofferenze, reclusioni, condanne al confino e umiliazioni. Un libro ricco, strabordante di informazioni, nomi e ricordi, messo nero su bianco quando ancora la storia era una cosa viva, quando si aveva ancora voglia di narrare e ascoltare storie partigiane. Un libro che ondeggia tra passi più spiccatamente teorico-politici, a opera di Pietro Secchia, e altri più squisitamente narrativi, frutto dell'opera di Moscatelli. Un racconto preciso e quasi ""tangibile"""", senza rimandi enfatici o idealizzanti, che restituisce una storia vissuta, portata a chi non ne ha fatto esperienza."" -
Totemismo
L'insoddisfazione per le teorie fino ad allora prodotte conduce Frazer a pubblicare nel 1887 ""Totemismo"""". Il suo intento è prendere in esame l'aspetto religioso e quello sociale del totemismo per dimostrare il carattere originario e la larga diffusione di questo fenomeno, attestati anche da residui e sopravvivenze in fasi più avanzate dell'evoluzione sociale. Gli svariati esempi cui ricorre, tratto che caratterizza tutta la sua produzione, spaziano dai primitivi suoi contemporanei all'antico Egitto, e sono la conferma che il totemismo è una macrocategoria religiosa al pari del politeismo, che si sarebbe originato, secondo Frazer, proprio dalla religione """"totemista""""."" -
Lenin. Unità e coerenza del suo pensiero
Questo volumetto viene scritto da Lukács subito dopo la morte di Lenin per il bisogno spontaneo di fissare teoricamente ciò che considerava essenziale: il centro della sua personalità intellettuale. Perciò il sottotitolo ""Unità e coerenza del suo pensiero"""", a indicare che Lukács non intendeva riprodurre il sistema oggettivo, teorico, di Lenin, ma quelle forze motrici, di tipo oggettivo e soggettivo, che avevano permesso questa sistemazione, la loro incarnazione nella persona e negli atti di Lenin. Puro prodotto della metà degli anni venti, il """"Lenin"""" di Lukács è anche un documento sul modo in cui uno strato di marxisti allora non insignificante considerava la personalità, la missione di Lenin, la sua posizione nel corso degli avvenimenti mondiali. Proprio la sua figura, com'è regola nel caso di grandi uomini, ha per Lukács talmente incarnato il suo tempo che i risultati, e soprattutto il metodo delle sue affermazioni e dei suoi atti, possono conservare una determinata attualità anche in circostanze ampiamente mutate."" -
Poema pedagogico
Il ""Poema pedagogico"""" di Makarenko è uno dei libri più tradotti e letti al mondo, considerato universalmente uno dei capolavori del realismo socialista e della letteratura pedagogica mondiale. È la storia della colonia Gorkij, sorta nella giovane Unione Sovietica degli anni Venti, un istituto per la rieducazione di minori responsabili di attività criminose. Una colonia che si trasformerà da insieme di banditi a collettivo cosciente di giovani sovietici, simbolo della trasformazione compiuta dall'URSS in quegli anni. Si tratta di una grande pagina della letteratura pedagogica e summa del pensiero e della prassi di Makarenko che, oltre ad essere un racconto a tratti epico e avvincente, offre spunti e obiettivi - rispetto tra soggetti, sforzo nell'apprendere e nell'operare, tentativo di andare oltre i traguardi raggiunti, etc. - che ancora oggi costituiscono l'obiettivo del progetto educativo delle nuove generazioni."" -
Il volo di Pjatakov. La collaborazione tattica tra Trotskij e i nazisti
Proprio da inoppugnabili fonti e documenti di matrice antistalinista, a partire dagli archivi Trotskij di Harvard, sono emerse di recente una serie di clamorose rivelazioni che comprovano in modo sicuro la collaborazione diretta tra i nazisti al potere e Trotskij. In particolare, e contro le teorie ancora dominanti sull'assenza di mezzi e opportunità, risulta ormai certo che nel dicembre 1935 G. L. Pjatakov, allora vicecommissario per l'industria pesante sovietica, volò con l'aiuto dei fascisti tedeschi da Berlino in Norvegia per incontrarsi clandestinamente con Trotskij, con il quale ebbe un drammatico confronto proprio sulla questione dell'alleanza tattica con i nazisti. Andrebbero pertanto riscritti in buona parte i libri di storia sugli anni trenta e quaranta dello scorso secolo, con evidenti riflessi e ricadute anche sulla politica della sinistra contemporanea. -
Quando fara giorno, compagno? Storia della rivoluzione d'ottobre
Uscito per la prima volta in Francia nel 50° anniversario della Rivoluzione d'Ottobre, Quando farà giorno, compagno? viene pubblicato ora per festeggiarne il centenario. Nel 1964 Jean-Paul Ollivier si reca a Mosca per partecipare alla sfilata del 47° anniversario della rivoluzione e ne trae spunto per una grande retrospettiva: forma così un team di ricercatori e raccoglie un'ampia mole di documentazione per dar vita a una cronaca in cui rivivono più di duecento personaggi che hanno giocato un ruolo di primo piano durante quegli anni decisivi. La storia inizia nel 1876 e termina la notte tra il 6 e il 7 novembre 191 7, che l'autore narra in presa diretta, come se l'avesse vissuta, quando Lenin ha deciso di uscire dalla clandestinità e Pietrogrado è in stato di assedio. Una storia che è ancora viva, nel racconto di Ollivier. -
John Reed rivoluzionario romantico
Sotto le mura del Cremlino, tra gli eroi dell'Unione Sovietica, è seppellito anche un cittadino statunitense, John Reed. Giornalista di fama internazionale e militante comunista, durante il primo conflitto mondiale fu inviato di guerra per il ""Metropolitan Magazine"""" e per """"The Masses"""". Nonostante i suoi articoli fossero stati colpiti da censura, divenne uno dei giornalisti più apprezzati, soprattutto per i suoi resoconti La guerra nell'Europa orientale 1915. Nell'autunno del 1917 partì per Pietrogrado con l'intento di osservare da vicino la rivoluzione che aveva portato al crollo dell'impero zarista, e tre anni più tardi morì di tifo a Mosca, a soli trentatré anni. Rosenstone in un libro pieno di azione e dramma, riesce a raccontare il John Reed scrittore, giornalista e pensatore politico, l'uomo che, secondo Trockij """"sapeva vedere e ascoltare"""", ma che sapeva indubbiamente anche scrivere, al punto che Lenin raccomandò la lettura """"agli operai di tutto il mondo"""" de """"I dieci giorni che sconvolsero il mondo"""", una delle più affascinanti cronache della Rivoluzione russa."" -
La selezione è contro la cultura. Appunti per una scuola aperta
"Il Sole 24 Ore"""", un quotidiano che a Barbiana non esitavano a definire padronale, al pari de """"Il Corriere della Sera"""" e de """"La Nazione"""", ha rilanciato, a cinquant'anni dalla scomparsa di Lorenzo Milani, l'idea che l'opera del priore possa iscriversi nel contesto di un marcato """"odio di classe"""", è forse una forzatura, ma coglie nel segno se intende riconoscere a quella straordinaria esperienza pedagogica la volontà di propugnare una radicale eguaglianza fondata sulla partecipazione e la cultura, in ogni caso antitetica a ogni buonismo pretesco. Un'eguaglianza perseguita con una vivacità polemica e una generosa intelligenza che non hanno pari nella storia pedagogica italiana del Novecento. Davide Rossi, professore in una Barbiana di oggi, il Centro Provinciale Istruzione Adulti di Milano, che offre corsi di lingua italiana e possibilità di conseguire la terza media ai nuovi cittadini provenienti da tutto il mondo, è responsabile per la Lombardia e il Ticino del Centro di Formazione e Ricerca don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana e in questo libro riflette, commentando e proponendo una selezione di pensieri del priore, sulla carica innovatrice e la profonda umanità di quell'esperienza straordinaria e singolare, capace di offrire dal 1954 al 1967 una scuola a chi dalla scuola era escluso. Completano il libro una serie di testimonianze del mondo milaniano, senza alcuna pretesa di esaustività, ma con la certezza che il seme di Barbiana sia plurale e non possa essere ridotto a interpretazioni univoche, purché non ci si dimentichi che """"la selezione è contro la cultura""""." -
Thomas Sankara. La rivoluzione in Burkina Faso (1983-1987)
"La nostra rivoluzione avrà valore solo se, guardando intorno a noi, potremo dire che i Burkinabé sono un po' più felici grazie a essa. Perché hanno acqua potabile e cibo abbondante e sufficiente, sono in splendida salute, perché hanno scuola e case decenti, perché sono meglio vestiti, perché hanno diritto al tempo libero; perché hanno l'occasione di godere di più libertà, più democrazia, più dignità. La rivoluzione è la felicità. Senza felicità, non possiamo parlare di successo."""" Una felicità che implicava dignità, fine dello sfruttamento del lavoro agricolo da parte delle multinazionali occidentali, fine dell'assoggettamento politico agli interessi dell'Occidente e della NATO. Queste parole pronunciate da Thomas Sankara in occasione del discorso per il ventennale della morte di Ernesto Che Guevara da lui tenuto a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, poco prima di morire la settimana successiva il 15 ottobre 1987 per mano di coloro che non volevano quella felicità, riassumono bene il senso della Rivoluzione da lui intrapresa con il consenso e l'entusiasmo delle donne e degli uomini del suo paese, raccontata dalle pagine di questo libro. Introduzione di Emilio Sabatino." -
LSD. La droga che dilata la coscienza
Scritto prima che l'LSD diventasse illegale, questa raccolta uscì nel 1964, quando a occuparsi dell'acido lisergico erano accademici, psichiatri e chimici, e ben prima che scoppiassero negli Stati Uniti reazioni furibonde da parte dei benpensanti e dell'ortodossia scientifica. Frutto delle ricerche di scienziati, filosofi e scrittori di fama internazionale (Aldous Huxley, Timothy Leary e William S. Burroughs, solo per citarne alcuni), che sperimentarono su loro stessi gli effetti di questo potente allucinogeno, l'LSD viene presentato come possibile arma di difesa spirituale per sopravvivere all'alienazione della società e come mezzo per poter esplorare terreni sconosciuti del nostro pensiero, quali il sogno e la fantasia, ma ne vengono indagate anche le potenzialità terapeutiche (ad esempio la cura delle malattie mentali e dell'alcolismo), mettendo nondimeno in guardia contro i reali pericoli inerenti al suo uso indiscriminato. -
Scritti su Gramsci
Oggi a Palmiro Togliatti si attribuiscono le peggiori malefatte della storia del Novecento. Eppure ad analizzare le sue responsabilità e il suo lavoro ne emerge ancora una grande figura e si possono scoprire scritti che non hanno perso la loro freschezza. Accusato di osteggiare Gramsci, questo libro testimonia tutt'altro. ""Scritti per Gramsci"""" racchiude tutti i discorsi che Palmiro Togliatti gli dedicò, perché essi possano e debbano recare alla ripresa degli interessi e degli studi gramsciani un apporto prezioso e per molti aspetti insostituibile. Questa raccolta fornisce numerosi e interessanti elementi di osservazione e di giudizio per la valutazione del rapporto tra Gramsci e Togliatti, e sul problema della continuità di linea e di orientamenti politici nel Partito comunista italiano lungo il corso della sua storia, permettendo di far conoscere la figura e l'opera del suo fondatore politico, in cui esempio di vita e coerenza di pensiero si intrecciano in maniera indissolubile."" -
Il borghese e il folle. Storia sociale della psichiatria
La follia tra il XIV e il XVII secolo diventa un immondo pericolo per l'organizzazione sociale. Sempre più stigmatizzata nel tentativo di contenerla, si lega progressivamente all'idea di malattia e di malvagità. In tutta Europa vengono costituiti istituti nei quali far confluire tutti coloro che non trovano collocazione all'interno della società - mendicanti, disoccupati, delinquenti, individui politicamente sospetti, eretici, libertini, vengono resi inoffensivi e invisibili insieme a sifilitici e alcolisti, pazzi, nonché mogli odiate e figlie disonorate -, per difendere l'ordine costituito dalla ""nonragione"""". In questo libro Dörner ricostruisce, attraverso la letteratura, la scienza e la filosofia, le tappe che portano la società borghese a elaborare sotto la spinta della rivoluzione industriale nuovi criteri di discriminazione tra """"ragione"""" e """"non-ragione"""", mostrando come quegli istituti siano una valvola di decompressione sociale, ruolo che sarà svolto, con l'affermazione dello stato borghese e con la crescita delle immense periferie dell'emarginazione nelle nascenti metropoli, dai manicomi."" -
La produzione dello spazio
"Ogni società è nata all'interno di un dato modo di produzione, e le peculiarità di questa cornice hanno dato forma al suo particolare spazio. [...] Quale forma hanno assunto la produzione e il controllo dello spazio in relazione ai processi capitalistici? [...] Come possiamo limitare e alla fine sopprimere la proprietà sullo/dello spazio?"""" In questo libro trova la sua prima formulazione la famosa teoria dello spazio di Lefebvre, il tentativo di introdurre le categorie spaziali nella critica sociale sino ad allora orientata verso le problematiche del """"fare storia"""". Questa sua svolta """"geografica"""", secondo cui il cambiamento sociale può avvenire nello spazio, è innovativa anche per l'introduzione, nelle dialettiche marxiane classiche, di un altro elemento, la Terra, intesa come territorio e problematica agraria. Teorizzando quindi la problematica dello """"sviluppo diseguale"""" nel contesto dei programmi dello sviluppo regionale e della pianificazione spaziale tra gli anni Sessanta e Settanta, Lefebvre porterà avanti la critica spaziale verso nuove dimensioni." -
Evoluzione della donna. Origine, sviluppo e caduta del matriarcato. Vol. 2
Nato all'interno di un'accesa polemica circa il ruolo della donna nelle società primitive e nei confronti delle istituzioni di potere, Evoluzione della donna, lungi dal suggerire il ritorno a un ""paradiso perduto"""" del matriarcato, indaga come e in che forme esso ha avuto origine e si è storicamente dato. Rigettando l'ipotesi secondo cui si tratta soltanto di un mito culturale, Evelyn Reed, aderendo al metodo materialista ed evolutivo, sostiene che il sistema del clan materno è stato la forma originale di organizzazione sociale e traccia il percorso del suo sviluppo, affrontando anche le cause della sua caduta. Il suo importante contributo allo studio delle società matriarcali mostra quanto a questa sistematizzazione iniziale debba la storia della società e quali e quanti conflitti ne siano scaturiti."" -
Evoluzione della donna. Origine, sviluppo e caduta del matriarcato. Vol. 1
Nato all'interno di un'accesa polemica circa il ruolo della donna nelle società primitive e nei confronti delle istituzioni di potere, Evoluzione della donna, lungi dal suggerire il ritorno a un ""paradiso perduto"""" del matriarcato, indaga come e in che forme esso ha avuto origine e si è storicamente dato. Rigettando l'ipotesi secondo cui si tratta soltanto di un mito culturale, Evelyn Reed, aderendo al metodo materialista ed evolutivo, sostiene che il sistema del clan materno è stato la forma originale di organizzazione sociale e traccia il percorso del suo sviluppo, affrontando anche le cause della sua caduta. Il suo importante contributo allo studio delle società matriarcali mostra quanto a questa sistematizzazione iniziale debba la storia della società e quali e quanti conflitti ne siano scaturiti.""