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La democrazia mafiosa. Mafia e democrazia nell'Italia dei comuni (1946-1991)
Un libro che colma una lacuna di analisi sul rapporto tra enti locali e mafia. Dalle elezioni amministrative del 1946 all'approvazione della legge sugli scioglimenti dei consigli comunali per mafia del 1991, l'autore ricostruisce, con metodo e rigore, le vicende del funzionamento dei comuni, del legame con i grandi avvenimenti internazionali e nazionali e cerca di spiegare perché siano occorsi quarantacinque anni di storia repubblicana per dotarsi di uno strumento di difesa contro l'invadenza della criminalità organizzata nella democrazia locale. L'ipotesi del libro è chiara e dichiarata: non infiltrazione né condizionamento mafioso; ma un modo diverso di declinare la democrazia: raggiungere il potere con il voto democratico, in un modo tranquillo, pacifico, contando, paradossalmente, proprio sulla visibilità, sulla propria storia, sul radicamento locale, sulla capacità di procurarsi adesioni. Negando che il problema stia dentro il funzionamento della democrazia, nella raccolta del consenso, non si è riusciti a trovare le vere contromisure alla gestione mafiosa dei comuni se non i reiterati scioglimenti... -
Il sogno di Toloma
Nicky, studente universitario italo-canadese di terza generazione è afflitto da depressione della quale non riesce a individuarne la causa. È il suo un malessere generale della società contemporanea o un suo malessere personale? Né le occasionali avventure con Alba né quelle più sentimentali con Emily riescono a sganciarlo dal suo disagio esistenziale. Solo l'affetto del nonno paterno riesce a lenire la sua sofferenza. Il rapporto con quest'ultimo sdoppia la storia portando lo sviluppo della narrazione su due piani: se da una parte si racconta la storia di Nicky, figlio di siciliani emigrati in Nordamerica, dall'altra espone la saga della sua famiglia, i Nicoterra, che ha inizio in Sicilia verso la fine dell'Ottocento e si protrae nel Nuovo Continente fino alla fine del ventesimo secolo. Le descrizioni utopiche di Toloma, villaggio d'origine del nonno, vengono percepite dal giovane come antidoto al suo malessere quotidiano al tempo stesso che aggregano al tema della nevrosi quello della crisi d'identità e della ricerca delle radici. Nicky s'impegna a tradurre e far suo il diario che riceve in eredità dal nonno, di modo che, la vita del nipote s'intreccia con quella dell'anziano. -
Amor sacro e amor profano. Di alcune forme ed esperienze dell'amore contemporaneo
Cosa significa amare? Cosa resta nella società di oggi di questo sentimento, quando si confronta con i bisogni di libertà individuale e con le nuove dinamiche di coppia oppure quando si intreccia con i fenomeni migratori? A volte considerato come l'unica ragione dell'esistenza, altre sofferto come una mancanza, l'amore riempie comunque i sensi; lo fa anche quando si fa fatica a immaginarlo o a definirlo con le parole che si hanno a disposizione. Costretto a misurarsi con i mutamenti sociali e con i profondi sviluppi identitari e di genere, questo sentimento, antico come noi, sta cambiando per adattarsi alla forma che la vita, pubblica e privata, ha assunto ai giorni nostri. Attraversando le idee di sociologi come Simmel, Beck, Boltanskd e Bauman, il volume indaga le diverse esperienze dell'amore e quei risvolti problematici che si generano sullo sfondo di relazioni più effimere e caratterizzate dalla possibilità di cambiare in ogni momento le proprie scelte. -
Il diario
Antonio Dominici, esperto di analisi sul crimine internazionale, ha diretto per anni la Squadra Mobile di Venezia, e ora un importante incarico presso l'Interpol di Lione lo proietta in una dimensione internazionale di grande impegno e responsabilità. È un uomo introverso, legato al suo doloroso passato, spesso i pensieri lo incardinano con forza e lo riproiettano all'indietro in flashback pari ad ancore. Ma Lione lo seduce e in particolare la collega Greta che ridà nuovi palpiti al suo cuore. Un terribile omicidio intanto scuote Parigi. Un professore universitario inglese viene assassinato in un albergo cittadino con modalità brutali e agghiaccianti. Si mette in moto la macchina delle indagini che segue percorsi assolutamente inediti e mette insieme tasselli impensabili che spingono personaggi e narrazione in una molteplicità di luoghi che dalla Francia portano in Argentina, in Svizzera poi in Italia fino a richiamare, in maniera inattesa, l'orrore di Auschwitz. I personaggi incrociano dunque i tanti fili di una matassa intricata che gioca con i luoghi ma anche con i deliri della mente umana, la malattia, il destino. -
Graffiando il mito
"Cardamone bussa alla porta dei confini estremi della storia - oltre i quali, a monte, pesa l'interdetto - per delineare, a valle, una ipotesi di storia a venire verso cui orientare le coscienze e riattivare l'energia propositiva di un pensiero utopico fatto di fantasia e di ragione; e questa ipotesi non abbisogna di esplicitazioni, di enunciazioni di dettaglio, trovandosi illuminata nei suoi presupposti dagli atti di interpretazione conseguenti a quel bussare, a quell'estrarre allegorico, a quell'arrischiare letture del senso delle origini, al di qua della storia che è usualmente scritta e tràdita dalla penna del potere, come non possiamo non sapere oramai."""" (dalla prefazione di Marcello Carlino)" -
Vicolo cieco
Nel decennio immediatamente successivo alla fine della seconda guerra mondiale l'atmosfera provinciale e tranquilla di una città del Sud Italia viene turbata da un fatto di cronaca, la morte improvvisa ed inspiegabile di una giovane signora paraplegica. L'Ispettore Pietro Riccio sospetta trattarsi di omicidio ma non ha prove per sostenere la sua intuizione. Prima di arrendersi e dichiarare chiusa l'inchiesta per morte naturale, con caparbietà riuscirà a dimostrare che il suo presentimento ha un fondamento. Inizialmente, però, sarà indotto a dichiarare colpevole la persona sbagliata fino a quando, per caso, verrà a conoscenza della verità e il disegno diabolico di chi ha ordito un atroce delitto verrà scoperto. Un giallo ambientato negli anni cinquanta che trova la sua ispirazione nei ricordi di un fanciullo che forse si è trovato nella situazione di essere involontario testimone di un omicidio. -
Radical mediation. Cinema, estetica e tecnologie digitali
Negli ultimi vent'anni l'accelerazione tecnologica ha rivoluzionato l'ambiente in cui viviamo: spazi Ibridi iperconnessi e protesi digitali hanno abilitato nuove prassi sociali, politiche, economiche e trasformato progressivamente le nostre facoltà sensibili e cognitive. Questa raccolta di saggi offre uno sguardo autorevole su questi ultimi vent'anni, ovvero quello di uno studioso che ha dedicato un notevole sforzo teorico alla comprensione della medialità contemporanea. Dopo “Remediation”, pubblicato nel 1999 insieme a J.D. Bolter - che può essere considerato il libro fondativo della teoria dei nuovi media - Richard Grusin ha continuato a riflettere sul concetto di mediazione, mantenendosi sempre in un virtuoso equilibrio tra un'accurata analisi teorica e l'interpretazione del quotidiano. In un serrato dialogo con la filosofia e l'estetica, Grusin interpreta in modo originale i formati mediali contemporanei, dal cinema alla televisione fino ai media partecipativi, e ci fa leggere, attraverso la lente della mediazione, eventi importanti che hanno segnato il nostro tempo, dall'I 1 settembre al movimento #occupywallstreet. -
L' Europa dei popoli o degli Stati? L'integrazione spiegata attraverso il diritto dell'Unione europea
Parlare di ""Europa dei Popoli"""" ai nostri giorni con riguardo all'Unione europea può sembrare a dir poco utopistico. La percezione che una congrua parte dei cittadini ha dell'integrazione europea, oltre ad una sensazione di insofferenza, sollecitata non sempre correttamente dalla politica e dai mass media, è che l'Unione sia un """"carrozzone"""" guidato dagli Stati - e in particolare dalla Germania - nel quale i cittadini non hanno alcuna voce in capitolo. Questo libro ha l'ambizione di spiegare in modo semplificato l'Unione europea (UE) attraverso il suo ordinamento giuridico e l'attuale sistema istituzionale. Non è un lavoro scientifico; bensì un """"navigatore"""" nei meandri delle istituzioni UE troppo spesso sconosciuti al grande pubblico, anche a causa (e forse soprattutto) della complessità del sistema istituzionale sovranazionale. L'idea di un testo agile, di ampia diffusione, coincide con il 60° anniversario della firma del Trattato di Roma del 1957 istitutivo della Comunità economica europea."" -
Il gusto del Sud. Percorso sensoriale tra prodotti e piatti del Mezzogiorno d'Italia
"È tutto da sfogliare e leggere il libro che avete in mano. (...) Ha l'ambizione di essere anche una guida, un vademecum da mettere in borsa o da tenere nel cruscotto dell'auto. Una bussola per orientarsi lungo i tanti itinerari golosi che è possibile percorrere in Calabria e non solo. Propone occasioni d'incontro con una realtà enogastronomica non sempre facile ma quasi sempre in grado di trasformare il turista in viaggiatore, di incuriosirlo e coinvolgerlo nella scoperta e di lasciare poi un ricordo memorabile, come i suoi territori. Nuovi sapori, nuovi prodotti, dunque, nuovi luoghi da esplorare in queste 200 pagine che raccontano le tante sfaccettature di una terra dalle più gradevoli emozioni gustative"""". (Gianfranco Manfredi)" -
Sensibilità e potere. Il cinema di Pablo Larraín
Da ""Fuga"""" (2006) a """"II club"""" (2015), da """"Neruda"""" (2016) a """"Jackie"""" (2017), passando per Tony Manero (2008), Post mortem (2010) e """"NO - I giorni dell'arcobaleno"""" (2012), il cinema di Pablo Larrain si sviluppa a partire dalle vicende storiche e politiche che hanno sconvolto il Cile nel corso del Novecento per spingersi altrove, fino al cuore degli Stati Uniti d'America. Che si racconti il golpe del 1973 o il Plebiscito del 1988, che si tratti di mettere in immagine la fuga di Pablo Neruda o le ore più drammatiche della vita di Jacqueline Kennedy, Larrain cerca prospettive inedite, punti di vista stranianti. È attratto dal potenziale trasfigurante della fiction piuttosto che dal documentario. È orientato, ancora meglio, al superamento di questa stessa opposizione verso una concezione Ibrida e Intermediale del racconto cinematografico. Questo libro fa i conti con il carattere peculiare dei film di Larrain: non tanto un cinema storico quanto una riflessione sul potere. Se solo in pochi lo esercitano, tutti si trovano presi nella sua trama."" -
Fata Morgana. Quadrimestrale di cinema e visioni. Vol. 31: Coscienza.
Studiosi di diversi ambiti scelgono e scrivono del loro ""più grande film italiano"""". Importanti artisti, registi, fotografi rispondono a una domanda sul loro rapporto con il cinema italiano, sui loro amori, sulle immagini e sui loro film preferiti. Un numero speciale per i 10 anni della rivista, al quale partecipano: Gianni Amelio, Roberto Andò, Giorgio Barberio Corsetti, Marco Bellocchio, Gianni Berengo Gardin, Maurizio Bettini, Maurizio Braucci, Gianni Canova, Giovanni Careri, Romeo Castellucci, Felice Cimatti, Emma Dante, Tonino De Bernardi, Roberto De Gaetano, Pippo Delbono, Massimo Donà, Paolo Fabbri, Jan Fabre, Francesco Faeta, Michelangelo Frammartino, Massimo Fusillo, Nadia Fusini, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Peter Greenaway, Mariangela Gualtieri, Paolo Jedlowski, Emir Kusturica, Franco Maresco, Pietro Marcello, Valerio Magrelli, Salvatore Mereu, Pietro Montani, Tim Parks, Alfredo Pirri, Paul Schrader, Ferdinando Scianna, Toni Servillo, Susan Stewart-Steinberg, Bob Wilson."" -
Il pianto del monachello
La fortuna è il cappuccio misterioso e fuggevole del monachelle. Ne è convinto il piccolo Marcello, immerso nella povertà della Calabria fascista, il cui unico conforto sono i racconti sullo spiritello del vecchio Cola, l'ufficiale dello Stato Civile di Portomagno, considerato pazzo da tutto il paese. Nonostante l'apparente bizzarria, però, l'anziano condivide un segreto col bambino: la benigna illusione di poter ridisegnare le grame esistenze dei compaesani aggiungendo a ognuno un secondo nome sui registri anagrafici. Crede, così, di sostituirsi alle Moire, le vecchie filatrici del destino, collocate al di sopra di ogni divinità. Intorno ai due protagonisti si muove lenta una realtà in cui si mescolano miseria dilagante, aristocratici feudali e formule arcane che porteranno Marcello a inseguire per anni un destino modellato da chiunque tranne che dal piccolo stesso. -
Come d'improvviso
Questo libro, che nasce da un'esperienza personale, racconta una storia nella quale ci si ritrova. Colpisce l'asciuttezza, il rigore dello stile e anche dei contenuti. E poi l'ironia sottile, a cui Moira Sola non rinuncia mai. I personaggi si muovono in punta di piedi attorno al personaggio principale, la donna, quella che deve affrontare la prova più difficile. E lei, che sembra guardare la vita dall'esterno, come se fosse in una grande bolla, nella malattia riscopre la vita. La genesi del libro è stata particolare, quasi inconsapevole. È come se la storia avesse preso forma da sola. -
La trasparenza del ghiaccio
Tre morti violente in una sola notte, in un paese senza nome e in un tempo senza data, ma tutto ben incastonato nella grande storia dei potenti e degli umili, del sud e dei latifondi. È questo l'inizio del viaggio di un giudice che cammina su gambe gonfie e appesantite dalla flebite, che raccoglie indizi in un luogo di mostruosità e umanità mentre scopre verità che in fondo, nelle pieghe più segrete del suo animo, già conosceva. Nel paese della fabbrica del ghiaccio sembra tutto semplice e scontato e invece le vicende, che si intrecciano e si aggrovigliano, hanno una realtà doppia e rimandano ad immagini opposte e contrarie. Il magistrato Elpidio, tra le nuvole dei suoi sigari, scopre chi sono i veri carnefici mentre raccoglie pezzi di se stesso nella deriva di un vissuto doloroso e rimosso. La trasparenza del ghiaccio è l'opera prima di un medico amante della lettura e dell'incrocio magico tra la vita vera e quella dei personaggi letterari. Un romanzo scritto con il bisturi nella descrizione anatomica di luoghi e azioni inquietanti, con un registro linguistico complesso, profondo e affascinante e con un'indomabile passione per il più vero e il più inafferrabile dei microcosmi. -
Millennial. Viaggi nel futuro presente
Millennial è un aggettivo che indica le generazioni nate dagli anni '90 ai primi decenni del XXI secolo. Ma si estende a tutto quanto faccia parte di questo trapasso epocale. Il libro è un piccolo manuale d'uso dell'età contemporanea senza pretese accademiche, basato sulle esperienze dell'autore, che vanno dal giornalismo al romanzo, passando per gli itinerari geografici, le ricerche sul campo e le letture. Le nuove tecnologie, il loro impatto nella vita quotidiana, i lati oscuri dell'attualità, il narcotraffico, derivato al culto della droga e dall'ondata psichedelica degli anni '60: la civiltà avanzata non trova più un baricentro. L'informazione di massa diventa rumore confuso o gossip, il pensiero colto si nasconde. Il terzo millennio accorpa problemi irrisolti sul piano etico, politico, sociale e scientifico. La ferocia della guerra viene riverberata dai media. La moralità delle amministrazioni pubbliche è sotto inchiesta dovunque. La coscienza civile non attecchisce tra i nuovi barbari. Il sapere scientifico non scopre nemmeno il rimedio per il raffreddore, al punto che forse la scienza deve ancora cominciare. La percezione del futuro passa unicamente per i clamori elettronici e si ripropone uno scenario che James Joyce applicava a tutti i tempi nel celebre motto dell'Ulisse scelto per epigrafe: «La Storia è un incubo dal quale cerco di risvegliarmi». -
Crotone nera
Una raccolta di racconti legati fra loro non solo dall'ambientazione, la città di Crotone, ma anche dai personaggi che, entrando l'uno in relazione con l'altro, come anelli di una catena tengono insieme i vari componimenti. È cupa l'atmosfera che aleggia e ovunque imperversa lo squallore di un'umanità reietta che, indipendentemente dalla propria estrazione sociale, si trascina tra i liquami della corruzione morale... della cattiveria sociale. La Crotone descritta è ferocemente attuale: non è più tempo di indugiare leziosamente in ricordi di fasti magnogreci ormai lontanissimi o in rimpianti di epopee industriali recenti e definitivamente finite. Quella Crotone non esiste più. Quei crotonesi sono morti. Ciò che rimane è una Crotone nera come una scoria, popolata da ombre senza corpi. L'autore non è né vuole essere uno scrittore. Non è letteratura né sociologia quello che propone: l'intento è esplicitamente politico. -
5 euro
"5 euro"""" è un'opera originale, per struttura e trama. Il corso narrativo, infatti, segue il percorso di una banconota di 5 euro che si ritrova nelle mani di diversi personaggi. Questi vengono a loro volta conosciuti e seguiti per l'arco di tempo che li vede possessori della banconota. Ogni volta che avviene il passaggio di mano, dunque, cambia il capitolo e il relativo protagonista provvisorio. Ad arricchire la storia un messaggio che viene abbozzato dal primo detentore della banconota. Un filo d'Arianna, dunque, che unisce diciannove persone, condendo il tutto con una riflessione che viene affrontata dai più differenti punti di vista: basta poco per essere felici?" -
Il gesto e l'ambiente. Cinema e pedagogia
La nostra esperienza sensibile e la nostra identità sono legate, oggi più che mai, alla relazione con i media, in particolare quelli audiovisivi. I nostri processi cognitivi, affettivi ed emotivi individuali e collettivi, si originano e si sviluppano in ambienti che si fanno sempre più tecnicizzati. Come poter iniziare a immaginare un approccio educativo che si faccia carico delle potenzialità insite nei nuovi media? Per cominciare a rispondere d questa importante domanda, il lavoro teorico e pratico compiuto nel Novecento, dal pedagogista Fernand Deligny si dimostra essere un valido contributo. I saggi di Deligny qui raccolti mostrano quanto il cinema possa essere considerato un importante strumento pedagogico e come l'immagine sia fondamentale nella nostra relazione cognitiva e sensibile con il mondo, in modo particolare per i bambini autistici. II lettore potrà così facilmente riconoscere come la sperimentazione pedagogica di Deligny possa offrire un'utile prospettiva per riflettere sul nostro presente. -
Le 'ndranghetiste dell'Est. Profili internazionali della mafia calabrese
Questo libro esamina l'evoluzione della 'ndrangheta e il persistere in tempi moderni dell'esercizio del ""diritto"""" di faida, forma violenta di giustizia privata, che caratterizza e distingue questa organizzazione da tutte le altre consorterie criminali attive in Europa. Guardando al passato e al presente racconta, inoltre, un fenomeno mai esplorato che ha caratterizzato la storia recente della mafia più potente del mondo: il ruolo svolto, all'interno delle cosche, dalle donne provenienti dai Paesi dell'ex Cortina di Ferro. Da mogli e compagne di boss e picciotti queste donne, cresciute in contesti sociali nei quali la 'ndrangheta non ha mai messo radici, si sono trasformate in temuti """"capi"""" o in fedeli """"luogotenenti"""" gestendo in Calabria estorsioni, organizzando traffici di cocaina, mettendosi alla guida di aziende nate riciclando denaro frutto di attività illecite."" -
Adolescenti. Voci preziose
"Quando penso agli anni della mia gioventù, provo una grande nostalgia soprattutto per le esperienze della mia adolescenza. Leggere """"Adolescenti. Voci preziose"""", è stato, perciò, un po' come rivivere quel periodo e cercare di ritrovare, nei pensieri degli adolescenti e dei giovani di oggi quel che, crescendo, ha determinato il farsi dei miei progetti di vita. Intendo le passioni, le paure, certi traumi, certi riti di iniziazione, certe scoperte tra gioie e drammi che orientano, strutturano, addomesticano oppure, al contrario, annientano, di sconnettono, destrutturano, i percorsi di crescita adolescenziali."""" (Dalla Prefazione di Maria Rita Parsi)"