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Il Mereghetti. 100 capolavori del noir americano
Insieme a Humphrey Bogart o Lana Turner, ad Alan Ladd o Barbara Stanwyck il noir ha accompagnato le nostre fantasie di spettatori nel viaggio più pericoloso, quello dentro le nostre pulsioni più nascoste e irrefrenabili, tra le ombre del male alla ricerca di squarci di verità. Ci ha fatto sentire il peso del passato e le sue maledizioni, ci ha aperto gli occhi sulle contraddizioni umane, ci ha lasciati soli di fronte a un mondo ostile e irrazionale dove era facile perdersi dentro ai labirinti della mente e dell'anima. Ma ci ha anche regalato una serie di capolavori indimenticabili facendoci vivere fianco a fianco con Philip Marlowe e Gilda, l'infernale Quinlan o la signora di Shanghai, in tanti film da vedere e rivedere... -
Il Mereghetti. 100 capolavori della comicità italiana
Sottobraccio a Tecoppa e Petrolini, Totò e Nando Moriconi, Fantozzi e Mario Cioni, un viaggio nel cinema italiano che ha saputo scatenare le risate, dalle sue lontane origini regionali alle vette della commedia all'italiana fino a quel gruppo di attori-registi che in anni più vicini ha saputo rinnovare la tradizione del nostro cinema comico. Un panorama che abbraccia cent'anni e che riserverà anche ai più appassionati più di una sorpresa. -
Snoopy amici miei. I 74 personaggi dei Peanuts
Quanti fratelli ha Snoopy? Chi sono gli altri due amori di Charlie Brown, oltre alla ragazzina dai capelli rossi? Come si chiama la bambina che considera Linus troppo vecchio per lei? Quanti sono i personaggi dei Peanuts con un nome francese? Chi sfida in un doppio misto Snoopy e Molly Volley? Quale bracchetto vince il concorso del ""Cane più brutto""""? Chi chiama Charlie Brown """"Brownie Charles""""? Quando fa la sua comparsa l'albero cannibale mangia-aquiloni? Chi è la prima a sfilare la palla ovale da sotto il piede di Charlie Brown? Tutte le risposte, tutte quante, nel primo libro con i 74 personaggi dei Peanuts, presentati in ordine cronologico di apparizione, con le strisce più importanti che li hanno visti protagonisti in cinquant'anni di vita a fumetti. Da Charlie Brown a Naomi."" -
L'uomo di Berlino
Sarajevo, 1943. La Jugoslavia è dilaniata dalla guerra. Una giovane e bellissima regista e fotografa - vera e propria eroina per il suo popolo - e un ufficiale tedesco vengono rinvenuti brutalmente assassinati. Il capitano dei servizi segreti militari Gregor Reinhardt, già detective della polizia di Berlino, viene assegnato al caso. Ossessionato dalle sue azioni di guerra e dagli errori compiuti lontano dal campo di battaglia, scopre ben presto che la sua indagine potrebbe riguardare molto più di un semplice doppio omicidio, e che la donna tanto amata dal popolo jugoslavo potrebbe essere stata molto più infingarda di quanto volesse far credere. Facendosi strada attraverso un campo minato di vendette politiche, militari e personali, Reinhardt scopre che qualcuno sta lasciando una scia di cadaveri per coprire le proprie tracce. Ma in Reinhardt brilla ora una nuova determinazione, che credeva di avere perso per sempre; e il caso deve essere chiuso, a qualunque costo. -
Nessuna carezza
Veronica e Mauro, una normale coppia di trentenni prossimi a diventare genitori: lei lavora come cameriera, lui ha un contratto a termine presso un ingrosso alimentare. Una sera Mauro investe un collega, ferendolo: per sostituirlo, l'azienda è costretta ad assumere in via definitiva un altro dipendente. Veronica, apprendista Lady Macbeth di provincia, convince allora Mauro a uccidere uno dei lavoranti, in modo che questa volta la ""fortuna"""" cada su di loro. Vittima designata è Viktor, omone silenzioso e solitario e per questo """"sostituibile"""". Intorno a questa vicenda si agita una schiera di personaggi sospesi tra mediocrità e piccole vanità, onestà e malaffare: da Dana, contabile con una doppia vita da mantide religiosa del sesso, al vecchio Donatello, il proprietario dell'ingrosso, che si arrampica sul tetto dell'azienda per spiare i suoi impiegati, per arrivare a suo figlio che sta tramando una cessione dell'azienda all'insaputa del padre. Il finale sarà un ritorno al punto di partenza: una rumorosa solitudine."" -
I Figli delle stelle. Cronaca di un raduno raeliano
"I figli delle stelle"""" è il racconto appassionato di un weekend trascorso a un raduno di Raeliani, il movimento neoconfessionale che mescola ufologia, erotismo e culto della scienza al centro del romanzo di Michel Houellebecq """"La possibilità di un'isola""""." -
Diciotto ossa rotte
Una gamba rotta: un banale incidente alla madre obbliga la figlia Francesca a recarsi a Roma, costringendola ad affidare il fratello Leonardo e il suo stecco rosa da cui non si separa mai alla cugina Alessandra, cantante jazz girovaga e ancora in cerca di definizione. Malgrado sia già adulto, Leonardo è afflitto da un ritardo mentale e vive in un mondo tutto suo, fatto di rigide abitudini e di amicizie immaginarie. Una sorta di bambinone testardo col quale non è facile convivere, soprattutto per chi, come Alessandra, non ha alcuna dimestichezza. La coabitazione forzata li spingerà a conoscersi e ad avvicinarsi, recuperando un rapporto mai veramente coltivato. Soprattutto porterà Alessandra a rileggere l'intera storia della loro famiglia, in particolare il tragico momento in cui tutto è cambiato: la scomparsa della sorella minore di Leo, Elisa, morta a soli dieci anni. Forse, per tutti loro, esiste un modo per raggiungere quel sollievo che sembrava irrecuperabile. Un viaggio familiare affascinante, dove le linee del tempo vengono interrotte e piegate da una scrittura coraggiosa e insieme delicata. -
Una come me
Lucida Console ha poco più di vent'anni, è fragile ma determinata e, dopo la morte di un padre molto amato, lascia quel che resta della famiglia e parte per ritrovare la pace e la felicità perdute. Approda per caso in Spagna, a Formentera. In questo luogo magico e fuori dal tempo, Lucida incontra una ragazza argentina enigmatica e sfuggente - e per questo dotata di un irresistibile fascino - che vive senza regole in una casa sulla scogliera. ""Amo una donna che fuma: due crimini in un colpo solo"""", ride di sé la protagonista. Ironico, travolgente, a tratti impudico, il romanzo racconta le alterne vicende di un amore non del tutto regolare, un amore senza futuro eppure difeso con i denti fino al melodrammatico finale. Prefazione di Roberto Saviano."" -
L' oro di Scampia. Storie di lotta, di bellezza e di scugnizzi che ce l'hanno fatta
Scampia è le Vele, un inferno di camorra, spaccio e degrado sociale. Così ce la rappresentano i media con un certo compiacimento, come una Gomorra perduta per sempre. Ma Scampia, per chi ci vive, è un quartierone di centomila abitanti che ogni giorno vanno a lavorare, mentre i bimbi vanno a scuola. In questo deserto di cemento, dal 2004 Gianni Maddaloni gestisce una palestra di judo che offre corsi gratuiti ai ragazzi disagiati, spesso con padri in galera e madri senza lavoro. Nella convinzione che un bambino che impara i valori dello sport oggi sarà un killer o uno spacciatore in meno domani. Una comunità di 1200 iscritti, fra extracomunitari e non vedenti, scugnizzi a rischio e detenuti in affido, ragazzi autistici e campioni olimpici. Un modello che funziona e comincia a essere studiato e replicato in Francia e nelle periferie di Città del Messico e Calì. Questa è la storia delle sue storie, storie di lotta contro destini che non lasciano speranza, quando anche raggiungere la normalità sembra un sogno. Storie di bellezza che riempie il cuore, quella del riscatto di figli di boss che diventano pianisti e rapinatori che diventano restauratori. Per tutti il maestro c'è sempre, come un padre putativo che vuole assicurare a ognuno un futuro. Come un prete la cui religione laica è fatta di sport, altruismo e solidarietà. L'oro più prezioso, nelle periferie dell'anima. -
Più di quel che avanza
Un evento capace di sospendere l'esistenza e di costringere a guardarla sotto una diversa, inedita prospettiva: vittima di un incidente, la protagonista del romanzo si ritrova nell'impossibilità di muoversi e parlare, e tuttavia in una condizione di cristallina lucidità attraverso la quale rilegge il suo passato e prevede un futuro. Attorno al suo letto, la rete di relazioni che ha tessuto nei suoi quarantatre anni di vita si dipana e si lacera, senza che lei possa in alcun modo intervenire. Marito, amante, figlia, baby-sitter: la sua presenza muta sembra far precipitare vicende prima sospese in una precaria stabilità. In un teso monologo interiore, il mestiere di restauratrice diviene metafora della situazione presente e della necessità di ricostruire una nuova identità. Proprio come una tela deteriorata dal tempo riprende vita e colore grazie al lento, faticoso e quasi magico processo del restauro, così ""ora la tua faccia somiglia al tuo nome. E molto bello il tuo nome, è bellissimo il suo significato. Pace""""."" -
La domenica lasciami sola
Il settimo giorno Dio si riposò e Satana ne approfittò per creare il calcio. Lo diede in dono ai maschi e ordinò loro di santificarlo tutte le domeniche. Poi arrivò Rita Pavone, chiese al suo uomo di portarla a vedere la partita e quello rispose che non era roba per signorine. Voleva mantenere il possesso della palla. Così, il calcio divenne il più temibile rivale d'amore di tutte le signorine made in Italy. Da allora, sono trascorsi lunghi decenni di angustie e guerre fredde e calde. Diverse signorine hanno imparato a giocare a calcio, hanno capito il fuorigioco e sono entrate negli stadi. Molte altre, invece, sono rimaste fuori, perpetrando il match donne vs partita di pallone. La protagonista di questo romanzo, invece, rifiutando di abbonarsi in curva, subire i supplementari e indossare bandiere, butterà via il rancore per le domeniche perdute e ripartirà dagli archetipi: per lei il matrimonio di Grace Kelly, per lui la partita di pallone. Solo così farà del calcio il suo complice nella conquista del cuore di un indomabile tifoso, che riserverà a lei i suoi più inaspettati colpi di testa. -
Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari
Libro dell'Anno 2010 di Radio3 FahrenheitSe nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l'incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età. Questa è la sua storia. -
Dinosauri
Il primo Grande Evento Nebbioso ha aperto un varco temporale sugli anni Settanta: le strade sono invase da paccottiglia colorata e vecchia ferraglia. Qualcuno ne ride, altri ne fanno un'ossessione. Cosa è accaduto? Due anni dopo, un secondo Grande Evento Nebbioso chiuderà l'innocuo buco temporale sugli anni Settanta per aprirne uno drammatico sulla Preistoria: enormi bestie estinte da milioni di anni avanzano inarrestabili. Eppure sono in molti a fingere che nulla stia accadendo, e fra questi Beniamino Bosco, il quarantacinquenne protagonista del romanzo. Beniamino abita una città senza nome, lotta per una promozione in un ufficio di colleghi-rivali, è marito e padre distratto. I suoi unici meriti sono cercare un rapporto con il figlio che non gli parla e fare terapia di coppia per salvare il matrimonio. Quando il bollettino radiofonico lo informa che la minaccia preistorica è alle porte della città finalmente prende coscienza di sé, della sua famiglia e del pericolo. Forse c'è ancora una possibilità di salvezza: lo psicoterapeuta Silvano Deschi ha fatto costruire nel giardino della sua villa-studio un bunker dove accogliere i pazienti che ha in cura. Nel finale, Beniamino avrà un'occasione di riscatto che proverà a cogliere con il più semplice dei gesti. -
Desert solitaire. Una stagione nella natura selvaggia
"Desert solitaire"""" è diventato un libro di culto sin dalla sua pubblicazione, nel 1968. Un racconto provocatorio e mistico, arrabbiato e appassionato, in cui Edward Abbey ci restituisce la sua esperienza di ranger nell'Arches National Monument, nel Sudest dello Utah, catturandone l'essenza e trasmettendoci il desiderio di vivere nella natura e conoscerla nella sua forma più pura: silenzio, lotta, bellezza abbagliante. Ma """"Desert solitaire"""" è anche il grido angosciato di un uomo pronto a sfidare il crescente sfruttamento operato dall'industria petrolifera, mineraria e del turismo. Sono trascorsi quasi cinquant'anni, e le osservazioni di Abbey, le sue battaglie, non hanno perso nulla della loro rilevanza. Anzi, oggi più che mai, """"Desert solitaire"""" ci chiama a combattere, mettendoci di fronte a un'ultima domanda fondamentale: riusciremo a salvare ciò che resta dei nostri tesori naturali prima che i bulldozer manovrati dal profitto colpiscano ancora?" -
La terza (e ultima) vita di Aiace Pardon
La nebbia autunnale avvolge Milano quando Aiace Pardon, un mite senzatetto che vive e mendica presso la stazione Centrale, inizia a ricevere strane donazioni: prima 5, poi 10, 20 e 50 euro. Il vecchio è ipovedente e del misterioso benefattore vede solo la punta delle scarpe, eleganti e lucide anche nei giorni di pioggia. Quando 100 euro cadono nel bicchiere dell'elemosina il gioco giunge al termine e il barbone, poco dopo, sparisce. È stato ucciso dall'uomo con le scarpe lustre? Ne è convinta una senzatetto sua amica, che si reca alla Polizia a denunciarne la scomparsa. Il commissariato al completo si raduna ad ascoltare la deposizione della donna, tanto ripugnante nell'aspetto quanto colta e raffinata nei modi, ma proprio questa stranezza - un ossimoro, direbbe lei - fa sì che nessuno la prenda sul serio. Aiace Pardon sarebbe destinato a rimanere l'ennesimo clochard dimenticato, se le parole di ""quella palla da bowling che ha mangiato un dizionario"""" non colpissero Alex Lotoro, un giovane sbirro che della vecchia è l'esatto opposto. Iniziano così le indagini che porteranno i due a scavare nel passato di Aiace, fino alla scoperta della verità."" -
Hai mai fatto parte della nostra gioventù?
Massimiliano Santarossa dipinge un romanzo che trasuda disperazione, solitudine, umanità e voglia di vita da ogni poro. La sua gioventù bruciata è dolorosa ed è come un urlo disumano che squarcia ma non muta il vuoto cosmico dell'esistenza. Un grido di rara bellezza e forza evocativa. Non c'è speranza, non c'è redenzione, non c'è via d'uscita alcuna. Una lunghissima via di palazzoni ultrapopolari. Un lago di cemento verticale. La storia inizia il venerdì e termina la domenica. In mezzo a queste settantadue ore corre l'esistenza del branco. Quattro ragazzi persi, arrabbiati e violenti, diversi in tutto, ma fratelli di strada. Protagonista assoluto il Vez, falegname poco più che ventenne devoto a ogni forma di eccesso e guidato da un unico sentimento: la propria inesauribile rabbia. Attorno a lui gira la vita di un disoccupato tossicodipendente, anima dolce e sconfitta, di un rivenditore di auto aggressivo e cinico e di un giovane dipendente comunale, fantasma umano spinto da una sola volontà: sopravvivere. Un romanzo velocissimo, incalzante, dove il lavoro, lo sballo, i raveparty, la notte labirintica, l'amore tradito e l'amicizia contraffatta ma fraterna fanno da sfondo all'esistenza sciagurata di quattro figli del nostro tempo. Ne esce il quadro potentissimo dei sogni di una generazione senza sogni, della vita nelle periferie cementificate e post-moderne, del Nordest d'Italia sempre più ricco di denaro e povero di valori. -
La vita nana
Il 7 settembre 1812 Napoleone non era solo a comandare le truppe verso la disfatta di Borodinò. E non era solo neanche nel giorno della sua incoronazione. E nemmeno durante la battaglia di Jena. Ad assisterlo e a consigliarlo durante ogni momento della propria epopea ha avuto al fianco Orestino, emissario della genia dei nani presso il glorioso condottiero. Senza di lui la Storia non sarebbe stata la stessa. Fu invece Robertuccio a fomentare Hitler nel suo delirio di onnipotenza, guidandolo nel tentativo di distruzione del popolo d'Israele e nelle sue voluttà pangermaniche. È direttamente dal Libro sacro dei nani che scopriamo le regole del grande gioco del mondo: i nani hanno sempre retto e indirizzato le sorti del genere umano, spinti dalla loro stessa voracità. Quando, contravvenendo a ogni regola, un nano si accoppia con un'umana, dà origine alla Stirpe Bastarda. E l'Infimo Nano, che da questa deriva, avrà la possibilità di stravolgere una volta per tutte il destino del mondo. Soltanto un vecchio medico potrebbe fermarlo, ma... -
Lavoro senza padroni. Storie di operai che fanno rinascere imprese
Succede sempre più spesso che multinazionali chiudano da un giorno all'altro, che aziende falliscano. E i lavoratori? Si disperano e poi si rassegnano, ma a volte reagiscono, si riuniscono in cooperativa, rilevano la ex azienda fallita e investono i Tfr per rilanciarne la produzione. Una sfida economica e anche un cambio di paradigma, per chi da dipendente si reinventa imprenditore. Eppure, queste storie funzionano. C'è un universo sorprendente di ""resistenze operaie"""", fra Italia, Europa e America Latina, e questo libro le racconta. Dai greci che autogestiscono la Tv di Stato smembrata dal governo Samaras, ai francesi della Thè et infusion che producono tisane sfidando la multinazionale Lipton; dalle ex officine dei treni notturni di Tiburtina - dedite alla riconversione ecologica di mobili ed elettrodomestici - alla Fenix Pharma di Pomezia, unica cooperativa che sfida con successo le multinazionali del farmaco. Un romanzo operaio con i dati di un saggio economico, che ci fa capire come per correggere le storture del libero mercato bisogna ripartire dalla produzione, dalle vite reali e dall'amore per il lavoro, perché prima di tutto vengono le persone."" -
Linus (Rivista). Febbraio 2015
Pubblicata per la prima volta nel 1965, Linus è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dei fumetti.rnrnIl primo direttore fu Giovanni Gandini, che portò in Italia le strisce di Peanuts, Popeye, Li'l Abner, Bristow, Dick Tracy e pubblicò per la prima volta personaggi italiani come Valentina di Guido Crepax. Con il tempo l’interesse del magazine si estese ad altri ambiti: società, politica, mass media e letteratura. rnNegli anni hanno collaborato con la rivista grandi intellettuali italiani, nomi del calibro di Umberto Eco ed Elio Vittorini con interventi e strisce satiriche come quelle di Altan, Alfredo Chiappori, Sergio Staino, Ellekappa, Angese, Vauro, Bruno D'Alfonso. Nel 1972 Giovanni Gandini venne sostituito dall’intellettuale, giornalista e scrittore Oreste del Buono.rnrnIn seguito a un periodo di crisi, a maggio e giugno 2013 la rivista non venne pubblicata. Ma ritornò sugli scaffali a luglio dello stesso anno sotto il marchio Baldini & Castoldi. -
Linus (Rivista). Marzo 2015
Pubblicata per la prima volta nel 1965, Linus è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dei fumetti.rnrnIl primo direttore fu Giovanni Gandini, che portò in Italia le strisce di Peanuts, Popeye, Li'l Abner, Bristow, Dick Tracy e pubblicò per la prima volta personaggi italiani come Valentina di Guido Crepax. Con il tempo l’interesse del magazine si estese ad altri ambiti: società, politica, mass media e letteratura. rnNegli anni hanno collaborato con la rivista grandi intellettuali italiani, nomi del calibro di Umberto Eco ed Elio Vittorini con interventi e strisce satiriche come quelle di Altan, Alfredo Chiappori, Sergio Staino, Ellekappa, Angese, Vauro, Bruno D'Alfonso. Nel 1972 Giovanni Gandini venne sostituito dall’intellettuale, giornalista e scrittore Oreste del Buono.rnrnIn seguito a un periodo di crisi, a maggio e giugno 2013 la rivista non venne pubblicata. Ma ritornò sugli scaffali a luglio dello stesso anno sotto il marchio Baldini & Castoldi.