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Pipò. Storia di un lombrico umano irriverente e istrionico
Dietro Pipò c’è la storia di un contadino ribelle. C’è un giovane bracciante, costretto a vivere tra la miseria e la malformazione fisica, ma c’è anche un ragazzo che è affamato di emancipazione e che sa cogliere l’occasione per abbandonare il suo badile e cavalcare il progresso della meccanica. Lo storpietto di paese, capace di suscitare pietà e ilarità, diventa intraprendente cavatore di pozzi e presto anche apprezzato artigiano. Una storia di riscatto sociale vissuta con allegria e creatività, e il rapporto con la campagna, un tempo inospitale, mai reciso. Tra momenti di esaltazione e profonda prostrazione, alternati a improvvise e pazze fughe lontano dalla città, in ultimo, il “pozzo” senza fine degli eccessi e delle sregolate abbuffate ingoierà purtroppo ogni speranza nel futuro, proprio nel momento in cui anche a Pipò sarebbe spettato sperimentare un più sereno equilibrio esistenziale. -
Centungiorni. Pelle di porcellana
Reparto di rianimazione: sul cornicione di una finestra c’è un borsellino rosso a contrasto col mondo esterno. Appartiene a una paziente ricoverata in una delle grandi stanze asettiche, illuminate da ingiallite luci al neon, che si gettano nel frenetico fiume dei corridoi popolati da medici e infermieri. È possibile distinguere i loro passi accompagnati dal rumore metallico delle barelle, che sfregano con le rotelle sul pavimento consumato. Indicano l’arrivo di nuovi pazienti che lottano per la vita e per rivedere i propri cari, contro un virus che spesso non lascia neanche il tempo di un’ultima parola. Ma è la speranza che riaccende i colori, e rende persino quelle grandi stanze un punto d’incontro; storie di vita che si intrecciano e diventano fondamentali testimonianze per ricordare e raccontare. La paziente del reparto di rianimazione ora si trova a pneumologia. Qualcuno la riconosce: ha la pelle di porcellana. -
La piccola principessa smarrita
Quando una fiaba è preziosa, significa che può aiutare qualcuno. Significa, insomma, che non è una favola qualunque, ma uno strumento potente, in grado di stimolare grandi e piccini a pensare, a identificarsi con l’altro e imparare a scegliere tra il bene e il male. Non poco, in un mondo che spesso confonde l’amore con il potere. La piccola principessa smarrita è perciò un sentiero per andare alla scoperta di chi vogliamo essere: buoni o cattivi, re, regine, principi o principesse, maghi o gnomi, fate e folletti traslati, con le loro peculiari qualità, nella vita che decideremo per noi stessi. Una storia che contiene il passaggio dall’infelicità della violenza alla gioia della realizzazione di sé, tra lotte, incantesimi da spezzare e vere e proprie metamorfosi, dove troveremo il racconto dei nostri limiti, ma anche la spinta a scovare sempre nuove vie d’uscita e meravigliose possibilità. Per tutte queste ragioni apriamo La piccola principessa smarrita, leggiamola insieme, ci farà bene. -
Il mondo com'è
La sua generosità, quella sì, l’avevo ben compresa, come le lacrime che le solcavano il viso, come il senso da dare a quell’amore che all’alba se ne era già andato via, lasciando in me il sapore aspro dell’oblio. -
Soli all'uscita
Speciale è solo vivere. Eccezionale altalena di incanto, rapimento, disgusto e squallore tra ciò che vorremmo e ciò che siamo: soli all’uscita, di fronte all’ultimo tramonto del sole. Perché la vita è proprio questo: essere soli, unici e irripetibili e resistere – sempre e comunque – ai colpi bassi, ai facili compromessi, alla disperazione di una condizione svantaggiata. Resistere è la parola chiave di questa raccolta di storie, galleria di personaggi dalle insospettabili risorse, che in un modo o nell’altro si oppongono, cercano un riscatto, assorbono gli urti della vita e non solo: sviluppano la capacità di ricostruire un ambiente, individuale, sociale e fisico, dove poter vivere bene. Uomini e donne decisi a ricostruire la loro vita, personaggi che, come risvegliati da un torpore durato un’eternità, alzano di nuovo la testa, mentre una falce di luna, non più oscurata dalla vegetazione, segna finalmente una direzione ben precisa. -
Il Battesimo di Cristo. Museo Campano di Capua. Storia conservativa e restauro
Il saggio, che riepiloga il progetto di restauro dell'opera raffigurante Battesimo di Cristo conservata presso il Museo Campano di Capua, rappresenta una delle tante proposte di valorizzazione del patrimonio artistico frutto di sinergia tra pubblico e privato. Il restauro della tela si è configurato non solo come momento di recupero di un testo pittorico reso quasi illeggibile dall'incuria e dai danni del tempo, ma è stata anche occasione per ripercorrere le tappe che hanno accompagnato il dipinto nei secoli. -
Stiamo tutte bene
È l’ultima domenica di febbraio. La neve scende a piccoli fiocchi e ricopre come un manto bianco le strade di Roma. Si veste di una forma che non le è propria, attecchendo in un ambiente insolito, poi si ammassa e compatta, mostra il suo candore. Tutto si ferma. Tre donne sono bloccate nella stessa casa ma nessuna sbircia dalla finestra; è la neve che rimane spettatrice silente dei segreti mai confessati e che ora iniziano a trapelare. L’odore caldo delle pizzette lascia spazio a quello del pesce carbonizzato. Le bocche sono piene di parole, di vino e cibo di una cena finita ancor prima di iniziare. Le donne si muovono attraverso i pregiudizi facendo capolino in cucina e poi sul divano, testimone di tante serate trascorse e della loro amicizia. Come la neve è destinata a sciogliersi al sole, ognuna di loro dovrà sciogliere le tante bugie raccolte negli anni, affrontando per prima se stessa. -
Arrivò la sera tanto attesa
Un’apparente quotidianità si posa come un velo sulle stanze di un imponente palazzo storico fiorentino. I suoi abitanti, per la maggior parte residenti da anni immemori, a mala pena si incrociano per le scale, persi nel limbo delle loro vite. Da un appartamento al secondo piano si diffondono le note di un notturno di Chopin. Al terzo, tutto tace. In una stanza in penombra, qualcuno non riesce a dormire. Un mazzo di chiavi giace sul comodino; lo sguardo corre su una chiave brunita, lunga e antica, che sgomita tra le altre in attesa di essere adoperata. È quella che condurrà alle soffitte, dietro le cui porte, sospeso nel tempo, si cela quanto di più caro si possa avere: i ricordi. Saranno proprio questi ad aprire la serratura del cuore degli inquilini, lasciando uscire sentimenti inesplorati, emozioni recondite e impolverati scampoli di verità. -
Il Portavento
Insieme alla piccola Carla costruiremo la casa dei sogni. Basteranno pochi legnetti, tanta carta colorata e un filo stretto intorno al polso per prendere il volo insieme al Portavento, il posto dei sogni col vento dentro! Potete fidarvi, il portavento avrà un sacco di cose da insegnarvi! Età di lettura: da 3 anni. -
Cristina di Svezia a Roma. Il cantiere dell'immagine tra mito e storia
La celebrazione dell’arrivo di Cristina di Svezia a Roma è parte di una straordinaria iniziativa mediale. Immagini e testi raccontano lo splendore della regina che rinunzia al trono della maggiore potenza luterana per diventare cattolica. La tesi, certo non scontata, diventò l’unica verità in ambiente cattolico. Papa Alessandro VII la accoglierà munificamente, per celebrare il trionfo politico e religioso sull’Europa protestante. Cristina però persegue altre strade, vuole affermare il proprio status, eccezionale in Europa, di unica regina sui iuris, dalla regalità originaria, prerogativa dei re ma non delle regine consorti. Avendo costruito un’immagine decennale di “regina virile”, dopo l’abdicazione Cristina di Svezia si proietta ancora nello spazio pubblico, e in grande anticipo sui tempi, costruisce un’immagine che va oltre ogni confine di genere. -
Il segreto del pellegrino
Che sia tra antichi nobili casati, che sia moderna o accada proprio oggi, che sia addirittura nascosta dentro di noi o tra le pagine di un romanzo, la guerra è sempre la stessa: maledetta, ingiusta, tragica. Come lo scontro che, per decenni e con alterni destini, contrappose le famiglie dei Malatesta e dei Montefeltro, i cui discendenti potranno ritrovare la strada verso casa proprio grazie a ""ll segreto del pellegrino"""". Ma c’è qualcosa di più, che non si mostra direttamente alla vista: per essere guerra deve essere combattuta. E la storia di questo romanzo ce lo insegna; ci insegna cioè che la vita altro non è che una lotta; che lottare per la propria identità e le proprie radici è come essere in guerra con se stessi, prigionieri che solo l’anima di un vero cavaliere può liberare. Una storia mistica, inaspettata, fatta di incredibili colpi di scena, scoperta ed evoluzione quando è l’anima che scende in campo, fiera e delicata, schiva e gentile, modesta e invadente. Non è mai un compromesso o una via di mezzo. È tutto questo all’ennesima potenza."" -
La Via Lattea
Cos’è La Via Lattea? Roma, il Paradiso o il lembo di Lucania che cancella il tempo e ridisegna i confini dei personaggi di questa storia? C’è Giorgio, fotografo fiorentino trapiantato a Roma che sopravvive “prestando gli abiti ai morti”, c’è Pedro, Apollo di periferia nato giostraio e divenuto gigolò ma soprattutto c’è Molly, la youtuber di successo che porta con sé l’eredità criminale della famiglia Testaccio, tre generazioni aggrappate alla terra più fertile e dura d’Italia, un regno magico popolato di corvi, nibbi e segnato dalle liquirizie che stordiscono i sensi. Attraverso un racconto polifonico, fatto di flashback e dialoghi serrati, da una Roma estiva in piena crisi di governo a una Lucania quasi edibile con odori e colori selvaggi, il destino itinerante di Molly e della sua famiglia chiude il cerchio della sopravvivenza con un geniale progetto turistico che riscatta nella masseria di famiglia ogni piaga generazionale. Il lirismo della città eterna coi quartieri intrecciati “come ceste di vimini” si coniuga all’arazzo pastorale di Nova Siri e Policoro attraverso un erotismo traboccante come una vasca da bagno ricolma di Aglianico. -
Lezioni di religione
Quello della Scuola è un mondo magico: per chi lo ama, non è paragonabile a nessun altro. E' magico se si possiede una grande voglia di dare, di essere tramite di sapere per gli allievi che non si limitano a guardare, ascoltare, capire, condividere o alzare barriere… sono esseri in crescita e cambiano sotto ai nostri occhi. Su tutto questo riflette il protagonista di Lezioni di religione, Don Emilio, mentre percorre la distanza tra la sua abitazione e la scuola. Su tutto questo riflette mentre i suoi ragazzi a confronto con 42 lezioni di religione sui generis, per farli cimentare con la loro capacità di elaborazione scritta: proponendo quindi un tema, formulando un'ipotesi, conducendo il pensiero verso la sua dimostrazione in maniera comprensibile, oltre che interessante per il lettore. Le 42 lezioni di religione che Don Emilio ci regala sono perciò una sfida da raccogliere, un esperimento formativo ancor prima che letterario, una proposta intellettuale per fare in modo che i ragazzi possano capire in tempo ciò che vogliono e possono ottenere da se stessi. -
Tu sei un traditore
Tu sei un traditore è un romanzo che non si vive in nessun luogo, solo dentro sé stessi. I dubbi esistenziali, i sentimenti, il percorso di formazione del giovane protagonista non saranno infatti altro che un modello offerto al lettore, un sentiero già tracciato, un modo per rispecchiarsi e quindi conoscersi. Perché guardarsi allo specchio non è sempre futile, a volte cambia la vita. Cercare il vero traditore sarà, in ultima analisi, la misteriosa indagine di questo romanzo, tra avventura e thriller, ma non solo. In un luogo irreale, incantato e suggestivo dal sapore antico, è lungo e impervio il sentiero per arrivare a conoscersi; fortunatamente Andrea potrà contare su molte persone che gli camminano a fianco o che incrociano per caso la sua strada. Anche se lui, alle coincidenze, non ci crede ancora. -
Aggrappati alle nuvole
La distanza è un problema difficile da comprendere e, allo stesso tempo, spaventosamente reale. Quella fisica può rafforzare gli amori veri e spegnere i fuochi passeggeri; più difficile da colmare è la distanza di chi, pur vivendo sotto lo stesso tetto, ha la sensazione di non riconoscere la persona che ha accanto. Aggrappati alle nuvole approfondisce ed esplora questa distanza, raccontando l’amore incrollabile e intenso di una famiglia spezzata dagli orrori della Grande Guerra. Il dramma del conflitto armato è un’ombra capace di scavare solchi profondi nei cuori, sia per chi è stato in prima linea al fronte, sia per chi ha fatto dell’attesa di ricongiungersi la propria ancora di salvezza. In un’aria sporca di poesia cruda e reale, l’unico modo possibile per salvarsi è guardare il mondo con gli occhi dell’amore. -
Artisticamente abita l'uomo. Saggio per il lettore spaesato
L’arte è il modo più completo per cogliere l’intera dimensione del reale; è essa stessa conoscenza, proprio perché manifestazione dell’uomo nella sua interezza. L’analisi di come avvenga il processo creativo occupa le prime pagine di questo studio, che diventa un vero e proprio strumento per approfondire la metafora artistica. Attraverso l’analisi di opere teatrali, cinematografiche, musicali, pittoriche, letterarie, umoristiche, il lettore sarà poi in grado di risalire al cuore iniziale dell’autore, maturando contestualmente un istinto sempre più cosciente di sé. Questo viaggio nel mondo dell’arte avverrà in compagnia di illustri personaggi come Bach, Leonardo, Manzoni, Rossini, Pirandello, Buñuel (tanto per citarne alcuni), e chi avrà la costanza di seguirlo fino alla fine potrà penetrare le pieghe delle opere d’ingegno, usufruire di riflessioni che scorderanno le banali impressioni soggettive, scoprire insomma nell’arte la via preferenziale che giungere alla conoscenza. -
Roma a nord del Tevere. I borghi, i castelli, i casali, le tenute
Una guida speciale che per la prima volta raccoglie le testimonianze scritte o dipinte dei numerosi viaggiatori che, provenienti da nord, giusero nella Città Eterna attraverso le strade consolari Cassia e Flaminia. Strade rimaste le stesse dall’epoca romana, attraverso le quali l’impero potè raggiungere le province più lontane; percorsi che nel Medioevo vennero battuti dai pellegrini diretti a Roma e da molti eserciti amici o nemici. Una guida letteraria che insomma, più che avere per riferimento uno spazio, Ë del tempo che ci racconta. Lungo questi itinerari, che fino a un secolo fa attraversavano una campagna desolata corrispondente all’area della Veio etrusca, si sono sviluppati via via alcuni centri, veri e propri nuovi quartieri della città, nuovi colli, nuove periferie. E sono tanti i monumenti, le stazioni di posta, gli scorci ora inglobati nella Capitale che si possono raccontare attraverso gli occhi di chi li contemplò nel passato. Roma a Nord del Tevere, con i suoi borghi, i castelli, i casali e le tenute ha insomma affascinato e continua ad affascinare il raffinato viaggiatore, immerso in magiche atmosfere del passato di fronte a panorami di sublime bellezza. -
A me non è permesso
Sapete che cos’è il meccanismo del tapis roulant? Non riguarda soltanto l’allenamento indoor ma si sostituisce metaforicamente al bisogno che tutto “scivoli liscio”, un sistema in cui si viene trasportati automaticamente davanti a ciò che desideriamo, senza sforzi. Claudio lo conosce bene. Se fosse dipeso da lui sarebbe rimasto per sempre bambino, in tranquilla e passiva attesa che l’esistenza lo conducesse verso le tappe successive della sua vita. Claudio sogna un’esistenza senza sforzi, tuttavia finisce col perdersi in una dimensione tutta sua, che spesso lo porta a distaccarsi e a non percepire le cose al pari dei suoi coetanei. Ha sempre una certa avversione a prendere l’iniziativa, ma per fortuna varie esperienze di vita lo aiuteranno a capire la sua vera identità e ciò che lo circonda. Stare a contatto col mondo non significa soltanto guardarlo “col naso per aria”, ma equivale a incastrare il proprio modo di vivere tra gli apostrofi della vita vera e i desideri. -
Il Viale. Bar & club
La porta sul retro del bar “Il Viale” è spalancata. Una ragazza bionda accarezza il gatto nero che ogni notte la raggiunge, sicuro di trovare accoglienza e ristoro. Non è un gatto qualunque, ha un’iride gialla e una blu ed è un animale libero, abbandonato e forse mai accolto, che vagabonda con occhi imperscrutabili e veggenti per le strade di Spoleto, offrendo a chi lo incontra uno sguardo che legge nell’anima. Non solo la ragazza, ma ogni singolo abitante della zona intorno al bar lo conosce; a contatto con quegli occhi ognuno ha provato una reazione diversa. Ora qualcosa è immobile, disteso sotto il fusto di una delle piante che costeggiano il Viale della Stazione. È quel gatto, si distinguono il muso e le zampe. Qualcuno, un gigante ben vestito, è bloccato di fronte a lui, come stregato da quegli occhi affascinanti che gli si spalancano. Così proprio lì, sul fazzoletto d’erba sotto il viale alberato, uno dei felini più eleganti al mondo finirà per essere l’inspiegabile anello di congiunzione di drammatiche vicende consumate sul triangolo di strada a contatto col suo sguardo spiazzante. -
Novecento. Cronache d'arte dal secolo breve
«Il libro Novecento. Cronache d'arte dal secolo breve di Alessandro Masi è un testo utilissimo, per il molto che ci dice di artisti e letterati che abbiamo dimenticato, di movimenti e di tendenze che hanno fatto il loro tempo, lasciando tracce tenui nella nostra coscienza. Riaffiora l’incredibile momento della stretta di mano fra Marinetti e Gemito: vi fu? E in quali circostanze? O il romanzo sintetico di Bruno Corra, dispersa testimonianza di letteratura surrealista, in bilico tra Breton e Crevel; c’è Ginna, autore del primo quadro astratto italiano (Nevrastenia del 1908), prima di Evola, e il San Francesco in aeroplano di Spiridigliozzi, che ci permette d’inquadrare il pensiero di un autore pressoché sconosciuto, che si muove tra spiritualismo antimaterico, aeropittura e Surrealismo, in una mistica esaltazione per i temi esoterici e magici. Il libro stimola a integrare questi percorsi laterali, marginali, che sono un’altra letteratura, un’altra pittura: una storia diversa, e non meno ricca, del Novecento». Dalla Prefazione di Vittorio Sgarbi.