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Niente di niente. Confidenze di una fotografia
Una fotografia diviene narratrice confidenziale dell'immagine che rappresenta: un aitante e bel giovane di nome Gabriele de Surdus si ammira dinnanzi allo specchio della sua stanza da letto. Da qui parte la vicenda, che vede come protagonista Gabriele alle prese con una realtà che farà scattare in lui una serie di meccanismi, pronti a trasformarlo in un altro essere totalmente estraneo a quello manifesto nella foto. -
Gramsci in carcere. L'itinerario dei Quaderni
"L'interesse per Gramsci mi ha accompagnato per buona parte della mia esistenza, da quando la mia carissima sorella Liliana mi donò le Lettere nella prima edizione (...). In questo lungo arco di tempo ho seguito con attenzione la 'fortuna' di Gramsci: in Italia, nel periodo tra la prima apparizione dei Quaderni e la fase di 'oblio' degli anni '90, era stata prodotta una grande mole di scritti sul pensiero del comunista sardo con interpretazioni diverse e anche discordi, una 'contesa' appunto, mentre la ricostruzione della vita e dello svolgimento del pensiero risultava carente per difetto di documentazione biografica e di analisi storico-filologica. Così, mentre il confronto con Gramsci si svolgeva in una dimensione globale, la 'storia' di Gramsci in quegli anni, nonostante l'impegno di uno storico come Spriano, non veniva indagata e i difficili tentativi di penetrare la zona d'ombra venivano considerati con sospetto quasi fossero diretti a mettere in discussione la 'storia sacra' del Partito nel suo punto critico più delicato, il rapporto tra Gramsci e Togliatti.""""" -
Fra retorica e metrica
Il volume raccoglie nove saggi, il primo dei quali dedicato ad una delle questioni più complesse della poesia italiana: il verso libero. Gli altri, invece, sono dedicati alla lettura e all'interpretazione di alcuni celebri testi poetici novecenteschi, alla luce dei criteri della retorica e della metrica. Il tutto nella piena consapevolezza che le forme poetiche non sono che degli strumenti, pronti a dare ""forma"""" alle emozioni umane."" -
Tempi persi. La Campania e il Mezzogiorno tra crisi economica e transizione politica
Walter Veltroni: ""La partita che si giocava allora era l'apertura di una stagione riformista... e il tema del riformismo riaffiora in tutti i passaggi difficili di questi anni, in tutte le svolte mancate e nei mutamenti improvvisi"""". Paolo Macry: """"Non è facile mettere insieme cronaca e storia, due piani ai quali, non a caso, corrispondono modelli di conoscenza e percorsi professionali differenti (e spesso reciprocamente sospettosi). E tanto meno è facile per gli anni di cui si parla qui: anni di violente contrapposizioni politiche e perfino ideologiche, di invadenza mediatica delle leadership, di conflitti eclatanti fra poteri dello Stato, di pathos estremo del discorso pubblico""""."" -
La zona grigia. Scrittori per la legalità
Scrittori per la legalità raccoglie testi di scrittori e intellettuali diversi: li accomuna l'avere a cuore la formazione di una consapevolezza e di una coscienza sociale nei giovani, spesso esposti a scivolare verso una ""zona grigia"""" tra legalità e devianza. Scrivere e leggere, parlare e ascoltare dunque possono essere anche modalità per attuare un'ecologia dei rapporti sociali e umani attraverso la parola. Questa raccolta di racconti è stata organizzata in tre sezioni, e in ciascuna traspare una filigrana tematica propria: La lama della scrittura (con i testi di M. Santanelli, M. de Giovanni, P. Lanzetta, V. Caputo e M. Sabbatino); la seconda sezione ha come elemento comune il Raccontare uomini e donne (con i testi di R. Cappuccio, G. Trombetti, A. Petri, A. Del Giudice, P. Imperatore, D. Cerullo, G. Miale di Mauro, S. Piedimonte, A. Buongiovanni, G.Maddaloni); Teatro è la terza sezione con un testo teatrale di F. Calvino. È la sfida dell'intelligenza che qui insieme rilanciamo è anche quella di utilizzare gli strumenti propri degli studi umanistici per contrastare un sistema che annienta l'uomo."" -
Il contributo alla nascita del DURC. Il documento unico di regolarità contributiva
Il DURC costituisce uno strumento stabile, affidabile ed efficace per la lotta all'emersione del lavoro non regolare. Raffaele Bonanni è stato tra i pionieri che hanno sperimentato un percorso articolato evidenziando l'importanza del ruolo dei corpi intermedi quando l'azione sinergica viene declinata attraverso competenza, complementarità, progettualità e cooperazione. La sperimentazione del DURC, partita dai territori proprio ad opera di Bonanni, ha dato vita ad uno strumento operativo di ampia portata e parte integrante dei processi di controllo della spesa pubblica. La prefazione del giuslavorista Tiziano Treu, ordinario di diritto del lavoro presso l'Università Cattolica di Milano e già Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, ben contestualizza l'attività di Raffaele Bonanni. -
Paolo Sorrentino. L'oscar della bellezza
Ad aprire la collana è il Premio Oscar 2014 Paolo Sorrentino. Una scelta resa congrua dalle stesse idee in materia del regista: Le eccellenze italiane e gli italiani fanno di tutte per distruggerle. Tollerano quelle del passato, non quelle del presente. Ridimensionano. Non essendo noi eccellenti, non riconosciamo chi lo è. Eccellente è la maggioranza silenziosa di chi fa il proprio lavoro in maniera onesta, intelligente, originale. È più congeniale farla fuori: il Paese non riesce a capitalizzare questa eccellenza. Ma è da qui che verrà la salvezza, da qui la riscossa. Ciò che vale per l'Italia vale per Napoli, il luogo comune dal quale spesso si intravede in anticipo ciò che avverrà all'intero paese. -
Sophia Loren. La donna più bella del mondo
Questo secondo volume viene dedicato ad un'icona del cinema per eccellenza. Sophia Loren, attrice, donna, madre. Una personalità a tutto tondo, partita da Pozzuoli e approdata a Hollywood sull'onda di un successo conquistato con tenacia e ""carattere"""". Una conquista quotidiana che lei stessa riassume così: """"Riuscire a sfondare in una professione difficile richiede una bramosa fede in se stessi. devi essere in grado di sostenere te stesso sotto i colpi che ti fanno traballare. Non c'è codice di comportamento che aiuti i principianti. Ciò spiega perché certe persone con talento mediocre, ma con una grande spinta interiore, arrivano molto più avanti di persone con un talento enormemente grande""""."" -
Maurizio de Giovanni. Un grande scrittore, da grande
Maurizio de Giovanni, protagonista del quinto volume, fino a 47 anni era funzionario di banca e aveva scritto in vita sua solo otto righe. Partendo dalla vittoria in un concorso, in meno di un decennio è diventato un autore di noir tra i più popolari e venduti in Europa. Non è mai troppo tardi. I protagonisti dei suoi romanzi, divisi in cicli, sono due poliziotti: il commissario Ricciardi che vive nella Napoli dei primi anni Trenta e ha il dono terribile di parlare con i morti, e il siciliano Lojacono, immerso nella città contemporanea con i suoi agenti, i così detti Bastardi di Pizzofalcone. De Giovanni pubblica anche libri sul Napoli, di cui è grande tifoso. È molto veloce, completa un'opera in meno di tre settimane e trova il tempo anche per collaborare stabilmente al Mattino e per apparire in tv. -
Paolo Scudieri. L'eccellenza campana nel mondo
Partendo da Ottaviano, e restandovi, Paolo Scudieri ha creato una multinazionale, l'Adler Group, prima in Italia e seconda nel mondo per la produzione di materiali che rendono silenziose le auto e ne migliorano il comfort. È una prova di come le radici possano coesistere con il futuro. La storia cominciò a metà degli anni Cinquanta quando Scudieri senior, Achille, produttore di camicie e di pigiami, scoprì in una fiera in Germania il poliuterano espanso e trasformò la propria azienda. Paolo ebbe il grande merito di adattare la novità al mondo delle vetture, a partire dalle Fiat per arrivare alla scocca in fibra di carbonio per l'Alfa. Oggi è a capo di un impero che coniuga il senso degli affari alla solidarietà, l'amore per la propria terra all'inevitabile globalizzazione. -
L' Armenia, gli armeni. Cento anni dopo
Cento anni fa, nel 1915, ha avuto luogo il primo genocidio del XX secolo, la strage degli armeni che abitavano nei confini dell'impero ottomano. Che ne è stato degli armeni in questi cento anni? Sono in larga parte dispersi nel mondo, eppure tenacemente radicati in una antica patria condivisa, quella che è stata il primo regno cristiano della storia. Esiste oggi una Repubblica di Armenia, comprendente la parte settentrionale dell'antica patria. Ci sono armeni in Russia, in vari paesi dell'Est europeo, ma anche nel Medio Oriente, oltre che negli Usa e altrove. Gli armeni, pur lontani tra loro geograficamente e politicamente, sono accomunati dalla memoria di un genocidio, che non è stato universalmente riconosciuto, e dalle sofferenze patite nei decenni successivi. Il conflitto riguardante il Nagorno Karabakh, popolato da armeni ma appartenuto durante il periodo sovietico all'Azerbaigian, ha scavato altre profonde fratture nell'area caucasica. -
Aspettando la notte
"Bene ancorate nel nostro mondo, le storie di Giuseppe Scalera penetrano anch'esse nei meandri dell'inconscio e del sogno, hanno qualcosa di sconcertante e minaccioso, ma in modi lievi e misurati, di rinuncia ai grandi effetti e, invece, di insinuante volontà di spiazzarci, di sconcertarci, di ricordarci che la realtà non è soltanto quella che si vede e si tocca e si sente""""." -
Caro compagno. L'epistolario di Fausto Gullo
La cura e la pubblicazione dell'epistolario di Fausto Gullo (1887-1974) riportano all'attenzione del pubblico italiano la figura di un dirigente politico e di uno statista del cui rigore si son perse le tracce e, forse, persino il seme del ceto politico italiano. Animato da una visione profondamente egualitaria dei rapporti umani e fedele fino alla morte agli ideali rivoluzionari della gioventù, Fausto Gullo ha difeso con coerenza e senza compromessi l'idea della necessità di un radicale rovesciamento delle istituzioni economiche, sociali e politiche del Paese per il riscatto degli strati più disagiati della società, in primo luogo dalle masse rurali e bracciantili del Meridione. Dotato di un'autonomia di giudizio e di uno spirito critico che pochi nel Partito comunista potevano permettersi, non ha esitato a contrastare la linea del partito su temi scottanti quali il meridionalismo e la politica agraria, la netta chiusura, ispirata da Amendola, nei confronti del movimento studentesco degli anni '60 e, soprattutto, la deriva verso un cauto riformismo che, nell'auspicio di un dialogo con i cattolici, spingeva inesorabilmente i comunisti verso il compromesso con la Democrazia cristiana. -
Villa Rosa. I segreti del cuore
Cosa si cela tra le pagine di un vecchio diario, rimasto sopito e nascosto in una villa abbandonata a Taormina? La lettura di ogni singolo foglio amplifica l'eco degli eventi, che diventano un temporale incessante e pauroso, come quello che accompagna il protagonista al suo arrivo. Tra l'ombra di un padre che non è mai esistito nella sua vita, un nuovo amico che però sembra poterlo colpire in qualsiasi circostanza e l'incombente passato che opprime il presente, scorreranno gli eventi nella cittadina siciliana di inizio Novecento. Una storia, quella di Adrian Tebaldi, della sua famiglia e di tutti coloro che lo circondano, in cui ognuno può trovare una parte di sé ed uscirne diverso, cresciuto. ""Perché, in fondo, con l'incedere degli eventi, le dimensioni del tempo si annullano e ciò che è stato si trasforma nel presente, senza possibilità di appello o di attenuante""""."" -
Un anno qualunque. Pensieri, persone, circostanze 1965
I diari sono frammenti di vita passata. Ma in essi lo scrivere è rivivere. Nel frammento si coglie la misteriosa vibrazione della totalità. Sono anche memoria dell'antefatto che aiuta a comprendere il presente e a progettare, eventualmente, l'avvenire. Per i giovani di oggi, così schiacciati sull'immediato, può riuscire utile uno sguardo sul mondo di ieri che sembra ormai favolosamente lontano mentre bussa ogni giorno alla porta della coscienza, porta con sé il mito delle origini, l'infanzia, il tempo senza tempo, l'archetipo sovrastante. Non siamo nulla in senso assoluto. Siamo solo ciò che siamo stati. Più precisamente: ciò che ricordiamo di essere stati. -
Conversioni: verso un nuovo modo di credere? Europa, pluralismo, Islam
Le religioni nelle società occidentali stanno vivendo oggi una stagione di profondi mutamenti, tra secolarizzazione, pluralizzazione e privatizzazione del religioso. Dunque anche l'identità religiosa si trasforma, cambiano i modi di credere e si ridefiniscono le appartenenze, a partire da una prospettiva individuale e soggettiva: è per questo sempre più rilevante il fenomeno delle conversioni. Oggi sempre meno la propria fede è determinata dall'origine familiare o dalla trasmissione tra generazioni. Sempre più spesso si sceglie di credere, e quindi si sceglie anche in che cosa credere, in che modo farlo, in quali tempi della propria vita. Stefano Allievi si interroga su questi nuovi processi, che riguardano tutte le religioni: utilizzando come caso di studio le conversioni all'islam, ma esaminandone le implicazioni anche per altre religioni e filosofie, che producono reciproche ibridazioni tra immigrati e autoctoni nonché la nascita di versioni europee di religioni sviluppatesi altrove. Soprattutto ne nasce un nuovo tipo di identità religiosa, impegnativa ma al tempo stesso fragile, con cui dovremo fare i conti sempre più spesso in futuro. -
Nuove note su Capri
Capri, un'isola tra l'azzurro del cielo e quello del mare. Lontana e vicina. La si può raggiungere a nuoto da Napoli, e non è Napoli. Italiana, secondo il certificato d'anagrafe, e così poco italiana. Ma proprio per questo italianissima, di quell'Italia, cioè, che si cerca anche fuori di sé, sul filo della scontentezza, o meglio della tensione ad essere migliore. Un'isola intensamente iridata di luci e di sillabe che Raffaele Vacca, che vi è nato da un'antichissima famiglia anacaprese e vi è sempre rimasto, amorevolmente osserva, valuta, contempla, per ricercarne e comunicarne l'autentica essenza. -
Confessioni di un ipocrita
Protagonista di questo romanzo è il desiderio smarrito, lo ""strabismo ipocrita"""" che rende Gennaro, Eva e Vera i vertici di un triangolo amoroso equilatero. Sullo sfondo di Napoli e la sua pelle, in permanente e fascinosa decadenza, i tre innamorati si rincorrono, si allontanano, si ricercano l'uno mediante l'altro, e le loro azioni affiorano sfumate sulla superficie dell'indifferenza che li affligge. Così Gennaro, cronista della sua città e """"di troppo nella sua storia"""", agisce, """"ipocrita come tutti"""", rendendo i segni delle sue azioni indistinguibili nella loro delicatezza e nella loro carica irruente. Nel nome dell'ipocrisia come """"molla nascosta della società"""", in appendice al romanzo, un saggio che incrocia i destini letterari e filosofici dei Vangeli e di autori come Girard, Dante e Pennac, rivelando l'importanza che la """"sindrome ipocrita"""" riveste nella vita occidentale."" -
Il ricorso alla forza armata... Storia delle relazioni internazionali e teologia
"La descrizione puntuale di una vicenda accademica costituisce lo spunto per una riflessione più ampia poiché i commissari di una competizione concorsuale hanno operato, per l'autore, in maniera assolutamente non convincente fino a invocare provvedimenti urgenti in nome della giustizia. Non pare abbiano compreso la natura epocale e l'impronta teologica dell'attuale crisi politica italiana e internazionale, che assume toni acutissimi e insopportabili riguardo all'infiltrazione nella società di organizzazioni o corporazioni, le quali piegano il servizio pubblico secondo finalità private utilizzando risorse appartenenti all'intera comunità. I partiti, in linea generale, si prestano al gioco per ragioni clientelari e di potere, non rivedendo alla radice lo status quo, anzi difendendo l'ordine esistente attraverso misure e strategie superficiali che celano l'unico obiettivo di gettare fumo negli occhi. In realtà, viviamo una fase storica caratterizzata dai mutamenti scaturiti dal crollo del muro di Berlino, dalla fine della 'guerra fredda' e da quella sia del ventesimo secolo che del secondo millennio.""""" -
Gli intellettuali e la formazione dell'opinione. Cultura e potere nell'eredità dei Lumi
L’uomo di cultura ha un compito ben preciso, quello di invitare il pubblico cui intende rivolgersi ad un costante sforzo critico, ad un’assidua riflessione, alla volontà di rifuggire, in particolare, non dai “miti”, che costituiscono pur sempre una dimensione culturale e simbolica di grande valore e vantaggiosa ricchezza, ma dalle idee mitiche, cioè dai pregiudizi, da un pensiero che a volte riflette le mode e i condizionamenti del potere. In questa disanima dei rapporti tra intellettuali e potere, che inizia già con Virgilio e trova il più fertile terreno nel Settecento, non mancano ovviamente i casi dei letterati che, per rimanere fedeli alla loro indipendenza, hanno vissuto nella miseria. “La disgrazia del letterato è d’esser giudicato dagli sciocchi; di vivere”, precisa Chamfort, “in un secolo che perseguita il genio perché teme la luce, perché sa che il talento sarà in grado con razionali e ragionevoli argomenti di demolire le opinioni correnti e formarne di nuove e di più veritiere”.