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Comunicatore a chi?
In Italia, i giornalisti sono arrivati quasi a 110.000, cui si sommano gli oltre 21.000, tra comunicatori e addetti stampa in imprese, associazioni, enti pubblici. I social media manager si stanno ora associando per il riconoscimento di questa nuova professione, già molto diffusa, così come gli influencer che chiedono di essere tutelati e riconosciuti come comunicatori digitali. Il numero dei “comunicatori” è in continuo e costante aumento e dall’antica Grecia ad oggi, è una professione che si è sempre evoluta e mai estinta. Allora, è bene chiedersi cosa distingue i “comunicatori” tra di loro: se è vero che lo siamo un po’ tutti, esiste ancora il discrimine tra chi fa comunicazione e chi informazione? Oppure, come aveva già profetizzato nel ’68 un’artista visionario come Andy Warhol, “Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti” e nell’era dei Social a decretare il successo sono più i numeri che i contenuti? A queste domande cercherà di rispondere questo libro attraverso il contributo di chi ha fatto della comunicazione una professione, di chi tutti i giorni si occupa di parlare agli altri, di informarli, di convincerli, di intrattenerli e persuaderli. Ringraziamo per questo e per gli indispensabili contenuti forniti: Simona Agnes, Claudio Baglioni, Carlo Bartoli, Novella Calligaris, Gianni Canova, Piero Chiambretti, Andrea Delogu, Nino Di Matteo, Romana Liuzzo, Alessandro Paolucci (in arte @Dio), Filippo Patroni Griffi, Lorenza Pigozzi, Fabrizio Pregliasco, Andrea Purgatori, Monica Setta e, per la prefazione, Giovanni Grasso. -
Il mostro ha gli occhi azzurri. il delitto di Ponticelli
Ponticelli (Napoli), 3 luglio 1983: nell’alveo Pollena, un torrente in secca, vengono rinvenuti i cadaveri di due bambine, Nunzia Munizzi, di 10 anni, e Barbara Sellini, di 7. La perizia medico-legale rivelerà che le due amichette sono state violentate, pugnalate a morte e bruciate. L’Italia intera è scossa da quel massacro. Ma chi era l’assassino delle due bimbe? Un sadico? Un camorrista con “insane” voglie? Chi si voleva proteggere? Qual è stato il ruolo della camorra nella vicenda? A 11 anni dalla prima edizione, questo libro mira a far luce sul caso, oggi tornato alla ribalta nazionale grazie all’interesse della politica e alla nuova richiesta di revisione che Ciro, Giuseppe e Luigi chiedono per dimostrare la loro innocenza. -
Potere e società a Napoli nel dopoguerra
P.A. Allum è scomparso nell’aprile del 2022. Per rinnovare il ricordo di un impegno civile e scientifico costante e produttivo Guida Editori ripubblica il suo importante lavoro Potere e società a Napoli nel dopoguerra, del 1975. Il testo è qui accompagnato da brevi contributi di Marie Pierrette Allum, Felia Allum, Luciano Brancaccio, Giuseppe Cataldi, Paolo Frascani, Giuseppe Galasso e Cesare Mattina, al fine di meglio collocare il libro nel suo contesto storico, sociale, politico e culturale, e rimarcarne la persistente utilità e attualità. -
L'occhio del morto
Noir ante litteram ambientato tra Chiaia e il porto, la vicenda si sviluppa intorno a due storie d’amore infelici, per i problemi economici e per la cupidigia di nobili viziosi, che non escludono un lieto fine. In ballo c’è anche un’eredità che attira gli interessi di molti personaggi senza scrupoli, a cominciare da un prete che fa di tutto per venirne in possesso, compreso chiudere gli occhi del ricco fedele in punto di morte per non farsi scoprire mentre fruga nella cassaforte. Ma un occhio rimarrà aperto e lo perseguiterà per il resto dei suoi giorni. -
Una
Il romanzo ""Una"""", scritto nel 1981, è uno dei libri più letti e amati di Momo Kapor, per l’affascinante storia d’amore, ma soprattutto per lo spirito di un’epoca che traspare da ogni pagina. Il rinomato professor Babić, sposato e con un figlio, inizia la storia d’amore con una studentessa e mette a repentaglio tutta la sua esistenza. Non sa che la studentessa, Una, è stata ingaggiata dal vicepreside per spiarlo... La storia d’amore aveva deviato l’attenzione di chi vigilava dai veri argomenti di questo romanzo: la società dell’epoca, le fondamenta dello stato jugoslavo, il tradimento, il ricatto, la borghesia medio-alta e classista che si era formata col tempo anche in una società dichiaratamente socialista, il mondo globale che fa capolino anche tra i giovani della Jugoslavia di fine anni Settanta e il concetto della libertà."" -
La notte più lunga. Emozioni ed esperienze delle donne e degli uomini dell'Ospedale Evangelico Betania
Il volume nasce dalla volontà della Fondazione Evangelica Betania, proprietaria dell'Ospedale Evangelico Betania di Napoli, di raccontare e documentare l'esperienza della pandemia da chi l'ha vissuta in prima linea. Ed è proprio a loro, medici, infermieri, operatori sociosanitari, a tutti coloro che lavorano nelle strutture sanitarie, pubbliche e private, che è dedicato questo libro. Un libro che parla di chi durante i lockdown, quando la maggior parte delle persone riscopriva il valore della calma, della famiglia, dello stare insieme senza fretta, ha dovuto mettere un piede sull'acceleratore più di quanto non facesse già nella precedente e lontanissima quotidianità: gli operatori sanitari. Le storie sono raccontate dagli operatori dell'Ospedale Evangelico Betania in prima persona. -
Sulla riva dello Stige. Dialoghi sui luoghi comuni della filosofia
Quando pensiamo o ragioniamo in solitudine è come se ci rivolgessimo ad un interlocutore con il quale stabiliamo un rapporto dialogico; quel rapporto che il filosofo Platone poneva a fondamento della verità, nella convinzione che questa non vada ricercata nelle cose, ma nei discorsi che facciamo su di esse. L'autore utilizza tale pratica - ricorrendo ad una finzione letteraria in virtù della quale la dialettica argomentativa è affidata a personaggi immaginari - per ripercorrere criticamente i luoghi comuni della filosofia, allo scopo di saggiarne la resistenza alle novità paradigmatiche della scienza dei nostri giorni. -
L'ira di Isacco
Elì mortifica Isacco sottoponendolo ad un trauma psicologico con il famigerato sacrificio sventato dal bellissimo angelo inviato dalla divinità. Da quel momento Isacco dichiara guerra al padre Abramo ed al dio biblico ponendosi come obiettivo della sua vita quello di non diventare il capostipite del popolo eletto. Dovrà comprendere per realizzare questo proposito, qual è il suo margine di libero arbitrio ed imparare a dominare la cattiveria a cui ha fatto appello per conseguire i suoi scopi. L’ira di Isacco è un’epopea in cui l’odio si interseca a momenti di riflessione sull’amore e sull’amicizia che si intrecciano e si sfaldano e in cui le vite si svolgono sul sottilissimo filo di questi sentimenti a tratti saldi e a tratti estremamente vacillanti. -
Grandi speranze. Vol. 2
«La scrittura, o meglio la buona scrittura, è il mezzo che crea storie commoventi. E la commozione - in ogni sua declinazione: dolore, paura, pietà, affetto, ammirazione, gioia, tristezza - è ciò che rende l'esistenza del singolo e della collettività luogo di esperienze profonde, vivaci, creative. E allora, è davvero sufficiente parlare degli aspetti più spiccatamente tecnici della scrittura - il punto di vista, la caratterizzazione del personaggio, lo sviluppo in tre atti, il conflitto, i dialoghi, le descrizioni - lasciando da parte l'esplorazione di alcuni aspetti umani, i comportamenti, le ossessioni, i desideri, le pulsioni, le rappresentazioni della realtà e altro ancora? Credo di no. Perché?... Lo scoprirete leggendo questa raccolta di racconti». -
Il Mediterraneo dei romantici
Il Mediterraneo dei romantici non è un mare di battaglie. È un mare fatto di racconti, di viaggi, di vite. E quando furono battaglie, esse non servirono a conquistare territori, ma a liberare uomini. Il Mediterraneo dei romantici non è un mare di eroi solitari, ma di un’intera collettività, di uomini come di donne che nelle forme più oscure o più luminose e con tutto il portato del proprio vissuto avevano fatto il loro ingresso sulla scena della storia. Spazio antico esso non poteva che accogliere con naturalezza quel diritto alla storia che dappertutto si chiedeva allora in Europa. Non uno scavo nelle glorie del passato, ma una promessa di protagonismo a venire in nome della libertà. -
Un viaggio elettorale
L’Archivio del romanzo ripropone Un viaggio elettorale di Francesco De Sanctis, già ospitato nella precedente edizione della collana. Il testo offre uno spaccato inedito dell’Italia post-unitaria in cui le elezioni locali giocano un ruolo signifi cativo, evidenziando mentalità e sentimenti tuttora presenti nel nostro Paese. Nel 1874 De Sanctis, ex esule, candidato in Irpinia, torna nei luoghi natii dopo l’annullamento dell’elezione nel suo collegio per presunte irregolarità di voto. Per De Sanctis la partecipazione al voto assume i contorni di un rito iniziatico, battesimo dell’Italia al suo esordio sulla scena della Storia, e primo momento di connessione tra rappresentanti e rappresentati. Questo festival della nascente nazionalità, come è stato defi nito, darà il via a un vero e proprio genere letterario di cui le pagine dello scrittore, pubblicate a puntate sulla «Gazzetta» di Torino nel 1875 e raccolte in volume l’anno successivo, restano tra gli esempi più signifi cativi. -
Un raggio di luna, un raggio di sole
L’incontro fortuito tra Sofia e Saverio sul piazzale di San Martino, sullo sfondo di una città ricca di miti e di magia, sacra ed esoterica insieme, figlia della sirena Parthenope, segnerà la nascita di un amore modulato sulle note del canto della Sirena e della musica che sgorga dalle mani di Sofia e che rappresenteranno il ponte modulante delle loro storie, delle loro emozioni sino alla scoperta della similitudine e dell’assonanza. E come le nozze alchemiche tra il Sole e la Luna, le loro anime si uniranno attraverso il rito di una danza notturna, illuminata dai raggi della luna che consacrerà, per sempre, il loro amore. -
23 aprile 1943-28 agosto 1944. Storia di vecchi ricordi e antiche pagine
La guerra in Ucraina e la tesina sulla seconda guerra mondiale per l’esame di terza media del nipote suscitano ricordi d’infanzia e il desiderio di ritrovare in fondo ad un cassetto un quaderno dalla copertina nera e fogli manoscritti. Ne emerge il racconto di una vacanza che doveva durare una stagione e che si trasforma invece in un esilio di un anno e mezzo per le protagoniste che viaggiano dalla Toscana a Roma per raggiungere Napoli nell’Italia divisa dalla battaglia di Cassino. La condanna della guerra è inappellabile, ma le sofferenze non uccidono la speranza e l’amore. -
Il fantasmagorico Adam Cat
Un anziano pittore di successo, Adam Cat, decide di raccontare la verità sul viaggio a New York che cambiò la sua Vita. Egli non ricordava la sua infanzia e non aveva altro che un vecchio Omega. Nella Grande Mela il suo talento sarà riconosciuto e capirà chi è, scoprendo anche chi siano i suoi genitori. Amerà Elizabeth, una barista con la passione della fotografia. I due si innamoreranno subito e saranno legati da promesse giurate su una Cadillac Eldorado. Ma il Destino avrà altri piani. Adam avrà tutto, ma perderà lei. La speranza in questa storia, però, sarà l’ultima a morire, poiché nel Futuro tutto è possibile. Alcune domande non hanno risposta, ma alcuni segreti vengono svelati. Le grandi storie finiscono proprio com’erano iniziate, poiché quando sembra che stia per calare il sipario, ecco che decide di entrare in scena il passato. -
Sarò Franco... i racconti del professore
“Scrivere un libro di ricordi è un ringraziamento alla vita e un tributo alle tante persone che ti hanno supportato con la loro amicizia e aiutato a progredire: dai familiari ai parenti, dagli amici agli amori. È un modo sereno e pacifico – soprattutto per quelli della mia generazione del dopoguerra – per parlare di un’epoca migliore di quella attuale. Oggi è tutto complicato. L’atmosfera è carica di tensioni a livello politico, economico, epidemiologico. La frenetica evoluzione tecnologica e il consumismo stanno portando alla rovina, mentre i social stanno annientando le relazioni umane. Ben venga allora il mondo di Franco. Un mondo dove si gioiva con quel poco che si aveva e non col superfluo, dove ci si emozionava con il cuore e non con un like, dove occorreva studiare sodo per emergere e inventarsi complesse strategie per realizzare i desideri.” (Dalla prefazione di Carlo Verdone) -
Le Quattro Giornate di Napoli (quasi un diario)
«Nel racconto, che scorre e appassiona, emergono tanti eroi, alcuni noti alla storiografia, altri dimenticati, che lottano senza esitazione contro il nemico tedesco e contro il nemico fascista, per difendere la città, le sue bellezze, il patrimonio culturale. Il popolo imbraccia le armi, recuperate nei depositi o nei cassoni gettati in mare dai tedeschi, per ribellarsi ai soprusi. Il popolo è unito, i bambini, diventati presto adulti, fanno la guerra, le donne combattono, i preti accolgono i feriti. Forse non ci sono altre pagine di lotta popolare “spontanea” come quella di Napoli, dove la Resistenza partigiana, si unisce alla lotta di un intero popolo, stanco, offeso, umiliato. In quelle barricate di fine settembre 1943, i napoletani ritrovano l’orgoglio, la voglia di vivere e il desiderio della libertà.» (dalla Prefazione di Antonio Tedesco, Direttore Scientifico Fondazione Pietro Nenni) -
Magnolia nera
Il presente di ognuno di noi è frutto di un passato vissuto, con le sue gioie e i suoi dolori. Ma per Roberto, il passato, ritrovato tra le pagine di un vecchio diario, è l'unica speranza di ricostruire la sua vita, persa insieme alla sua memoria sulla moquette di un cottage della periferia londinese. Lo smarrimento e la disperata ricerca delle sue origini si scontrano con l'apparente normalità della gente intorno a lui, e di una donna, bellissima e misteriosa, che sembra essere la sua ancora di salvezza. Non ha riferimenti, niente telefoni o indirizzi, solo un vecchio diario, che inspiegabilmente si ritrova tra le mani e nel quale aveva appuntato le sue impressioni, i sentimenti e le persone che contavano nella sua vita dieci anni prima. Ma quanto è rimasto del suo passato? Quanto è rimasto dell'uomo che aveva scritto quelle pagine? Non lo può sapere, si deve fidare, come deve affidarsi alla donna che lo accompagna e della quale non ricorda nulla. Eppure qualcun altro lo sta cercando, un'altra donna, da un'altra parte del mondo. -
Tra(me E me). Un dialogo interiore
Tra(me E me) è una breve raccolta poetica, composta nel solco di tre anni di cambiamento. Il 2019 mi ha accolto in Germania: durante il percorso di dottorato alla Federico II ho lavorato un anno in Baviera, presso l’università di Würzburg. Il clima sereno e la novità della solitudine mi hanno concesso di riavvicinarmi alla scrittura. I due anni successivi, rientrata in Italia, sono rimasta chiusa in casa, come tutti, in balìa del mostro pandemico. Mentre lavoravo alla tesi di dottorato, su un papiro inedito di Epicuro, ho messo a fuoco anche me stessa. La raccolta comprende storie personali e altrui in un continuo dialogo interiore con un tu lirico, che mi facilita il compito di autoanalisi e schiva la paura del giudizio. -
I mirabolanti eventi di una vita
Noi umani siamo convinti che la realtà oggettiva, ovvero quella che cade sotto i nostri sensi, sia la sola possibile e praticabile. In presenza di avvenimenti incontrollabili, surreali e avvolti dal mistero siamo portati a derubricarli quali produzioni della nostra mente fervida di fantasie lusinghiere e stupefacenti a un tempo. Ebbene sì, il tutto è creato da noi medesimi, quali creatori del mondo percettibile. Siamo giunti al momento di dare voce all’assioma risolutivo: “Tutto il pensabile è reale”. Percepiamo quindi con serenità positiva e giudizio rilassato le circostanze sorprendenti, surreali e stupefacenti che ci accadono e integriamole nell’esperienza eccelsa della nostra vita preziosa. Tra lo stato di veglia e lo stato di sogno, in definitiva, siamo noi i protagonisti di entrambe le realtà, con una prevalenza superiore nel sogno, in quanto agiamo da soli a dirimere le controversie create dalla nostra mente feconda di immagini fantastiche e realmente straordinarie. -
Sogni di un aprile
Domenica 8 aprile 2018. Il Napoli è in piena lotta Scudetto con la Juventus e la città si prepara a vivere il rush finale di campionato a partire dalla partita di quel pomeriggio tra gli azzurri e il Chievo. Tra i tanti tifosi che vivono con fibrillazione quell’ultimo mese di campionato ci sono Diego e Roberto De Matteo, due fratelli molto legati ma anche molto diversi tra loro, con un approccio opposto alle rispettive vite sentimentali. Diego ha 26 anni, è romantico e sognatore e ama la sua città più di qualsiasi altra cosa; si è appena laureato, sta frequentando una ragazza ma non ha mai smesso di essere innamorato della sua ex, studentessa fuori sede che, dopo aver terminato l’Università, ha lasciato Napoli. Roberto di anni ne sta per compiere 19, sta preparando l’esame di maturità e progetta di andare poi a studiare a Milano; è estroverso e sicuro di sé, vuole principalmente divertirsi e a innamorarsi non ci pensa proprio.